28.02.2011 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo il DM 1845 ISCRIZIONE IN RUOLO 68° CORSO VIGILI DEL FUOCO
NUOVO INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO
In prosecuzione degli incontri con il Sottosegretario del 18 e 20 uu.ss., le OO.SS., area personale ed area dirigenti e direttivi, sono state invitate a partecipare ad un nuovo incontro il giorno 26 settembre 2006, alle ore 16.
21 settembre 2006
04.06.2007 – Nota all’Amministrazione riferita ai concorsi interni per 90 Operatori Amministrativo-Contabili e per 157 Operatori Tecnico-Professionali; riserva nei concorsi per Dirigenti dell’Amministrazione Civile e Prefettizi del Ministero dell’Interno al personale del ruolo dei Funzionari Direttivi SATI.
08.08.2007 – Ebbene era ora che qualcuno da dentro le istituzioni si accorgesse della deriva in cui le Finanziarie degli ultimi anni hanno gettato il servizio dei Vigili del Fuoco: prima ci ha pensato il centro destra e la finanza creativa di Tremonti, poi la finanziaria di risanamento del ministro del centro sinistra Padoa Schioppa.
Tutto questo, mentre le OO.SS. denunciavano, inascoltate, il collasso del servizio e i lavoratori si facevano carico sulla propria pelle di garantire, comunque, il soccorso alla popolazione, la cui testimonianza più efficace, come al solito è avvenuta e sta ancora avvenendo, con l’emergenza degli incendi boschivi, ma che si presenta ad ogni emergenza quotidiana.
In tal senso, risultano oltremodo stonate le dichiarazioni del Sottosegretario on.le Ettore Rosato, intervistato dal giornalista, che imputa quale segnale di inversione di tendenza le poche misure prese in finanziaria: 600 assunzioni per il 2007, a fronte di un turn-over di 3.500 unità e un organico assolutamente sottodimensionato (28.000 unità anzichè 45.000) rispetto agli standard europei di 1 pompiere ogni 1.500 abitanti – problema affrontato solo parzialmente attraverso l’utilizzo del precariato, al quale, tra l’altro, al momento, non si stanno dando risposte easurienti, rispetto alle necessità; mentre i 60 milioni di euro delle tasse aeroportuali per gli antincendi non sono mai stati disponibili e non si sa quando lo saranno; i 20 milioni del tesoretto, a tal punto danno un minimo di ossigeno, ma serviranno solo a ripianare qualche buco di bilancio; neanche un euro, invece, di risorse aggiuntive per i contratti.
In sostanza il Governo di centro sinistra non ha fatto segnare per i Pompieri nessuna svolta rispetto a quello di centro destra, sia sul piano politico – sindacale, per cui è stato riconfermato l’incardinamento nel Ministero dell’Interno, perpetrando la confusione di ruoli tra ordine pubblico e protezione civile, le cui disfunzioni riemergono puntualmente ogni qualvolta l’Italia deve affrontare le emergenze legate alle calamità, più o meno naturali – siano gli incendi, piuttosto delle inondazioni o terremoti – con l’altrettanto puntuale mortificazione degli operatori del Corpo, che pur provvedendo in larga misura ad affrontarle, ottengono solo una minima parte delle risorse messe in campo complessivamente dal governo per la protezione civile.
Non viene assolutamente rimesso in discussione il modello contrattuale ed ordinamentale simile a quello della Polizia – nessuna revisione della legge di riforma emanata dal centro destra, che riduce gli spazi contrattuali, diritti e tutele di lavoratrici e lavoratori, istituisce un rigido controllo burocratico e centralizzato sui dirigenti tecnici e su tutta l’attività del Corpo Nazionale – ma non con le stesse risorse, per cui, senza voler togliere nulla ai meriti di altri lavoratori, resta inspiegabile che a fronte di un disastro economico tanto conclamato del Corpo, il Ministro Amato destini 60 dei 100 milioni assegnati dalla Finanziaria al suo Ministero – per risolvere, appunto, i deficit amministrativi – alla Polizia e solo 12 milioni ai Vigili del Fuoco e, probabilmente, nella stessa ottica di considerare i Vigili del Fuoco i parenti poveri del Ministero dell’Interno, si riescono ad ottenere risorse aggiuntive per i contratti delle forze di Polizia e nemmeno un Euro per quello dei Vigili del Fuoco.
Per la FP–CGIL VVF tutto questo non è più sopportabile e già a settembre, nella discussione sulla nuova legge finanziaria, il governo dovrà dare risposte concrete in termini di risorse da destinare al rinnovo contrattuale 2006-2009 – risorse aggiuntive per compensare l’alta professionalità del Corpo, il rischio e l’usura dei pompieri per un mestiere assolutamente atipico nella P.A. – e tenendo fede agli impegni per il miglioramento della qualità del servizio, assunti con il Memorandum, una volta stabiliti compiti e funzioni istituzionali, stanziare risorse per gli organici e il rinnovamento dell’intera organizzazione – mezzi, attrezzature, sedi di servizio – e a tutto l’impianto ordinamentale, da adeguare ad un servizio con spiccate caratteristiche tecniche, che si esplica sul territorio, di alta valenza sociale, orientato, pertanto, verso un decentramento che favorisca l’autonomia gestionale e tecnica e la partecipazione democratica dei cittadini.
Franco Moretti, Michele D’Ambrogio
Di seguito, pubblichiamo l’artico uscito sulla “Repubblica” di oggi, sull’allarme della Corte dei Conti per i bilanci in rosso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e le carenze di 3.500 unità negli organici.
15.11.2007 – In data 13 novembre u.s. si è svolto l’incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS. dei Dirigenti e Direttivi avente come oggetto la definizione dei criteri per lo scrutinio per merito comparativo per l’accesso alle qualifiche dirigenziali.
A base di tale incontro veniva trattata la proposta avanzata dall’Amministrazione, inviata alle OO.SS. in data 22.10.2007, sulla quale, è bene rammentare, la nostra O.S., attesa la complessità dell’argomento, nonostante l’Amministrazione si fosse limitata alla richiesta di eventuali osservazioni, aveva richiesto, ottenendolo, l’incontro del 13 novembre.
La riunione ha visto la nutrita partecipazione di rappresentanti, in particolare, di Funzionari Direttivi.
Nella fase iniziale dell’incontro l’Amministrazione si è limitata a presentare succintamente i nuovi criteri, a sottolineare la necessità di procedere in tempi rapidi alla definizione dei criteri di scrutinio ed ha chiesto alle OO.SS. le proprie osservazioni.
Alla fine del così detto “giro di tavolo” si è notata un’ampia convergenza di tutte le sigle su argomenti di notevole importanza.
In particolare tutte le sigle hanno evidenziato l’incongruenza della brevità del periodo di valutazione dei titoli, solo 5 anni.
In molti sono intervenuti poi su aspetti specifici, facendo osservazioni interessanti ed evidenziando quanto sia difficile trovare criteri veramente oggettivi; non a caso si sono notati interventi tesi a portare acqua al mulino dei soliti.
La nostra OS ha fortemente sottolineato l’inderogabile necessità di una attenta ricerca di criteri oggettivi, evitando quella genericità che spesso produce discriminazioni e che privilegia pochi nei confronti di molti.
Nel dettaglio la posizione che è stata espressa dalla CGIL al tavolo, sarà oggetto di una nota che a breve sarà pubblicata sul nostro sito.
Si evidenzia, inoltre, che la FP CGIL ha altresì sottolineato la necessità, colpevolmente ignorata da altre sigle e condivisa invece da altre (SIN.DIR e AP VVF), di regolamentare l’applicazione dei 10 punti previsti per il criterio “potenzialità di sviluppo professionale”, altrimenti noto come criterio discrezionale dell’Amministrazione e la cui applicazione, nel passato più o meno recente, ha provocato forti malumori nella categoria.
Nella nota che sarà inviata all’Amministrazione, è stato evidenziato che non è noto se nell’anno 2005 e precedenti siano state o meno effettuate valutazioni dei Dirigenti.
Se queste valutazioni sono state fatte e i Dirigenti non ne hanno avuto conoscenza, ovvero, è stato loro impedito di fare una qualsivoglia osservazione a tutela della propria professionalità, sarebbe un fatto molto grave.
In questo senso è stata avanzata la richiesta di non tenere conto di queste eventuali valutazioni e in subordine, di assegnare a tutti i Dirigenti il massimo punteggio assegnabile.
Al termine dell’incontro l’Amministrazione ha assicurato che terrà in debito conto le osservazioni formulate dalle OO.SS., assicurando, nel contempo, il proprio impegno a definire i criteri, al fine di consentire il rapido avvio dei prossimi scrutini.
Per l’area della Dirigenza e dei Direttivi
Ugo Bonessio – Roberto Lupica
09.11.2007 – Allegate di seguito: la documentazione relativa ai nuovi criteri per gli scrutini per merito comparativo per l’accesso alle qualifiche dirigenziali del CNVVF – sui quali le OO.SS. avrebbero dovuto formulare le osservazioni entro oggi, 9 novembre; la richiesta di incontro per discutere della materia.
28.02.2008 – Con nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane, Area IV, Prot. N.52975, del 28/02/2008 , avente per oggetto “Mobilità Vigili del Fuoco”, ovvero, di seguito alla nota nr. 52386 datata 15.2.2008 con la quale sono stati trasmessi gli elenchi dei Vigili del fuoco interessati al trasferimento, ci è stato comunicato che i movimenti concernenti il personale generico avverranno a decorrere dal 10.3.2008.
Per quanto concerne invece il personale specialista è stato fatto presente, come indicato nella circolare del 12 dicembre 2007, che “poiché quasi tutti i nuclei presentano notevoli carenze rispetto agli organici previsti, le domande di trasferimento saranno accolte soltanto se si renderà possibile un turn-over con altre unità che abbiano seguito appositi corsi di formazione ove vi sia disponibilità di posto nel nucleo richiesto”.
19.07.2008 – Ieri, 18 luglio 2008, si è tenuto il previsto incontro con il Ministro dell’Interno, On.le Roberto Maroni.
La delegazione FP–CGIL VVF – Adriano Forgione, Emilio Occhiuzzi, Michele D’Ambrogio ed Ugo Bonessio – ha sostanziato il proprio intervento sulle problematiche che affliggono il Corpo, ovvero, fermo restando un giudizio fortemente negativo – che vedrà una mobilitazione di tutto il Pubblico Impiego nel mese di settembre – sui provvedimenti sostenuti, in particolare, dai Ministri Tremonti e Brunetta, ha ritenuto prioritario sottoporre all’attenzione del Ministro, soprattutto le condizioni di lavoratrici e lavoratori e le criticità del servizio.
In buona sostanza, sono stati ribaditi i disastrosi effetti di una riforma che, come avevamo abbondantemente preventivato, si è dimostrata inadeguata e dannosa, incapace della benché minima risposta sul fronte della valorizzazione professionale, tanto più su quello della valorizzazione economica: il minimo che si possa fare – e lo abbiamo chiesto con forza – è una revisione strutturale del 217, affinché i contenuti, più che una pessima scimmiottatura dell’Ordinamento delle Forze di Polizia, siano coerenti con i bisogni degli operatori del CNVVF, ma anche con un servizio degno delle aspettative dei cittadini e del Paese.
Non solo: tale riforma, chiarita la missione istituzionale dei Vigili del Fuoco, va corretta ed adeguata a fronte dell’individuazione di un preciso modello organizzativo: chi e cosa sono i Pompieri? Quale i compiti e le funzioni? Quali e quante articolazioni territoriali devono avere? Con che tipo di rapporti nei confronti degli EE.LL., della Protezione Civile, del Volontariato? A nostro giudizio, è solo dopo aver chiarito l’assetto organizzativo del Corpo che diventa sostenibile anche il ragionamento sugli organici e sulle risorse; così come, sempre a nostro avviso, non è immaginando un Corpo sbilanciato sui compiti di Difesa Civile e di sicurezza del “Paese” che ci saranno politiche di sviluppo e potenziamento, semmai ciò potrà avvenire solo con un Corpo a presidio dei territori, delle comunità ed in un rapporto stretto e sinergico con le Istituzioni Territoriali, con la cittadinanza, con il Volontariato.
In estrema sintesi, abbiamo sostenuto la necessità di una riforma fondata su una revisione seria del servizio da rendere alla popolazione, su un forte alleggerimento del Centro e sull’altrettanto forte decentramento di risorse e funzioni sul territorio, sulla valorizzazione delle Direzioni Regionali e dei Comandi Provinciali attraverso una maggiore autonomia gestionale, tecnica, amministrativa e contabile: nulla di più, nulla di meno, di quanto abbiamo sostenuto nell’audizione parlamentare del novembre scorso, nulla di più, nulla di meno di quanto abbiamo riproposto al Ministro ed al Sottosegretario nel mese di giugno u.s..
Terminato il giro di tavolo delle OO.SS. rappresentative del Personale, il Ministro ha sospeso la riunione per poter partecipare al Consiglio dei Ministri convocato a Napoli per le ore 16.00, ma con l’impegno di una prossima ed imminente convocazione, al fine di poter concludere gli interventi sindacali anche per la parte relativa ai Dirigenti/Direttivi.
Prima della sospensione, però, l’On.le Maroni ha abbozzato le risposte ad alcune richieste, distinguendo queste ultime dalla necessità o meno di copertura finanziaria, sulla quale, stante le condizioni generali della finanza pubblica, riguardano un ottica più di Governo, che di singolo ministero.
Tradotto, vista la consistenza del “debito pubblico” tutti devono accettare sacrifici, tuttavia, qualche positiva novità ci sarà sull’emendamento al decreto 112 , a partire dai 400 milioni di euro destinati a sicurezza e soccorso pubblico, alla deroga al blocco delle assunzioni ed al non taglio delle funzioni dirigenziali.
In merito alla riforma del servizio, invece, il Ministro si è reso disponibile ad affrontare la discussione già nel mese di settembre, ovvero, quando in un quadro più ampio le problematiche dei Vigili del Fuoco si intrecceranno con una rivisitazione del Ministero stesso, con l’applicazione del titolo V della Costituzione e della legislazione concorrente, con il ruolo delle Autonomie Locali e con la concretizzazione del federalismo fiscale.
Ogni giudizio sulle dichiarazioni del Ministro è, ovviamente, prematuro, tuttavia sono innegabili taluni positivi riscontri con l’impostazione politico-sindacale e strategica – su temi quali l’autonomia, il decentramento, la valorizzazione della dirigenza periferica e del rapporto con le istituzioni territoriali – da sempre patrimonio della FP–CGIL VVF.
A maggior ragione, pertanto, confuteremo, senza pregiudizi, le eventuali novità con il nostro punto di vista, certi, almeno noi, della nostra coerenza e del fatto che, sull’argomento in parola, abbiamo ed avremo le idee assolutamente chiare .
Per la delegazione FP–CGIL VVF
Adriano FORGIONE – Emilio OCCHIUZZI
12.11.2008 – Il 12 novembre u.s. si è tenuta l’audizione delle OO.SS. del CN VVF sulle problematiche della categoria, presso la 1° Commissione Permanente – Affari Costituzionali – della Camera dei Deputati.
Come FPCGIL VVF abbiamo ribadito, nel poco tempo concesso, le posizioni già espresse nella precedente audizione del 30 settembre al Senato e abbiamo depositato nelle mani del Presidente, la medesima relazione scritta.
In aggiunta, CGIL – CISL – UIL hanno consegnato nelle mani del Presidente, ad integrazione delle singole relazioni, lo stato della vertenza unitaria sul rinnovo contrattuale 2008-2009, organici e risorse di bilancio.
p. la delegazione FP–CGIL
(Franco Moretti)
22.11.2008 – Ieri, presso il Dipartimento dei VVFSPDC, si è tenuta la riunione tra le OO.SS. – personale e dirigenti/direttivi – e l’Amministrazione, nell’ambito della quale avrebbe dovuto continuare il confronto sul Regolamento di Servizio.
In realtà, anche a fronte della novità per la quale il Capo Dipartimento, Dottor Pecoraro, assumerà a brevissimo (il 27 p.v.) l’incarico di Prefetto di Roma, ci siamo trovati di fronte ad elementi nuovi rispetto all’ordine del giorno ed alla necessità di giungere, in tempi brevi, alla definizione di una serie di provvedimenti, su taluni dei quali si erano perse le tracce da diverso tempo: non è certo il caso del Regolamento di Servizio, ma, di sicuro, l’argomento Organizzazione dei Comandi non è mai stato affrontato, mentre per quanto riguarda le dotazioni organiche l’ultima riunione tecnica si è tenuta nel maggio scorso, infine, addirittura a gennaio, risale la chiusura della discussione relativa all’organizzazione delle Direzioni Regionali.
Ci è stato spiegato che la necessità di chiudere nel più breve tempo possibile non è dettata, comunque, solo dalla scadenza temporale del mandato del Capo Dipartimento – fermo restando che, per quest’ultimo, poter marcare alcune delle questioni su cui si è decisamente impegnato, sarebbe motivo di pregio e soddisfazione – ma, soprattutto, dalla volontà politica di emanare rapidamente provvedimenti fondamentali per il buon funzionamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
La delegazione FP–CGIL VVF – Adriano FORGIONE, Emilio OCCHIUZZI, Michele D’AMBROGIO, Roberto LUPICA – pur manifestando una certa perplessità in merito alla richiesta, quale segno di rispetto ed apprezzamento per il lavoro fin qui svolto, ha confermato la propria disponibilità a proseguire, o ad aprire, il confronto su tutti i temi sopra segnalati, senza però farsi condizionare da una fretta eccessiva, ovvero, per quanto ci riguarda – ma è una posizione sostanzialmente condivisa anche da altri sindacati – portando a definizione solo quelli sui quali le parti, con un ulteriore sforzo di mediazione e sintesi, riusciranno a trovare una convergenza accettabile.
Ci sono buone premesse affinchè ciò possa avvenire sul regolamento di servizio (alleghiamo l’ultima sintesi dell’Amministrazione, sulla quale, però, quanto meno CGIL CISL e UIL lunedì faranno unitariamente le loro controdeduzioni), soprattutto se, oltre ad alcuni dettagli più o meno “importanti”, verrà sciolto meglio il nodo del rapporto con il volontariato VVF – ammesso che il regolamento in parola sia lo strumento più idoneo – e se verranno chiarite alcune questioni legate alla malattia ed al personale non più idoneo all’attività di soccorso; buone le premesse anche sulle dotazioni organiche a patto che ci vengano meglio chiarite alcune novità dell’ultimissima ora.
Non crediamo ciò possa avvenire per quanto riguarda la discussione sull’organizzazione dei Comandi Provinciali – il cui impianto abbiamo già commentato in modo nettamente negativo – mentre sul riordino delle competenze delle Direzioni Regionali ci è stata consegnata (e di seguito alleghiamo) una nuova bozza di DPR che, prima di assicurare un nostro eventuale assenso, intendiamo confutare con la nostra proposta inoltrata, come su accennato, nel mese di gennaio u.s..
Lunedì p.v. ci sarà un ulteriore tavolo tecnico, mentre mercoledì p.v. ci sarà l’ultimo tavolo politico presieduto dall’attuale Capo Dipartimento, nell’ambito del quale cercheremo con convinzione di trovare le condizioni per dare, ma solo laddove possibile, il nostro assenso sui vari provvedimenti suaccennati.
Per la delegazione FP–CGIL VVF
A. FORGIONE – E. OCCHIUZZI
6.03.2009 – Riconosciuto definitivamente il diritto degli specialisti di volo Vigili del Fuoco al calcolo dell’indennità nella pensione con le modalità e le quote indicate nella nota di lavoro n. 11 dell’INPDAP che di seguito pubblichiamo.
Una conquista importante che rende giustizia ai nostri specialisti e smentisce ancora una volta clamorosamente chi sostiene che solo entrando nel Comparto Sicurezza si possono ottenere riconoscimenti professionali per il Corpo Nazionale.