CGIL F.P. CISL FPS UIL PA FLP
Coordinamenti Nazionali Consiglio di Stato e TT.AA.RR.
RIORDINO DOTAZIONE ORGANICA
In data 5 maggio, così come programmato, si è svolto l’incontro tra OO.SS. Nazionali e la Parte Pubblica, per la definitiva individuazione delle dotazioni organiche dei Tar e del Consiglio di Stato..
Come avete potuto riscontrare, le scriventi in data 3 aprile avevano inviato all’Amministrazione una proposta che teneva conto dei carichi di lavoro di ogni singola struttura periferica e nazionale, proposta che è stata in parte accolta dall’Amministrazione e successivamente sottoposta all’esame dei Dirigenti dei singoli TT.AA.RR.
Con alcune modifiche, rese necessarie per soddisfare le esigenze locali, è stata finalmente definita la ripartizione degli organici di sede la cui ripartizione tiene conto di tutti i posti a disposizione, compresi i nuovi 50 derivanti dall’art. 1, comma 1309 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007).
La soluzione adottata permetterà di stabilizzare nell’immediato 58 unità precarie che hanno maturato i requisiti previsti dal DPCM 21 febbraio 2007, di inquadrare nei ruoli della Giustizia Amministrativa i dipendenti ex poste e il restante personale comandato.
I posti che verranno ricoperti sono quelli relativi all’accesso dall’esterno, le restanti vacanze, compresi i pensionamenti in corso, verranno utilizzati per le progressioni interne come previsti dal CCNL 2006-2009.
La dotazione organica, (di cui si allega copia) verrà inviata ai singoli TT.AA.RR. per l’avvio della consultazione con le RRSSUU e le OO.SS. Territoriali e in ragione di quanto sopra raccomandiamo di vigilare sulla correttezza delle consultazioni e sottolineiamo la necessità di una attenta valutazione sul merito dei confronti dopodiché, entro il mese di luglio, le dotazioni organiche dovrebbero avere il via libera del Consiglio di Presidenza.
Solo dopo aver ultimato tali operazioni sarà possibile avviare concretamente gli inquadramenti in questione.
Le OO.SS. hanno, ancora una volta, richiesto all’Amministrazione i dati economici inerenti il FUA 2008, necessari per poter presentare una proposta di discussione per il contratto integrativo di amministrazione, ed ancora una volta l’Amministrazione non ha reso noto tali dati.
Nonostante tale rifiuto, le OO.SS. hanno assunto l’impegno di presentare una piattaforma, con la quale si dichiarano gli intenti e le priorità per stipula del contratto integrativo e a tal fine è stato fissato un nuovo incontro da tenersi il 27 maggio p.v.
Abbiamo ribadito la necessità di verificare l’incremento del F.U.A. con una quota proveniente dagli introiti derivanti il recupero delle spese di giustizia di cui al DL 04/07/2006 n. 223 – art. 21 così come integrato e modificato e quant’altro si ritenga possibile, esperienza questa già in essere in altri Comparti, quali quello delle Agenzie Fiscali, in cui il FUA è incrementato da proventi derivanti da risorse diverse.
Possiamo dire, non senza rammarico, che le OO.SS. hanno dovuto effettuare un pressing durato due anni per vedere finalmente nascere un organico che permetta di dare un minimo di serenità a quei lavoratori che da troppo tempo, come i colleghi ex poste, aspettavano una loro definitiva collocazione.
Roma, 6 maggio 2008
CGIL FP
CISL FPS
UILPA
FLP
Tiziana Giangiacomo
Romeo Recchia
Elisabetta Argiolas
Elio Di Grazia
La dichiarazione sulla manovra d’estate di ieri è stata ripresa oggi in seconda pagina dal Corriere della Sera, in terza pagina dall’Unità, e dai quotidiani La Nuova Ferrara, Il Tirreno, Il Piccolo di Trieste, La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, La Provincia Pavese, La Nuova Sardegna, Il Centro, Libertà, La Tribuna di Treviso, Trentino, Alto Adige, La Gazzetta di Modena, La Gazzetta di Mantova, Corriere delle Alpi, La Citta’ di Salerno, Gazzetta del Sud e Gazzetta di Reggio. Di seguito si pubblicano gli articoli del Corriere della Sera e dell’Unità.
La proposta di Direttiva sull’assistenza sanitaria transfrontaliera in Europa, approvata il 2 luglio 2008 dalla Commissione UE, e che dovrà essere definitivamente varata dal Parlamento Europeo, viene presentata come una iniziativa sociale, ma rischia di portare l’Europa verso il modello sanitario americano, come giustamente evidenziato dall’Ufficio Internazionale della FPCGIL.
Si prevede infatti che i cittadini potranno recarsi negli stati Ue per prestazioni sanitarie anche presso strutture private pagando in anticipo, e poi saranno rimborsati dai rispettivi paesi.
La proposta della Commissione sull’assistenza sanitaria transfrontaliera nella Ue è parte della agenda sociale rinnovata presentata il 2 luglio. “Questo non ci deve indurre in errore a pensare che questa sia una direttiva sociale,” dice Carola Fischbach-Pyttel, Segretario generale della FSESP, la Federazione dei Sindacati Europei che rappresenta oltre 190 sindacati dei servizi pubblici, tra i quali la FPCGIL.
“C’è stata una posizione tempestosa quando si è avuta la fuga di notizie sulla versione del progetto di direttiva per la sanità nel dicembre 2007. E giustamente!”, aggiunge il Segretario generale . “Questo progetto è stato identificato come una proposta radicale per introdurre elementi di mercato nella sanità; Il progetto di proposta fu successivamente ritirato dalla Commissione all’ultimo minuto” .
Questa volta, sotto l’ombra del pacchetto sociale, la Commissione ha affermato che si tratta di una “versione riveduta”. Ma dopo la lettura della proposta, si vede che è solo una nuova strategia di pubbliche relazioni. “ La canzone resta la stessa” – dice Carola Fischbach-Pyttel. “La proposta di direttiva è basata sull’articolo 95 del Trattato e le misure adottate ai sensi di quell’artcolo hanno per oggetto l’instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.”
I pazienti possono avere il diritto di trovare adeguate cure sanitarie oltre frontiera ma non hanno il diritto di essere trattati laddove ne hanno più bisogno, vicino alle loro case.
La Commissione europea assume che facilitando la mobilità transfrontaliera dei pazienti contribuirebbe a migliorare l’efficienza e l’efficacia di tutti i sistemi sanitari europei. Ancora non vi è alcuna giustificazione per questo presupposto.
Al contrario: le cure sanitarie transfrontaliere potrebbero portare gravi riduzioni sulla spesa sanitaria con gravi conseguenze per gli investimenti nelle infrastrutture della sanità pubblica. “Perché investire nei vostri ospedali se potrete inviare i vostri pazienti in un paese a basso costo? O anche più facilmente, perchè non rinviare i pazienti ai rispettivi sportelli unici nazionali per cercare la necessaria assistenza sanitaria da qualche parte nell’UE? Questo è davvero nell’interesse dei pazienti? ”
Afferma ancora Carola Fischbach-Pyttel: “La realtà è che la direttiva non affronta le esistenti disuguaglianze nell’accesso, comprese le questioni delle liste di attesa e della corruzione. Si evita con cautela di parlare dei diritti dei pazienti o dell’assistenza sanitaria di qualità nei paesi di residenza.”
I pazienti quindi potrebbero ancora aspettare mesi o addirittura anni, per ricevere le cure di cui necessitano. Il fatto che i pazienti possono essere rimborsati solo per un servizio sanitario ai sensi della normativa e dei livelli nel loro paese potrà solo peggiorare le cose.
“Questo non è parità di accesso – conclude il segretario generale della FSESP – ma è la lunga strada che porta alla assistenza sanitaria basata solo su quanto si può spendere. Ed è tragico che la Commissione europea ci indirizzi sulla strada del sistema sanitario americano che, ad oggi, esclude 48 milioni di cittadini da ogni assistenza sanitaria.”
Di seguito pubblichiamo i testi, in lingua italiana, a cura dell’Ufficio Internazionale della FPCGIL.
Il nostro sito ha sempre avuto uno stile di diffusione di notize e idee, senza mai screditare altre organizzazioni sindacali mediche, e non intende farlo neanche in questi giorni, a fronte di ripetuti attacchi che si possono leggere nei siti di alcuni sindacati medici autonomi.
Siamo però puntigliosi, e cerchiamo la massima trasparenza per i nostri lettori. Abbiamo pertanto deciso di pubblicare gli allegati Appunti, per far piena luce su i fatti che hanno contraddistinto l’ultima fase contrattuale, in merito alle questioni del riposo e degli incarichi professionali.
Costituzione difesa servizi S.p.A.;
Riorganizzazione area industriale -cessazione compiti CAID e ridenominazione dello stesso in CRAMM(Centro di Riconversione Arsenali Militari).
Come preannunciato nei giorni scorsi si è tenuto ieri il previsto incontro al Gabinetto del Ministro alla presenza dei due sottosegretari Crosetto e Cossiga.
Il sottosegretario delegato alla ristrutturazione della Difesa On.le Crosetto ha illustrato il ddl governativo sulla costituzione della Difesa S.p.A. attualmente in Commissione Difesa al Senato.
Nella sua esposizione il sottosegretario ha motivato la scelta di questo strumento con la necessità di recuperare risorse per il Ministero Difesa, dati i tagli che lo stesso governo ha effettuato nel bilancio, spiegando che in tal modo la Difesa avrebbe la possibilità di effettuare fatturazioni dirette, senza i vincoli previsti dalla normativa della contabilità di stato. Si intende effettuare una valorizzazione del patrimonio immobiliare e l’utilizzo della società dipenderà da chi e da come verrà gestita.
Nel prendere atto che in questo Ministero sono necessarie delle risorse per un efficace, efficiente uso delle attività in esso espletate, la FPCGIL ha espresso al tavolo di confronto politico la sua posizione:
non condividiamo la scelta politica di una S.p.A. , sopratutto nella parte in cui al comma 3 art.2 del ddl governativo, si prevede lo svolgimento di “attività istituzionali della Difesa” e perché tale S.p.A. debba avere funzioni di CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA per intero comparto sicurezza e difesa;
non condividiamo la scelta della S.p.A., in tal caso il personale verrà disciplinato per il suo rapporto di lavoro da norme di diritto privato.
Pertanto abbiamo richiesto nel rispetto dei ruoli istituzionali tra governo e sindacato, che qualunque scelta politica abbia ripercussioni sul personale da noi rappresentato debba vederci coinvolti in confronti che non abbiano solo carattere INFORMATIVO, così come esplicitato dal sottosegretario Cossiga al termine della esposizione del sottosegretario Crosetto.
Prendiamo atto che in questo caso, il metodo dei rapporti è stato quello di “SESSIONE INFORMATIVA”, ovviamente vorremmo aver chiaro il disegno di questo governo rispetto ad una riforma che non riguarda solo la costituzione di una S.p.A., ma una riorganizzazione generale del Ministero della Difesa. (vedi costituzione da parte del Ministro di una Commissione di Alta consulenza per un progetto di riordino della Difesa entro luglio 2009).
Il secondo punto all’ordine del giorno, non meno importante, e comunque legato al primo, è la riorganizzazione dell’area industriale.
Punti focali dell’esposizione:
– ridenominazione del CAID in CRAMM (Centro Riconvesioni Arsenali MM)
– elaborazione contratto di lavoro industriale
– creazione organismo pubblico per gestione arsenali
– definizione e regole di governance esigenze operative difesa.
La Fp-Cgil ha chiesto che su tale riorganizzazione ci sia un confronto mediante calendarizzazione degli incontri per ciascun punto individuato nell’esposizione. Il Sottosegretario Cossiga si è impegnato a formalizzare gli incontri e, prima della stesura finale del progetto di riordino dell’area industriale, a prendere in considerazione le proposte delle OOSS.
I punti di criticità rispetto a tale riordino sono:
– presentazione di piani industriali congrui
– investimenti
– contratto di lavoro dei dipendenti
– incertezza durante il periodo di transizione
La Fp-Cgil ha richiesto inoltre che, rispetto all’attuazione del piano Brin per gli arsenali, essendoci stata una mancanza di informazione alle OOSS nazionali, fosse previsto un incontro tecnico con lo Stato Maggiore della Marina, il sottosegretario si è impegnato in tal senso.
NONOSTANTE LA RICHIESTA PIÙ VOLTE ESPLICITATA DA PARTE POLITICA DI DIVIDERE I DUE ARGOMENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO, RITENIAMO CHE TUTTO RIENTRI IN UN UNICO PROGETTO DI RIFORMA DEL MINISTERO DELLA DIFESA, E CHE PERTANTO, DOVRA’ ESSERE OGGETTO DI CONFRONTO CON LE OOSS, SE CIO’ NON DOVESSE AVVENIRE SIAMO PRONTI AD UTILIZZARE TUTTE LE INIZIATIVE DI LOTTA CHE RITERREMO UTILI.
Roma, 20 Marzo 2009
FP–CGIL DIFESA
Noemi Manca
Dalla prossima settimana scatteranno le nuove fasce orarie di reperibilita’ per le visite mediche di controllo dei dipendenti pubblici in malattia.
Le nuove fasce sono estese a sette ore (dalle quattro attuali) e vanno dalle 9.00 alle 13.00 del mattino e dalle 15.00 alle 18.00 della sera;un aumento di tre ore rispetto all’attuale reperibilita’, compresa tra le 10.00-12.00 e le 17.00-19.00. Lo ha fatto sapere il ministro della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, spiegando di aver firmato ieri la versione definitiva del relativo decreto.
Secondo quanto riferito dall’ANSA ”Sara’ pubblicato nella Gazzetta ufficiale di lunedi’,martedi”’, ha aggiunto il ministro, motivando la decisione di tornare ad una fascia oraria piu’ lunga per combattere ”l’assenteismo opportunistico”, che negli ultimi quattro mesi sembra essersi riaffacciato tra i dipendenti pubblici, con l’aumento delle assenze per malattia; di fronte al quale il precedente ampliamento a undici ore (8.00-13.00 e 14.00-20.00), applicato sino a giugno scorso, aveva invece avuto, ha detto Brunetta, un ”effetto deterrente”.
FP–CGIL FP–CISL UIL–PA
Roma, 31 maggio 2007
A tutti i lavoratori del
Ministero del Lavoro e della P.S.
e del Ministero della Solidarietà Sociale
ACCORDO INTEGRATIVO PASSAGGI INTERNI ALLE AREE E POSIZIONI ECONOMICHE SUPER
Si invia l’accordo sottoscritto a livello Nazionale per la definizione dei criteri relativi alle procedure di riqualificazione all’interno delle aree nonchè per l’attribuzione degli sviluppi economici Super
E’ nostro impegno far seguire un comunicato che nei dettagli specificherà le tematiche affrontate nell’incontro tenutosi il 30 maggio u.s. nel corso quale sono stati trattati i seguenti argomenti:
-protocollo d’intesa 15/02/2007 sulle linee della contrattazione integrativa del Ministero;
– piano dei lavori per il completamento delle azioni previste nella prima fase (riqualificazioni e profili professionali);
-formazione del personale, in particolare del progetto “PICO” e inaziative realizzabili nella Regione Puglia;
-orario di lavoro per il personale ispettivo: pianificazione della attività di appofondimento;
FP–CGIL
FP–CISL
UIL–PA
Giuseppe Palumbo
Immacolata Dui
Palmina D’Onofrio
Roma, 22 ottobre 2007
Alle lavoratrici ed ai lavoratori del Ministero
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
FUA 2007
Finalmente é stata firmata la variazione di bilancio da parte del Ministro dell’Economia necessaria per rendere esigibile l’accordo sul FUA 2007, sottoscritto a luglio.
Sarà, così, possibile da parte dell’Amministrazione procedere, senza alcuna contrattazione aggiuntiva, al pagamento dei 7 milioni di euro ottenuti con la finanziaria 2007, per quest’anno pagati come FUA, ma che dal gennaio 2008 andranno in buona parte direttamente in busta paga come integrazione dell’indennità di amministrazione per il nostro Ministero.
Tale somma, per quest’anno, è ripartita per posizione economica e corrisponde ad oltre il 50% della differenza, sempre per posizione economica, dell’ indennità con i colleghi dell’Università e Ricerca.
Si potranno, inoltre, aprire le contrattazioni nei singoli uffici sulle somme destinate dall’accordo alla contrattazione di sede.
Come FP CGIL esprimiamo soddisfazione non solo perché siamo riusciti a contrattare il FUA per il 2007 entro l’anno, obiettivo che da tempo ci eravamo posti, ma, anche perché abbiamo ottenuto un aumento della quota del FUA destinata alla contrattazione di sede con le organizzazioni sindacali territoriali e le RSU.
CORSO CONCORSO DA AREA B A C1
Nell’incontro, richiesto su tale argomento al Capo di Gabinetto, abbiamo ribadito come FP CGIL P.I. la necessità di un ulteriore intervento da parte del Ministro per sollecitare il provvedimento a bandire il corso concorso da parte della Funzione Pubblica, provvedimento che ormai attendiamo da mesi.
Abbiamo inoltre ricordato al Capo di Gabinetto che la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei concorsi esterni per B2, già pubblicato, e, prossimamente per C1, se da un lato rappresenta un segnale positivo per iniziare ad affrontare la grave carenza di personale dei nostri uffici, dall’altro appare come una manifestazione di forte insensibilità nei confronti del personale dell’area B, che da anni attende il corso concorso in questione.
Come FP CGIL PI riteniamo che ulteriori ritardi o peggio rinvii oltre a far perdere credibilità a questa Amministrazione, che da mesi ha garantito alle OO.SS. l’avvio del concorso, avrebbe ripercussioni negative anche nelle relazioni sindacali: il corso concorso é previsto dal vigente contratto integrativo di ministero e proprio negli scorsi mesi ci ha visto sottoscrivere la concertazione sulle modalità di svolgimento.
FP CGIL Pubblica Istruzione
Angelo Boccuni
Di seguito il Volantino sulla campagna RSU
Al TG 3 nazionale delle ore 19, nell’ambito del servizio sullo scandalo sanità in Abruzzo, è stato intervistato, sulle problematiche inerenti il rapporto pubblico- privato, il segretario nazionale della FPCGIL Medici, Massimo Cozza.
Per vedere il servizio www.raiclicktv.it e poi cliccare su notizie e telegiornali.
Roma, 28 lug. (Adnkronos Salute) – Presentata dal senatore Pd Achille Passoni, componente della Commissione Lavoro di Palazzo Madama, un’interrogazione urgente sul nuovo statuto Onaosi. Passoni ha chiesto al ministro del Welfare Maurizio Sacconi una valutazione sullo statuto della Fondazione che “condiziona pesantemente la democrazia elettiva, predeterminando, con il sistema dei componenti designati-garantiti, circa il 40% del Comitato di indirizzo, lasciando alla libera elezione solo il 60%, e con 3 componenti su 9 comunque garantiti nel Consiglio di amministrazione”. “In sostanza – sottolinea in una nota Passoni – circa 120.000 dirigenti medici, contribuenti obbligatori, insieme ad altri 17.000 contribuenti volontari, continueranno a non poter decidere autonomamente sulla gestione dell’Onaosi da loro stessi finanziata, ma saranno i designati da parte dalle Federazioni nazionali degli Ordini, con la riserva solo per alcune professionalità (veterinari, farmacisti ed odontoiatri), a condizionare pesantemente il futuro della Fondazione”. Nell’interrogazione si chiede tra l’altro se non sia ritenuto eccessivo un numero totale di 48 componenti negli organi statutari, “aumentato di ben 21 unità, con spese gestionali sproporzionate rispetto alle finalità e alla funzionalità dell’Ente”.
Ex MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
30 OTTOBRE – SCIOPERO DELLA SCUOLA
Mentre scriviamo si sta svolgendo a Roma la manifestazione nazionale della scuola in occasione delle sciopero nazionale contro il decreto legge del Ministro Gelmini, approvato ieri in Parlamento, e contro i tagli indiscriminati di risorse umane e finanziarie (legge 133/2008).
La manifestazione vede un’ ampia partecipazione, oltre che di docenti e personale amministrativo della scuola, anche di studenti e genitori, mentre continuano le proteste in molte città, in tutta Italia.
Il vero obiettivo di questo Governo, che propaganda tali provvedimenti come un intervento di riforma della scuola, è quello di vanificare, attraverso tagli di oltre 8 miliardi di euro in 3 anni e di numerosissimi posti di lavoro, il diritto ad un’istruzione pubblica e di qualità per tutti, sancito dalla nostra Costituzione.
Il Governo ritiene che le risorse alla scuola e all’università pubblica siano un costo da tagliare e in questo modo avvia la privatizzazione con il provvedimento, che consente la trasformazione in fondazioni delle università, e il disegno di legge che prevede tale possibilità anche per le scuole.
Come FP CGIL dell’ex Ministero della Pubblica Istruzione partecipiamo alle proteste, convinti della gravità dei provvedimenti e delle conseguenze negative che si ripercuoteranno su tutto il sistema scuola di questo Paese (lavoratori della scuola, studenti, famiglie).
Tale partecipazione ci vede, infatti, coinvolti non solo come cittadini in difesa di un diritto costituzionale, ma anche come lavoratori di questa Amministrazione scolastica.
Lavoratori pubblici che svolgono la loro attività per garantire il funzionamento della scuola, nel rispetto delle pari opportunità e dell’omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale, seppure in una condizione di enorme difficoltà organizzativa che si protrae da anni e si aggrava sempre di più.
Il costante disinteresse per il funzionamento organizzativo degli Uffici e la riduzione di risorse economiche e di personale sono infatti, come abbiamo sempre denunciato, parte rilevante di questo disegno predeterminato che, svuotando le strutture, le rende inefficienti e le avvia (vedi Uffici Scolastici Provinciali) alla soppressione come esito naturale.
Anche in considerazione di ciò e in difesa del lavoro pubblico siamo convinti che sia necessario far sentire sempre di più la nostra voce a partire da un’ampia partecipazione agli scioperi interregionali che la FP CGIL ha proclamato e confermato per il 3, il 7 e il 14 novembre.
Abbiamo deciso di allegare al comunicato un intervento di Pietro Calamandrei fatto nel lontano 1950, perché, a prescindere dal contesto storico, ci è sembrato comunque drammaticamente attuale.
Roma, 30 ottobre 2008
FP CGIL
Coordinamento Nazionale ex MPI
A. Boccuni P. Capobianco