E’ semplicemente intollerabile la decisione assunta dalla proprietà della Clinica Villa Camaldoli di Napoli di licenziare quattro lavoratori fra i quali un delegato sindacale della nostra organizzazione.
Un atto unilaterale ed improvviso che è stata adottato in totale sfregio della normativa generale che obbliga i datori di lavoro a fornire preventiva comunicazione ai sindacati sulle motivazioni della decisione.
Una decisione che è resa ancor più grave dal fatto che la Clinica Villa Camaldoli opera in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Regionale della Campania e che, per questo, dovrebbe essere obbligata a rispettare le più elementari regole che normano il sistema delle relazioni sindacali e dei diritti del lavoro.
Si fanno utili, molti utili, con le risorse della fiscalità regionale, si opera in regime di convenzione con un sistema sanitario che pone i diritti di cittadinanza e del lavoro a fondamento della sua ragione sociale, salvo poi, senza ritegno alcuno, procedere a licenziare senza motivo.
Non è possibile assistere a tale scempio nel silenzio assoluto delle istituzioni locali e nazionali: la ASL, la Regione ed il Ministro del Welfare devono intervenire garantendo il ripristino di una condizione di normalità in una struttura che vive di finanziamento pubblico.
In assenza di tali interventi la reazione della Fp Cgil, nel suo complesso, sarà durissima: non resteremo fermi di fronte a questo attacco sconsiderato.
E’ significativo il fatto che la Clinica Villa Camaldoli sia una struttura associata ad AIOP (l’associazione datoriale della ospedalità privata); la stessa associazione datoriale che si rifiuta di rinnovare ai propri dipendenti il Contratto Collettivo nazionale di lavoro scaduto da ormai quattro anni!
Una vergogna, quest’ultima, che continua a consumarsi nel silenzio totale ed, a questo punto, complice del Ministro Sacconi e delle Regioni.
Roma 15 Ottobre 2009
Nei giorni scorsi sono stati sottoscritti altri due pre-contratti nazionali Sanità privata.
Pubblichiamo il testo del Comunicato Unitario firmato da Rossana Dettori FP CGIL, Daniela Volpato CISL FP e Carlo Fiordaliso UIL FPL
L’AIOP rinnega la pre intesa del 17 gennaio 2007 e abbandona il tavolo della trattativa.
Dopo tre anni dalla scadenza del rinnovo contrattuale, dopo un’estenuante vertenza con migliaia di iniziative sul territorio e due scioperi nazionali, la centrale datoriale nella persona del capo delegazione trattante rimette in discussione l’accordo faticosamente raggiunto.
I ricchi padroni della sanità privata mandano a monte la chiusura del contratto perché pretendono un ulteriore sconto sugli incrementi già trattati.
La pretesa di togliere ancora qualche euro dagli arretrati, che i lavoratori percepiscono già con tre anni di ritardo, appare oggi come un ricatto di intollerabile arroganza.
Contestualmente all’abbandono del tavolo da parte della delegazione AIOP abbiamo chiesto un incontro urgente al Presidente dell’AIOP e alla Conferenza della Regioni.
Nel frattempo, è indetta la mobilitazione del personale in tutte le strutture AIOP, con la ripresa delle iniziative sospese.
Roma, 25 gennaio 2007
Pubblichiamo il testo della lettera unitaria, inviata in data odierna alle controparti sanità privata, per il rinnovo del CCNL 2006-2009.
Pubblichiamo il testo del Comunicato unitario dei Segretari generali FP CGIL CISL FP UIL FPL
Manifestazione Nazionale Sanità Privata – Roma, 11 Luglio 2008 – ore 9,30 Teatro Capranica – ore 12,30 Piazza di Montecitorio.
Care/i
appare evidente come il mancato rinnovo contrattuale della Sanità privata si stia caricando di significati che vanno oltre quelli che “normalmente” si possono riscontrare in una vertenza che si trascina da trenta mesi: da un lato l’ormai insostenibile rapporto fra la sanità privata e quella pubblica, dall’altro il macroscopico tentativo di utilizzare questo comparto per la destrutturazione totale dell’attuale struttura contrattuale.
Sul primo aspetto abbiamo avuto modo di verificare quanto sia totalmente incompatibile con pur minime logiche di mercato l’atteggiamento dell’imprenditoria privata della sanità in Italia: si capitalizzano in ogni modo, legale ed illegale, gli utili che derivano dal sistema di accreditamento delle strutture private da parte del Servizio Sanitario Nazionale, si socializzano i “costi” dei rinnovi contrattuali chiedendo alle regioni, e quindi ai cittadini, di farsi carico delle maggiori necessità finanziarie.
Sul secondo aspetto, invece, riscontriamo inequivocabilmente un punto di intersezione fra gli interessi di ARIS-AIOP, con quelli di alcune Regioni e di Confindustria di destrutturare il modello contrattuale nazionale/integrativo provando ad utilizzare i lavoratori come arma contro il sindacato, contro le stesse Regioni, contro il Servizio Sanitario Nazionale: sempre più spesso si prova a paventare come unica via d’uscita a questo stato d’empasse la sottoscrizione di soli accordi contrattuali regionali.
Come avvertiamo da tempo, quindi, alle prospettive di questa vertenza sono legati temi che qualificano da tempo l’azione unitaria delle categorie: la difesa del ruolo pubblico ed il suo corretto rapporto con i settori privati accreditati e la difesa della contrattazione nazionale quale elemento di garanzia di equità, solidarietà e di difesa dei salari.
Non possiamo, a questo punto, permetterci sottovalutazioni di sorta.
Sapete che abbiamo attivato le procedure per la proclamazione dello sciopero e che il tentativo di conciliazione al Ministero del Lavoro è, com’era prevedibile, fallito a causa delle reiterate posizioni oltranziste delle associazioni datoriali e che sulla base di ciò l’11 Luglio è stata proclamata una manifestazione nazionale a Roma dei lavoratori del settore.
L’invito che vi facciamo è ad operare, raccogliendo ogni forza, affinché l’11 luglio a Roma sia più che visibile la risposta del sindacato a quello che giudichiamo un vero a proprio attacco al cuore del sistema, della contrattazione, del servizio sanitario nazionale.
Sono state trasmesse le indicazioni sulla partecipazione per ogni singola regione: vi chiediamo di rispettarle il più possibile.
Buon lavoro e ci vediamo l’11 Luglio.
FP CGIL Carlo Podda – CISL FP Rino Tarelli – UIL FPL Carlo Fiordaliso
Roma, 8 Luglio 2008
Comunicato stampa: “Finanziaria 2009 NUOVE regole per le strutture della sanità privata” CGIL FP CISL FP UIL FPL dicono che NON BASTA!!!! e preparano lo sciopero nazionale, con manifestazione a Roma della sanità privata per il prossimo 18 settembre 2008.
Il Governo e il Parlamento approvano, nella legge di riconversione del Decreto legge 112, ulteriori precisazioni delle misure di verifica, già presenti nella vigente normativa, delle strutture sanitarie private e l’obbligo del rispetto dei criteri di accreditamento.
Ma dopo 30 mesi non è forse un obbligo di ogni datore di lavoro iniziare le trattative con i sindacati e pagare il rinnovo contrattuale ai lavoratori?
Non attiene forse agli obblighi del datore di lavoro dare certezza del salario ai professionisti che devono garantire un corretto funzionamento delle strutture sanitarie???
I “padroni della sanità privata d’Italia” non hanno ancora voluto iniziare la discussione sull’argomento del contratto di lavoro e proseguono una rivendicazione senza limiti nei confronti delle Regioni per l’aumento delle tariffe di rimborso delle prestazioni sanitarie erogate nelle loro strutture.
Il sindacato e i 150.000 lavoratori della sanità privata, con lo sciopero nazionale del 18 settembre p.v. e con la più importante manifestazione della sanità degli ultimi anni, DICONO BASTA
Lo sciopero e la manifestazione nazionale organizzata da CGIL FP CISL FP UIL FPL porterà a Roma migliaia di lavoratori da tutte le Regioni d’Italia, e sarà preceduta da centinaia di assemblee che si svolgeranno nel prossimo mese in tutti i luoghi di lavoro.
La nostra vertenza nazionale e le iniziative dei prossimi mesi sono finalizzate a rivendicare nei confronti dei “padroni” della sanità privata il rinnovo del contratto e nei confronti della politica, del Governo e delle Regioni una ripresa reale di legalità e governabilità del sistema della sanità privata, passando dalle parole ai fatti attraverso l’applicazione delle norme e la realizzazione di controlli e verifiche capillari e puntuali su tutto il territorio nazionale.
“Per una sanità privata che garantisca i diritti: alla salute, del lavoro – Contratto subito – ”
CGIL FP Rossana Dettori – CISL FP Daniela Volpato – UIL FPL Carlo Fiordaliso
Roma 18 agosto 2008
Allegati:
COMUNICATO STAMPA
Sanità privata AIOP Lavoratori senza rinnovo del contratto da tre anni
Mercoledì 17 dicembre 2008
Migliaia di lavoratori della sanità privata sfileranno davanti le sedi delle Presidenze di tutte le Regioni d’Italia
Le segreterie nazionali di CGIL FP CISL FP UIL FPL dopo tre anni dalla scadenza del contratto, dopo l’ulteriore e categorico rifiuto solo dell’AIOP (associazione profit del settore) a rinnovare il contratto della sanità privata hanno organizzato una grande mobilitazione nazionale dei lavoratori della sanità privata delle strutture sanitarie aderenti all’AIOP.
La mobilitazione di domani mercoledì 17 dicembre 2008, prevede in tutte le città capoluogo di Regione manifestazioni pubbliche davanti le sedi dei Presidenti delle Regioni, alle quali parteciperanno i lavoratori della sanità privata, per chiedere alla massima autorità istituzionale competente sulla sanità regionale di far smettere “questa prepotenza dell’AIOP e questa ingiustizia nei confronti dei lavoratori” e costringere l’AIOP a una reale contrattazione con il sindacato e alla firma del contratto nazionale di lavoro.
Le segreterie regionali di CGIL FP CISL FP UIL FPL saranno ricevute dai Presidenti per la sottoscrizione di un impegno finalizzato a garantire la firma del contratto nazionale di lavoro da parte dei datori di lavoro privati, considerato che tutte queste strutture operano nel servizio sanitario nazionale, attraverso il sistema di accreditamento pubblico e con la copertura finanziaria pubblica.
La firma del contratto nazionale non può essere usata, al solito, come elemento di scambio fra Istituzioni e datori di lavoro privati – affermano i segretari nazionali di CGIL FP CISL FP UIL FPL – per queste ragioni non accetteremo ulteriori rinvii che pagherebbero solo i cittadini e i lavoratori.
L’AIOP deve avviare una trattativa vera, , e le Regioni devono garantire che questo accada, perché la responsabilità ora è nella mani delle Istituzioni, che devono assicurare un servizio qualificato ai cittadini e le tutele ai lavoratori.
CGIL FP Rossana Dettori – CISL FP Daniela Volpato – UIL FPL Carlo Fiordaliso
Roma, 16 dicembre 2008
Da scaricare:
volantino unitario da utilizzare per le iniziative di mobilitazione regionale, il testo del documento da sottoporre ai Presidenti delle Regioni e la bozza di documento per la Conferenza delle Regioni
Lunedì 6 luglio 2009, alle ore 12.30, presso la sede nazionale dell’Inpdap in Via S. Croce in Gerusalemme 55, Roma, si terrà una conferenza stampa alla presenza delle segreterie nazionali e regionali di Fp-Cgil, Fps-Cisl, e Uil-Fpl.
Prenderò personalmente parte alla conferenza, insieme agli altri segretari generali, Giovanni Faverin, Fps-Cisl, e Giovanni Torluccio, Uil-Fpl . Una convocazione degli stati generali di categoria, punto di partenza per lanciare una nuova fase di mobilitazione, per avviare un percorso che porti i 140.000 addetti del comparto della sanità privata al rinnovo del contratto nazionale, finora impedito da Aris ed Aiop, le associazioni datoriali del settore, laiche e religiose.
La retribuzione di questi lavoratori è ferma al 31.12.2006. Parliamo di lavoratori che a parità di qualifica e di impiego, ma soprattutto a parità di prestazione, percepiscono stipendi inferiori del 20% rispetto a quelli del comparto pubblico. Una situazione inaccettabile, che si protrae anche a causa di proposte irricevibili, come l’ultima effettuata dall’Aiop, di un’euro di aumento mensile pro capite.
Chiediamo che le regioni partecipino in maniera incisiva a questo processo, iniziando dall’introduzione del rispetto del contratto nazionale tra i requisiti per l’accreditamento, e che il Ministro Sacconi ed il Vice Ministro Fazio intervengano in merito, data la loro assenza dal dibattito su questa vertenza.
L’impegno unitario di Cgil, Cisl e Uil, è un requisito necessario al buon esito di questa battaglia. I lavoratori della sanità privata hanno aspettato anche troppo per vedere il loro contratto rinnovato.
Roma, 4 Luglio 2009
Un percorso sindacale unitario per definire il rinnovo contrattuale e per riconoscere ai lavoratori della sanità privata accreditata la stessa dignità e le stesse opportunità dei dipendenti della sanità pubblica.
Con questo obiettivo FP CGIL – CISL FP – UIL FPL terranno il 6 luglio prossimo la riunione degli stati generali e procederanno all’approvazione di un documento programmatico congiunto.
Roma 3 luglio 2009
Lettera della Segretaria Rossana Dettori e del Coordinatore Fabrizio Rossetti ai Segretari Regionali FP CGIL
Sul negoziato per il rinnovo contrattuale della Sanità privata continua a permanere una posizione di AIOP ed ARIS di totale “negazione” dell’avvio di una trattativa in tempi rapidi ed unitari.
Nonostante lo stato di agitazione proclamato il 31 Gennaio e la conseguente caratterizzazione della giornata di mobilitazione nazionale del 4 Febbraio, anche sul versante della sanità privata, ancora nessun segnale dalle associazioni datoriali.
L’aver preannunciato l’adozione di iniziative di mobilitazione e di lotta in tutte le realtà territoriali del settore non è, di fatto, servito a spostare in avanti le resistenze di AIOP ed ARIS a rinnovare il contratto.
Considerato che, dalla giornata del 4 Febbraio ad oggi, abbiamo avuto rare notizie di iniziative organizzate a sostegno della vertenza contrattuale vi invitiamo ad innalzare il livello della mobilitazione e ad organizzare iniziative di lotta e protesta che siano congrue e coerenti con la gravità della situazione.
Dobbiamo, purtroppo, convenire che senza una visibile attività di mobilitazione e protesta di tutti lavoratori della Sanità privata le possibilità di rinnovare entro tempi rapidi il contratto di lavoro rimangono invariate.
Vi chiediamo di metterci nelle condizioni di poter utilizzare le iniziative che andrete ad organizzare anche per una quotidiana attività di denuncia da fare a livello nazionale, attività tesa a far comprendere alle parti datoriali l’assoluta sconvenienza di una situazione che li vede violare il più elementare dei diritti del lavoro: il diritto al contratto.
Roma, 12 febbraio 2008
Pubblichiamo di seguito il testo del Comunicato delle Segreterie Nazionali FP CGIL CISL FP UIL FPL a seguito delle risposte di AIOP E ARIS su rinnovo CCNL Sanità Privata
Amiche/amici compagne/compagni,
vi trasmettiamo, per opportuna conoscenza, l’ennesima sgradevole e provocatoria lettera dell’AIOP sulla vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della Sanità privata.
La lettera dell’AIOP, che fa il paio con quella precedentemente inviata dall’ARIS, da esattamente la dimensione di una situazione oramai gravissima, che non trova similitudini in nessuna delle vicende, nemmeno le più difficili, vissute nell’ambito del sistema di contrattazione collettiva nazionale delle pubbliche funzioni.
Siamo non più alla provocazione fisiologica di un sistema di relazioni sindacali sempre difficile come quello della sanità privata, né ci troviamo di fronte ad una dichiarazione di rottura dei rapporti così come può ed è capitato in altre occasioni contrattuali.
Ciò che qualche giorno fa ARIS e ieri AIOP hanno dichiarato è il totale disconoscimento non più solo del ruolo della rappresentanza sindacale quale portatrice di interessi collettivi del lavoro e di tutela dei diritti di cittadinanza, ma anche, a questo punto, dello stesso sistema di relazioni democratiche che governa il sistema sanitario nazionale.
L’arroganza con la quale AIOP in particolar modo evidenzia l’assenza di un obbligo al contratto definisce una volta per tutte la vera qualità di queste associazioni datoriali.
In maniera così spudoratamente spregiudicata AIOP ed anche ARIS si pongono in contrapposizione non più solo contro il mondo del lavoro, interpretato solo come occasione di profitto, o contro le istituzioni regionali, ma finanche contro i basilari principi del nostro vivere comune: gli stessi principi cardine definiti dalla nostra carta costituzionale.
Una sensazione profondamente sgradevole se poi si pensa che l’industria sanitaria privata vive e guadagna sui soldi della fiscalità generale e basando la proprio esistenza proprio su quel sistema istituzionale, democratico e anche ideale che poi così smaccatamente disprezza.
Allo sconcerto, però, dobbiamo far seguire immediatamente azioni e reazioni.
Le segreterie nazionali unitarie hanno deciso di procedere ad una ulteriore fase di mobilitazione che, a questo punto, deve saper rispondere adeguatamente a questo stato di gravissima crisi, e per questa ragione abbiamo definito il seguente percorso di iniziative politiche e di mobilitazione, di livello nazionale e locale, sia nei confronti di AIOP e ARIS che della Conferenza delle Regioni e il Governo:
Iniziative politiche:
– Lettera di sollecito di presa di posizione immediata della Conferenza delle Regioni, richiamando i documenti firmati dagli Assessori e le lettere dell’AIOP e dell’ARIS
– Lettera richiesta al Ministro Sacconi per portarlo a conoscenza e chiedere incontro urgente
Iniziative di mobilitazione:
– Conferenza Regioni – sit in davanti la sede per la prossima riunione della Conferenza del 22 maggio 2008 e da quel momento un presidio stabile, ad es: gazebo, per la raccolta di firme e distribuzione volantini
– Occupazione sedi AIOP e ARIS nazionali con camper e tenda. La mobilitazione di ARIS e AIOP nazionale diventerà anche un’iniziativa itinerante per le strutture romane significative
– In tutte le città capoluogo di Regione gazebo e iniziative stabili davanti strutture significative, con un programma e calendario nazionale per una maggiore visibilità della protesta
– Altre iniziative significative organizzate dalle strutture territoriali (occupazione ecc…)
Tutte le iniziative devono essere precedute e accompagnate con una informazione stampa puntuale.
IMPORTANTE
La prima iniziativa che ci vede tutti impegnati è il sit in davanti la sede della Conferenza delle Regioni, per la quale dobbiamo mobilitarci a livello nazionale con le strutture del Lazio, ma anche delle altre regioni, al fine di dare una efficace visibilità alla nostra protesta nei confronti delle Regioni, che malgrado l’assunzione di un preciso impegno con la firma dei documenti sottoscritti il giorno 9 maggio u.s. non hanno provveduto ad avviare alcun percorso utile per il rinnovo del contratto scaduto da oltre 28 mesi.
Per le restanti iniziative vi faremo pervenire in giornata l’ulteriore materiale informativo e la mappatura delle sedi significative a livello locale dove proseguire le iniziative di protesta.
Siamo coscienti che la partita è complicata e la mobilitazione che si prefigura prevede uno sforzo organizzativo e di partecipazione elevato; siamo altrettanto convinti che a questo tipo di attacchi dobbiamo rispondere con forza e determinazione.
Abbiamo la ragione dalla nostra parte, abbiamo le ragioni del lavoro e dei lavoratori.
FP CGIL (Rossana Dettori) CISL FP (Daniela Volpato) UIL FPL (Carlo Fiordaliso)
Roma, 19 maggio 2008
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO AIOP E ARIS
Venerdì 13 giugno 2008 – Ore 12,00
davanti alla sede dell’AIOP Nazionale
c/o Via Lucrezio Caro, 67 – Roma
Comunicato Stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil
La Fp Cgil da tempo chiede che vengano rivisti i criteri per l’accreditamento al Servizio Sanitario Nazionale delle strutture sanitarie private.
Siamo contenti che finalmente anche qualificati esponenti del Governo, pur sull’onda emotiva dei gravissimi fatti di Milano, si siano resi conto che non è più rinviabile una vera e propria svolta nel rapporto che lega pubblico e privato sul tema della salute dei cittadini.
Innanzitutto devono essere ridefinite le necessità di compartecipazione del “privato” nell’erogazione dei servizi sanitari: troppo spesso, infatti, a questa compartecipazione corrisponde un impoverimento delle strutture sanitarie pubbliche che, invece, vanno riorganizzate e rilanciate quali veri elementi di garanzia del diritto universale alla salute.
E poi bisogna introdurre sistemi di certificazione sia sulla qualità delle prestazioni erogate sia sulla loro necessità terapeutica e riconsiderare il cittadino utente, non più come fonte di guadagno, ma come persona che necessita di cure ; questi sono i punti di partenza attorno ai quali bisogna costruire un nuovo sistema di accreditamento che preveda anche seri ed effettivi controlli di legalità.
Nei nuovi criteri per l’accreditamento, infine, deve essere cogente per i datori di lavoro il rispetto dei diritti dei lavoratori; perché nella Sanità privata si può fare profitto uccidendo, come a Milano, ma anche violando silenziosamente, giorno dopo giorno, leggi e contratti costringendo 150.000 lavoratori ad operare senza contratto da 30 mesi e con retribuzioni da fame.
Roma 12 Giugno 2008