LA CGIL E LA FP CGIL PATROCINERANNO I RICORSI CONTRO L'ASSORBIMENTO DEL CORPO FORESTALE NELL'ARMA DEI CARABINIERI E LA MILITARIZZAZIONE FORZATA DEI LAVORATORI DEL CORPO

     

Roma, 22 agosto 2016 –
La riunione dell’11 agosto con
l’Avvocato Emanuela Mazzola e con i riferimenti regionali disponibili, parte in
Sede FP CGIL e parte in video-conferenza, ha innanzitutto fatto il punto
sull’iter del decreto legislativo di attuazione dell’art. 8 Legge 124/2015.

Al momento, malgrado l’
“approvazione definitiva” da parte del Consiglio dei Ministri del 28 luglio,
non è disponibile il testo definitivo che andrà in pubblicazione in G.U. ma
possiamo ragionevolmente immaginare che non vi saranno modifiche di grande
rilievo al testo sottoposto all’esame del Consiglio di Stato e delle
Commissioni parlamentari, tranne un possibile prolungamento dei termini a
disposizione del Capo del CFS e del Presidente del Consiglio. Resta cioè
confermata la volontà dell’Esecutivo di procedere all’assorbimento delle
funzioni della Forestale in altre forze di polizia e la militarizzazione
forzata di grandissima parte degli attuali componenti del Corpo (in GdF e
soprattutto nei CC).

Abbiamo già stigmatizzato con diversi
comunicati (anche con la CGIL) tali scelte e sappiamo che continua ad essere
necessaria una forte mobilitazione che porti allo sciopero alla fine di
settembre, ma a questo punto dobbiamo metterci in grado di affrontare la
questione anche sul piano della vertenza legale per puntare decisamente a
pronunciamenti dei Tribunali che considerino nulle le norme di “attuazione” del
Dlgs. Ex art. 8 L.124/2015.

Per questo la nostra organizzazione
sindacale ha deciso di patrocinare i ricorsi di tutti gli iscritti o di coloro
che vorranno iscriversi, senza oneri a loro carico.

Per fare questo sono stati
incaricati due legali di indubbia fama ed esperienza: l’Avvocato Emanuela
Mazzola di Roma, specialista esperta in diritto Amministrativo del comparto
Sicurezza e Difesa (conosciuta nell’ambiente per aver rappresentato in numerose
occasioni colleghi della PS o della Penitenziaria), e l’Avvocato Vittorio
Angiolini di Milano, costituzionalista di fama nazionale e professore
universitario all’Università Cattolica di Milano (celeberrimo per aver
ottenuto, contro ogni orientamento precedente, il diritto ad una fine dignitosa
per Eluana Englaro).

Una task force di tutto rispetto che
mira a chiedere, attraverso ricorsi collettivi in diversi Tar del Paese contro
i Decreti del Capo del Corpo che assegneranno i dipendenti del CFS a un reparto
dei Carabinieri o della Polizia o dei Vigili del Fuoco, il riconoscimento
dell’illegittimità costituzionale dell’intero corpo normativo del Decreto di
accorpamento.

Nell’incontro di oggi a Roma tra una
delegazione di FP CGIL Corpo Forestale e i legali, durato diverse ore, è stata
chiarita la strategia legale e sono stati analizzati i possibili futuri
scenari.

Pur non scendendo nei particolari
per ovvi motivi di riservatezza (anche se i legali studiano ormai da mesi il
nostro caso e conoscono per filo e per segno tutta la vicenda e tutti i suoi
risvolti giuridici), faremo un breve resoconto della riunione, tenendo conto
che -ribadiamo ­la versione del decreto di cui disponiamo non è ancora quella
definitiva e qualcosa potrebbe cambiare in corsa al momento dell’uscita del
testo sulla G.U. o della lettura dei D.C.C.

Non appena usciranno i decreti presenteremo in vari tar del
Paese i ricorsi collettivi contro i

D.C.C. individuali che ci assegneranno
nelle varie amministrazioni del comparto difesa, sicurezza o altro, facendo
leva principalmente sul vulnus legato al cambiamento repentino e coatto del
nostro status giuridico e la cancellazione subitanea di diritti
costituzionalmente garantiti (come il diritto di sciopero che ribadiremo
indicendo lo sciopero di settembre). Verrà inoltre chiesta una sospensiva
dell’atto e sollevate tutte le eccezioni di costituzionalità così da riuscire a
far trasmettere tutte le carte direttamente alla Corte Costituzionale. Tutto
ciò nella speranza di rinviare prima e bloccare definitivamente poi la chiusura
del CFS e la militarizzazione del personale. Naturalmente la strategia legale
prevede, in assenza di novità e/o sentenze positive, il ricorso anche ai
successivi gradi di giudizio. Inoltre, insieme alla CGIL si sta vagliando anche
l’ipotesi, in caso di non accoglimento dei ricorsi, di presentare ricorso alla
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, per chiedere adeguato rimborso economico
per i gravi danni morali, materiali e personali subiti ingiustamente (che
ricordiamo varrebbe solo per i ricorrenti, non per chi è rimasto alla
finestra!)

Questa iniziativa, ovviamente, sarà
tanto più efficace quanti più saremo a ricorrere. Sia per l’eco mediatico che
per il convincimento dei Tar che questa riforma sia umiliante e dannosa per il
personale. Inoltre, per esperienza nostra e degli avvocati, siamo convinti che
non ci sia nulla da temere ad aderire a un ricorso che il governo e i Generali
Patrone e Del Sette si aspettavano e che mostra come siamo determinati a
difendere in ogni sede i nostri diritti. Semmai è da evitare un atteggiamento
totalmente passivo: è quello che ci esporrebbe ad abusi e soprusi. Né
l’adesione al ricorso influenzerà in alcun modo le destinazioni lavorative,
siano esse imposte o spontaneamente richieste.

Quindi riteniamo che si debba
approfittare dell’occasione rappresentata da questa vertenza della FP CGIL e
della CGIL e aderire a questo ricorso che, ribadiamo, sarà totalmente gratuito,
predisposto da avvocati di chiara fama, capacità professionale e dirittura
morale, coordinato direttamente dalla Segreteria Nazionale della Funziona
Pubblica CGIL e indirizzato a far decretare l’illegittimità dell’intero
impianto del D.lgs e a salvare Il CFS.

Infatti siamo sommersi già in questi giorni da moltissime
richieste di adesione in tutta Italia. Per essere in grado di far partire la
vertenza dobbiamo raccogliere FIN DA SUBITO, dandoci come scadenza la fine di
agosto e gli inizi di settembre, i moduli di adesione, le procure speciali e,
per chi non fosse già iscritto, le deleghe sindacali complete e correttamente
compilate, così da essere in grado già dal giorno dopo i D.C.C. a presentare il
ricorso e a chiedere la sospensiva. Si ricorda che chi aderisce al ricorso non
potrà partecipare ad altri ricorsi uguali o simili. Chi ha già aderito ad altri
ricorsi deve necessariamente revocare il mandato legale precedente.

Per consegnare tutto l’incartamento e per chiedere ulteriori
informazioni potete contattare il vostro referente territoriale secondo lo schema seguente:
Piemonte e Val d’Aosta -Corrado Bortoli 
Lombardia e Trentino Alto Adige -Antonio Alì 
Veneto e Friuli Venezia Giulia -Paolo Licciardi
Liguria -Alessandro Bonacini 
Emilia Romagna -Luca Ricciotti 
Toscana -Niviano La Penna 
Umbria e Marche -Tiziano Latini
Lazio e Sardegna -Claudia Cindolo 
COA – Giorgio Gennaro 
Scuola – Francesca Casalucci 
Abruzzo -Ezio di Cintio 
Molise -Antonio di Viesti
Campania -Alfonso Ricca
Basilicata – Leonardo Lorusso 
Puglia e Sicilia -Vincenzo Solazzo 
Calabria – Vincenzo Corso 
Qualora dovessero insorgere difficoltà a contattare i
referenti sopra indicati, sarà possibile inviare l’incartamento alla
Federazione Nazionale FP CGIL, in Via Leopoldo Serra 31, Roma.

IL SEGRETARIO NAZIONALE FP CGIL
SALVATORE CHIARAMONTE

LA COORDINATRICE
NAZIONALE FP CGIL CFS
FRANCESCA FABRIZI

 

Pa: Cgil Cisl Uil, al via stato agitazione personale camere di commercio

Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl

Contro il rischio tagli a lavoro e servizi nel decreto Madia,
manifestazione nazionale a settembre

Roma,
4 agosto – Al via lo stato di agitazione del personale del sistema
camerale contro il rischio di tagli al lavoro e ai servizi, insieme
all’annuncio di una grande manifestazione nazionale nel mese di
settembre. A farlo sapere sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in vista del
probabile via libera al decreto sul riordino delle Camere di commercio,
attuativo della legge Madia.

In una lettera inviata al ministro
dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, alla ministra della Pubblica
Amministrazione, Marianna Madia, e al presidente di Unioncamere, Ivan Lo
Bello, le tre organizzazioni sindacali denunciano “la totale assenza di
un confronto sul merito del testo e degli aspetti relativi ai rapporti
di lavoro, ai livelli occupazionali e alle competenze degli operatori,
ma soprattutto l’annunciata razionalizzazione delle dotazioni organiche
senza alcuna garanzia occupazionale reale per i lavoratori, al contrario
di quanto previsto dalla legge delega stessa”.

Ragioni per le
quali, dopo giorni di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori
del sistema camerale in tutti i territori e luoghi di lavoro, che
continueranno anche nei prossimi giorni, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl
proclamano “lo stato di agitazione di tutto il personale del sistema
camerale” per chiedere “il blocco dell’approvazione dello schema di
decreto”. Una rivendicazione che, senza interventi risolutivi,
“culminerà con una grande manifestazione nazionale nel mese di
settembre, anche in considerazione della totale indisponibilità del
Governo a incontrare le rappresentanze sindacali in questo complicato
percorso di riordino del sistema camerale”.

 
 
 
 

 

Pa: Cgil Cisl Uil, inaccettabile ipotesi taglio personale Camere commercio


Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl

Rischi per lavoratori e servizi, governo smentisca
o mobilitazione dura

Roma,
19 luglio 2016 – “Si profila ancora un vero e proprio attacco al
sistema camerale e ai servizi alle imprese. Un taglio del personale del
15%, pari a circa mille lavoratrici e lavoratori, per tutte le Camere di
Commercio e del 25% per il personale di back office delle nuove Camere
derivanti da accorpamento. E’ inaccettabile, per i lavoratori e per il
tessuto produttivo locale. Siamo pronti ad una mobilitazione durissima”.
Così Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl commentano le indiscrezioni relative al
decreto delegato della riforma Madia sulle Camere di commercio,
aggiungendo che, “con i tagli paventati, il sistema viene letteralmente
affossato, tra la pesante riduzione delle risorse prodotta dal taglio
del diritto annuale e, come apprendiamo, da una pesantissima misura sul
personale impiegato, nonché da una significativa diminuzione delle
funzioni attualmente svolte”.

Per i sindacati “ancora una volta
le politiche messe in campo sui servizi pubblici sono dettate da un solo
criterio: tagli lineari, dalle risorse al personale. Sulla carta si
ragiona di riorganizzazione del sistema camerale ma nella pratica lo si
affossa, eliminando di fatto un segmento cruciale del lavoro pubblico,
fatto di grandi competenze professionali e di sostegno unico
all’economia e alla crescita. Non si fa altro – aggiungono – che
replicare, per questa via, l’incertezza occupazionale, l’impoverimento
dei servizi ai cittadini e il fragile equilibrio di bilancio che ha
investito in questi anni il processo di riforma del sistema delle
province”.

Per questo, proseguono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl,
“rivendichiamo una secca smentita di queste sciagurate ipotesi di
‘riforma del sistema camerale’, per altro in netto contrasto con quanto
previsto dalla delega, che di fatti garantiva ‘il mantenimento dei
livelli occupazionali’. Nel caso il decreto dovesse contenere queste
indiscrezioni – concludono – ci opporremo con tutti i mezzi, con una
mobilitazione durissima, per salvaguardare il lavoro e i servizi
pubblici, unici e di qualità, che il sistema camerale offre al mondo
delle imprese”. 

 
 

Terremoto: Cgil, Cisl, Uil, Confindustria attivano Fondo per le popolazioni colpite dal sisma

Roma, 30 agosto – Cgil, Cisl,
Uil, Confindustria di fronte alla drammaticità del sisma che ha colpito
le popolazioni del Centro Italia, hanno deciso congiuntamente di
sostenere un impegno di solidarietà verso quei territori.
L’accordo – sottoscritto dai Segretari
Generali di Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Annamaria Furlan, Uil, Carmelo
Barbagallo e dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia – attiva
un “Fondo di intervento a favore delle popolazioni del Centro Italia”
nel quale confluiranno contributi volontari da parte dei lavoratori di
tutto il territorio nazionale, pari a un’ora di lavoro e un contributo
equivalente, per ogni lavoratore, da parte delle imprese.
Questi contributi verranno raccolti tramite il c/c con Codice
IBAN: IT94V0103003201 000002589031 BIC – PASCITMMRM attivato presso il
Monte Paschi di Siena intestato a CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL, UIL FONDO
DI SOLIDARIETA’ PER LE POPOLAZIONI CENTRO ITALIA
. La raccolta fondi terminerà il 31 gennaio 2017.

Pa: Fp Cgil, mobilità Croce Rossa, lavoratori sanitari ricollocati presso tribunali


“Serve gestione del processo coerente per salvaguardare le professionalità del personale”

Roma,
06 settembre – “Dall’apertura del processo di mobilità del personale
proveniente dalla Croce Rossa Italiana verso le altre amministrazioni,
‘programmato’ dalla Ministra Marianna Madia, i primi esiti sono a dir
poco confusionari e superficiali”, fa sapere la Fp Cgil Nazionale.
“Nella ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori non si è tenuto
conto in modo alcuno alla salvaguardia delle loro competenze, come la
nostra organizzazione aveva già più volte ribadito al tavolo con il
Ministero della Funzione Pubblica”.
Si è avviato, sostiene
la categoria Cgil dei servizi pubblici, “un meccanismo automatico per
le lavoratrici e i lavoratori della Croce Rossa Italiana, iscritti al
‘Portale Mobilità’, secondo cui la ricollocazione presso nuove posizioni
idonee alle proprie professionalità, non segue criteri di semplicità e
coerenza. Ci troviamo di fronte, dunque, a fenomeni nei quali il
personale è stato assegnato al Ministero di Giustizia e ai tribunali per
coadiuvare il lavoro dei magistrati, invece che essere inserito nel
Sistema Sanitario Nazionale, come sarebbe stato più giusto, utile e
naturale”, continua la Fp Cgil Nazionale.
“Auspichiamo,
dunque, – continua il sindacato – che la seconda fase della mobilità per
le lavoratrici e i lavoratori della Croce Rossa Italiana venga gestita
con maggiore attenzione, dando voce alle organizzazioni sindacali e alle
loro proposte. Chiediamo che siano veramente valorizzate e
salvaguardate le professionalità del personale e garantiti servizi
pubblici di qualità a tutti i cittadini, sui quali inevitabilmente
ricadono tutte le scelte ‘scellerate’ che il governo sta portando avanti
in tutti i settori della Pubblica Amministrazione”, conclude la Fp Cgil
Nazionale.

Pa, Cgil Cisl Uil: un contratto innovativo per la Pa dei cittadini

Comunicato Stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa 

Roma, 26 settembre 2016 – “Un contratto vero e innovativo”, questo l’obiettivo che sarà annunciato da Serena Sorrentino, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco – segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa – all’attivo unitario che riunirà domani a Roma le segreterie regionali delle quattro federazioni di categoria. Iniziativa che lancerà lo sprint per il varo delle piattaforme e l’apertura delle trattative sul rinnovo dei contratti pubblici. E metterà in chiaro la proposta dei sindacati confederali: “Il contratto è un diritto dei lavoratori che vogliono essere riconosciuti e valorizzati. Ma è soprattutto lo strumento per costruire la Pa che serve oggi al Paese. Per far partire una grande stagione di rinnovamento e riprogettazione dei servizi”.

“La Pa che vogliamo? E’ fatta di servizi innovativi, vicini alle persone e centrati sui bisogni, con i migliori standard di produzione, snella nelle procedure e semplificata nell’accesso, trasparente e aperta a cittadini e imprese, integrata nelle funzioni e nelle professionalità, con meno gerarchia e più competenze”, hanno spiegato i segretari di categoria, che hanno tracciato le linee guida delle piattaforme per i nuovi comparti di contrattazione (funzioni centrali, funzioni locali e sanità).

Flessibilità, innovazione organizzativa, valorizzazione professionale, formazione, motivazione, coinvolgimento cognitivo dei lavoratori. Su questi temi, insieme ai salari, dovrà giocarsi la partita dei rinnovi contrattuali: “Sette anni di blocco hanno congelato stipendi già bassi e servizi obsoleti. Ora chiediamo al governo uno slancio vero: dobbiamo portare i servizi pubblici al livello delle eccellenze produttive del miglior privato. E questo si fa solo insieme ai lavoratori e ai cittadini”.

“Nei servizi avanzati, qualità e produttività dipendono in primo luogo dal coinvolgimento attivo delle intelligenze, delle professionalità e delle esperienze. Per questo non vogliamo un semplice rinnovo, ma contratti che liberino il potenziale delle persone, le capacità inespresse, il desiderio dei lavoratori di dare prova di sé nel migliorare i processi e risolvere i problemi organizzativi, che facciano leva sullo spirito di servizio e sull’appartenenza alle comunità professionali. E che tengano insieme autonomia e responsabilizzazione rispetto alla soddisfazione delle comunità e delle aziende”.

Come fare? I segretari di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa sono pronti a scommettere su strumenti nuovi, sperimentati in questi anni nei contesti più innovativi: dal lean government alla partecipazione diretta dei lavoratori. “Dobbiamo ridisegnare enti e servizi sui principi della ‘produzione snella’, vale a dire semplificazione, eliminazione degli sprechi, riorganizzazione dei servizi. E poi sulle pratiche di miglioramento organizzativo dal basso, sul lavoro in team e sui gruppi di progetto, sulle sessioni informative e di proposta, sulla velocità e la condivisione delle web communities e dei social media, sulla partecipazione degli utenti alla progettazione dei servizi, sulla cooperazione professionale e la flessibilità operativa. Il motore della Pa, così come delle imprese che trainano la crescita, devono essere le persone”.

“Questa è la proposta che porteremo al governo. E lo faremo dopo aver coinvolto lavoratori e cittadini con un grande programma di iniziative: siamo pronti alla maratona del lavoro pubblico per cambiare la Pa e per migliorare i servizi ai cittadini attraverso le lavoratrici e i lavoratori. Questo il nostro obiettivo: un contratto per i cittadini. Ora sia la politica a mostrarsi all’altezza di questa sfida”.
    

 

Schema di documento riguardante il sistema di misurazione e valutazione della performance individuale del personale dirigenziale della difesa

 

Richiesta Incontro Urgente – Protocolli avvalimento

 

 
Questa
organizzazione sindacale scrive in riferimento ai due protocolli d’intesa
stipulati tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e i rispettivi
presidenti dell’INL e dell’ANPAL. 

 

Viste le
importanti ricadute sul personale coinvolto, si chiede un incontro urgente,
così come previsto dal CCNL e dalle norme vigenti. 

 

 

Roma, 27
settembre 2016

39° Corso Istruttori Professionali

 
 

27.09.2016 – Pubblichiamo la nota della DCF con la quale si comunica l’avvio del 39° corso per Istruttori Professionali che si svolgerà a Montelibretti dal 10 ottobre al 16 dicembre 2016.

 

 

Bando di concorso per Vigile del Fuoco – Nota al Capo Dipartimento.

 
 
 

27.09.2016 – Bando di concorso per Vigile del Fuoco – Nota al Capo Dipartimento.

                                     Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
                                     Soccorso Pubblico e Difesa Civile
                                     Dott. Bruno FRATTASI

e, p.c.                          Al Vice Capo Dipartimento Vicario
                                    Capo del CNVVF
                                     Dott. Ing. Gioacchino GIOMI

                                    Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni Sindacali
                                    Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI

Oggetto: Bando di concorso per Vigile del Fuoco.

Egregio Capo Dipartimento,negli ultimi giorni stanno circolando sulla stampa e sui social network notizie circa l’imminente pubblicazione del bando di concorso per Vigili del Fuoco.

Secondo quanto riportato, tale informazione proverrebbe da una organizzazione sindacale del Corpo Nazionale, tenuto conto che non è la prima volta che una tale circostanza si verifica, si chiede un Suo autorevole intervento per fare in modo che gli Uffici del Dipartimento forniscano le dovute informazioni a tutti i Sindacati più rappresentativi dei lavoratori del Corpo, senza alcuna distinzione, e che tali inadeguati comportamenti non abbiano a ripetersi.

Relativamente alla fattispecie in questione, cioè la pubblicazione del bando di concorso, si chiede la convocazione urgente di uno specifico incontro al fine di conoscerne il testo ed eventualmente apportare le necessarie modifiche in relazione alle criticità contenute nel regolamento, già fatte rilevare dalla scrivente O.S., con lo scopo di garantire pari opportunità per tutti i candidati. 

In attesa di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF 
Danilo ZULIANI 

 

 

Messina – Roccalumera, serve una sede adeguta

 
 

27.09.2016 – Il presidio stagionale aperto presso la Località di Roccalumera, per diventare una realtà fissa, necessita di una struttura adeguata. Pubblichiamo la nota unitaria inviata al Dirigente di Messina che evidenziano le difficoltà sino ad oggi vissute dal personale in servizio in quegli ambienti di lavoro e non più sostenibili.

 

 

Unitaria – Su mobilità volontaria, posizioni organizzative e progressioni economiche

 

 

 Roma,   27 settembre
2016

 

 AL MIBACT

 

 Sig. Capo di Gabinetto

 Prof. Giampaolo D’Andrea

 

 Sig. Segretario Generale

 Arch. Pasqua Antonia Recchia

 

 Sig. DG Organizzazione

 Dr.ssa Marina Giuseppone

       LORO SEDI

 

 

Oggetto:
Mobilità volontaria, posizioni organizzative e richiesta informazioni
progressioni economiche.

              

 

           

Con riferimento al primo punto in
oggetto le scriventi OO.SS. ritengono necessario rilevare quanto segue:

*      Non risulta ancora definita la data ultima di
conclusione delle procedure di mobilità extraurbana in atto. Restando in attesa
della pubblicazione della graduatoria a seguito della sua rivisitazione si
rappresenta che allo stato si è ancora in attesa della formalizzazione di una
data entro la quale i lavoratori risultanti aventi diritto alla mobilità
volontaria possano prendere servizio nelle sedi di destinazione. Mentre risulta
invece che i lavoratori ai quali è stata modificata la scelta di destinazione
sono in corso delle notificazioni a dir poco singolari con le quali si chiede
agli stessi di decidere ad horas se accettare o meno la nuova destinazione
proposta. Questa procedura appare a dir poco singolare: l’Amministrazione,
proprio in considerazione del carattere extra urbano di questa fase di
mobilità, ha l’obbligo di definire nuove scadenze e di trasmetterle formalmente
tramite Circolare, avendo cura anche di rispettare i tempi previsti per
l’eventuale mancata accettazione da parte del lavoratore. Pertanto si resta in
attesa di formale comunicazione al riguardo;

*      Relativamente alla nuova ipotesi di accordo sulla
mobilità volontaria preme puntualizzare su alcuni delicati aspetti applicativi
che, a parere delle scriventi, devono essere ben esplicitati nella Circolare di
emanazione della procedura, allo scopo di evitare alcune fantasiose
interpretazioni che tendono ad anticipare in modo errato e parziale
l’applicazione dell’accordo stesso. Appare chiaro che il processo è finalizzato
a garantire la ricomposizione degli organici con particolare riferimento agli
Uffici modificati o istituiti da questa fase di riorganizzazione. Lo strumento
individuato è l’opzione volontaria del lavoratore che, sulla base della nuova
ripartizione organica, valuta la possibilità di un suo trasferimento in altra
sede anche sulla base della eventuale condizione soprannumeraria esistente. In
tale contesto è del tutto evidente che la condizione di partenza del lavoratore
è quella riferita alla sua concreta appartenenza alla sede lavorativa nella
quale lo stesso prestava servizio al momento della entrata in vigore della
nuova organizzazione e non certo in conseguenza delle assegnazioni provvisorie,
la cui natura transitoria è stata esplicitata nelle stesse Circolari
dell’Amministrazione. E che non tutti i lavoratori devono essere
necessariamente coinvolti nella istanza di mobilità volontaria, ma solo quelli
che volontariamente decidono di farlo sulla base della valutazione delle
criticità sopra accennate. L’altro aspetto speculare, su cui peraltro
l’Amministrazione si è impegnata formalmente, è la evidenziazione dei posti
vacanti negli Uffici per singola sede (siano esse sedi museali, uffici
distaccati e sedi operative) in modo da consentire una scelta indirizzata correttamente
alla collocazione in una sede specifica e non genericamente nell’ambito di un
Ufficio la cui dimensione territoriale potrebbe comportare una diversa e
unilaterale collocazione. Da ultimo appare necessario integrare i criteri
concordati anche con l’inserimento, al punto 1 della Tabella relativa,  dei periodi di lavoro a tempo determinato,
considerata la loro incidenza sui percorsi lavorativi di tantissimi lavoratori
e al punto 12, con il richiamo alle condizioni di patologie riconosciute come
dipendenti da cause di servizio o conseguenti a infortuni sul lavoro.

Per quanto
riguarda invece la problematica inerente l’attribuzione delle posizioni
organizzative si ritiene opportuno l’avvio immediato della contrattazione volta
alla opportuna modifica dell’art. 23 del CCIM, ed al suo conseguente
adattamento alla nuova dimensione organizzativa. Nelle more preme segnalare che
in ogni caso restano destinatari di posizione organizzativa sia i Funzionari
Direttori delle Biblioteche consegnate ai circuiti museali che i Funzionari
Direttori di Musei divenuti autonomi o scorporati dalle Soprintendenze per
essere assegnati ai Poli Regionali.

Relativamente
all’importo accantonato sul FUA 2016, atteso che per il corrente anno
difficilmente si arriverà ad una estensione del compenso a tutti i potenziali
destinatari, si chiede una quantificazione della somma necessaria alla
retribuzione, dichiarandoci disponibili ad un 
riutilizzo della somma residua nell’ambito di un progetto nazionale
volto a qualificare queste funzioni, in particolare rispetto alla concreta
attuazione dei criteri di responsabilità e autonomia previsti dalle norme di
riferimento.

Infine si
chiede una puntuale informativa rispetto allo stato dell’iter di certificazione
dell’ipotesi di accordo sulle progressioni economiche, considerato il lasso di
tempo intercorso dalla sua sottoscrizione ed il tempo previsto per la sua
attuazione.

 

            Nel rimanere in attesa di formale
quanto urgente riscontro alla presente nota si porgono distinti saluti 

       

     
        FP CGIL               CISL FP                          UILPA

         
        Claudio Meloni      Daniela Volpato          Enzo Feliciani

Roma – Formazione ed emergenze.

 
 

27.09.2016 – Roma – Formazione ed emergenze.

Si continuano a predisporre  provvedimenti che confliggono tra di loro e
comunque  sempre a svantaggio del personale .

Si blocca la formazione (gia’ scarna) per carenze di personale, ma nello stesso tempo si riduce
la nostra presenza ad Amatrice !!

Inoltre non si tenta di recuperare al massimo il personale utilizzando
tutte le risorse straordinarie (fondo emergenza – fondo corso CS e
carenze di autisti)  penalizzando ulteriormente le retribuzioni .

SI
RISPARMIA SULLE SPALLE DEI LAVORATORI
  e nel
frattempo il blocco della formazione crea disservizi per l’impossibilità  di fare abilitazioni che favorirebbero la presenza di una più ampia
fascia di personale al sisma e la funzionalità del dispositivo
abilitando alla conduzione di autogrù e nuove autoscale, tenute in garage per assenza di personale abilitato!!!!!!  

NOI
CONTESTIAMO QUESTA GESTIONE DA TEMPO (UNICI CON UNO STATO DI AGITAZIONE
NON CHIUSO) !!!

 

 
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