Il decreto del Presidente della Repubblica 1/10/2010 recante il «Recepimento dell’accordo sindacale per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile e del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento militare (biennio economico 2008-2009)» ha superato ieri il vaglio ultimo della Corte dei Conti, che lo ha registrato e trasmesso per la pubblicazione alla Gazzetta Ufficiale, prevista nei prossimi giorni.
Ciò consentirà di aggiornare gli stipendi, riteniamo, già per la mensilità di novembre, con la corresponsione degli arretrati.
DAP – Convocazione contratto: Il Capo del DAP convoca le OO.SS della Polizia penitenziaria per discutere delle tematiche da affrontare nella prossima tornata contrattuale.
Nota di risposta dell’Amministrazione sull’intervento proposto da questa O.S. sul mancato FESI anno 2006
La tabella riassuntiva delle riunioni sindacali programmate nei mesi di dicembre e gennaio.
La nota dele 14 maggio 2008 dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali che risponde ad alcuni quesiti posti dalle OO.SS. in merito all’ambito applicativo dell’art. 77 della Legge n. 267/2000.
Prosegue l’iter parlamentare degli emendamenti all’art. 71 della Legge 133/2008.
Continua l’operazione verità della FP CGIL…
Le OO.SS. della Polizia Penitenziaria, unitariamente, col presente comunicato stampa comunicano pubblicamente tutta la propria insoddisfazione per la mancata convocazione del Ministro Alfano, chiesta prima del 23 gennaio u.s. specificatamente per ragionare dei provvedimenti che il Governo intendeva assumere, e poi ha assunto, e per la provocatoria convocazione del Capo del DAP pianificata addirittura per il 13 febbraio, per giunta senza ordine del giorno.
SIAMO PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA TUTTI INSIEME!!!
La comunicazione dipartimentale relativa al conguaglio IRPEF che sarà effettuato nel prossimo mese di marzo.
Il verbale della riunione sull’assegnazione dei vincitori del concorso a 526 posti da Ispettore, tenutasi presso il DAP lo scorso 21 ottobre.
Responsabili e condivisibili sono le parole pronunciate dal vice presidente del CSM Nicola Mancino a margine della riunione del Coordinamento Nazionale dei Magistrati di Sorveglianza sull’emergenza sovraffollamento carceri.
E’ quanto affermano Mauro Beschi e Francesco Quinti della FP CGIL Nazionale, che proseguono: l’aver potuto finalmente registrare e condividere le parole di un così alto esponente della magistratura italiana sull’esigenza di dare piena attuazione ai principi affermati dalla Corte Costituzionale e, dunque, consentire che il regime penitenziario venga applicato conformemente alla Costituzione, è motivo di soddisfazione per chi, come la FP CGIL, fino ad oggi nel silenzio assordante di pressoché tutte le istituzioni del Paese, ha continuato a denunciare l’anomalia di un Governo che rifiuta di agire per porre rimedio all’emergenza carcere e al fortissimo disagio in cui attualmente versa il personale di Polizia Penitenziaria.
Sono mesi, ormai – continuano gli esponenti sindacali – che la FP CGIL lancia gridi di allarme sulla gravità della situazione, sull’assenza di reali misure di contrasto al gravissimo sovraffollamento delle strutture penitenziarie, che presto supererà le 64.000 presenze (dato mai raggiunto dal 1946 ad oggi), sull’esigenza di superare alcuni recenti interventi normativi che stanno contribuendo ad affondare il sistema delle misure alternative alla detenzione per i reati meno gravi, l’unica alternativa al sovraffollamento percorribile e compatibile con le finalità della pena e i valori espressi dalla Carta Costituzionale.
Il Governo si faccia carico dell’emergenza carcere – sostengono Beschi e Quinti – e, nelle more del fumoso piano di adeguamento delle strutture detentive, peraltro non ancora presentato dal Ministro Alfano, pianifichi con la massima sollecitudine gli interventi necessari a ridurre già oggi le presenze in carcere per i reati di minor allarme sociale, ad aumentare di almeno 8.000 unità il Corpo di Polizia Penitenziaria e a migliorare le attuali, pesantissime condizioni di lavoro imposte agli operatori della Polizia penitenziaria.
Roma, 13 luglio 2009
(ANSA) – ROMA, 13 LUG – La Cgil – con il segretario della Funzione pubblica Mauro Beschi e il coordinatore della polizia penitenziaria Francesco Quinti – lancia l’allarme sul sovraffollamento delle carceri, dove presto si supereranno le 64 mila presenze, e chiede al governo di aumentare di almeno otto mila unità gli agenti della polizia penitenziaria. In una nota Beschi e Quinti, inoltre, apprezzano l’intervento del vicepresidente del Csm Nicola Mancino che venerdì scorso, incontrando i magistrati di sorveglianza, ha affrontato il problema delle carceri stracolme e del mancato rispetto del principio costituzionale della rieducazione della pena. “Il governo si faccia carico dell’emergenza carcere – esortano i due sindacalisti della Cgil – e, nelle more del fumoso piano di adeguamento delle strutture detentive, peraltro non ancora presentato dal ministro Alfano, pianifichi con la massima sollecitudine gli interventi necessari a ridurre già oggi le presenze in carcere per i reati di minor allarme sociale”. Beschi e Quinti chiedono, infine, migliori condizioni di lavoro per gli agenti della penitenziaria sottoposti a turni “pesantissimi”.
Il DAP risponde alla nota Fp Cgil cs 210/2009, con la quale veniva richiesto il rientro nelle sedi di appartenenza del personale in servizio di missione. Inoltre, ulteriore nota della DG del Personale agli istituti di appartenenza del personale interessato dalla missione.