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ENPAM Sicura. Il codice etico c'è… ma non basta. Ne vanno colmate le lacune

     Fp
Cgil Medici        Cisl Medici       Uil Fpl Medici      Simet

Roma,3 ottobre

Il “codice etico” che abbiamo invocato – e ne parliamo da anni – NON
riguarda l’insieme di regole e propositi condivisibili già
individuati e catalogati dalla Fondazione ENPAM, ma le omissioni che
– insidiose e latenti – all’interno dell’articolato stesso
ancora lasciano troppo spazio.
Il primo problema riguarda la possibilità, per i componenti del
Consiglio, di assommare più cariche e farlo per molti anni, per
giunta.
In particolare, a nostro. avviso, non è più rinviabile che si preveda
una incompatibilità tra incarichi in più consigli di
amministrazione, a maggior ragione se “scatole cinesi” della
stessa Fondazione, esplicitando la possibilità di compiere al
massimo due mandati.
Chi ha incarichi con altre aziende/società che hanno rapporti economici
con lo stesso ente dovrebbe essere incompatibile, a prescindere
dall’attività più o meno economico/finanziaria dell’azienda
stessa.
In questo quadro di cambiamento riteniamo che sia gravemente inopportuno
affidare incarichi direttivi o esecutivi o di rappresentanza e
decisione, comunque denominati, a professionisti che
contemporaneamente mantengano una carica dirigenziale ai massimi
livelli nazionali nelle associazioni sindacali di categoria.
Basta leggere le carte su ENPAM Sicura per capire la connessione/conflitto
tra gli interessi “diversi” e quelli della Fondazione, che –
occorre ripeterlo ? – ha il solo e preciso dovere di ben amministrare
i soldi dei medici.
Nel codice etico, infine, dovrebbe essere affrontato anche il lato
economico-retributivo. Non siamo certo titolati a parlare in vece dei
dipendenti delle aziende che ogni giorno in Italia rischiano di non
avere futuro (e quelli di ENPAM Sicura ci vengono in mente tra i
primi), ma dobbiamo comprendere come non sia più accettabile
l’assenza della previsione di un tetto retributivo, la cui misura
dovrebbe essere serenamente e collegialmente discussa e stabilita,
anziché esser disposta ed approvata da pochi “eletti”.
Il termine “eletti” non appaia usato in modo casuale : non
dimentichiamo infatti che a monte c’è la criticità dei percorsi di
selezione dei componenti del CDA dell’ENPAM, in gran parte
provenienti dagli Ordini professionali, ancora oggi con meccanismi
elettivi che non consentono una vera democrazia rappresentativa.
Ci fermiamo a questi spunti di proposta, ci ripetiamo disponibilissimi
al confronto costruttivo e ci congediamo con l’auspicio che trovi
conclusione in fretta questo clima davvero negativo, foriero di
ulteriori, indesiderati, guai per tutti i medici, e non solo.

Nota DCF – ricognizione formatori 39° corso Istruttori Professionali

 
 

03.10.2016 – Pubblichiamo la nota inviata al Direttore Centrale per la Formazione relativa alla ricognizione del personale formatore

Al
Direttore Centrale per la Formazione

Dott.
Ing. Emilio OCCHIUZZI

e
p.c. Dirigente dell’Ufficio per la
Garanzia
dei Diritti Sindacali

Dott.ssa
Silvana LANZA
BUCCERI

OGGETTO:
Ricognizione
formatori per 39° corso Istruttori Professionali

Egregio
Direttore,

da
un’attenta lettura della nota della DCF Prot. n° 0027075 del 29
settembre 2016, Ufficio di Pianificazione Controllo e Sviluppo della
Formazione, relativa all’oggetto e pervenuta alla scrivente dal
territorio, rileviamo alcune anomalie sulle scelte effettuate
dall’Amministrazione, in particolare per quanto attiene ai
requisiti richiesti per l’ammissione al corso di cui trattasi.

La
FP CGIL VVF ritiene che le scelte intraprese creino una
sperequazione, non concedendo pari opportunità a tutto il personale
Istruttore Professionale.

Per
quanto sopra evidenziato, si chiede la sospensione della ricognizione
in oggetto ed una urgente convocazione per discutere le problematiche
emerse che, a nostro avviso, scaturiscono dalla mancanza di una
circolare specifica per il settore Istruttori Professionali la cui
discussione è ferma da molti mesi.

Purtroppo
ci vediamo costretti, per l’ennesima volta, a ribadire l’importanza
dell’informazione preventiva alle OO.SS. che, nello specifico, è
nuovamente mancata.

Relativamente
all’imminente avvio del del 79° corso AA.VV.PP. chiediamo di
conoscere, preventivamente, il numero di risorse umane (istruttori,
logistici, ecc.), eventualmente necessari per lo svolgimento del
corso stesso, i possibili criteri di chiamata ed il confronto sulla
programmazione didattica.

Infine,
si sollecita l’avvio del tavolo tecnico sulla Formazione.

In
attesa di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

         
Coordinatore Nazionale

FP CGIL VVF
Danilo ZULIANI

 

 

La nonna dei Vigili del fuoco


03.10.2016 – 
Nei
primissimi giorni dopo il #terremoto che il 24 agosto ha
devastato il centro Italia, Gianna Regazzi di Gaggio Montano aveva
chiamato i Vigli del fuoco per offrire loro, in segno di
gratitudine, un piatto di tortellini. 

Ieri
a Le Iene questo desiderio si è
avverato.

#UniciNellaTutela

 
 
.

Concorso a n. 482 posti di capo squadra del CNVVF, decorrenza 1.1.2014. Schema della graduatoria per la successiva ammissione al corso di formazione professionale

 
 

03.10.2016 – Pubblichiamo lo schema di graduatoria provvisorio per l’accesso al corso di formazione CS decorrenza 2014. Entro 10 gg. dalla data odierna potranno essere presentate eventuali osservazioni. 

 

 

Sisma – Sostanze pericolose – Nota ai vertici dell'Amministrazione.

 
 

03.10.2016 – Sisma – Sostanze pericolose – Nota ai vertici dell’Amministrazione.

Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Bruno FRATTASI

Al Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo del CNVVF 
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI

e, p.c.           Al Responsabile dell’Ufficio III:
Relazioni Sindacali
Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI

Oggetto: Sisma – Esposizione del personale a sostanze pericolose.

Egregi,
riceviamo sollecitazioni, da parte dei lavoratori, sulla situazione relativa al servizio che stanno prestando nelle zone colpite dal sisma, relativamente al controllo delle condizioni di lavoro e di sicurezza degli operatori attraverso procedure e dispositivi da attuare per la salvaguardia della salute.

Infatti, in questa particolare tipologia di evento è acclarata la massiccia presenza di polveri ed in particolare di materiali contenenti Amianto. 

L’annoso problema legato all’inalazione di questa sostanza , mai risolto per i Vigili del Fuoco, investe sia i colleghi che hanno operato nelle prime fasi dell’emergenza ma anche tutti coloro che, tutt’ora, continuano ad operare tra le macerie e che, inevitabilmente, hanno respirato molte di quelle polveri. 

Visto il mancato trattamento dei DPI e la loro decontaminazione, tali polveri, verosimilmente, risulteranno massicciamente presenti anche nelle tende dei campi base, dove trovano ricovero in modo promiscuo lavoratori ed indumenti, ampliando in modo esponenziale il rischio di contatto.

E’ evidente che tale problematica non può più essere sottaciuta, o risolta soltanto con circolari o richiami all’utilizzo dei DPI, pertanto, sollecitiamo l’Amministrazione ad una urgente convocazione dell’Osservatorio sulla salute e sicurezza al fine di valutare idonee procedure di sorveglianza sanitaria per la prevenzione e protezione da adottare a tutela del personale che ha operato nei crateri in totale assenza di procedure e di protezioni personali e degli indumenti da lavoro.

Nel contempo, si chiede nuovamente l’attivazione del tavolo nazionale di confronto sulle criticità emerse in questa emergenza già richiesto in data 23 settembre u.s..

In attesa di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF 
Danilo ZULIANI 

 

 

Napoli – Stato di agitazione per servizio lavanderia

 
 

03.10.2016 – Pubblichiamo lo stato di agitazione Cgil Cisl e Uil del Comando di Napoli

 

 

Sima – Terza fase operativa nota al Direttore Regionale Marche

 
 

03.10.2016 – Pubblichiamo la nota unitaria inviata al Direttore Regionale delle Marche riguardo la scelta dell’Amministrazione di passere in terza fase emergenziale nelle zone colpite dal terremoto del Centro Italia  

 

 

Sisma – Nota al Dirigente del Comando di Roma riguardo l'esposizione all'amianto del personale intervenuto nelle zone terremotate

 
 
 

03.10.2016 – Il problema dell’amianto e delle malattie ad esso correlate, per quanto riguarda i Vigili del Fuoco ancora non è stato risolto. Pubblichiamo, condividendone appieno contenuti e motivazioni, la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF del Comando di Roma che evidenzia ancora una volta la necessità di prevenire e successivamente monitorare, attraverso una adeguata sorveglianza sanitaria, il personale che opera anche nelle zone colpite dal terremoto.

 

 

Sicurezza/Cfs: Nota unitaria

Egr. Sig. Cesare Patrone,
le scriventi OO.SS., nel riscontrare la nota prot. n. 230/Ris. In data 27 settembre 2016 e dei relativi allegati, contestano in primis il contenuto della nota prot. 288/RIs. in data 20 settembre 2016 dell’Ufficio Relazioni Sindacali, che effettua una ricostruzione della riunione sindacale fin troppo di parte. È necessario innanzitutto rilevare che i dubbi sull’individuazione dei corretti istituti delle relazioni sindacali in merito all’applicazione dell’articolo 12 del DPR 164/2002 erano tutti di parte pubblica, perché è fin troppo chiaro – almeno a chi ha speso gran parte delle propria vita professionale nell’attività sindacale – la differenza tra informazione preventiva e consultazione, sia nella forma che nella sostanza e, soprattutto, nelle materie di pertinenza dell’uno e dell’altro istituto contrattuale. Solo la perfetta ed approfondita conoscenza del sistema delle relazioni sindacali ha impedito, norme alla mano, che si perpetrasse una inaccettabile violazione delle regole e che venisse meno il corretto rapporto tra amministrazione e sindacati durante la riunione, cosa che poi invece è puntualmente accaduta in virtù del reiterato tentativo, maldestro ed ingiustificato, di far allegare surrettiziamente al verbale un documento dal contenuto sconosciuto e non pertinente con l’argomento all’ordine del giorno. Si rappresenta infatti che nel corso della riunione, convocata dall’Ufficio Relazioni Sindacali in ottemperanza a quanto disposto dalla S.V. con nota prot. 63033 della sua Segreteria in data 13 settembre 2016, erano oggetto di trattazione esclusivamente le materie inerenti l’istituto della consultazione, così come previsto dall’articolo 27 del succitato DPR 164/2002, con particolare riguardo al contenuto della lettera b), e cioè “la gestione del rapporto di impiego relativamente agli atti normativi ed amministrativi di carattere generale concernenti lo stato giuridico, previdenziale ed assistenziale”
Continua a leggere scaricando il pdf allegato
     

Sicurezza/Cfs: Nota all'ispettorato Generale

La
scrivente O.S. in data 20 Settembre u.s. – ovvero ben 13 giorni fa ormai – ha,
con regolare comunicazione inoltrata anche ai Comandi Regionali di Puglia,
Calabria e Basilicata, convocato per il prossimo 5 Ottobre un’assemblea a Bari
dei delegati ed iscritti del Corpo forestale dello Stato.

In data
odierna però, per una alquanto singolare coincidenza, sono state fatte
pervenire ai lavoratori di quelle stesse regioni anche le convocazioni per
l’accesso agli atti del fascicolo personale da effettuare a Roma, presso
codesto Ispettorato Generale, proprio il prossimo 5 Ottobre. Ora, essendo le
due convocazioni palesemente incompatibili, ma la nostra evidentemente
preannunciata con largo anticipo, si chiede cortesemente a codesta divisione di
disporre ad altra data la convocazione del personale interessato per l’accesso
agli atti de quo, anche al fine di evitare una spiacevole lesione del diritto
di partecipazione all’assemblea da parte dei lavoratori coinvolti.

Con
l’occasione inoltre, avendo già ottenuto in proposito l’autorizzazione dal
competente Dipartimento della Funzione pubblica a partire dallo scorso 26
Settembre u.s., si chiede l’urgente emissione e contestuale trasmissione con
pari decorrenza del decreto di distacco sindacale chiesto dalla scrivente O.S.
per il vice ispettore Tiziano Latini, non ancora pervenuto.

Si
resta in attesa di cortese urgente riscontro.

                                                                                  
Il
Coordinatore Nazionale Fp Cgil

Comparto
Sicurezza 
Francesco Quinti

 
     

Comunicato- Fondo Unico di Amministrazione 2015 e accantonamento progressioni economiche 2016

 

 
Lo scorso luglio, dopo diverse
riunioni e svariate sollecitazioni da parte

sindacale, si era firmato un accordo
relativo al FUA 2015, comprensivo anche

dell’accantonamento per le
progressioni economiche 2016.

La FP CGIL aveva ritenuto di non
firmare, fra l’altro, anche perché

l’Amministrazione non aveva fornito
alcuna precisa garanzia rispetto ai tempi di

definizione della procedura e sui
criteri per l’erogazione delle progressioni

economiche.

Ora, a distanza di mesi da quell’accordo,
tutto continua a tacere e non

vorremmo che i nostri timori si
rivelino fondati.

Nonostante la nostra contrarietà all’accordo,
non possiamo accettare che il

ritardo dell’Amministrazione si
traduca in un danno per i lavoratori e le lavoratrici

del Ministero, aggravato dalla circostanza
che altre Amministrazioni, in vista della

nascita delle Agenzie, hanno già
provveduto da tempo a garantire adeguate

progressioni economiche al proprio
personale.

Pertanto, sollecitiamo urgentemente
l’Amministrazione a convocare al più

presto un tavolo per definire
entrambe le questioni ancora in piedi.

Comunicato Unitario – Esiti riunione SME 27 settembre 2016

INCONTRO
STATO MAGGIORE ESERCITO 
(R.P.G.F.)

Ieri si è
tenuta  la programmata sessione informativa con Stato Maggiore
Esercito -R.P.G.F 
congiuntamente al D.I.P.E., con all’ordine del giorno provvedimenti di
riordino riguardanti l’Area Operativa, Vertice, Logistica e Territoriale.

In apertura di
riunione abbiamo chiesto all’Amministrazione di attivare ogni utile azione tesa
a mitigare le forte criticità sulle relazioni sindacali esistenti al Polmanteo
di Roma e al  Polo di Mantenimento
Pesante Sud di Nola al fine di riportare il sistema della partecipazione in
linea con gli indirizzi dati dal vertice di F.A. Inoltre, essendo terminato il
previsto periodo di sperimentazione abbiamo chiesto la convocazione di una
riunione sugli organici dei Poli.

La riunione è
proseguita con l’illustrazione dei provvedimenti di riordino, posti in
essere  del Dlgs n° 07/2014 e successivo
correttivo Dlgs 91/2016, riguardanti la F.A:

Area Operativa, trasformazione del COMSUP di
Verona in CONFOTER SPT  al fine di
rideterminare e razionalizzare al meglio le proprie funzioni, rimanendo
inalterati i volumi organici del personale civile.
La trasformazione
precedentemente descritta porterà ad una riorganizzazione della  Scuola 
Trasporti e Materiali che vedrà 
gli attuali  v.o. del personale
civile impiegati nella stessa sede nel neo costituendo Comando dei Supporti Logistici.

Area Formazione: 1) Comando per la Formazione, Specializzazione
e Dottrina dell’Esercito, la revisione della struttura di vertice d’Area
manterrà inalterati i compiti istituzionali oltre al mantenimento degli attuali
volumi organici e professionali del personale civile.

2) Comando
per la Formazione e Scuola di Applicazione 
dell’Esercito (COMFOR SA) la revisione di tale struttura tesa
rendere più efficaci i compiti istituzionali produrrà un contenimento dei
volumi organici del personale civile ma comunque con una situazione di
sostanziale surplus rispetto al numero di personale impiegato.

Area di Vertice: Raggruppamento  Logistico Centrale (RALOCE) razionalizzazione degli OPS inseriti
all’interno dell’organizzazione della RALOCE, 
procedendo alla soppressione delle sale convegno e costituendo Circoli
Unificati PIO IX e LUNGARA e Sale convegno Uniche, CASTRO PRETORIO, TRINCEA: Le
P.O. del personale civile saranno riassorbite 
nelle T.O del RALOCE, rimanendo invariati sedi di servizio e mansioni.

Area Vertice/Operativa.

Contrariamente
a quanto indicato nella scheda informativa inviataci, tutti i provvedimenti
previsti hanno richiesto ulteriori approfondimenti e pertanto sospesi. Al
termine dell’ulteriore fase di studio sarà convocata apposita riunione.  

In merito ai
provvedimenti illustrati abbiamo espresso la nostra contrarietà relativamente
alla organizzazione dei vari Enti che vede posti di funzione/responsabilità
assegnati pressoché totalmente a personale militare al punto che in alcuni si è
ritenuto di non  affidare a funzionari
posti di Capo Ufficio/Sezione. Altresì, in altri Enti  si è operata una scelta ancor più inadeguata
proponendo di affidare a funzionari compiti di capo nucleo, incarico che da
tempo sosteniamo più adatto  alla seconda
area professionale.

Pertanto
abbiamo rigettato tali scelte che sono in antitesi sia con il protocollo di
intesa  sulle funzioni del personale
civile sia con il contenuto della direttiva applicativa dello stesso in via di
approvazione.

 

Roma,  28 settembre
2016

 

 

 

      
      FP CGIL                 CISL FP                  UIL PA

        
Francesco Quinti      Paolo Bonomo     Sandro Colombi

 

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