Circolare del Ministero

   
convocate le OO.SS. per il 14 luglio

su Fondo Unico di Amministrazione 2010, varie ed eventuali
 

 
 
 

dai territori

 

In allegato l’informativa del Gabinetto del Ministro, relativa alla problematica “Amianto” Arsenale di Taranto.

 

 
 
 

Comunicazioni

 

Vi alleghiamo le ultime comunicazioni di Persociv, relative alle progressioni economiche.

Vi pregherei di diffonderle a tutti i delegati della Difesa.

Roma, 11 novembre 2010

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca 

 

 
 
 

 
 

Accordi

 

Nel pomeriggio di ieri è stato firmato anche il CCNL per i Dirigenti degli Enti previdenziali privati.
Di seguito il testo dell’accordo.
 
 
FP CGIL NAZIONALE
Gabriella Pescetelli

 
 
 

 

Comunicato ai lavoratori civile della Difesa

 
 

INCONTRO PERSOCIV – IPOTESI FUA 2011

La Direzione Generale del Personale Civile nella giornata di ieri ci ha fatto pervenire una seconda stesura dell’Ipotesi di Accordo sulla distribuzione del FUA 2011, in relazione a tale nuova stesura, la FPCGIL ha consegnato all’Amministrazione “LE OSSERVAZIONI DELLA FPCGIL DIFESA SULL’IPOTESI DI ACCORDO” .
Sono stati recepiti i contributi che sono pervenuti dalla delegazione trattante nazionale della Difesa e da altri territori e quanto espresso nelle varie assemblee che il Coordinamento Nazionale ha effettuato nei territori.
L’impianto dell’Ipotesi dell’Amministrazione, che delimita la contrattazione decentrata ad un mero recepimento di quanto stabilito in sede nazionale, non ci vede d’accordo, pertanto è stato da noi ribadito che al di la’ di alcune indicazioni che riteniamo utili per la trattativa locale, le esigenze e la discussione sulla distribuzione del FUS, spettano alla contrattazione locale.
Le proposte che la FPCGIL DIFESA ha espresso le potrete confrontare con la bozza fornita dall’Amministrazione.
SINTETICAMENTE:

* Inserimento degli autisti tra i dipendenti che percepiscono l’indennità di disattivazione di ordigni esplosivi ed artifizi pirotecnici non riconosciuti;

* Chiarificazione dell’indennità di imbarco,che dovrebbe a nostro avviso essere definita INDENNITA’ DI BORDO;

* Nelle indicazioni fornite alla trattativa locale tra le assenze che non danno luogo a decurtazioni abbiamo chiesto di inserire oltre alla donazione di reni, anche le assenze obbligatorie per rischio radiologico e chimico;

* Risparmi di spesa sulle Posizioni Organizzative, turni e reperibilità pari a €1,320 milioni che divisa per i dipendenti in servizio al 1° gennaio 2011, fa aumentare la quota di FUS di circa 42€.;

* richiesta di tavolo tecnico per Posizioni Organizzative e Turni e Reperibilità;

* richiesta dell’abrograzione art.11 dell’ipotesi dell’Amministrazione e riduzione della forbice da 1 a 1,5 (Amm.ne) da 1 a 1,2 (FPCGILDIFESA);

* rinnovo della richiesta di sanare l’indennità di mobilità per il personale del soppresso Stabilimento di Pavia;

* richiesta di attivazione delle procedure per gli sviluppi economici, già concordati per il 2009 e che non è stato possibile effettuare, impegnando le somme e rendondole esigibili a decorrere dal 2014.

Il Direttore Generale ha ribadito che le somme se non utilizzate sarebbero a rischio. Verificheremo quanto sostenuto dall’Amministrazione;

* richiesta di chiarificazione rispetto all’assegnazione dei 95 milioni di Euro del FUA Difesa, in quanto sono comunque soggetti alla verifica di compatibilità da parte del MEF e quindi attendiamo risposta in tal senso.

* ALCUNE CHIARIFICAZIONI RISPETTO A POSIZIONI DIVERSIFICATE AL TAVOLO, SULLA RIFORMA BRUNETTA:

* la legge 150 è in vigore ed è imperativa rispetto ai contratti in scadenza;
* l’intesa del 4 febbraio (Governo e CISL e UIL) non deroga il d.lgs.150, a seguito dell’intesa entro 15 giorni avrebbe dovuto essere concordato un ACCORDO QUADRO che a tutt’oggi non risulta essere stato fatto.

Tale Accordo doveva chiarire i confini tra quanto stabilisce la contrattazione e la norma (d.lgs.150), ma per chiarezza di posizioni, la Direzione, per esempio, in tema di posizioni organizzative, ha dichiarato l’intento di fornire la sola informazione e contrattare la somma e il numero dei destinatari.
Inoltre a precisa domanda: si è affermato che le schede individuali sul sistema di valutazione del personale sono, altra cosa rispetto alla distribuzione del FUS;

Nei prossimi giorni valuteremo con la delegazione trattante la formulazione di una FORMALE PROPOSTA DI IPOTESI DI ACCORDO.
Ringraziamo tutti i delegati e i territori per i contributi che ci hanno inviato e vorranno continuare ad inviare.

Roma, 1 giugno 2011
 

FPCGIL DIFESA
Noemi MANCA

 
 

 
 

Lettera ai vertici

 
On.le Sottosegretario alla Difesa
Giuseppe Cossiga

Vice Capo di Gabinetto della Difesa
D.ssa fava Antonietta

E, per conoscenza, a:

Direttore Generale per il Personale Civile
D.ssa Enrica PRETI


Oggetto:transito di personale militare delle Forze Armate giudicato non idoneo al servizio militare incondizionato per lesioni dipendenti o non da causa di servizio nelle qualifiche funzionali del personale civile del Ministero della Difesa

Questa Organizzazione Sindacale, a seguito della circolare di Persociv datata 21 giugno n.43267/B1, e dell’eventuale modifica della Tabella di equiparazione del 2002, chiede alla S.V. , un urgente incontro al fine di poter effettuare quel confronto da tempo richiesto sulla problematica in oggetto.
L’urgenza di tale richiesta è motivata non solo dall’impegno che precedenti governi avevano preso rispetto alle modifiche da apportare alla tabella, ma anche per i problemi relativi a tutti i funzionari civili della Difesa che nell’attuale configurazione professionale, potrebbero trovarsi in difficoltà lavorative e disparità di trattamento economico, nei confronti di personale militare che transita nei ruoli civili a seguito di un giudizio di non idoneità al servizio militare.
Come Lei ben conosce, nel transito gli ex militari, senza nulla eccepire alla difficoltà che personale dipendente (sia esso militare che civile) possa trovarsi in condizioni di non idoneità al servizio, conservano il trattamento economico “ad personam”.
Pertanto, si ritiene costruttivo un confronto con le parti sociali, prima dell’emanazione del D.M. che a quanto ci risulta, è stato sottoposto all’attenzione degli Organi competenti.
Si resta in attesa di un sollecito urgente riscontro.

Roma, lì 11 luglio 2011
 
 
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 

 
 
 

Riforma Ministero Economia e Finanze

Comunicato stampa unitario Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa

Il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato il Regolamento di riforma del Ministero dell’economia e delle finanze, che prevede la incongruente soppressione di 80 uffici periferici ed il forte ridimensionamento delle strutture centrali con la conseguente messa in mobilità di oltre 3.000 lavoratori.

Il tutto senza il confronto più volte richiesto dalle OO. SS. e previsto dall’art 1 comma 579 della Legge Finanziaria 2007, e rinnegando i contenuti del “Memorandum sul lavoro pubblico” sottoscritto dallo stesso Governo per la modernizzazione della P.A.

Tali indiscriminati tagli produrranno solo irrisori risparmi di spesa, come peraltro confermato dalla stessa relazione tecnica del Ministro Padoa Schioppa, lasciando invece in vita irrazionali duplicazioni di centri di costo e non toccando assolutamente i veri e consistenti sprechi del Ministero (appalti, consulenze e costosi incarichi esterni).

Le OO. SS. hanno da tempo presentato delle proposte alternative di razionalizzazione delle strutture del Ministero sia al centro che in periferia per la eliminazione di duplicazioni e sovrapposizioni, e che avrebbero prodotto consistenti e strutturali risparmi di spesa per importi molto superiori di quelli attualmente previsti.

È grave la responsabilità del Governo nei confronti dei lavoratori e della stessa utenza che verrà anch’essa colpita dagli irrazionali tagli, ed è viva la nostra preoccupazione che vede la pubblica amministrazione divenire sempre di più uno strumento utilizzato per fini diversi da quelli previsti della Costituzione.

FP CGIL (C. Podda)   CISL FP (R. Tarelli)    UIL PA (S. Bosco)
 

Roma, 15 giugno 2007

 

Sciopero Nazionale di tutti i lavoratori dell'igiene ambientale

 

Nelle giornate del 14 e 15 febbraio c.a. sono proseguite, purtroppo infruttuosamente, le trattative con Fise/Assoambiente e con Federambiente per la chiusura definitiva dei contratti nazionali dell’igiene ambientale.

Nonostante i tentativi e le disponibilità espresse dalle OO.SS. nessuna soluzione concreta è stata ritenuta percorribile, dalle Controparti, per arrivare alla conclusione di una vicenda contrattuale che vede la categoria da più di un anno senza rinnovo contrattuale, con un’evidente penalizzazione delle condizioni economiche dei lavoratori e delle lavoratrici del settore.

Nella riunione di giovedì 14 febbraio Fise ha posto sul Tavolo delle trattative delle richieste ingiustificate e anche provocatorie lasciando intravedere la tentazione, neanche troppo velata, di non chiudere in alcun modo il rinnovo contrattuale a condizione che lo stesso non porti elementi consistenti del riduzione del costo del lavoro.

La richiesta di Fise per l’unificazione dell’orario di lavoro a 36 ore settimanali è assolutamente inrricevibile come lo è l’idea di aumentare le quantità di lavoro non ordinario senza una quantificazione certa delle pause dal lavoro e senza tenere in considerazione la gravosità dei carichi per gli operatori addetti alla raccolta.

Il giorno seguente il confronto con Federambiente non ha registrato nessuna novità rispetto agli incontri precedenti e, nonostante le disponibilità rappresentate delle Segreterie Nazionali a omogeneizzare le normative dei due CCNL per arrivare alla definitiva unificazione contrattuale, la Controparte ha continuato a sostenere con forza la necessità dell’azzeramento, anche per i lavoratori già in forza, del differenziale economico e normativo tra i due CCNL.

Inoltre la rappresentanza delle imprese pubbliche non ha ritenuto rispondere alla richiesta di adeguamento economico, legando la formulazione della stessa alla disponibilità dell’azzeramento dei giorni delle ex festività.

In sintesi se volete l’adeguamento del biennio economico potete averlo ma pagandolo di tasca vostra.

Le Segreterie Nazionali ribadiscono la necessita di una chiusura rapida che, con la conferma del progressivo avvicinamento delle condizioni tra i due contratti nella prospettiva del contratto unico, possa rispondere alle esigenze di decine di migliaia di lavoratori attraverso la salvaguardia del valore delle loro retribuzioni e con le necessarie garanzie utili ad affrontare un mercato dei servizi sempre più liberalizzato.

Per questi motivi, a fronte della intransigenza di entrambi le Controparti, e’ indispensabile attivare un fitto programma di iniziative di lotta da intensificare in relazione alla gravità e al perdurare delle chiusure poste in campo dalle Controparti sia pubbliche che private.

In questa direzione le Segreterie Nazionali, sulla base delle rivendicazioni convenute e approvate nella piattaforma di rinnovo, hanno deciso di attivare lo stato di agitazione di tutta la categoria e, conseguentemente, anche a seguito della chiusura assolutamente negativa della procedura di raffreddamento e conciliazione, prevista dalla Legge 146/90 e dall’accordo di settore per la regolamentazione, di proclamare lo sciopero nazionale dell’igiene ambientale sia delle aziende pubbliche che delle aziende private.

Il giorno dello sciopero nazionale comunicato alle Controparti, dopo gli incontri di raffreddamento e conciliazione del 19 e 20 febbraio a Roma, è martedì 11 marzo 2008.

Inoltre le Segreterie Nazionali ritengono indispensabile attivare, per rappresentare al meglio tutta la nostra grande contrarietà allo smantellamento di un settore strategico come sono i servizi ambientali attraverso la negazione del rinnovo dei CCNL, oltre alla astensione collettiva dal lavoro, anche la mobilitazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori con l’individuazione e la messa in campo del principale strumento disponibile:

Manifestazione Nazionale a Roma nel giorno dello sciopero del 11 marzo 2008

Ora vanno attentamente preparate le iniziative di mobilitazione, sia per lo sciopero che per la manifestazione a Roma e, pertanto, occorre attivare attivi interregionali unitari con la presenza delle Segreterie Nazionali per fornire informazioni utili e ulteriori elementi di merito relativi ai contenuti della vertenza e delle iniziative da assumere nelle Aziende, a supporto della lotta e dello sciopero, in modo da rendere il più incisiva possibile la mobilitazione.

È necessario sviluppare il massimo delle sforzo e un’azione compatta, tra tutte le organizzazioni e tra tutti i lavoratori, per una iniziativa che porti le Proprietà delle aziende a rimuovere dalla trattativa tutte quelle rigidità che osteggiano un diritto fondamentale dei lavoratori e delle lavoratrici: il rinnovo contrattuale.

Le Segreterie Nazionali
FP CGIL Peroni-FIT CISL Curcio-UILTRASPORTI Tarlazzi-FIADEL Garofalo

Roma, 20 febbraio 2008

Protocollo d'Intesa FPCGIL CISL-FPS UIL-FLP con la Federazione Nazionale della Stampa

 
Pubblichiamo il testo del Protocollo d’Intesa sottoscritto dalle organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL del Pubblico Impiego con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana per la definizione del profilo professionale dei giornalisti degli uffici stampa pubblici.
Roma, 1 agosto 2008

 

In distribuzione nei prossimi giorni l'ultimo numero 3- 4, 2008 di «Quale Stato», Il progetto della destra e la crisi. 'In primo piano' la pubblicazione on line delle conversazioni con Guglielmo Epifani e con Carlo Podda.

In distribuzione nei prossimi giorni l’ultimo numero 3- 4, 2008 di «Quale Stato», Il progetto della destra e la crisi.
 ‘In primo piano’ la pubblicazione on line delle conversazioni con Guglielmo Epifani e con Carlo Podda.

Abbiamo dedicato il tema di questo fascicolo a una questione che presenta una stretta continuità con quella trattata nel precedente volume – La Costituzione. Lo scudo e la lancia – ma, secondo noi, non ha affatto assunto la centralità necessaria nel discorso pubblico della sinistra: il costante avanzamento – anche in presenza di una crisi gigantesca e inedita che sta sollevando inquietudini ‘antimercatiste’ e sollecitando le prime e incerte correzioni sociali e politiche anche fra coloro che per più di venti anni hanno coltivato e praticato con varie sfumature l’illusione neoliberista – di un progetto organico di trasformazione neo-autoritaria dei rapporti sociali e dell’assetto democratico e istituzionale del nostro paese. Ci è sembrato anche ragionevole chiederci e chiedere, nelle conversazioni intrattenute o nel sollecitare i testi che pubblichiamo, se questo disegno appaia credibile e abbia, quindi, un inquietante futuro, oppure se non si possa valutarlo (nella sua comunque indiscutibile gravità) una sorta di episodio di retroguardia provinciale di fronte alle novità analitiche e programmatiche che, per esempio, si muovono negli Stati Uniti con le aspettative caricate sulla presidenza Obama dalla grande crisi. I lettori troveranno risposte e nuovi interrogativi negli interventi che, da diversi punti di vista, affrontano il tema, sollevando spesso una questione che meriterà ulteriori approfondimenti: che cosa, nel profondo, è accaduto e sta accadendo nello spirito pubblico del nostro paese e nel nostro popolo che – prima e al di là del ‘berlusconismo’, che ne appare, nello stesso tempo, ‘biografia’ ed alimento – sembra da tempo in così crescente e diffuso degrado? Da dove ricominciare, insomma? Ma non abbiamo inteso tracciare, tuttavia, un quadro uniformemente cupo. Abbiamo cercato anche di registrare (con inevitabile parzialità) quanto, molecolarmente o per consistenti aggregati, continua ad opporsi alle tendenze dominanti, ritrovando tutta intera e irrisolta la grande questione di una resistenza sociale e sindacale – prevalentemente e ‘atipicamente’ caricata quasi del tutto sulla Cgil -, in presenza di una perdurante crisi di pensiero e d’azione della sinistra politica e, in particolare, dell’opposizione parlamentare. Una questione allarmante che non sembra ancora avviata a soluzione, e contribuisce a rendere non solo difficilmente decifrabile ma davvero inquietante il futuro prossimo del nostro paese.

ODG Comitato Direttivo FP CGIL: Attacco alla flotta di pace verso Gaza

Il CD della FP CGIL riunito a Roma il 31 maggio 2010 esprime il più vivo sconcerto per l’attacco di pirateria, effettuato in acque internazionali a 130 km dalla costa, compiuto dalle forze militari israeliane contro Freedom Flotilla, la Flotta della Libertà, che si recava a Gaza per rompere l’embargo e consegnare cibo e medicinali ad una popolazione in ostaggio dal dicembre 2008 e che ha pagato con centinaia di morti questo blocco.

La FP CGIL esprime solidarietà ai volontari rimasti colpiti da questo vile atto e condanna con forza il governo israeliano che ha provocato almeno 15 morti e decine di feriti tra persone inermi ed indifese, chiede che il mondo politico e sindacale italiano, europeo e internazionale ponga in atto tutte le misure necessarie per investigare su questo atto e per premere sul governo israeliano affinché a questo faccia seguito la fine dell’embargo per Gaza e la possibilità di portare i giusti aiuti umanitari ad una popolazione inerme ed innocente, ostaggio appunto di una politica incapace di trovare una soluzione ad un dramma che dura da troppi anni.

La FP CGIL rimane sconcertata che davanti a qualche primo segnale di coinvolgimento anche di Hamas in un processo di pace il governo israeliano abbia agito con un atto tanto distruttivo quanto sproporzionato. Anche questa piccola opportunità che si voleva dare alla pace rischia di essere uccisa nelle acque davanti a Gaza.La FP CGIL chiede alla società civile israeliana e in particolare ai sindacati israeliani di rilanciare il proprio autonomo ruolo a sostegno del processo di pace evitando di continuare ad appiattirsi sulle politiche del governo.
 
Di fronte a tanto orrore bisogna comprendere oramai che il diritto di Israele alla sua sicurezza non può più esercitarsi attraverso la violenza.
 
Chiediamo inoltre che anche il governo italiano condanni quest’atto come hanno fatto i più importanti paesi europei e le istituzioni europee ed internazionali e convochi l’ambasciatore israeliano.

Roma, 31 maggio 2010

Non si offenda la memoria: l'aeroporto Pio La Torre deve continuare a chiamarsi così

 
Comunicato stampa

Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale FP CGIL
Michele Palazzotto Segretario Generale FP CGIL Sicilia 

 

“Non possiamo accettare che si cancelli il solco che il popolo siciliano ha tracciato con le sue lotte contro la mafia e in difesa della pace.”

Lo sostengono Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale della Fp Cgil e Michele Palazzotto, segretario della Fp Cgil siciliana, a margine della polemica scaturita dalla decisione di cancellare l’intitolazione dell’aeroporto di Comiso a Pio La Torre da parte della Giunta Comunale.

“La Torre ha dato vita a un grande movimento popolare che, anche dopo la sua morte decretata dalla mafia, ha cambiato la storia della Sicilia e le coscienze della maggior parte dei siciliani.”

“Aver intitolato l’aeroporto di Comiso alla sua memoria è stato un atto di civiltà che oggi viene messo in discussione da una parte politica che vuole cancellare la memoria di questo paese per farci arretrare di decenni rispetto alle conquiste fin qui ottenute”.

Il 30 aprile 1982 Pio La Torre ed il suo autista Rosario Di Salvo, furono barbaramente trucidati da un attentato mafioso.

“Chi intende cancellare il loro ricordo, soprattutto se si tratta di una istituzione pubblica, come in questo caso, si macchia di un grave delitto per la democrazia: quello dell’oblio, quell’infamia che intende disperdere i valori profondi su cui si base la civiltà di un popolo.”

In conclusione, Mazzoli e Palazzotto annunciano che la Fp Cgil “sarà in prima linea per sostenere tutte le iniziative necessarie a far sì che questo non accada”.

 

Roma, 19 settembre 2008 

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