Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
E’ inaccettabile che un Ministro della Repubblica, Renato Brunetta, si permetta di affermare che negli ospedali “i macellai non sono pochi”.
Basta con una propaganda politica fatta di insulti, di criminalizzazione di professionisti che quotidianamente operano negli ospedali per tutelare la salute dei cittadini.
E, a questo punto, non bastano le “correzioni” di Sacconi. Brunetta chieda scusa ai medici italiani.
Al di là dei polveroni mediatici offensivi, abbiamo già condiviso una scelta di informazione e di valutazione dei medici e delle strutture sanitarie nelle quali operiamo. Già diverse norme sono presenti nel contratto, compresa la possibilità di licenziamento.
Infine per quanto riguarda i concorsi che, secondo Brunetta, non premiano i medici migliori, è da anni che chiediamo Commissioni qualificate scelte con sorteggio, e con una graduatoria in base ai migliori curricula per quel determinato posto. E il più meritevole vince, e non viene scelto dal manager nominato dalla politica. Perché Brunetta, invece di insultare, non presenta questo provvedimento ?
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
FUA 2008 ED ALTRO
Ieri, 15 settembre abbiamo sottoscritto in via definitiva il contratto relativo alla prima parte del FUA 2008 per l’ex MPI.
E’ pertanto possibile per le RSU degli Uffici avviare la contrattazione di sede.
Ricordiamo a tale proposito che la somma assegnata alle Direzioni Regionali (allegata alla tabella del contratto che vi abbiamo inviato col precedente comunicato) dovrà essere ripartita ai singoli uffici dal Direttore regionale in base al numero di personale presente in ogni sede.
Per l’Amministrazione centrale (ex MPI e ex MUR) la contrattazione per i 3 dipartimenti potrà, invece, essere avviata dopo la costituzione delle delegazioni di parte pubblica titolari della contrattazione di sede con le RSU che, ci è stato garantito, saranno formalizzate nei prossimi giorni.
L’Amministrazione ci ha anche comunicato che il MEF, con apposita variazione di bilancio, ha attribuito al MIUR una ulteriore somma di euro 2.676.638.
Tale somma è relativa agli incrementi del salario accessorio previsti dai CCNL dei due bienni e riguarda il 2007 e il 2008.
In considerazione del fatto che lo scorso anno il Ministero non era ancora unificato, nei prossimi giorni avvieremo il confronto sulla seconda parte del FUA 2008 sia per l’ex MPI (euro 7.676.638) che per l’ex MUR (euro 368.430).
In tale sede chiederemo di dare seguito ai protocolli d’intesa firmati con le due ex Amministrazioni per avviare le nuove procedure di passaggio all’interno delle aree.
Nel corso della riunione il Direttore Generale del personale ci ha informato che sono iniziate le correzioni delle prove relative al corso concorso per il passaggio dall’ex area B all’ex area C e ci ha confermato che l’Amministrazione intende completare la procedura entro l’anno.
A tale proposito, ci è anche stata fornita la notizia che l’ultima legge Tremonti, recentemente entrata in vigore e che vieta nuove assunzioni alle Amministrazioni che non hanno regolato entro l’anno la situazione degli Enti vigilati, riguarderebbe anche il nostro Ministero.
Ciò metterebbe a rischio per quest’anno non solo i nuovi inquadramenti del corso concorso ma anche le assunzioni dei concorsi esterni delle due ex Amministrazioni, rendendo ancora più precaria, per quanto riguarda la scopertura di organico, la situazione dei nostri Uffici.
Staremo a vedere! Intanto abbiamo chiesto una informativa più completa sulla questione e sulle iniziative che l’Amministrazione intende intraprendere in merito.
Roma, 16 settembre 2009
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Si pubblica l’articolo sul numero 23 di Rassegna Sindacale 10-16 giugno 2010 con l’intervista al segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza sulla manovra economica e la foto di una manifestazione con la FPCGIL Medici.
F.P. CGIL
COORDINAMENTO NAZIONALE ACI
Via Marsala, 8 – 00185 ROMA
Tel. 06/49982317 fax 06/49982237
Roma, 28 febbraio 2007
Oggi l’Amministrazione ci ha comunicato di aver ricevuto l’autorizzazione alla assunzione dei lavoratori a tempo determinato in servizio presso l’Ente, a far data dal 1 marzo 2007.
Finalmente si conclude positivamente questa vicenda che ci ha visti tutti uniti e impegnati per la stabilizzazione del rapporto di lavoro di queste/i colleghe/i che da anni sono inseriti nella nostra organizzazione a pieno titolo e sono fondamentali per il buon andamento dei nostri uffici.
A tutte e tutti l’augurio più affettuoso di buon lavoro!
p. FP CGIL ACI
Denia Priami
Si allega l’odierno bollettino di informazione sull’incontro delle OO.SS mediche e veterinarie avvenuto ieri 23 luglio con il Ministro Sacconi, e le iniziative unitarie di sciopero, manifestazione ed altre forme di protesta, illustrate oggi nella conferenza stampa all’Enpam, da parte della FPCGIL Medici insieme ad Anaao, Cimo, Civemp, Federazione CISL Medici, Federazione Medici Uil FPL, Fesmed e Umsped.
IL NEMICO ALLE SPALLE!!!
Oggi presso la Direzione Regionale delle Entrate della Puglia si è consumata un’inutile quanto estenuante farsa a tutto discapito dei lavoratori, dei loro problemi e della democrazia.
Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica hanno illustrato alla stampa la loro posizione in merito alla norma prevista dal decreto sicurezza approvato al Senato, che elimina il divieto di denuncia dei pazienti immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie. Si pubblicano il comunicato e il documento intersindacale.
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE
DEL PERSONALE DEL MIUR
Avevamo da tempo preannunciato iniziative per contrastare l’assordante silenzio di quest’Amministrazione su tutte le richieste che da tempo abbiamo fatto.
Insieme al personale tutto, con grande senso di responsabilità nei confronti degli utenti del servizio pubblico a cui si rivolgono i nostri Uffici (docenti, famiglie, alunni), abbiamo atteso che l’Amministrazione rispettasse almeno alcuni degli impegni assunti.
A circa un mese dall’incontro col Ministro nulla si è mosso.
Anzi, alla richiesta di calendarizzare incontri sulle questioni più urgenti, su cui peraltro erano già avviati tavoli di confronto, l’Amministrazione ci ha rinviato a quando sarà formalizzata la Delegazione di parte Pubblica.
Peccato che il Ministro ed il Capo Dipartimento per la Programmazione si erano impegnati a effettuare tale formalizzazione entro il 30 giugno.
Come FP CGIL e UIL PA, abbiamo ritenuto, a questo punto, improrogabile la proclamazione dello stato di agitazione del personale.
Ci ha stupito, e ci dispiace constatarlo, che, dopo aver condiviso con noi tutto il percorso e le richieste, peraltro inascoltate, fatte all’Amministrazione, la CISL MIUR abbia all’ultimo momento ritirato la sua adesione.
Speriamo di poter quanto prima recuperare un percorso unitario, che per noi rimane importante per raggiungere al meglio gli obiettivi necessari a tutelare il personale di questa Amministrazione.
Invitiamo le nostre strutture territoriali a sostenere le iniziative che negli uffici del MIUR le RSU e i delegati di posto di lavoro vorranno mettere in piedi, a partire dalle assemblee necessarie per spiegare a tutti la reale situazione di criticità che si vive negli Uffici.
In allegato, la lettera inviata al Ministro.
Roma, 3 luglio 2009
FP CGIL MIUR
A. Boccuni
Comunicato Stampa di Antonio Crispi segretario nazionale FP CGIL
Il futuro ministero della Salute nasce ridimensionato e sotto tutela
Siamo ancora in attesa della nascita, per scorporo, del Ministero della salute dal Welfare, atto dovuto per restituire al Ministero la sua funzione tecnico sanitaria di primo piano e in piena luce, e, apprendiamo dai giornali che il nuovo Ministero oltre ad essere sotto tutela e controllo del MEF nascerà senza un pezzo.
La competenza sui dispositivi medici, è in procinto di essere ceduta dal Ministero all’AIFA.
Tale norma è contenuta all’interno del patto per la salute che le regioni stanno concordando con il governo e che potrebbe essere definita già dal prossimo 2 dicembre.
Questa ulteriore perdita di competenze prelude forse ad una progressiva, apparentemente inarrestabile riduzione delle funzioni del Ministero fino all’azzeramento, nel tempo, delle sue competenze?
A che cosa serve istituire un Ministero e contemporaneamente depotenziarlo?
Non è possibile trattare una amministrazione così delicata come la casella da riempire nella spartizione delle cariche politiche.
Noi siamo contrari.
La centralità delle competenze del Ministero della salute è una garanzia per tutti i cittadini. Lo svuotamento delle funzioni deve essere fermato.
Roma, 30 novembre 2009
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Oggi si è tenuto il primo incontro delle organizzazioni sindacali della dirigenza del Servizio Sanitario con il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio.
Si è trattato di un incontro di presentazione e di elencazione delle problematiche che abbiamo posto in particolare ieri con la prima mobilitazione della Vertenza Salute. Quindi tutte le ragioni e le criticità rimangono.
Abbiamo manifestato al Prof. Fazio il nostro apprezzamento per aver ritrovato il Ministero della Salute, chiedendo che svolga un ruolo di coordinamento e di garanzia rispetto alla unitarietà nazionale, a partire dai livelli essenziali di assistenza.
Abbiamo altresì richiesto una valorizzazione per i dirigenti che scelgono di lavorare esclusivamente per il servizio pubblico ed una particolare attenzione al precariato.
Il Ministro ha proposto dei tavoli quindicinali che affrontino un argomento per volta, dai piani di rientro ai livelli essenziali di assistenza, dal governo clinico al rischio clinico, dal contratto al pensionamento, comprese le norme del Ministro Brunetta su sanzioni disciplinari e rottamazione.
Adesso aspettiamo i fatti mentre la Vertenza Salute continua con le manifestazioni interregionali del 4 febbraio a Napoli, del 16 febbraio a Milano e con la manifestazione nazionale del 9 marzo a Roma, fino alle sciopero nazionale.
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
U.S.R. LAZIO – Ambito Territoriale per la Provincia di Latina I lavoratori in servizio presso l’ambito territoriale di Latina esprimono tutta la
loro contrarietà ad una manovra finanziaria che ancora una volta non trova di meglio che chiamare al sacrificio solo i lavoratori dipendenti.
Peraltro questa manovra colpisce in modo indiscriminato il lavoro pubblico, innescando nei media il convincimento che tanto di questi lavoratori si può fare a meno e che è gia tanto se gli si conserva un minimo di stipendio.
Si vuol far passare quindi un concetto pericoloso, che i dipendenti pubblici sono un peso per la società.
Ancora una volta si scarica la responsabilità della crisi su soggetti deboli (vedi invalidi e pensionati) annientando nei fatti lo stato sociale, con il rischio che ad esempio il diritto all’istruzione diventi un privilegio di pochi.
E’ chiaro a tutti che dietro la demagogia dei tagli di stipendi ai politici e agli alti dirigenti (numericamente irrilevanti ai fini del gettito ) si cela lo scopo di alleggerire la crisi tagliando servizi ai soggetti più deboli, mentre ai furbetti si permette di continuare ad evadere le tasse o gli si concedono condoni come premio per non aver rispettato la legge, con buona pace di chi le norme le ha sempre osservate.
Latina. 31.05.2010
LE R.S.U. Ambito Territoriale Provincia di Latina
Un circolare del Ministero della Giustizia annuncia che da gennaio non sarà più possibile garantire l’assistenza e la manutenzione dei servizi informatici per gli uffici giudiziari a causa della mancanza di assegnazione dei fondi necessari. E’ dello scorso 20 dicembre una lettera del Presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, che lancia un grido d’allarme sulla possibilità di far sopravvivere il processo civile telematico, già messo in discussione negli ultimi mesi a causa di un contratto di assistenza inadeguato.
Dove sono finite le dichiarazioni ad effetto e le kermesse mediatiche dei Ministri Alfano e Brunetta sulla informatizzazione della giustizia? Da tempo denunciamo la politica sbagliata sugli appalti per l’assistenza informatica che ha portato al licenziamento di centinaia di lavoratori che per anni hanno garantito il servizio.
Senza soldi né progetti non è possibile accelerare i tempi dei processi: quanto fatto dal governo sino ad oggi ha portato nella direzione opposta ad un progetto di effettiva modernizzazione del sistema. In queste condizioni si arriverà presto al tracollo degli uffici giudiziari e la riforma della giustizia, annunciata dal presidente del consiglio per l’inizio dell’anno, sarà solo una delle tante barzellette che il premier racconta.
Roma, 30/01/10