Comunicato Unitario su riunione 28 novembre 2016

ALLE LAVORATRICI E AI
LAVORATORI DELL’ESACRI

A seguito
della diffida unitaria inviata dalle scriventi e delle molteplici richieste di
incontro si è svolta la riunione con la parte pubblica sui pagamenti ancora
dovuti ai lavoratori e sulle loro modalità di erogazione.

In relazione
al TFR la parte pubblica ha dichiarato che coloro che avevano maturato il
diritto all’erogazione a seguito di interruzione contrattuale, sono stati
regolarmente liquidati; resta ancora da liquidare un numero esiguo di
lavoratori che, per problemi tecnici, verrà liquidato con un cedolino apposito
presumibilmente per metà del mese di dicembre.

In relazione
alla annosa questione del contenzioso, oggetto della diffida stragiudiziale, è
stato definitivamente scongiurata la possibilità di transare le somme dovute
derivanti da sentenze esecutive, inizialmente ventilata dalla parte pubblica,
evitando così una perdita netta del 30% sulle somme.

Sulle modalità
di erogazione in apertura della riunione l’amministratore dell’Ente ha
comunicato l’emissione di un ordine di servizio agli uffici competenti, per
l’avvio di un primo piano di riparto che preveda il pagamento delle somme
derivanti da sentenze che abbiano causa giuridica entro il 2011. E’ prevista
una pianificazione dell’erogazione da completare entro il mese di dicembre e da
concludere comunque non oltre il 28 febbraio 2017.

La parte
pubblica, subito dopo, ha però esposto i possibili ritardi e le problematiche
che potrebbero insorgere, bloccando di fatto pagamenti, a causa delle
difficoltà del conteggio degli interessi maturati, conteggio questo effettuato
solo in via approssimativa dalla Amministrazione; è stato evidenziato come
ulteriori ritardi non farebbero altro che complicare la situazione, essendo il
conteggio degli interessi da aggiornare costantemente.

Per evitare
ulteriori ritardi sull’erogazione ed avviare finalmente questo primo piano di
riparto in tempi brevi, al quale faranno seguito altri piani di riparto
comprendenti tutte le altre sentenze che dovessero intervenire, abbiamo chiesto
alla amministrazione, che si è riservata di darci una risposta, di proporre ai
singoli lavoratori (ai quali spetta comunque la decisione finale) l’immediata
liquidazione della sorte capitale e l’accettazione del pagamento degli
interessi, la cui maturazione verrà pertanto interrotta, a dopo il piano di
riparto finale.

Qualora questa
proposta venisse accettata la Amministrazione darà indicazioni sul sito per le
modalità di erogazione.

Da parte
nostra, qualora non si dovesse procedere celermente al rispetto degli impegni
presi, ovvero al pagamento delle somme imputabili al sostanzioso contenzioso,
continueremo con le pressioni ed ogni azione a tutela fino ad ottenimento del
risultato.

Per quanto
riguarda il portale la situazione, dopo l’aggressione degli hacker, rimane
confusa e stiamo facendo continue segnalazioni al Dipartimento delle Funzione
Pubblica affinché venga regolarizzata e si rispettino gli impegni presi al
tavolo dello scorso 24 novembre.

Vi terremo
informati sugli sviluppi.

Roma, 29
novembre 2016

             

FPCGIL              CISL FP              UILPA
              Grieco             Di Girolamo         Gattuso

 

Agenzia delle Dogane: Riunione del 28/11/2016 – firmati gli Accordi su salario accessorio – mobilità – progressioni economiche

FIRMATI ACCORDI SUL SALARIO ACCESSORIO
(2014 E ANTICIPO 2015), MOBILITA’, COMMISSIONI LOTTO, PASSAGGI ECONOMICI

 

In data 28.11.2016 si è
tenuta la riunione tra Amministrazione e OO.SS. nazionali nella quale sono
stati sottoscritti i seguenti importanti accordi:

 

· Accordo su anticipo Fondo 2015 per il personale Dogane
(circa 2000 € lordi cadauno)

· Accordo su anticipo Fondo 2015 per il personale
Monopoli (circa 1600 € lordi cadauno)

· Accordo ripartizione “budget di sede 2014”

· Accordo sui criteri della mobilità volontaria
nazionale 2016

· Accordo sulle indennità di partecipazione alle
Commissioni Giochi Monopoli

· Accordo passaggi di fascia 2016 Monopoli

· Accordo passaggi di fascia 2016 Dogane

· Preintesa di impegno per definire ulteriori sviluppi
economici nei prossimi esercizi finanziari

Continua a leggere scaricando il pdf allegato

 

 

Accordi

Comunicato Unitario riunione del 23 Novembre 2016

ISTITUZIONE
NUCLEI POL. PEN. E ORGANIZZAZIONE UEPE

I
RISULTATI DELLA RIUNIONE DEL 23 NOVEMBRE

 

 

Il giorno 23
novembre u.s. presso il DGMC alla presenza del Capo dipartimento Dott. Cascini
e del Direttore generale dell’esecuzione penale esterna Dott.ssa Castellano, si
è svolto l’incontro con le OO SS per confrontarsi, come da noi richiesto, sui
DM riguardanti l’istituzione dei nuclei di Polizia penitenziaria presso gli
UEPE e la organizzazione degli uffici distrettuali ed interdistrettuali di
esecuzione penale esterna. 

 

Il primo
argomento oggetto del confronto è stato il DM riguardante l’istituzione dei
nuclei di polizia penitenziaria presso gli UEPE. Nel merito abbiamo espresso
forte perplessità con riferimento alla evidente non chiarezza dei compiti che
questo personale dovrebbe svolgere nell’ambito dell’esecuzione penale esterna.
Abbiamo rappresentato infatti che l’art. 2 del decreto in questione, che
disciplina la materia dei compiti, ha un contenuto estremamente generico e,
quindi, ambiguo. Abbiamo ribadito a tal proposito, così come già rappresentato
in altre sedi, che tale approssimazione rischia di cagionare negli uffici forti
criticità non solo da un punto di vista operativo-professionale ma anche dal
punto di vista dei rapporti funzionali, di ruolo e gerarchici che rischiano di
sovrapporsi e/o sostituirsi.

 

Abbiamo
ribadito che il ruolo e la funzione della professionalità di servizio sociale
sono istituzionalmente preminenti nel settore dell’esecuzione penale esterna
pur nell’ottica, da noi condivisa, di interventi multidisciplinari e di
interazione multiprofessionale. Assodati tali presupposti, abbiamo ribadito che
va ben delineata e precisata anche l’attività del “controllo” demandata
dall’articolato al personale della polizia penitenziaria in servizio presso gli
UEPE. E’ evidente, pertanto, che qualora l’amministrazione non intenda apportare
al decreto in questione le modifiche richieste con soluzioni suffragate anche
dalla norma, la ricaduta di questa scelta potrebbe risultare dannosa per
l’organizzazione e la funzionalità degli UEPE.

Sono state
inoltre evidenziate  forti perplessità in
ordine all’articolo 7 del decreto che prevede la costituzione di nuclei  presso i centri per la giustizia minorile,
nuclei che, secondo quanto disposto dal comma 2, dovrebbero operare negli
uffici di servizio sociale per minorenni. Considerato che allo stato presso gli
USSM non opera personale di polizia penitenziaria appare evidente che
l’eventuale dotazione organica andrebbe sottratta a quella degli istituti
penali per minorenni, che già  per la
mancanza di agenti non sono in grado di garantire ai detenuti le attività
trattamentali per l’intera giornata. Peraltro anche in questo caso non è stato
precisato il ruolo della polizia penitenziaria all’interno degli USSM che se
non ben definito potrebbe confliggere con l’impianto normativo penale previsto
per i minorenni.

Riguardo al
decreto di riorganizzazione degli uffici interdistrettuali e distrettuali, dopo
aver posto alcune considerazioni di carattere generale, nello specifico abbiamo
posto all’attenzione della parte pubblica, la problematica relativa a: istituzione
di sezioni distaccate presso tutti i tribunali circondariali, anche presso
quelli che sono presenti in città non capoluogo di provincia; individuazione
dei criteri per la nomina dei responsabili degli uffici locali (art.13);
transito negli UEPE anche del personale dei PRAP assegnati o distaccati presso
l’ufficio di esecuzione penale esterna

(con
riferimento a tale questione abbiamo rivendicato per tale personale la
possibilità di scegliere di transitare negli UEPE ovvero di rimane in forza
all’amministrazione penitenziaria secondo quanto convenuto nell’accordo del 2
febbraio 2016 e nell’intesa aggiuntiva del 17 febbraio 2016); transito negli
UEPE di tutti coloro che sono risultati vincitori della procedura di interpello
straordinario; mantenimento della posizione di distacco, fino alla
stabilizzazione, per il personale transitato al DGMC ma tuttora assegnato alle
strutture penitenziarie; definizione della posizione giuridica ed economica dei
direttori reggenti UEPE.  

 

Inoltre
abbiamo rappresentato perplessità riguardo l’impostazione del decreto che rende
l’organizzazione nel suo insieme  
fortemente complessa e rigida.

Abbiamo
infine osservato che nessun passo è stato fatto per risolvere quelle criticità
che pur avevamo più volte denunciato a partire dalla gravissima endemica
carenza di organico e di risorse. 

 

Il Capo
Dipartimento, preso atto della posizione del sindacato confederale, dopo aver
precisato che nella legge di stabilità 2017, nell’ambito della “missione
giustizia”, saranno stanziati fondi per il settore, ha ribadito la filosofia
della riforma e del cambiamento epocale della logica della esecuzione.

 

Il sindacato
confederale si è riservato di far pervenire ulteriori e più dettagliate
osservazioni scritte sull’argomento al fine di contribuire ad una migliore
organizzazione degli uffici ed ad una corretta disciplina dei rapporti tra
personale della polizia penitenziaria e del comparto ministeri negli UEPE e
nelle strutture minorili. 
  

 

Roma, 29.11.2016

 

 

        

FPCGIL                          CISLFP                  UILPA

          
 L.
Lamonica-G.Macigno            E.
Marra              D.
Amoroso 

Droghe: Fp Cgil, 30 novembre iniziativa su stato dei servizi e proposte

 

 A Roma presso la Funzione Pubblica Cgil in via Leopoldo Serra 31 dalle ore 9.30 

Roma, 28 novembre –
‘(In)Dipendenze. Lo stato dei servizi e le proposte della Fp Cgil’. Questo il titolo dell’
iniziativa promossa dalla Funzione Pubblica Cgil Nazionale in
programma il prossimo mercoledì 30 novembre a Roma presso la Fp Cgil
Nazionale, in via Leopoldo Serra, a partire dalle ore 9.30, per
rilanciare il tema delle dipendenze e dei servizi che ne sostengono la
cura e il reinserimento all’interno della società. Iniziativa nella quale interverranno, tra gli altri, il segretario generale della Fp Cgil Nazionale,
Serena Sorrentino, e il responsabile delle Politiche della salute della Cgil Nazionale,
Stefano Cecconi. 

Sarà una giornata di studio e di
riflessione in cui la Fp Cgil analizzerà lo stato critico in cui versano
attualmente i servizi pubblici, in particolare i Sert, ma anche quelli
del privato sociale. Porrà l’accento poi sulle azioni da mettere in
campo per ridare efficacia a servizi fondamentali, ormai considerati
marginali, e per affrontare il mutamento dei bisogni e delle diversità
dell’uso di sostanze che, inevitabilmente, deve portare a una nuova
organizzazione dei servizi per garantire la loro efficacia sul
territorio e ridare dignità al lavoro delle tante operatrici e dei tanti
operatori del settore. 

Programma completo dell’iniziativa

 
 

Lettera al Responsabile della Trasparenza e Responsabile della prevenzione della corruzione

Nella giornata di domani si terrà la prima giornata della
trasparenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nei giorni scorsi abbiamo scritto una nota alla Responsabile
della Trasparenza del Ministero – che si allega – per avere chiarimenti e
delucidazioni sulla Sezione “Amministrazione Trasparente” del sito
internet del Ministero. 

Speriamo di ricevere al più presto una risposta trasparente,
perché fino ad oggi tutto tace. 

        
Roma, 29 novembre 2016

                              Il coordinatore nazionale FP CGIL   

   
                                               INL e ANPAL

 
                                              Matteo Ariano         
                                                

Contratti: Fp Cgil, firmato accordo Ficei, più salario e diritti

Incremento tabellare del 4%, stop all’utilizzo dei voucher, riconoscimento unioni civili 

Roma,
29 novembre 2016 – Firmato nella mattinata di oggi l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale per le lavoratrici e i lavoratori aderenti a Ficei, Federazione Italiana dei Consorzi Enti Industrializzazione, l’organizzazione italiana che raggruppa e rappresenta i Consorzi e gli Enti per la promozione e lo sviluppo industriale. Il rinnovo, relativo al periodo 2016 – 2018, interessa una platea di circa 1.500 lavoratori e, oltre ad un deciso incremento salariale, introduce elementi innovativi sul fronte dei diritti, a partire dalla moratoria sull’utilizzo dei voucher.  Con la firma, afferma la Funzione Pubblica Cgil Nazionale, “si chiude un negoziato lungo e complesso caratterizzato all’inizio da dure posizioni della controparte che hanno rischiato di portare alla rottura del tavolo negoziale”. L’accordo firmato oggi, prosegue la categoria dei servizi pubblici Cgil, “riconosce per la parte economica un incremento tabellare a regime pari al 4%, oltre all’elemento di garanzia retributiva per i lavoratori dei consorzi, che passa da 25 a 40 euro mensili per ogni lavoratore, insieme al rafforzamento delle garanzie dei lavoratori in caso di riordino aziendale”.  Inoltre, fa sapere il sindacato, “nella consapevolezza che fosse necessario riconoscere l’impegno profuso in questi anni dai lavoratori, valorizzando le competenze e le professionalità acquisiste, abbiamo ottenuto la costituzione di una Commissione paritetica per l’aggiornamento del sistema di classificazione”. Nel merito, l’accordo raggiunto “impedisce il ricorso al ‘lavoro accessorio’ (voucher), attraverso l’opportuna regolamentazione di tutte le tipologie contrattuali, ed introdotto elementi innovativi sul tema delle unioni civili, la violenza di genere e la conciliazione dei tempi vita-lavoro”.  Con la firma di questo rinnovo, conclude la Fp Cgil, “abbiamo finalmente dato risposte certe e concrete ai lavoratori e alle lavoratrici di un settore, come quello dei consorzi industriali, importante e strategico per lo sviluppo del Paese”. Nei prossimi giorni si terranno le assemblee per la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

MIBACT: Comunicato su comma 432 DDL – Stabilità 2017

E’ proprio il caso di dire che il metodo “normetta”
funziona a menadito. Ricordiamo: la legge di stabilità scorsa con una normetta
venne dato avvio a quella che pomposamente è stata definita la seconda riforma
Franceschini. Quella che oggi tra mille difficoltà stanno tentando di
applicare: nuovi Musei autonomi, lo spezzettamento del territorio archeologico
di Roma e della Campania, l’istituzione delle Soprintendenze Archivistiche
Bibliografiche, ecc.. Una delle critiche più serie riguardò il metodo, ovvero
il fatto di programmare un intervento di tale portata tramite una semplice
previsione normativa buttata nel calderone della legge finanziaria.

Si sa, al MIBACT sono uomini di mondo, molto pratici e
dobbiamo dire che di queste critiche se ne infischiano. Tant’è che adesso ci
ritroviamo un’altra normetta, approvata a seguito di un emendamento criptico
presentato da una folta schiera di deputati di maggioranza, all’inizio
rigettato e poi “misteriosamente” approvato. Il comma 432 del testo
che è uscito approvato dalla Camera prepara adesso un altro blitz, mettendo
questa volta nel mirino le Soprintendenze Speciali, le quali entro 30 giorni
dalla data di approvazione definitiva della legge, possono essere trasformate
in Musei autonomi. E nel mirino questa volta sembra essere finita la
Soprintendenza Speciale di Roma, o meglio quel che ne resta dopo lo spezzatino
approvato lo scorso anno. In sostanza sembrerebbe che l’intenzione sarebbe
quella di abolire del tutto la Soprintendenza romana e trasformare la struttura
in un ennesimo Museo autonomo che dovrebbe coprire l’Area Centrale e il
Colosseo. Quindi il colpo di grazia ad una Soprintendenza definita in tempi
meno grami il fiore all’occhiello del Ministero, capace di offrire alla
fruizione un grande circuito museale,  di
portare i visitatori del Colosseo da 1 a 6 milioni annui in 15 anni,  di risanare il Parco dell’Appia Antica e
offrirlo alla fruizione arricchito di nuovi siti, di proteggere e valorizzare
in modo eccellente lo straordinario patrimonio archeologico di Roma. L’esempio
migliore per quello che riguarda l’intreccio tra tutela e fruizione  viene adesso definitivamente sotterrato dalla
riforma Franceschini, quasi come un colpo da KO al modello basato sul sistema
delle Soprintendenze. Quindi una simbolica presa della Bastiglia, con buona
pace di quanti, Soprintendente Prosperetti in primis, si erano rifugiati in un
sostegno acritico alle riforme e che adesso scontano il contrappasso e di tutti
coloro che hanno sottovalutato il recente lapsus della Boschi che vuole
chiudere le Soprintendenze. E se dovesse rimanere la Soprintendenza di Pompei
ancora in piedi è solo perché ancora  non
si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza, ma abbiamo ragionevoli
convinzioni che anche in quel sito è programmata una trasformazione non appena
vi saranno le condizioni.

Cosa comporta questa trasformazione in termini
concreti?  La suddivisione tra la tutela
e la valorizzazione in primis, la perdita per la tutela dei cospicui
finanziamenti derivanti dalla bigliettazione (solo il Colosseo incassa 40
milioni di euro annui), finora utilizzati per coprire le spese di manutenzione
sul territorio, l’ennesimo affidamento ad un direttore manager selezionato su
base internazionale. Il tutto calato su una situazione di caos organizzativo da
riforma, con problemi di ripartizione di risorse, competenze, di personale,
persino di sedi fisiche, con direzioni affidate ad interim.

Si chiude il cerchio e lo si chiude affidando un emendamento
ad una pattuglia di deputati una volta strenui difensori del patrimonio
culturale, scegliendo ancora una volta passaggi oscuri da sottobosco
parlamentare ed evitando accuratamente qualunque confronto democratico.

 

 

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale Mibact

Igiene Ambientale: Comunicato Segreterie Nazionali 28 novembre 2016

Vi informiamo che, coerentemente con quanto concordato nel Protocollo dello scorso 12 luglio e dopo l’esito della consultazione tra i lavoratori e le lavoratrici, abbiamo avuto il confronto, per oltre 48 ore consecutive, con Fise/Assoambiente per la definizione dell’Accordo conclusivo sul rinnovo del CCNL 2017/2019.Ovviamente, la discussione non è stata semplice in quanto la parte datoriale, che ha chiesto una sospensione per confrontarsi al proprio interno, ha preso atto delle ferme posizioni di parte sindacale su tematiche come la classificazione del personale, il trattamento di malattia e la ripartizione relativa alla tempistica della quantità economica concordata nel Protocollo dello scorso 12 luglio.Da parte delle imprese private c’è stato un tentativo di andare oltre i contenuti del citato Protocollo e forzare la mano su alcuni elementi normativi che per noi non possono essere assolutamente discussi. La chiusura del Testo contrattuale si fa esclusivamente sui temi concordati.Per quanto concerne la parte economica, il Protocollo faceva riferimento alla quantità complessiva (120 euro a regime) e ne definiva in grandi linee la distribuzione complessiva.Il confronto di questi ultimi due giorni ha comunque stabilito – recuperando l’indispensabile posizione sindacale – che la ripartizione deve essere strutturata come il CCNL Utilitalia: 70 euro in paga base, 20 euro nell’indennità integrativa aziendale e il restante nella previdenza complementare, nell’assistenza sanitaria integrativa e nel fondo di solidarietà per incentivare il prepensionamento agevolato dei lavoratori inidonei.Nelle prossime ore vi informeremo sulla ripresa del confronto anche alla luce della nuova convocazione di FISE/Assoambiente pervenutaci in queste ore.Nel frattempo, stiamo portando avanti la stesura del testo con Utilitalia che ci deve permettere di collazionare i contenuti dell’Accordo del 10 luglio con il vecchio CCNL 2011/2013.Resta, comunque, certo che l’Accordo con le imprese pubbliche del settore è già operativo e sta producendo i suoi effetti soprattutto sul piano economico, come stiamo vedendo in questi giorni, attraverso le erogazioni salariali aggiuntive sul tabellare, l’incremento del valore delle indennità e nell’erogazione dell’una tantum contrattuale.Dovremmo, a ogni livello sindacale, valorizzare quanto detto anche attraverso dei comunicati locali e veicolare i buoni accordi – in termini di salute e sicurezza dei lavoratori – che si stanno definendo aziendalmente sulla riorganizzazione del lavoro a seguito dell’entrata in vigore delle 38 ore a partire dal 1 gennaio 2017.In sintesi, occorre evidenziare il fatto che, anche nel contesto economico del paese e nella lettura del valore degl’altri CCNL rinnovati, abbiamo un CCNL nuovo di grande tenuta e rigenerato il contratto nazionale unico di settore come strumento fondamentale per il presente e, soprattutto, per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto, valorizzandolo anche sul piano economico.Stiamo dando garanzie e tutele aggiuntive al lavoro e al reddito delle famiglie, dobbiamo valorizzare ancora di più il lavoro della nostra gente e il lavoro che la rappresentanza sindacale riesce a produrre per il bene del settore e delle lavoratrici e dei lavoratori.

Le Segreterie Nazionali

     FP CGIL                FITCISL          UILTRASPORTI          FIADEL
Basile/Cenciotti   Paniccia/Curcio   Odone/Modi        Verzicco/d’Albero

Inps: Vigilanza e valutazione della Dirigenza

VIGILANZA
E VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA

Nei
giorni scorsi Cisl e Uil hanno diffuso due note, una sulla valutazione della
dirigenza e un’altra sulle

problematiche
della vigilanza. Come FP CGIL teniamo a precisare che, solo a causa della
complessità nella

fase
di avvicendamento nella funzione di coordinamento nazionale, non è stato
possibile emanare una nota

unitaria.

VIGILANZA

Le
preoccupazioni del personale ispettivo sul modo in cui la costituzione dell’INL
è condotta dai suoi vertici

sono
anche della FP CGIL. Riteniamo che un coinvolgimento più ampio e profondo delle
OO.SS., le uniche

legittimate
a sedersi a un tavolo di trattativa sindacale, sia la migliore garanzia perché
il nuovo Ente nasca

sotto
i migliori auspici.

La
necessità di una formazione del personale ispettivo, chiamato a svolgere
compiti in parte nuovi, è

essenziale
per mettere i lavoratori nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio
incarico.

Da
ultimo, il coordinamento tra enti, previsto dalle norme di legge, deve
funzionare sul serio, se non si vuole

mettere
in dubbio la stessa operatività dell’INL.

Con
riferimento al rilascio del tesserino e alle modalità frettolose con cui i
lavoratori sono stati interpellati,

vogliamo
comunque ricordare che il dato normativo, ai sensi del D.Lgs. 149/15 istitutivo
dell’INL, prevede

che
gli ispettori dell’INPS continuino a rimanere alle dipendenze organiche dell’INPS
stesso e funzionali

dall’INL
per quanto riguarda lo svolgimento delle attività.

DIRIGENZA

Condividiamo
la richiesta, espressa dalla dirigenza dell’Istituto, di ripristinare un
corretto sistema di

valutazione
della performance, che
rispetti le disposizioni di legge e le determinazioni assunte dall’Istituto.

Proprio
per questo e per una vostra valutazione, trasmettiamo il modulo di istanza –
naturalmente

modificabile
in base alla propria situazione – da indirizzare, per il tramite del Direttore
generale f.f.,

all’Organismo
Indipendente di Valutazione.

Roma,
li 28 novembre 2016

FP
CGIL

Il
Coordinatore nazionale INPS

Matteo Ariano

Comunicato riunione al DAP sui trasferimenti ex articolo 36 DPR 164.02

In data odierna si è svolta al DAP
l’ennesima riunione per discutere dei trasferimenti ex

articolo 36 D.P.R. 164/02.

La FP CGIL ha contestato
all’amministrazione l’insistenza con cui si continuano a convocare

riunioni su questo tema, che non
interessano al personale di Polizia Penitenziaria, e si

continuano a trascurare argomenti
importanti come la mobilità nazionale conseguente ad

interpello, i trasferimenti ex legge
104/92, i distacchi ex articolo 42 bis d.leg. 151/2001 e

quelli ex articolo 7 D.P.R. 254/99,
per cui sarebbe importante procedere celermente e

stabilire delle regole trasparenti ed
uguali per tutti. Detto questo abbiamo ribadito ancora

una volta che la normativa
contrattuale non può essere stravolta con un accordo fatto al

DAP e che quindi si stava perdendo
solo tempo.

La parte pubblica ha assicurato che
non verranno convocate ulteriori riunioni su questo

tema e che, considerato che la
normativa contrattuale obbliga l’amministrazione a

concedere il distacco al dirigente
sindacale, ma non a trasferirlo successivamente, nel caso

delle aspettative sindacali non
retribuite utilizzerà il potere discrezionale sancito dalla

norma per stabilire dei criteri che
verranno successivamente comunicati alle organizzazioni

sindacali. Subito dopo ha annunciato
che in data 12 dicembre si svolgeranno le riunioni sul

FESI 2017 e
sulle dotazioni organiche delle sedi extra moenia.

Lazio – Ancora problemi nella gestione del sisma a Rieti.

 
 

28.11.2016 – Lazio – Ancora problemi nella gestione del sisma a Rieti.

In una nota unitaria, le OO.SS. del Lazio interrogano l’Amministrazione sulla gestione degli interventi di verifiche statiche e chiedono chiarimenti in merito alla riduzione del dispositivo di soccorso tecnico urgente del Comando Provinciale VVF di Rieti.

Le ripetute scosse sismiche, che ancora oggi si stanno verificano nel reatino, e le continue istanze di controlli sugli edifici pubblici e privati da parte dell’utenza, comprese quelle tuttora inevase dalla fine del mese di ottobre (circa 200), rendono incomprensibile e priva di ogni ragionevole fondamento, la scelta dell’Amministrazione di ridurre sensibilmente il dispositivo di soccorso tecnico urgente del Comando. 

Ancor più perniciosa, qualora fosse confermata, risulta poi essere la voce circa la prossima rimozione dei moduli abitativi ad Amatrice ad uso del personale VVF e dell’utenza che dopo circa 70 gg dall’inizio dell’emergenza sisma, si è riusciti con gran fatica da parte dei Sindacati Confederali, a far giungere ed allestire sul posto.

A tal proposito, qualsiasi azione mirata ad incidere negativamente sul livello logistico ottenuto dopo il fattivo impegno delle OO.SS. ad Amatrice, spingerà i sindacati territoriali a promuovere forme di lotta e di pubblicizzazione della stessa all’opinione pubblica e agli organi di stampa.

 

 

Roma – Composizione squadre di soccorso.

 
 

28.11.2016 – Roma – Composizione squadre di soccorso.

In assenza di un progetto generale dell’organizzazione del lavoro, continuamente rinviata dal Comando e spesso disposta in modo poco trasparente, con assegnazioni e spostamenti di personale fuori dalla regola che penalizzano i lavoratori  e predispongono sul  soccorso squadre incomplete e con modalità difformi da quanto concordato nel dispositivo ad attualmente vigente.

 

 
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