Tragico incidente sul lavoro ad Oristano:
il cordoglio della CGIL.
Abbiamo appreso con profonda commozione la notizia del drammatico incidente, avvenuto presso il distaccamento volontario di Cuglieri (OR), in cui ha perso la vita il Vigile del Fuoco Luca Pinna.
Ci associamo alle condoglianze espresse dal Coordinamento Provinciale VV.F di Oristano ed esprimiamo i sentimenti della piu’ sincera partecipazione al grande dolore della famiglia e di affettuosa vicinanza a tutti i colleghi.
Il Coordinamento Nazionale
COORDINAMENTO PROVINCIALE
VIGILI DEL FUOCO
ORISTANO
Oristano: Incidente sul lavoro – VIGILE DEL FUOCO VOLONTARIO MORTO DURANTE IL CONTROLLO MEZZI.
Domenica, a Oristano si è consumata l’ennesima tragedia sul lavoro.
Il Coordinamento Prov.le CGIL esprime profondo cordoglio per la morte di Luca Pinna, stimato Vigile del Fuoco Volontario in servizio presso il Distaccamento di Cuglieri.
Le più sentite condoglianze vanno alla famiglia, che si è vista mancare un marito e un padre eccezionale.
Siamo vicini anche ai colleghi volontari del distaccamento di Cuglieri, in particolare a coloro che hanno vissuto di persona questa esperienza drammatica, ma anche a tutti gli altri Vigili del Fuoco d’Italia, che in questo momento di continui tagli delle risorse e dei fondi per il Corpo, a discapito della sicurezza, continuano con estrema dedizione e sacrificio un mestiere che li espone costantemente a pericoli estremi.
Per Il Coordinamento Prov.le CGIL Vigili del Fuoco Oristano
Antonello Mura
La sentenza della Corte di Cassazione 21817 del 2011 non prevede nessun obbligo a carico delle Aziende Sanitarie di organizzare corsi di aggiornamento e di formazione per i propri medici. Una pietra tombale per il sistema di formazione pubblico dei medici che si aggiunge al taglio del 50% delle risorse operato dal Governo Berlusconi. Il Decreto Monti, inoltre, anticipa al 13 agosto 2012 la scadenza per l’introduzione delle sanzioni disciplinari da parte degli ordini professionali nei confronti dei medici che non raggiungono i crediti dovuti per la formazione continua.
“E’ inaccettabile – dichiara Massimo Cozza, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil Medici – che da un lato le aziende sanitarie possano chiamarsi fuori dalla formazione dei medici mentre il Governo in modo schizofrenico riduce le risorse e punisce chi non si aggiorna. Si vuole mettere un’altra tassa sui medici pubblici, costringendoli a formarsi a proprie spese, quando nel vigente contratto si prevede che proprio le Asl garantiscono l’acquisizione dei crediti formativi e che in mancanza di questa garanzia non possono essere intraprese penalizzazioni”.
“La formazione per i medici è fondamentale, visti i continui progressi della ricerca, e non può essere privatizzata, demandandola solo all’industria farmaceutica e biomedicale. Per questo – conclude Cozza – chiediamo al Governo ed alle Regioni un tavolo di confronto”.
Si pubblica la Relazione Generale sulla situazione economica del Paese 2010 del Ministero dell’Economia, comprensiva del capitolo sul servizio sanitario nazionale. Di seguito i link agli articoli on line di Quotidiano Sanità e del Sole-24 Ore Sanità con la sintesi sulla parte sanitaria.
“Le dichiarazioni di Giampaolo Galli non sono una novità. Da tempo Confindustria propone il licenziamento dei dipendenti pubblici. Si chiama populismo e punta alla pancia della gente. Da irresponsabili”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta le dichiarazioni del Direttore Generale di Confindustria.
“Il grande assente del dibattito di queste settimane è la programmazione, tanto nella politica industriale quanto nella pubblica amministrazione. All’azione di questo Governo manca una ‘vision’, un orizzonte che non sia la riduzione della spesa fine a se stessa. In questo, Galli – continua Dettori – è in linea con i tempi: non ha idee, preferisce raschiare il fondo facendo pagare il costo interamente ai ceti meno abbienti e punta il dito sul solito capro espiatorio, il lavoro pubblico”.
“Galli, come molti altri, è in mala fede. Prova a convincere il Paese che si possa uscire dalla crisi come fanno molte aziende italiane, senza innovazione, senza modernizzazione, senza investimenti. La stessa ricetta che Confindustria propone da anni e che ha messo in ginocchio il sistema delle imprese. L’unica soluzione sembra essere il licenziamento, il taglio dei salari e la riduzione, quando non la vera e propria privatizzazione, dei servizi ai cittadini. Un luogo comune – conclude la sindacalista – che è alla radice del nostro declino”.
Roma, 3 gennaio 2012
Roma, 10 gennaio 2011
Al Capo di Gabinetto del Ministro
Dr. Filippo Grisolia
Al Vicecapo Dipartimento degli
Affari di Giustizia
Dr.ssa Carolina Fontecchia
Scriviamo in relazione alla mappatura rsu degli Archivi Notarili per la quale non abbiamo ricevuto ancora alcuna convocazione ed il cui il termine ultimo è il prossimo 16 gennaio. Ci sta particolarmente a cuore la questione in quanto la vecchia mappa mappatura firmata per le elezioni rsu 2007 è stata più volte violata a causa di una erronea interpretazione del C.I. del 2010 da parte dell’ex Direttore Generale Dr. Oricchio. Ciò ha profondamente snaturato il senso stesso delle rsu, il cui mandato è quello di contrattare sul posto di lavoro mentre, a causa della ripetuta violazione dell’accordo, negli ultimi due anni a titolo di esempio le rsu di Caltanissetta sono state convocate a Napoli oppure quelle della Sardegna a Roma, con la conseguenza che le trattative si sono per lo più svolte senza la presenza delle rsu, impossibilitate a effettuate spostamenti così costosi e lunghi, e alla presenza di delegazioni sindacali non sempre regolari. Tale situazione ha creato una grave confusione nelle contrattazioni integrative decentrate ove i sovrintendenti, anche recentemente per il fua 2010, hanno convocato le OO.SS. nazionali invece di quelle territoriali che insieme alle rsu sono titolate alla contrattazione decentrata. Ciò oltre ad essere in palese violazione delle norme contrattuali, e vi segnaliamo che molte trattative potrebbero essere invalidate per mancanza dei requisiti, è anche in contrasto con la logica e va contro gli interessi dei lavoratori che hanno votato democraticamente i loro rappresentanti rsu.
Pertanto vi chiediamo di procedere alla convocazione in modo che la nuova mappatura rsu metta fine alla violazione delle regole che si è perpetrata sino ad oggi.
per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
In allegato le richieste di audizione alle Commissioni Giustizia di Camera e Senato in relazione ai provvedimenti varati dal Consiglio dei Ministri in materia di giustizia e carceri.
FP CGIL GIUSTIZIA
Nicoletta Grieco
Pubblichiamo in allegato il Verbale di Intesa e l’Accordo Territoriale/Aziendale per la detassazione delle voci di salario accessorio sottoscritti in data 10 gennaio 2012.
L’unificazione degli enti previdenziali non può significare: Tagli al personale, Tagli ai servizi, Privatizzazione del welfare. Vogliamo che si avvii subito il confronto sul “nuovo” INPS
Il Parlamento ha convertito in legge il cosiddetto D.L. “salva Italia” che contiene, accanto a tutta una serie di interventi (contro cui si sono espressi CGIL, CISL e UIL), anche la decisione, all’art. 21, di procedere allo scioglimento dell’INPDAP e dell’ENPALS e la confluenza di questi importanti enti previdenziali nell’INPS.
Come sindacati di categoria abbiamo immediatamente espresso il nostro giudizio negativo sulle modalità scelte nel decreto, pur avendo più volte in passato espressa la disponibilità all’avvio di un confronto finalizzato a una razionalizzazione del sistema anche attraverso reali sinergie finalizzate a pervenire all’ottimale erogazione dei servizi gestiti dagli enti previdenziali.
La tempistica prevista, l’assenza di indirizzi politici che ispirino una operazione che non potrà essere semplice sommatoria di risorse, la mancata indicazione (anche solo di massima) dei settori e delle funzioni che dovrebbero produrre i risparmi frettolosamente ipotizzati, l’eccessiva concentrazione di poteri e responsabilità e, fatto mai visto finora, la dichiarazione per legge di eccedenza di 800 persone circa, rendono per CGIL CISL UIL non accettabile nel suo complesso la previsione dell’art. 21.
Ricordato che gli enti in questione gestiscono risorse dei lavoratori prevalentemente destinate a tutelare il loro futuro, riteniamo indispensabile procedere, quindi, a interventi tesi ad una correzione dei contenuti, attraverso l’immediata apertura del confronto con le parti sociali e il Sindacato.
In tale quadro il processo di unificazione degli Enti e il miglioramento dei servizi dovranno necessariamente essere supportati da una reale contrattazione che dovrà accompagnare tutte le fasi della riorganizzazione.
E’ indispensabile un confronto con le OO.SS. che garantisca la salvaguardia dell’occupazione, in particolare dei lavoratori soprannumerari che, in contrasto con precedenti normative e prassi, la nuova norma non trasferisce nel nuovo organico: sono circa 800 lavoratori inseriti nei processi produttivi degli Enti che contribuiscono allo svolgimento delle funzioni istituzionali.
E’, pertanto, impensabile l’applicazione di tagli alla pianta organica o alle risorse destinate ai lavoratori.
Una riforma di così ampia portata richiede, al contrario, investimenti sugli organici e risorse da destinare alla contrattazione integrativa.
E’ necessario giungere quanto prima ad una contrattazione integrativa unificante per retribuzione e classificazione del personale. Sarà indispensabile avviare da subito un confronto che stabilisca in fase di contrattazione, percorsi di formazione e di riqualificazione del personale tutto, finalizzati anche al miglioramento e alla diffusione nel territorio dei servizi.
La norma non prevede un piano industriale, ma definisce solo i risparmi (170 milioni in tre anni) che dovranno derivare dalla riorganizzazione del nuovo INPS, affidando al solo Presidente la decisione sulle modalità e sulle scelte operative conseguenti.
Obiettivi così importanti non saranno raggiungibili senza un confronto ed una partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati per la definizione del riassetto riorganizzativo. L’affidamento ad un solo Ente della gestione della quasi totalità del sistema previdenziale e assistenziale del Paese non può avvenire senza un progetto sulle funzioni, sugli organici, sulla presenza nel territorio, sulla razionalizzazione delle spese.
Non è più tempo di tagli ragionieristici che non derivino da progetti seri e condivisi e che non affrontino i veri sprechi. E’ necessario mettere al centro del processo riorganizzativo il mantenimento e il miglioramento dei servizi anche reinternalizzando tutte quelle funzioni oggi delegate all’esterno. Non sarà, pertanto, accettabile la perdita o la cessione di nessuno degli attuali servizi di welfare gestiti dai tre enti.
Non essendo tollerabile l’unilatelarità delle decisioni, chiediamo fin da subito la convocazione di un tavolo di confronto che coinvolga tutte le parti sociali e, garantendo il rispetto dei ruoli, ridefinisca obiettivi e prospettive credibili di qualificazione e crescita professionale per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.
FP CGIL CISL FP UILPA
Rossana Dettori Giovanni Faverin Benedetto Attili
Roma 3 Gennaio 2012
“Dal Ministro Patroni Griffi arrivano alcune proposte di buonsenso, ma che in certi casi non sembrano tener conto della realtà”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta il contenuto dell’intervista al Ministro della Funzione Pubblica apparsa oggi sul quotidiano “Il Messaggero”.
“Semplificare le procedure a costo zero, con un organico invecchiato come il nostro e con i fondi per la formazione ridotti all’osso, ci sembra quantomeno irrealistico. Senza sblocco del turn over – continua Dettori – strumenti innovativi e investimenti in formazione, la semplificazione di cui si parla è una chimera. La beffa delle riforme a costo zero pensavamo fosse stata archiviata dai fatti”.
“Sulla riduzione dei certificati chiediamo che si facciano le dovute differenze. È giusto non vessare i cittadini richiedendo certificazioni e informazioni che potrebbero essere scambiate tra gli enti pubblici o reperite nei database – aggiunge la sindacalista – ma sul tema del controllo di legalità, penso al Durc e alla certificazione antimafia, non possiamo permetterci arretramenti, visto il livello allarmante di corruzione e di illegalità diffusa”.
“Quanto all’incontro annunciato dal Ministro, mi permetto un’esortazione: non si dica più che si intende coinvolgere ‘anche la Cgil’, quasi fosse una concessione. Il coinvolgimento del più grande sindacato italiano dovrebbe essere un fatto fisiologico, non degno di menzione. Aspettiamo da tempo di poter avere un confronto vero e speriamo di trovare la stessa disponibilità nel Governo, ma sarebbe stato utile farlo prima degli annunci a mezzo stampa. Siamo ad esempio contrari all’idea che i contratti siano finanziati con i risparmi, perché questa logica aziendalista non può essere applicata ai servizi pubblici e non da certezze sulla copertura economica. I rinnovi contrattuali vanno finanziati con risorse certe. Se si intende proseguire con il blocco della contrattazione nazionale e integrativa, lo si dica chiaramente. In quel caso – conclude la Segretaria Generale – si troverà la nostra ferma opposizione”.
Roma, 28 dicembre 2011
“Con molto ritardo si da il via al rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie nel lavoro pubblico. Un risultato che attendevamo e che abbiamo perseguito con una battaglia lunga oltre un anno. Oggi si è ripristinata la democrazia, un fatto importante. Qualcuno dovrebbe spiegare però ai lavoratori la ragione di tanto ritardo”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil nazionale, commenta l’accordo appena siglato all’Aran sull’indizione delle elezioni delle Rsu nel lavoro pubblico, che si terranno dal 5 al 7 Marzo 2012. Al voto verranno quindi chiamati circa 2,4 milioni di lavoratori e i luoghi di lavoro interessati dal rinnovo saranno oltre 20 mila.
“Aver dovuto condurre una lotta per rivendicare un basilare diritto come la rappresentanza, è un segno del disinteresse che circonda la crisi dei servizi pubblici, ci da la misura di quanto sia stata efficace la campagna d’odio che in questi anni ha colpito i lavoratori della pubblica amministrazione, a cui è stato negato persino il diritto a eleggere i propri rappresentanti. Un diritto – continua Dettori – che siamo stati in grado di riconquistare, chiudendo così la dolorosa pagina aperta a suon di feroci denigrazioni dal precedente Governo”.
“Le elezioni delle Rsu possono essere l’occasione per ripensare la pubblica amministrazione e il ruolo dei lavoratori nell’affrontare il necessario percorso di riforma. Una riforma – conclude la sindacalista – necessaria e urgente per la salvaguardia dei servizi pubblici, che evidentemente non è mai partita, a prescindere dalle suggestioni della cosiddetta riforma Brunetta”.
Roma, 14 dicembre 2011
Verbale d’intesa per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi premianti e dell’apporto partecipativo individuale, del personale della Aree A, B e C e dei destinatari art. 15 Legge n.88/89, dei professionisti, dei medici, dei dirigenti di II fascia.
Verbale d’intesa per la definizione degli obiettivi premianti e progetto speciali prodromici all’applicazione del Sistema premiante per l’anno 2011.