Nessun Ministro, in una normale democrazia, si sarebbe potuto permettere di avanzare affermazioni così gravi sulla morte violenta di un ragazzo di trent’anni, tanto meno colui che ha dato il nome ad una legge che antepone la repressione alla cura, che colpevolizza le persone con dipendenza, che offre a piene mani carcere anziché recupero, costrizione anziché servizi alla persona.
Il Ministro Giovanardi, affermando che Stefano Cucchi è morto perché tossicodipendente, non solo stravolge la realtà dei fatti, quella delle cronache, quella giudiziaria, ma, con cattiveria e senza scrupoli, assolve di fatto tutti i soggetti di questa triste storia dalle loro responsabilità e scarica su quel corpo martoriato e abbandonato la colpa della sua morte.
Se il Ministro abbandonasse per un solo attimo la sua personale e controproducente guerra alla marginalità, alla sofferenza ed al disagio che lo stato di dipendenza spesso porta in sé, si accorgerebbe non solo della gravità delle sue affermazioni, ma anche della sostanziale inutilità e, a questo punto pericolosità, della sua legge liberticida e repressiva.
E’ la sua legge che non ha dato a Stefano Cucchi un’alternativa che, visti gli avvenimenti, avrebbe significato vita; è la sua legge che impone la carcerazione dei tossicodipendenti e che rende proibitiva, nei fatti, la possibilità di recupero attraverso la loro presa in carico nei servizi del sistema sanitario nazionale.
Che un Ministro, invece di interrogarsi sul dilagare del fenomeno delle droghe nel nostro paese, anche a fronte della normativa che porta il suo nome, si sperimenti in queste considerazioni pregne di bassa ideologia, la dice lunga sulla sua inadeguatezza.
Un soprassalto di dignità imporrebbe al Ministro Giovanardi di chiedere immediatamente scusa al papà, alla mamma, alla sorella ed alla società tutta per queste gravissime e violente parole in libertà che, a nostro giudizio, uccidono per la seconda volta Stefano Cucchi.
Sig. Ministro, si scusi e basta.
Roma 9 Novembre 2009
Il 28 giugno u.s., è stato sottoscritto tra il Presidente dell’ARAN e le Confederazioni sindacali, il Protocollo che definisce il calendario per le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del personale dei comparti del pubblico impiego ai senzi del CCNQ 7/8/1998 indicendole nei giorni 19 -22 novembre 2007.
Con tale atto si apre, sostanzialmente, la fase che ci porterà ad una verifica straordinariamente significativa del livello di rappresentatività nei vari comparti pubblici che organizziamo.
Si sta lavorando per sottoscrivere un accordo affinchè il voto riguardi anche quanti hanno un rapporto di lavoro a tempo determinato.
Le strutture sono impegnate per la costruzione delle liste in tutti i posti di lavoro e per garantire la massima espressione democratica.
Di seguito il testo del Protocollo con la tempistica delle procedure elettorali.
Roma 23 luglio 2007
Alle segreterie territoriali FPC GIL
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
Ministero della Difesa
In allegato copia della mappatura degli Enti ordinati per provincia
così come predisposto dalla Direzione Generale per il Personale Civile e l’ipotesi di accordo che prevede i criteri di accorpamento.
Nell’accordo abbiamo stabilito che nell’ambito territoriale ove ci fossero delle modifiche agli accorpamenti proposti, queste dovranno pervenire alla competente Direzione entro il 7 settembre c.a.
Vi pregherei di distribuire con la massima urgenza, la documentazione inviata, al fine di poter pervenire ad un accordo finale sulla mappatura delle R.S.U. dopo che in sede locale ci sia stata un’accurata verifica di quella proposta dall’Amministrazione Difesa.
Fp Cgil Difesa
Noemi Manca
Allegati:
Protocollo d’intesa in data 20.06.2007 con le OO.SS. nazionali per la definizione dei criteri di accorpamento degli enti con dipendenti in numero pari o inferiore a 15 unità;
Elezioni RSU novembre 2007. Protocollo di intesa su sedi elettorali e mappatura degli enti.
Nota di Lorenzo Mazzoli Segretario nazionale Fp Cgil – di seguito il testo dell’Ipotesi di accordo
La nostra determinazione per estendere il diritto di voto nelle prossime Elezioni delle RSU a coloro che hanno un contratto di lavoro a Tempo determinato ha ottenuto un risultato molto significativo.
L’aver ottenuto il diritto all’elettorato attivo (diritto di voto) e passivo (diritto di voto e possibilità di essere eletti) per quanti si trovano ad avere un contratto a Tempo determinato “prorogato ai sensi della legge e/o inserito nelle procedure di stabilizzazione alla data di inizio delle procedure elettorali (annuncio)”, cioè entro il 3 ottobre, costituisce un punto di evoluzione importante nella determinazione della rappresentanza sindacale nei posti di lavoro.
IPOTESI DI ACCORDO COLLETTIVO QUADRO D’INTEGRAZIONE DELL’ART. 3 DELLA PARTE SECONDA DELL’ACCORDO COLLETTIVO QUADRO PER LA COSTITUZIONE DELLE RSU PER IL PERSONALE DEI COMPARTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E PER LA DEFINIZIONE DEL RELATIVO REGOLAMENTO ELETTORALE
Il giorno 23 luglio, alle ore 13.45, presso la sede dell’A.Ra.N. ha avuto luogo l’incontro tra:
L’ A.Ra.N:
nella persona del Prof. Domenico Carrieri (firmato)
e le seguenti Confederazioni sindacali:
CGIL (firmato)
CISL (firmato)
UIL (firmato)
CISAL (firmato)
CONFSAL (firmato)
CSE (firmato)
CGU (non firmato)
RDB CUB (non firmato)
USAE (firmato)
UGL (firmato)
Al termine della riunione le parti sottoscrivono l’allegata Ipotesi di accordo d’integrazione dell’art. 3 della parte seconda dell’accordo collettivo quadro per la costituzione delle RSU per il personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni e per la definizione del relativo regolamento elettorale.
IPOTESI DI ACCORDO COLLETTIVO QUADRO D’INTEGRAZIONE DELL’ART. 3 DELLA PARTE SECONDA DELL’ACCORDO COLLETTIVO QUADRO PER LA COSTITUZIONE DELLE RSU PER IL PERSONALE DEI COMPARTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E PER LA DEFINIZIONE DEL RELATIVO REGOLAMENTO ELETTORALE
ART. 1
1. L’articolo 3 (Elettorato attivo e passivo) – Parte II – dell’Accordo collettivo quadro per la costituzione delle RSU per il personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni e per la definizione del relativo regolamento elettorale del 7 agosto 1998 e’ sostituito dal seguente:
“1. Hanno diritto a votare (elettorato attivo) tutti i lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in forza nell’amministrazione alla data delle elezioni, ivi compresi quelli provenienti da altre amministrazioni che vi prestano servizio in posizione di comando e fuori ruolo.
Nei comparti di contrattazione, con esclusione del comparto Scuola, hanno altresì diritto a votare i dipendenti in servizio con contratto di lavoro a tempo determinato, il cui rapporto di lavoro è, anche a seguito di atto formale dell’amministrazione, prorogato ai sensi di legge e/o inserito nelle procedure di stabilizzazione alla data di inizio delle procedure elettorali (annuncio).
Nel comparto Scuola hanno diritto a votare i dipendenti a tempo determinato con incarico annuale.
2. Sono eleggibili (elettorato passivo) i lavoratori che, candidati nelle liste di cui all’art. 4, siano dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato sia a tempo pieno che parziale. Sono altresì eleggibili i dipendenti indicati nel secondo capoverso del comma 1.
3. I dipendenti che, nel periodo intercorrente tra la data di inizio delle procedure elettorali (annuncio) e quello delle votazioni, acquisiscono i requisiti di cui al comma 1, hanno diritto al solo elettorato attivo senza conseguenze su tutte le procedure attivate, compreso il calcolo dei componenti della RSU, il cui numero rimane invariato.”
Dichiarazione Congiunta n. 1
Le parti si danno atto che, prima delle prossime elezioni delle RSU nel comparto Scuola, tenendo altresì conto delle modifiche che il CCNL di comparto potrà apportare alla disciplina del rapporto di lavoro a tempo determinato, si incontreranno per verificare le condizioni di estensione dell’elettorato attivo e passivo ai dipendenti a tempo determinato della Scuola.
Firmato: ARAN – CGIL – CISL – UIL – CISAL – CONFSAL – CSE – USAE – UGL
Dichiarazione Congiunta n. 2
Le parti si danno atto che, in considerazione dell’estensione dell’elettorato attivo e passivo ai dipendenti dei comparti di contrattazione indicati nel secondo capoverso del comma 1, valuteranno le necessarie integrazioni da apportare al CCNQ del 7 agosto 1998 in relazione alle modalità di fruizione dei distacchi e permessi, in coerenza con le innovazioni introdotte con il presente contratto.
Firmato: ARAN – CGIL – CISL – UIL – CISAL – CONFSAL – CSE – USAE – UGL
Dichiarazione RDB CUB
La RDB/CUB P.I. non sottoscrive l’ipotesi di Accordo Collettivo Quadro di integrazione dell’art. 3 della parte seconda dell’ACNQ 7/8/1998 per la costituzione delle RSU per il personale dei comparti delle Pubbliche Amministrazioni e per la definizione del relativo regolamento elettorale per i seguenti motivi:
1. l’estensione del diritto di voto ai lavoratori precari è legato all’inserimento degli stessi nelle procedure di stabilizzazione di fatto ferme in tutte le Amministrazioni anche a causa della oltremodo tardiva pubblicazione in G.U. della circolare applicativa della legge Finanziaria 2007 (G.U. n. 161 del 13/07/07);
2. l’accordo esclude pervicacemente ed immotivatamente dall’esercizio del diritto di voto tutti i precari con contratto a tempo determinato, non ricompresi nei processi di stabilizzazione, in aperta contraddizione e disparità con i lavoratori a Tempo Determinato con contratto annuale del Comparto Scuola già con diritto di voto dal 1998;
3. l’accordo, inoltre, ignora completamente una parte consistente del precariato della Pubblica Amministrazione rappresentato dai lavoratori co.co.co. e LSU, inclusi nel processo complessivo di stabilizzazione indicato dalla ultima Legge Finanziaria.
Firmato: RDB CUB
Dichiarazione CONFSAL
La Confsal esprime riserva sull’esclusione del godimento dell’elettorato attivo del personale delle sedi estere titolare di contratto locale.
Detta esclusione è in contrasto con l’art. 42, comma 3 del D.Lgs. n. 165/2001 che garantisce la partecipazione al voto nelle elezioni delle RSU a tutti i lavoratori indipendentemente dalla tipologia contrattuale (contratto regolato dalla legge italiana o da quella locale).
La Confsal, altresì, esprime riserva in relazione alla mancata esplicitazione del possesso dell’elettorato attivo e passivo del personale in servizio al Consiglio Superiore della Magistratura e contrattualmente regolato dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto “Ministeri”.
Firmato: CONFSAL
Pubblichiamo il testo del comunicato CGIL in merito all’incontro di ieri all’Aran per la definizione dei nuovi Comparti di contrattazione e correlata discussione per le elezioni RSU:
Roma, 1 ottobre – L’andamento del confronto tra l’Aran e le organizzazioni sindacali sulla definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio 2010/2012 “continua a presentarsi lento e privo della necessaria chiarezza anche in relazione alle reali intenzioni delle parti circa l’esito del negoziato”. Per questo la CGIL si dichiara “disponibile ad una ‘no stop’ per giungere rapidamente ad un chiarimento definitivo con l’Aran e, in caso positivo, per concludere l’accordo”. E’ la proposta del segretario confederale della CGIL, Nicola Nicolosi, e del responsabile Settori pubblici, Michele Gentile, all’indomani dell’incontro tra l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle PA e i sindacati.
Un incontro dove è stata presentata una nuova stesura della bozza di Ccnq sui comparti e le aree di contrattazione per il triennio 2010/2012. “Si tratta – spiegano i due sindacalisti – di un nuovo testo che, al di là di alcune modifiche su punti non fondamentali, rappresenta un parziale e ancora insufficiente ‘aggiustamento’ rispetto al testo precedente”. In particolare, fanno sapere Nicolosi e Gentile, “per l’articolo 9, con il quale si intenderebbe affrontare la complessa tematica del raccordo tra vecchi contratti e nuovi comparti, e per il nuovo articolo 10 con il quale si dovrebbe prendere atto dell’avvenuta diversa collocazione di enti a seguito dell’entrata in vigore di decreti e leggi. Rimangono invece ancora inalterati i contenuti degli articoli 2, sulla composizione dei nuovi comparti, e 8, sulle sezioni professionali”.
Inoltre, aggiungono, “nulla si continua ancora a dire sul tema delle modalità di accertamento della rappresentatività, tenendo conto della normativa vigente e della composizione dei nuovi comparti”. Alla luce dell’andamento del tavolo e per valutare le vere intenzioni delle parti, la CGIL si dichiara quindi, “disponibile, ferma rimanendo la necessità di correggere il testo su parti non secondarie, ad una ‘no stop’ per giungere rapidamente ad un chiarimento definitivo con l’Aran e, in caso positivo, per concludere l’accordo”. L’accordo, ribadiscono Nicolosi e Gentile, “deve prevedere contestualmente il calendario per il rinnovo delle RSU che, a norma di legge, non sono prorogabili dopo il 30 novembre, con il rischio di blocco della contrattazione di secondo livello, e per il cui rinnovo la CGIL – concludono – con lettera a firma del Segretario Generale, ha già provveduto ad indire le elezioni”.
01/10/2010
Pubblichiamo il testo della lettera che la CGIL ha inviato all’ARAN per sollecitare il rinnovo delle RSU, chiedendo una convocazione immediata.
Diventa, quindi, operativa la parte relativa alle RSU del dispositivo contenuto nel documento conclusivo del Direttivo nazionale del 14 febbraio.
Roma, 17 febbraio 2010
E’ pervenuta oggi alle Organizzazioni sindacali, da parte dell’Aran, la convocazione per il giorno 28 marzo alle 16,00 in merito al rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie.
Roma, 14 marzo 2011
(ANSA) – ROMA, 25 MAR – ”Se non si trova l’accordo sulle Rsu, la Cgil procedera’ da sola al rinnovo”. Ad annunciarlo sono le due categorie sindacali della Cgil, Funzione pubblica e lavoratori della Conoscenza, in occasione della manifestazione di oggi davanti a palazzo Vidoni.
L’auspicio e’ di trovare una intesa con l’incontro del 28 marzo con l’Aran. ”Ma se l’Aran e Brunetta non decidessero di darci il voto – avverte il segretario generale della Fp-Cgil, Rossana Dettori – andremo comunque alle elezioni delle Rsu”.
(ANSA).
“L’accordo raggiunto in Aran lunedì restituisce ai lavoratori la parola su quanto è avvenuto in questi anni, sulle riforme imposte a suon di deleghe e circolari, sul blocco della contrattazione e del turn over.
Nel 2012 voteremo per le nostre Rsu e, stando ai primi segnali che giungono dal Friuli Venezia Giulia, dove la settimana scorsa si sono tenute le elezioni delle Rsu del comparto unico delle autonomie locali, l’Fp-Cgil può guardarsi indietro sapendo di aver percorso la strada giusta”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil nazionale, commenta l’accordo raggiunto all’Aran sulla convocazione delle elezioni per le Rsu e il risultato del test elettorale del Friuli Venezia Giulia.
“Per un anno – continua Dettori – abbiamo chiesto, circondati da un certo imbarazzo, che venissero convocate le elezioni delle Rsu. Oggi, raggiunto il risultato, anche se con ritardo, possiamo guardare a questo appuntamento come al suggellamento di un percorso di lotta faticoso che inizia a dare i suoi frutti in termini di consenso tra i lavoratori, smentendo chi, fuori e dentro il Governo, ha alimentato le divisioni sindacali per isolarci”.
“In Friuli Venezia Giulia – aggiunge la Segretaria Generale – i lavoratori delle autonomie locali hanno accordato alla Fp-Cgil un consenso pari al 41%, con una crescita del 7% in termini percentuali e un sensibile aumento delle preferenze, in un contesto di generale calo delle altre sigle sindacali”.
“Oggi – conclude la sindacalista – può apparire più chiara la ragione profonda degli impedimenti che in questi mesi sono stati contrapposti alla libera espressione della volontà dei lavoratori, che quando votano evidentemente pensano ai loro diritti e non badano alla propaganda”.
Roma, 12 Aprile 2011
Alle Segreterie Comprensoriali
Funzione Pubblica CGIL
Al Segretario Nazionale
Antonio Crispi
Al coordinamento regionale AA.LL.
si è svolto il 16 settembre il coordinamento regionale del comparto Autonomie Locali al fine di riprendere la discussione in merito al prossimo rinnovo contrattuale e dare continuità alla discussione avviatasi nel nostro territorio sui cambiamenti gestionali nella rete dei servizi pubblici. La partecipazione è stata garantita da quasi tutte le strutture territoriali, ed è stata anche l’ occasione per presentare il compagno della segreteria nazionale, Antonio Crispi, neo responsabile del comparto.
Gli interventi hanno evidenziato , vista l’ importanza che il sistema delle AA.LL. riveste nel garantire politiche di coesione sociale e di welfare municipale, l’ esigenza di prestare una maggiore attenzione politica al comparto in particolare alle trasformazioni e ai processi politici che avvengono nella nostra regione in quanto la Giunta Formigoni sta attuando , da tempo, una politica sociale in antitesi alla nostra idea di inclusione e di rete di servizi da garantire alle comunità locali.
Il Coordinamento ha evidenziato la necessità che nella prossima stagione contrattuale non si eludano i problemi rimasti insoluti con il precedente contratto (commissione paritetica art. 12,P.O. ,ecc…) , e che venga garantito il rispetto delle decorrenze economiche , incrementando il potere d’ acquisto delle retribuzioni, risorse adeguate per la contrattazione integrativa e attuati processi di stabilizzazione dei lavoratori precari, previdenza complementare, elementi questi che devono rappresentare i fattori principali della nostra azione sindacale.
Vi è la consapevolezza che la prossima stagione di contrattazione integrativa debba essere orientata ad un reale cambiamento e miglioramento dei servizi
rivolti alle imprese e ai cittadini, con una feroce lotta agli sprechi e alle consulenze inutili, una efficace impegno contro le esternalizzazioni rafforzando il sistema delle relazioni sindacali.
Molti interventi hanno posto la necessità di riprendere la discussione intorno al ruolo del contratto delle AA.LL. , se può, cioè, costituire lo strumento utile per disciplinare i rapporti di lavoro nascenti dalle svariate forme gestionali di cui le amministrazioni locali si stanno dotando per gestire i servizi in prevalenza socio-assistenziali.
Il coordinamento ritiene , pur con qualche intervento critico, il documento unitario “Patto per il lavoro pubblico” un’ efficace risposta al becero attacco, condotto in questo ultimo periodo attraverso organi d’ informazione, al lavoro pubblico e ai lavoratori pubblici ed è una base condivisibile su cui impostare le piattaforme contrattuali.
E’ stato evidenziato come fino ad ora , nel rapporto con il governo , per quanto concerne il P.I. si sono registrate le maggiori distanze in vista della costruzione della prossima finanziaria anzi , per molti aspetti, non si vede nessuna discontinuità con il precedente esecutivo.
Non si possono, pertanto, accettare logiche di puro taglio alle risorse da destinare al sistema di welfare locale né tanto meno accettare un finanziamento inadeguato dei prossimi rinnovi contratti. Se dovesse permanere uno stato di confusione intorno ai rinnovi e alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro , il ricorso ad azioni di lotta diventerà inevitabile.
La discussione deve proseguire a livello territoriale con iniziative specifiche di approfondimento, completando la raccolta dati sui novi modelli gestionali , riprendere iniziative specifiche sulla Polizia Locale e sul rinnovo contrattuale in modo da poter giungere ai prossimi appuntamenti regionali e nazionali con una analisi più compiuta delle trasformazioni in atto territorio per territorio.
I prossimi appuntamenti del comparto , a livello regionale , sono principalmente due
– assemblea regionale delle delegati e delegati della P.L.
– seminario residenziale (2 gg.) sulle tematiche sopra esposte ( piattaforma contrattuale , servizi pubblici locali).
Il Segretario Regionale
Responsabile del comparto AALL
Vito Romito
Milano, 22 settembre 2006
FP CGIL – CISL FP – UIL FPL
Ieri è finalmente iniziata con l’ARAN la trattativa per il biennio economico 2004-2005 del contratto della dirigenza autonomie locali.
L’ARAN ha illustrato la propria posizione sulla base delle indicazioni contenute nella direttiva del Comitato di Settore.
La proposta è articolata in un’offerta economica ed in alcune precisazioni che dovrebbero essere apportate agli istituti dell’interim nell’assegnazione degli incarichi dirigenziali e dell’omnicomprensività del trattamento economico dirigenziale.
Per la parte economica,che applica l’incremento del 5,01 % utilizzato per tutti i contratti pubblici del biennio in questione, sulla scorta delle indicazioni della direttiva è stato proposto che il 50% di questi aumenti siano sul tabellare e che il restante 50 % sia assegnato alla retribuzione accessoria attraverso nuovi criteri da concordare in sede di contrattazione decentrata integrativa.
La risposta unitaria di CGIL CISL UIL si può così sintetizzare:
-necessità che il contratto si chiuda rapidamente anche in relazione alle forti novità, a livello legislativo e di confronto generale con il Governo, che stanno avanzando sulla contrattazione del pubblico impiego e che caratterizzeranno la tornata 2006-2009
-affermazione con forza che tutte le risorse economiche assegnate dal contratto debbano essere certe e immediatamente esigibili senza intrecciarsi in modo improprio con la contrattazione decentrata così come si è svolta in questi ultimi anni;
-la proposta così come formulata, non può essere accettata in quanto non darebbe garanzie nei tempi e nelle modalità di attuazione e perché rischierebbe di escludere buona parte della dirigenza dall’attribuzione di circa metà dei benefici contrattuali (enti nei quali non avviene la contrattazione di secondo livello o che hanno situazioni economiche particolarmente difficili);
– tutti i benefici economici stabiliti dal contratto nazionale devono trovare nello stesso la definizione di criteri di distribuzione certi ed immediatamente esigibili pur in una logica di differenziazione distributiva per una parte degli aumenti stessi,come sempre effettuato anche in passato nei contratti della dirigenza e per ultimo con il meccanismo previsto dall’art.23 del CCNL del 22.2.2006;
– disponibilità a discutere delle altre questioni poste (interim,omnicomprensività seppure in una logica molto semplice e di valorizzazione della contrattazione decentrata).
Dopo l’illustrazione delle rispettive posizioni la trattativa è stata aggiornata al 17 gennaio 2007 quando verrà presentato un testo scritto che ci auspichiamo tenga conto delle proposte sindacali avanzate.
E’evidente che la trattativa si apre con alcuni elementi di difficoltà che non vogliamo enfatizzare, ma che auspichiamo siano superati nel proseguo del confronto al fine di evitare un percorso conflittuale sul negoziato.
Vi terremo informati sugli sviluppi della situazione.
CGIL FP
Crispi
CISL FPS
Alia
UIL FPL
Fiordaliso
Roma 14 dicembre 2006
Oggetto: CCNL 2006-2009 Comparto Regioni – Autonomie Locali sciopero nazionale 26 ottobre p.v.
L’iniziativa dello sciopero generale del 26 ottobre p.v. con la manifestazione nazionale a Roma assume particolare rilievo per i lavoratori dipendenti degli enti del Comparto Regioni -Autonomie – Locali.
La protesta investe i contenuti della Finanziaria predisposta dal Governo per il 2008 che in modo arrogante, proseguendo nel solco già tracciato per la contrattazione 2006-2007, non prevede le risorse per finanziare il rinnovo del CCNL 2008-2009 dei dipendenti pubblici ed in particolare per gli enti locali è assente la prescrizione che impegna gli enti a porre a carico dei rispettivi bilanci gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali.
La Finanziaria non affronta, se non in termini negativi, il superamento del precariato negli enti locali.
La situazione per gli enti locali è ulteriormente aggravata dal mancato rinnovo anche del biennio economico 2006-2007.
Il relativo atto di indirizzo non è stato ancora approvato e la bozza predisposta contiene elementi preoccupanti.
Nel merito della bozza di direttiva si evidenzia che :
– la descrizione degli istituti contrattuali, quali la struttura della retribuzione, è così dettagliata da compromettere ed irrigidire il confronto con l’ARAN;
– non sono individuati gli obiettivi e la filosofia del Memorandum tesi a coniugare la valorizzazione del lavoro e del merito individuale con la qualificazione dei servizi pubblici attraverso un sistema di relazioni sindacali forti basato sulla partecipazione;
– sono inaccettabili le proposte economiche che, in contrasto con l’accordo sottoscritto il 29/5/2007, non garantiscono un incremento minimo a regime pari a € 101;
– intende far confluire dal fondo contrattuale nei bilanci degli enti le risorse destinate alla retribuzione di posizione dei titolari di posizione organizzativa negli enti con dirigenza. La retribuzione di posizione deve invece essere finanziata interamente dagli enti e devono essere riacquisite nel fondo le risorse già destinate dalla contrattazione decentrata a tale istituto;
-la prevista disapplicazione delle disposizioni contrattuali concernenti i processi di valorizzazione del personale legati allo sviluppo orizzontale mette in discussione conquiste ormai consolidate e nega uno dei principi cardine del Memorandum;
– non accenna agli impegni sottoscritti dalle parti datoriali con precise norme contrattuali concernenti i processi di qualificazione di alcuni profili professionali coinvolti nei processi di riforma.
In sostanza emergono gravissime chiusure della controparte non coerenti con gli impegni assunti ed una forte distanza rispetto ai contenuti della piattaforma che rendono difficile persino l’apertura della trattativa.
Il momento è delicatissimo e lo sciopero generale del 26 ottobre p.v assume un valore specifico ed implica un impegno straordinario d’informazione e di forte mobilitazione dei lavoratori del Comparto.
Le Segreterie Nazionali stanno comunque attivando confronti con le controparti datoriali finalizzate ad una modifica della bozza dell’atto di indirizzo nella direzione indicata dalla piattaforma unitaria.
Per queste ragioni, è necessario lavorare per una grande partecipazione da parte delle lavoratrice e dei lavoratori degli enti locali allo sciopero del 26 ottobre p.v. e alla manifestazione nazionale di Roma – Piazza San Giovanni a sostegno delle nostre rivendicazioni.
FP CGIL
Crispi
FP CISL
Alia
FPL UIL
Fiordaliso