MIUR: Comunicato su graduatorie provvisorie progressioni economiche

Come sapete l’Amministrazione ha pubblicato ieri un Avviso con il
quale informa i lavoratori che è possibile accedere, tramite l’applicazione
dedicata nel portale SIDI, alla graduatoria provvisoria, dando come termine il
12 dicembre per gli eventuali reclami e integrazioni documentali richieste.

Al riguardo, poiché ci arrivano numerose segnalazioni circa
mancate attribuzioni di punteggi rivendicati, riteniamo utile che ai nostri
iscritti venga fornita la consulenza legale ai fini delle valutazioni
conseguenti in ordine alle iniziative di tutela da assumere.

Per tale motivo è necessario che i lavoratori che si trovano nelle
condizioni che ritengano penalizzanti in relazione ai punteggi attribuiti
avanzino nei termini indicati dall’Avviso formale reclamo alla Commissione
chiedendo ai sensi della legge 241/90 un riscontro formale.

Sulla base delle risultanze di questa procedura si potranno
rivolgere alle nostre strutture territoriali per una consulenza legale per
valutare se esistano gli estremi per un ricorso in via giudiziale.

Ricordiamo al riguardo che la competenza su possibili controversie
che potranno insorgere sulla materia sono di competenza del giudice ordinario
in quanto non si tratta di procedure concorsuali finalizzati ad un
inquadramento giuridico.

Invitiamo pertanto le strutture territoriali ad agevolare i
lavoratori nostri iscritti al fine di garantire le consulenze legali richieste.

 

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale

Organico del Corpo di Polizia Penitenziaria – Anticipo riunione al 12.12.2016 ore 14.30

Nota ministeriale GDAP n. 0403234 del 6.12.2016 di cui all’oggetto.

CETA: Proposta di Risoluzione Parlamento Europeo per parere della Corte di giustizia su compatibilità del CETA con i trattati

no to CETA

Il 23 novembre il Parlamento europeo (PE) deciderà se rinviare o meno il  CETA alla Corte di giustizia europea (CGUE).

E’ stata presentata una risoluzione firmata da 89 deputati  per chiedere il parere della Corte di giustizia sulla compatibilità dell’accordo proposto con i trattati. (nel testo anche  i nomi di tutti gli eurodeputati italiani firmatari)
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+MOTION+B8-2016-1220+0+DOC+XML+V0//I…

Il punto principale da sottolineare è che ci sono molte preoccupazioni per il CETA, in particolare per quanto riguarda il sistema giudiziario per la protezione degli investimenti (Investor Court System – ICS).
Come sottolineato dalla lettera della CES  a tutti gli eurodeputati “… è responsabilità dei parlamentari europei assicurarsi che questo meccanismo (ICS)  sia  giuridicamente valido  e non solo fare affidamento sul parere della Commissione europea, solo i giudici europei possono avere un’ultima parola su questo. ” (vedi lettera tipo della CES http://www.epsu.org/article/epsu-update-ceta-17-november-2016)

Qual è la questione?

 
  •  Docenti di diritto , esperti legali e l’Associazione Europea   e  Tedesca  dei Magistrati  ritengono che l’ICS previsto nel CETA non sia legale in base al diritto comunitario.
  • Se il 23 novembre la risoluzione non sarà sostenuta, il Parlamento Europeo rischia di ratificare un accordo illegale.  Il PE Contravverrebbe anche al suo dovere di garantire il rispetto dei trattati europei.
  • Pare che ci sia una forte pressione sui deputati socialisti da parte dei leader politici per ritirare la propria firma dal movimento / di non votare a favore.
  • La Conferenza dei Presidenti ha deciso  che non ci sarà alcun dibattito sulla risoluzione, non permettendo ai proponenti di far valere le proprie ragioni davanti ai loro colleghi.
  • Tutti i deputati hanno la responsabilità di difendere lo stato di diritto in Europa. Se ci sono dubbi sulla legalità del CETA, allora questo deve essere controllato dalla CGUE.


L’EPSU ha chiesto a tutti i sindacati aderenti di contattare i deputati dei propri paesi per far sostenere la risoluzione.

Il voto di ratifica al Parlamento europeo è stato confermato per il 14 dicembre, anticipato dal voto del 5 dicembre alla Commissione Commercio internazionale. Vedi qui 

18 novembre 2016

Sequenza sismica Italia centrale – Invio funzionari per sopralluoghi – Rimodulazione dispositivo.

 
 

05.12.2016 – Sequenza sismica Italia centrale – Invio funzionari per sopralluoghi – Rimodulazione dispositivo.

 

 

Decreto di approvazione della graduatoria finale del concorso a n. 95 posti per capo reparto del CNVVF, decorrenza 1.1.2014.

 
 

05.12.2016 – Decreto di approvazione della graduatoria finale del concorso a n. 95 posti per capo reparto del CNVVF, decorrenza 1.1.2014.

 

 

Modalità di convocazione personale Istruttore.

 
 

05.12.2016 – Modalità di convocazione personale Istruttore.

 

 

Referendum: Cgil Cisl Uil, discriminata Polizia Locale, vietato votare in zone terremoto

Roma,
3 dicembre – “Ancora discriminazioni per la Polizia Locale. Vietato
votare nelle zone terremotate alla Polizia Locale impegnata nelle
operazioni di soccorso”. E’ quanto si legge in una nota di Fp Cgil, Cisl
Fp e Uil Fpl. “Abbiamo appreso con stupore dalla stampa – affermano i
segretari nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Federico Bozzanca,
Daniela Volpato e Daneiele Ilari – la decisione del Ministero
dell’Interno di non far votare gli appartenenti alla Polizia Locale,
proveniente da altri comuni attualmente impegnati nelle operazioni di
soccorso nelle zone terremotate, nei seggi di tali zone”.

Tale
possibilità, proseguono, “è stata autorizzata ai militari e alle altre
forze dell’ordine statali, creando ancora una volta, nonostante la
Polizia Locale svolga le medesime funzioni, una palese discriminazione
che va ad assommarsi a tutte quelle che nei giorni scorsi abbiamo già
evidenziato e che ha portato Fp Cgil, Cisl e Uil Fpl per il giorno 13
dicembre, vicino al Senato a Roma in Piazza delle Cinque Lune, ad
organizzare un presidio per chiedere la modifica della legge di
stabilità, attualmente in discussione, per eliminare le discriminazioni
della Polizia Locale in tema di equo indennizzo e causa di servizio”.

“Abbiamo
inviato un urgente telegramma al Ministro Alfano ed al Presidente
dell’ANCI Decaro, per chiedere l’estensione anche alla Polizia Locale
impegnata nelle attività di sicurezza e sostegno delle comunità colpite
dal terremoto di poter esercitare il loro diritto costituzionale di
esercizio al voto, senza privare allo stesso tempo le popolazioni della
preziosa presenza di tale personale, alla stregua degli altri
appartenenti alle forze di polizia statali”, concludono Bozzanca,
Volpato e Ilari.

Giustizia: Unitario riunione 2 dicembre

Si è
svolta in data odierna la programmata riunione in tema di revisione dei
profili. Per la parte pubblica erano presenti: il sottosegretario con delega al
personale Migliore, il capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria,
Natoli, e della giustizia minorile e di comunità, Cascini, il direttore
generale del personale DOG, Fabbrini, e DAP, Buffa, il direttore generale del
bilancio, Bedetta ed il dirigente delegato del DG degli archivi notari, Olla.

 

All’inizio
la parte pubblica ha consegnato alle OO.SS. una proposta di revisione dei
profili e di progressioni economiche, che pubblichiamo, procedendo poi a
illustrare i punti salienti della bozza, che, a detta della Parte Pubblica, è solo
un punto di partenza sul quale aprire la discussione, essendo l’amministrazione
disponibile a modificarla accogliendo le osservazioni di parte sindacale.

 

CGIL
CISL e UIL nel loro intervento hanno criticato la
proposta nel suo complesso, dicendo che vi erano numerosi punti di caduta,
riservandosi di inviare in tempi brevi compiute osservazioni sui singoli punti
della stessa.

 

Con
particolare riferimento alle progressioni economiche, nonché ai passaggi dalla
prima alla seconda area, CGIL CISL e UIL hanno chiesto di ricevere il prospetto
dei dati concernenti la entità complessiva del FUA (parte fissa e parte
variabile), considerata la esiguità del numero di progressioni previste
dall’amministrazione.

Hanno
inoltre evidenziato che dal rapporto della Commissione Giustizia risultano
ancora presenti in budget i 7.500.000 per lo smaltimento dell’arretrato civile
e che, con un emendamento ad hoc che permetta l’utilizzo di  quei fondi per alimentare il fua, si può
aumentare sensibilmente il numero delle progressioni. Inoltre hanno chiesto al
Direttore Generale del Bilancio di valutare la possibilità di recupero dei
fondi derivanti dalle progressioni tra le aree.

Inoltre,
è stato rimarcato che per l’attuazione del 21 quater, la copertura economica
consente il passaggio di tutti gli aventi diritto, sì liberando risorse da
utilizzare per le progressioni economiche.

Hanno
poi chiesto notizie dell’emendamento di estensione dell’art. 21 quater alle
figure professionali tecniche, dichiarato inammissibile alla camera, strettamente
legato alla questione della revisione dei profili.

Hanno
inoltre evidenziato come non si è discusso di progressioni economiche negli
altri Dipartimenti e che per la DGMC sono necessarie, così come è stato
giustamente previsto per il DOG, assunzioni di personale di servizio sociale.
Il nuovo Dipartimento infatti non può funzionare senza un numero di personale
adeguato, come le scriventi denunciano da tempo.

 

La parte
pubblica, all’esito della discussione, si è impegnata a produrre un documento
integrativo e/o di modifica della proposta presentata alle OO.SS.. Sulla
questione dell’emendamento ha dichiarato che lo ripresenterà al Senato, dove vi
sono maggiori possibilità, e anche sulla questione dei 7.500.000 ha dichiarato
che è stato presentato un o.d.g. che provvede nel senso richiesto dalle
scriventi.

 

La
riunione è stata aggiornata al prossimo 14 dicembre, 

 

 

Roma, 2 dicembre 2016

 
  FPCGIL                            CISL
FP                        UILPA
  Grieco                                Marra                         Amoroso

 

NEWS

Cgil Cisl Uil Medici, il 16 dicembre non scioperiamo: le ragioni di una scelta, ovvero la scelta della ragione


Comunicato Stampa Fp Cgil Medici Cisl Medici Uil Fpl Medici

Roma,
2 dicembre – Cgil Cisl Uil Medici non aderiscono allo sciopero del 16
dicembre. In una nota congiunta motivano “le ragioni di una scelta,
ovvero la scelta della ragione” così:  “Il protocollo di intesa tra
governo e sindacati confederali del 30 novembre, al quale hanno dato il
loro contributo anche Cgil Cisl Uil Medici, dopo sette anni di blocco
contrattuale consente la riapertura della trattativa anche per i
dirigenti medici e sanitari”.

Tra i risultati raggiunti, fanno
sapere Fp Cgil Medici, Cisl Medici e Uil Fpl Medici, “in gran parte
patrimonio delle rivendicazioni unitarie dei sindacati della dirigenza
medica e sanitaria e presenti ‘nero su bianco’, troviamo: la
riaffermazione della primazia della contrattazione, rispetto alla legge,
con il contestuale superamento dei pericolosi ricorsi agli atti
unilaterali da perte delle aziende, nuovi sistemi di valutazione per
garantire una adeguata valorizzazione delle professionalità e delle
competenze, la semplificazione dei fondi di contrattazione aziendali, il
superamento del precariato con la garanzia dei rinnovi dei contratti
precari in essere, la conferma della durata dell’attuale orario di
lavoro, la fiscalità di vantaggio per la produttività, lo sviluppo della
previdenza complementare e l’introduzione di forme di welfare
contrattuale”.

Per la parte economica, aggiungono Cgil, Cisl e
Uil Medici, “certamente c’è bisogno di avere chiarezza sugli aumenti
contrattuali per la dirigenza medica e sanitaria, e il governo, in primo
luogo, deve incrementare a tal fine il Fondo sanitario nazionale. Ma
dal nulla ottenuto fino ad oggi partiamo da ‘incrementi contrattuali in
linea a quelli riconosciuti mediamente ai lavoratori privati, e comunque
non inferiori a 85 euro medi’”. Inoltre, proseguono, “il governo si è
impegnato a garantire specifici stanziamenti di risorse, in accordo con
le regioni. Una partita, quella economica, tutta da giocare e per la
quale chiediamo e chiederemo più risorse certe. Adesso è tempo di
sedersi al tavolo e di trattare, pronti anche a nuovi scioperi se non
saranno rispettati i punti dell’intesa e se gli aumenti saranno
insufficienti. Ecco perché, pur rispettando le ragioni di chi vuole
scioperare il 16 dicembre, noi non aderiamo. Tutto qui. Molta
concretezza e pochi proclami. Noi il sindacato lo sappiamo fare così”,
concludono Cgil Cisl Uil Medici.

Difesa: Fp Cgil, Pinotti disattende impegni, riparte mobilitazione

Roma,
2 dicembre – La ministra Pinotti disattende gli impegni assunti e i
lavoratori civili della difesa riprendono la mobilitazione. A farlo
sapere è il segretario nazionale della Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte,
che in una nota afferma: “Ad un anno esatto dalla lettera fatta
trasmettere dalla Ministra Roberta Pinotti alle rappresentanze sindacali
del personale civile della difesa, con la quale si dichiarava
l’intenzione di risolvere alcune tra le più rilevanti problematiche che
invero tuttora continuano a mortificare migliaia di lavoratori civili
della difesa, e malgrado avessimo più volte invitato in questi mesi il
responsabile del predetto dicastero all’osservanza degli impegni formali
assunti tentando anche, da ultimo proprio la settimana scorsa, di
ottenere invano un incontro tra le parti, siamo nostro malgrado
costretti a riprendere la mobilitazione”.

“Abbiamo in tutti i
modi tentato di segnalare alla Ministra – continua il sindacalista – la
nostra preoccupazione per la situazione di vero e proprio stallo che si è
di fatto determinato nel percorso di definizione di talune questioni
particolarmente importanti per il personale civile del Ministero di cui è
da tempo a conoscenza, senza ottenere neanche un cenno di risposta. Al
contrario, solo vaghe promesse di intervento normativo comunicate
attraverso il Sottosegretario delegato che, peraltro, non è dato di
sapere con certezza se sono state realmente presentate e discusse
nell’ambito della stesura della legge di bilancio 2017. Un blocco e una
modalità di relazione insieme preoccupanti ed inaccettabili per i
lavoratori che rappresentiamo, un’attenzione ben diversa da quella
invece sempre dedicata alla componente militare che non intendiamo
subire oltre”.

“Se non arriverà quanto prima una convocazione
ufficiale della Ministra Pinotti saremo presto costretti a scendere in
piazza e dar spazio alle voci dei numerosi lavoratori della difesa che
da tempo peraltro, in ragione della disattenzione nei fatti
concretamente ricevuta, sono ansiosi di manifestare tutto il dissenso e
la propria irritazione direttamente al titolare del Ministero”, conclude
Chiaramonte.

Giustizia: Fp Cgil, bene assunzioni, ma dal Ministro Orlando risposte insufficienti

Comunicato stampa Fp Cgil 

Procedure del concorso potrebbero escludere maggior parte dei tirocinanti della giustizia 

Roma, 24 novembre – “Ancora risposte
insufficienti dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sulla
situazione, ormai annosa, dei tirocinanti presso gli uffici giudiziari”.
Questo il netto e critico giudizio della Funzione Pubblica Cgil
Nazionale a seguito dell’uscita del bando di concorso per mille nuove
assunzioni di assistenti giudiziari. “Apprezziamo certamente l’uscita
del bando, il primo dopo molti anni, ma non possiamo non rilevare come
le procedure previste per l’espletamento del concorso stesso potrebbero
determinare l’esclusione di molti tirocinanti della Giustizia,
esattamente l’opposto di quanto assicurato in più occasioni dal Ministro
Orlando”. 

Si mettono in discussione, secondo la
Fp Cgil Nazionale, “gli impegni presi più volte dal Ministero della
Giustizia per dare valorizzazione alla loro esperienza e al loro
contributo effettivo per il funzionamento degli uffici giudiziari.
Lavoratrici e lavoratori da sei anni senza diritti e senza retribuzione
dignitosa”. La categoria dei servizi pubblici Cgil ribadisce che è
“responsabilità del Ministro, a questo punto, prevedere procedure di
reclutamento, da inserire nel piano assunzioni del 2017, che diano a
queste persone una vera prospettiva lavorativa per il futuro”. 

Per quel che riguarda le procedure di
riqualificazione del personale giudiziario, prosegue la Fp Cgil
Nazionale, “il nostro giudizio critico (e preoccupato)
sull’insufficiente realizzazione degli impegni assunti dal Ministro
Orlando purtroppo non cambia. Le procedure di selezione e di formazione
riguarderanno parzialmente due profili, lasciando fuori figure
professionali affini giuridicamente e determinando, per questa via,
soluzioni ingiuste e inefficaci a problemi annosi e sacrosanti di
migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Non è per noi, quindi,
sufficiente lamentare la bocciatura di emendamenti all’art. 21 ter per
tacitare coscienze e dimenticare impegni assunti formalmente”. 

Il confronto, conclude la Fp Cgil
Nazionale, “continua ad essere, per noi e per il Ministro Orlando, un
percorso obbligato per definire soluzioni adeguate e non più rinviabili,
avviate per una parte dei lavoratori e che vanno estese anche alle
altre figure professionali. Per queste ragioni va ripresa la trattativa
al più presto, in modo da dare risposte a tutti. Vorremmo che
giungessero dal Ministro tutti i chiarimenti necessari, le indicazioni e
i nuovi impegni per sbrogliare finalmente una matassa davvero
ingarbugliata e non da noi. Se poi questo avverrà al termine di un
incontro con le rappresentanze sindacali ancor meglio”. 

Corti dei Conti: Comunicato Unitario – Spendibilità buoni pasto elettronici

Continuano
a pervenire alle scriventi OO.SS. da parte del personale di
varie Sedi regionali della Corte dei conti, quali ad esempio
Cagliari, Bolzano, Venezia, Bologna, Trento e Trieste,
continue segnalazioni sulle difficoltà di spendibilità dei
buoni pasto elettronici, sia con il gestore Qui Group che
Day Service.
Pertanto,
è urgente e necessario che codesta Amministrazione provveda
al più presto a verificare la spendibilità dei buoni pasto
elettronici presso gli esercenti adiacenti a tutte le sedi
della Corte e
a predisporre il ritorno immediato al
buono pasto cartaceo laddove persistano ancora criticità
di spendibilità, non più sostenibili dal personale.

Roma,
2 Dicembre 2016
 

f.to 
Susanna DI FOLCO  
f.to  Alessandro GUARENTE  
f.to  Fernanda AMIDANI
 

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