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Incontro interlocutorio con Fazio sulla libera professione intramoenia

 
Si è svolto oggi al Ministero della Salute l’incontro tra le oo.ss della dirigenza del Ssn con il Ministro Fazio in merito alla proroga per poter svolgere la libera professione intramoenia anche all’esterno (la cosiddetta allargata) limitatamente alle situazioni aziendali dove ancora non è stata garantita all’interno della struttura pubblica.

Il Ministro ha confermato la sua volontà di arrivare ad una proroga fino al 2012 ed ha illustrato le diverse possibilità tecnico-legislative di poterlo fare, stante l’attuale proroga contenuta nel Milleproproghe limitata al 31 marzo 2011.

Anche se non in agenda, è’ stato poi affrontato il tema della certificazione on line ancora lontana dall’essere a pieno regime, e sulla quale il Ministro ha dato la sua disponibilità ad intervenire anche presso il collega Brunetta, stante la scadenza del 31 gennaio 2011 per la “moratoria” sui provvedimenti disciplinari.

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L'intersindacale chiede un incontro alle Regioni su attuazione manovra economica

 
ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – CISL MEDICI –
FASSID – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL FEDERAZIONE MEDICISDS
SNABI – AUPI – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS

Dott. Vasco Errani
Presidente Conferenza Governatori Regioni

Dott. Luca Coletto
Coordinatore Conferenza Regioni Assessori Politiche Sanitarie

p. c.
Dott. Romano Colozzi
Presidente Comitato di Settore per la Sanità

Roma 28 gennaio 2011
Prot. n. 50/2011/snrm

Oggetto: richiesta incontro per interpretazione attuativa norme art. 9 Legge 122/2010

 

Egr. Sig.ri,
come Loro ben sanno, la recente Legge n. 122/2010, all’art. 9, ha introdotto una serie di norme per il contenimento della spesa nel Pubblico Impiego.
Per precisa esplicitazione del dettato legislativo, i principi e le disposizioni attuative presenti in tali norme interessano non solamente i dipendenti delle Amministrazioni dello Stato ma, per quanto di competenza, anche quelli delle Regioni e degli Enti del S.S.N..
Purtroppo tali disposizioni, hanno come punto di riferimento prevalente l’assetto retributivo e contrattuale delle Amministrazioni dello Stato e della relativa dirigenza, per cui la loro traduzione attuativa non è facile ed automatica per gli Enti del S.S.N., in possesso di una peculiare specificità legislativa e contrattuale, specie per quanto riguarda la Dirigenza del ruolo Sanitario dei suddetti Enti.
La sottovalutazione della problematica e le possibili disomogeneità applicative rischiano di aggravare ulteriormente per tale Dirigenza, rispetto all’intera Area del Pubblico Impiego, gli effetti negativi delle disposizioni, alimentando la percezione di un voluto atteggiamento punitivo nei riguardi di tale Area, rea forse di possedere una particolare specificità e di essere uno degli attori principali di un Servizio Pubblico che ha fino ad ora ha conquistato, malgrado tutto, ripetuti attestati qualitativi.
In considerazione di quanto sopra detto, dell’impegno assunto dalle SSLL di monitorare con le OOSS gli effetti della L.122/2010 sul sistema sanitario nonché della volontà della Conferenza delle Regioni (espressa nell’ordine del giorno conclusivo del 20 dicembre 2010) di adottare, previo confronto con le OO. SS., un documento attuativo della suddetta Legge, che garantisca processi applicativi omogenei e non ulteriormente penalizzanti, le OO. SS. dell’Area della Dirigenza Sanitaria sottofirmatarie 
 

CHIEDONO LORO
un urgente incontro e confronto sulle suddette tematiche, prima dell’adozione di decisioni attuative.
In attesa di un preciso riscontro alla loro richiesta, inviano cordiali saluti.

 

Costantino Troise ANAAO ASSOMED
Riccardo Cassi CIMO-ASMD
Vincenzo Carpino AAROI-EMAC
Massimo Cozza FP CGIL MEDICI
Aldo Grasselli FVM
Giuseppe Garraffo CISL MEDICI
Mauro Mazzoni FASSID
Carmine Gigli FESMED
Raffaele Perrone Donnorso ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI
Armando Masucci UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI
Paolo Levoni SDS SNABI
Mario Sellini AUPI
Antonio Castorina SINAFO
Antonio Travia FEDIR SANITA’
Franco Socci SIDIRSS
 
 

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Fp Cgil, non escludere medici e infermieri da decreto su lavori usuranti

 
Roma, 28 gen. (Adnkronos Salute) – “Lo schema di decreto legislativo sui lavori usuranti al vaglio del Governo, qualora dovesse arrivare ad approvazione confermando le indiscrezioni giornalistiche che circolano in questi giorni, escluderà dai benefici molti lavoratori pubblici che effettuano lavoro notturno. Crediamo che il provvedimento debba comprendere anche chi, come gli infermieri, i medici, la polizia penitenziaria, i vigili del fuoco e i lavoratori dell’igiene ambientale, fornisce beni di pubblica utilità effettuando turni notturni“. Ad affermarlo è Fabrizio Fratini, segretario nazionale Fp-Cgil, che precisa: “Riteniamo limitativa la soglia delle 78 notti annue per riconoscere i benefici”. Per Fratini, “una norma tanto limitativa, che non tiene conto del contesto in cui si presta un servizio, delle difficoltà e delle condizioni in cui questo servizio viene prestato, ma che affida tutto a una soglia così alta, ci sembra francamente ingenerosa e non corrispondente alle necessità che hanno ispirato questo provvedimento“. Il segretario nazionale rivendica infine “l’esigibilità del diritto alla pensione anticipata per tutti coloro che raggiungeranno i criteri definiti, in base ai quali si dovranno prevedere adeguate risorse. I lavori usuranti – conclude Fratinisono l’ultimo banco di prova per il Governo in materia previdenziale. Non vorremmo che i lavoratori subissero l’ennesima ingiustizia“.
 

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La FPCGIL Medici sui certificati on line su quotidiani, agenzie e web

 

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Certificati on line: da domani sanzioni per i medici convenzionati e caos per i cittadini

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale

 
Domani scatteranno le sanzioni disciplinari per i medici convenzionati che rilasceranno ancora i certificati di malattia in forma cartacea e i cittadini potrebbero essere costretti a recarsi al pronto soccorso aggravando ulteriormente le attese. Un vero e proprio caos.
Scade infatti oggi la moratoria delle spropositate sanzioni disciplinari per i medici di famiglia, le guardie mediche e gli specialisti ambulatoriali che non trasmettono per via telematica la certificazione di malattia, con la pena del licenziamento in caso di reiterazione.
Sono invece esclusi dalle sanzioni disciplinari i medici ospedalieri che potranno continuare a rilasciare i certificati di malattia in forma
cartacea, così come previsto dalla Circolare della Funzione Pubblica n. 2 del 2010, grazie allìimpegno sindacale che ha visto la FPCGIL Medici per prima in campo fin dal 2009.
Il medico di famiglia o di guardia medica, che per motivi indipendenti dalla sua volontà , non potrà rilasciare il certificato on line – come ancora frequentemente accade per problemi di trasmissione e per il call center inadeguato – potrebbe indurre il cittadino ad ulteriori accessi impropri al pronto soccorso nelle settimane nelle quali si sta manifestando il picco dell’influenza.
A fronte di circa 17 milioni di lavoratori dipendenti (3,5 milioni pubblici e 13,5 milioni privati) si salveranno dal pasticcio solo i magistrati, gli avvocati dello Stato, i professori universitari, le forze armate e di polizia, i vigili del fuoco, i diplomatici ed i prefetti, per i quali i medici di famiglia dovranno invece rilasciare
ancora il tradizionale certificato di malattia cartaceo.
E in questo caos il Ministro Brunetta imperterrito – rifiutando ogni confronto con i sindacati nonostante le reiterate richieste inoltrate – continua a dare vuoti numeri sulla distribuzione del PIN e sui pochi milioni di certificati trasmessi on line. Solo fumo mediatico.
E’ora di far prevalere il buon senso senza penalizzare medici e cittadini.
Allo stato dei fatti, quando non è possibile la trasmissione on line, bisogna necessariamente consentire il cartaceo, senza sanzioni, anche ai medici convenzionati. Sanzionare chi non è colpevole rischia di portare al naufragio del progetto e compromette il servizio ai cittadini.
Saremo comunque a fianco di tutti i medici che dovessero ingiustamente incorrere in provvedimenti punitivi.

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Guarda il servizio del TG3 sui certificati on line

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La FPCGIL Medici sui certificati on line su Repubblica.it, TG24 SKY.it, Rassegna.it, CGIL.it

 

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La FPCGIL Medici per i certificati on line oggi su Corriere della Sera, Messaggero, Mattino, Giornale, Avvenire, Sicilia, Nuova Sardegna, Tirreno, Gazzetta del Sud ed altri

 

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Certificati on line: sistema in tilt, Brunetta sospenda immediatamente

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale

Questa mattina il sistema di trasmissione on line dei certificati medici
è andato in tilt, non reggendo all’urto della marea di connessioni
dovute all’entrata a regime della sanzione di licenziamento per i medici
convenzionati. La flessibilità mostrata in extremis dal Ministro
Brunetta, ieri pomeriggio con una nota e stamane a Canale 5, non
corrisponde alla rigidità delle norme riguardanti le sanzioni, che
colpiscono i medici convenzionati, sui quali incombe la mannaia del
licenziamento, ma che avranno ricadute negative anche per i medici
ospedalieri, ai quali i cittadini potrebbero impropriamente rivolgersi
per ottenere il certificato cartaceo.

Lunghe attese al call-center con ritardi e disagi nell’assistenza ai
cittadini. Il sistema non è ancora entrato a regime ed è arrivato il
momento anche per il Ministro Brunetta di prenderne atto e intervenire
per evitare il caos.

Chiediamo l’immediata sospensione delle sanzioni fino alla preannunciata
riunione dei sindacati dei medici con il Ministro Brunetta.

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La FPCGIL Medici sui certificati on line oggi su Il Mattino, Italia Oggi, Leggo, Gazzetta del Mezzogiorno, l'Unità e Gazzetta del Sud

 
 

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Ospedale per intensità di cure. Incontro a Mantova il 9 febbraio

 
L’ospedale per intensità di cure è un modello organizzativo verso il quale la Regione Lombardia si è indirizzata. Questo modello prevede cambiamenti rilevanti dei ruoli dei medici e degli infermieri e un nuovo approccio nei confronti del malato. Per questo motivo il sindacato FP CGIL – medici ha deciso di organizzare un incontro allo scopo di informare il personale su questa novità. I relatori sono stati scelti per le loro competenze attinenti a questo campo. Il Dottor Campani è stato uno dei Ricercatori della Scuola Superiore Sant’anna di Pisa che ha redatto il modello teorico di questa organizzazione e ne ha poi seguito la realizzazione in alcuni centri toscani. La Dottoressa Giusepi è un ricercatore del CERGAS Bocconi, centro di riferimento nazionale per la gestione in Sanità. L’Azienda Carlo Poma ha gentilmente concesso il patrocinio all’iniziativa. L’incontro, promosso dal responsabile aziendale della FPCGIL Medici Andrea Nocchi, si terrà mercoledì 9 febbraio alle 16.30 presso lo SportVillage, via altobelli 10 Mantova.

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Certificati on line: dopo un anno Brunetta ci da ragione ma i problemi rimangono

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale

 
Finalmente il Ministro Brunetta sembra essersi reso conto che con la propaganda e le minacce di licenziamento non si risolvono i problemi che ancora impediscono il funzionamento del sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia.
Adesso, con l’annunciato incontro della prossima settimana, ci auguriamo di poter aprire un dialogo e di affrontare anche con nuove norme, e non con annunci mediatici in extremis, tutti i nodi ancora aperti, a partire dalle sanzioni. I tilt del sistema non dipendono dalla cattiva volontà dei medici. Insultarli ed offenderli non aiuta.
Il caos di questi giorni è evidente a tutti. Non dobbiamo quindi illudere i cittadini sul funzionamento dei certificati on line. I 18 milioni di lavoratori dipendenti, pubblici e privati, devono anche sapere che non basta che il medico trasmetta on line all’Inps il certificato di malattia, ma che, finchè non sarà funzionante il collegamento telematico diretto tra Inps e datori di lavoro pubblici e privati, dovranno essere loro stessi a far pervenire sul posto di lavoro il certificato in forma cartacea (attestato di malattia).
Prendiamo infine atto che dopo un anno il Ministro Brunetta non annuncia più 50 milioni di certificati on line con risparmi di 500 milioni, ma che ha abbassato l’asticella a circa 20 milioni di certificati con un risparmio di circa 200 milioni. Ma non basta far scendere l’asticella dell’obbiettivo per avvicinarsi al risultato. Siamo ancora lontani.
Condividiamo con il Ministro Brunetta l’obbiettivo della modernizzazione e della digitalizzazione della sanità e speriamo di poter finalmente condividere anche il metodo per conseguirlo, senza strappi né prevaricazioni.
Valuteremo nell’incontro con le altre organizzazioni sindacali programmato per venerdì pomeriggio a Roma le iniziative unitarie da assumere.

 

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