Comunicato Unitario – 25 novembre 2016

ALLE LAVORATRICI E LAVORATORI
CRI

Come
richiesto dalle scriventi si è tenuta nella giornata di ieri in Funzione Pubblica
la riunione della cabina di regia di cui all’art. 6, comma 5 del D.lgs. n.
178/2012.

Ha presieduto
la Dr.ssa Maria Barilà ed hanno presenziato i rappresentanti della Conferenza
delle Regioni, dei Ministeri vigilanti e dell’Ente Strumentale CRI.

In apertura
della riunione la Dr.ssa Barilà ha fatto una breve relazioni sullo stato di
attuazione della seconda fase della procedura di mobilità, gestita tramite
portale , rappresentando che a causa di problemi tecnici verificatisi negli
ultimi giorni e che ne hanno impedito l’accesso, la chiusura già fissata per il
25 novembre sarà spostata al 30 novembre.

Le scriventi
OO.SS. hanno chiesto di avere chiarimenti in particolare per quanto attiene il
numero dei posti messi a disposizione dalla varie amministrazioni in questa
seconda fase, con riferimento anche alle figure sanitarie e ai professionisti e
la situazione degli autisti soccorritori con particolare riguardo
all’attuazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 397 della legge 208/2015 e
sul conseguente inquadramento.-

Abbiamo,
altresì, chiesto di avere assicurazioni anche sul trattamento economico del
personale già trasferito e a quello che transiterà in altre amministrazioni.

Il
Dipartimento della Funzione Pubblica in risposta alle nostre sollecitazioni ha
chiarito che:

1)   Per quanto attiene la
definizione del percorso per le figure degli autisti soccorritori il prossimo
30 novembre ci sarà un incontro con i rappresentanti della Conferenza delle
Regioni, i Ministeri vigilanti e l’ESACRI per redigere un verbale nel quale si
stabilirà che il personale in avvalimento cessa alla data del 31.12.2016 e dal
1° gennaio 2017 transiterà nel Servizio Sanitario Nazionale.

Per le
Regioni che non hanno ancora stipulato convenzioni sarà possibile farlo in
questa fase e continuare ad utilizzare il personale in avvalimento sino al 30
giugno 2017. Il trasferimento presso il SSN avverrà dal 1° luglio 2017.

Sull’inquadramento
si stanno ancora vagliando le soluzioni probabilemte con l’istituzione di un
ruolo ad esaurimento.
2)   per quanto attiene i professionisti e il
personale sanitario la Barilà ha comunicato che si sta definendo un percorso
per la loro ricollocazione prevalentemente presso gli Enti Pubblici non
Economici e ove possibile il Ministero della salute, previa approvazione di
apposita norma;

3) per il
personale che al termine delle seconda fase non avesse ancora trovato
collocazione si procederà secondo quanto previsto dall’art. 9 del D.M. del
25.9.2015. Su questo punto abbiamo chiesto che al termine della seconda fase
venga convocata apposita riunione per verificare la situazione e definire i
possibili percorsi da gestire a nostro avviso sempre tramite il portale;

4)   per quanto attiene il problema del
trattamento economico per il personale trasferito presso altre pubbliche
amministrazioni l’ESACRI si è impegnato a ricercare una soluzione ove
possibile, con un emendamento da proporre nel primo provvedimento legislativo
utile.
 A conclusione
dell’incontro abbiamo chiesto che al termine della seconda fase di mobilità
venga convocata una nuova riunione della cabina di regia per verificare la
situazione complessiva con particolare riguardo al personale eventualmente
ancora da ricollocare.

Roma, 25
novembre 2016

    FP CGIL         CISL FP           UIL PA
 (Spinetti)     (Di Girolamo)     (Romano) 

Convocazione C.d.A. ONA 29.11.2016.

29.11.2016 – Convocazione C.d.A. ONA 29.11.2016.

 

 

Verona – Comunicato stampa.

 
 

25.11.2016 – Verona – Comunicato stampa.

Vigili del Fuoco – Verona Sicura

Positivo incontro al Ministero dell’Interno.

Il sottosegretario Bocci sarà a Verona il giorno 16 dicembre per un confronto pubblico sui Vigili del Fuoco.

Dopo anni di tagli e di silenzi, il Governo ha messo in atto una serie di provvedimenti a riconoscimento del lavoro e della rilevanza del corpo nazionale. Si è così aperta una nuova stagione per i Vigili del Fuoco e Verona si pone al centro della discussione.

Oggi, dopo una mobilitazione durata 6 mesi e una partecipatissima manifestazione cittadina, tenutasi sabato scorso, una delegazione di Vigili del Fuoco di Verona è stata ricevuta dal Sottosegretario agli interni Giampiero Bocci. Oltre a Luca Cipriani, Andrea Residori e Vittorio Lipari, rappresentanti delle istanze dei Pompieri veronesi, presenti i deputati Alessia Rotta e Diego Zardini che hanno così voluto testimoniare la loro vicinanza.

 

 

Lavoro straordinario personale di Polizia Penitenziaria esercizio finanziario 2017

Nota ministeriale n.0388930 del 24.11.2016 di cui all’oggetto.

Interpello per l'accesso al N.I.C. personale di Polizia Penitenziaria

Nota ministeriale n.0388927 del 24.11.2016 di cui all’oggetto.

Convocazione 28 novembre 2016

Nota ministeriale n.0389304 del 24.11.2016 di cui all’oggetto.

NEWS

CCNL DIRIGENZA MEDICA E SANITARIA: REVOCATO LO SCIOPERO DEL 28 NOVEMBRE

 

Comunicato stampa Fp Cgil

Giustizia: Fp Cgil, bene assunzioni, ma dal Ministro Orlando risposte insufficienti  

Procedure del concorso potrebbero escludere maggior parte dei tirocinanti della giustizia 

Roma, 24 novembre – “Ancora risposte
insufficienti dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sulla
situazione, ormai annosa, dei tirocinanti presso gli uffici giudiziari”.
Questo il netto e critico giudizio della Funzione Pubblica Cgil
Nazionale a seguito dell’uscita del bando di concorso per mille nuove
assunzioni di assistenti giudiziari. “Apprezziamo certamente l’uscita
del bando, il primo dopo molti anni, ma non possiamo non rilevare come
le procedure previste per l’espletamento del concorso stesso potrebbero
determinare l’esclusione di molti tirocinanti della Giustizia,
esattamente l’opposto di quanto assicurato in più occasioni dal Ministro
Orlando”. 

Si mettono in discussione, secondo la
Fp Cgil Nazionale, “gli impegni presi più volte dal Ministero della
Giustizia per dare valorizzazione alla loro esperienza e al loro
contributo effettivo per il funzionamento degli uffici giudiziari.
Lavoratrici e lavoratori da sei anni senza diritti e senza retribuzione
dignitosa”. La categoria dei servizi pubblici Cgil ribadisce che è
“responsabilità del Ministro, a questo punto, prevedere procedure di
reclutamento, da inserire nel piano assunzioni del 2017, che diano a
queste persone una vera prospettiva lavorativa per il futuro”. 

Per quel che riguarda le procedure di
riqualificazione del personale giudiziario, prosegue la Fp Cgil
Nazionale, “il nostro giudizio critico (e preoccupato)
sull’insufficiente realizzazione degli impegni assunti dal Ministro
Orlando purtroppo non cambia. Le procedure di selezione e di formazione
riguarderanno parzialmente due profili, lasciando fuori figure
professionali affini giuridicamente e determinando, per questa via,
soluzioni ingiuste e inefficaci a problemi annosi e sacrosanti di
migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Non è per noi, quindi,
sufficiente lamentare la bocciatura di emendamenti all’art. 21 ter per
tacitare coscienze e dimenticare impegni assunti formalmente”. 

Il confronto, conclude la Fp Cgil
Nazionale, “continua ad essere, per noi e per il Ministro Orlando, un
percorso obbligato per definire soluzioni adeguate e non più rinviabili,
avviate per una parte dei lavoratori e che vanno estese anche alle
altre figure professionali. Per queste ragioni va ripresa la trattativa
al più presto, in modo da dare risposte a tutti. Vorremmo che
giungessero dal Ministro tutti i chiarimenti necessari, le indicazioni e
i nuovi impegni per sbrogliare finalmente una matassa davvero
ingarbugliata e non da noi. Se poi questo avverrà al termine di un
incontro con le rappresentanze sindacali ancor meglio”. 

Lettera unitaria Ministro Pinotti

Roma, 24 novembre 2016

 

 

Al
Ministro della Difesa

Roberta
Pinotti

 

Al
Sottosegretario di Stato alla Difesa

Domenico
Rossi

 

 

On. le Ministro,/On.le Sottosegretario,

 

ad un anno dalla lettera, inviataci il 14 dicembre 2015 dall’Ufficio di
Gabinetto, nella quale si comunicava il Vostro intervento per risolvere alcune
rilevanti problematiche per il personale, ci preme richiamare la Vostra attenzione
su diversi temi che ancora attendono una risoluzione.

 

Se abbiamo accolto con favore la normativa per l’incremento dei fondi
per la retribuzione della produttività, la realizzazione delle progressioni economiche
all’interno delle aree e gli importanti passi in avanti compiuti in merito alla
definizione delle funzioni del personale civile, dall’altro lato dobbiamo
rilevare l’assenza di interventi normativi, su temi di interesse primario per
il personale, su cui pure erano stati assunti precisi impegni.

 
In particolare ancora non viene emanato, dopo tre anni di attesa, il dPCM
concernente la tabella di equiparazione tra i ruoli del personale militare e i
livelli funzionali del personale civile.

 

Alla stessa stregua il tema dell’adeguamento dei livelli retributivi del
personale della Difesa alla media di quelli dei dipendenti degli altri
ministeri, da tempo affrontato in uno specifico gruppo di lavoro presieduto dal
Sottosegretario di Stato on.le Rossi, non vede alcuna concretizzazione in soluzioni
normative.

 

Inoltre, attendono ancora risposta le legittime aspirazioni dei
lavoratori, in particolare quelli della prima area, ad una crescita del livello
di inquadramento, da troppo tempo negata.

 

Alla luce dell’importanza delle questioni sopra richiamate e del lungo
tempo trascorso, le scriventi chiedono un urgente incontro.

 

Certi della Vostra attenzione, restiamo in attesa di un riscontro.

 

 

 

      

       FP
CGIL               CISL FP                UIL PA

Francesco
Quinti      Paolo Bonomo      Sandro
Colombi

Pa: Cgil Cisl Uil, oggi manifestazione a Roma contro decreto Camere di Commercio, incontro con Calenda


In tanti per contestare provvedimento,
servono risorse per sistema e occupazione

Roma,
21 novembre – Manifestazione oggi a Roma delle lavoratrici e dei
lavoratori delle Camere di commercio per contestare lo schema di
decreto, in fase di approvazione definitiva, di riforma del sistema
camerale. “In tanti oggi – si legge in una nota di Fp Cgil, Cisl Fp e
Uil Fpl – davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico per
rivendicare cambiamenti del testo di riforma del sistema”.

Nello
specifico Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto “risorse adeguate per
il mantenimento del sistema camerale e tutte le necessarie garanzie per
la salvaguardia occupazionale, sia del personale delle Camere di
commercio sia per quello delle unioni, delle aziende speciali e delle
società partecipate”. In conclusione della manifestazione le
organizzazioni sindacali sono state ricevute dal ministro Carlo Calenda
e, fanno sapere, “hanno manifestato tutte le preoccupazioni per il
futuro dei servizi del sistema camerale e dei suoi lavoratori.”

Il
titolare del dicastero dello Sviluppo economico, riferiscono i
sindacati, “per la prima volta ha manifestato una disponibilità a
rispondere alle esigenze poste dalle organizzazioni sindacali, in
particolare modo sul versante delle tutele necessarie per il
mantenimento dei livelli occupazionali, nel pubblico come nel privato”.
Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl, concludono, “mantengono la massima attenzione
sulla vicenda e confermano lo stato di agitazione del personale delle
camere di commercio in attesa di verificare le intenzioni del governo”.


Pa: Cgil Cisl Uil, decreto Camere commercio deve cambiare, 21 novembre in piazza

Comunicato stampa unitario

Governo smantella sistema camerale,
protesta a Roma davanti al Mise

Roma, 15 novembre – Riparte la mobilitazione del personale delle Camere di Commercio. Lunedì
21 novembre è in programma a Roma, in via Molise davanti alla sede del
Ministero dello Sviluppo Economico a partire dalle ore 14, una
manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema camerale
contro il provvedimento di riforma delle Camere di commercio e per la difesa di oltre 2.000 posti di lavoro a rischio tra la rete camerale e Unioni regionali e aziende speciali.
Un’iniziativa
promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e da Filcams Cgil, Fisascat Cisl
e Uiltucs per sottolineare come, nell’iter di approvazione del decreto
di attuazione della riforma Madia, “il governo, e in particolare il
dicastero dello Sviluppo economico, non abbiano ritenuto di cogliere
molti dei pareri offerti dal Parlamento di modifica del provvedimento di
riforma delle Camere di commercio, così come di incontrarci e ascoltare
le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.
Per
le categorie del lavoro pubblico e del terziario di Cgil, Cisl e Uil il
governo, “negando il confronto, dimostra come quella delle Camere di
commercio non sia altro che una vera e propria contro riforma col solo
obiettivo di smantellare il sistema camerale”. I sindacati, infatti,
sostengono “l’esigenza di una riforma vera che metta al centro il valore
e l’impegno dei lavoratori coinvolti e l’esigenza di un sistema
camerale come riferimento centrale e insostituibile per rilanciare
sviluppo e crescita nei territori”.
Per
queste ragioni, concludono  Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e Filcams Cgil,
Fisascat Cisl e Uiltucs, “ci opponiamo al provvedimento in fase di
approvazione e saremo in piazza lunedì 21 novembre: il decreto nei suoi
prossimi passaggi deve radicalmente cambiare, il governo deve tornare
sui suoi passi e tenere conto delle proposte che abbiamo fatto, e che il
Parlamento ha accolto, a partire dalle necessarie misure di
salvaguardia dei livelli occupazionali del sistema camerale”.

 
 

Comunicato – Esiti riunione DAP

COMUNICATO
UTILIZZO DEL
PERSONALE DI POLIZIA PENITENZIARIA EXTRA MOENIA.

DOPO L’INCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE DEL DAP

ALCUNI IMPORTANTI PASSI VERSO LA SOLUZIONE

 

Un incontro importante, quello
tenutosi lo scorso 23 novembre con i vertici del DAP, in cui abbiamo potuto
verificare una sostanziale convergenza sulla richiesta della FP CGIL di
regolare in modo finalmente trasparente l’utilizzo del personale di Polizia
Penitenziaria al di fuori degli istituti, ovvero presso il DAP, i P.R.A.P. e le
Scuole di Formazione, ponendo così fine a un ventennio di gestione opaca della
materia e con qualche caduta clientelare.

Tre sono gli elementi portanti della
regolamentazione che noi, insieme alla UIL PA, abbiamo sollecitato al DAP:
– La ridefinizione
formale e completa della dotazione organica da destinare alle assegnazioni
extra moenia presso il DAP i P.R.A.P. e le Scuole, dotazione che dovrà
rispondere a reali ed esplicite esigenze dell’Amministrazione. Rispetto a
questa si misureranno con precisione esuberi e carenze;

– L’individuazione di
criteri oggettivi per l’assegnazione eventuale del personale e per l’uscita di
questo dalle destinazioni extra moenia, anche con posizione di distacco. Il
Dirigente generale del Personale, dr. Buffa, ci ha presentato un primo schema
di regole che abbiamo condiviso e che sarà aggiornato per il prossimo incontro.
Interessante è, ad esempio e fra gli altri, il blocco di ogni nuova
assegnazione verso collocazioni che registrano già adesso esuberi;
– La possibilità per
gli istituti penitenziari di disporre immediatamente dei posti resi disponibili
dalle eventuali assegnazioni di personale in sedi extra moenia, che non
graveranno più, anche se vuoti, sugli organici effettivi dei medesimi.

Nei prossimi giorni verificheremo –
in un nuovo incontro – quali precisi provvedimenti verranno adottati per
attuare quanto sopra, provvedimenti accompagnati da un protocollo da sottoporre
alla firma anche delle rappresentanze sindacali della Polizia Penitenziaria.

Ci rendiamo conto che questa
questione possa essere considerata da qualcuno di scarso valore, fra i gravi
problemi che caratterizzano la situazione del personale di Polizia
Penitenziaria, ma si segnerebbe comunque per tutti i poliziotti che svolgono in
condizioni difficilissime il loro lavoro dentro gli istituti, quasi una svolta
epocale in termini di trasparenza ed equità di trattamento, ponendo fine a
metodi clientelari e ingiusti.

Restano naturalmente aperte tutte le
altre problematiche, certo ben più grandi e gravi. Dalla macroscopica e diffusa
carenza di poliziotti penitenziari (ne mancano all’appello quasi 8.000) ed
educatori, al riordino delle carriere del personale, dalla riforma del codice
disciplinare alla tutela dell’incolumità fisica del personale nelle carceri; ed
è, naturalmente, sempre più urgente il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto
da più di sette anni.

Tutte queste (ed altre ancora) sono
le rivendicazioni che sosterranno la

manifestazione della FP CGIL  e
della UIL PA Polizia Penitenziaria indetta, presso il DAP per Martedì 29
novembre

Alla quale vi chiediamo di
partecipare numerosi.
Roma, 24 Novembre 2016 

                                                            FUNZIONE PUBBLICA CGIL

                                                               Il Segretario nazionale

                                                              Salvatore Chiaramonte

   
                                                                     

Giustizia: Comunicato – Bene assunzioni ma dal Ministro Orlando risposte ancora gravemente insufficienti

Apprezziamo certamente l’uscita del bando di
concorso per 1000 nuove assunzioni alla Giustizia, il primo dopo molti anni, ma
non possiamo non rilevare come le procedure previste per l’espletamento del
concorso stesso, quali preselezione, 2 prove scritte ed una orale, anche con
attribuzione di un punteggio specifico, potrebbero determinare l’esclusione di molti
tirocinanti della Giustizia dal concorso stesso, esattamente l’opposto di
quanto assicurato in più occasioni dal Ministro Orlando che si era impegnato
alla valorizzazione dell’esperienza e del contributo effettivo di questi
lavoratori al funzionamento degli uffici, da sei anni, senza diritti e senza
retribuzione dignitosa.

Resta a questo punto al Ministro la
responsabilità di prevedere, con una formale previsione, nel piano assunzioni
2017, di procedure di reclutamento che diano a queste persone una prospettiva
lavorativa vera e dignitosa. Ma, passando alle procedure di
riqualificazione del personale giudiziario, il nostro giudizio critico (e
preoccupato) sull’insufficiente realizzazione degli impegni assunti dal
Ministro Orlando purtroppo non cambia. Le procedure di selezione/formazione
riguarderanno parzialmente due profili, lasciando fuori figure professionali
affini giuridicamente e  determinando,
per questa via, soluzioni ingiuste e inefficaci a problemi annosi e sacrosanti
di migliaia di migliaia di lavoratori. Non è per noi, quindi, sufficiente
lamentare la bocciatura di emendamenti all’art. 21 ter per tacitare coscienze e
dimenticare impegni assunti formalmente (vedi punto 12).

Il confronto continua ad essere percorso
obbligato per noi e per il Ministro Orlando, per definire soluzioni adeguate e
non più rinviabili. avviate per una parte dei lavoratori, vanno estese anche
alle altre figure professionali e va ripresa la trattativa al più presto in
modo da dare risposte a tutti.

Vorremmo che giungessero dal Ministro tutti i
chiarimenti necessari e le indicazioni e i nuovi impegni che sbroglino davvero
una matassa ingarbugliata, e non da noi.

Se poi questo avverrà al termine di un
incontro con le rappresentanze sindacali ancor meglio.

 

 

 

 

p. la Segreteria Fp
Cgil nazionale

Salvatore Chiaramonte

 

 

 

 

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