Pubblichiamo un’intervista a Carlo Podda apparsa oggi sul quotidiano Il Resto del Carlino.
Roma, 26 giugno 2009
“Travolgere l’intervento pubblico privatizzando lo stato è la priorità di questo Governo. In questi mesi è passata silenziosamente l’istituzione della Difesa Servizi Spa, e se lo scandalo non avesse messo in luce il disastro del sistema di Protezione Civile, sarebbe passata anche la Protezione Civile Spa. Vi annuncio, quindi, un nuovo scandalo in arrivo. La sovrapposizione tra politica e affari, l’ingresso a piè pari della politica negli apparati dello stato, è il vero scandalo del paese. Non possiamo però attendere sempre e solo le evoluzioni delle indagini per porre rimedi alla deriva in atto”. Con queste parole il Segretario Generale della Fp-Cgil Nazionale Carlo Podda apre il suo intervento alla conferenza “No Protezione Civile Spa” organizzata dalla Cgil confederale e dalla Funzione Pubblica Cgil, tenutasi stamane a Roma in Corso d’Italia 25..
“Bisogna scongiurare – aggiunge Podda – con tutta la forza che abbiamo il nuovo “codice di Protezione Civile”, che oltre agli appalti ed al business consegnerebbe nelle mani di pochi persino la gestione e la risoluzione dei conflitti “economico sociali e ambientali”. Inquietante come prospettiva, vista la gestione del sistema di protezione Civile dell’era Bertolaso: una gestione autoritaria e svincolata dalle leggi, sempre in deroga. Ma sui diritti delle persone non c’è deroga che tenga”.
“La cancellazione della Protezione Civile Spa – continua Podda – non basta. Su un bilancio di quasi un miliardo di euro la Protezione Civile spende meno di 80 milioni in prevenzione. Non è accettabile in un paese che giorno dopo giorno vede paesi, città intere, cadere a pezzi, che vive una situazione di dissesto che è davvero emergenziale”.
“Il sistema va abbattuto e ricostruito. Vanno rimesse in campo le proposte della Cgil, aggiornate in base ai nuovi assetti istituzionali ed ai nuovi poteri concessi a regioni ed autonomie locali. Tenere insieme in un sistema integrato la prevenzione e la pianificazione che spettano ad enti locali e regioni, il mondo del volontariato, integrare i Vigili del Fuoco dando il rilievo che spetta al loro ruolo, puntare alla prevenzione del rischio ed alla tutela del territorio per combattere il dissesto idrogeologico, e quindi gestire le emergenze. Ma soprattutto – conclude Podda – abbandonare la strada della gestione dei “grandi eventi”, che rappresenta l’elemento determinante della degenerazione. Questa vicenda non si può concludere senza mettere mano definitivamente ad un sistema che ha mutato le regole democratiche e modificato la costituzione materiale di questo paese”.
Roma, 17 Febbraio 2010
Il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici di scegliere le proprie rappresentanze in sede aziendale va garantito e vanno rispettate le scadenze definite nella legge sulla rappresentanza sindacale nel lavoro pubblico.
L’esigibilità di quel diritto, per noi inalienabile, non può essere messa in discussione e la fissazione del calendario elettorale è un atto ineludibile che prescinde da eventuali considerazioni tecnicistiche, anche le più fantasiose, su possibili incompatibilità della legge di riforma Brunetta con quella sulla rappresentanza di Massimo D’Antona.
La decisione di rinviare ulteriormente la fissazione delle elezioni sarebbe la prova della manifesta volontà di negare alle lavoratrici e ai lavoratori pubblici quel diritto.
Il 7 settembre, giorno del prossimo incontro all’ARAN, verificheremo se alle dichiarazioni rilasciate in queste ore da alcune organizzazioni sindacali seguiranno atti concreti e coerenti: se si vogliono definire davvero, subito e insieme, i tempi della nuova tornata elettorale, quello è il momento e il luogo per annunciare a oltre 1,7 milioni di lavoratrici e lavoratori pubblici che entro novanta giorni potranno votare i loro rappresentanti.
In caso contrario, il fatto di per se sarebbe grave, e ognuno risponderebbe delle proprie scelte direttamente a quei lavoratori inspiegabilmente privati di un loro diritto.
Roma, 2 Settembre 2010
CGIL FP – CISL FPS – UIL FPL – ANSAL – UNIONE SCP
In data odierna, dopo ingiustificabili ritardi nell’emanazione della direttiva, si è avuta l’apertura delle trattative per il rinnovo del C.C.N.L. dei segretari comunali e provinciali per il biennio economico 2002/2003 e per il quadriennio normativo 2002/2005.
L’ARAN si è limitata ad illustrare i contenuti essenziali della direttiva.
Le organizzazioni sindacali hanno rappresentato la non condivisione dell’impianto complessivo dell’atto d’indirizzo, in quanto in contrasto con il necessario riferimento al vigente sistema ordinamentale, lacunoso e con punti critici di difficile soluzione negoziale.
Le organizzazioni sindacali hanno illustrato i contenuti delle piattaforme rivendicative presentate ribadendo l’assoluta necessità di affermare, fra l’altro, l’indispensabilità della figura, la sua unicità, il necessario riallineamento del trattamento economico a quello della dirigenza pubblica degli enti locali, la soluzione delle problematiche connesse alla disponibilità e mobilità, anche attraverso l’integrale copertura delle sedi, rafforzamento delle relazioni sindacali, definizione degli elementi utili alla previdenza complementare, disciplina per un effettivo diritto alla formazione, introduzione dell’istituto della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
L’ARAN, preso atto della distanza delle posizioni, si è impegnata ad esperire verifiche del mandato ed a produrre una bozza di articolato da presentare in occasione della prossima riunione prevista entro il mese di febbraio.
Le organizzazioni sindacali chiamano la categoria a mantenere alto il livello di mobilitazione proclamato sia rispetto alla vicenda contrattuale sia rispetto a quella, non ancora definita, di revisione del TUEL.
CGIL FP
Pagliarini
CISL FPS
Alia
UIL FPL Ansal
Fiordaliso
UNIONE SCP
Iudicello
ROMA 25.01.2006
CGIL FP – CISL FP – UIL ANSAL – UNSCP
Al Ministro della Funzione Pubblica
Al Ministro dell’Interno
Al Ministro del Lavoro
Al Presidente dell’Aran
Al Presidente dell’ANCI
Al Presidente dell’UPI
Al Presidente dell’Ages
Le scriventi organizzazioni sindacali, considerato che:
· da oltre 50 mesi i Segretari comunali e provinciali attendono il contratto di lavoro relativo al quadriennio 2002-2005;
· solo negli ultimi mesi del 2005, e con colpevole ritardo, è stata emanata la direttiva necessaria all’avvio delle trattative;
· nella direttiva sono espresse posizioni assolutamente non condivise dalla categoria e, per alcuni versi, offensive nei riguardi della stessa;
· nei sei mesi dall’emanazione della direttiva ad oggi si è tenuta una sola, infruttuosa, riunione con l’ARAN conclusasi con l’impegno della parte pubblica di verificare, con il Ministero della Funzione Pubblica, i contenuti della direttiva ricevuta e di riconvocare le parti entro la fine del mese di febbraio e che tali termini temporali sono ampiamente scaduti;
· l’ingiustificabile ritardo nell’avvio delle trattative, unitamente a numerosi provvedimenti normativi incoerenti e punitivi nei riguardi dei segretari comunali e provinciali adottati nel corso della legislatura, hanno già da tempo indotto il sindacato a proclamare lo stato di agitazione della categoria;
· la categoria dovrà presto adempiere importanti funzioni di garanzia democratica in occasione delle prossime elezioni politiche;
preso atto
dell’evidente volontà politica di non porre rimedio a tale gravissimo stato di cose;
dell’intollerabile lesione dei diritti di una categoria di lavoratori pubblici da sempre al servizio delle comunità locali;
esprimono la disponibilità delle organizzazioni sindacali alla trattativa sia del primo biennio economico e quadriennio normativo, che del secondo biennio economico, al fine di permettere il rinnovo del prossimo CCNL 2006-2009 nel rispetto delle scadenze temporali;
rappresentano l’assoluta necessità, per evitare l’ulteriore aggravarsi dello stato di disagio dell’intera categoria, di riprendere in tempi brevissimi le trattative per il contratto;
proclamano il ricorso ad una serie di giornate di sciopero e di manifestazioni territoriali e nazionali, da individuarsi nel rispetto delle norme per il raffreddamento dei conflitti (la presente nota vede in indirizzo anche il Ministro del Lavoro al fine dell’attivazione delle procedure di raffreddamento dei conflitti).
CGIL FP
Santucci
CISL FPS
Alia
UIL ANSAL
Fiordaliso
UNSCP
Iudicello
Roma 15 marzo 2006
CGIL FP – CISL FPS – UIL FPL
Al Ministro delle Riforme e
Innovazione nella Pubblica
Amministrazione
Dr. Luigi Nicolais
Oggetto: Rinnovi contrattuali Segretari Comunali e Provinciali: “periodo 2002 – 2005″ e Dirigenza Regioni e Autonomie Locali: ” biennio economico 2004 – 2005″.
Onorevole Ministro,
le scriventi Segreterie Nazionali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, sono costrette, ancora una volta, a denunciare ritardi ingiustificati riguardanti il rinnovo contrattuale dei Segretari Comunali e Provinciali, scaduto da ben cinque anni periodo 2002 – 2005 e quello della Dirigenza Regioni e Autonomie Locali scaduto da tre anni e riguardante il biennio economico 2004 – 2005.
Segretari Comunali e Provinciali
a) in ordine al rinnovo del contratto dei Segretari Comunali e Provinciali, scaduto il 31.12.2001, nell’unico confronto con l’Aran, avvenuto il 25.01.2006, le OO.SS. hanno respinto con determinazione i contenuti della direttiva riguardanti quelle parti che determinavano una formale e sostanziale “reformatio in peius” dell’attuale disciplina del rapporto di lavoro e di servizio.
Da detta data, malgrado le nostre pressioni, siamo ancora in attesa delle modifiche dell’atto di indirizzo, di competenza di codesto Ministero, indispensabili per riprendere il confronto negoziale con l’Aran.
Dirigenti Regioni e Autonomie Locali
b) per quanto riguarda il rinnovo del contratto del biennio economico per il personale dirigente delle Regioni e Autonomie Locali scaduto il 31.12.2003, il Comitato di Settore, più volte sollecitato dalle OO.SS. solo in data 5 luglio u.s. ha deliberato l’atto di indirizzo inviato al Governo per la presa d’atto e non ancora trasmesso all’Aran per l’apertura del confronto negoziale.
Per quanto su premesso le Segreterie Nazionali Le chiedono un impegno risolutivo adottando le misure necessarie che favoriscano l’apertura negoziale con l’ARAN in modo da pervenire in tempi brevi alla definitiva conclusione dei rinnovi contrattuali di che trattasi e per evitare eventuali iniziative di lotte sindacali che saranno intraprese a tutela delle legittime aspettative del personale ad avere il rinnovo del contratto di lavoro.
Confidiamo in un tempestivo ed autorevole intervento in merito e Le rappresentiamo che sono le uniche categorie a non avere avuto il rinnovo del contratto di lavoro per il periodo pregresso di riferimento.
CGIL FP
Podda
CISL FP
Tarelli
UIL FPL
Fiordaliso
Roma, 27 luglio 2006
Da notizie apprese in sede ministeriale, risulta concluso l’iter definitivo delle modifiche introdotte alla direttiva per il rinnovo contrattuale 2002-2005 dei Segretari comunali e provinciali.
Informalmente è stato riferito di modifiche relative alle questioni del galleggiamento e della omni-comprensività nonchè di integrazioni, richieste dal Ministero dell’Economia, relative alla regolamentazione degli incarichi di direttore generale.
Nel corso della prossima settimana la direttiva dovrebbe essere trasmessa ufficialmente all’ Aran per il riavvio delle trattative.
In tale sede la Fp Cgil ribadirà la necessità di un serio confronto su tutte le problematiche evidenziate nella piattaforma contrattuale confederale, mantenendo ferme le criticità espresse in merito alla direttiva originale.
Il Coordinatore Nazionale
Parisi
Il Segretario Nazionale
Crispi
Roma, 27 settembre 2006
CGIL FP – CISL FPS – UIL FPL ANSAL – UNSCP
Al Ministro delle Riforme e Innovazioni
nella pubblica Amministrazione Luigi Nicolais
Al Ministro del Lavoro Cesare Damiano
Al Ministero del Lavoro Direzione Generale della tutela
delle condizioni di lavoro
Alla Commissione di Garanzia dell’attuazione
dela Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
E p. c.
Al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomi Locali
Linda Lanzillotta
Al Presidente dell’Associazione Comuni d’Italia leonardo Domenici
Al Presidente dell’Unione delle Provincie Italiane anche nella veste di
Presidente dell’Agenzia per la gestione dell’Albo dei Segretari
Comunali e Provinciali Fabio Melilli
Al Presidente dell’Aran Massimo Massella Ducci Teri
La presente nota è redatta ed inoltrata al solo fine di avviare le procedure per il raffreddamento dei conflitti nella prospettiva di definire giornate di lotta e di sciopero.
E’ ormai chiara la volontà di procrastinare la definizione di indirizzi, da rendere disponibili all’ARAN, compatibili con la volontà di arrivare alla sottoscrizione del C.C.N.L.
La cadenza ormai annuale degli incontri presso l’ARAN è chiara testimonianza di inadempienze di carattere istituzionale.
Il prolungarsi di una situazione di blocco delle trattative di fronte ad un ritardo ormai di oltre 62 mesi dalla scadenza dell’ultimo contratto sottoscritto è insopportabile.
Il ministro della Funzione Pubblica è chiamato a dare risposte a questo inaudito stato di cose.
In relazione a quanto precede le scriventi OO.SS. nel ribadire lo stato di agitazione della categoria, si preparano ad organizzare significative iniziative di lotta con la programmazione di giornate di sciopero.
CGIL FP
Crispi
CISL FP
Alia
UIL FPL -ANSAL
Fiordaliso
UNSCP
Iudicello
ROMA 02.03.2007
Si è svolto ieri 3 gennaio ed è proseguito oggi 4 gennaio un lungo, intenso e per molti versi complicato confronto con FEDERCASA (gli ex IACP trasformati in aziende con leggi regionali), per tentare di arrivare ad un accordo sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro, sia per il quadriennio normativo che per il biennio economico.
L’esito di questa “maratona” contrattuale si è conclusa con una sostanziale condivisione su tutte la materie discusse, e si è deciso di rinviare la prosecuzione del confronto al 12 gennaio p.v. per consentire la scrittura di un testo completo che comprenda quanto convenuto.
L’ipotesi di accordo, per quanto riguarda la parte economica prevede un aumento medio, per la categoria B1, di 94 euro a regime, da raggiungere in due tranches, le cui decorrenze sono il 1/1/07 ed l’1/7/07 con un una tantum per il 2006 pari a 522 euro.
L’incremento contrattuale, sempre al livello B1, è distribuito nel seguente modo:
– 68 euro sul tabellare;
– 20 euro di EDR comunque pensionabili;
– 6 euro ad incrementare i fondi per la contrattazione aziendale.
Questo risultato è stato il frutto della nostra intransigenza.
Sulla parte normativa abbiamo concordato il potenziamento della contrattazione aziendale, tutelato le lavoratrici ed i lavoratori che dovessero confluire in società di scopo affermando il principio che si continua ad applicare il contratto FEDERCASA quando la partecipazione alla società è a maggioranza dell’ex IACP comunque denominato. Qualora la quota di partecipazione sia di minoranza sono comunque garantiti il maturato economico e previdenziale nonché il rientro in azienda nel caso la società sia dimessa.
Inoltre abbiamo sconfitto il tentativo surrettizio dell’aumento del numero di ore di lavoro settimanale attraverso l’inserimento del cosiddetto lavoro aggiuntivo. Questa norma è stata cancellata ed è stato affermato in modo perentorio che l’orario di lavoro settimanale è di 36 ore.
Sono stati introdotti gli istituti della banca delle ore, ed una commissione per prevenire il fenomeno del mobbing.
Una valutazione finale, infine, riguarda le difficoltà che abbiamo incontrato nella definizione dell’intesa contrattuale e che presumibilmente, se non risolte ci troveremo ancora sul tavolo della trattativa, ed è la situazione economica delle aziende della Toscana e soprattutto dell’Emilia Romagna, le quali lamentano una legge regionale che da un lato gli ha tolto il patrimonio e dall’altro gli impone un affitto di 25 euro ad alloggio.
In tali condizioni le aziende affermano di non riuscire a coprire le spese di gestione e trascinano in basso la discussione contrattuale. E’ del tutto evidente che se non cambiano le condizioni e la discussione rimane di questo genere si innescheranno due dinamiche:
1. spinte centrifughe da parte delle aziende delle regioni che dispongono di disponibilità di cassa;
2. difficilmente questo contratto riuscirà ad attrarre le aziende di quelle regioni che oggi applicano altri contratti.
Per tornare al contratto, come dicevamo all’inizio, il percorso ora sarà quello di verificare la scrittura del testo e qualora non ci siano sorprese dell’ultima ora, il giorno 12 gennaio saremo nelle condizioni di firmare la pre intesa da portare in consultazione tra le lavoratrici ed i lavoratori.
p. La Segreteria FP CGIL
(A. Crispi)
Roma, 5 Gennaio 2007
Comunicato Unitario
Ieri 3 maggio 2007 si è svolta presso il Ministero degli Affari Regionali la prevista audizione delle rappresentanze sindacali dei Segretari Comunali e Provinciali, voluta dal Ministro On.le Linda Lanzilotta per una ricognizione delle problematiche che agitano la Categoria.
Le Organizzazioni Sindacali, pur nella necessità di sintesi imposta dalla circostanza, hanno rappresentato puntualmente le esigenze – non più derogabili – per un’efficace sistema di governance della Categoria a partire dalla discussione e condivisione delle inrinviabili modifiche al Dlgs 267 ed ai DDPR 465 e 396 e nel contempo chiudere velocemente il CCNL scaduto da 65 mesi.
Al riguardo è stato pure rappresentato con estrema fermezza che le rappresentanze sindacali dei Segretari Comunali e Provinciali pongono come prioritario l’allineamento del trattamento stipendiale tabellare a quello della dirigenza locale, esigenza negoziale incomprimibile per ragioni di dignità professionale, prima ancora che per ragioni di ordine economico.
Le OO.SS. hanno poi sostenuto che sussistono strade efficaci per raggiungere gli obiettivi contrattuali che si sono posti e chiedono quindi all’ARAN di ricostituire il tavolo negoziale e produrre finalmente un articolato su cui sia possibile un confronto concreto entro termini brevissimi.
In chiusura dell’incontro le rappresentanze sindacali dei Segretari Comunali e Provinciali hanno segnalato che – per la stessa dignità delle Istituzioni – non c’è più tempo per tentennamenti e che, in mancanza della convocazione nei prossimi giorni, si vedranno costrette a fissare la data dello sciopero già proclamato e con la eventualità che le azioni di lotta finiscano per coincidere con le imminenti consultazioni amministrative.
FP CGIL
Crispi
FP CISL Lasec
Alia
UIL FPL-Ansal
Fiordaliso
U.N.S.C.P.
Iudicello
Roma, 4 maggio 2007
La manifestazione unitaria dei segretari comunali e provinciali ha avuto un ottimo esito.
La nutrita presenza ed il clamore delle proteste di piazza Vidoni, dove oltre 400 segretari, provenienti da tutte le regioni d’Italia, erano ieri confluiti, ha ottenuto che una delegazione di segretari comunali e provinciali venisse ricevuta, in assenza del ministro, non presente in sede, dal capo dipartimento della Funzione Pubblica, dott. Naddeo e dal responsabile delle relazioni sindacali dott. Gallozzi..
La delegazione ha protestato per gli inauditi ritardi nel rinnovo del contratto ed ha ribadito la richiesta irrinunciabile di adeguare il trattamento economico tabellare dei segretari comunali e provinciali a quello dei dirigenti delle autonomie locali, sostenendo altresì che sussistono le condizioni perché questo obiettivo sia raggiungibile senza dover fare ricorso ad ulteriori risorse economiche. Ha poi lamentato l’inconcludenza degli incontri fin qui avuti con l’ARAN che, fino ad ora, non ha presentato nessuna proposta di articolato per consentire un avanzamento della trattativa.
Il dott. Naddeo ha dichiarato che la Funzione Pubblica ha intenzione di giungere in tempi brevi alla definizione del contratto dei segretari comunali e provinciali. In questo quadro ha ipotizzato un apposito percorso che, partendo dalla presa in considerazione delle richieste sindacali, con opportune nuove indicazioni all’ARAN perché si possa effettuare le necessarie valutazioni delle compatibilità finanziarie, porti, nel giro di una quindicina di giorni, ad un nuovo incontro alla presenza di tutti gli attori interessati, parti sindacali, ARAN, Funzione Pubblica e Ministero dell’Economia, per impostare il cammino della trattativa ed, eventualmente necessitassero ulteriori risorse finanziarie, assumere i necessari impegni in sede politica attraverso un apposito protocollo d’intesa.
La delegazione sindacale ha aderito alla proposta precisando tuttavia che i segretari comunali e provinciali aderiscono allo sciopero del pubblico impiego dichiarato per il prossimo 1° giugno e che sarà tenuto alto lo stato di agitazione e che non sono escluse altre manifestazioni di protesta ancora più incisive.
F.P. CGIL
Crispi
F.P. CISL Lasec
Alia
UIL FPL Ansal
Fiordaliso
U.N.S.C.P.
Iudicello
ROMA 25.05.2007