4.03.2010 – Decreto Lg.ivo 217/05 – in data odierna, si è tenuto l’incontro con l’Amministrazione per le modifiche al decreto 217, dopo l’ultimo che risale a circa tre mesi fa, la riunione in parola è stata caratterizzata come 1° fase organizzativa per il proseguo della discussione, quindi, si è proseguito individuando la modalità di discussione articolo per articolo – oltretutto già decisa in precedenza – e il calendario degli incontri che, a partire da mercoledì 17 marzo p.v., la mattina per il personale non direttivo e non dirigente, il pomeriggio per il personale direttivo e dirigente, avranno una cadenza settimanale, sino alla conclusione dei lavori.
A margine della riunione abbiamo richiesto chiarimenti rispetto ai concorsi per i passaggi di qualifica e alle assunzione riferite agli anni 2010-2012.
Per i passaggi di qualifica, qualsiasi decisione e legata all’esito del riscorso al consiglio di stato che sarà discusso nell’udienza fissata per il 23 marzo p.v., mentre, per le prossime assunzioni non abbiamo ricevuto buone notizie.
In sintesi, fatte salve le assunzioni di circa 392 unità , tutte dedicate alla stabilizzazione, ( 95 + 297, per le 95 siamo ancora in attesa dell’autorizzazione del MEF), per le restanti assunzioni comprese quelle del turn over – che la finanziaria 2010 con un colpo di mano ha dedicato alle graduatorie VFB -, l’amministrazione, a detta dei competenti dirigenti centrali, ha paventato la volontà di fare ricorso soltanto a quella del nuovo concorso a 814, che si prevede, sia attiva gia da settembre 2010, e quindi, si procederà alla chiusura della graduatoria della stabilizzazione.
Quanto dichiarato non ci convince affatto ne ci soddisfa, per quanto ci riguarda la graduatoria della stabilizzazione deve essere portata a conclusione con l’assunzione di tutti gli idonei, questo deve avvenire nella prevista fase del ripristino del turn over 2010 – 2012 dedicandolo interamente al personale volontario vvf, mentre, per l’assunzione del nuovo concorso, l’amministrazione si deve impegnare e reperire nuovi appositi fondi da dedicare al potenziamento del Corpo.
In conclusione, ci attiveremo con tutti i mezzi disponibili per dare una adeguata e rapida risposta a tutti coloro che hanno vissuto lo status del precariato all’interno della nostra Amministrazione negli ultimi dieci anni, permettendo in tal modo al Corpo di sopravvivere, superando le gravi criticità dovute alla cronica mancanza degli organici.
Roma, 09 settembre 2010
alla c.a. Al Ministro dell’Interno
On.le Roberto Maroni
e.p.c. Sottosegretario di Stato all’Interno
On.le Francesco Nitto Palma
Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco S.P. e D.C.
Prefetto Francesco Paolo Tronca
Capo del Corpo Nazionale – vice Capo Dipartimento
Dott. Ing. Alfio Pini
Oggetto: Manovra correttiva alla Legge.n.122 del 30.07.2010. Richiesta interventi urgenti a favore del Corpo Nazionale VV.F.
Egregio Sig. Ministro,
siamo venuti a conoscenza che il Governo si appresta a predisporre un intervento correttivo alla legge n.122 del 30 luglio 2010 contenente “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”.
Le scriventi ritengono sia possibile attraverso questa prossima attività governativa, articolare quei interventi urgenti di modifica, che rientrano anche tra impegni assunti dal Governo all’atto dell’approvazione parlamentare della citata legge e sono indispensabili a garantire un miglior servizio prestato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Ci riferiamo in particolare, alla necessità di recuperare la centralità dell’attività istituzionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in materia di rilascio del certificato di prevenzione incendi (C.P.I.) alle imprese e alle attività produttive attraverso il ripristino del sistema in vigore ante le modifiche apportate con legge n.122 del 30.07.2010. A tal proposito sicuramente ricorderà che su questo argomento lo stesso Governo, riconoscendo l’esigenza di garantire la pubblica incolumità, ha accolto uno specifico Ordine del Giorno presentato dalla maggioranza parlamentare.
Inoltre, sempre attraverso la manovra correttiva in questione, consideriamo indispensabile un intervento normativo che consenta una deroga straordinaria e temporanea alle procedure concorsuali previste dalle norme vigenti per i passaggi di qualifica a Capo squadra e Capo Reparto dei Vigili del Fuoco, finalizzata al recupero delle pesantissime carenze presenti in quelle qualifiche e che non consentono la corretta composizione delle squadre di soccorso con le conseguenti ricadute sul servizio prestato dal Corpo al Paese.
Sicuri di un suo fattivo e risolutore intervento si resta in attesa di un cenno di riscontro.
Distinti saluti.
F.P. CGIL NAZIONALE VVF FED. NAZ. SICUREZZA CISL UIL NAZ. VVF
Michele D’Ambrogio Pompeo Mannone Alessandro Lupo
COORDINAMENTI VVF E FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA SICUREZZA .
Roma 03 dicembre 2010
Alla c.a. Dott. Ing. Alfio PINI
Capo del Corpo Vigili del Fuoco
Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Cerrone Giuseppe
Oggetto: -Convenzione tra Dipartimento dei VVF e Associazione Nazionale VV.F. in quiescenza. -Nota del 29.10.2010 del Capo del Corpo di interpretazione dell’art. 28 lettera f) del CCNI del 20 febbraio 2004.
Egregio,
con due recenti note, di cui si allega copia, le Scriventi avevano avanzato precise obiezioni in merito alle iniziative assunte sugli argomenti in oggetto.
Verifichiamo con profondo disappunto che le nostre richieste di sospensione della convenzione sottoscritta durante il recente raduno dei VV.F. di Cortina tra Dipartimento e l’Associazione dei Vigili del Fuoco in quiescenza, non solo non sono state riscontrate, così come vorrebbero le corrette relazioni sindacali, ma l’Amministrazione ha lasciato, senza prevedere nessun intervento di raccordo, che l’Associazione in parola dettasse, in modo unilaterale ai propri associati, le linee di comportamento per l’applicazione sul territorio della convenzione.
Tale iniziativa che sta creando tra il personale VV.F. in servizio, le comprensibili preoccupazioni per la provvisorietà a cui è stata lasciata la gestione dell’intero impianto contenuto nella convenzione.
Allo stesso modo rileviamo una pesante caduta nelle relazioni sindacali, in merito alla mancata risposta sulla richiesta di sospensione della nota con la quale il Capo del Corpo in data 29 ottobre 2010 ha unilateralmente e impropriamente modificato le disposizioni emanate con apposita Circolare Ministeriale dal Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco con cui si erano regolate, conformemente al dettato contrattuale, le attribuzioni delle prestazioni straordinarie al personale VF autista inviato in missione.
Verifichiamo inoltre che il Capo del Corpo con i propri chiarimenti, abbia invece generato una diffusa confusione tra i Comandanti provinciali ampiamente testimoniata da taluni fantasiosi Ordini del Giorno emanati sulla questione.
Pertanto si chiede un urgentissimo incontro sulle materie indicate in oggetto, anche in relazione al clima di preoccupazione e di particolare attenzione che il personale VVF tutto sta manifestando, incontro propedeutico a scongiurare ulteriori azioni di protesta sindacale.
In attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.
F.P. CGIL NAZIONALE VVF FED. NAZ. SICUREZZA CISL UIL NAZ. VVF
Michele D’Ambrogio Pompeo Mannone Alessandro Lupo
13.09.2006 – ROMA – A margine della riunione tenutasi il 24 luglio u.s., in tema di relazioni sindacali, l’Amministrazione aveva consegnato al Sindacato una bozza di ipotesi di accordo sulle forme di partecipazione sindacale compatibili con il decreto 217/05; ebbene, nonostante già in quella riunione avessimo rigettato tale impostazione, entro il giorno 15 settembre ci viene chiesto formale parere. Per maggior comprensione alleghiamo la bozza incriminata e le osservazioni richieste.
(Adriano Forgione)
26.06.2007 – Nei giorni scorsi è stato trasmesso alle OO.SS. del Corpo il nuovo testo del D.L.ivo 217 /05, aggiornato con le modifiche ed integrazioni scaturite dal “confronto” con i Sindacati del personale e dei dirigenti e direttivi. Allegata, di seguito, la nota con cui la FP–CGIL VVF esprime il parere sui contenuti del nuovo decreto.
28.10.2007 – Si è tenuta il 25 u.s. – presso la Camera dei Deputati, 1^ Commissione Affari Costituzionali – la preannunciata audizione delle OO.SS. rappresentative dei VVF.
Oltre al Presidente Violante, erano presenti ed hanno preso parola, per l’UNIONE l’On.le Graziella Mascia (PRC), per l’Opposizione l’On.le Italo Bocchino (AN).
Alleghiamo di seguito la memoria consegnata, dalla delegazione FP–CGIL VVF, i cui tratti essenziali, esposti durante l’intervento, hanno sottolineato la necessità – peraltro condivisa, guarda caso, dall’On.le Mascia – di ridefinire chiaramente i compiti istituzionali del Corpo al fine di superare, a partire dal fronte normativo, inutili e dannose sovrapposizioni e duplicazioni (Protezione Civile, Polizia, Corpo Forestale, Soccorso Alpino…); medesima necessità anche sul fronte organizzativo, la cui ridefinizione sulla base, appunto, del ruolo istituzionale del Corpo, dovrebbe individuare le dotazioni organiche, l’entità dei presidi territoriali – sia permanenti, che volontari – le risorse di bilancio per garantire adeguatamente il servizio a tutta la popolazione; urgentissimo, infine, anche il punto sullo stato della riforma nei confronti della quale procedere con gli interventi necessari – abrogativi e/o correttivi – i cui effetti, contrariamente alla situazione attuale, producano effettivamente quella valorizzazione economica e professionale tanto attesa, quanto meritata.
27.11.2007 – Nei giorni scorsi avevamo commentato la ripresa del negoziato sul “Patto per il Soccorso” – con la presentazione di una nuova bozza interministeriale, sulla valutazione della quale avremmo intrecciato il giudizio con i contenuti della Finanziaria.
Ebbene, dopo aver letto il testo della manovra economica evaso dal Senato e dopo aver ascoltato talune voci che filtrano da esponenti del Governo, di seguito alleghiamo un volantino con il nostro pensiero.
01.04.2008 – Stiamo assistendo da alcuni giorni al fiorire di polemiche – spesso strumentali – nei confronti della componente volontaria del Corpo, sia quella definita “a campana”, in particolare laddove (sembra) si creano problemi di sovraordinazione gerarchica a svantaggio della componente permanente, sia nei confronti dei tanto vituperati discontinui/precari per (sembra, ma puzza di imbroglio) favorire i quali (quanto meno quelli già esistenti), si vorrebbe impedire ad un qualsiasi cittadino di iscrivirsi all’albo del volontariato VVF – e se lo fa anche perchè spera in una opportunità di lavoro nei Pompieri, non c’è nulla di scandaloso – nè si dovrebbero più fare corsi per volontari VVF, tanto meno aprire nuovi distaccamenti.
Ebbene, siamo stati indecisi a lungo se confermare, o meno, in prima persona, la posizione della FP–CGIL VVF nei confronti di queste problematiche; il compagno Roberto BERNARDINI, Coordinatore FP–CGIL VVF della Toscana ci ha tolto dall’impiccio: pubblichiamo, di seguito, la sua analisi, le sue valutazioni e le prospettive che ne derivano, poichè le condividiamo e le sosteniamo, non da oggi, ma da sempre.
Adriano FORGIONE
COORDINAMENTO FP–CGIL VVF TOSCANA
Care/i compagne/i,
sono venuto a conoscenza della circolazione, in talune sedi della nostra regione, di documenti di altre OO.SS. ineggianti particolari prese di posizione nei confronti di quei cittadini italiani che, a norma di legge ed avendone i requisiti (art.18, DPR 6 Febbraio 2004, n.76), decidono di farsi reclutare ed iscrivere tra i volontari del CNVVF (art.1, DPR 6 Febbraio 2004, n.76).
In tal senso, mi corre l’obbligo, poiché mi è stato richiesto, di fornire, di seguito, alcune precisazioni, cercando di spiegare quello che io penso e quale sia il mio punto di vista sulla questione, pensando di non sbagliare se affermo che ciò sia anche il punto di vista della FP CGIL VV.F..
La prima affermazione, a mio avviso opinabile, è che la Legge Finanziaria 2007 ha riconosciuto la condizione di precari a tutti i volontari VF: non è così, né lo sarà per il futuro!
* Estratto dal comma 519, finanziaria 2007:…omissis…nei limiti del presente comma, la stabilizzazione del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e’ consentita al personale che risulti iscritto negli appositi elenchi, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, da almeno tre anni ed abbia effettuato non meno di centoventi giorni di servizio;
* Tale comma, è stato successivamente integrato con la finanziaria 2008, articolo 3, comma 91: il limite massimo del quinquennio previsto dal comma 519 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, al fine della possibilità di accesso alle forme di stabilizzazione di personale precario, costituisce principio generale e produce effetti anche nella stabilizzazione del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nelle forme disciplinate dalla medesima legge. Conseguentemente la disposizione che prevede il requisito dell’effettuazione di non meno di centoventi giorni di servizio, richiesto ai fini delle procedure di stabilizzazione, si interpreta nel senso che tale requisito deve sussistere nel predetto quinquennio.
Ebbene, credo che non ci siano dubbi: non tutti i volontari VVF sono precari – ovvero, accedono alla procedura di stabilizzazione – ma lo sono solo coloro che risultano iscritti negli appositi elenchi da almeno tre anni (a partire dal 31.12.2006) ed abbiano effettuato almeno 120 giorni di servizio nell’ultimo quinquennio (tra il 1 gennaio 2002 ed il 31 dicembre 2006).
Solo chi ha queste caratteristiche si può definire volontario/precario, tutti gli altri continueranno ad essere volontari – o a domanda, o d’ufficio, in quanto ex ausiliari – secondo quanto definito dall’art. 1, DPR 6 Febbraio 2004, n. 76; né alimenteranno il precariato coloro che sono divenuti volontari VF dopo la finanziaria 2007, né quelli che lo diverranno in futuro, poiché, come è evidente, o si riscrive una nuova norma che li include, o non potranno mai più rientrare nei parametri temporali succitati.
Appare, pertanto, decisamente fuori luogo anche il richiamo al comma 419, articolo 1, finanziaria 2008: “E’ fatto divieto alle Amministrazioni destinatarie delle risorse – relative alla stabilizzazione – di ricorrere a nuovi rapporti di lavoro precario nei cinque anni successivi all’attribuzione delle stesse”, così come, appaiono ancora più fuori luogo le richieste di interrompere la programmazione di nuovi corsi per il personale volontario.
Mi si permettano, prima di concludere, alcune sommesse riflessioni anche sul precedente capoverso.
Stabilito che il divieto di ricorrere a nuovi rapporti di lavoro precario non può, in alcun modo e senza alcun dubbio, riguardare l’Amministrazione dei Vigili del Fuoco, chiedere di non programmare più corsi di formazione per il personale volontario, oltre ad essere contro le norme esistenti – a partire dalla LEGGE 13 MAGGIO 1961, n. 469 – rasenta il masochismo e ricorda molto il famoso struzzo che, davanti al “pericolo”, nasconde la testa sotto la sabbia.
Secondo quale ragionamento o logica si vorrebbe impedire ad un cittadino di iscriversi al volontariato VVF e di avere in tempi congrui l’idoneo corso di formazione?
Un conto è chiedere con forza la revisione del DPR 76/04, il ritorno alla separazione tra i volontari che vengono richiamati dai Comandi e quelli che prestano servizio nei Distaccamenti, l’affermazione della sovraordinazione gerarchica del personale permanente e della meritoria funzione, non sostitutiva, ma di supporto, di quello volontario, uno sviluppo sensato della componente volontaria che non pregiudichi il potenziamento di quella permanente, e una formazione dei quadri volontari adeguata ai tempi ed alle esigenze del servizio, altra cosa è chiederne pretestuosamente un ridimensionamento, malgrado, in determinate condizioni e circostanze, il loro contributo sia prezioso ed irrinunciabile, peraltro richiesto anche nella nostra regione in diverse occasioni, anche da coloro che oggi firmano documenti per chiedere l’interruzione della formazione del personale volontario.
Certa “politica”, certa burocrazia prefettizia e certe OO.SS. – sostenendo ed approvando la legge 252/04 ed il D.L.ivo 217/05 – hanno voluto e vogliono un Corpo super specialistico i cui compiti siano quelli della difesa civile e del contrasto ad eventi terroristici con armi non convenzionali; hanno voluto e vogliono un Corpo che, invece di occuparsi della protezione dei cittadini e della salvaguardia dell’ambiente, si deve occupare della “continuità politica ed economica del Paese”; hanno creato le condizioni per cui, al Corpo, vengono continuamente ridotti gli organici e le risorse ed hanno creato le condizioni per un utilizzo del “Volontariato” né nobile, né funzionale: ma ora, di cosa si lamentano?
Mi sembra che la FP–CGIL VVF aveva le idee chiare prima e continua ad averle: bisogna ridiscutere il modello organizzativo del Corpo, ristabilirne ruolo e compiti, consolidare dotazioni organiche coerenti con gli standard europei (1 VF/ogni 1500 abitanti) e le risorse necessarie al buon funzionamento, il tutto in stretta sinergia con tutti gli altri soggetti che si occupano di Protezione Civile, siano essi le Amministrazioni Locali, siano i volontari VVF e non, siano i semplici cittadini.
Tutto il resto, comprese le fibrillazioni e le polemiche delle ultime settimane nei confronti della componente volontaria del Corpo – la cui esistenza è sancita dalla legge 13 MAGGIO 1961, n. 469 – sono scorciatoie che creano solo confusione, non danno risposte e soluzioni ai problemi, ma soprattutto rischiano di aggravare ulteriormente la capacità operativa dei Vigili del Fuoco.
Il Coordinatore Regionale FP–CGIL VVF Toscana
Roberto BERNARDINI
3.9.2008 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la tabella ufficiale, inviataci, in data odierna, dall’Ufficio Risorse Finanziarie dell’ aggiornamento e degli arretrati della indennità di rischio e mensile, derivanti dall’applicazione del CCNL 2006-2009, biennio economico 2006-2007, per la parte integrativa sottoscritta il 13 marzo u.s..
L’ aggiornamento decorrerà dal mese di ottobre, di conseguenza gli arretrati si fermano a settembre 2008: le cifre contenute nell’ultima colonna sono lorde e soggette a trattenuta IRPEF.
Come sono stati calcolati gli arretrati: da marzo 2007 decorre l’incremento pieno dell’indennità – sia rischio che mensile -, che è già stata pagata in parte a decorrere da settembre 2007, pertanto da marzo 2007 a agosto 2007 gli arretrati sono calcolati per l’ammontare dell’intera cifra dell’aumento, mentre da settembre ad oggi l’arretrato è dato solo dalla differenza con quanto già percepito.
Esempio CS:
– da marzo 2007 a agosto 2007 Euro 38,91×6
– da settembre 2007 a settembre 2008 Euro 21,64×13
Gli importi sono maggiorati delle quote di 13a mensilità per il 2007.
Esempio Assistente:
– da marzo 2007 a agosto 2007 Euro 17,95×6
– da settembre 2007 a settembre 2008 Euro 12,75×13