Ieri sera nell’Istituto Penitenziario di Viterbo si è consumata l’ennesima tragedia: un collega di 42 anni si è suicidato con un colpo di arma da fuoco in camera mentre prestava servizio. Un dramma che purtroppo tra i poliziotti penitenziari non è più un’eccezione. Negli ultimi 10 anni abbiamo registrato oltre 75 suicidi, di cui 3 nei primi mesi 2011.
In queste occasioni è sempre più difficile trovare le parole per essere vicini alle famiglie e ai colleghi senza abbandonarsi a dichiarazioni piene di rabbia e frustrazione. Perché sono questi i sentimenti che rappresentano lo stato d’animo di chi oggi, superata la soglia dei 68.000 detenuti, lavora in carcere in condizioni disumane, costretto a una pressione psicologica inedita anche per un Corpo che come il nostro è abituato a operare in condizioni di grande difficoltà.
Da troppo tempo denunciamo lo stato di abbandono in cui versano le carceri, le carenze di organico e strutturali, il sovraffollamento e la penuria di risorse. Oggi vogliamo solo ricordare come da anni chiediamo, inascoltati, che ai poliziotti penitenziari che prestano servizio negli istituti di pena venga fornita un’adeguata assistenza psicologica di supporto, dato il numero allarmante di suicidi registrato tra gli agenti. Purtroppo, ci ritroviamo puntualmente a dover rinnovare questa richiesta nel silenzio generale, mentre un atto così forte come il suicidio, che dovrebbe risvegliare le nostre coscienze, inizia drammaticamente a essere archiviato come ordinaria amministrazione.
Noi non vogliamo e non possiamo permettercelo.
Roma, 16 Maggio 2011
A seguito delle note di protesta per la mancata convocazione per l’illustrazione del DPEF, la Fp Cgil è stata convocata in data 12 luglio p.v. presso la Sala Verde della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La nota Fp Cgil n. cs/178 dell’11 luglio 2007, relativa alla delicata situazione della asa Circondariale di Roma Rebibbia.
La Fp Cgil propone Ricorso, ai sensi dell’art. 3 comma 18 dell’A.Q.N., alla Commissione Centrale Paritetica di cui all’art. 29 del D.P.R. 164/02, per dirimere il contenzioso circa l’avvicendamento di personale alla CC di Pescara.
Il Comunicato congiunto di tutte le OO.SS. della Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Turi che denunciano il grave episodio verificatosi ai danni di un agente, costretto a ricorrere alle cure del locale Pronto Soccorso, e più in generale la grave carenza organica ed il sovraffollamento della popolazione detenuta, e preannunciano più incisive forme di protesta, oltre l’astensione del personale dalle mensa già in atto dallo scorso febbraio.
Purtroppo stiamo registrando negli ultimi tempi un’escalation su tutto il territorio nazionale di tali gravissimi atti di violenza ai danni degli operatori di Polizia Penitenziaria che purtroppo però, non sembrano trovare adeguata risposta in ambito istituzionale.
Alcune agenzie di stampa che riportano il giudizio negativo sulle “ronde” espresso dal CSM.
Pubblichiamo l’intervista rilasciata da Francesco Quinti a Radio Articolo 1
Ascolta l’intervista
Vi informiamo che al seguente link http://www.radioarticolo1.com/jackets/audio.cfm?c=15 potete ascoltare e scaricare il file dell’intervista odierna su RadioArticolo1 dal titolo” Inferno Carcere” ove sono intervenuti per la FPCGIL Polizia Penitenziaria Francesco Quinti, Coordinatore Nazionale; Riccardo Di Prima, S. Vittore, Milano; L. Ianigro, Castelfranco; D. Scalzo, Cuneo.
Virus H1/N1: il Garante chiede la convocazione dell’Osservatorio Regionale sulla sanità penitenziaria.
Su quesa materia la nostra O.S. aveva già lanciato l’allarme il primo di settembre con la nota in allegato, rimasta purtroppo inascoltata.