Sanità privata
Convocazione Assemblea Nazionale quadri e delegati
Roma 14 Febbraio 2012
La Fp cgil intende rilanciare con forza la vertenza delle lavoratrici e lavoratori della sanità privata, in attesa del rinnovo del CCNL ( biennio economico 2008/09) da 48 mesi
Il contesto e la crisi economica del Paese, le difficoltà, non ancora superate, nei rapporti unitari con Cisl e Uil, la continua distrazione di fondi al sistema delle autonomie ed al Servizio sanitario nazionale, i piani di rientro a compatibilità economica di parte considerevole delle Regioni, sono stati e sono tuttora una parte dei problemi attorno ai quali le parti datoriali hanno costruito la loro stagione di chiusura, di reazione e contrapposizione alla richiesta di rispetto dei diritti contrattuali, di rinnovo dei CCNL scaduti.
Problemi importanti, e per certi versi oggettivi, ma che non esauriscono nè l’ordine dei problemi, a cominciare da quelli “strutturali”, nè assolvono minimanente i datori di lavoro dalle loro precise e gravi responsabilità. I datori di lavoro, in particolare AIOP ed ARIS, in questi ultimi anni si sono sottratte sistematicamente al confronto con le organizzazioni sindacali e non solo sul versante salariale, una chiusura che ha determinato una generalizzata situazione di sofferenza nei luoghi di lavoro.
La trattativa e la positiva conclusione del confronto del luglio 2011 con la Fondazione Don Gnocchi ha dimostrato che il rinnovo del CCNL e’ possibile! La FDG non può essere considerata una ” mosca bianca ” una anomalia nel sistema o una situazione privilegiata!
Siamo consapevoli delle difficoltà che il settore della sanità privata accreditata nel Paese sta attraversando.
Contesti operativi profondamente diversi a livello regionale e provinciale, così come il sistema degli accreditamenti diversificato e non omogeneo sul territorio nazionale, produce nei settori ” produttivi” del comparto ( clinica, riabilitazione, assistenza) ricadute economiche e di organizzazione del lavoro con conseguenze dirette sulle lavoratrici e lavoratori del settore.
Aiop e Aris si arroccano su posizioni di totale rifiuto al negoziato per il rinnovo del CCNL, evidenziando come sempre difficoltà economiche, costo del lavoro elevato e non adeguamento delle tariffe delle prestazioni da parte delle Regioni, con una motivazione in più: la crisi economica. In questo contesto registriamo sempre più anche una preoccupante perdita di ” rappresentatività” delle associazioni datoriali che, strategica o vera che sia, pone un ulteriore problema per chi organizza e rappresenta i lavoratori.
Nelle regioni sottoposte ai piani di rientro la situazione e’ grave e preoccupante: licenziamenti, dichiarazioni di esubero di personale ed in alcuni casi difficoltà nel pagamento delle competenze stipendiali. In altre situazioni i “signori” della sanità privata continuano a fare “affari” con utili a fine anno di centinaia di migliaia di euro!
Il complesso sistema del welfare ha oramai raggiunto una disomogeneità sul territorio nazionale in materia di “affidamento ” delle prestazioni socio sanitarie ai privati, da offrire possibilità contrattuali diversificate ai soggetti che si mettono sul ” mercato”.
Le associazioni datoriali provano nella rincorsa al contratto meno ” costoso ” a trovare risposte ai loro presunti problemi economici, con la conseguenza di un ulteriore frammentazione delle tipologie contrattuali ed un abbassamento delle tutele e diritti per i le lavoratrici e lavoratori del settore.
Si assiste già in alcune strutture alla presenza di diverse tipologie contrattuali a parità di prestazioni professionali rese dagli operatori.
In questa logica e’ da leggere l’iniziativa recente di Aiop con la proposta di applicare il contratto di Anaste per le strutture che operano nel settore della riabilitazione.
Il presente disegna una situazione allarmante e di preoccupazione, sia sul fronte strettamente contrattuale di frammentazione dei CCNL, sia sul versante dell’intero sistema del welfare state nel nostro Paese.
La Fp cgil in questa direzione ha avviato nei mesi scorsi una riflessione relativa sia al modello contrattuale più in generale, sia rispetto ad un più specifico contratto unico (filiera ) nel sistema del welfare, una proposta di prospettiva da costruire anche e necessariamente con il coinvolgimento della Confederazione da un lato e una auspicata convergenza unitaria su queste questioni.
La Fp Cgil è, quindi, fin da ora disponibile a confrontarsi con i molteplici cambiamenti intervenuti, anzi lo considera necessario. A questa disponibilità deve corrispondere un ruolo attivo delle controparti datoriali. In particolare è necessario costruire le condizioni affinché una auspicata riforma degli assetti contrattuali possa attecchire e svilupparsi.
Ovvero il superamento di una situazione disomogenea, disarticolata, a volte contrapposta, generata dal mancato rinnovo e/o applicazione del CCNL 2006-2007 e 2008-2009.
Siamo quindi disponibili ad avviare un serio confronto con le associazioni sul futuro, sui problemi anche specifici e settoriali, vedi riabilitazione, ma condizione necessaria tra il “prima ” e il ” dopo ” rimane l’irrinunciabile, per noi, riallineamento del CCNL della sanità privata a quello della sanità pubblica.
E’ un atto dovuto dai datori di lavoro nei confronti delle migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno operato nelle strutture sanitarie private del Paese.
Vogliamo, per ciò, ripartire dai singoli posti di lavoro, e far avanzare, con il consenso delle lavoratrici e dei lavoratori, una straordinaria iniziativa di mobilitazione che costringa Aiop e Aris a riaprire il confronto a tutto campo a partire dalla chiusura del biennio economico, non mancando di coinvolgere le istituzioni le Regioni e non ultimi i cittadini, quali fruitori dei servizi.
Difendere e rivendicare il diritto al CCNL della Sanità privata significa soprattutto ribadire la centralità del Servizio Sanitario Nazionale e l’universalita’ del diritto alla salute per chi vive nel nostro Paese.
Da qui anche il bisogno di una proposta che, coinvolgendo le associazioni datoriali della sanità privata, riponga al centro degli assetti futuri dei CCNL il ruolo delle istituzioni, nazionali, regionali, locali.
Un unico punto, infatti, può rendere cogente ed omogeneo un sistema contrattuale complessivamente articolato: la caratteristica “pubblica” delle prestazioni sanitarie, sociosanitarie integrate, sociali.
Per questi motivi la Fp Cgil ha deciso di organizzare una grande assemblea nazionale dei quadri e delegati della sanità privata il 14 febbraio a Roma.
La scelta e l’assunzione di forme di lotta e mobilitazione per la chiusura del biennio 2008/2009 e un primo confronto con le lavoratrici e lavoratori della sanità privata su una proposta di riassetto futuro del sistema contrattuale sono gli obiettivi alla base della iniziativa.
Per rilanciare le iniziative nei territori e nei posto di lavoro per riappropriarsi di una identità di comparto.
Roma, 18 Gennaio 2012 la Segretaria Nazionale Fp Cgil
Cecilia Taranto
In data odierna si è svolta l’Assemblea del Personale Precario del Comune di Milano indetta dalla FP CGIL e dalla FPL UIL di Milano.
All’Assemblea hanno partecipato circa 300 Lavoratrici e Lavoratori precari.
Dopo ampia e articolata discussione le Lavoratrici e i Lavoratori hanno approvato, a stragrande maggioranza, l’Accordo Quadro raggiunto in data 13 gennaio 2012 con l’Amministrazione Comunale e siglato dalla FP CGIL e dalla FPL UIL di Milano.
Si chiede pertanto all’Amministrazione Comunale l’immediato avvio degli incontri sindacali previsti dall’Accordo Quadro, finalizzati alla risoluzione del problema del precariato all’interno del Comune di Milano.
Milano, 17 gennaio 2012
FP CGIL – Comune di Milanof.to Tatiana Cazzaniga
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UIL F.P.L Comune di Milanof.to Marisa Pasina
|
Roma, 19 gennaio 2012
Prof. Renato BALDUZZI
Ministro della Salute
Dr. Giovanni LEONARDI
Direttore Generale
della Direzione Generale
delle professioni sanitarie
e delle risorse umane del SSN
Dr. Giuseppe CELOTTO
Direttore Generale
dell’Ufficio generale delle
risorse, dell’organizzazione
e del bilancio
S E D E
Oggetto: Art. 4, commi 89 e 90, legge 12 novembre 2011, n.183.
Predisposizione del Regolamento da adottare per il trasferimento delle funzioni assistenziali SASN dal Ministero della salute alle regioni ed alle province autonome di Trento e di Bolzano
In riferimento alla concreta attuazione della norma indicata in oggetto, la scrivente Organizzazione Sindacale chiede un incontro urgente, al fine di contribuire fattivamente alla stesura del previsto Regolamento che disciplinerà il passaggio delle funzioni assistenziali svolte attualmente dagli Uffici del Servizio Assistenza Sanitaria Naviganti dal Ministero della salute alle regioni ed alle province autonome di Trento e di Bolzano .
In particolare, appare necessario il coinvolgimento delle OO.SS i relativamente al personale in convenzione allo scopo di garantire trattamenti analoghi a quelli attualmente in essere e relativamente al personale di ruolo per la disciplina del trasferimento ( punto d), comma 90 ), considerato che la legge, contrariamente a quanto scritto nella relazione tecnica, non prevede alcuna possibilità di opzione per il personale stesso rispetto di rimanere in servizio presso il Ministero della Salute o confermare il passaggio ad altra Amministrazione regionale .
A tal proposito, questa O.S. chiede da subito la presentazione di un emendamento alla norma in questione che assicuri, appunto, la possibilità al personale di optare per l’Amministrazione di servizio ( Ministero o Regione ), come previsto per altri casi analoghi , o altro provvedimento che assicuri lo stesso risultato.
Salvatore Chiaramonte
segretario nazionale
FP CGIL
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
In allegato un verbale di interpretazione autentica relativo alla mappatura della giustizia.
In sostanza ribadisce quanto fatto nelle elezioni del 2007 specificando, per favorire al massimo il diritto di voto, che i lavoratori dei Cisia votano presso l’ufficio dove prestano servizio stabilmente se in sede diversa dagli uffici di vertice.
Roma, 19 gennaio 2012
FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco
ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI – SDS SNABI – AUPI – FP CGIL SPTA – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS – FIMMG – SUMAI – SNAMI – INTESA SINDACALE – SMI – FIMP – CIMOP – UGL MEDICI – FEDERSPECIALIZZANDI
Roma, 18 gennaio 2012. I professionisti della sanità non vogliono essere costretti a subire le scelte sugli assetti del loro lavoro, ma chiedono un coinvolgimento nei processi decisionali che li riguardano attraverso la definizione di percorsi condivisi. Questa la principale richiesta che oggi le organizzazioni sindacali dei medici, dipendenti e convenzionati con il Servizio Sanitario nazionale e della ospedalità privata, i veterinari, i dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi dipendenti, hanno rivolto al Ministro Renato Balduzzi nel primo incontro con il nuovo responsabile del dicastero della salute.
Un incontro definito dai sindacati utile a sottoporre al Ministro alcune criticità: la riqualificazione della rete ospedaliera e la riorganizzazione delle cure primarie, l’abuso di contratti atipici che produce un diffuso precariato, anche in rapporto alla prossima carenza di Medici e Dirigenti del Ssn, il problema acutissimo della responsabilità professionale, la necessità di affermare i principi della trasparenza e del merito professionale, valorizzando il ruolo dei professionisti in un nuovo modello di governo clinico e recuperare le prerogative della contrattazione, almeno a livello aziendale.
Le organizzazioni sindacali hanno assicurato piena disponibilità a collaborare nel processo di informatizzazione del sistema sanitario.
Oggi – hanno detto al Ministro – è sempre più evidente e rischia di diventare esplosiva una situazione di disagio diffuso e di malessere dei professionisti. Significativo è il preoccupante esodo pensionistico quale unica via di uscita da una condizione professionale sempre più difficoltosa. In ultimo hanno richiamato la necessità di essere coinvolti nella definizione del Patto per la salute la cui agenda non può escludere le questioni attinenti al personale.
Il Ministro si è dichiarato disponibile a porsi come elemento propulsore di un patto che veda i professionisti come interlocutori essenziali.
Le organizzazioni sindacali valuteranno i risultati di incontri tecnici che partiranno nei prossimi giorni per discutere alcune delle criticità esposte.
Questa la principale richiesta che oggi le organizzazioni sindacali dei medici, dipendenti e convenzionati con il Servizio Sanitario nazionale e della ospedalità privata, i veterinari, i dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi dipendenti, hanno rivolto al Ministro Renato Balduzzi nel primo incontro con il nuovo responsabile del dicastero della salute.
Un incontro definito dai sindacati utile a sottoporre al Ministro alcune criticità: la riqualificazione della rete ospedaliera e la riorganizzazione delle cure primarie, l’abuso di contratti atipici che produce un diffuso precariato, anche in rapporto alla prossima carenza di Medici e Dirigenti del Ssn, il problema acutissimo della responsabilità professionale, la necessità di affermare i principi della trasparenza e del merito professionale, valorizzando il ruolo dei professionisti in un nuovo modello di governo clinico e recuperare le prerogative della contrattazione, almeno a livello aziendale.
Le organizzazioni sindacali hanno assicurato piena disponibilità a collaborare nel processo di informatizzazione del sistema sanitario.
Oggi – hanno detto al Ministro – è sempre più evidente e rischia di diventare esplosiva una situazione di disagio diffuso e di malessere dei professionisti. Significativo è il preoccupante esodo pensionistico quale unica via di uscita da una condizione professionale sempre più difficoltosa. In ultimo hanno richiamato la necessità di essere coinvolti nella definizione del Patto per la salute la cui agenda non può escludere le questioni attinenti al personale.
Il Ministro si è dichiarato disponibile a porsi come elemento propulsore di un patto che veda i professionisti come interlocutori essenziali.
Le organizzazioni sindacali valuteranno i risultati di incontri tecnici che partiranno nei prossimi giorni per discutere alcune delle criticità esposte.
INCONTRO CON VICE SEGRETARIO GENERALE 17.1.2012
A seguito dell’incontro con il Vice Segretario Generale Civile avente all’ordine del giorno il transito di personale militare all’impiego civile, CGIL–CISL E UIL hanno espresso le seguenti proposte:
· La tabella di equiparazione per il transito dovrà essere unica sia per il personale militare che transita volontariamente verso le altre Amministrazioni (legge di stabilità 2011), sia per il personale militare giudicato non idoneo al servizio militare;
· I transiti del personale militare dovranno essere contingentati per ciascuno degli anni di riferimento della legge 183/2011;
· Per ciascun militare transitato dovrà essere prevista relativa integrazione del FUA Difesa.
Nelle more dell’emanazione della nuova tabella di equiparazione, abbiamo chiesto la sospensione del transito di personale militare nei ruoli civili.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Paolo Bonomo Sandro Colombi
Al Ministro Affari Regionali On. Piero GNUDI
Al Ministro Interno On. Anna Maria CANCELLIERI
Al Ministro Pubblica Amministrazione On. Filippo PATRONI GRIFFI
Al Presidente Conferenza Stato Regioni Vasco Errani
Al Presidente Anci Graziano Delrio
Al Presidente Upi Giuseppe Castiglione
OGGETTO: Richiesta di confronto con la Commissione paritetica fra Governo, Regioni ed Enti locali per il rinnovamento delle Istituzioni e la crescita economica
Gentili Ministri, Gentili Presidenti,
gli ultimi interventi legislativi in materia finanziaria incideranno fortemente non solo sul mantenimento dei servizi, ma anche sugli assetti istituzionali del sistema delle Autonomie locali. In particolar modo, gli interventi sui piccoli comuni e quelli sulle Province rischiano di cambiare profondamento l’organizzazione dei servizi con ricadute non indifferenti sul personale.
Per tali ragioni, alla luce della positiva iniziativa di costituzione della Commissione in oggetto, riteniamo imprescindibile un confronto urgente tra la suddetta e le scriventi Organizzazioni sindacali.
Certi di un positivo riscontro, si inviano cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UIL FPL
(R. Dettori) (G. Faverin) (G. Torluccio)
Ripensare il modello organizzativo delle Residenze per la Terza età – anche alla luce degli attacchi al welfare pubblico – migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la professionalità di tutti gli addetti del settore per favorire l’accesso per gli anziani a cure di qualità in grado di consentire loro di vivere una vita libera e dignitosa.
Saranno questi alcuni dei temi al centro di una giornata di studio organizzata dallo Spi-Cgil e dalla Fp-Cgil per il prossimo 18 gennaio a Roma presso il Centro Congressi Frentani (via dei Frentani, 4c) dal titolo “Residenze per la Terza età: scenari e prospettive”.
I lavori della giornata inizieranno alle ore 9 con la presentazione di un’indagine sulle strutture residenziali realizzata dalle due categorie sindacali.
Alle 14.30 si terrà, invece, una tavola rotonda alla quale parteciperanno il Segretario generale dello Spi-Cgil Carla Cantone, il Segretario generale della Fp-Cgil Rossana Dettori, il Segretario Confederale Cgil Vera Lamonica, Anna Banchero della Conferenza Stato-Regioni, il vice-sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni, il Direttore della Asl di Lecce Valdo Mellone, Lamberto Baccini dell’Anci, Paola Menetti della Lega Coop e Maurizio Giordano dell’Uneba.
Roma, 16.1.2012
Relazione incontri dispositivo Abruzzo e
organizzazione attività di soccorso.
Nella mattinata di ieri si è svolta la riunione programmata con le OO.SS. rappresentative del personale e convocata, prima che venisse prorogata la specifica ordinanza di protezione civile, per discutere una diversa impostazione del dispositivo di soccorso relativa alle operazioni post-sisma in Abruzzo.
Siamo stati informati, in avvio di riunione, sulla situazione dell’organizzazione predisposta per far fronte all’emergenza connessa al naufragio della “Costa Concordia” sull’Isola del Giglio.
Successivamente, il Capo del Corpo ha comunicato l’intenzione dell’Amministrazione di mantenere invariato il dispositivo Abruzzo per ulteriori tre mesi, assicurando il necessario supporto operativo fino al 31 marzo 2012, nel rispetto dell’ordinanza n. 3992, del 2 gennaio 2012, emanata a firma del Presidente del Consiglio.
La delegazione CGIL ha evidenziato la necessità ormai improcrastinabile di una riqualificazione del Comando dell’Aquila, anche alla luce delle mutate condizioni del territorio, per rispondere alle esigenze della popolazione Aquilana rispetto alla situazione di emergenza che, vista le carenza di risposte politiche, perdurerà ancora per molti anni.
Al riguardo, l’intervento della Segretaria Nazionale della Funzione Pubblica, Rossana Dettori, nell’assemblea cittadina organizzata a L’Aquila, ha contribuito a ravvivare la dovuta attenzione politica sulle condizioni dei territori colpiti dal sisma, risultando determinante per l’ulteriore finanziamento predisposto dalla Protezione Civile.
Abbiamo richiesto, dunque, di compensare le carenze di personale, determinate dalla recente mobilità, con l’assegnazione in via straordinaria del personale attualmente assegnato ad altre sedi ma residente nella regione Abruzzo.
L’Amministrazione ci ha assicurato che, sentite le Direzioni Regionali interessate, avrebbe valutato la fattibilità della nostra proposta.
A margine della riunione, abbiamo richiesto un aggiornamento della situazione dei pagamenti dei compensi al personale che ha partecipato al soccorso.
Il Direttore Centrale per le Risorse Finanziarie ha rappresentato dettagliatamente il quadro globale degli arretrati, assicurando che, non appena saranno certe le disponibilità economiche delle ordinanze, si farà fronte ai pagamenti con i fondi reperiti dai nostri capitoli ordinari:
· Le competenze relative all’anno 2009 sono state tutte liquidate;
· Le competenze relative all’anno 2010 sono da completare in quanto mancano ancora circa 2 milioni di euro per l’Aquila e circa 1 milione di euro per Messina;
· Le competenze relative all’anno 2011 sono in fase di acquisizione ed in particolare:
Il primo semestre è in fase di rassegnazione essendo stato assegnato in data 16 novembre 2011 e quindi dovrebbe rendersi disponibile per marzo 2012.
Per il secondo semestre è stata inoltrata la relativa richiesta di assegnazione in data 12 gennaio 2012.
L’argomento all’O.D.G. della riunione pomeridiana riguardava il confronto sull’attività generale del servizio di soccorso.
Il Capo del Corpo, evidenziando la complessità di un argomento che concerne il globale assetto del Corpo Nazionale, ha chiesto alle OO.SS. di manifestare le proprie preferenze rispetto alla priorità delle tematiche in discussione.
In relazione a ciò, considerando il fallimento di tutti i tavoli tecnici aperti fino ad oggi e non ancora conclusi, abbiamo condiviso la necessità di una rivisitazione complessiva dell’organizzazione e l’esigenza di stabilire un opportuno metodo per il proseguimento dei lavori.
Abbiamo ribadito, pertanto, che il primo punto da affrontare, poiché comune a tutte le varie criticità riscontrate nelle ordinarie attività del Corpo, è la cronica carenza degli organici che sta mettendo in ginocchio il regolare svolgimento del servizio di soccorso.
Il primo provvedimento che deve essere immediatamente predisposto, per superare l’attuale momento di crisi, è lo sblocco dei passaggi di qualifica in deroga al D.lgs.217/05, per il quale si attende nelle prossime settimane, a seguito dell’impegno politico assunto dai Vertici politici del CNVVF, l’emanazione di un provvedimento legislativo che risolva definitivamente la spinosa vicenda.
Come già rilevato nell’incontro avuto con il Ministro Cancellieri, per i problemi derivanti della mancanza di personale, riteniamo indispensabile un rilevante aumento della pianta organica, realizzabile fondamentalmente a costo zero per l’Amministrazione, grazie allo scorrimento sia della graduatoria del concorso pubblico per 814 posti da VVF, sia di quella relativa alla stabilizzazione, con il parziale utilizzo delle risorse disponibili per i richiami del personale discontinuo.
Infine, vista la rilevanza politica degli argomenti contenuti nel programma disposto dall’Amministrazione, abbiamo chiesto la presenza al tavolo della trattativa del Sottosegretario di Stato con delega per le materie di competenza del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, ovvero la presentazione di un disegno riorganizzativo di tutte le componenti del Corpo, contenente una espressa regolamentazione delle specifiche funzioni.
Il Capo del Corpo, in conclusione, ha assicurato l’impegno del proprio staff tecnico per l’elaborazione, in tal senso, di un documento di base da sottoporre alle OO.SS., riservandosi, nel contempo, la facoltà di sospendere le riunioni precedentemente programmate, in quanto poco proficue senza una definizione degli obiettivi e delle strategie di indirizzo del CNVVF.
Pur concordando con questa posizione, comunque, abbiamo sottolineato i ritardi dell’Amministrazione nella risoluzione dei problemi che comportano, conseguentemente, un continuo dover rincorrere le singole criticità ed uno stato di costante emergenza che non favorisce la necessaria lucidità di azione.
Come sempre, vi terremo puntualmente informati sugli sviluppi della situazione.
Interpello ruoli direttivi della Polizia Penitenziaria per un posto di responsabile del Servizio Navale presso l’Ufficio Centrale Sicurezza e Traduzioni.
Si allega la bozza del Codice di Condotta per la prevenzione e il contrasto del mobbing, che l’Amministrazione ha inviato per l’esame e l’approvazione che dovrà avvenire nel corso della riunione indetta in data 24.01.2012.
Roma, 18.01.2012
FPCGIL DIFESA
Noemi MANCA
Roma, 18 gennaio 2012
Sottosegretario alla Difesa
Prof. Gianluigi MAGRI
Oggetto: richiesta di incontro urgente Sistema valutazione personale civile.
Egregio Sottosegretario,
le scriventi Organizzazioni Sindacali a seguito delle direttive degli Stati Maggiori emanate per l’applicazione del sistema di valutazione (compilazione delle schede individuali per il personale civile),fanno presente di aver già evidenziato che la Direttiva emanata dall’O.I.V. del 23.12.2010 presenta delle incongruenze rispetto alla sua applicazione, per il diverso sistema normativo che regola il rapporto di lavoro del personale militare e civile e delle figure dei valutati e valutatori.
Oltre a cio’, non meno importante un disomogeneo criterio di valutazione posto in essere dai diversi Stati Maggiori
Per quanto sopra, in attesa di uno specifico urgente incontro, si chiede alla S.V. di sospendere qualsiasi valutazione del personale civile.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Paolo Bonomo Sandro Colombi