Riunione del 14 ottobre – Orario di lavoro e flessibilità negli Uffici territoriali delle aree metrolpolitane

 Il 14 ottobre scorso l’Agenzia delle Entrate ha convocato una riunione per affrontare le criticità operative  degli uffici territoriali delle aree metropolitane e ridefinire gli orari di apertura al pubblico di quelli  di Roma, Milano, Napoli e Torino. L’enorme affluenza di contribuenti presso questi uffici, secondo la valutazione dell’Amministrazione, impedisce l’erogazione di tutti i servizi in tempi accettabili. Da qui la proposta di   anticipare, in via sperimentale, l’apertura degli sportelli, contestualmente all’apertura continuativa     almeno per tre giorni la settimana. I dipendenti che, su base volontaria, rinunceranno alla flessibilità, verranno remunerati con una specifica indennità pari a 10 euro lordi  giornalieri. L’importo sarà liquidato trimestralmente secondo le modalità già in vigore per il pagamento dell’indennità giornaliera dei CAM.
 Di seguito  le nostre prime valutazioni.
–         La flessibilità dell’orario di lavoro è stata una delle più significative conquiste sindacali degli anni ottanta, quando con  l’ingresso sempre più consistente delle donne nel mondo del lavoro, si cominciò a prendere in considerazione l’esigenza di contemperare i tempi di lavoro con le esigenze personali e di cura delle lavoratrici e dei  lavoratori, principio che è stato recepito dai contratti collettivi  nazionali. Monetizzare la  rinuncia a una conquista sindacale vuol dire non valutare la flessibilità degli orari nella prospettiva della sua utilità sociale, introducendo il principio che la flessibilità dell’orario è incompatibile con il funzionamento dei servizi e aprendo la strada al suo definitivo superamento. Questo orientamento è già stato evidenziato in due circolari dell’Agenzia sull’orario degli uffici, nelle quali viene di fatto ridotta la fascia di flessibilità in tutte le Direzioni Provinciali, violando l’art. 36 del CCNL
–         Ci convince poco anche la presunta  volontarietà del dipendente nel rinunciare alla flessibilità, immaginando le pressioni cui sarà sottoposto qualora i volontari saranno in numero insufficiente per garantire l’apertura anticipata o posticipata degli uffici: per molti la flessibilità è irrinunciabile date le  proprie condizioni materiali di vita, specialmente per i dipendenti con figli in età scolare e prescolare.
Infine, riteniamo che il CCNL contiene tutte le norme necessarie  per  garantire il funzionamento degli uffici, senza necessità di  accordi in deroga.
Considerata la delicatezza della materia  abbiamo ritenuto di non firmare  l’accordo, riservandoci di consultare tutti  i lavoratori e  le nostre strutture territoriali.
 

Roma, 18 ottobre 2011                                                         CGIL FP Nazionale
                                                                                     Comparto Agenzie Fiscali
                                                                                          Luciano Boldorini
 


 

Rsu 2012: prende il via a Bologna con Camusso e Dettori la campagna dell'Fp-Cgil a seguire Lombardia, Calabria, Campania, Toscana, Piemonte, Abruzzo e Lazio

Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

Dopo il lancio della campagna Rsu 2012, tenutosi lo scorso 24 settembre a Borgo San Lorenzo in occasione di Effepiù, la Festa Nazionale dell’Fp-Cgil, partono le campagne regionali in vista delle elezioni nazionali di Marzo.

Domani a Bologna, a partire dalle 16:30 all’Estragon – Parco Nord, la Fp-Cgil Emilia Romagna lancerà la campagna regionale. All’interno dell’Attivo-Festa delle candidate e dei candidati, un’intervista del comico Stefano Chiodaroli a Marina Balestrieri, Segretaria Generale Fp-Cgil Emilia Romagna, Vincenzo Colla, Segretario Generale Cgil Emilia Romagna, Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale e Susanna Camusso, Segretaria Generale Cgil Nazionale.

I prossimi appuntamenti regionali:

  • Lombardia (21 ottobre 2011),
  • Calabria (24 ottobre 2011),
  • Campania (04 novembre 2011),
  • Toscana (09 novembre 2011),
  • Piemonte (11 novembre 2011),
  • Abruzzo (16 novembre 2011),
  • Lazio (18 novembre 2011)

 
In allegato una scheda con numeri e dati sulle elezioni delle Rsu, una cronistoria sul percorso per il rinnovo 2012 e la locandina dell’attivo-festa di Bologna.

Roma, 13 Ottobre 2011

 

Ddl Stabilità: su ticket e concorsi scelte insensate e punitive. Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

 
“L’ennesima scelta punitiva e insensata”, queste le parole di Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, in merito ai provvedimenti sul lavoro pubblico inseriti nel Ddl Stabilità.”

“Prevedere il taglio dei buoni pasto per i giorni in cui i dipendenti pubblici effettuano meno di 8 ore lavorative equivale, a conti fatti, a toglierli all’intero lavoro pubblico. Vergognoso, perché il segnale che si manda al Paese è che i lavoratori della Pa non hanno diritto a un pasto dignitoso e perché così si riduce ulteriormente il loro reddito, dopo il blocco dei contratti nazionali e della contrattazione integrativa. È evidente – aggiunge Dettori – che al netto delle batoste ai lavoratori pubblici e ai comuni cittadini, questo Governo non ha una soluzione per affrontare la crisi. Ridurre il reddito di una fetta importante del mondo del lavoro non potrà che produrre un’accelerazione”.

“Quanto alla tassazione sui concorsi, siamo al paradosso. Turn over bloccato, graduatorie a rischio scadenza, vincitori mai assunti e adesso, un’altra tassa. La nostra mobilitazione – conclude Dettori – continuerà fin quando non avremo rimosso il vero, grande problema del Paese: questo Governo”.
 
Roma, 14 ottobre 2011

 

news

V. Commissari: pagamento indennità e spese di missione periodi di tirocinio "on the job".

news

DAP: Corso per rilascio patente di servizio Cat. "D".

Corso per il rilascio della patente di servizio del Corpo di P.P. Cat. “D” – nell’ambito del 162° e 163° corso di formazione

Oltre 300mila dipendenti in meno nel pubblico impiego tra 2008 e 2013 – Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale, e Fulvio Fammoni, Segretario Confederale Cgil

 
“Oltre trecentomila dipendenti in meno nel pubblico impiego tra il 2008 e il 2013: questo l’obiettivo annunciato dal Governo e dal Ministro della Funzione Pubblica”. E’ quanto denunciano la Segretaria Generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, e il Segretario Confederale di Corso d’Italia, Fulvio Fammoni, alla vigilia della manifestazione nazionale in programma domani a Roma ‘Pubblico è futuro’.”Incuranti della crisi, dell’alta disoccupazione, delle ricadute sulle condizioni delle persone, del funzionamento della Pa, – rilevano Dettori e Fammoni – si procede in tutti i modi verso questo obiettivo. Gli strumenti preferiti sono l’uscita anticipata per pensionamento e l’accanimento verso i precari. Si decidono norme sbagliate e si programmano futuri interventi sulle pensioni per incentivare la fuoriuscita, un si salvi chi può che ha coinvolto anche chi potrebbe o vorrebbe restare”.

Per i due dirigenti sindacali “naturalmente questo non porta beneficio alla spesa pubblica, ma serve a dire che è calata la spesa per il personale. Uscite indistinte che provocano ripercussioni gravi sui servizi: altro che riorganizzazione ed efficienza! Ma evidentemente è proprio quello che si vuole, in aggiunta ai tagli, come afferma il Ministro del Lavoro, per destrutturare tutto quello che è pubblico e che ha a che fare con funzioni pubbliche”.

Per i precari, sostengono, “si fanno scelte ancora più gravi: si decide per legge il licenziamento di queste persone (mentre aumentano invece le consulenze) senza dare alcuna tutela. Nella P.A. l’unico ammortizzatore è l’indennità di disoccupazione, in molti casi già esaurita. Per i contratti di collaborazione non c’è proprio niente. L’indennità istituita due anni fa per i collaboratori che perdono il lavoro esclude i pubblici dipendenti e nonostante il fondo abbia ancora più del 70% della capienza non si cambia, a costo zero, la norma”.

Ecco perchè, concludono Dettori e Fammoni, “parlare di accanimento è giusto e motivato e perché le scelte del Governo sono sbagliate e vanno cambiate. Domani, la grande manifestazione nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici dei settori pubblici avrà ancora una volta al centro
il lavoro e i diritti delle persone”.

Roma, 7 ottobre
 
 

Campagna 005 sulla Tassazione Transazioni Finanziarie (TTF)

L’appello di 50 organizzazioni, tra cui la CGIL

A fine ottobre si terrà la riunione del G20 finanziario e diventa sempre più urgente definire riforme economiche in grado di dare sbocchi diversi alla crisi globale.
Una dei temi che ha assunto rilievo, in questi mesi, è quello della tassazione delle Transazioni Finanziarie (FFT).
Di seguito un appello, proposto da 50 Organizzazioni, tra cui la Cgil, teso a dare visibilità al tema e a costruire le iniziative possibili per sostenere la rapida realizzazione della FFT.
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Campagna 005 sulla Tassazione Transazioni Finanziarie (TTF)
La campagna 005 sulla tassazione delle transizione finanziarie (TTF)  sta arrivando ad un punto importante del suo percorso. Come CGIL, siamo impegnati da mesi nella promozione di questa campagna insieme ad altre cinquanta organizzazioni della società civile italiana e a centinaia di organizzazioni a livello internazionale.
A che punto siamo
Da una parte la tassa viene ormai presa in considerazione come applicabile e studiata in molti paesi dell’Unione Europea e ciò ci spinge ad essere più motivati e più incisivi sul territorio italiano dove di questa tassa se ne parla poco e dove il Governo ha sempre preferito mantenere un profilo basso e attendista. Dall’altra parte la campagna italiana ha creato un percorso ricco di iniziative significative e di contenuti importanti ma rimane ancora un argomento di nicchia quando dovrebbe interessare tutti trasversalmente.
Dove vogliamo arrivare
In vista del G20 finanziario e alla luce degli sviluppi politici che la TTF ha avuto nel periodo estivo, la Campagna italiana, in collegamento con le altre campagne internazionali, è chiamata a dare maggiore impulso alle sue attività di pressione politica, mobilitazione e comunicazione durante il mese di ottobre. Ora più che mai è il momento di “farsi sentire” e di mettere in campo tutte le nostre energie come singoli e come organizzazioni (coinvolgendo quindi la base sociale che ciascuna di esse rappresenta). Credere nella campagna vuol dire agire ora.
Come contribuire concretamente
Il 26 ottobre realizzeremo una giornata di mobilitazione sulla TTF in cui vogliamo che la voce di noi cittadini favorevoli a questa proposta possa avere il giusto risalto nel dibattito mediatico e possa essere seriamente ascoltata dai nostri decisori politici. Affinché la giornata raggiunga i suoi obiettivi è fondamentale il contributo di ciascuno. Sul sito www.zerozerocinque.it alla sezione “26 ottobre” sono proposte una serie di azioni concrete da realizzare da ora al 26 e la segreteria della campagna per maggiori informazioni e supporto operativo è contattabile all’indirizzo info@zerozerocinque.it. Non esitate a mettervi in contatto. E’ arrivato il momento di attivarsi, è arrivato il momento di scuotere il palazzo! .
E’ davvero cruciale riuscire a raccogliere il maggior numero di firme possibile sotto il manifesto della campagna a questo link
VI invitiamo pertanto ad aderire all’appello di cui sopra e rilanciare un massiccio passaparola tra i vostri contatti, nelle mailing list, sugli organi di comunicazione delle nostre associazioni o tra i media (giornali online, blog,  forum, radio) amici e sui social network (contatto Facebook)
Solo insieme si vincono battaglie importanti! Grazie fin d’ora per la passione con cui accoglierete questo invito e per le forze che riuscirete a mettere in campo.

 

 
 

Comunicato

 

CHE FINE FAREMO (9)?
 

                                     
Siamo arrivati alla nona “puntata” ormai “stanchi” sia di fare domande che di non ricevere risposte “ufficiali”.  Speriamo di non “annoiare” oltre modo i lavoratori.
Il vertice politico/amministrativo non può rimanere in silenzio nei confronti di tutti i quesiti che stiamo ponendo. 
 
Quale modello organizzativo verrà applicato: quello del DPR o quello del DM  “poli integrati del welfare”?
 
Su quale modello organizzativo sarà attivato Il “bellissimo” sistema di valutazione predisposto dall’OIV?
 
In base alla manovra economica predisposta dal Governo saranno soppresse con legge costituzionale tutte le province: è “lecito” conoscere il futuro dei nostri uffici operanti nelle suddette province? E il futuro dei lavoratori e dei dirigenti? E il futuro dell’attività di vigilanza sul territorio?
 
Quanti sono i consulenti del Ministro Sen. M. Sacconi e del suo Gabinetto? Quanto costano alla collettività?
Come mai il Dr. F. Verbaro è “uscito dalla porta” come ex Segretario Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è “rientrato dalla finestra” come consulente? Quanto ci costa questo “giochino” considerato che ha molteplici incarichi in altre amministrazioni? 
 
Quanti e quali sono i tagli previsti nel nostro Ministero, su quali capitoli e su quali centri di costo?
 In particolare qual è il “contributo” sui tagli del centro di costo del Gabinetto del Ministro?  
A quanto ci risulta i tornelli da installare nella sede del Gabinetto del Ministro (via Veneto) sono stati acquistati; come mai dopo tanto tempo non sono stati installati? 
 
Come mai nonostante la pubblicazione del decreto “taglia auto blu” il parco macchine del nostro Ministero sembra essere in piena attività?
 
Perché fino ad oggi il vertice politico/amministrativo non ha mai voluto prendere in considerazione l’apertura della contrattazione al fine di garantire la copertura assicurativa per la responsabilità civile del personale interessato del Ministero?
 
Nelle manovre economiche di luglio e di agosto sono previsti forti tagli al bilancio dei Ministeri, tanto da metterne in difficoltà il funzionamento stesso, mentre nel DPR di riorganizzazione del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (art. 6) sono previsti finanziamenti da parte del Ministero stesso per Italia Lavoro Spa. A tal proposito vorremmo sapere: a quanto ammonta il finanziamento? Anche per questo finanziamento a Italia Lavoro Spa sono   previsti tagli? Quante delle risorse messe in campo per rinnovare questa convenzione saranno utilizzate per la stabilizzazione dei “precari” creati dalla stessa Italia Lavoro Spa?
 

In un contesto molto difficile come quello che stiamo vivendo in cui ai lavoratori per l’ennesima volta si chiedono sacrifici attraverso il blocco del Contratto Collettivo Nazionale, il dilazionamento del TFR/TFS etc, in cui sono previsti forti tagli al bilancio dei Ministeri, tanto da metterne in difficoltà il funzionamento stesso ed inoltre vengono effettuati tagli del 10% sulle dotazioni organiche sia dell’area funzionale che dei Dirigenti di seconda fascia, pare che una delle poche preoccupazioni del vertice politico/amministrativo del Ministero sia quella di “trovare “ dei nuovi direttori generali. Vorremmo a questo punto sapere:
–  Quanti sono i nuovi direttori generali?
–  Quanto ci costeranno?
–  Con quali incarichi?

    In nome della trasparenza, qualcuno può dirci quanto si spende e quanto si è speso negli ultimi anni per i “sistemi informativi” e l’informatica di servizio di questa Amministrazione? 
Quali sono gli obiettivi raggiunti e, soprattutto, quelli ancora da raggiungere da quanti anni vengono finanziati?

Ad esempio, il progetto Borsa Lavoro (oggi  Cliclavoro) , sin dalla sua nascita, è costato diversi milioni di euro – dei costi indotti non si sa nulla – dei benefici ancora meno ma soprattutto vorremmo sapere:
a diversi anni dalla sua entrata in servizio quante persone hanno trovato effettivamente lavoro?
 
La FP CGIL ritiene vergognose ed odiose le scelte del Governo di cui fa parte anche il Sen. M. Sacconi. 
 
La FP CGIL, chiede, in buona sostanza, di sapere quale futuro ha questo Ministero, ma soprattutto gradirebbero saperlo i lavoratori.
 
Diamo appuntamento al prossimo lunedì per le nuove domande.
 
Roma, 17 ottobre 2011 

                                                 Il Coordinatore nazionale FP CGIL    
                                         Ministero del lavoro e delle politiche sociali 
                                                             Giuseppe Palumbo

 
 
 

 
 

Comunicato

 

PRECARI
 

 
Il Governo nell’ultima manovra ha reso difficile il mantenimento al lavoro dei precari della P.A., in modo particolare dei lavoratori a tempo determinato del Ministero dell’interno in servizio presso gli Sportelli Unici per l’immigrazione e gli Uffici immigrazione delle Questure, il cui rapporto di lavoro termina al 31 dicembre prossimo.
La FPCGIL intende avviare un percorso di iniziative sindacali finalizzate al mantenimento in servizio dei lavoratori, valutando anche l’opportunità di intraprendere azioni legali.
Al tal fine è convocato, presso il Centro Nazionale, via Serra 33 Roma – sala azzurra – per il giorno 22 ottobre 2011, alle ore 9,30, il coordinamento nazionale dei precari FPCGIL del Ministero dell’interno, con all’ordine del giorno: stato della situazione; iniziative sindacali; eventuali azioni legali.
Si invitano le strutture a favorire la partecipazione dei lavoratori. 
 
                                       IL SEGRETARIO NAZIONALE 
                                                Antonio Crispi 
 

 
 
 

Monopoli: Istituzione distaccamento VV.F.

 
COMUNICATO STAMPA
Istituzione distaccamento VV.F. A Monopoli
 

 

Nella mattina di oggi, a seguito della manifestazione indetta dalla CGIL presso il comune di Monopoli a riguardo dell’istituzione di una sede VV.F, si è tenuto un incontro presso l’ufficio del sindaco di detto comune con il sindaco stesso e una delegazione CGIL– Onofrio Pantaleo e Franco Locoselli, della Camera del Lavoro di Monopoli, Carmelo Pesola, Giuseppe Di Gioia e Mario Di Bello, della FPCGIL VV.F. Bari-

In premessa si vuole sottolineare come nonostante una formale richiesta d’incontro recapitata all’ufficio protocollo del comune di Monopoli in data 30/09/2011 non vi è stato nessun invito da parte del sindaco e comunque si è potuto incontrare lo stesso solo grazie ad una richiesta verbale fatta in loco.

Da subito si è registrato  un comportamento ostile nei gesti nonché nel dialogo avviato  da parte del sindaco e indisponibilità , quasi a non voler proprio affrontare un argomento così importante come è il soccorso dato dai pompieri alla popolazione che vede i Cittadini di Monopoli a rischio per la mancanza di un distaccamento VV.F. nella propria città se pur previsto da un decreto d’individuazione di dieci sedi  su tutto il territorio nazionale fra cui Monopoli -EX piano 65 DM DP n.14/93- e un decreto istitutivo che di fatto autorizza ad avviare una realizzazione di un distaccamento VVF -DM n. 48/81035 del 18/12/1995-.

Nonostante, il comportamento ostico e pregiudiziale nei  confronti della delegazione CGIL, si è cercato in tutti i modi di avviare una discussione produttiva e che finalmente portasse beneficio alla cittadinanza,  ma nulla di fatto: <<Se non sarà il Ministero a fornire la documentazione e delucidazioni in merito all’istituzione di un distaccamento , io non farò niente….>>. Queste le parole del sindaco .
        
 Per quanto ci riguarda la CGIL  continuerà la lotta affinché anche il territorio di Monopoli  e di conseguenza tutti i cittadini possano vedere, nel momento del bisogno, arrivare i pompieri in tempi utili per salvare vite, beni e ambiente.
        
        
Monopoli, lì 14/10/2011
 

          CGIL Camera del Lavoro Monopoli                     FPCGIL VV.F. Bari

 
 

 
 

Comunicato

 

MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
 

STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE
ASSEMBLEA AMMINISTRAZIONE CENTRALE

  
In allegato l’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’Assemblea del 13 ottobre in Amministrazione Centrale (sedi ex PI). 

Nel corso dell’assemblea unitaria tenuta da noi e da UIL, CONFSAL UNSA e UGL INTESA, abbiamo ribadito i motivi che ci hanno indotto alla proclamazione dello stato di agitazione del personale. Un’ampia delegazione di colleghe e colleghi ha poi depositato presso gli uffici dei destinatari, insieme ai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, l’odg., anche se nessuno ha ritenuto opportuno, nemmeno per rispetto dell’assemblea, ricevere la delegazione. 

Nei prossimi giorni le altre assemblee programmate. 

Nel frattempo però, ci è giunta da parte dell’Amministrazione una convocazione delle Organizzazioni Sindacali per svolgere “riflessioni” sul FUA 2011. 
 
Staremo a vedere. Ma c’è poco da “riflettere”:
come FP CGIL ribadiremo che è urgente e necessario aprire un confronto su tutte le questioni  che abbiamo sollevato con lo stato di agitazione  e anche sulle ultime e negative  novità (per esempio sulla riduzione dei buoni pasto, a prescindere dagli annunci e dalle smentite fatte dal governo).
 
Sul decreto Brunetta la nostra posizione è nota da sempre: è una norma unilaterale che sta contribuendo a demolire il lavoro pubblico e che deve “essere messa in soffitta”, in attesa della sua abrogazione.
 
Insieme alle altre Organizzazioni che hanno proclamato lo stato di agitazione sosterremo che comunque per il 2011 non ci sono neanche i requisiti previsti dalla legge stessa per una sua applicazione relativamente alla valutazione del personale per l’anno in corso.
  
Roma, 17 ottobre 2011

 
FP CGIL MIUR

Angelo Boccuni

 
 
 

NEWS

La protesta della FPCGIL Medici sul taglio di 1 miliardo per l'edilizia sanitaria sulla stampa e sul web

Ieri il segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza è stato intervistato dall’Ansa in merito alla decisione del Consiglio dei Ministri di togliere dalla Legge di stabilità il miliardo destinato all’edilizia sanitraia. Queste le affermazioni di Cozza:

Ancora altri colpi contro i medici e la sanità pubblica nelle decisioni assunte ieri dal cdm. Avevamo ragione a protestare giovedì a Piazza Montecitorio.
Il taglio di un miliardo per l’edilizia sanitaria è gravissimo. Ci costringe a lavorare in ospedali sempre più vecchi, dispendiosi e disfunzionali. L’età media di costruzione è di oltre 70 anni e diverse strutture sono ancora a padiglioni (come il Policlinico Umberto I che è del 1899) o risalgono alla vecchia tipologia del  monoblocco. Oggi la moderna medicina richiede invece un uso appropriato dei posti letto per acuti secondo il modello dell’ospedale per intensità di cura. Sono i servizi che ruotano intorno al paziente, che è al centro dell’attenzione, anche attraverso l’umanizzazione degli spazi. Ma per far questo servono investimenti nell’edilizia sanitaria. Esattamente l’opposto che sta facendo questo Governo tagliando le risorse. In sostanza si vuole ritornare indietro di cento anni nel tempo, al vecchio ospedale caritatevole destinato solo ai più poveri. Per chi se lo può permettere c’è il privato moderno. E per gli altri sempre meno tutela della salute.
Ma le risorse per l’edilizia sanitaria sono indispensabili anche per la riconversione degli ospedali cosidetti “piccoli e pericolosi” in strutture territoriali aperte nelle 24 ore in grado di dare risposte di primo livello ai cittadini senza costringerli a recarsi in modo improprio al pronto soccorso dell’ospedale. E come si può potenziare il territorio e riorganizzare le cure primarie senza risorse nuove ? Eppure in Italia in sanità spendiamo meno della media dei paesi Ocse.
Concordo con quanto ha affermato ieri mattina ai RAI 3 il Ministro Fazio, prima del Consiglio dei Ministri :”l’edilizia sanitaria è assolutamente fondamentale”.
Ma per 8mila  medici precari, per i quali le precedenti manovre già prevedono il dimezzamento, e per 25mila medici specializzandi, c’è anche un’altra beffa. Per ogni domanda di concorso dovranno versare un contributo di 10-15 euro, secondo quanto riportato oggi dal Sole24Ore. Dopo il prelievo forzoso del 5% sulla retribuzione oltre i 90mila euro solo per medici che lavorano nel  servizio pubblico e non per chi opera nel privato, adesso viene istituita perfino una tassa sui medici in cerca di occupazione.  Siamo sempre più indignati
.”
 
Di seguito la rassegna stampa.

 

 

 
La dichiarazione è stata oggi ripresa anche dai quotidiani L’Eco di Bergamo, l’Adige, La Provinvia di Sondrio, La Provincia di Varese, La Provincia di Lecco, La Provincia di Como.

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