Violenza Donne: Fp Cgil a Madia e Bonaccini, ora azioni concrete per #nonunadimeno

Ufficio stampa Fp Cgil 

‘Determinante contributo lavoro pubblico contro il fenomeno, a partire da contratto’

Roma,
25 novembre – “Azioni concrete perché sia effettivo l’obiettivo di
essere #nonunadimeno”. In una lettera inviata al ministro della Pa,
Marianna Madia, e al presidente della Conferenza delle regioni, Stefano
Bonaccini, la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, in
occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne,
avanza proposte e azioni concrete, e che riguardano prevalentemente il
‘lavoro pubblico’, di contrasto al fenomeno.

Proposte e azioni
da portare avanti, afferma Sorrentino, “con il rinnovo dei contratti per
i dipendenti pubblici”. Tra queste, spiega, “il potenziamento dei Cug:
strumento utile ma che andrebbe accompagnato da procedure da codificare e
che prevedano la valutazione di impatto di genere delle misure di
programmazione delle pubbliche amministrazioni che hanno riflessi sul
rapporto di lavoro e sulla sua organizzazione”. Inoltre, aggiunge la
dirigente sindacale, “occorre esplorare il campo delle azioni di
contrasto ai fenomeni di stalking e mobbing: forme di violenza più
difficili da dimostrare e contrastare per assenza di strumenti normativi
e di controllo ma soprattutto perché è scarsa l’attività di prevenzione
di questi reati che potrebbe, invece, essere determinata da processi di
formazione diffusa al rispetto della persona di tutto il personale e
dal corretto esercizio del potere direttivo da parte delle figure
apicali delle pubbliche amministrazioni”.

Ma soprattutto, osserva
la segretaria generale della Fp Cgil, “la contrattazione collettiva
dovrà intervenire nel costruire ipotesi di frazionamento dei periodi di
congedo in maniera quanto più flessibile, tale da rispondere alle
esigenze delle donne e soprattutto può migliorare quella previsione di
legge di una limitazione a ‘tre mesi’ della durata del congedo.
L’auspicio – prosegue – è che per tutte le lavoratrici pubbliche e
private quel limite venga tolto e ricollegato ai tempi di ripresa e
recupero pscico-fisico soggettivo, perché ogni violenza è diversa e ogni
persona ha diritto  ad avere il tempo che le è necessario”. I prossimi
rinnovi contrattuali possono, nel frattempo, segnare un avanzamento:
“Nel mentre però – scrive Sorrentino – abbiamo un’opportunità che ci può
vedere impegnati insieme nel produrre un’azione concreta in favore
delle donne vittime di violenza: aumentiamo nel prossimo contratto
collettivo il periodo di congedo e costruiamo norme di miglior favore
sulla fruizione del congedo per violenza e sul part-time”.

“Lavoriamo
soprattutto insieme – sostiene la segretaria della Funzione Pubblica
Cgil – sugli ambienti di lavoro, sulla promozione di piani di formazione
specifici che contrastino mobbing, stalking e violenze nei luoghi di
lavoro, lavoriamo per rendere obbligatoria la valutazione di impatto di
genere nella programmazione, facciamolo per creare una diversa cultura
che sconfigga la violenza sulle donne in ogni sua forma come
comportamento socialmente tollerato, agiamo con azioni concrete che,
oltre la doverosa condanna, dimostrino che le Istituzioni e chi
rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori si assumono la responsabilità
di dare una risposta efficace, più ampia e più equa alle donne vittime
di violenza”.

Così come “sarebbe importante che le Istituzioni
tutte, dessero piena attuazione alla Convenzione di Istanbul”, lavorando
principalmente sul tema “della prevenzione, la rete di sostegno, il
rispetto dei diritti individuali ed inviolabili della persona”. Per
Sorrentino “c’è ancora molta strada da percorrere, troppe ancora sono le
vite spezzate dalla violenza maschile, troppe le violenze soffocate
dall’assenza di sostegno e protezione alle vittime, troppo pervasiva
ancora l’accettazione del fenomeno sia quando avviene nella vita privata
che quando la dignità delle donne viene lesa in maniera pubblica”. Per
questa ragione, “ogni giorno nei luoghi di lavoro e nel territorio
operiamo per affermare la tutela della vita, della salute, della
crescita professionale delle donne. Ci sono tuttavia dei momenti in cui
si può e si deve fare la differenza. Lo chiederemo nei rinnovi
contrattuali, lo facciamo nei luoghi di lavoro, nelle piazze, nella
difesa delle reti antiviolenza: ci mobilitiamo e agiamo per essere
#nonunadimeno!”, conclude Sorrentino.

Comunicato

ISPETTORI O INDOSSATORI? 

Nelle giornate del 24 e 25
novembre, la FP CGIL ha partecipato a un seminario tenutosi a Madrid,
organizzato nell’ambito di un progetto europeo relativo ai rischi per la salute
e la sicurezza dei lavoratori nelle Pubbliche Amministrazioni.
Il seminario era
incentrato sulla violenza proveniente da terzi verso i dipendenti pubblici, con
un’attenzione particolare rivolta alle aggressioni verso gli ispettori del
lavoro italiani e alla formazione avviata dal Ministero del Lavoro, in
collaborazione con l’INPS.

Nel corso della discussione, come O.S., abbiamo espressamente
richiesto al Ministero di attuare ulteriori iniziative, quali: una corretta
valutazione dei rischi cui il personale ispettivo è sottoposto –

da cui far discendere
l’adozione di specifiche misure a tutela dei lavoratori – e l’avvio di una
campagna informativa, su tutti i mezzi di comunicazione, sul ruolo degli
ispettori del lavoro.

Purtroppo, avendo visto in
Rete il video di
promozione dell’I.N.L., dobbiamo constatare che
 la strada scelta ci appare andare in un’altra
direzione, fatta di ispettori muscolosi e ammiccanti o ispettrici in tacchi a
spillo e tailleur.

Che dire? Sembra quasi che,
invece di concentrarsi sulla funzione quotidianamente svolta dal personale di
vigilanza, nonostante aggressioni e minacce, si sia preferita la finzione: un
sogno dal clima talmente edulcorato da apparire farsesco e dal sapore amaro di
ennesima occasione sprecata.

Sono anni che si chiede all’Amministrazione una seria campagna di
informazione sul ruolo degli

ispettori del lavoro, ogni
giorno impegnati a difendere la legalità del mercato del lavoro.

Chiediamo a gran voce
all’Amministrazione di cogliere l’occasione della nascita dell’INL per
realizzarla, finalmente.

Roma, 5 dicembre 2016

Coordinatore
nazionale FP CGIL INPS, INL e ANPAL
Matteo Ariano

 

Gruppo di lavoro Nuovo Accordo Nazionale Quadro – Convocazione per il giorno 14 dicembre 2016 ore 10.00

Nota ministeriale GDAP n.0401039 del 5.12.2016 di cui all’oggetto.

Personale di Polizia Penitenziaria – F.E.S.I. Anno 2017 – Convocazione 12.12.2016

Nota ministeriale n. 0404556 del 7.12.2016 di cui all’oggetto

Friuli Venezia Giulia – Distaccamento volontario di San Daniele – Nota al Comandante di Udine.

 
 

07.12.2016 – Friuli Venezia Giulia – Distaccamento volontario di San Daniele – Nota al Comandante di Udine.

Nota di protesta e comunicato stampa della FP CGIL VVF del Friuli Venezia Giulia per la chiusura del Distaccamento volontario di San Daniele del Friuli.

 

 

Pa: Cgil, destino incerto per 40 mila collaboratori Pa, servono misure urgenti

Ufficio stampa Fp Cgil 

Se Governo non apre confronto con noi, dura mobilitazione dei lavoratori precari 

Roma, 28 novembre – “La legge di
bilancio che la Camera dei deputati si accinge a votare non porta alcuna
certezza per il futuro dei circa 40 mila lavoratori in collaborazione
operanti nella Pubblica Amministrazione”. Fanno sapere le categorie Cgil
dei servizi pubblici e dei lavoratori atipici. “La Camera, o meglio il
Governo, infatti, hanno respinto il tentativo di scongiurare l’effettivo
operare della disposizione del Jobs Act che vieta alla Pa di rinnovare i
contratti di collaborazione dopo il 31 dicembre del 2017”. 

Invano, continuano NidiL e Fp Cgil,
“abbiamo fatto presente che la norma poteva creare un vuoto pericoloso
nella vita delle persone impiegate con contratti di collaborazione in
favore della Pa, alcune da oltre 10 anni, e che si poteva
ragionevolmente affrontare il riordino complessivo dei rapporti non
standard nella Pa, previsto dalla riforma Madia con delega che scade il
prossimo febbraio, avendo nel frattempo garantito la continuità dei
rapporti in essere. Piuttosto che affrontare la discussione in modo
organico e razionale il Governo e la maggioranza hanno preferito
approvare solo norme spot”.

La soluzione, proseguono le categorie
Cgil, “potrebbe essere trovata nel decreto ‘Milleproroghe’, secondo
quanto viene fatto filtrare in modo informale. Decreto che notoriamente
non si concretizza prima della fine di dicembre, con la conseguenza di
far rimanere migliaia di lavoratori e di famiglie con il fiato sospeso,
aumentando il potere di condizionamento e di ricatto della dirigenza su
lavoratori, spesso impiegate da anni nella pubblica amministrazione”.

Questo modo di agire, concludono NidiL
e Fp Cgil, “per noi è davvero insopportabile. Per noi è urgente, e non
più rinviabile, l’apertura di un confronto con il Parlamento e con il
Governo su questo tema. Per questo chiediamo un incontro con le
Commissioni Lavoro e Bilancio del Senato, affinché si introduca nel
passaggio al Senato della legge di bilancio quanto la Camera non ha
voluto, e con il Dipartimento della Funzione Pubblica sui criteri per il
ricorso alle fattispecie di lavoro flessibile e i contestuali percorsi
di stabilizzazione dei lavoratori precari, assumendo quale criterio
selettivo il periodo di impiego svolto presso la pubblica
amministrazione. Se questo non avverrà in tempi brevi partirà dura la
mobilitazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori precari
della Pa”. 

Modena – Incidente Vigile del Fuoco – Comunicato stampa.

 
 

06.12.2016 – Modena – Incidente Vigile del Fuoco – Comunicato stampa.

INFORTUNIO VIGILE DEL FUOCO, RIDIMENSIONARE L’ALLARMISMO SULLA SICUREZZA DEI MEZZI E FARE PIENA LUCE SULL’ACCADUTO.

Gradualmente migliorano le condizioni del vigile del fuoco feritosi nei giorni scorsi mentre si recava su un intervento di soccorso e che, per cause in corso di accertamento, è sbalzato fuori dall’automezzo in una rotonda stradale.

Sulla dinamica dell’incidente è in corso un’inchiesta che dovrà farà piena luce sull’accaduto.

Nel frattempo la Fp/Cgil esprime al collega infortunato gli auguri di una pronta e completa guarigione. 

Riteniamo di dover ridimensionare un allarmismo infondato, dettato forse dalla voglia di apparire, da parte di chi non riesce a comprendere anche l’importanza di trasmettere sicurezza ai cittadini che ogni giorno vedono circolare i mezzi dei vigili del fuoco.

Infine, è opportuna la rassicurazione relativamente alle spese che il collega dovrà eventualmente sostenere.

Infatti, da informazioni in possesso della Fp/Cgil, sono state subito avviate da parte del Comando le procedure con l’assicurazione contro gli infortuni che coprirà totalmente le spese.

Assicurazione riattivata di recente, nonostante le posizioni di qualche Organizzazione sindacale che, come al solito, preferisce la polemica alla tutela dei colleghi vigili del fuoco. 

 

 

Lettera Circolare richiamo Istruttori – Nota ai vertici del Corpo

 
 

06.12.2016 – Lettera Circolare richiamo Istruttori – Nota ai vertici del Corpo

Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,

Soccorso Pubblico e Difesa Civile

Dott.
Bruno FRATTASI
  
   

Al Vice Capo Dipartimento Vicario

Capo del CNVVF

Dott.
Ing. Gioacchino GIOMI

 



Direttore Centrale per le Risorse Umane

Dott.
Giovanni BRUNO

 



e, p.c.  Al Direttore Centrale per la Formazione

Dott.
Ing. Emilio OCCHIUZZI

   
        

Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni
Sindacali

Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI

Oggetto:
Lettera circolare n. 34912 del 05.12.2016 – Modalità di convocazione del
personale Istruttore Professionale  per
le esigenze dei corsi di formazione.

 

Egregi,

in riferimento alla Lettera
Circolare di pari oggetto e tenuto conto dell’urgenza di concordare
definitivamente tali modalità in base all’art. 42 del DPR 64/2012, la scrivente
O.S. rinnova l’invito a  voler affrontare
tale discussione prima dell’inizio dell’80° Corso per Allievi Vigili del Fuoco.

La circolare
di cui trattasi, a nostro avviso, non può prescindere da tali indirizzi, già delineati
in occasione della riunione in cui si è insediato il Tavolo Tecnico per la
programmazione didattica, anzi dovrà affiancare l’accordo che ne deriverà, evitando
così il generarsi dei disservizi che, in questi ultimi anni, hanno messo in
difficoltà l’organizzazione generale dei corsi.

In attesa di
urgente riscontro, si porgono distinti saluti.

 

 

Coordinatore
Nazionale
FP
CGIL VVF
Danilo
ZULIANI

 

 

Anno Accademico 2016/2017 – Corsi presso la "Scuola Internazionale di alta formazione per la prevenzione ed il contrasto alla criminalità organizzata " di Casert

Nota ministeriale GDAP n. 0403581 del 6.12.2016 di cui all’oggetto.

Vigili del Fuoco/Corpo Forestale dello Stato: Comunicato congiunto

In questi giorni le Amministrazioni
periferiche dei Vigili del Fuoco stanno procedendo ad

avviare incontri informali e
d’ascolto con le rappresentanze sindacali del Corpo Forestale, per

discutere delle future assegnazioni
del personale che dovrà transitare nei Vigili del Fuoco.

A tal riguardo, da informazioni
assunte per le vie brevi, siamo venuti a conoscenza di un

piano di ripartizione territoriale
predisposto dal Dipartimento VVF che dovrà essere formalizzato

con un apposito Decreto.

Il provvedimento de quo è allo stato
ancora in fase di definizione da parte dell’Ufficio

legislativo del predetto
Dipartimento e, non appena ultimato, verrà trasmesso alle organizzazioni

sindacali accompagnato da una
convocazione contenente l’avvio del previsto momento di

consultazione.

Le riunioni che si stanno
organizzando presso le Direzioni Regionali VVF hanno carattere

meramente esplorativo e tendono a
ricercare, per quanto possibile, soluzioni praticabili al fine di

non arrecare ulteriori disagi di
natura logistica e lavorativa ai colleghi della forestale che saranno, a

breve, inseriti nei ruoli dei Vigili
del Fuoco.

In ogni caso, vi invitiamo a
comunicarci tempestivamente i problemi che dovessero

eventualmente manifestarsi a seguito
dei predetti incontri, per noi ritenuti utili per conoscere e se

del caso trattare nell’ambito della
discussione che si terrà al tavolo di confronto nazionale

prossimamente, a seguito della
pubblicazione del decreto di cui sopra.

Per quanto ci riguarda, vi terremo
come sempre tempestivamente informati degli sviluppi

della situazione.

      Coordinatore nazionale Fp Cgil           Coordinatore
Nazionale

            Comparto Sicurezza                              Fp Cgil VVF

               Francesco
Quinti                               Danilo Zuliani

Fise-Assombiente, firmato Accordo di rinnovo


Comunicato Stampa Fp Cgil – Fit-Cisl – UilTrasporti – Fiadel

Contratto raggiunto, conquistati più diritti e tutele
per lavoratori e migliori servizi per i cittadini 

 

Roma, 06 dicembre 2016

Firmato oggi
l’accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale delle imprese
dell’igiene ambientale rappresentate da Fise-Assoambiente, scaduto dal
31 dicembre 2013. Ne danno notizia Fp Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e
Fiadel, a conclusione del tavolo presso la sede di Fise-Assombiente.

L’Accordo
sottoscritto oggi segue quello delle imprese pubbliche rinnovato a
luglio scorso con Utilitalia, ha decorrenza dal 1 luglio 2016 al 30
giugno 2019 e coinvolge una platea di 40 mila addetti tra lavoratrici e
lavoratori delle aziende private del settore. “Siamo soddisfatti del
risultato raggiunto oggi con Fise-Assoambiente, ottenuto anche grazie al
grande consenso dato dai lavoratori al protocollo siglato lo scorso
luglio che, con il 73% di voti favorevoli, ci ha permesso di ratificare
questa intesa recependone le sue linee portanti”, dichiarano Fp Cgil,
Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel. “Con questi due accordi finalmente le
richieste delle operatrici e degli operatori dell’igiene ambientale
pubblico e privato, che complessivamente coinvolge circa 90 mila
addetti, hanno trovato ascolto, contribuendo al rilancio del comparto,
al mantenimento del contratto unico di settore e al miglioramento della
qualità dei servizi ai cittadini. Abbiamo raggiunto l’obiettivo che
insieme ci eravamo prefissati”.

“Il
rinnovo del contratto firmato con Fise-Assoambiente – continuano i
sindacati – prevede un aumento a regime di 120 euro e una una tantum per
la vacanza contrattuale di circa 400 euro. I 120 euro di aumento sono
distribuiti in 90 euro di retribuzione e 30 euro di welfare contrattuale
a totale carico dell’azienda, riguarda la previdenza complementare
generalizzata, l’assistenza sanitaria integrativa, il fondo di
solidarietà per incentivare i prepensionamenti dei lavoratori inidonei,
agevolando contemporaneamente il ricambio generazionale. Infine è stata
introdotta per la prima volta – concludono Fp Cgil, Fit-Cisl,
UilTrasporti e Fiadel – la clausola sociale, da noi fortemente voluta
per contrastare le norme ingiuste del Jobs Act, a tutela dei lavoratori
nei cambi di appalto e nei casi di licenziamento individuale”.


450 ONG europee e canadesi chiedono di respingere il CETA

CETA

L’appello sottoscritto dalla CGIL e da EPSU

(6 dicembre 2016) Pubblichiamo la traduzione in italiano dell’appello di più di
450 associazioni della società civile e sindacati del Canada e
dell’UE, al quale hanno aderito la CGIL e l’EPSU. 

Noi, Organizzazioni della società civile del Canada e dell’Europa con la
firma di questa dichiarazione esprimiamo la nostra profonda
preoccupazione per l’Accordo Economico e Commerciale Globale (CETA)
tra l’UE e il Canada.
Durante il lungo processo del negoziato e della verifica giuridica dell’accordo abbiamo ripetutamente sottolineato i principali problemi derivanti dal testo del CETA. Abbiamo fornito contributi concreti, che avrebbero potuto innescare un cambiamento verso una politica commerciale più trasparente e democratica con al centro la protezione dell’ambiente e i diritti fondamentali delle persone. Ma nella versione del CETA firmata nell’ottobre del 2016 le nostre preoccupazioni non hanno ricevuto risposta. Per questa ragione affermiamo la nostra ferma opposizione alla ratifica dell’accordo (…)
Il CETA limita fortemente la capacità dei governi di creare, estendere e regolamentare i servizi pubblici e di fare marcia indietro a fronte del fallimento di liberalizzazioni e privatizzazioni già decise. Il CETA è il primo accordo UE che rende la liberalizzazione dei servizi la regola e la regolazione a favore dell’interesse pubblico l’eccezione. Questo minaccia l’accesso dei cittadini a servizi di alta qualità, come l’acqua, i trasporti, l’assistenza sociale e sanitaria, nonché i tentativi di fornire servizi pubblici in linea con obiettivi di interesse generale. (….)
Sollecitiamo:
– il Parlamento europeo, il Parlamento canadese, nonché i Parlamenti nazionali, provinciali e regionali, che hanno voce in capitolo nella ratifica, a difendere i diritti e gli interessi dei popoli che rappresentano, dalle minacce poste dal CETA, votando contro la ratifica dell’accordo;
– le numerose amministrazioni comunali, regionali e provinciali che hanno sollevato preoccupazioni per il CETA a far sentire la loro voce nel processo di ratifica;
-queste istituzioni ad avviare un’approfondita consultazione democratica, che includa la società civile, sui fondamenti di una nuova, agenda equa e sostenibile, per il commercio mondiale.Il CETA, così com’è,  non è un accordo commerciale progressista.
Sarebbe un errore assumere questo trattato, con le sue numerose disposizioni preoccupanti, come un modello per accordi futuri. Il CETA è una versione retrograda e persino più intrusiva e retriva della vecchia agenda di liberalizzazione degli scambi elaborata da e per le più grandi multinazionali del mondo. 
Un cambio di paradigma verso una politica commerciale trasparente e inclusiva fondata sulle esigenze delle persone e del nostro pianeta è ciò di cui abbiamo bisogno. Ratificare il CETA ci porterà ulteriormente lontani da questo cambiamento sempre più necessario

 
 

 
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