Attivo del 2 Aprile 2007. Ordine del giorno

Roma, 04 aprile 2007
 
Ai Delegati ed Eletti Fp Cgil RSU settore Pen. Comparto Stato

Attivo del 2 Aprile 2007. Ordine del giorno.

Care/i Compagne/i,
il coordinamento nazionale dei lavoratori penitenziari del Comparto Ministeri, riunitosi in assemblea il giorno 2 aprile c.a. per confrontarsi e discutere sui punti all’ordine del giorno, meglio definiti nella nota di convocazione ha evidenziato, nel corso della discussione, alcune criticità riguardanti tematiche che per la loro peculiarità rappresentano aspetti di urgente e necessaria riflessione.
I punti rispetto ai quali l’assemblea ha chiesto al coordinamento di impegnarsi attivamente risultano essere i seguenti:
– Ripresa delle relazioni sindacali e valorizzazione del ruolo delle RSU
– Predisposizione di una piattaforma che costituisca anche il programma elettorale per le prossime elezioni delle RSU.
– Proporsi parte attiva nel progetto di riorganizzazione del DAP
– Avviare con tutte le componenti professionali del sistema penitenziario momenti di riflessione e confronto dialettico sul sistema penale, nella sua interezza e complessità e, sul significato che assume l’idea e la richiesta sociale di sicurezza.
Su tali argomenti, attraverso il coordinamento e più specificamente la delegazione trattante, saranno programmati ed avviati incontri a breve scadenza.
Il coordinamento, inoltre, in relazione alla rappresentata ipotesi di un progetto di riorganizzazione riguardante gli UEPE, che parrebbe prevedere nel suo assetto organizzativo un ipotetico inserimento del personale di Polizia penitenziaria, ha evidenziato alcune perplessità.
Tale presunto progetto risulta, allo stato, ancora sconosciuto a questa O.S., e il suo contenuto e articolato – così come esposti – evidenziano aspetti particolarmente pregni di confusione che creano naturali dubbi ed incertezze.
Sulla questione, il coordinamento si farà carico di assumere notizie più certe ed approfondite, in quanto tale prospettiva, a parere dell’assemblea, se non adeguatamente contenuta ed affrontata in un quadro più generale, rischia di apportare serie criticità al settore.
Pertanto, il coordinamento ha deciso di indire una assemblea specifica, da tenersi il prossimo 19 aprile, al fine di definire la propria posizione anche nei confronti dell’Amministrazione, con la quale non si è ancora attivata alcun tipo di consultazione.
Fraterni saluti

Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Settore penitenziario C. Ministeri

Lina Lamonica

Riqualificazione: siamo in dirittura di arrivo

Roma, 19 febbraio 2007
 
Ai Delegati ed eletto RSU FP CGIL nei posti di lavoro

RIQUALIFICAZIONE:SIAMO IN DIRITTURA DI ARRIVO

Sono stati vistati dall’Ufficio del Bilancio del Ministero della Giustizia i Provvedimenti di inquadramento del personale risultante vincitore al corso concorso per il passaggio dall’area A all’Area B posizione economica B1.
La notizia ci ha indotto a sollecitare, pertanto, l’Amministrazione ad avviare le conseguenti relative assunzioni del personale interessato.
Un atto dovuto cui riteniamo si debba dar corso con urgenza considerando che i percorsi di riqualificazione relativi ai passaggi di area, nello specifico quelli relativi al passaggio dall’area A all’area B, sono terminati da oltre un anno.
La Fp Cgil pur considerando questo provvedimento un primo segnale di sblocco della questione, ma certamente non sufficiente, ritiene necessario che l’Amministrazione interverga per sollecitare la firma degli inquadramenti del restante personale che ha partecipato ai percorsi di riqualificazione riguardante il passaggio dall’area B all’area C.
In tal senso questa O.S. ha già provveduto ad inoltrare richiesta formale.
Ovviamente tutto questo non basta, perché per definire la partita della riqualificazione occorre risolvere anche la problematica relativa a quei lavoratori che, per carenza di risorse economiche, sono stati esclusi dal primo inquadramento e a quei lavoratori che hanno partecipato al corso concorso per direttori C1 ancora in attesa della valutazione del percorso formativo.
Insomma, la questione è ancora aperta ma lo spiraglio di luce che si intravede ci lascia ben sperare.
La Fp Cgil non abbasserà certo la guardia rispetto a tale problematica anzi, vigilerà affinché, nel rispetto dei diritti dei lavoratori , si definisca al più presto. 

Il Coordinatore Nazionale
Penitenziari C. Ministeri
Lina Lamonica

Schema di DM

 

Schema di DM concernente l’individuazione e la rideterminazione dei posti di funzione dirigenziale e la riorganizzazione dell’Amministrazione Penitenziaria di cui al D.Lgs. 63/2006 e Legge Finanziaria 2007
 

Accordo relativo al protocollo di intesa n. 4 al CCNL/C.I.

 

 
Prot. n.CM243/2007
Roma, 12.10.2007

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione DAP
S E D E

e, p. conoscenza

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali DAP
S E D E

Ai Delegati ed Eletti RSU FpCgil dei posti di lavoro

Oggetto: Accordo relativo al protocollo di intesa n. 4 al CCNL/C.I.

La Fp Cgil intende ribadire il proprio disappunto circa la mancata applicazione, ad oggi, dell’accordo sottoscritto il 22 maggio 2006 riguardante il protocollo di intesa n.4 al CCNL/C.I.- passaggio tra posizioni economiche equivalenti di diversi profili professionali – in riferimento al quale i lavoratori interessati hanno da tempo inoltrato istanza senza riscontro di sorta, nonostante i solleciti, anche informali, che abbiamo inoltrato a codesta Direzione Generale.
Questa O.S. nel riproporre la richiesta di immediata applicazione dell’accordo, chiede di conoscere lo stato dell’arte della questione e le determinazione che codesta Direzione generale intende o ha già adottato perché la questione si definisca a breve, ciò al fine di rassicurare i lavoratori , ravvisando nella mancata applicazione dell’accordo una palese violazione della norma sindacale e dei diritti dei lavoratori.
Si resta in attesa di urgente riscontro e si porgono distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale
Penitenziari – C.Ministeri

Lina Lamonica

Convocate le OO.SS. per la discussione inserimento UEPE

 
Per Informazione e diffusione, pubblichiamo di seguito, la nota con la quale si indica la data di convocazione delle OO.SS. per la discussione della Bozza riguardante l’inserimento della P.P. negli UEPE.

FP CGIL NAZIONALE
Lina Lamonica

 

Lettera al Direttore Generale sull'attribuzione compenso monte ore lavoro straordinario

 
Roma, 5.12.2007

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis

e, per conoscenza
All’ Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte

Ai Delegati ed Eletti RSU Fp Cgil nei posti di lavoro

Prot. N. CM301/07
Oggetto: Attribuzione compenso e monte ore lavoro straordinario personale Comparto Ministeri.

Pervengono a questa O.S. , da parte dei lavoratori afferenti al Comparto Ministeri, richieste di conferma circa le indicazioni , che pare siano state diramate nelle diverse sedi di lavoro, riguardanti la non autorizzazione a detto personale della prestazione di lavoro straordinario per mancanza di fondi necessari riguardanti l’anno in corso.
Tra l’altro, la nota n.362182 del 22.11.2007, riguardante l’attribuzione del compenso lavoro straordinario- esercizio finanziario 2007- per il personale Dirigente, comunica che la Direzione Generale del Personale è opportunamente intervenuta, nella fase di assestamento del bilancio, per potenziare il riconoscimento del lavoro straordinario prestato da tale personale integrando a tal proposito l’iniziale stanziamento economico.
E’ evidente che proprio quanto esplicitato nella suddetta nota, porta a legittimare la fondatezza delle preoccupazioni avanzate dagli altri lavoratori che giustamente richiedono il riconoscimento delle pari opportunità, ovvero un intervento della Direzione Generale del Personale mirato a potenziare le risorse economiche anche per il restante personale del comparto Ministeri che potrebbe rischiare di non vedersi autorizzato alla prestazione del lavoro straordinario e/o alla sua retribuzione.
La Fp Cgil non solo chiede se vi sia stato un intervento in tal senso da parte della Direzione Generale del Personale ma, ritiene necessario che sulla questione si avvii un confronto che definisca, tra le altre cose, l’ attribuzione del monte ore del lavoro straordinario risultante, allo stato, fortemente sperequato tra il personale .
In attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti

Il Coordinatore Nazionale
Penitenziari – C. Ministeri

Lina Lamonica 

 

Revisione della disciplina di mobilità volontaria interna

FPCGIL    CISLFP     UILPA

Roma, 27 febbraio 2008

Ai lavoratori del ministero del lavoro e della P.S.

MOBILITA’ VOLONTARIA

Nei giorni scorsi si sono svolti 2 incontri con l’amministrazione aventi ad oggetto la “Revisione della disciplina di mobilità volontaria interna”. La proposta presentata dall’amministrazione non è stata accolta positivamente dalle scriventi OO.SS, per un insieme di ragioni.
Sebbene la proposta tenda a recepire le indicazioni date dal nuovo CCNL, attraverso la pubblicazione di bandi semestrali di mobilità, i criteri individuati non consentono ai lavoratori interessati di avere la benché minima possibilità di veder soddisfatta la propria istanza soprattutto se la sede richiesta presenta esubero di personale.
Inoltre, tra i criteri proposti, sono stati inseriti ambiti di applicazione che, a nostro avviso, esulano da regolamentazione in quanto già disciplinate da specifiche disposizioni di legge (L.104/92, L.53/00, L.100/87).
Un’altra ragione per la quale non riteniamo di poter condividere la proposta dell’Amministrazione, è rappresentata dal fatto che un accordo non può contemplare motivi di esclusione: l’amministrazione, sulla base dei dettati contrattuali, deve individuare gli eventuali motivi di rigetto.
Le ragioni del nostro disaccordo, i cui punti su evidenziati sono solo alcuni degli aspetti che non possono trovare la nostra adesione, ci hanno portato a presentare una nostra proposta al fine di rispondere alle legittime richieste ed aspirazioni dei lavoratori.
Tale proposta non è stata accettata dall’amministrazione.
Ma c’è di più: l’amministrazione ha assunto una posizione di scarsa disponibilità alla nostra richiesta, condivisa da tutte le OO.SS. presenti al tavolo, di trovare al più presto una soluzione per quei lavoratori, già inseriti nelle “vecchie” graduatorie di mobilità. Secondo l’amministrazione, infatti, quelle graduatorie sono scomparse nel momento in cui è stato siglato l’accordo sulla mobilità del 12/3/2007.
Noi non siamo di quest’avviso, ritenendo invece che le stesse abbiano validità finché non si arriverà ad un nuovo accordo sulla mobilità. Pertanto FP CGILCISL FPUIL PA chiedono la corretta applicazione dell’istituto della mobilità sia con riferimento alle Leggi che lo regolamentano sia con riferimento alle graduatorie già redatte con i vecchi criteri.
Alleghiamo le 2 proposte.

      FPCGIL                CISLFP                UILPA
Giuseppe Palumbo   Antonella La Rosa    Palmina D’Onofrio


 

Circolare ministeriale

 
Avviso di disponibilità personale area informatica – pos. econom. B3 – 8 unità
 

 
 

FUA 2008…

Roma, 13/03/09

Al Sottosegretario di Stato
Cons. Giacomo Caliendo

E’ giunta notizia a questa O.S. che il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione avrebbe fatto alcuni rilievi in relazione all’accordo sul Fua 2008, da noi non sottoscritto, bloccandone l’iter.

Chiediamo che ci venga fornita informazione dettagliata in merito tramite un’immediata convocazione.

FP CGIL NAZIONALE GIUSTIZIA       GIUSTIZIA MINORILE       COORD. PENITENZIARIO 
            Nicoletta Grieco                        Gianfranco Macigno                    Lina LaMonica 
 

 

Circolare del Ministero della Giustizia – Penitenziaria

 

Di seguito la ministeriale GDAP-0374420-2009 del 14.10.09 su assegnazionie di 300 unità di educatori.
 
FP CGIL NAZIONALE
Lina La Monica
 

 
 

 
 

Comunicato unitario

 
C O M U N I C A T O

 

Il sistema giustizia risulta da tempo essere in grave difficoltà a causa di problematiche e criticità che, più volte evidenziate dalle OO.SS., non hanno trovato soluzione di sorta determinando ad oggi il grave rischio di una vera e propria paralisi istituzionale che interessa il funzionamento della giustizia nelle sue diverse articolazioni dagli uffici giudiziari alla gestione delle carceri.

La situazione sta evidenziando picchi di drammaticità determinati da interventi legislativi demagogici e populisti che per nulla rispondono alle esigenze necessarie al buon funzionamento del servizio.

Interventi che stanno smantellando il sistema dei diritti e delle garanzie di cittadinanza le cui fondamenta sono nel dettato costituzionale : da un lato si nega al cittadino il suo diritto costituzionale alla giustizia e dall’altro si vanifica il principio costituzionale che sancisce il carattere rieducativo della pena.

Un vero attentato alla costituzione e all’intero sistema giustizia, ai valori di una società democratica.

L’importante ed indiscriminato taglio alle risorse ad opera del governo ha finito di impoverire le inadeguate dotazioni organiche in un contesto già particolarmente provato, decurtazioni che impediscono serie riforme strutturali e ammodernamento dei servizi rendendo mortificante , difficile se non addirittura impossibile l’espletamento dei compiti istituzionali.

Alla inadeguatezza ed alla incapacità progettuale di riformare e riqualificare il servizio della giustizia nella sua complessità, perché si rafforzino i valori e i diritti costituzionali nonché la dignità dei lavoratori del settore, si aggiunge la recente ultima beffa , la firma dell’ipotesi di accordo del contratto integrativo ad opera dell’amministrazione della giustizia e delle OO.SS. minoritarie (CISL ed UNSA- SAG) .

Un accordo che sancisce il nuovo ordinamento professionale dei lavoratori giudiziari, penitenziari, della giustizia minorile e degli archivi notarili delineandone una visione approssimativa , disarmonica ed in alcuni tratti inadeguata in quanto mirata più che alla valorizzazione e progressione professionale del personale alla sua omogeneizzazione.

In tal senso crediamo che particolarmente penalizzati siano stati i lavoratori giudiziari che contrariamente a quelli degli altri dipartimenti della giustizia, non avendo avuto l’opportunità di partecipare ai percorsi di riqualificazione, si trovano con tale scellerato atto a subire l’ulteriore mortificazione professionale.

Per queste ragioni, le scriventi OO.SS. rappresentanti i lavoratori Penitenziari, della Giustizia Minorile e degli Archivi Notarili riconoscono e condividono le ragioni dello sciopero indetto dai lavoratori giudiziari il 5 febbraio p.v.

E, a sostegno della vertenza che, per quanto enunciato, coinvolge tutte le componenti professionali della giustizia, FpCgil, UILPA, FLP ed RdB-cub indicono iniziative e/o assemblee dei lavoratori volte a rappresentare il proprio disappunto riguardo la questione e manifestano la loro solidarietà attiva ai lavoratori giudiziari partecipando, laddove possibile, alle diverse iniziative dagli stessi messe in campo.

Roma, 26.01.2010

FP CGIL UIL PApenit. FLP RdB
Crispi Algozzino Piazza Roscioli

 
 

 
 

 

Comunicato

 

C O M U N I C A T O

I lavoratori penitenziari non meritano ulteriori mortificazioni !

 

Il 2 marzo 2010 l’Amministrazione della Giustizia ha scritto un’altra brutta pagina della sua storia istituzionale anche in materia di relazioni sindacali. Una pagina che in aggiunta alle tante collezionate in questi ultimi tempi rappresenta in maniera inconfutabile la volontà governativa di smantellare un pezzo istituzionale importante di questo paese, quello della Giustizia in tutte le sue articolazioni dipartimentali.

Il 2 marzo u.s., infatti, durante l’incontro presso il Ministero della Giustizia, nonostante la manifestazione di protesta messa in atto dai lavoratori e dalle OO.SS. non firmatarie – Fp Cgil, UIL Pa, RdB ed FLP,- è stato sottoscritto dall’Amministrazione e dalla CISL ed il SAG-Unsa, l’ipotesi di accordo sul nuovo contratto integrativo riguardante l’ordinamento professionale del personale (requisiti di accesso e criteri di progressione) della Giustizia con le modifiche richieste dall’ARAN all’accordo che il 15 dicembre 2009 fu siglato soltanto dalle indicate due OO.SS.

I rilievi evidenziati dall’ARAN, nonostante CISL ed SAG-Unsa dessero per imminenti le progressioni di carriera, ci avevano fatto ben sperare circa la possibilità di poter rivedere l’assetto dell’accordo soprattutto nella parte riguardante gli ordinamenti delle professionalità che risultano penalizzate e dequalificate.

Criticità, queste ultime, che avevamo ben evidenziato nel corso degli incontri del tavolo tecnico al DAP e del tavolo negoziale al Ministero il 15 dicembre 2009 durante il quale rappresentammo la necessità di confrontarci con i lavoratori sulla proposta dell’Amministrazione.
Speravamo che le problematicità riguardo, ad esempio, la professionalità dell’assistente sociale, evidenziate dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali anche nel corso dell’incontro del 26 febbraio u.s. cui solo la Fp Cgil è stata presente, avessero potuto trovare opportunamente accoglimento da parte del DAP. Ma era stato, invece, già tutto deciso!

Pensavamo, forse ingenuamente, che almeno da parte del DAP ci sarebbe stata sulla questione quel confronto dialettico che ha caratterizzato, per un certo periodo, positivamente le relazioni sindacali nell’amministrazione. Quel confronto che nel tempo è divenuto sempre più difficile, fino a risultare oggi praticamente inesistente.

Nulla di tutto ciò ! Il 2 marzo 2010 CISL ed SAG-Unsa hanno deciso!

Hanno deciso contro la volontà della maggioranza dei lavoratori, di sottoscrivere un contratto integrativo che dequalifica e mortifica le professionalità.

Hanno deciso, addirittura, di apportare modifiche, a nostro parere sostanziali ed illegittime, alla professionalità dell’educatore penitenziario che da “professionalità pedagogica” diventa “professionalità giuridico-pedagogica”, una competenza, quella “giuridica”, che formalmente svilisce la valenza e la peculiarità prettamente pedagogica della professione il cui ruolo e le cui competenze sono previste dalla normativa penitenziaria.

E perciò, ci chiediamo in virtù di quale intervento normativo si è proceduto considerando che alla legge di riforma 354/75 che sancisce i compiti ed il ruolo delle professionalità esperte del trattamento non vi sono state modifiche a riguardo ?

Crediamo di poter ben affermare che il 2 marzo 2010 è stata ratificata la demolizione dei principi costituzionali caratterizzanti le fondamenta dell’organizzazione penitenziaria e della sua cultura istituzionale.

Il DAP si è assunto una grave responsabilità e ha dimostrato totale incapacità di produrre un serio e coerente progetto organizzativo mirato ad arginare il totale stato di abbandono in cui si trova il sistema penitenziario; un progetto che tenesse conto della complessità del sistema e delle pesanti difficoltà in cui versa in un’ottica a tutto tondo dove la valorizzazione delle professionalità sarebbe risultata quanto mai opportuna e necessaria considerando che la ricaduta del loro intervento professionale è sulla “persona” in esecuzione penale, in ottemperanza ai principi enunciati dall’art.27 della Carta costituzionale.

L’involuzione culturale e politico-organizzativa che ha investito il sistema penitenziario negli ultimi anni si è appalesata in tutta la sua drammaticità e se a ciò aggiungiamo gli interventi del governo mirati alla drastica riduzione delle risorse economiche e umane in un contesto già fortemente provato, possiamo senz’altro affermare che la situazione, allo stato, risulta assolutamente preoccupante ed è sconcertante l’immobilismo e l’incapacità evidenziata dall’amministrazione per evitare tale declino.

In risposta all’accordo siglato e a ciò che ne consegue crediamo siano necessarie significative azioni di protesta,- fax, e-mail, assemblee, sit-in – che rappresentino all’amministrazione il dissenso.

Invitiamo, inoltre, tutti i lavoratori penitenziari a mobilitarsi a fianco dei colleghi degli altri dipartimenti del Ministero contro l’accordo per contrastare la volontà del governo di distruggere il sistema della Giustizia.

Roma, 26 marzo 2010

La coordinatrice nazionale
Penitenziari – Ministeri
Lina Lamonica

 
 
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