Liguria
Agenzie Fiscali 35%
Agenzia delle Dogane 37%
Asl Tigulli 40%
Comune di Genova 25%
Asl 3 Genova 24%
Lombardia
Brianza EE.LL. (media) 60%
Sanità Brianza (media) 55%
Comune di Milano 30%
Comune di Brescia 35%
Enti Pubblici non economici (media) 35%
Agenzia del Territorio Como 50%
Agenzia delle Dogane Chiasso 20%
Regionale Terzo Settore (media) 70%
Ospedale Don Gnocchi Milano 47%
Clinica San Donato 53%
Multimedica 45%
San Carlo Paderno D. 58%
Campania
Sanità 50%
Agenzia del Territorio Napoli chiusa
Ospedale Cardarelli 25%
Agenzia delle Entrate 20%
Inps Arzano e Nola 40%
Polo Museale Napoli 80%
Comune di Aversa 40%
CRI Napoli 40%
Emilia Romagna
ENIA Parma 50%
Ospedale Parma, personale medico 25%
Comune di Parma 40%
Comune di Modena 45%
Comune di Carpi 65%
Comune di Soliera 75%
Comune di Ferrara 45%
Comune di Ostellato 17%
Comune di Poggio Renatico 36%
Provincia di Ferrara 34%
Azienda Usl 22%
Azienda Ospedaliera 32%
AIMAG 87%
Hera Sassuolo 60%
Hera Modena 50%
Agenzie Fiscali Carpi 50%
Modena Asili e Materne chiusi
Biblioteca estense Modena 60%
Lazio
Musei Capitolini chiusi
Colosseo chiuso
Ara Pacis chiuso
Inps Casilino 20%
Inps Tiburtino 25 %
Cooperativa Arca di Noè 30%
Ospedale San Giovanni 48 %
Ospedale Spallanzani 60%
Agenzie Fiscali 15%
Palazzo Massimo chiuso
Umberto I Policlinico 35%
Sovrintendenza Archeologica di Roma 25%
Toscana
Inps Firenze 50%
Comune di Livorno 40%
Comune di Campiglia Marittima 50%
Agenzia delle Entrate Livorno 29%
Asl Livorno 29%
Puglia
Ingiene Ambientale Provincia Lecce 28%
Ospedale Gallipoli 78%
Piemonte
Comune di Torino 20%
Provincia di Torino 22%
Inps Torino 25%
Comune di Castelletto Ticino 50%
Comune di Arona 27%
Comune di Oleggio 20%
Coop ANFFAS 90%
Consorzio intercom. Servizi Sociali di Borgomanero 29%
Comune di Novara 25%
Ieri sera abbiamo sottoscritto l’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL 2006/2009 (biennio economico 2006/2007) per il personale dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) circa 850 dipendenti, che garantiscono la sicurezza del trasporto aereo.
L’accordo, siglato dopo 43 mesi dalla scadenza del precedente contratto, prevede un incremento medio, a regime nel biennio, del 4,85% per finanziare la produttività e i tabellari.
La FP–CGIL, ritiene positiva l’intesa e ha chiesto l’apertura, a breve, della trattativa per il biennio economico 2008/2009, già in ritardo di 19 mesi sulla scadenza naturale.
Roma, 28 luglio 2009
Il 2 aprile scorso la Sezione Lavoro del Tribunale di Torino ha emesso una sentenza che condanna per comportamento antisindacale la Direzione Regionale dell’INPS che, violando le norme contrattuali, era venuta meno agli obblighi di relazioni sindacali.
Questa importante sentenza, la prima conosciuta, entra in una materia che si presta a interpretazioni le più difformi e sulla quale il Dipartimento della Funzione Pubblica ha in preparazione da mesi una direttiva e soprattutto riguarda un’amministrazione come l’INPS presente su tutto il territorio nazionale.
Pubblichiamo di seguito il testo della sentenza.
COORDINAMENTO NAZIONALE INAIL
La scorsa settimana si è svolto il Coordinamento Nazionale della FP CGIL Inail alla presenza del Segretario Nazionale della FP CGIL Antonio Crispi e della Coordinatrice delle Funzioni Centrali Francesca De Rugeriis.
Hanno partecipato alla riunione i coordinatori di undici Regioni.
La riunione si è aperta con una breve relazione della Coordinatrice delle Funzioni Centrali che ha posto l’accento sull’esigenza di riprendere una discussione collettiva sui tanti temi che ci vedono impegnati, in prima linea, in questo difficile periodo e che, per una serie di motivi, non ultimo per tutti gli impegni legati al percorso congressuale, era stata rimandata.
Con l’occasione è stato proposto di attualizzare la delegazione trattante nazionale dell’Inail con l’ingresso delle regioni Piemonte e Veneto, ritenendo la sostanziale stabilità una componente essenziale per affrontare le prossime scadenze, con particolare riferimento al rinnovo delle RSU previsto per marzo del 2012. Inoltre, è stato già anticipato che, dopo il loro rinnovo, si metterà mano ad una ridefinizione più ampia della delegazione trattante.
Ha poi preso la parola il Coordinatore Nazionale dell’Inail che ha svolto un’ampia relazione sia sulla situazione sindacale più generale sia sui temi attualmente in discussione all’interno dell’Ente.
Per quanto riguarda la situazione generale è di tutta evidenza la portata dell’attacco al lavoro pubblico prima ancora che ai lavoratori pubblici portata avanti da questo Governo e come le continue politiche di tagli non possono che incidere pesantemente sulla qualità e sul livello dei servizi che Enti come Inail erogano per garantire i diritti collettivi di cittadinanza in questo Paese.
La valutazione delle iniziative di contrasto messe in campo dalla Funzione Pubblica CGIL e dalla Confederazione è senz’altro positiva; importante e vincente è stata l’idea di mettere comunque al centro della nostra mobilitazione la giornata del 25 marzo così come la scelta di far confluire la giornata di sciopero prevista per quella data all’interno di una mobilitazione più ampia e generale indetta dalla Confederazione con lo sciopero del 6 maggio scorso.
Relativamente alla partecipazione, all’interno dell’Inail si è notata una certa inversione di tendenza rispetto a precedenti appuntamenti anche in termini di diretta partecipazione alle manifestazioni cittadine ma con una particolarità che evidenzia, proporzionalmente, una maggiore presenza di lavoratori non iscritti al nostro Sindacato ed invece qualche punto di caduta rispetto ai nostri iscritti.
Se da un lato questo ci conforta, in quanto segnala una capacità di interloquire con persone distanti da noi e di far apprezzare e condividere le nostre idee su quanto sta avvenendo dall’altro ci interroga sulla tenuta di chi, invece, già si riconosce nella nostra Organizzazione.
Crediamo sia giusto, su questi aspetti, avviare una riflessione e un’analisi più attenta che coinvolga tutto il gruppo dirigente in Inail e se riscontrato anche in altri luoghi di lavoro all’interno dell’intera Funzione Pubblica Nazionale.
Per quanto attiene alle problematiche relative all’Inail, il Coordinatore ha evidenziato quelle di maggior rilevanza e attualità che riguardano:
* Prossime procedure concorsuali
* Part time
* Problematiche relative agli informatici e personale dell’area sanitaria
* Modello Sanitario
* Sistema premiante 2011 collegato all’applicazione del decreto lg.vo 150/2009
Su questi temi si è svolta un’ampia, articolata e partecipata discussione, ricca di spunti e approfondimenti all’interno di una visione complessiva e strategica del ruolo dell’Ente, nel panorama presente e futuro dell’Istituto anche alla luce dei nuovi compiti legati all’incorporazione di Ispesl e Ipsema previsto con la legge 122/2010.
Sulle modalità e la tempistica del processo di incorporazione e integrazione in Inail di Ispesl e Ipsema il Coordinatore ha informato il coordinamento sullo stato dell’arte; siamo in presenza di un primo progetto transitorio di integrazione delle funzioni svolte precedentemente dai due Enti soppressi in Inail. Per quanto ci riguarda la nostra idea è chiara: vanno salvaguardate le specificità dei due enti, in particolare il settore ricerca in capo a Ispesl, evitare inutili sovrapposizioni e duplicazioni ma soprattutto ampliare le funzioni e le competenze dell’Inail per esprimere al massimo le potenzialità dell’ente nelle politiche di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Se saremo in grado di conseguire questo risultato l’operazione avrà un valore sociale di grande rilevanza; altrimenti un eventuale fallimento consegnerebbe questa operazione ad una delle tante azioni di contenimento dei costi intraprese da questo Governo e di dubbia, se non inutile, efficacia.
Tale impostazione è stata condivisa da tutti coloro che sono intervenuti.
Sulle problematiche prima evidenziate il Coordinamento ha condiviso queste valutazioni:
1. Procedure concorsuali
Si prende atto della validità e dell’importanza di portare a termine le procedure in atto; buona l’idea di far stampare le dispense da parte della Tipografia Inail per evitare inutili e dispersive operazioni di stampa e copiatura nelle strutture dell’Ente; condivisione nella tempistica delle prove previste per fine ottobre/primi di novembre 2011.
2. Part Time
Si è molto dibattuto sull’argomento alla luce delle iniziative intraprese dall’Istituto. L’azione unilaterale dell’Amministrazione circa l’eventuale revoca dei part time in atto non ci convince. Riteniamo necessario un confronto a breve con l’Amministrazione evidenziando in quella sede l’importanza di mantenere tale modalità di rapporto di lavoro anche in relazione alle necessità familiari e personali di quei colleghi che trovano, attraverso l’istituto del part time, una importante soluzione a problemi altrimenti difficili da affrontare. In tal senso è stato ipotizzato anche il coinvolgimento del Comitato per le Pari Opportunità perché è indubitabile che le eventuali revoche colpirebbero in particolare le donne che hanno, spesso da sole, sulle spalle gran parte delle problematiche familiari.
3. Informatici e sanitari
Una buona parte della discussione si è svolta in merito alle problematiche legate alle prospettive di queste due importantissime figure professionali. Come è noto, nell’ambito della ridefinizione delle dotazioni organiche dell’Istituto, si sono create condizioni di esubero per questi colleghi. Come sappiamo le situazioni sono diverse; per gli informatici il problema è tutto collocato sulle figure impegnate sul territorio ma con qualche possibilità di rientro legati al fisiologico turn over e al ricorso all’istituto dell’esonero ex articolo 72 del 112/2008 mentre per il personale dell’area sanitaria, seppur minore nell’impatto numerico, difficile, se non impossibile ricorrere al turn over vista l’età media dei lavoratori in questione per rientrare dagli esuberi nei tempi previsti di dicembre 2011.
Per gli informatici la bozza di progetto delle attività informatiche sul territorio necessita di approfondimenti e di consistenti modifiche; rimane difficile immaginare come si possano governare le nuove funzioni informatiche (curiosi di capire in cosa specificatamente consistono), diverse dalle attuali, con solo poche unità in regioni con tante strutture operative territoriali. Abbiamo bisogno di definire compiutamente i rapporti tra Strutture territoriali e Direzione Centrale; di come far comunicare banche dati presenti sul territorio per creare una rete informatica dei servizi pubblici.
Di questo abbiamo necessità di discutere prima ancora di far partire un interpello, che per forza di cose, nelle condizioni attuali, rischia di avere risposte viziate da carenza di informazione. Rimane inteso che, prioritariamente, vanno difese le garanzie economiche per tutti coloro che sono coinvolti nel processo di mobilità verso il profilo amministrativo.
Diverso il ragionamento che interessa il personale dell’area sanitaria. Secondo noi tutto si gioca sulla definizione del Nuovo Modello Sanitario. E’ all’interno di quella discussione che sarà possibile trovare soluzioni per il personale impegnato in queste funzioni. Riteniamo che il problema dell’esubero di questi colleghi non può che essere affrontato all’interno di un quadro di sviluppo delle funzioni sanitarie dell’Istituto; per questo sollecitiamo di nuovo un confronto con il Direttore generale per trovare soluzioni coerenti con il Nuovo Modello Sanitario che, per quanto ci riguarda, riveste un ruolo strategico e determinante nella garanzia di salvaguardia dell’Ente nel panorama del welfare del nostro Paese.
4. Modello Sanitario
Finalmente a breve, si dovrebbe avviare il confronto sul nuovo Modello Sanitario. E’ un appuntamento da sempre rivendicato dalla FP CGIL INAIL perché determinante per il miglioramento quali-quantitativo delle prestazioni erogate ai lavoratori infortunati e tecnopatici, vitale per lo sviluppo dell’Istituto.
Da anni registriamo un progressivo arretramento del SSN, e in alcune Regioni appare più marcato, con un insostenibile prolungamento nella definizione degli infortuni e del reintegro delle capacità lavorative dei lavoratori infortunati. Certamente, potrebbe esserci a breve la richiesta, da parte delle Regioni, di aumentare il contributo INAIL senza che ci sia in cambio anche l’adeguamento delle prestazioni.
Dobbiamo essere pronti a sostenere in proprio l’onere di alcune prestazioni, soprattutto quelle necessarie al completo e rapido reintegro lavorativo.
Anche sul versante dei controlli finalizzati alla prevenzione, le ASL mostrano segni di difficoltà, ed il Governo, rispondendo anche a sollecitazioni che vengono dal mondo imprenditoriale, appare immobile.
Per questi motivi il nuovo Modello Sanitario INAIL deve essere costruito intorno sull’asse portante della INTEGRAZIONE CON IL SSN, che si realizza attraverso la omogeneità delle strutture e del modo di operare, la condivisione dei protocolli riabilitativi, la messa in rete dei servizi e delle procedure informatiche. Anche il Settore Ricerca, nuova acquisizione dell’Istituto, deve trovare nuove finalità anche nell’ottica del sostegno ai servizi delle ASL.
Il nuovo Modello Sanitario deve rispondere, inoltre, al necessario adeguamento della capacità diagnostica dei Centri Medico-legali, per l’accertamento più fine del danno e per l’emersione delle Malattie Professionali non conosciute.
E’ facile immaginare la ricaduta di tutto questo sugli altri settori dell’Istituto, a partire dall’informatica fino alle prestazioni, nelle strutture Territoriali periferiche come su quelle Centrali.
Secondo noi occorre avere coraggio e disegnare l’INAIL del futuro.
5. Decreto Lg.vo 150/2009
Per quanto riguarda l’applicazione del decreto la posizione della FP CGIL Inail era ed è estremamente chiara. La nostra avversione è totale sia per gli strumenti vessatori e penalizzanti che introduce sia perché non aiuta, in alcun modo, a risolvere alcun problema di efficienza nella macchina della Pubblica Amministrazione. Inoltre varare una pseudo riforma riportando sotto la legge materie proprie della contrattazione, a partire dall’organizzazione del lavoro, esclude i lavoratori da ogni partecipazione attiva nel processo di riforma.
Crediamo di poter affermare, con sufficiente sicurezza, che tentare una riforma contro i lavoratori non produca alcun effetto se non un peggioramento della qualità dei servizi offerti. Per quanto riguarda poi, in particolare l’Inail, cercare di applicare quanto previsto dal decreto 150 in un momento in cui l’Ente è impegnato in un profondo processo di riorganizzazione è assolutamente privo di logica e penalizzante rispetto alla riuscita dell’intera operazione.
Il meccanismo delle fasce è di per sé aberrante e svincolato dalla reale valutazione dei servizi erogati.
Per questi e altri motivi non firmeremo alcun accordo che faccia, direttamente o indirettamente, riferimento al Decreto Brunetta; convinzione, se possibile, ancor più rafforzata alla luce dell’accordo separato del 4 febbraio scorso sottoscritto da Cisl e Uil.
I lavori sono terminati con le conclusioni svolte dal Segretario Nazionale della Funzione Pubblica Antonio Crispi che ha ripreso tutti i temi che sono stati al centro del dibattito nel coordinamento.
E’ stato posto l’accento su come sia necessario, insieme ad una forte iniziativa di contrasto sulle politiche del Governo, una serie di proposte che affrontino compiutamente ed efficacemente i problemi di efficienza della Pubblica Amministrazione.
Riforme sicuramente necessarie che però devono avere come orizzonte un ampliamento dell’intervento pubblico e non la sua riduzione; tutto questo nell’ottica di garantire al massimo i diritti di cittadinanza che Enti come Inail garantiscono soprattutto nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.
Il miglioramento della macchina pubblica deve passare anche attraverso un recupero della dignità dei lavoratori pubblici; per questo rivendichiamo il diritto al rinnovo contrattuale e a maggiori risorse per la contrattazione integrativa, consapevoli che solo attraverso degli investimenti è possibile ottenere risultati soddisfacenti.
Dobbiamo insistere nel confronto e nel dialogo con tutti i lavoratori, anche con chi oggi fa riferimento ad Organizzazioni sindacali che hanno scelto percorsi diversi dal nostro, di sostanziale sostegno alle politiche governative, e far ripartire così, dal basso, un rinnovato percorso unitario.
Forti delle nostre ragioni siamo in grado di affrontare il prossimo rinnovo delle RSU con la certezza, ancor più dell’auspicio, di far prevalere le nostre idee e raggiungere un risultato che premi il nostro lavoro e rafforzi ancor di più il primato di consensi ottenuti in tutte le scorse consultazioni.
Roma, 27 maggio 2011
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
FP CGIL CISL FP UIL PA
DOCUMENTO FINALE
In data odierna, i Direttivi Unitari della FP CGIL, della FP CISL e della UIL PA, riuniti in Roma per approfondire i contenuti del documento unitario concernente le linee di indirizzo relative alla piattaforma rivendicativa riguardanti il CCNL 2006 – 2009 del personale non dirigente degli Enti Pubblici non Economici
SENTITA LA RELAZIONE INTRODUTTIVA
che ha illustrato nel dettaglio i citati contenuti e tenuto conto del successivo dibattito che si è sviluppato in ordine ai medesimi contenuti
APPREZZANO
la rispondenza degli obiettivi che il rinnovo del CCNL intende realizzare con le finalità e gli stessi obiettivi che sono riposti nel Memorandum sul lavoro pubblico e sulla riorganizzazione delle Pubbliche Amministrazioni sottoscritto di recente con il Governo.
In particolare, per quanto concerne gli aspetti di natura economica, i direttivi Unitari
CONDIVIDONO
la necessità di assicurare il recupero di quanto le retribuzioni hanno, nel frattempo, perduto in termini di potere di acquisto attraverso la completa esigibilità di quanto, relativamente al biennio economico 2006 – 2007, è già stato concordato con il medesimo Governo e condividono la esigenza di rilanciare una nuova politica rivendicativa che, andando oltre la difesa del potere di acquisto, consenta, già a partire dal prossimo biennio 2008 – 2009, di adeguare in maniera più significativa le retribuzioni in atto e ciò al fine di rapportare in termini più adeguati le stesse retribuzioni alle dinamiche che interessano i prezzi e le tariffe.
Per quanto concerne le questioni di natura più marcatamente normativa, i Direttivi Unitari
CONDIVIDONO IN PARTICOLARE GLI OBIETTIVI
1) di intervenire sull’attuale sistema di classificazione per semplificarne la struttura, considerato, fra l’altro, che la forte integrazione dei processi lavorativi che si è registrata nell’ambito degli Enti consente ora di introdurre quegli elementi di novità già delineati in forza della stipula del CCNL 2002 – 2005;
2) di introdurre una nuova previsione contrattuale che, affiancando quella che regola la disciplina delle Posizioni Organizzative consenta di valorizzare al meglio le funzioni corrispondenti a posizioni di lavoro contraddistinte da più elevata professionalità e/o responsabilità ovvero da specifiche attività di natura prevalentemente specialistica;
3) di regolare il passaggio dall’ordinamento professionale vigente al nuovo ordinamento salvaguardando comunque le posizioni acquisite e ciò anche al fine di consentire alle stesse di essere apprezzate nella fase che interesserà la valorizzazione della professionalità;
4) di ampliare e rafforzare nella sua esigibilità il sistema delle relazioni sindacali assoggettando fra l’altro a contrattazione materie quali la esternalizzazione delle attività e dei servizi e la reinternalizzaizone di quelli già affidati all’esterno o, ancora, materie quali quelle inerenti le innovazioni tecnologiche ed organizzative che le Amministrazioni hanno in animo di introdurre e ciò non solo nell’ottica di tutelare e sviluppare gli attuali livelli occupazionali ma anche nella prospettiva di continuare a mantenere nell’ambito del pubblico servizi che non possono essere assoggettati alla logica di mercato e nella stessa prospettiva di consolidare ed accrescere i livelli di produttività e di efficienza;
5) di assicurare ulteriore impulso alla contrattazione decentrata che si sviluppa a livello locale così da accompagnare un sempre più accentuato processo di decentramento delle funzioni e delle attività;
6) di potenziare le possibilità di intervento a livello aziendale per favorire, anche attraverso un attento monitoraggio sullo stato dell’occupazione, la soluzione del delicato problema del precariato;
7) di snellire e semplificare le procedure dei controlli su quanto disciplinato a livello aziendale attraverso la stipula del CCN integrativo;
8) di introdurre criteri in grado poi di consentire la previsione e la disponibilità a livello di ciascun Ente di un sistema di valutazione capace, prima ancora di selezionare, di recuperare partecipazione e consenso nei confronti degli obiettivi strategici individuati e concordati nell’ambito di ciascuna amministrazione;
9) di intervenire per integrare la disciplina che regola la formazione con la finalità di accrescerne il ruolo in sintonia con le dinamiche di natura organizzativo-funzionale anche al fine di consentire maggiori possibilità di sviluppo professionale ed economico fra i lavoratori
Tutto ciò premesso
I DIRETTIVI UNITARI APPROVANO
le linee di indirizzo che sono alla base del rinnovo del CCNL e
DANNO MANDATO
alle Segreterie di organizzare una diffusa consultazione certificata sui posti di lavoro allo scopo di consentire alle lavoratrici ed ai lavoratori di approfondire e di valutare i contenuti del documento oggetto della riunione odierna e ciò al fine di rendere poi possibile la definitiva elaborazione della piattaforma rivendicativa ed avviare così, il più rapidamente possibile, il confronto in sede ARAN volto alla stipula del CCNL.
DANNO ALTRESI’ MANDATO
alle stesse Segreterie di seguire con attenzione gli sviluppi relativi all’inoltro della direttiva e di confermare la giornata di sciopero già indetta ricollocandola nella prima decade di maggio in quanto i contenuti di tale direttiva non sono conformi con gli accordi intervenuti e si connotano, dunque, in contrasto con le stesse finalità e gli stessi obiettivi individuati attraverso il Memorandum.
Roma, 12 aprile 2007
Approvato all’unanimità
FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP RdB P.I. ACI CISAL ACI ASDACI
A TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI
Come brevemente anticipato ieri nel comunicato unitario, l’assemblea Generale dell’Ente tenutasi a Vallelunga si è conclusa con la presentazione da parte dell’Avvocato Lucchesi delle sue dimissioni irrevocabili dalla carica di Presidente dell’A.C.I.
In attesa di conoscere nel dettaglio le motivazioni, è emerso dalle dichiarazioni dell’Avvocato Lucchesi, che una delle cause principali della sua decisione è costituita dal fatto che l’intero sistema ACI avrebbe operato in modo tale da impedirgli di poter portare avanti il proprio progetto: la privatizzazione dell’Ente. Non ha perso l’occasione per sferrare l’ennesimo pesante attacco alle OO.SS., colpevoli, a suo dire, di non aver compreso e sostenuto la sua illuminata politica ed il suo progetto.
La critica espressa dal Sindacato in questi anni, rispetto alla fallimentare gestione dell’Ente, caratterizzata dalla commistione fra interessi pubblici e privati, nel ricorso arbitrario ad esternalizzazioni e consulenze, in una assenza totale di relazioni sindacali di confronto su qualunque progetto strategico, non può che farci esprimere soddisfazione rispetto alla decisione assunta dall’Avv. Lucchesi.
Valuteremo dagli atti che seguiranno a queste dimissioni e dalle decisioni che gli organi assumeranno, se siamo in presenza di un reale segnale di cambiamento della politica o se si tratta solo di una sostituzione di persona.
Abbiamo, quindi, chiesto al Vice Presidente Vicario Dott. Pasquale De Vita un immediato ed urgente incontro.
Vi terremo tempestivamente informati,
Roma, 14 settembre 2007
FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP RdB P.I. ACI CISAL ACI ASDACI
Denia Priami Marco Semprini Sandra Pagani Rosa Sirano Luigi De Santi Vincenzo Pensa
Verbale Stato Maggiore della Difesa
Sottoscritto in via definitiva il CCNL quadriennio normativo 2006/2009, biennio economico 2006/2007 e biennio economico 2008/2009 relativo a Dirigenti e Professionisti dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (ENAC).
Questa è l’ennesima firma di un contratto già scaduto che precede il blocco di tutti i contratti pubblici per i prossimi tre anni.
La FP CGIL continua la sua battaglia di contrasto alla politica del Governo Berlusconi in difesa del Contratto Collettivo Nazionale e contro lo smantellamento del ruolo delle Organizzazioni Sindacali.
Per FP CGIL Funzioni Centrali La Coordinatrice Nazionale Francesca De Rugeriis
Roma, 4 agosto 2010
In data odierna nell’ambito della riunione convocata dalla Direzione Generale per il Personale Civile ed avente ad oggetto l’Ipotesi di Accordo relativo alla Distribuzione del F.U.A. anno 2010 (art. 4 “Accantonamento delle risorse e contingenti per gli sviluppi economici del personale”), il Direttore Generale ci ha consegnato la comunicazione, datata 3 settembre 2010, con la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica ha sospeso la certificazione dell’Ipotesi di accordo per la definizione del CCNI del personale non dirigenziale sottoscritto il 28-29 aprile 2010.
Nel merito si deve precisare che tutti i rilievi formulati sono rapidamente superabili e che l’osservazione più rilevante è diretta ai contenuti degli artt. 6 e 7 comma 4, nonché gli allegati B, C e D (criteri per la valutazione dei titoli per gli sviluppi economici) ed in particolare il principio dell'”esperienza professionale”. Invero nella nota suddetta il Dipartimento della Funzione Pubblica esprime l’avviso che tale criterio coincide sostanzialmente con l’anzianità di servizio e che non viene introdotto alcun criterio correlato alle maggiori capacità professionali, rilevando, altresì che tale circostanza è in contrasto rispettivamente con il CCNL 2006/2009 (art. 18 comma 7) e con gli artt. 23 e 62 del D. Lgs. 150/2009.
Preso atto di quanto sopra, si è concordato di fissare per i primi giorni della prossima settimana un incontro tra PERSOCIV e lo OO.SS. rappresentative al fine di concordare e sottoscrivere le necessarie correzioni/integrazioni onde poter procedere alla più celere applicazione del CCNI ed in particolare a dare avvio alle progressioni economiche all’interno delle aree funzionali.
La Direzione Generale ha già predisposto tutte le procedure operative necessarie a concretizzare rapidamente le istanze del personale e le correlate graduatorie anche fornendo adeguata assistenza al personale interessato.
Roma, 14 Settembre 2010
COORDINAMENTI NAZIONALI – MINISTERO DELLA DIFESA
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Ruggero Bellotto Sandro Colombi
A TUTTI I LAVORATORI
Ieri, 22/1/2008, è ripreso il confronto con l’Amministrazione sulle problematiche sanitarie, anche in relazione al nuovo modello organizzativo.
Un primo risultato è stato raggiunto con la individuazione di ulteriori 42 posizioni di maggiore spessore organizzativo e funzionale (B1), che consentirà di strutturare meglio i servizi sanitari. Le posizioni incrementate riguardano i Centri Polidiagnostici e le attività di prime Cure.
La decorrenza di queste nuove posizioni sarà a partire dal 01/02/2008, per cui verranno impartite al più presto istruzioni in merito, da parte della D.C.R.U..
A questo primo risultato hanno concorso tutte le OO.SS. presenti al tavolo negoziale, nella consapevolezza che se tale unità verrà mantenuta e rafforzata, anche la discussione sulla nuova struttura dei servizi sanitari INAIL raggiungerà risultati concreti e apprezzabili.
Tale discussione dovrà investire i ruoli e le responsabilità di tutte le competenze interessate (medici, infermieri, tecnici di radiologia, terapisti), in una ottica di servizi intergrati (prevenzione, Prime Cure, riabilitazione, reinserimento) ai lavoratori e tecnopatici.
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
A TUTTE LE LAVORATRICI E LAVORATORI
DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
Ieri ha avuto luogo la seconda riunione del tavolo tecnico sul FUA 2007 – 2008.
L’Amministrazione ha consegnato alle Organizzazioni Sindacali alcune tabelle con le somme disponibili per la varie proposte all’esame, come il passaggio dall’Area A all’area B (infatti, con il nuovo contratto solo per l’area A possono essere utilizzate le somme del Fondo Unico di Amministrazione), la progressione economica delle fasce all’interno delle aree l’accantonamento di circa € 380.000,00 per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei, graduatorie che scadranno nel dicembre 2008.
Come FP CGIL abbiamo evidenziato i seguenti punti:
1) il tavolo tecnico serve unicamente per avere dati utili per arrivare alla contrattazione con tutti gli elementi utili (ad esempio tabelle con gli importi, conoscere cosa proporrà l’Amministrazione ed altro). Infatti, è la contrattazione che dovrà stabilire come destinare il FUA;
2) di fronte alla proposta di prevedere il passaggio dall’area A all’area B abbiamo detto che da parte nostra c’è un pieno accordo, anche perchè già da moltissimo tempo avevamo chiesto di prevedere questo passaggio;
3) abbiamo chiesto che la previsione di progressione economica delle fasce all’interno delle singole aree dovrà essere accessibili a tutti e non è pensabile di far passare tutti di una determinata fascia ed escludendone altre, usando, comunque, i criteri previsti dal nuovo contratto nazionale. Anche la decisione sui numeri, criteri e modalità potrà essere assunta solo dal tavolo della contrattazione.
4) abbiamo richiesto di destinare alla contrattazione di secondo livello non solo la quota della parte variabile ma anche un a quota della parte fissa del fondo unico di amministrazione, al fine di permettere alle RSU di svolgere una seria contrattazione sui posti di lavoro.
Come FP CGIL abbiamo chiesto l’avvio contestuale del tavolo tecnico per i passaggi tra l’area B all’area C, con una data certa di inizio, al fine di portare a compimento il contratto integrativo.
Roma, 2 Aprile 2008
I componenti del tavolo tecnico
Deborah Pompili – Franco Brocchi
Operatività e utilizzo del mezzo proprio
Nota della direzione del personale della giustizia minorile, che rinvia un incontro previsto per il 23 luglio.