16.12.2011 – In allegato circolare del Ministero dell’Interno avente per oggetto: 70° corso Vigili del Fuoco – Informativa elenco sedi disponibili
16.12.2011 – In allegato circolare del Ministero dell’Interno avente per oggetto: stato di agitazione Piemonte e Lombardia
16.12.2011 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la nota relativa al pagamento delle ore di lavoro straordinario espletate dal personale operativo in relazione al sisma Abruzzo.
(www.quotidianosanita.it) Negli ultimi 10 anni aumento del 200% delle sentenze in Cassazione su casi di malpractice. Lo rileva uno studio della Superema Corte. Ma la causa non sta nell’imperizia dei medici quanto nella maggiore sensibilizzazione dei pazienti. Serve un nuovo approccio da parte della magistratura.
INCONTRO CON IL MINISTRO DELLA DIFESA
Il Ministro Giampaolo Di Paola ha incontrato per la prima volta le OO.SS. Nazionali, introducendo il Sottosegretario Prof. Gianluigi Magri, al quale ha affidato la delega per le relazioni sindacali, precisando che comunque sarà Lui a seguire di persona la non più sostenibilità dello strumento militare a causa delle esigue risorse.
I punti salienti toccati dal Ministro durante l’incontro sono stati i seguenti:
· RICONFIGURAZIONE DELLO STRUMENTO MILITARE;
· RIDIMENSIONAMENTO DELLE STRUTTURE E DELL’ASSETTO ORGANIZZATIVO;
· RELAZIONI SINDACALI IMPRONTATE AL CONFRONTO SECONDO I PRINCIPI DEL GOVERNO DI CUI FA PARTE ( RIGORE – EQUITA’ -CRESCITA);
· RIDIMENSIONAMENTO MEDIANTE RICALIBRAZIONE DEI FLUSSI DI INGRESSO E DI USCITA.
La FPCGIL nel suo intervento ha dichiarato la propria disponibilità al confronto, tenendo presente la situazione di criticità delle risorse ma ribadendo i metodi di confronto dialettico tra le parti.
Pertanto auspicando che l’attuale Ministro definisca le linee programmatiche mediante le quali vorrà procedere al ridimensionamento dello Strumento militare, che saranno completate nella illustrazione che avverrà con la Sua audizione del 14.12.2011,ha chiesto di conoscere ed essere informata sulle ripercussioni che tale ridimensionamento avrà sul personale civile da noi rappresentato.
E’ evidente che ci siamo riservati di valutare rispetto agli organici e alla vigente normative, quali saranno i termini delle riorganizzazioni/soppressioni/ridimensionamento degli Enti militari presso i quali il personale civile opera, ribadendo quella civilizzazione del Ministero presente negli altri stati europei.
Particolare attenzione la FPCGIL ha rivolto all’Area tecnico industriale Difesa (AA.MM – Poli di Mantenimento dell’Esercito), per la quale il precedente governo si era impegnato ad effettuare assunzioni specifiche, a parità di risorse.
Alla fine degli interventi, abbiamo potuto cogliere un segnale di discontinuità con il precedente governo, nella riapertura dei tavoli politici, avendo avuto la conferma di un incontro in data 21 dicembre con il Sottosegretario, durante il quale verranno definite le priorità e le modalità di attuazione dei processi di riorganizzazione.
Ci riserviamo di fornire un giudizio dopo aver visionato il REALE PROGETTO DI RIORDINO, considerando gli interventi che verranno proposti e le ripercussioni sul personale civile.
TAGLI SI, ma condizionati all’efficacia non unilaterale ma condivisa.
Non saranno solo i dipendenti civili pubblici a pagare gli errori che i diversi governi hanno prodotto in questo Ministero.
La FPCGIL fornira’ una Sua autonoma proposta di Riforma.
Roma, 14 dicembre 2011
FPCGIL DIFESA FPCGIL SEGRETARIO NAZIONALE
Noemi MANCA Salvatore CHIARAMONTE
DECRETO LEGISLATIVO SUI POTERI DI ROMA CAPITALE
LIMITI E PROSPETTIVE
19 DICEMBRE ORE 15:30
SALA A.FREDDA CGIL ROMA E LAZIO
VIA BUONARROTI, 12
Il 29 novembre scorso presso la sede del Ministero della Salute si è svolta una riunione del tavolo tecnico ristretto per proseguire l’esame della situazione ed i conseguenti lavori di elaborazione di un documento condiviso che faccia il punto complessivo della situazione ed fornisca indicazioni univoche per affrontare le problematiche dell’Operatore Socio Sanitario, nel rispetto dello spirito e del percorso delineato nell’accordo stato regioni istitutivo del profilo.
All’incontro, convocato e coordinato dal Dott. Saverio Proia del Ministero della Salute, FP CGIL era rappresentata da Gianluca Mezzadri ed hanno partecipato i rappresentanti di CISL FP, UIL FPS, FIALS, FSI, Federazione IPASVI, MIGEP, Regione Lombardia e Regione Veneto.
Oltre a quanto già contenuto nella bozza di documento già predisposta, oggetto delle nostre precedenti informative, la discussione si è sviluppata come segue.
Riguardo la formazione complementare in assistenza sanitaria, emerge che quasi nessuna regione ha interesse ed intende oggi formare OSSS, anche perché la frammentazione dei percorsi formativi è un grosso problema noto da parecchio tempo, oltre ai noti problemi di natura contrattuale e lavorativa.
Nelle riorganizzazioni in corso, c’è necessità di avere invece figure professionali omogenee che abbiano la stessa valenza e propensione al lavoro in equipe su tutto il territorio nazionale, magari riqualificando in modo mirato quelle esistenti
I contributi pervenuti vanno in questa direzione e ipotizzano di tenere assieme il bagaglio formativo, le competenze e le funzioni degli operatori esistenti, con un arricchimento dei percorsi formativi e lavorativi rispetto alla fase attuale e l’introduzione dell’obbligo alla educazione continua, in un’ottica di poter disporre di un operatore adattabile e concreto nell’organizzazione del lavoro.
In molte regioni c’è il problema della formazione libera, fuori controllo; c’è necessità di rimettere mano alla formazione e il tavolo dovrebbe esprimersi per dare delle linee guida alle regioni affinché possano comportarsi in modo omogeneo.
Al fine di poter uniformare la formazione, si avanza l’ipotesi che questa figura sia formata in ambito di servizio sanitario nazionale in stretta correlazione con i servizi sociali, prevedendo anche forme di riconoscimento dei percorsi formativi pregressi (previe valutazioni degli effettivi percorsi, oggi estremamente disomogenei).
Emerge la necessità di mettere un po’ d’ordine, con flessibilità, a tutta la questione OSS e le Regioni propongono di pensare anche a eventuali future riconversioni dell’OSS con moduli tematici di almeno 200 ore per impieghi specifici nel sanitario o nel sociale.
Si discute anche del problema delle certificazioni delle competenze OSS dell’Emilia Romagna che si sta estendendo a macchia d’olio anche in altre 6/7 regioni (con numeri di operatori impressionanti e costi per operatore molto elevati), per il quale abbiamo inviato, nei giorni scorsi, una richiesta di incontro al Presidente Errani.
Le rappresentanti della conferenza delle regioni (Lombardia e Veneto) hanno condiviso questa analisi e si rendono disponibili a fare chiarezza sul numero di operatori, sull’effettivo fabbisogno (la Lombardia ha dichiarato di averne circa 20000 al lavoro, equamente divisi tra sanità e sociale, con circa ulteriori 22000 unita’ gia’ formate e non occupate; questo, nonostante negli ultimi 5 anni abbiano dichiarato un fabbisogno pari a zero), sul contenuto/gestione dei corsi e sulle effettive mansioni.
Terminata l’elaborazione del documento da parte del tavolo ministeriale, emerge la disponibilità della Conferenza delle Regioni a recepirlo.
In sintesi, al termine della discussione, si approva la seguente scaletta di lavoro:
I tempi concordati per questo percorso, sono i seguenti:
Quindi, in attesa del termine dei lavori, che dovranno produrre linee guida nazionali condivise in materia, vi invitiamo a continuare a contrastare eventuali iniziative territoriali inerenti modifiche organizzative, formative o di riconoscimenti lavorativi particolari per questi operatori.
Sarà nostra cura tenervi informati sul prosieguo dei lavori.
La Segretaria Nazionale FP CGIL Sanità Cecilia Taranto
Il Coordinatore Nazionale Professioni Sanitarie FP CGIL Gianluca Mezzadri
Roma, 30 novembre 2011
Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa scrivono al Ministro della funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, da poco insediato a Palazzo Vidoni.
Al centro della lettera, firmata dai segretari generali Rossana Dettori (Fp- Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili (Uil-Pa), la richiesta di un incontro “propedeutico all’avvio di un confronto” che si auspica “duraturo e proficuo, su tutti i temi afferenti all’esercizio della sua delega, a partire, ovviamente, dalle questioni che riguardano le lavoratrici e i lavoratori e il lavoro pubblico complessivamente inteso”.
Il riferimento è ai temi caldi che i sindacati chiedono di inserire nell’agenda del nuovo Governo e del nuovo Ministro: rilanciare i servizi pubblici in una fase di crisi ancora acuta, riqualificare insieme alla spesa anche il modo di organizzare e gestire gli enti. Partecipazione dei lavoratori, riorganizzazione dei servizi e valorizzazione delle professionalità del pubblico impiego, questi i punti qualificanti della nuova stagione che le federazioni si apprestano ad affrontare, chiedendo al Ministro di ripartire dalla contrattazione nazionale e decentrata e dall’investimento sulle competenze dei lavoratori pubblici.
Roma, 2 dicembre 2011