Sivap e comma 165

Comunicato e nota a verbale contratto formazione

70° corso Vigili del Fuoco – Informativa elenco sedi disponibili

16.12.2011 – In allegato circolare del Ministero dell’Interno avente per oggetto: 70° corso Vigili del Fuoco – Informativa elenco sedi disponibili 

Stato di agitazione Piemonte Lombardia

16.12.2011 – In allegato circolare del Ministero dell’Interno avente per oggetto: stato di agitazione Piemonte e Lombardia 

Compensi lavoro straordinario sisma Abruzzo.

 

16.12.2011 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la nota relativa al pagamento delle ore di lavoro straordinario espletate dal personale operativo in relazione al sisma Abruzzo.


NEWS

Emergenza al pronto soccorso. La FPCGIL Medici su Rassegna Sindacale

 
 

NEWS

Responabilità sanitaria e tutela della salute. Quaderno della Cassazione in Pdf

 
(www.quotidianosanita.it) Negli ultimi 10 anni aumento del 200% delle sentenze in Cassazione su casi di malpractice. Lo rileva uno studio della Superema Corte. Ma la causa non sta nell’imperizia dei medici quanto nella maggiore sensibilizzazione dei pazienti. Serve un nuovo approccio da parte della magistratura.

 
 

COMUNICATO AI LAVORATORI DELLA DIFESA 13 DICEMBRE 2011

 
 INCONTRO CON IL MINISTRO DELLA DIFESA
 

Il Ministro Giampaolo Di Paola ha incontrato per la prima volta le OO.SS. Nazionali, introducendo il Sottosegretario Prof. Gianluigi Magri, al quale ha affidato la delega per le relazioni sindacali, precisando che comunque sarà Lui a seguire di persona la non più sostenibilità dello strumento militare a causa delle esigue risorse.
I punti salienti toccati dal Ministro durante l’incontro sono stati i seguenti:
· RICONFIGURAZIONE DELLO STRUMENTO MILITARE;
· RIDIMENSIONAMENTO DELLE STRUTTURE E DELL’ASSETTO ORGANIZZATIVO;
· RELAZIONI SINDACALI IMPRONTATE AL CONFRONTO SECONDO I PRINCIPI DEL GOVERNO DI CUI FA PARTE ( RIGORE – EQUITA’ -CRESCITA);
· RIDIMENSIONAMENTO MEDIANTE RICALIBRAZIONE DEI FLUSSI DI INGRESSO E DI USCITA.

La FPCGIL nel suo intervento ha dichiarato la propria disponibilità al confronto, tenendo presente la situazione di criticità delle risorse ma ribadendo i metodi di confronto dialettico tra le parti.
Pertanto auspicando che l’attuale Ministro definisca le linee programmatiche mediante le quali vorrà procedere al ridimensionamento dello Strumento militare, che saranno completate nella illustrazione che avverrà con la Sua audizione del 14.12.2011,ha chiesto di conoscere ed essere informata sulle ripercussioni che tale ridimensionamento avrà sul personale civile da noi rappresentato.
E’ evidente che ci siamo riservati di valutare rispetto agli organici e alla vigente normative, quali saranno i termini delle riorganizzazioni/soppressioni/ridimensionamento degli Enti militari presso i quali il personale civile opera, ribadendo quella civilizzazione del Ministero presente negli altri stati europei.
Particolare attenzione la FPCGIL ha rivolto all’Area tecnico industriale Difesa (AA.MM – Poli di Mantenimento dell’Esercito), per la quale il precedente governo si era impegnato ad effettuare assunzioni specifiche, a parità di risorse.
Alla fine degli interventi, abbiamo potuto cogliere un segnale di discontinuità con il precedente governo, nella riapertura dei tavoli politici, avendo avuto la conferma di un incontro in data 21 dicembre con il Sottosegretario, durante il quale verranno definite le priorità e le modalità di attuazione dei processi di riorganizzazione.
Ci riserviamo di fornire un giudizio dopo aver visionato il REALE PROGETTO DI RIORDINO, considerando gli interventi che verranno proposti e le ripercussioni sul personale civile.
TAGLI SI, ma condizionati all’efficacia non unilaterale ma condivisa.
Non saranno solo i dipendenti civili pubblici a pagare gli errori che i diversi governi hanno prodotto in questo Ministero.
La FPCGIL fornira’ una Sua autonoma proposta di Riforma.
 
Roma, 14 dicembre 2011
 

FPCGIL DIFESA           FPCGIL SEGRETARIO NAZIONALE
Noemi MANCA                  Salvatore CHIARAMONTE

 

 
 

Seminario di Approfondimento: D.Lgs. sui poteri di Roma Capitale

 
D.Lgs. sui poteri di Roma Capitale
 

DECRETO LEGISLATIVO SUI POTERI DI ROMA CAPITALE
LIMITI E PROSPETTIVE
 
19 DICEMBRE ORE 15:30
 
SALA A.FREDDA CGIL ROMA E LAZIO
VIA BUONARROTI, 12


 

Informativa tavolo tecnico e iter elaborazione bozza documento ministeriale sull'OSS. Comunicato di Cecilia Taranto Segretaria Nazionale FP CGIL Sanità e di Gianluca Mezzadri Coordinatore Nazionale Professioni Sanitarie FP CGIL

 

 
Il 29 novembre scorso presso la sede del Ministero della Salute si è svolta una riunione del tavolo tecnico ristretto per proseguire l’esame della situazione ed i conseguenti lavori di elaborazione di un documento condiviso che faccia il punto complessivo della situazione ed fornisca indicazioni univoche per affrontare le problematiche dell’Operatore Socio Sanitario, nel rispetto dello spirito e del percorso delineato nell’accordo stato regioni istitutivo del profilo.
 
All’incontro, convocato e coordinato dal Dott. Saverio Proia del Ministero della Salute, FP CGIL era rappresentata da Gianluca Mezzadri ed hanno partecipato i rappresentanti di CISL FP, UIL FPS, FIALS, FSI, Federazione IPASVI, MIGEP, Regione Lombardia e Regione Veneto.

Oltre a quanto già contenuto nella bozza di documento già predisposta, oggetto delle nostre precedenti informative, la discussione si è sviluppata come segue.
 
Riguardo la formazione complementare in assistenza sanitaria, emerge che quasi nessuna regione ha interesse ed intende oggi formare OSSS, anche perché la frammentazione dei percorsi formativi è un grosso problema noto da parecchio tempo, oltre ai noti problemi di natura contrattuale e lavorativa.
 
Nelle riorganizzazioni in corso, c’è necessità di avere invece figure professionali omogenee che abbiano la stessa valenza e propensione al lavoro in equipe su tutto il territorio nazionale, magari riqualificando in modo mirato quelle esistenti
 
I contributi pervenuti vanno in questa direzione e ipotizzano di tenere assieme il bagaglio formativo, le competenze e le funzioni degli operatori esistenti, con un arricchimento dei percorsi formativi e lavorativi rispetto alla fase attuale e l’introduzione dell’obbligo alla educazione continua, in un’ottica di poter disporre di un operatore adattabile e concreto nell’organizzazione del lavoro.
 
In molte regioni c’è il problema della formazione libera, fuori controllo; c’è necessità di rimettere mano alla formazione e il tavolo dovrebbe esprimersi per dare delle linee guida alle regioni affinché possano comportarsi in modo omogeneo.

Al fine di poter uniformare la formazione, si avanza l’ipotesi che questa figura sia formata in ambito di servizio sanitario nazionale in stretta correlazione con i servizi sociali, prevedendo anche forme di riconoscimento dei percorsi formativi pregressi (previe valutazioni degli effettivi percorsi, oggi estremamente disomogenei).

Emerge la necessità di mettere un po’ d’ordine, con flessibilità, a tutta la questione OSS e le Regioni propongono di pensare anche a eventuali future riconversioni dell’OSS con moduli tematici di almeno 200 ore per impieghi specifici nel sanitario o nel sociale.
 
Si discute anche del problema delle certificazioni delle competenze OSS dell’Emilia Romagna che si sta estendendo a macchia d’olio anche in altre 6/7 regioni (con numeri di operatori impressionanti e costi per operatore molto elevati), per il quale abbiamo inviato, nei giorni scorsi, una richiesta di incontro al Presidente Errani.
 
Le rappresentanti della conferenza delle regioni (Lombardia e Veneto) hanno condiviso questa analisi e si rendono disponibili a fare chiarezza sul numero di operatori, sull’effettivo fabbisogno (la Lombardia ha dichiarato di averne circa 20000 al lavoro, equamente divisi tra sanità e sociale, con circa ulteriori 22000 unita’ gia’ formate e non occupate; questo, nonostante negli ultimi 5 anni abbiano dichiarato un fabbisogno pari a zero), sul contenuto/gestione dei corsi e sulle effettive mansioni.
 
Terminata l’elaborazione del documento da parte del tavolo ministeriale, emerge la disponibilità della Conferenza delle Regioni a recepirlo.
 
In sintesi, al termine della discussione, si approva la seguente scaletta di lavoro: 

  1. Le Regioni elaboreranno e forniranno al tavolo i dati relativi alla questione OSS (operatori formati, operatori occupati, tipologia della formazione).
  2. In base al punto 1, le Regioni dovranno elaborare reali fabbisogni di questi operatori
  3. Il modello formativo dovrà essere rivisto in modo da essere correttamente vigilato dal committente e gestito/effettuato con personale sanitario e sociale.
  4. Nella stesura del documento, pur evitando di parcellizzare troppo la figura, si dovrà ragionare sulle tipologie di formazione (unica, di base iniziale con moduli specifici) per poter mettere gli OSS in condizione di collaborare con tutte le professioni sanitarie e sociali in tutti i processi, con funzioni e ruoli definiti.

 
I tempi concordati per questo percorso, sono i seguenti:

  • le regioni, entro il mese di gennaio 2012, si impegnano a fornire i dati di cui ai punti 1 e 2
  • nel frattempo il Ministero elaborerà un testo integrato con i vari contributi pervenuti, per quanto riguarda i punti 3 e 4, che sarà inviato ai partecipanti e costituirà oggetto di esame e valutazione entro la prossima riunione
  • la prossima riunione sarà convocata per l’inizio di febbraio 2012.

 
Quindi, in attesa del termine dei lavori, che dovranno produrre linee guida nazionali condivise in materia, vi invitiamo a continuare a contrastare eventuali iniziative territoriali inerenti modifiche organizzative, formative o di riconoscimenti lavorativi particolari per questi operatori.
 
Sarà nostra cura tenervi informati sul prosieguo dei lavori.
 
La Segretaria Nazionale FP CGIL Sanità Cecilia Taranto
Il Coordinatore Nazionale Professioni Sanitarie FP CGIL Gianluca Mezzadri

Roma, 30 novembre 2011

 

Pa: Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa scrivono al Ministro Patroni Griffi. "Un incontro per discutere del rilancio dei servizi pubblici"

 
Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa scrivono al Ministro della funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, da poco insediato a Palazzo Vidoni.
 
Al centro della lettera, firmata dai segretari generali Rossana Dettori (Fp- Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa), la richiesta di un incontro “propedeutico all’avvio di un confronto” che si auspica “duraturo e proficuo, su tutti i temi afferenti all’esercizio della sua delega, a partire, ovviamente, dalle questioni che riguardano le lavoratrici e i lavoratori e il lavoro pubblico complessivamente inteso”.

Il riferimento è ai temi caldi che i sindacati chiedono di inserire nell’agenda del nuovo Governo e del nuovo Ministro: rilanciare i servizi pubblici in una fase di crisi ancora acuta, riqualificare insieme alla spesa anche il modo di organizzare e gestire gli enti. Partecipazione dei lavoratori, riorganizzazione dei servizi e valorizzazione delle professionalità del pubblico impiego, questi i punti qualificanti della nuova stagione che le federazioni si apprestano ad affrontare, chiedendo al Ministro di ripartire dalla contrattazione nazionale e decentrata e dall’investimento sulle competenze dei lavoratori pubblici.

Roma, 2 dicembre 2011 

 

news

Sicurezza/Polizia Penitenziaria – DPCM 27 ottobre 2011: ripartizione fondo 'art.8, comma 11 bis, D.L. 31 maggio 2010 , n.78 convertito legge 30 luglio 2010, n.122

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