La FPCGIL Medici, insieme ai sindacati medici dell’area convenzionata Fimmg, Snami, Smi, Cisl, Simet, Sumai, Uil, Fimp e Cipe è stata convocata dal Ministero della Salute per lunedì 16 maggio alle ore 17 per il riordino delle cure primarie.
Forum QS. Scrive il Corriere della Sera: “Il medico è solo tra supertecnologie e tagli”. Che ne pensate?
(www.quotidianisanita.it) Medici “soli nelle corsie ospedaliere a decidere quando negare cure troppo costose” e che si trovano a “decidere del destino dei loro malati abbandonati dal vuoto di una politica che riduce le risorse ma non dice cosa fare”. Questo il grido d’allarme di Sergio Harari, apparso lo scorso 17 maggio sul Corriere della Sera. Abbiamo chiesto un commento a: Maurizio Benato (Fnomceo), Ivan Cavicchi (Sociologo), Massimo Cozza (Cgil Medici), Roberto Lala (Sumai), Giuseppe Mele (Fimp), Carlo Nozzoli (Fadoi) e Costantino Troise (Anaao Assomed).
Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici
La professione è sempre più svalutata
La situazione per il medico è indubbiamente difficile. Ci sono sempre meno risorse, chi va in pensione non viene sostituito e c’è sempre una maggiore richiesta dei cittadini verso il servizio pubblico proprio in virtù di una generale minore disponibilità economica. Il vero allarme è che per esempio il medico ospedaliero è sempre meno in grado di seguire il paziente. I turni sono sempre più frequenti e sono diventati una sorta di catena di montaggio e ciò fa perdere qualità nel rapporto umano e nella qualità del ricovero. Tempi di lavoro più lunghi, ferie non godute che crescono, aumento degli straordinari, che vengono pagati sempre meno, blocco della contrattazione, questi fattori non fanno altro che aumentare lo stress e il senso di solitudine del medico e più in generale dei professionisti lavorano in sanità. Indici che dovrebbero creare allarme anche nei pazienti, anche perché è dimostrato che quando il medico non riposa l’incidenza degli errori sanitari aumenta. Ma questa svalutazione generale della professione non è altro che il frutto della deriva aziendalista che ha intrapreso la sanità, soprattutto in questi ultimi anni, basti pensare alle esternalizzazioni e allo sviluppo della precarietà che sono convenienti economicamente sul momento ma non lo sono se pensiamo al futuro, perché c’è bisogno di équipe formate, integrate e stabili nel tempo che possano garantire la qualità delle prestazioni. È chiaro che così non si può andare avanti, non si può guardare alla medicina solo ed esclusivamente come lo sviluppo delle tecnologie dimenticandosi del fattore umano. È necessario riaprire i tavoli di contrattazione della dipendenza e delle convenzioni per costruire una rete sanitaria integrata che sia in grado di affrontare le sfide del futuro. E poi è necessario varare una vera riforma del governo clinico perché il testo attuale è esattamente l’opposto di quello che noi avevamo chiesto.
La Fp-Cgil Medici ha inviato oggi, a firma del segretario nazionale Massimo Cozza, una richiesta di incontro all’Assessore Luca Coletto, Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, al fine di tutelare su tutto il territorio nazionale in modo omogeneo il diritto di passaggio alla fascia superiore della indennità di esclusività anche nel periodo 2011-2013, così come previsto dalla vigente normativa contrattuale nazionale.
Nella richiesta si fa riferimento “all’apprezzabile lettera dell’Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana Daniela Scaramuccia del 20 maggio 2011” con la quale si invita lo stesso Coletto ad affrontare nella Commissione Salute la questione della possibile disparità di trattamento nella corresponsione della indennità di esclusività, alla luce del Dl 78/2010 e del documento interpretativo della Conferenza del 10 febbraio 2011.
“L’indennità di esclusività – conclude Cozza – rappresenta un valore professionale irrinunciabile per chi vuole lavorare solo nella sanità pubblica, e una sua svalutazione, seppur limitata ad alcune aziende, rappresenterebbe un vulnus per il servizio pubblico.”
Nella mattinata odierna si è svolta a Milano, presso l’Ospedale Niguarda, l’Assemblea Regionale FP CGIL Medici Lombardia, iniziativa promossa assieme alla FP CGIL Lombardia per fare sintesi della discussione avviata nei mesi scorsi – e che ha tratto argomentazioni anche da un documento appositamente elaborato – sulla necessità di rilanciare la professione medica nella sanità lombarda e rafforzare capillarmente la presenza della categoria nei diversi posti di lavoro.
In una fase storico-sociale in cui è basilare ribadire, soprattutto nel sistema del welfare, la centralità della gestione pubblica, la categoria tutta ha, nel suo complesso, l’obiettivo primario di coniugare la difesa dei diritti di cittadinanza con i diritti di chi lavora. È questo uno dei punti centrali che sono stati evidenziati all’assemblea, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei responsabili territoriali di Milano, Varese, Lecco, Mantova.
Nell’ottica del naturale ricambio del Coordinamento Regionale Medici, l’Assemblea ha eletto Segretaria Regionale FP CGIL Medici Lombardia Sonia Ribera, già Responsabile per la categoria medica di Milano, e medico proveniente dall’Ospedale di Niguarda.
Ribera prende il posto di Tommaso Terrana, che ha coordinato la categoria medica dal 2004 e che termina il suo mandato secondo le regole statutarie della CGIL.
Massimo Cozza, Segretario nazionale della FP CGIL Medici, ha concluso l’Assemblea regionale. Nel suo intervento molti i riferimenti all’attualità che investe la categoria dei medici della CGIL: “I dati che oggi l’Istat rivela circa la crescita dell’impoverimento del paese – afferma Cozza – sono visti in anticipo dalla nostra categoria. Nell’ultimo anno sono calate significativamente le prestazioni sanitarie ritenute superflue, come le visite odontoiatriche, e tutto ciò con un governo che anziché rafforzare l’intervento pubblico lo penalizza sempre più, costringendo i medici ad aumentare significativamente gli straordinari e a ridurre sensibilmente le ferie godute”.
“Il governo non si occupa di politiche per la salute dei cittadini – continua Cozza -. I servizi territoriali si impoveriscono ma non fanno cronaca: si chiudono consultori, servizi primari di assistenza e cura dei cittadini ma nessuno ne vuol parlare. È un errore perché la riduzione dei servizi territoriali scarica domande inevase in ospedalizzazione costosa e inadeguata”.
Ieri sera la FPCGIL Medici, insieme altre oo.ss, ha sottoscritto un accordo con la Regione Lazio che proroga i contratti dei medici precari fino al 31 dicembre 2011, con l’impegno di avviare il percorso graduale per il superamento del precariato. Di seguito il comunicato unitario e l’articolo di Repubblica Roma con la posizione di Stefano Mele, segretario regionale della FPCGIL Medici Lazio.
E’ scomparso Giuseppe Garraffo, segretario generale della CISL Medici e Presidente di Intesa Sindacale Cisl Medici-FpCgil Medici-Simet-Sumai. Il Segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza ha inviato alla famiglia un telegramma di sentite condoglianze per l’improvvisa morte dell’amico e stimato collega, con tanta umanità e professionalità.
Guarda il servizio del TG 3 nazionale con la protesta dei medici precari al Policlinico di Roma con l’intervento del segretario regionale della FPCGIL Medici Lazio Stefano Mele.