La nota Fp Cgil cs 051/2008, che esorta l’Amministrazione ad affrontare diversi problemi legati alla fornitura del vestiario.
Il comunicato Fp Cgil sulle ricadute del DL 112/08 approvato dalla Camera del Deputati.
La nota n. 0274258 datata 12 agosto 2008 della Direzione Generale del Personale e della Formazione relativa al rientro in sede, al termine del periodo di missione, del personale inviato in rinforzo organico presso la CR di Sulmona.
La nota con cui la Fp Cgil chiede al Capo del DAP di predisporre con urgenza la convocazione di un incontro in cui si tratti il tema del rientro del personale dai distacchi presso UEPE, DAP, SFAP e UEPE al fine di dare risposte concrete al grave problema della carenza di personale negli istituti.
La nota 0186696 della Direzione Generale del Personale e della Formazione.
Il DAP comunica il piano di mobilità che sarà attuato nel prossimo anno (gennaio – giugno) in concomitanza con la conclusione del 160° e 161° corso allievi agenti.
La risposta del Capo del DAP alla nota FpCgil del 15.01.2010 sulla questione dello straordinario e del riposo settimanale per la Polizia Penitenziaria.
Istituito con P.C.D. del 15 marzo 2010.
Prot.n. CS /2007 del 14.02.2007
Al Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile Presidente Melita Cavallo I.P.M. Torino
Egregio Presidente,
risulta alla Fp Cgil che la direzione generale del personale di codesto Dipartimento abbia distaccato, con provvedimento n. prot. 2298 del 24 gennaio, presso il centro di prima accoglienza di Torino una unità di Polizia penitenziaria già in servizio nell’istituto penale per minorenni della medesima città.
Tale disposizione pare sia stata emanata senza curarsi del parere contrario espresso dalle direzioni degli istituti interessati, senza preventiva sostituzione, così come peraltro richiesto dalle stesse e, soprattutto, senza che nella struttura ricevente vi fosse – a giudizio della scrivente O.S. – l’effettiva esigenza di un unità di Polizia penitenziaria femminile aggiuntiva.
Poiché il distacco temporaneo ordinato avrebbe rischiato di comportare seri problemi alla sicurezza dell’istituto e alle normali attività destinate ai minorenni, in considerazione di un organico di Polizia penitenziaria ritenuto insufficiente a garantire il normale espletamento delle funzioni delegate, risulta alla Fp Cgil che il direttore del centro di giustizia minorile in data 29 gennaio chiedeva a codesta amministrazione centrale di revocare il provvedimento e, il successivo 1° febbraio, in assenza di risposta, riteneva di non dover dare seguito al distacco in attesa di ricevere una contestuale sostituzione dell’operatore di Polizia penitenziaria distaccato.
Tale corretto e condivisibile comportamento, almeno a giudizio della scrivente O.S., che trae la sua legittimità dall’esigenza di garantire in via primaria la sicurezza e l’ordine della struttura, oltre che assicurare il proseguimento di un livello, seppur minimo, di attività da destinare ai minorenni, pare sia stato addirittura censurato dal direttore generale del personale con una lettera riservata indirizzata al direttore del centro il 6 febbraio scorso, nella quale tra l’altro si sostiene che “non può essere minimamente condivisa l’affermazione che la (asserita) mancanza di personale non consente l’adempimento degli obblighi istituzionali: è principio fondamentale della Pubblica Amministrazione, sul quale si incentra tutto il connesso sistema delle responsabilità, quello per il quale va fatto ciò che deve essere fatto, e non ciò che può essere fatto”.
Affermazione, quest’ultima, davvero bizzarra e paradossale – a giudizio della Fp Cgil – forse addotta in ossequio ad un principio mai sperimentato in questa amministrazione, e che di certo trova la sua origine nel miracolo della moltiplicazione del pane e dei pesci richiamato dal vangelo.
Siccome, però, siamo convinti che il personale, che pur di miracoli in questi ultimi anni ne ha fatti per evitare di far naufragare la giustizia minorile, si muova sempre in ambiti di legalità spesso rinunciando anche, per consentire la continuità del servizio, anche ai propri diritti, Le chiediamo di intervenire sulla vicenda per ripristinare nell’istituto di Torino condizioni di operatività che consentano, da un lato, agli operatori di lavorare dignitosamente ed in sicurezza e, dall’altro, a garantire ai minori ristretti tutti gli interventi trattamentali previsti dall’ordinamento penale minorile.
Ora, poiché il direttore del personale ha utilizzato nella Sua riservata affermazioni che – a giudizio della scrivente O.S. – gettano ombre di dubbio sulla capacità del direttore del centro di guidare l’amministrazione minorile regionale e, soprattutto, atteso che il medsimo sostiene che detto direttore si è posto in contrasto con “specifiche prescrizioni di legge”, motivo per il quale la Fp Cgil si riserva di trasmettere tutta la documentazione relativa ai fatti in questione alla Procura della Repubblica di Torino, Le chiediamo di fare luce su tutta la spiacevole vicenda utilizzando, così come richiesto anche dal Dr. Pappalardo, tutti gli strumenti a Sua disposizione, compresa un’ispezione nell’istituto per verificare una volta per tutte le condizioni in cui il personale di Polizia penitenziaria si trova ad operare per l'”(asserita)” carenza di personale.
Premesso quanto sopra, La informiamo che la Fp Cgil si impegna sin da adesso a tutelare l’operato e la dignità personale e professionale del Direttore del Centro di Torino in ogni sede da Lui ritenuta opportuna e con l’occasione, poiché le condizioni in cui si trova l’istituto di Torino costituiscono ormai la norma negli istituti del nord del Paese – abbiamo già avuto modo di scriverLe dell’istituto di Treviso, ma lo stesso accade a Milano e a Firenze; per l’istituto di Bologna la CGIL territoriale ha addirittura chiesto la “sospensione di tutte le attività interne, almeno fino a quando non sarà ristabilita la situazione interna” – Le chiediamo di controllare i distacchi ed i trasferimenti del personale di Polizia penitenziaria disposti in questi ultimi anni dalla predetta direzione generale del personale, di verificare la corrispondenza dei movimenti effettuati ai principi della buona amministrazione, possibilmente prendendo come parametro di riferimento il numero degli operatori effettivamente presenti nei singoli servizi.
Certi del Suo interessamento, e in attesa di cortese urgente riscontro, Le porgiamo cordiali saluti.
Il Coordinatore nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria
Francesco Quinti
Il Coordinatore nazionale Fp Cgil Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno
Prot.n. CS 2/2007 del 08.01.2007
Al Capo del Dipartimento A.P. Pres. Ettore Ferrara
Al Ministro della Giustizia Sen. Clemente Mastella
Al Sottosegretario al Ministero Giustizia On. Luigi Manconi
Al Vice Capo del Dipartimento A.P. Dr. Di Somma
Al Signor Vice Capo del Dipartimento Dott. Armando D’Alterio
Al Direttore Generale del Personale e della Formazione Dr. Gaspare Sparacia
Alle Segreterie regionali e comprensoriali FP Cgil
Ai Delegati ed iscritti FP CGIL Polizia penitenziaria
Sospensione del corso di formazione professionale per vice commissari del ruolo speciale del Corpo di Polizia penitenziaria – Ordinanza Sezione 1^Q. T.A.R. Lazio n. 1-c/2007 del 2 gennaio 2007.
Egregio Presidente,
siamo certi che avrà avuto modo di leggere l’ordinanza del T.A.R. del Lazio dello scorso 2 gennaio e, ci piace pensare, colto appieno il significato delle affermazioni contenute a sostegno delle disposizioni emanate, al di là del merito specifico, di indubbia rilevanza.
Non spetta alla FP CGIL entrare nel merito delle decisioni assunte, tanto meno disquisire delle presunte responsabilità amministrative rilevate dall’organo giudicante che – immaginiamo e auspichiamo – saranno oggetto di valutazione interna a codesta Amministrazione.
Intendiamo, invece, soffermarci sulle conseguenze originate dall’ordinanza nella vita e nella dignità professionale dei 39 vice commissari del ruolo speciale del Corpo di Polizia penitenziaria, fino a ieri – e da circa 7 mesi ormai – impegnati con la qualifica acquisita nel corso di formazione professionale appena sospeso e, oggi, restituiti dall’ISSPE senza alcuna cautela, indicazione o disposizione della Direzione Generale del Personale di codesto Dipartimento, alle sedi di provenienza per svolgere – forse – le funzioni assicurate col grado precedentemente rivestito.
A prescindere dalle mille altre valutazioni possibili e praticabili, reputiamo quest’ultimo aspetto della vicenda assolutamente penoso ed inaccettabile signor Presidente.
In nessuna altra forza di Polizia risulta che il personale dipendente sia mai stato trattato in maniera analoga!
Stando a quell’ordinanza, sembra sia il DAP ad aver commesso errori procedurali nella vicenda e, quindi, spetta a codesta Amministrazione porre urgente rimedio alla situazione ingenerata, rispettando la dignità personale e professionale di quei funzionari e, soprattutto, facendosi carico delle esigenze da essi legittimamente manifestate.
Valuti Lei, signor Presidente, se tra i provvedimenti che riterrà necessario assumere in proposito non ravvisi anche l’opportunità di convocare una riunione urgente con le rappresentanze sindacali del personale di Polizia penitenziaria.
La FP CGIL, con la presente, in attesa di conoscere le valutazioni compiute dal proprio ufficio legale sulla predetta ordinanza, glielo chiede formalmente.
In attesa di ricevere cortese urgente riscontro, l’occasione è gradita per inviare cordiali saluti.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria
Francesco Quinti
Vi comunichiamo che la Riunione della Commissione di cui all’art. 29 del D.P.R. 164/2002, già progammata per il giorno 14 novembre 2007 si terrà in data 20 novembre 2007.