Comunicato stampa dell’Fp-Cgil Medici
Roma, 21 Marzo 2011. Da oggi, in caso di denuncia in sede civile, prima di andare dal giudice diventa obbligatorio per legge il tentativo di trovare un accordo tra medici e cittadini vittime di presunti errori o casi di malasanità.
La mediazione obbligatoria – prevista dalla legge 69/2009 e dai successivi provvedimenti applicativi D.Lgs 28/2010 e DM Giustizia 180/2010 articolo 5 comma 1 – interessa i medici citati in giudizio in sede civile che saranno chiamati dagli organismi di conciliazione scelti dal cittadino a ricercare un accordo amichevole per la composizione della controversia.
Il medico, presentandosi all’appuntamento con il mediatore e con il cittadino che ha presentato la denuncia, potrebbe trovare una soluzione soddisfacente oppure, in caso contrario, procedere in tribunale.
“Si tratta di un’opportunità da sperimentare” ha dichiarato Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici “che potrebbe portare a una diminuzione dei processi in sede civile e anche in sede penale, essendo a volte tra loro strettamente collegati“.
“Il dialogo e la capacità di ascoltare” ha concluso Cozza “potrebbero portare a superare incomprensioni e atteggiamenti rivendicativi ingiustificati, con i vantaggi della riservatezza e dello stop a processi che vanno avanti per anni con danni economici, emotivi e di immagine per i medici e per gli stessi cittadini”.
Si pubblica un documento, messo a punto dal Dipartimento Welfare e Nuovi Diritti della CGIL, relativo agli effetti sul sistema socio-sanitario delle manovre economico finanziarie 2010/2011.
E’ scaduto ieri 23 marzo alle ore 13 il termine ultimo entro il quale dovevano pervenire, alla sede di Perugia dell’Onaosi, le schede votate. Sono pervenute 19.236 schede pari al 10,96% degli aventi diritto.
A partire da venerdì 25 marzo iniziano le operazioni di scrutinio che si dovrà concludere necessariamente prima del 22 aprile 2011 termine massimo previsto dal regolamento elettorale per la proclamazione degli eletti.
Grazie a tutti coloro che per la prima volta hanno espresso il loro voto per una nuova Onaosi !
Massimo Cozza
Si pubblica l’articolo oggi in prima sul quotidiano Leggo “Sato moroso, la sanità fa crac” di Lorena Loiacono nel quale è riportata la posizione della FPCGIL Medici con l’intervento di Stefano Mele, segretario regionale della FPCGIL Medici Lazio, e di Teresa Papalia, segretaria FPCGIL Medici Cosenza.
Comunicato stampa
Il decreto legislativo sui lavori usuranti, in via di approvazione, consente per la prima volta di raggiungere una regolamentazione organica dei benefici pensionistici anche per i dipendenti che svolgono il lavoro notturno in sanità, medici compresi.
Ma considerando alla lettera i “dipendenti”, il DL rischia di vedere esclusi dai benefici i medici di guardia medica e di emergenza sanitaria 118, formalmente riconosciuti come medici convenzionati.
Per queste ragioni, e nella convinzione che non sia nelle intenzioni del legislatore determinare questa grave ingiustizia, la FPCGIL Medici ha scritto una lettera aperta al Ministro Sacconi, e per conoscenza al Ministro Fazio.
Si è richiesto un incontro urgente per arrivare al formale riconoscimento, nell’ambito dell’applicazione dello specifico decreto legislativo, di attività usurante per il lavoro notturno svolto dai medici di guardia medica (continuità assistenziale) e del 118 (emergenza territoriale), trattandosi di un rapporto di lavoro del tutto assimilabile alla dipendenza.
“L’esclusione dei medici convenzionati di guardia medica e del 118 dai benefici che il Dlgs riconosce ai medici dipendenti che svolgono i turni notturni” ha dichiarato Nicola Preiti, Coordinatore della Medicina Generale FPCGIL Medica “sarebbe una grave iniquità, considerando che proprio il lavoro notturno rappresenta la loro attività prevalente.”
“Come si fa” ha continuato Preiti” a non considerare usurante il lavoro dei 15.000 medici di guardia medica che si svolge per definizione di notte, peraltro in condizioni di sicurezza precarie e con notevoli rischi ?”
“E come è possibile nell’ambito dei 5.000 medici di 118 riconoscere come usurante il lavoro notturno dei solo medici dipendenti escludendo quelli convenzionati che svolgono la stessa attività ?”
Sulla GU n. 74 del 31 marzo 2011 è stata pubblicato il Dpcm che proroga la libera professione intramoenia allargata fino al 31 dicembre 2011. La motivazione della proroga contenuta nella Tabella I è la seguente:
“L’ulteriore proproga dei termini in materia di attività libero – professionale, è determinata dalla necessità di portare a compimento tutte le iniziative relative alle modalità di esercizio dell’attività libero- professionale intramuraria, poste a carico delle Regioni e Provincie autonome, anche a seguito dell’Accordo Stato – Regioni del 18 novembre 2010.”
Grande partecipazione e attenzione al seminario nazionale di contrattazione per la dirigenza medica -veterinaria e STPA “La salute bene comune. La contrattazione integrativa tra DLGS 150 e manovra economica” che si è tenuto a Napoli il 31 marzo e l’1 aprile 2011, organizzato dalla FPCGIL Medici e dalla FPCGIL.
La relazione introduttiva ” “Dirigenza Ssn: per una contrattazione integrativa a difesa della qualità del lavoro e del servizio pubblico ” è stata tenuta dal segretario nazionale FPCGIL Medici Massimo Cozza. La seconda relazione “”Dirigenza Ssn: democrazia, autonomia e diritti dopo la riforma Brunetta” è stata tenuta da Michele Gentile , coordinatore naz. sanità FPCGIL. In seguito si è aperto un vivace dibattito. I lavori del 31 marzo sono stati presieduti da Fabrizio Rossetti, coordinatore naz. sanità FPCGIL. I lavori dell’1 aprile sono stati presieduti da Lorena Splendori, FPCGIL STPA nazionale e si sono svolti con la relazione di Antonio Marchini “Dirigenza Ssn: la tutela individuale” alla quale è è seguito un altro interessante dibattito che è stato concluso dalla segretaria nazionale della FPCGIL Cecilia Taranto. Il materiale del Seminario può essere richiesto dagli iscritti alla FPCGIL Medici ai responsabili aziendali.
Si pubblica la proposta del nuovo testo unificato sul Governo Clinico sul quale è stata recentemente riavviata la discussione in Commissione Affari Sociali della Camera e il link al Forum di Quotidiano Sanità nel quale è intervenuto, tra gli altri, il segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza.
Il PSN offre una cornice molto ampia per la programmazione sanitaria. Questa, come è noto, non essendo più limitata al PSN, si articola in più strumenti e sedi decisionali (piani sanitari regionali, linee guida stato regione, accordi e intese stato regione su singole tematiche, progetti obbiettivo di piano sanitario nazionale). In realtà quindi il Piano è “poco stringente” e rinvia ad altri atti di programmazione. Tuttavia resta un documento importante, che traccia, in relazione al Patto per la Salute 2010 – 2012, e seppur a grandi linee, il “percorso del SSN nel prossimo triennio” e le strategie per assicurare il diritto alla salute e alle cure nel nostro Paese. La CGIL ha presentato un proprio documento di osservazioni al Ministro della Salute, inviandolo anche alla Conferenza delle Regioni, chiedendo l’apertura di un tavolo di confronto.
La lista n. 1 “PER UNA NUOVA ONAOSI” ha vinto la consultazione elettorale per il rinnovo del Comitato di Indirizzo dell’Ente per gli anni 2011-2016, raccogliendo oltre il 60% dei voti espressi.
Il capolista Serafino Zucchelli ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto. Deve essere registrata – ha affermato – una scarsa partecipazione dei colleghi al voto imputabile ad alcuni fattori non trascurabili. L’Onaosi, nonostante sia un Ente con oltre 100 anni di storia, è scarsamente conosciuto dai medici così come quasi ignote sono le sue finalità e i servizi che offre. Inoltre la mancanza di precedenti elezioni e le modalità di voto completamente nuove, hanno aumentato la difficoltà di approccio.
Vogliamo comunque ringraziare quanti hanno espresso fiducia con il loro voto alla lista, ma anche e soprattutto al suo progetto che vuole proseguire la trasformazione dell’ONAOSI in un Ente a valenza nazionale, con una sempre più omogenea distribuzione dei servizi su tutto il territorio superando esasperati localismi e concentrazioni improprie.
L’obiettivo prioritario del prossimo quinquennio, che è stato il filo conduttore della nostra campagna elettorale, è anzitutto quello di rilanciare un Ente che attualmente assiste 4.500 tra orfani e figli di medici veterinari e farmacisti prevalentemente dipendenti e che in oltre 100 anni di attività ha assistito migliaia di soggetti, coniugando una buona assistenza ad un limitato prelievo contributivo. Un Ente i cui servizi, è bene ricordarlo, sono a disposizione non solo degli orfani, ma anche dei figli dei contribuenti (disponibilità di posti nei centri formativi universitari della Fondazione, contributi in denaro per i figli studenti rimasti a carico di medici pensionati) e dei contribuenti stessi (disponibilità di posti nelle case vacanza di proprietà dell’Ente).
La sua presenza appare oggi più che mai indispensabile in considerazione dei tagli effettuati alle prestazioni previdenziali, in particolare per quanto riguarda i trattamenti di reversibilità e di assistenza ai superstiti e perché l’ente è un patrimonio esclusivo della categoria medica che deve essere difeso dai reiterati tentativi, anche recenti, di esproprio.