Interpello nazionale per i trasferimenti a domanda del personale di Polizia Penitenziaria dal settore per adulti al settore minorile
L’Amministrazione, in data 27 settembre 2007, risponde alla nota Fp cs194 del 3 agosto scorso sulla situazione della Casa di Reclusione di Mamone. (La nota Fp cs194 è consultabile sull’archivio delle News del sito).
Il Verbale della Riunione svoltasi al DAP lo scorso 13 dicembre per discutere dello schema di D.M. istitutivo del Direttore dell’Area Sicurezza.
La nota cs 034/2008 con cui la Fp Cgil torna nuovamente, dopo l’intervento del 10 ottobre 2007, ad esortare l’ amministrazione ad adeguare, anche alla luce dei recenti pronunciamenti della Corte di Cassazione, la normativa che attualmente regola e disciplina la concessione dei permessi di cui all’art. 33 della Legge 104/1992 al personale di Polizia penitenziaria.
Le OO.SS. sono state convocate il prossimo 18 settembre per un incontro col nuovo Capo del Dipartimento Pres. Franco Ionta.
La nota con la quale la Fp Cgil, a seguito della visita effettuata da una propria delegazione alla CC di Monza e di assemblea con il personale, chiede ai vertici del DAP interventi immediati per il risanamento delle irregolarità riscontrate e segnalate.
Circolare DAP sul trattamento economico a seguito di assenze da servizio per infermità del personale dipendente dell’Amministrazione penitenziaria: art. 71 D.L. n. 112 convertito in Legge 6.8.2008 n. 133 etc.
Prot.n. CS 13/2007 del 17.01.2007
Alle Segreterie regionali e comprensoriali FP Cgil
Ai Delegati ed iscritti FP CGIL Polizia penitenziaria
F.E.S.I. 2006 – Raggiunta una intesa di massima
Care/i Colleghe/i,
si è chiusa nella tarda serata di ieri la riunione sull’ipotesi di accordo per la ripartizione del fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali della Polizia penitenziaria.
Un confronto aspro e serrato, che ha visto la FP CGIL determinata nel raggiungere ed ottenere gli obiettivi declinati nella proposta unitaria trasmessa all’amministrazione lo scorso 29 novembre, nella quale – come certo rammenterete – avevamo inserito le richieste contenute nella nostra piattaforma rivendicativa, elaborata sulla base dei contributi offerti dagli operatori coinvolti.
Giudichiamo l’intesa complessivamente buona ma non del tutto soddisfacente, specie nella parte in cui l’amministrazione – e parte delle OO.SS. presenti – si ostina a non voler trattare l’argomento delle presenze-assenze in maniera omogenea tra il personale rientrante nelle fattispecie denominate A1-A2 e A3.
Invero va detto che, almeno nella seconda parte, l’intesa presenta alcuni aspetti innovativi, poiché per la prima volta – ed è questa il vero elemento di novità introdotto e fortemente voluto dalla FP CGIL – valorizza appieno la contrattazione decentrata destinandovi il 30% dello stanziamento complessivo del fondo ovvero, in altre parole, le somme necessarie ad incentivare e remunerare i compiti che – a secondo delle esigenze contrattate e stabilite in ogni posto di lavoro – comporteranno maggiori responsabilità e disagio nel lavoro quotidiano garantito dagli operatori della Polizia penitenziaria.
In estrema sintesi, quindi, e in attesa di ricevere il testo definitivo dell’accordo, questi i punti salienti dell’intesa.
A differenza del passato, saranno solo 3 le fasce stabilite per i destinatari:
A1) prevede la corresponsione degli incentivi al personale impiegato in compiti operativi articolati su turni h. 24, che assicura nel mese di riferimento 24 giorni di presenza effettiva con 2 turni notturni, 2 turni pomeridiani e 1 festivo. A tale fattispecie sarà garantita una somma mensile tra i 40 e i 45 euro (sarà certa in seguito);
A2) prevede la corresponsione degli incentivi al personale impiegato in compiti operativi i cui turni di servizio sono organizzati – o meno – in h. 24, che assicura nel mese di riferimento 24 giorni di presenza, ivi compreso quello impiegato presso la matricola, servizio N.T.P., Scali Aeroportuali, Ferroviari e Portuali, Servizio Cinofili e Reparti a Cavallo, Basi Navali, scorte ecc. Per avere titolo all’incentivo, che sarà compensato con la somma mensile di 24.50 euro, dovranno comunque essere garantiti 15 giorni di servizio effettivo nell’arco del mese di riferimento;
A3) prevede la corresponsione degli incentivi al personale che contribuisce alla produttività collettiva impiegato in compiti non operativi. Per avere titolo all’incentivo, che sarà compensato con la somma mensile di 19.25 euro, dovranno essere garantiti 24 giorni di servizio effettivo nell’arco del mese di riferimento, ovvero 20 nell’ipotesi di settimana compattata.
I turni di reperibilità saranno compensati con 6.20 euro a turno, indennità cumulabile con la presenza esterna, mentre ai comandanti di reparto degli istituti e servizi penitenziari, dei coordinatori N.T.P., delle Scuole, degli istituti e servizi per i minori, è stato rivisto e omogeneizzato il compenso previsto per la funzione di comando e la responsabilità, che diventa di 60 euro mensili.
Per quanto concerne – inoltre – lo stanziamento economico destinato al centro amministrativo Giuseppe Altavista, è stata formalmente richiesta e ottenuta l’apertura di un tavolo di confronto presso il DAP.
Nei prossimi giorni ci sarà trasmessa l’ipotesi di accordo e la relativa bozza di circolare che l’accompagnerà, sulle quali faremo ovviamente una valutazione definitiva, che riteniamo essere non di secondaria importanza soprattutto perché dovrà impartire alle articolazioni periferiche dell’amministrazione penitenziaria le necessarie disposizioni finalizzate a garantire – come opportunamente dichiarato dal Capo del DAP – per il raggiungimento di tutti gli accordi decentrati entro il termine massimo del 31 marzo 2007, pena la restituzione dei soldi dei poliziotti alle casse dello Stato!
Fraterni saluti
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Polizia penitenziaria
Francesco Quinti
Alle Segreterie regionali e territoriali Fp Cgil
Ai delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia penitenziaria
Prot. n. CS142/2007
Polizia penitenziaria negli UEPE – Il DAP riconosce le ragioni della Fp Cgil!
Care/i colleghe/i,
lo avevamo detto e sostenuto con forza, in splendida solitudine, unica tra le OO.SS. della Polizia penitenziaria ad avere il coraggio di metterlo nero su bianco, e oggi il DAP – con la nota che rinvia il confronto – riconosce che avevamo ragione!
Sapevamo che presto la verità sarebbe venuta a galla, ed evidentemente avevamo ragione da vendere quando – pur manifestando posizioni di assoluta condivisione a progetti di ampliamento delle competenze e delle attività della Pol.Pen. – accusavamo l’Amministrazione di voler mandare allo sbaraglio la Polizia penitenziaria con un progetto normativamente debole, che lasciava prefigurare il rischio di una sua facile impugnazione da parte delle altre Amministrazioni deputate al controllo delle misure alternative, nel quale oltretutto l’attività prevista per gli appartenenti al Corpo rischiava di essere sminuita nel ruolo e nelle funzioni rispetto a quella garantita dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia di Stato, che assicurano il servizio senza alcuna limitazione territoriale e in piena autonomia, non solo in ambito comunale come invece previsto nel progetto per la Polizia penitenziaria.
Nonostante le assicurazioni fornite alle OO.SS. al tavolo negoziale, infatti, nessun accordo e/o decreto interministeriale era stato concluso tra il Ministro della Giustizia e il Ministro dell’interno per disciplinare il progetto che prevede l’utilizzo della Polizia penitenziaria nell’esecuzione penale esterna, seppure in via sperimentale.
Ma soprattutto, stando ai contenuti della nota fatta pervenire dal DAP, avevamo fortissimamente ragione quando sostenevamo che il progetto in questione, con le attuali insufficienti risorse economiche ed umane disponibili, era complessivamente insostenibile, improponibile, perché finiva solo per aggravare pesantemente le condizioni di vita e di lavoro degli operatori della Polizia penitenziaria negli Istituti e Servizi penitenziari, rese già estremamente difficoltose dalla forte carenza di personale patita dalle strutture penitenziarie soprattutto del centro nord del Paese, attualmente – come peraltro assunto anche dalla Direzione Generale del Personale con la recente circolare diffusa – finanche impossibilitate a garantire le ferie e i riposi agli operatori.
Oggi, resosi evidentemente conto del grave errore che stava compiendo, il Dipartimento comunica che ” in ragione delle attuali risorse umane e strumentali, la sperimentazione potrebbe avvenire nei distretti regionali di Puglia, Lazio, Campania e Sicilia”, ammettendo – di fatto – che il problema della carenza di personale di Polizia penitenziaria rilevata dalla FP CGIL non solo esiste, ma non può e non deve essere assolutamente sottovalutata!
Serve altro? A noi no, perché eravamo assolutamente convinti della serietà e della fondatezza delle nostre rivendicazioni; ora vogliamo capire – però – come si giustificheranno di fronte ai propri iscritti quelle OO.SS. che avevano fortemente criticato la FP CGIL, e che pur di rincorrere il progetto dell’Amministrazione – e i verbali delle riunioni presto lo testimonieranno – non hanno esitato ad offrire convinte il proprio assenso.
Per quanto ci riguarda, riteniamo sia giunto il momento della riflessione, dell’analisi serena e meditata dei fatti fin qui accaduti e, a tal proposito, ci sentiamo quanto meno di affermare – senza tema di smentita – che anche di fronte a critiche spietate, esagerate ed ingenerose, mai è venuto meno alla FP CGIL il coraggio di assumere la responsabilità delle scelte compiute, coerenti alla linea sempre seguita e, soprattutto, alla responsabilità che implica il mandato di rappresentanza sindacale conferito dai propri iscritti.
Fraterni saluti
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Polizia penitenziaria
Francesco Quinti
Roma, 30.05.2007