Vi informiamo che abbiamo concordato con quasi tutte le sigle aderenti allo sciopero del 16 settembre, ad eccezione della FLP, il rinvio dello stesso al 21 ottobre. Ringraziamo le sigle che hanno concordato il rinvio, sempre ad eccezione della FLP, per la sensibilità dimostrata verso le nostre ragioni e riteniamo che il prosieguo della vertenza MIBAC ci vedrà impegnati unitariamente in una situazione di grande difficoltà per i lavoratori causata dalle scellerate scelte del Governo.
È evidente che la fase di mobilitazione continuerà e sarà articolata: la somma dei tagli produce una situazione ormai irreversibile nel tessuto produttivo e sono ormai insopportabili per i lavoratori i sacrifici che si prospettano se la manovra dovesse passare nelle sue attuali forme. Valuteremo unitariamente le modalità della protesta, noi riteniamo che a questo punto la stessa debba coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore il nostro patrimonio storico e paesaggistico, la cultura e le attività culturali.
Ed il rispetto dell’art.9 della Costituzione.
Vi invitiamo pertanto ad ogni sforzo possibile di informazione ai lavoratori sugli effetti delle manovra: una grande partecipazione dei lavoratori MIBAC al nostro sciopero sarà il miglior viatico possibile per la vertenza.
Al riguardo vi alleghiamo un volantino che specifica gli effetti della manovra sul Ministero.
Claudio Meloni
FP CGIL MIBAC
PCM
SCIOPERO GENERALE
6 SETTEMBRE
Ancora una volta tutto sulle spalle del ceto medio e dei lavoratori pubblici!
Questa nuova manovra, la più iniqua, la più ingiusta e la più sbagliata colpisce i più deboli e i meno abbienti, salvaguardando i grandi patrimoni e gli evasori!
E ancora una volta verso i dipendenti pubblici si manifesta, da parte di questo Governo, una sorta di odio razziale senza precedenti, infatti i pubblici sono i più colpiti dalla manovra che prevede:
– tagli ai servizi sociali
– blocco delle tredicesime
– sequestro del tfr/tfs
– mobilità forzata
– aumento dei ticket sanitari
– blocco delle assunzioni
– soppressione giornate festive
– blocco dei contratti nazionali e della contrattazione decentrata
Le ultime modifiche che peggiorative e giornaliere, danno l’impressione di un Governo in assoluta confusione che non vede, o non vuole vedere, e lontanissimo dai problemi del Paese reale!!!
Premier Berlusconi il tuo tempo è scaduto!!!
6 settembre tutti i piazza con la CGIL
Roma, 1 settembre 2011
p. FP–CGIL/PCM
Gianni Massimiani
UN’UNICA FORZA, UN’UNICA PIAZZA
Da una politica fatta di populismo e spot non ci si può aspettare scelte coraggiose e di sviluppo!
E’ per questo che da qualche tempo il Governo, o chi per esso, trova la scusa della crisi economica mondiale per far passare qualsiasi taglio strampalato, che si abbatte come una mannaia sulle nostre tasche, senza minimamente toccare i grandi patrimoni, la ricchezza, l’evasione.
Addirittura e’ preferibile farci credere che le manovre fiscali siano frutto di un commissariamento europeo – meglio ancora se ne e’ complice l’America! – piuttosto che assumersi tutta la responsabilità di scelte che, senza alcun dubbio, non ha fatto Obama per gli italiani.
Abbiamo anche noi, “i soliti castigati”, le nostre responsabilità quando continuiamo a cercare le ragioni di questa deriva fuori da noi, fuori dai nostri comportamenti sociali o economici, fuori dalla nostra sfera d’azione.
Al di là delle questioni ideologiche, bisogna, invece, chiederci in che modo il governo del Paese e della cosa pubblica possono ritornare ad essere determinati proprio da noi.
E se siamo stati noi, con il disinteresse, l’individualismo, l’indifferenza a generare questo stato di cose, bisogna correre ai ripari proponendoci di essere più presenti e meno distaccati nelle cose che ci riguardano come gruppo, come società e come popolo.
Dobbiamo comprendere che rivendicare i nostri diritti significa lottare per i diritti di tutti. Essere più esigenti nella nostra espressione politica significa fare in modo che non ci siano più dilettanti allo sbaraglio, vecchi volponi arraffa tutto e improvvisati dell’ultima ora.
Dobbiamo convincerci che non e’ più possibile solo ridursi ad una critica o ad una delega in bianco ad organizzazioni che, invece, vivono e si esprimono attraverso le donne e gli uomini di questo Paese.
La CGIL che il 6 scende in piazza siamo noi, sono tutti quelli che ci saranno e che potranno decidere cosa e quanto questa Organizzazione griderà.
Non serve starne fuori, non serve prenderne le distanze!
E’ con la CGIL che si può dire basta a chi appoggia direttamente o indirettamente questo Governo e le Sue scelte!
E’ con la CGIL che ciascuno di noi ha la forza perché il suo dissenso e la sua indignazione diventi, insieme con quella degli altri, il cambiamento che vogliamo.
Scendere in piazza con la CGIL il 6 settembre non e’ solo un diritto, ma anche un dovere!
Roma, 2 settembre 2011
Il Coordinatore Nazionale INPDAP
Marinella Perrini
Dopo le belle dichiarazioni di intenti del Ministro Palma sulla revisione della geografia giudiziaria e la disponibilità a dialogare offerta da parte di tutti gli operatori della giustizia, si è svelato il vero intento del Governo, contenuto nell’ennesima versione della legge finanziaria, ovvero quello di colpire ancora una volta l’azione della magistratura e in particolare dei pubblici ministeri.
Da quello che si legge si arriverebbe addirittura ad accorpare le procure più piccole a prescindere dall’accorpamento dei tribunali: si potrebbe verificare l’assurdo di un tribunale senza procura. Siamo più che disponibili a discutere di una moderna revisione della geografia giudiziaria, ma che coinvolga tutti gli operatori e tenga conto di tutte le questioni inerenti i singoli territori; in questo modo il Governo si attribuisce, per l’ennesima volta, una delega in bianco. Il neo Ministro non smentisce i suoi predecessori e tira fuori un provvedimento che produrrà un indebolimento del nostro sistema giudiziario e del controllo di legalità sul territorio. Insomma, meno giustizia.
Roma, 2 Settembre 2011
La coalizione “Abbracciamo la cultura” aderisce alle proteste
contro la manovra finanziaria e sarà in piazza con la CGIL il 6 settembre
Berlusconi e Tremonti affossano ancora di più la Cultura del nostro Paese
La coalizione Abbracciamo la Cultura* aderisce alle proteste contro la manovra finanziaria e parteciperà alle iniziative indette dalla CGIL per il 6 settembre p.v. per protestare contro l’iniquità della manovra nei confronti del settore dei beni culturali e per la reiterata omissione del riconoscimento delle professionalità del settore dei beni culturali che andranno, con i tagli previsti, a sminuire le politiche culturali del nostro Paese.
I tagli previsti per tutti i Ministeri riguarderanno anche quello dei Beni e delle Attività Culturali, soprattutto per le spese destinate al personale e alla gestione della struttura. Nel complesso tra la manovra di luglio e di agosto l’organico MiBAC potrebbe avere un quinto del personale attualmente impiegato in esubero: se così fosse rischierebbe di non essere più in condizione di esercitare molte delle sue funzioni. Con le manovre precedenti si prevedeva un esubero di circa 2000 dipendenti e 18 dirigenti, ora con la nuova manovra il numero salirebbe a circa 4mila dipendenti e 38 dirigenti. Attualmente alcuni dirigenti (soprintendenti, bibliotecari, soprintendenti archivistici) sono costretti e seguire più incarichi ad interim e il più delle volte le zone non sono in contiguità territoriale, il risultato è che non possono occuparsene come dovrebbero, ma garantire solo un part time. Se a tutto questo si aggiunge che ai pensionamenti non seguiranno nuove assunzioni e che l’età media del personale è di circa di 55 anni, si può ben comprendere che il tracollo è sempre più vicino. Altro elemento gravissimo sono i tagli agli enti locali che saranno costretti a ridurre ulteriormente il loro intervento nel campo delle politiche culturali se vorranno garantire livelli minimi di assistenza ai cittadini, con effetti devastanti sia per quanto riguarda i servizi sia per la tutela, valorizzazione e sulla promozione dei beni e delle attività culturali.
Considerando, inoltre il Patto di stabilità che ha già impedito alle Amministrazioni locali di investire le proprie risorse disponibili, assisteremo con questo ulteriore inasprimento ad una totale paralisi dei lavori e degli investimenti ed all’impossibilità di smaltire i residui passivi per far fronte alla crisi di liquidità delle imprese che operano nel settore.
La Coalizione Abbracciamo la Cultura, inoltre, raccogliendo le testimonianze di centinaia di realtà espressioni del mondo del lavoro, della cultura e della difesa dell’ambiente e del paesaggio, denuncia con preoccupazione la totale assenza nella manovra finanziaria di un progetto di crescita del Paese fatto di idee di sviluppo e di qualità sostenibile. Il governo vorrebbe realizzare questo “sviluppo” modificando l’Art. 41 della Costituzione Italiana per garantire la massima libertà alle imprese e andando a deregolamentare tutto il sistema dei controlli sull’economia, oltre ad essere l’ennesimo stravolgimento del diritto del lavoro.
In queste condizioni come sarà possibile garantire il diritto all’accesso e allo sviluppo della cultura sancito dall’articolo 9 della Costituzione?
*La coalizione “Abbracciamo La Cultura” è nata per rafforzare il lavoro di tanti che a fronte dall’estrema e diffusa difficoltà dei settori che riguardano la formazione, la ricerca, la tutela, la promozione, la valorizzazione dei beni e delle attività culturali si propongono l’obiettivo di rilanciare le politiche culturali nel nostro Paese attraverso proposte concrete e iniziative di sensibilizzazione.
Fanno parte della coalizione oltre 100 Associazioni tra cui AIB – ANA – ARCI – A.R.CO.BCI – ARR – AUSER – CGIL – CIA – IA.CS – INU – LEGAMBIENTE – Lavoratori PIERRECI – A.R.I. – Assotecnici – Ass. per L’Economia della Cultura – CSA PA BC Un. La Sapienza – FIteL – IAML Italia – FIDAC – Ass. Naz. Guide Turistiche
Info: www.abbracciamolacultura.it
Roma, 2 settembre 2011
Roma, 29 Agosto 2011
Al Capo Dipartimento del Dap
Cons. Franco Ionta
In relazione al completamento delle assunzioni dei 44 restanti educatori vincitori del concorso a 397 posti avviate nel 2010 questa O.S. è a conoscenza del fatto che l’atto di rideterminazione delle dotazioni organiche trasmesso agli organi competenti non è stato perfezionato per mancata conformità con le norme vigenti.
Pertanto, vista l’importanza della questione e la necessità che il Dipartimento ha di assumere questi lavoratori, in considerazione delle gravissime carenze di organico e della situazione in cui versano le carceri, chiediamo all’Amministrazione di informarci sullo stato dei fatti e di predisporre un nuovo atto che sia conforme alle norme e permetta dunque di procedere a queste assunzioni nel più breve tempo possibile.
Le rammentiamo che questi lavoratori, che sarebbero una boccata d’ossigeno per le strutture, sono da tempo in attesa di prendere decisioni sulla propria vita.
Restiamo in attesa di un sollecito riscontro.
Distinti saluti.
Il Segretario Nazionale FPCGIL
Antonio Crispi
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
6 SETTEMBRE SCIOPERO GENERALE
CAMBIAMO LA MANOVRA DEL GOVERNO
L’ultima manovra economica del Governo è iniqua e si accanisce a senso unico su lavoratori dipendenti, giovani e famiglie; non si occupa della crescita, fa poco contro l’evasione fiscale, salvaguarda gli interessi di coloro che hanno di più e non pagano mai.
E’, poi, un provvedimento che contiene norme che hanno poco a che fare con l’economia e che, invece, attaccano i diritti dei lavoratori e la valenza del contratto nazionale di lavoro.
Dietro la contrattazione decentrata, spuntano deroghe al contratto nazionale di lavoro che aggirano l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori sul licenziamento senza giusta causa e, mentre si afferma di voler aumentare l’occupazione, si consente il licenziamento anche senza alcun giustificato motivo.
Si prefigge la divisione del mondo del lavoro e dei Sindacati distinguendo tra “collaborativi” e non, riconoscendo per legge la retroattività degli accordi separati alla Fiat che la CGIL non ha sottoscritto.
Da un colpo alla memoria democratica di questo Paese con lo slittamento alla domenica o al lunedì successivo delle festività civili del 1 Maggio (Festa dei lavoratori), del 25 Aprile (festa della liberazione dal nazi-fascismo) e del 2 giugno (festa della Repubblica italiana fondata sul lavoro).
Si abbatte sul pubblico demolendo i diritti dei pubblici dipendenti e quelli di cittadinanza: rinvio del TFR per chi va in pensione; ulteriore blocco del turn over; nuova riduzione degli organici; ulteriore stretta sulle pensioni; un altro anno senza contratto; ulteriori tagli lineari ai Ministeri, minaccia di sospensione della erogazione della tredicesima; mobilità obbligatoria del personale; tiket sanitari; tagli agli enti locali che significano più tasse locali, meno servizi, meno trasporti per i pendolari, meno salute, meno istruzione, meno asili nido, meno assistenza all’handicap, meno assunzioni (nel Paese che ha il maggior numero di giovani disoccupati), licenziamento dei precari.
E’ importante che la CGIL abbia chiesto, con la proclamazione dello SCIOPERO GENERALE DEL 6 SETTEMBRE, il profondo cambiamento della manovra, a differenza di altre Organizzazioni Sindacali, sostenendola con una proposta alternativa che dimostra come un’altra manovra è possibile, una manovra che porti a pagare chi ha di più e chi non ha mai pagato e che non penalizzi la crescita, lo sviluppo e l’occupazione.
SOSTENIAMO ANCHE NOI DEL MIUR QUESTA PROPOSTA ADERENDO ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 6 SETTEMBRE E PARTECIPANDO ALLE MANIFESTAZIONI CHE LA CGIL HA ORGANIZZATO SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE.
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Care compagne, cari compagni,
come sapete abbiamo chiesto un incontro al Ministro Nitto Palma lo scorso 29 agosto ricordando anche alcune sue dichiarazioni sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie; in considerazione del fatto che altri sindacati hanno fatto richieste analoghe, ed essendo a questo punto possibile un eventuale incontro, vi chiediamo di avviare uno studio-monitoraggio sui vostri territori in relazione a tutte le sedi giudiziarie e dei giudici di pace in modo da permetterci di partecipare alla discussione con cognizione di fatto.
Come sapete una eventuale revisione è uno dei punti del Patto per la Giustizia e per i cittadini, da noi firmato insieme all’Anm, l’Avvocatura e altre OO.SS.; tuttavia riteniamo che qualsiasi discussione vada affrontata tenendo conto dei fattori ambientali e politici di ogni territorio e pertanto è necessaria la vostra collaborazione.
Roma, 31 agosto 2011
Il Segretario Nazionale FPCGIL
Antonio Crispi
LE RAGIONI DELLO SCIOPERO GENERALE:
LA MANOVRA AFFOSSA DEFINITIVAMENTE IL MIBAC
Care lavoratrici e cari lavoratori,
la nuova manovra dà il colpo definitivo alle residue speranze di rilancio del MIBAC, intervenendo in maniera pesantissima sull’organico con un nuovo taglio del 10% che, assommato al precedente, comporterà una riduzione di circa 4000 unità lavorative sull’organico teorico, con un soprannumero di personale di pari entità, mentre assorbirà per intero tutte le vacanze previste per le funzioni dirigenziali. Questo comporterà necessariamente una nuova razionalizzazione dell’apparato ministeriale, un ulteriore forte ridimensionamento dei servizi, una situazione drammatica dal punto di vista della salvaguardia dei livelli occupazionali con le prospettive di blocco dell’occupazione per molti anni, anche in presenza di massicci flussi di pensionamento del personale.
Questa prospettiva segna un declino irreversibile delle attività del Ministero, malgrado tutti gli impegni assunti dal Ministro in persona che dovevano essere finalizzati a derogare da logiche di taglio che non producono risparmi effettivi, ma solo una inaccettabile condizione di surplus di personale ingiustificabile sotto tutti i punti di vista.
Accanto a questi tagli indiscriminati un ulteriore attacco al salario ed ai diritti dei lavoratori, tramite il differimento nell’erogazione del TFS-TFR e la previsione punitiva di rinvio del pagamento della 13a mensilità in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte del dirigente, oltre che la previsione della discrezionalità sui trasferimenti coatti dei dipendenti pubblici su base regionale. Che si assomma al blocco salariale che produrrà effetti fino al 2017, al blocco assoluto del turn over, all’aumento dell’età pensionabile delle donne, al rinvio di un anno dei pensionamenti, ai tagli pesantissimi ai bilanci, al licenziamento indiscriminato dei lavoratori precari.
E inoltre le disposizioni del famigerato art.8 del decreto, che attacca il ruolo del CCNL e ripropone l’ennesimo attacco all’art.18 dello Statuto dei Lavoratori.
Una vera e propria macelleria sociale, che vede uniche vittime i lavoratori ed i ceti meno abbienti, mentre il governo si sta affannando a trovare soluzioni alternative, aumentando l’IVA e colpendo i consumi, solo per evitare il cosiddetto contributo di solidarietà previsto per i redditi più alti.
Alla luce di tutto questo chi può pensare che non si debba procedere ad una forte risposta di mobilitazione dei lavoratori, chi può pensare che lo sciopero generale non sia l’arma giusta di risposta ad una situazione che vede pesantemente compromessi i diritti ed il salario di milioni di lavoratori, le prospettive di crescita civile e sociale del nostro paese e quelle occupazionali dei giovani?
Ancora una volta spetta ai lavoratori difendere i propri diritti e quelli dei cittadini e la CGIL, come sempre, è al loro fianco in questa battaglia di civiltà.
E difendere il MIBAC significa difendere la Cultura ed il suo ruolo nello sviluppo di questo Paese.
PER QUESTI MOTIVI INVITIAMO TUTTE LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DEL MIBAC ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 6 SETTEMBRE 2011, INTERO TURNO DI LAVORO, E A PARTECIPARE ALLE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA INDETTE A LIVELLO TERRITORIALE.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIBAC
ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI
DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
LA MISURA E’ COLMA, SCIOPERO GENERALE IL 6 SETTEMBRE
PER FERMARE LA MANOVRA DEL GOVERNO
Lo sciopero è una scelta dolorosa perché implica un costo: tuttavia, mai come in questo momento, scioperare è una scelta necessaria ed obbligata.
Con le precedenti finanziarie il governo si è già accanito sul lavoro pubblico con il taglio delle somme destinate alla contrattazione integrativa, l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne, il blocco del contratto fino al 2014 con una perdita media di salario di 6314,53 €.
L’ultima odiosa manovra ci dà il colpo di grazia con un ulteriore blocco della contrattazione, il differimento della tredicesima mensilità, il sequestro del tfs, la mobilità forzata e ulteriori tagli agli organici oltre a tagli alle spese di gestione dei Ministeri.
Inoltre, la proposta di modifica della manovra che è uscita ieri dal vertice di Arcore la ulteriormente peggiorata. Chi di noi ha speso soldi di tasca propria per riscattare gli anni di laurea o del servizio militare obbligatorio adesso se li vede scippati dal governo. Furto, in altro modo non si può chiamare.
A completare questo quadro il tentativo di cancellare le festività laiche come il 25 aprile, il 1° maggio ed il 2 giugno, e con ciò tutto quello che rappresentano e che questo governo non riconosce.
Chi accetta tutto questo senza ribellarsi è complice di questo governo che continua a far pagare sempre agli stessi una crisi finanziaria che ha nascosto fino a due mesi fa e contro la quale non è stato in grado di fare nulla, ma anzi ha fatto di tutto per nasconderla.
Siamo in mano a degli irresponsabili incapaci che invece di far pagare chi ha di più si accaniscono con i lavoratori dipendenti.
Il 6 settembre dobbiamo invadere le strade e tutti uniti dobbiamo dire al governo che questa manovra è iniqua e va cambiata e bisogna tassare invece chi sino ad oggi non ha pagato ovvero le grandi ricchezze, le transazioni finanziarie ed i possessori di grandi immobili.
E’ giunto il momento di dire basta, la misura è colma.
6 SETTEMBRE 2011
SCIOPERO GENERALE
IN TUTTE LE PIAZZE DI ITALIA