Ministero della Difesa: Benefici pensionistici derivanti da supervalutazione di periodi di servizio in lavori insalubri, polverifici, imbarchi

Al Capo del DAP sulla cr di Laureana di Borrello

Coordinamento
Nazionale Polizia Penitenziaria

 Prot. n. CS 39/2016

Roma, 6 luglio 2016

 Al Capo del Dipartimento A.P.

Pres. Santi Consolo
 e, p.c.
Al Vice Capo
del Dipartimento A.P.

Dot. Massimo De Pascalis
 Al Direttore generale
del Personale e delle Risorse

Dot. Pietro Buffa
 Al Direttore
dell’Ufficio Relazioni Sindacali

Dot.ssa Pierina Conte

Oggetto: distacco di personale di Polizia
Penitenziaria alla casa di reclusione di Laureana di Borrello.

 Egregio Presidente,
 in data 13 giugno 2016 la FP CGIL Calabria ha
chiesto spiegazioni al P.R.A.P. di Catanzaro, con una nota di cui si allega
copia, sulle modalità con cui si era proceduto all’assegnazione temporanea di
personale di Polizia Penitenziaria presso la casa di reclusione di Laureana di
Borrello e sul mancato confronto con le organizzazioni sindacali sul tema.

Considerato che ad oggi non vi è stato alcun
riscontro da parte del PRAP alla suddetta nota, la FP CGIL chiede un suo
immediato intervento che consenta di fare chiarezza su quanto accaduto e
ricordi al Provveditore Regionale la necessità di riscontrare le note inviate
dalle organizzazioni sindacali.

Si resta in attesa di un celere riscontro. 

Il Coordinatore nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini

 

Ministero Difesa: Giustizia Militare – Nota Fp Cgil su Trasferimento ISPEDIFE

 
Di seguito ai
contenuti pubblicati nel Libro Bianco, stiamo ormai da tempo registrando voci
incontrollate e preoccupanti che farebbero riferimento alle possibili
conseguenze generate da una ipotesi di rimodulazione della giustizia militare.

               
Le strutture territoriali
delle OO.SS. confederali lo scorso 18 Febbraio hanno incontrato il Presidente
del Tribunale Militare di Roma per discutere dei possibili trasferimenti di
sede dei diversi uffici che oggi si trovano negli stabili di viale delle
Milizie.

               
In
quell’incontro,
il rappresentante dell’Amministrazione udito ha riferito che nell’immediato non
v’era alcuno studio di fattibilità in merito.

               
Premesso quanto sopra, al
fine di evitare di indurre ulteriori preoccupazioni e allarmismi tra i
lavoratori che operano nella giustizia militare, Procure e Tribunale, e al fine
di esercitare tutte le forme di tutela praticabili finalizzate anche a
garantire un auspicabile clima lavorativo favorevole, si chiede di conoscere lo stato di attuazione dell’eventuale ipotesi di riordino/soppressione de quo.

               
Per
quanto concerne il trasferimento di Ispedife presso “Palazzo Esto”,
si rappresenta che sono giunte segnalazioni di forti criticità negli ambienti
destinati ad ospitare i locali e gli uffici e, a tal proposito, dispiace dover
essere costretti a  segnalare che ad oggi
ancora non ci è stata fornita alcuna informazione, che peraltro avrebbe dovuto
essere preventiva, afferente il
trasferimento.

               
In attesa di ricevere adeguato riscontro alle richieste e alle
osservazioni avanzate, si porgono cordiali saluti.

 

Il
Coordinatore Nazionale Fp Cgil

Ministero
Difesa

Francesco
QUINTI

Al Capo del DAP sul personale in servizio negli istituti penitenziari

Roma, 5 luglio 2016

Al Capo del Dipartimento A.P.

Pres. Santi Consolo

e, p.c.
Al Vice Capo
del Dipartimento A.P.

Dot. Massimo De Pascalis

Al Direttore generale
del Personale e delle Risorse

Dot. Pietro Buffa

Al Direttore
dell’Ufficio Relazioni Sindacali

Dot.ssa Pierina Conte

Oggetto: personale in servizio negli
istituti penitenziari.

Egregio Presidente,
il personale di Polizia Penitenziaria in
servizio negli istituti non può continuare a lavorare in un contesto al limite
della sopportazione umana.

La FP CGIL continua a ricevere notizie
allarmanti da tutto il territorio nazionale circa il mancato rispetto della
normativa contrattuale in materia di diritti soggettivi dei Poliziotti
Penitenziari.

Si registrano enormi difficoltà a garantire il
piano ferie estivo e, nei casi in cui si cerca di garantirlo, lo si fa sulla
pelle del personale che viene costretto ad effettuare turni di servizio che
arrivano fino a sedici ore consecutive. Per non parlare, poi, dell’incapacità
di garantire la fruizione dei riposi settimanali e quindi di consentire un
minimo di recupero psico-fisico a chi effettua i suddetti turni. Non sono
assicurati i livelli minimi di sicurezza sui luoghi di lavoro. Gli istituti
penitenziari sono fatiscenti e non vengono stanziati i fondi necessari alla
loro ristrutturazione. Molti dei mezzi con cui vengono effettuate le traduzioni
dei detenuti hanno oltre 500.000 chilometri e chi li usa rischia la vita ogni
giorno. I procedimenti disciplinari nei confronti del personale sono in
costante aumento.

Di fronte ad uno scenario del genere
l’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe attivarsi mettendo in campo ogni
strumento in suo possesso per migliorare le condizioni di lavoro di chi presta
servizio negli istituti penitenziari e dare segnali di vicinanza a chi lavora
in un contesto così complicato.

Invece, purtroppo, continuiamo a registrare
segnali che vanno nella direzione opposta.

Il Corpo di Polizia Penitenziaria ha una
carenza di organico di 7362 unità e, a causa della carenza di assunzioni, tale
carenza è destinata ad aumentare. La stessa grava esclusivamente sugli istituti
penitenziari, mentre nelle sedi extra moenia si registra un esubero di
personale. Dati alla mano, si dovrebbe ragionare di un progetto di
razionalizzazione delle risorse umane a disposizione, mentre il DAP, in barba
ad ogni regola di buona gestione della pubblica amministrazione, continua a
distaccare personale dagli istituti alle sedi extra moenia con provvedimenti
non previsti dalla normativa contrattuale.
Ovviamente, per poter continuare a
farlo, malgrado le continue proteste della FP CGIL, evita il confronto sul tema
con le organizzazioni sindacali e fa risultare nella pianta organica degli
istituti penitenziari quel personale che in realtà è distaccato nelle sedi
amministrative. Un piano perfetto per celare la pessima gestione attuata ed
abbandonare gli istituti penitenziari del nostro Paese al loro destino.

Ancor più drammatica è l’assoluta mancanza di
iniziative atte a contrastare i fenomeni di stress lavoro-correlato, che sono
ovvia conseguenza del pessimo clima lavorativo in cui si trova ad operare chi
lavora in carcere. Per non parlare, poi, delle promozioni per meriti
straordinari, che spesso vengono conferite a Poliziotti che dal carcere sono
stati allontanati da tempo.

Serve un chiaro segnale di inversione di
tendenza che riporti al centro dell’attenzione il lavoro in carcere e per
questo la FP CGIL le chiede di convocare con urgenza un incontro in cui
programmare una serie di interventi atti a superare le criticità evidenziate.

Si resta in attesa di un celere riscontro.

Distinti saluti.

 

Il Coordinatore nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini

RIUNIONE DEL 4 LUGLIO 2016: SI AVVIA L'APPLICAZIONE DELLA SECONDA RIFORMA – PROGRESSIONI ECONOMICHE E ALTRO

Abbiamo avuto ieri una importante riunione, venuta dopo una
pausa piuttosto lunga che ha aperto i giochi sull’applicazione della seconda
riforma Franceschini. 

 

 Sul punto noi abbiamo chiesto e ottenuto  quanto segue:
–  l’apertura
di un tavolo tecnico sulle nuove dotazioni organiche. Tavolo che si aprirà
nei prossimi giorni e avrà per oggetto la nuova dotazione organica
conseguente alla nuova riforma, con un termine lavori presumibilmente
entro la fine del mese;

–  la
conclusione di tutte le procedure in essere sulla mobilità volontaria
urbana ed extraurbana entro la fine di luglio ed il conseguente
trasferimento del personale i primi giorni di settembre;

–  una
riunione entro fine mese dove ci verrà illustrato tutto il piano di
riorganizzazione logistica predisposto per l’abbattimento dei fitti
passivi ma che, come abbiamo puntualmente sottolineato, si intreccia con
la riorganizzazione in atto, in particolare con i processi di
riunificazione delle Soprintendenze;

–  una
nuova fase di mobilità volontaria che si dovrà concludere presumibilmente
entro la fine dell’anno, allo scopo di favorire il processo di
composizione degli organici tenendo conto delle condizioni di tutela per i
lavoratori che già abbiamo sperimentato con successo nella precedente fase
di riorganizzazione conseguente al DPCM 171/2014…. (apri l’allegato e continua a leggere)
 
Roma, 5 Luglio 2016  

Claudio Meloni

FP CGIL Mibact

 

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: Riorganizzazione Ministero – Comunicato Unitario

Incontro
sull’organizzazione del Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali

 

In data 30 giugno 2016, a seguito della richiesta effettuata dalle
scriventi OO.SS., si è svolto l’incontro con l’Amministrazione avente ad
oggetto l’organizzazione del futuro Ministero del lavoro e delle Politiche
Sociali, considerate le competenze attribuite alle due Agenzie (ANPAL e INL).  

Erano presenti, per Amministrazione, il Dr. Onelli, Segretario Generale, e
il Dr. Gambacciani, Direttore del Personale, i quali ci hanno fornito, come al
solito, appena prima dell’inizio della riunione, la bozza di DPR che vi
alleghiamo.

 

Per ammissione dello stesso Segretario Generale, il testo del DPR risulta
essere sostanzialmente conservativo dell’esistente, allo scopo di garantire la
formazione in tempi celeri del bilancio delle due Agenzie e del Ministero del Lavoro.

 

Prioritariamente le OO. SS. hanno sottolineato, a proposito degli
interpelli destinati al personale dell’attuale Amministrazione Centrale per
aderire alla mobilità volontaria verso le due agenzie, che il personale
incontra perplessità e difficoltà nella scelta, specialmente verso l’Anpal, in
cui confluiranno risorse umane provenienti da
professionalità diverse, con retribuzioni e contratti collettivi diversi.

 

Inoltre, dopo aver fatto presente che, nel frattempo, non si è avuta più
alcuna notizia sulla pubblicazione dei dpcm relativi alle due Agenzie, siamo
riusciti ad ottenerne la pubblicazione sul sito Intranet.

 

In merito al contenuto del DPR si rileva, in modo sintetico, quanto segue.

 

Il nuovo Ministero sarà articolato in un Segretariato Generale, in 8
Direzioni Generali, 12 dirigenti di prima fascia e 50 di seconda fascia. A tale
proposito, le scriventi OO.SS. hanno evidenziato l’inopportunità della conferma
di due incarichi dirigenziali generali per attività di studio e ricerca, ai
sensi dell’art. 19, comma 10, TU Pubblico Impiego.

 

L’organico previsto, inoltre, per le qualifiche professionali, è così
ripartito:

Area terza        652   unità   

Area seconda  433   unità 
Area prima        22    unità 
Con ulteriore DPCM sarà individuato il contingente ripartito per profili
professionali e con successivi decreti del Ministro del Lavoro saranno
determinati:

a) i contingenti di organico di tutto il personale
(qualifiche professionali e dirigenti) ripartiti nelle singole articolazioni,

b)     
le funzioni degli uffici di livello dirigenziale non
generale e la definizione dei relativi compiti.

 

Conclusa la riunione, abbiamo verificato che il Consiglio dei Ministri ha
approvato in esame preliminare la bozza di DPR in argomento.

 

Roma, 5 luglio 2016

   

                  
      FP CGIL                    CISL FP                       UILPA            
 Matteo    Ariano        Paolo
Bonomo       Angelo
Vignocchi                      
Giuseppe
Palumbo

 

Agenzie delle Dogane/Monopoli: Chiusura e trasferimento sede Ufficio Monopoli di Forlì

In 17/05/2016 si è svolto il tentativo di
raffreddamento presso la Prefettura di Bologna con esito negativo che ha
confermato lo stato di agitazione del personale dell’Ufficio dei Monopoli di
Forlì a seguito della notizia, mai ben confermata ma nemmeno smentita
dall’Amministrazione, che prevederebbe la chiusura del suddetto Ufficio per
essere trasferito all’interno di una sede sita in altro Comune ovvero presso la
SOT di Cesena.

 

La cosa appare
completamente priva di qualsivoglia logica, sia tenendo presente il numero dei
lavoratori coinvolti, sia l’ubicazione e le condizioni dell’ufficio di Cesena.

 

Si tratterebbe
infatti di un decentramento di un Ufficio con conseguenti ricadute negative sia
sull’utenza che nei necessari rapporti inter-istituzionali con le altre
Amministrazioni tutte ubicate nel Comune di Forlì.

 

Inoltre, di fronte a nessuna notizia in merito
data dall’Amministrazione regionale, le OO.SS. territoriali avevano anche già proposto
alternative, a costo zero, che avrebbero comunque portato avanti la
chiusura dell’attuale sede con una individuazione di nuova sede all’interno del
Comune di Forlì.

 

Purtroppo anche da questo punto di vista nessuna
risposta è arrivata dall’Amministrazione.

 

La cosa che invece sorprende è che, almeno
verbalmente, lo stesso Direttore Regionale dei Monopoli per l’Emilia Romagna
abbia sempre ritenuto valide le osservazioni delle OO.SS. territoriali
scaricando però la responsabilità della scelta sulla Direzione Centrale.

 

 

Premesso quanto sopra, considerato che ad oggi,
malgrado i continui solleciti a livello territoriale, non si è avuto modo di
affrontare la questione in maniera costruttiva, e vista la vigente vertenza sul
tavolo prefettizio di Bologna, si chiede un apposito incontro sulla materia
che,  prendendo spunto dalle osservazioni
poste, possa prendere in considerazione una soluzione di allocazione diversa da
quella prospettata nell’interesse dei lavoratori e dell’operatività
dell’Ufficio.

 

 

Certi di una Sua sensibilità al riguardo, in
attesa di riscontro, cordialmente si saluta.

 

                                                                         

 

 

Il
Coordinatore Nazionale FP CGIL       Il Responsabile Nazionale CISL FP

        Agenzia delle Dogane                               Agenzie Fiscali

    
           Florindo
Iervolino                                    Stefania Silveri

 

Indennità Specialistica: L'ARAN ha risposto confermando le ragioni della Fp Cgil VVF

 
 

04.07.2016 –  Lo avevamo detto all’epoca della pubblicizzazione, continuiamo a dirlo ora e lo faremo fino a quando non torneremo ad un contratto di tipo pattizzio.
Il parere dell’Avvocatura dello Stato sulle indennità degli specialisti così come l’interpretazione sull’Art. 28, manifestano ineluttabilmente come il contratto di lavoro di tipo privatistico, all’origine degli accordi, non dava scampo a interpretazioni di alcun tipo.
Cgil, Cisl e Uil firmatarie dei contratti di lavoro, quando istituirono l’indennità di specializzazione non pensavano certo a concederla solamente quando si era di turno.
Questo è quanto rappresentato nella risposta dell’Aran ma anche quanto sostenuto dalla Fp Cgil VVF in occasione dell’incontro tenutosi con i SMZT il 22 giugno u.s.
Pubblichiamo la nota inviata all’Amministrazione dove richiediamo la normalizzazione dell’applicazione contrattuale e la relativa interpretazione dell’Aran

Al
Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo
del CNVVF

Dott.
Ing. Gioacchino GIOMI

e,
p.c. Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni Sindacali

Oggetto:
Indennità specialistiche.

Egregio
Capo del Corpo,
l’Agenzia
per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni
(ARAN), sollecitata dal Dipartimento in data 14 aprile u.s. ad
esprimersi sull’argomento di cui all’oggetto, con nota 5482 del
1.7.2016 ha inviato il suo parere circa l’interpretazione
riguardante le indennità specialistiche.

Tale
interpretazione, oltre a ribaltare completamente quella fornita
dall’Avvocatura Generale dello Stato, chiarisce, a nostro avviso in
maniera definitiva, la natura ed i fondamenti giuridici di tale
indennità.

Da
sempre questa O.S. è convinta che qualsiasi interpretazione debba
scaturire da normale confronto tra le parti contraenti e non da terzi
che disconoscono completamente la genesi e lo sviluppo delle norme
che vengono pattuite.

Pertanto,
la FP Cgil VVF invita l’Amministrazione a trarre celermente le
dovute conclusioni e porre fine ad una incresciosa situazione che sta
determinando sofferenza ed irritazione nel personale specialista con
grave danno per la serenità degli stessi operatori e del servizio.

Nella
certezza di una rapida soluzione della vicenda si porgono distinti
saluti.

Coordinatore
Nazionale

FP
CGIL VVF

Danilo
ZULIANI

 

 

Fondo Unico 2015 Dirigenti – sollecito pagamenti

 
 

04.07.2016 – Pubblichiamo la nota unitaria dei sindacati dei Direttivi e Dirigenti per il sollecito del pagamento delle risorse legate al Fondo Unico 2015.

 

 

Mobilità del personale appartenente al ruolo dei c.s. non specialista e specialista nautico, sommozzatore, radioriparatore, specialista di elicottero e pilota di elicottero.Pubblicazione graduatoria di mobilità.

 
 

04.07.2016 – Mobilità del personale appartenente al ruolo dei c.s. non specialista e specialista nautico, sommozzatore, radioriparatore, specialista di elicottero e pilota di elicottero.Pubblicazione graduatoria di mobilità.

 

 

Dal territorio

Agenzia delle Dogane – Malpensa: indetto lo stato di agitazione del personale

30 giugno 2016 – Proclamato lo stato di agitazione alle Dogane di Malpensa. ‘Lavoratrici e lavoratori sono stanchi di supplire alle croniche carenze d’organico con straordinari sempre più pesanti‘ spiega Gabriella Sierchio della Fp Cgil Varese. Nella lettera dei sindacati al direttore lombardo dell’Agenzia, oltre a chiedere un tavolo regionale di confronto, lo si segnala, ‘il nascere di una tensione emotiva sul luogo di lavoro direttamente riconducibile ad un continuo stato di pressione’. All’ufficio di Malpensa, impegnato a più livelli nel complesso lavoro di controllo del traffico commerciale aereosi è scesi sotto le 130 unità e ne servono almeno 35 in più. ‘E in pianta stabile, non con il via vai del personale in comando da altri enti’ continua Sierchio.
Tra le misure, ora, della protesta ci sono il blocco dello straordinario, il rispetto delle mansioni e delle pause previsto dalle norme. (ta)

Agenzie Fiscali: comunicato ooss regionali Umbria – Saluto al Direttore Regionale

OO.SS. REGIONALI UMBRIA 

Avuta
notizia del termine del suo incarico di Direttore Regionale dell’Umbria,
intendiamo salutarla alla fine di questo comune percorso che riteniamo proficuo
e positivo. 

Di
questo la ringraziamo, per diverse ragioni.

Prima
di tutto, per aver voluto da subito costruire un dialogo, presupposto per un
vero confronto, che non sia semplice ascolto, quando sia stato già deciso prima
cosa e come fare. 

Riteniamo
questo un elemento, necessario per ogni relazione, così pure per quella di tipo
sindacale.

Un
fattore che non può essere considerato scontato, come ben sappiamo, ripensando
al recente passato, in cui ci è stato negato, caratterizzato da forti contrasti
e da una lunga vertenza.

In
secondo luogo, per aver voluto da subito coniugare le esigenze organizzative
con quelle dei lavoratori, perseguendo la realizzazione di un ambiente sereno.

Per
fare questo è risultato determinante l’atteggiamento che lei ha tenuto nei
confronti del personale, scevro da quei negativi pregiudizi, che spesso sono
riscontrabili in chi valuta, organizza e dirige i dipendenti, specie quelli
pubblici.

In
ultimo, per l’approccio non formale, non burocratico, ma sostanziale con cui
lei ha sempre, analizzato le diverse problematiche alla ricerca di una concreta
e attuabile soluzione.

Solo
in questo modo possono essere ottenuti risultati positivi, ricercando
costantemente un’intesa, seppure possano esistere momenti di disaccordo.

Proprio
grazie al proficuo confronto, lei ha reso possibile riorganizzare il personale
sul territorio ridando dignità ai lavoratori, dopo vicende che ne avevano
minato la motivazione e il senso di appartenenza. 

Insieme
abbiamo sottoscritto accordi importanti, come quelli che prevedono strumenti
innovativi come il co-working e lo sharing office, di cui auspichiamo e
sosterremo la diffusione sul territorio nazionale. Ciò  considerato che in Umbria il concreto
utilizzo di tali strumenti, ha già dato ottimi risultati in termini di
produttività e motivazione dei lavoratori.

Per
tale motivo ricercheremo, con chi la sostituirà, il completamento del percorso
intrapreso, al fine di incrementare le possibilità per i lavoratori e
l’Amministrazione di conciliare le esigenze di servizio con quelle personali e
familiari.

Dobbiamo,
altresì, darle atto di non essersi mai barricato dietro l’alibi del rinvio di
decisioni in attesa di interpretazioni dal centro. Infatti, siamo testimoni
della sua piena assunzione di responsabilità per le scelte fatte, aspetto
questo che costituisce l’altra parte inscindibile del potere-dovere di dirigere
un’organizzazione.

In
questo senso, la stessa direttiva per le Regioni Umbria e Marche in materia di
responsabile del procedimento ne è un esempio, visto che ha correttamente
anticipato quella recentemente emanata a livello centrale.

Con
questo saluto e ringraziamento vogliamo augurarle, oltre a soddisfazioni
personali, i migliori successi in campo lavorativo, sperando per noi che il
cammino e il percorso, che assieme a lei abbiamo tracciato, trovi continuità
nel prossimo futuro.

 
Perugia,
21 giugno 2016

  

FP CGIL                    CISL FP                   UIL PA                    FLP                 SALFI          USB

 

 

 
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