Lettera unitaria su rinnovo contrattuale

 
CGIL FP   CISL FP    UIL FPL

Roma 30 Ottobre 2007

Al Presidente del Comitato di Settore
Comparto Regioni – Autonomie Locali

Al Presidente dell’ARAN
e.p.c 
All’ANCI 
All’UPI 
Alla Conferenza delle Regioni 
All’UNCEM 
All’UNIONCAMERE 
Al Presidente FENASAP (Ipab) 
Al Ministro Affari Regionali Linda Lanzillotta 
Al Ministro Rapporti con il Parlamento e Riforme Istituzionali Vannino Chiti 
Al Ministro dell’Interno Giuliano Amato 
Al Ministro per le Riforme e Innovazione nella P.A. Luigi Nicolais

Oggetto: rinnovo CCNL 2006/2009 Comparto Regioni – Autonomie Locali

Lo sciopero nazionale di venerdì 26 ottobre u.s. e la manifestazione in Piazza S. Giovanni a Roma è stata una grande giornata di mobilitazione e di lotta dei lavoratori pubblici, con un’adesione che ha raggiunto punte dell’ 80%, a sostegno dei rinnovi contrattuali e della difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni.
La protesta ha investito i contenuti della Finanziaria predisposta dal Governo per il 2008 che in modo sfrontato non prevede le risorse per finanziare il rinnovo del CCNL 2008-2009 dei dipendenti pubblici e non affronta se non negativamente, il problema del superamento del precariato.
L’iniziativa ha assunto particolare rilievo per i lavoratori dipendenti degli enti del Comparto Regioni -Autonomie – Locali.
Per gli enti locali manca nella Finanziaria la disposizione che impegna gli enti a porre a carico dei rispettivi bilanci gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali.
La situazione per il Comparto è ulteriormente aggravata dal mancato rinnovo anche del biennio economico 2006-2007.
Riteniamo ancora una volta utile evidenziare le nostre principali rivendicazioni.
Per ciò che concerne la parte economica, ferma restando la necessità della previsione legislativa che impegna gli enti a porre a carico dei rispettivi bilanci gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali, le risorse devono essere adeguate per affrontare una vertenza che coinvolge la professionalità di lavoratori interessati da un processo continuo di riforme che ha profondamente ampliato, in termini quali-quantitativi, la sfera di intervento delle Autonomie locali.
In particolare chiediamo il rispetto dell’accordo sottoscritto il 29/5/2007 che garantisce per il biennio 2006-2007 un incremento minimo a regime pari a € 101.
La retribuzione di posizione dei titolari di posizione organizzativa negli enti con dirigenza deve essere finanziata interamente dagli enti e devono essere riacquisite nel fondo le risorse già destinate dalla contrattazione decentrata a tale istituto.
L’atto di indirizzo dovrà individuare gli obiettivi e la filosofia del Memorandum tesi a coniugare la valorizzazione del lavoro con la qualificazione dei servizi pubblici, partendo da un sistema di relazioni sindacali forti basato sulla partecipazione e con interventi che rafforzino la contrattazione di secondo livello.
Sono necessari strumenti adeguati per favorire la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari e prevedere, come da Memorandum, la reinternalizzazione dei servizi esternalizzati.
La trattativa inoltre dovrà affrontare gli impegni sottoscritti dalle parti datoriali con precise norme contrattuali concernenti i processi di qualificazione di alcuni profili professionali coinvolti nei processi di riforma e confermare e rafforzare gli attuali strumenti di valorizzazione del personale attraverso gli sviluppi orizzontali da noi ritenuti non sopprimibili.
Rivendichiamo con forza e determinazione che la direttiva, necessaria per l’avvio della trattativa, sia celermente elaborata nella direzione da noi indicata attraverso la piattaforma unitaria.
In assenza di una rapida ed urgente apertura della trattativa a fronte di ritardi ormai inaccettabili, la nostra reazione sarà forte e decisa con l’attivazione di tutte le iniziative di lotta e di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori a sostegno delle nostre richieste.

CGIL FP    CISL FP       UIL FPL
Crispi        Alia               Fiordaliso


 

Regioni Autonomie Locali: Apertura trattativa rinnovo CCNL 2006/2009 – Comunicato Unitario

 
In data odierna si è aperto il confronto negoziale con l’ARAN per il rinnovo del CCNL 2006/2009 del personale del Comparto Regioni – Autonomie Locali.

Nel corso della riunione abbiamo ribadito i contenuti rivendicativi presentati nella piattaforma e sottolineato i contenuti preoccupanti dell’atto di indirizzo elaborato dal Comitato di Settore, concernenti sia la parte economica che quella normativa.

L’Aran, anche per via della scadenza del mandato del Presidente del Comitato di Settore, ha ribadito le posizioni contenute nell’atto di indirizzo; un atto, che a più riprese e con diversi interlocutori istituzionali è stato ritenuto da queste OO.SS. irricevibile, per i motivi esposti e resi noti con precedenti diversi comunicati.

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL nello specifico ritengono affermare ed ottenere:

– La riconquista della scadenza naturale del contratto;
– Un accordo economico che contenga integralmente l’intesa del 29 maggio;
– un contratto che intervenga anche sulle questioni normative e sulla classificazione;
– un contratto che rafforzi le relazioni sindacali in coerenza con il Memorandum.

A nostro avviso c’è una volontà specifica quanto meno di ritardare il rinnovo contrattuale, a tal proposito basta leggersi l’ordine del giorno approvato il 26 settembre scorso dal Consiglio Nazionale dell’ANCI, nel quale si afferma, tra l’altro, che i nostri stipendi sono i più alti in Europa, affermazione poi clamorosamente smentita dal Governatore della Banca d’Italia.

A fronte delle nostre rivendicazioni, che dovranno rappresentare la base per il proseguo della trattativa negoziale abbiamo interrotto il confronto. L’Aran si è riservata un passaggio ulteriore con il Comitato di Settore per i primi di gennaio, dal quale aspettiamo risposte concrete, in assenza delle quali saranno attivate tutte le azioni di lotta e di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Azioni di lotta che si dovrà tradurre immediatamente e compatibilmente con la pausa natalizia, in: assemblee nelle sedi istituzionali dei consigli comunali, provinciali e regionali, precedute da cortei interni ai luoghi di lavoro, prevedendo l’impegno con espressione formale dei Sindaci, dei Presidenti di Provincia e di Regione, a sollecitare e farsi carico di una rapida sottoscrizione dell’accordo contrattuale che raccolga le nostre rivendicazioni in piattaforma, soprattutto coloro i quali hanno una responsabilità all’ANCI, all’UPI ed alla Conferenza delle Regioni e/o coloro i quali sono componenti del Comitato di Settore.

FP CGIL Crispi – FP CISL Alia – FPL UIL Fiordaliso

Roma 18 Dicembre 2007

Richiesta di incontro

Al Dottor ANDREA MONDELLO
PRESIDENTE UNIONCAMERE

Al Dottor LEONARDO DOMENICI
PRESIDENTE DELL’ANCI

Al Dottor FABIO MELILLI
PRESIDENTE DELL’UPI

Al Dottor VASCO ERRANI
PRESIDENTE CONFERENZA DELLE REGIONI

Lunedì 29 settembre, si sono svolte nelle 109 province italiane le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto Regioni e Autonomie Locali organizzate nell’ambito delle iniziative utili a sbloccare la situazione del rinnovo contrattuale.

Nel sottolineare la grande partecipazione all’iniziativa, abbiamo registrato, con grande favore, la partecipazione di molte istituzioni locali, sindaci, assessori provinciali e regionali che hanno portato la loro condivisione, solidarietà e vicinanza per la nostra lotta, la cui piattaforma si articola su tre punti principali:
1. restituire al negoziato tra le parti il primato di merito in tema di rapporto di lavoro;
2. lo stanziamento nella legge finanziaria di risorse sufficienti al rinnovo del CCNL ribadendo l’intangibilità del contratto nazionale sui due livelli;
3. l’esigenza sempre più pressante di definire un accordo sul nuovo modello contrattuale che riconosca l’unicità del lavoro privato e pubblico.
Visto il grande coinvolgimento e molteplici documenti congiunti prodotti in esito alle manifestazioni del 29 us, proponiamo di dare continuità a tali convergenze attraverso un incontro nazionale.
In tale incontro, naturalmente ognuno per il proprio ruolo e responsabilità, auspichiamo di individuare sinergicamente le azioni necessarie per un positivo esito della vertenza.

Nel rimanere in attesa di un cortese riscontro si inviano cordiali saluti.

  FP CGIL    FP CISL       FPL UIL
 (PODDA)  (TARELLI)  (FIORDALISO)

Rinnovo CCNL

Si è tenuto oggi l’incontro all’Aran sul rinnovo del contratto delle lavoratrici e dei lavoratori del Comparto Regioni e Autonomie Locali.
L’incontro si è svolto senza nessuna novità; uno scenario preannunciato dalla direttiva del comitato di Settore se possibile peggiorata dal Consiglio dei ministri che ha espunto le posizioni organizzative dal bilancio degli enti lasciandole a carico del fondo.
Per quanto riguarda la parte economica l’Aran ha proposto un aumento medio lordo di 7-8 euro per l’anno 2008 per arrivare a 62,21 a regime nel 2009 (comprensivi dei 7-8 Euro).
Inoltre ha confermato la volontà di irrigidire ulteriormente le progressioni economiche orizzontali ed ha, sulla base della Direttiva, proposto solo demagogia sulla valutazione individuale e collettiva.
La Fp Cgil ha respinto l’impianto della Direttiva per le seguenti ragioni:

1) mancanza di proposte per migliorare l’organizzazione del lavoro;
2) incremento economico insufficiente;
3) inopportuno e sbagliato reintervenire sulle progressioni economiche orizzontali;
4) una volontà repressiva dell’impostazione del rapporto di lavoro;
5) non si è detta una parola sul tanto e diffuso lavoro precario che quando sarà approvato l’a.c. 1167 saranno tutti “licenziati”.

Per questi motivi abbiamo chiesto alle Regioni ed alle Autonomie Locali di provare a praticare una strada diversa da quella del Governo rispetto al lavoro pubblico per ciò che attiene il contratto Regioni e Autonomie Locali.
In relazione a tutte le obiezioni e contrarietà espresse dalle OO.SS. tutte, l’Aran si è riservata una verifica presso il Comitato di Settore.

P. il Comparto AA.LL.
Ugo Gallo

Roma 19 Febbraio 2009

news

Valutazione prima Conferenza Nazionale sulle politiche abitative

Oggetto : Valutazione prima Conferenza Nazionale sulle politiche abitative e inviduazione prime linee per la definizione della piattaforma contrattuale.

per operare una sintesi della nostra prima conferenza nazionale sulle politiche abitative svoltasi a Roma il 26 Febbraio 2009, e dare seguito alle proposte avanzate soprattutto in materia contrattuale è convocata una riunione per il giorno 9 Aprile 2009 ore 10.00 – presso la sala Azzurra di Via Leopoldo Serra 31.

Come noto, dalla prima conferenza è emersa la necessita di esplorare la via di una negoziazione “intermedia” per omogeneizzare il CCNL Federcasa alle realtà contrattuali afferenti a Confservizi.
A tal proposito la riunione che sarà conclusa dal Compagno Antonio Crispi della segreteria Nazionale dovrà individuare le linee per una coerente piattaforma, utile per aprire un primo confronto con le altre OO.SS. firmatarie del CCNL Federcasa.

Lettera al Ministro Scaiola sulla ripresa dell'attività produttiva in Abruzzo

Al Ministro dello Sviluppo Economico
On.Claudio Scajola
Al Presidente Nazionale Ficei
Dott. Andrea Ferroni

L’immane tragedia che ha colpito l’Abruzzo ha scosso tutti noi. Le immagini ed i numeri di questa tragedia devono portare tutti a riflettere, soprattutto oggi, prescindendo dal trasporto emotivo. Lasciando da parte le disquisizioni sulla possibile prevedibilità di questo evento, che al momento interessano poco, bisogna puntare con forza e determinazione alla ricostruzione e alla ripresa dell’attività produttiva. E” importante quindi che ci sia il lavoro e che le attivita’ produttive ripartano ancora piu’ forti di prima..
Il terrore di ciò che è accaduto all’Irpinia quasi trent’anni fa, gli sprechi, la corruzione, il monopolio politico e criminale della ricostruzione, non deve ripetersi .L’immane tragedia della popolazione abruzzese non deve diventare una miniera senza fondo per la speculazione e paradiso del profitto. Progettisti, geometri, ingegneri e architetti stanno per invadere l’Abruzzo attraverso uno strumento che sembra innocuo ma è proprio da lì che parte l’invasione di cemento: le schede di rilevazione dei danni patiti dalle case e dalle aziende. In questi giorni saranno distribuite agli uffici tecnici comunali di tutti i capoluoghi d’Abruzzo centinaia di schede per migliaia di ispezioni. Chi avrà in mano quel foglio avrà la certezza di avere incarichi remunerati benissimo e alimentati da un sistema incredibile di opportunità.
Qui il Governo deve mettere un serio stop. L’unica cosa da fare è la creazione di una commissione in grado di controllare la ricostruzione, come proposto dal Presidente della Provincia e dal sindaco de L’Aquila .
In questo contesto, il ruolo del Consorzi per lo Sviluppo industriale assume una grande ed auspicabile centralità.
Utilizzando la competenza di questa istituzione pubblica nel campo della ricerca e dell’innovazione, in rapporto con altri enti ( Federcasa, Confservizi) si potranno definire compiutamente le linee politiche e strumenti finanziari per costruire la piattaforma per la ricostruzione e per la creazione di nuove opportunità di sviluppo territoriale.
La FP CGIL chiede al Ministro per lo sviluppo economico di individuare l’organizzazione italiana che rappresenta i Consorzi e gli Enti per la promozione e lo sviluppo industriale ( FICEI)quale riferimento istituzionale qualificato e affidabile per progettare, realizzare e gestire le infrastrutture (strade, reti idriche, reti fognarie, ecc.) e gli impianti tecnologici (depuratori, impianti di smaltimento dei rifiuti) necessari per consentire gli insediamenti industriali e abitativi.
Nel contempo la FP CGIL chiede al presidente Nazionle FICEI Dott. Andrea Ferroni di attivarsi nelle sedi opportune per far si l’organizzazione italiana che rappresenta, in stretto rapporto con le Camere di Commercio, Comunità locali, Istituti finanziari e Associazioni imprenditoriali,provveda anche in virtù delle competenze urbanistiche a progettare, realizzare e gestire una fase importante della ricostruzione.
Distinti saluti

P. Il Comparto AA.LL        p. La Segreteria
Mauro Ponziani                  Antonio Crispi

Roma 15 Aprile 2009

Contratti: accordo per Enti Locali, aumento tabellare di 63 Euro, risorse in più da Amministrazioni virtuose; impegni su precari.

 
(ANSA) – ROMA, 4 GIUGNO – Accordo fatto per il contratto degli oltre 500 mila lavoratori di regioni, province e comuni. L’Aran e Cgil, Cisl e Uil, infatti, hanno sottoscritto questa sera un intesa che prevede un aumento medio a regime sul salario tabellare di 63,20 euro circa (pari ad +3,2%).
 
Nelle amministrazioni piu’ virtuose l’incremento complessivo medio potra’ arrivare anche a superare i 90 euro: un +1%, 19,40 euro, sara’ infatti a disposizione delle amministrazioni che hanno rispettato il Patto di Stabilita’ interno e le regole per il contenimento della spesa del personale; un ulteriore +0,5%, altri nove euro, andra’ agli enti piu’ bravi.
 
Tali risorse destinate alla contrattazione integrativa serviranno a premiare la maggiore produttivita’ e il merito dei dipendenti. Dunque, a migliorare i servizi resi ai cittadini.
 
Novita’ anche sul fronte dei lavoratori precari: c’e’ l’impegno ad avviare il confronto a livello regionale tra il sindacato e le regioni, l’Anci (comuni), l’Upi (province) e Unioncamere entro 45 giorni dalla stipula del contratto, valutando quindi la possibilita’ di un rinnovo o della proroga dei contratti a tempo.
 
Previsto anche il recupero delle trattenute sul salario per le assenze collegate, per esempio, a permessi retribuiti per donatori di midolleo osseo o ad attivita’ di volontariato o permessi riguardanti la prevenzione oncologica.
 
L’intesa interessa il biennio 2008-2009 ed e’ stata sottoscritta unitariamente da Cgil, Cisl e Uil, al pari di quanto avvenuto recentemente per il contratto della sanita’, ma a differenza di quanto accaduto in precedenza per i ministeri, il parastato, la scuola che non hanno visto la firma della Cgil.
 
Secondo quanto si e’ appreso, la firma di questa sera e’ avvenuta dopo verifiche ulteriori che si sarebbero svolte nella giornata odierna con il ministero dell’Economia per le nuove disponibilita’ messe sul piatto dal comitato di settore.
 
Che hanno consentito di sbloccare il negoziato.
 
Per l’Aran, in ogni caso, l’accordo e’ in linea con gli altri raggiunti nel pubblico impiego in questa stagione contrattuale.
 
E’ la percentuale, ha rilevato l’agenzia che rappresenta la controparte dei sindacati nelle trattative, ”riconosciuta in tutti i comparti del pubblico impiego”.
 
Soddisfazione da regioni e autonomie locali e sindacati.
 
Le prime vedono valorizzata la loro autonomia, perche’ si consente di incrementare, dove cio’ e’ possibile, le risorse della contrattazione decentrata; e i sindacati giudicano l’accordo un ”risultato importante”.
 
“Se una controparte non lavora scientificamente alla divisione del sindacato e cerca di stare nel merito delle questioni – ha detto il segretario della Fp-Cgil, Carlo Podda – e’ difficile che il sindacato si divide, questo se il negoziato e’ finalizzato a raggiungere un punto di equilibrio”.
 
Anche per il segretario nazionale della Fps-Cisl, Daniela Volpato, la firma e’ stata ”raggiunta sulla base della piattaforma unitaria e condivisa da tutte le organizzazioni sindacali.
 
Ed e’ importante per la quantita’ di risorse rese disponibili dalle autonomie locali a livello di contrattazione decentrata: cio’ significa piu’ valore per il lavoro pubblico e servizi migliori a vantaggio delle comunita’ locali”.


 
Siglato il CCNL Biennio economico 2008 – 2009 del comparto Regioni e Autonomie Locali, comunicato di Antonio Crispi Segretario Nazionale Fp Cgil e Ugo Gallo Cordinatore del Comparto AA.LL

 
Oggi all’ARAN abbiamo siglato il CCNL del comparto Regioni e Autonomie Locali, concludendo questa difficile stagione contrattuale.

Il raggiungimento dell’accordo è stato caratterizzato da continue interferenze della politica, in particolare del governo, che ha tentato fino all’ultimo minuto di far saltare l’intesa, evidentemente scomoda per coloro i quali, pregiudizialmente, hanno lavorato per escludere la CGIL.

Nel merito l’intesa raggiunto è di natura quasi esclusivamente economico e prevede:

 
  • 63,20 € sul tabellare; 
  • L’incremento dei fondi per la contrattazione decentrata integrativa così distribuito:
 
  • L’1% del monte salari 2007, pari a 19,44 € per gli enti che rispettano il patto di stabilità negli anni 2005 – 2007 ed hanno un rapporto entrate correnti, spesa del personale pari a 38% (l’88% delle lavoratrici e lavoratori del comparto); 
  • Un ulteriore 0,5% del monte salari 2007, pari a 9,72 € per gli enti che rispettano anche il patto di stabilità per il 2008 ed hanno un rapporto entrate correnti – spese del personale del 31%.
 

Dall’intesa è stato espunto il blocco delle progressioni di carriera e le normative specifiche per le regioni.

 

Siamo riusciti ad inserire invece, due questioni da noi ritenute emblematiche:

 
1. Un livello di confronto regionale e di ente per la stabilizzazione dei precari, condividendo che si possono prorogare e/o rinnovare i contratti in essere;

2. Per alcune fattispecie (donazione midollo, L. 104 ecc..) non si prevede la decurtazione in caso di assenza, inoltre si fa riferimento alle note interpretative e alle circolari in materia. Per noi quindi si estende l’interpretazione della Conferenza delle Regioni.

 
Si tratta a nostro avviso di un buon accordo, la valutazione naturalmente non è in assoluto ma specifica del caso perché abbiamo respinto il tentativo di isolare la CGIL e migliorato sostanzialmente l’accordo del 30 ottobre scorso e la L. 133/08, dimostrando che quando la CGIL è in campo i contratti sono migliori.

Da oggi inizia, unitariamente, la consultazione certificata.

 
 

Rinnovo CCNL dirigenza

CGIL FPCISL FPS – UIL FPL

Al Presidente del Comitato di Settore
Comparto Regioni – Autonomie Locali
Alla Presidenza dell’ ARAN

Oggetto: rinnovo CCNL dirigenza.

Le Scriventi OO.SS. rappresentano che il rapporto di certificazione elaborato dalla Corte dei Conti sull’ipotesi di accordo relativa al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area dirigenziale del Comparto Regioni – Autonomie Locali, esprime un giudizio di merito inaccettabile che va oltre il controllo sulla compatibilità economico – finanziaria che la legge ed in particolare il D.lgs. 165/2001 assegna alla Corte dei Conti.
In particolare si rileva che l’ipotesi di accordo sottoscritta è coerente ed in linea con le percentuali d’incremento previste per tutto il Pubblico Impiego nel biennio 2002-2003, la parte variabile del trattamento economico della dirigenza è legata alla posizione del dirigente ed ai risultati conseguiti nell’ambito della struttura di appartenenza e non alle semplici disponibilità di bilancio degli enti come osservato dalla Corte dei Conti, non comportando quindi esorbitanza di spesa in quanto le relative risorse sono prelevate direttamente dal fondo economico previsto dal CCNL.
Inoltre il rapporto esprime valutazioni sul precedente biennio economico che è stato rinnovato nel rispetto delle compatibilità economiche di riferimento, entra nel merito della distribuzione economica delle risorse invadendo l’ambito di competenza della contrattazione collettiva, citando fra l’altro un’indennità di amministrazione che non trova riscontro ed applicazione nell’ambito del contratto del personale con qualifica dirigenziale.
Alla luce di quanto sopra le scriventi OO.SS. chiedono al Presidente del Comitato di Settore un interessamento nei confronti del Presidente dell’ARAN affinché eserciti il mandato previsto dal D.lgs. 165/2001 di sottoscrivere definitivamente il contratto collettivo.

FP CGIL FP
Podda
CISL FPS 
Tarelli
UIL FPL
Fiordaliso

Roma 9 Gennaio 2006

Interpretazione autentica retribuzione di posizione del CCNL della Dirigenza

Alcune Amministrazioni hanno recentemente operato un’interpretazione restrittiva dell’art 23 del CCNL del 22.2.2006, ipotizzando il riassorbimento dell’incremento della retribuzione di posizione previsto contrattualmente a compensazione dei maggiori importi eventualmente attribuiti negli enti nel corso degli anni 2003-2004 utilizzando le “ulteriori disponibilità” previste dall’art. 26 del CCNL del 1999.
L’ARAN risponde, composizione condivisa dalle Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL:
…………..Relativamente alla problematica posta, si ritiene utile precisare che l’incremento della retribuzione di posizione di € 520 annui lordi previsto dall’art.23 comma 1, del CCNL del 22.2.2006, con decorrenza 1.1.2002, proprio perché disposto direttamente dal CCNL, e da questo finanziato, prescinde completamente dagli eventuali aumenti già intervenuti della retribuzione di posizione nel corso degli anni 2002, 2003 e 2004 e, pertanto, non può considerarsi riassorbito in questi ultimi, anche se di importo superiore.
Analogo discorso vale per gli effetti derivanti dall’applicazione dell’art.23, comma 3, del medesimo CCNL del 22.2.2006 che stabilisce, con decorrenza dall’1.1.2003, un incremento delle risorse finanziarie destinate alla retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti pari all’1,66% del monte salari dell’anno 2001 relativo alla dirigenza.
Tali risorse, proprio previste e quantificate dal CCNL del 22.2.2006, si devono sicuramente aggiungere, a far data dal 2003, a quelle già destinate al finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato, nel rispetto dei medesimi criteri di ripartizione per il finanziamento delle due diverse voci retributive come già definiti nel contratto decentrato integrativo vigente nell’ente alla data di sottoscrizione del nuovo CCNL.
Tali risorse, quindi, saranno utilizzate per incrementare anche l’ ammontare della retribuzione di posizione di ciascuna funzione dirigenziale prevista nell’ordinamento dell’ente alla data dell’1.1.2003, applicando i criteri già adottati in materia dall’ente stesso.
Trattandosi di risorse previste ed utilizzate direttamente dal CCNL, non sembrano porsi problemi di compatibilità o di riassorbimento con quelle altre che gli enti abbiano già eventualmente aggiunto nei medesimi anni (2002, 2003 ecc.) per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti, ove queste ovviamente siano state legittimamente disposte, nel rispetto delle rigorose regole stabilite nel CCNL.
Relativamente a questo ultimo aspetto (incremento legittimo di risorse) si ritiene opportuno chiarire anche che eventuali legittime disponibilità di risorse stabili da destinare all’incremento dei valori della retribuzione di posizione delle funzioni dirigenziali, potevano (e possono) derivare soltanto:
a) dalla riduzione stabile di posti e di funzioni dirigenziali (con conseguente elevazione della retribuzione di posizione posizione delle funzioni residue);
b) oppure dalla istituzione di nuovi posti e di nuove funzioni a seguito dell’incremento dei servizi istituzionali che avrebbe consentito l’incremento delle disponibilità del fondo della dirigenza con oneri a carico dei bilanci (art. 23, comma 3).

Contratto Biennio Economico 2004-2005 – Direttiva all'ARAN

Venerdi 22 settembre il Governo ha dato il via definitivo alla direttiva del Comitato di settore autonomie locali all’ARAN per l’apertura della trattativa relativa al biennio economico 2004-2005 della dirigenza enti locali, così come risulta dal comunicato stampa ufficiale emesso dal Consiglio dei Ministri:
“Il Consiglio ha poi autorizzato il Ministro per le riforme e l’innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, a esprimere il parere favorevole del Governo sull’Atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale del personale dirigente del comparto Regioni e Autonomie locali (Area II), biennio economico 2004-2005”
Seppure in ritardo vi sono ora le condizioni per giungere ad una sollecita convocazione ed a una rapida conclusione della trattativa che dovrà incentrarsi unicamente sul recupero del potere d’acquisto nel biennio con gli stessi criteri e parametri utilizzati per gli altri contratti pubblici sottoscritti. Non vi sono infatti, a 33 mesi dalla scadenza, esigenze diverse da quelle di chiudere rapidamente, e bene, la partita economica.
Vi terremo informati sugli sviluppi della situazione.

Silvano Franzoni
Coordinatore Dirigenza AA.LL.
Antonio Crispi
Segretario Nazionale FP CGIL

Roma, 26 settembre 2006

Finanziamento posizioni organizzative nei piccoli comuni

ALL’ARAN
ALL’ANCI
AL PRESIDENTE DEL COMITATO DI SETTORE
Regioni ed autonomie locali
AL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato

Le scriventi OO.SS. esprimono forte inquietudine in merito alle continue incursioni alle disposizioni contrattuali da parte di organismi/apparati burocratici che, evidentemente, a distanza di anni rimpiangono ancora un modello di lavoro pubblico che trova essenza e motivo di esistenza nell’emissione di interpretazioni, pareri, quesiti.
Non intendiamo con questa nota dare una lezione sulla delegificazione del rapporto di lavoro con la conseguente individuazione delle uniche fonti che possono intervenire sui contratti, bensì vogliamo segnalare il gravissimo parere, prot. 2587 del 25 gennaio 2006 emesso dalla Ragioneria in merito al finanziamento delle posizioni organizzative nei comuni senza dirigenza.
In tale parere si stravolge il chiarissimo contenuto dell’art. 11 c. 1 del CCNL del 31.3.1999 e si prevede che il finanziamento debba essere a carico del fondo, arrivando al parossismo secondo il quale si asserisce che se così non fosse “….l’Ente verrebbe a sopportare un doppio, ingiustificato costo……”.
Nel merito si rappresenta che:
* La legge 191/98 (art.2 c. 13) che ha portato modifiche alla legge 127/97, prevede che in attesa di apposita definizione contrattuale, ai responsabili degli uffici e dei servizi cui sono attribuite le funzioni dirigenziali “possono essere assegnate indennità di funzione localmente determinate, nell’ambito delle complessive disponibilità di bilancio dei comuni”.
* L’art. 11 del CCNL del 1999, tenendo conto di tale disciplina normativa, con una formulazione assolutamente univoca, dispone che i comuni privi di posizioni dirigenziali possono applicare la disciplina prevista dagli artt. 8 e seguenti del CCNL citato concernente il conferimento di posizioni organizzative a quei dipendenti cui sia stata formalmente attribuita la responsabilità degli uffici e dei servizi prevedendo espressamente che le connesse risorse sono poste a carico dei rispettivi bilanci.
Poiché tale circolare sta determinando comportamenti illegittimi e contenzioso in molti comuni, ultimo dei quali il comune di Cellino S. Marco che in fase dibattimentale si è avvalso dei pareri dell’ARAN del 4.12.2000, 26.4.2004 e 23.11.2006, ma sanzionato in data 30.3.2007, con sentenza depositata il 3.4.2007 dal tribunale di Brindisi – Settore Lavoro, chiediamo agli enti in indirizzo, di intervenire con la massima urgenza e con chiarezza al fine di ripristinare le previsioni contrattuali, impedendo (e in tal modo prevenendo il contenzioso) agli Enti di decurtare il fondo per la produttività, congelandolo, per il finanziamento per le posizioni organizzative.
Certi di un sollecito riscontro, si inviano saluti.

FP CGIL 
Crispi
FP CISL
Alia
FPL UIL
Fiordaliso

Lettera unitaria all'Anci su esternalizzazioni

                 FP CGIL                FP CISL                     FPL UIL     
 
AL DOTTOR LEONARDO DOMENICI
PRESIDENTE DELL’ANCI

AL DOTTOR ANGELO RUGHETTI
SEGRETARIO GENERALE ANCI

E, p.c.
Al SINDACO DI ORIO AL SERIO

Alle scriventi OO.SS. giungono numerose segnalazioni di comuni che esternalizzano servizi, spesso si tratta di servizi di pubblica utilità e/o funzioni specificatamente pubbliche, per le quali, usando un termine da Memorandum, chiameremmo attività CORE dell’ente.
Ultimo in ordine di tempo è il caso del comune di Orio al Serio che sta procedendo all’esternalizzazione di servizi con affidamento diretto ad una società interamente controllata dallo stesso comune (affidamento in house).
Questi servizi sono in realtà pubbliche funzioni, quindi al di fuori del disposto dell’art. 112 del D.lgs 267/00 e riguardano:
1) il rilascio di carte d ‘identità e precisamente la fase istruttoria della richiesta di autorizzazione nonché la predisposizione della carta d’identità ai passeggeri richiedenti, con emissione delle stessa da parte del comune di Orio al Serio;
2) la vigilanza e la repressione delle violazioni del codice della strada in particolare della gestione del servizio di vigilanza presso l ‘aeroporto di Orio al Serio ed il Centro commerciale Orio Center compreso l’introito di quanto incassato dal concessionario per sanzioni e per contravvenzioni al codice della strada.
Tali pubbliche funzioni, peraltro, sono soggette al controllo ministeriale ed implicano la responsabilità diretta del Sindaco in qualità di ufficiale di governo e Autorità locale di pubblica sicurezza.
Come ricorderete ed accennavamo all’inizio, il 6 aprile 2007 ci siamo impegnati tutti con la sottoscrizione del Memorandum per una nuova qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche; abbiamo ritenuto quell’intesa un momento alto ed importante di condivisione di un programma che ha visto per la prima volta il coinvolgimento di tutti i livelli di governo, peraltro in una fase in cui si annunciava il riavvio dei processi riformatori in attuazione del titolo V della Costituzione.
Si tratta ora di far vivere quell’accordo, di assumersi la responsabilità di tutte le parti dell’intesa, e si tratta di farlo, nel vostro caso, nel sensibilizzare i comuni sull’importanza che il rispetto dell’accordo comporta, ciò vuol dire fare il salto di qualità e diventare protagonisti nel processo di cambiamento.
Dal nostro punto di vista inoltre la richiesta, giusta, di coinvolgimento implica anche la responsabilità nella fase successiva: quella della gestione dell’accordo stesso.
Per quanto sopra esposto le scriventi OO.SS., pur consapevoli dell’autonomia gestionale di ogni singolo comune, chiedono un intervento chiaro e trasparente da parte dell’ANCI (una delibera del Consiglio Nazionale e/o del Comitato Direttivo o quant’altro riteniate opportuno), che sia in grado di costruire le condizioni per invertire la tendenza diffusa all’esternalizzazione.
Nel rimanere in attesa di un sollecito riscontro si inviano saluti.
Roma, 4 settembre 2007

FP CGIL    FP CISL    FPL UIL
(Crispi)     (Alia)         (Fiordaliso)

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