Il Dipartimento della Funzione Pubblica, dopo essere stato clamorosamente smentito da siti indipendenti ed autorevoli come quello della Columbia University e dalla Voce.info sulle assenze nella pubblica amministrazione, dalle buste paga dei lavoratori sugli sbandierati aumenti stipendiali e sull’indennità di vacanza contrattuale (aveva promesso incrementi contrattuali pari all’8% e 165 euro di indennità, per poi dare 40 euro in busta paga ed appena 90 di vacanza contrattuale) ha ancora la sfrontatezza di comunicare cifre artefatte e menzognere.
Non una controparte si è spesa nel dare numeri sullo sciopero di oggi. Usi, almeno una volta, la cortesia di stare rispettosamente in silenzio di fronte al sacrificio di tutti quei lavoratori che, per dimostrare il loro dissenso alle politiche del Governo, hanno sacrificato una giornata di lavoro e di salario.
Chiediamo al Ministro, o a chi per lui comunica questi dati, di dedicare le sue energie a risolvere i problemi dell’amministrazione pubblica, che dal suo insediamento si sono accresciuti, magari iniziando dai 57.000 precari che verranno licenziati grazie a lui, e che la smetta di operare forzature e mistificazioni.
Comprendiamo come il palazzo nel quale ha sede il Dipartimento possa avere una cattiva influenza. Non vorremmo dover rimpiangere il “glorioso” Min.cul.pop.
Roma, 12 Dicembre 2008
Si pubblica l’articolo del Messaggero che riporta l’ennesimo attacco ai medici del Ministro Brunetta.
Per quanto ci riguarda continueremo il nostro impegno per la valorizzazione di chi vuole lavorare per il servizio sanitario pubblico e di denuncia di chi lo vuole denigrare e colpire, per propaganda personale e politica, e per far passare il privato, come indicato dal Libro Bianco del Ministro Sacconi e dallo stesso Presidente del Consiglio Berlusconi. Forse sarebbe il caso che guardassero alle politiche di Obama negli Usa e alle stesse politiche della Cina, che ha deciso di ritornare all’assistenza pubblica. Ai Ministri Brunetta e Maroni non possiamo che ripetere :
NON SIAMO SPIE, MACELLAI, FANNULLONI, SIAMO MEDICI !
NON SE NE PUO PIU’
ECCO DI NUOVO IL MINISTRO BRUNETTA CHE, CON I SOLITI DATI FASULLI E SENZA DISTINZIONE ALCUNA, AL GRIDO DI “PER COLPA DI QUALCUNO NON SI FA SCONTO A NESSUNO” , CERCA DI DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DEI CITTADINI DAL FALLIMENTO DEL SUO GOVERNO NEL SETTORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E NON SOLO, ATTACCANDO I LAVORATORI .
E’ GRAVE E DISEDUCATIVO DI PER SE CHE UN MINISTRO DELLA REPUBBLICA SI COMPORTI IN QUESTO MODO.
FA POI DISFA POI RIFA’
MA CHE DIAVOLO DI MODO E’: QUESTA “RINUOVA” REPERIBILITA’ DEI PUBBLICI IMPIEGATI, OLTRE CHE OFFENDERE PROFONDAMENTE CHI E’ PRESENTE E LAVORA, INGENERA SFIDUCIA E LASSISMO PROPRIO IN QUELLI CHE ONESTAMENTE SVOLGONO IL PROPRIO DOVERE MOLTO SPESSO TRA DIFFICOLTA’ ORGANIZZATIVE , GRAVE CARENZA DI ORGANICO ( RICORDATEVI CHE PROPRIO BRUNETTA HA RIDOTTO DEL 10% L’ORGANICO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CON L’ARTICOLO 74 DEN LA LEGGE 133/ 2008) E MANCANZA DI FONDI.
PROPRIO L’ALTRO IERI SONO SCESI IN PIAZZA , CON TUTTE LE SIGLE SINDACALI,I POLIZZIOTTI (40.000) LAMENTANDO, (TRA L’ALTRO) PESANTI TAGLI INGIUSTIFICATI CHE HANNO MESSO IN GRAVE RISCHIO LA SICUREZZA DEI CITTADINI; NON CI SONO NEANCHE I SOLDI PER LA BENZINA E GLI STRAORDINARI PER CHI IL SUO TEMPO LO DEDICA A COMBATTERE LA MAFIA, LA CAMORRA E LA CRIMINALITA’.
DI CONVERSO SI BUTTA FUMO NEGLI OCCHI ISTITUENDO LE RONDE……………………!
E NON SOLO!
SE VI ANDATE A LEGGERE I DECRETI DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 15 DEL 2009, VI ACCORGETE CHE VIENE AZZERATA LA CONTRATTAZIONE; QUINDI SONO MESSE A REPENTAGLIO TUTTE LE CONQUISTE FATTE DAI LAVORATORI.
SI TORNA ALLA COMPLETA DISCREZIONALITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE NELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, NELLA DISTRIBUZIONE DEGLI EMOLUMENTI ACCESSORI E QUANT’ALTRO ANCORA…..!
MA GLI LASCIAMO FARE QUESTO???
NON E’ IL MOMENTO “DI LIMITARE I DANNI”, COME QUALCHE SIGLA SINDACALE VA DICENDO, MA E’ IL MOMENTO DI INIZIARE UNA FORTE AZIONE, TUTTI INSIEME, PER SBUGIARDARE QUESTE MANOVRE CHE, DENIGRANDO I PUBBLICI DIPENDENTI, TENDONO A DISTOGLIERE I CITTADINI DAI GRAVI IRRISOLTI PROBLEMI CHE LI AFFLIGGONO ;DISOCCUPAZIONE,PRECARIATO,DIFFICOLTA’ AD ARRIVARE FINO A FINE MESE CON LO STIPENDIO , AUMENTO DELLA MICRO CRIMINALITA’ ETC, ETC.).
QUESTO E’ UN APPELLO A TUTTE LE OOSS CHE HANNO A CUORE LE SORTI DELLA CATEGORIA CHE RAPPRESENTANO, INNANZITUTTO AI SINDACATI CONFEDERALI.
MOBILITIAMOCI!!!!
IL COORDINATORE NAZIONALE CGIL
DELLA CORTE DEI CONTI
MICHELE PIETRAFESA
Il 15 luglio la Funzione Pubblica CGIL, insieme alla Confederazione e alla FLC, organizza un presidio a Piazza Navona davanti al Senato della Repubblica, per continuare la mobilitazione contro la manovra del Governo. Su questa manovra iniqua, sbagliata, che deprime lo sviluppo del Paese, che taglia servizi ai cittadini, che nega il diritto al rinnovo dei contratti nazionali a 3 milioni di lavoratrici e lavoratori, il Governo ha deciso di porre la fiducia. Si mette in discussione ormai la coesione sociale nel nostro Paese e il Parlamento viene svuotato del suo ruolo. A fronte delle proteste che vengono dai settori più diversi, istituzionali e sociali, il Governo ha scelto la strada della fiducia per nascondere le sue debolezze e la sua incapacità a trovare soluzioni per uscire dalla crisi. Noi non ci rassegnamo, continueremo la nostra mobilitazione in difesa dei diritti del lavoro e di cittadinanza, e, come FPCGIL Medici, unitariamente alle altre oo.ss della dirigenza del Ssn, sciopereremo il 19 luglio e faremo un sit-in davanti alla Camera dei Deputati.
Roma, 10 gennaio 2007
All’inizio di un nuovo anno di lavoro per il sindacato occorre fare una riflessione con gli iscritti e simpatizzanti, e con tutto il personale interessato alle relazioni sindacali, sulle tematiche di maggiore peso e priorità da affrontare nell’immediato futuro.
Elenchiamo di seguito gli argomenti e gli scenari che riteniamo di maggior rilievo:
Risorse finanziarie: il sindacato ha affrontato unitariamente il grave pericolo dei tagli di bilancio che hanno reso la fine del 2006 molto complessa e di pessimistiche previsioni. La situazione è migliorata sul piano delle dotazioni derivanti dalla finanziaria, ma resta da risolvere l’applicazione del decreto Bersani che riduce di fatto le nostre capacità di spesa sui fondi di funzionamento del 20%. E’ stata già attivata una consultazione della Commissione parlamentare dedicata alle attività produttive al fine di ottenere una deroga per l’applicazione all’ICE della legge di conversione del decreto Bersani.
Relazioni sindacati/Amministrazione: la nuova direzione dell’ICE e la nuova delegazione trattante stanno operando nella logica di una correttezza di confronto con le OOSS e sembrano condivise le esigenze di ottimizzare i tempi e le modalità delle trattative: continuità e organicità degli argomenti trattati, impegni concreti, documentazione di base per il confronto. Su questi punti nodali il sindacato si misurerà con gli strumenti propri della contrattazione, consultazione/concertazione e informazione.
Assetti organizzativi: circa le carenze di personale alla base delle assunzioni tramite agenzia interinale di 29 lavoratori a tempo determinato, la CGIL si pone in una posizione non corporativa né pregiudiziale di fronte a nuove, anche se precarie, opportunità di lavoro. L’obiettivo di garantire comunque la crescita dell’occupazione va di pari passo con quello della difesa della crescita professionale del personale già occupato, dei loro diritti e delle valorizzazioni delle professionalità consolidate e accertate. Se dunque l’amministrazione dell’ICE, per eccezionali fasi di carenze di personale, ricorre all’assunzione a termine occorre garantire equità e correttezza dei trattamenti. Il personale assunto sarà a termine e dovrà essere impiegato per lo svolgimento esclusivo delle funzioni richieste (supporto di base all’attività di promozione). Contemporaneamente occorrerà elaborare un piano di riallocazione del personale di ruolo nelle aree di lavoro che presentano maggiori criticità: analisi dei carichi di lavoro, identificazione delle esigenze di personale, mobilità tra uffici . Il quadro organizzativo e il funzionigramma dell’ICE è vecchio di oltre cinque anni e dovrà essere stabilita con l’amministrazione una cadenza almeno annuale di revisione e aggiustamento. Anche circa il fenomeno del precariato, che all’ICE comprende contrattisti e personale a progetto, il sindacato garantirà che il lavoro svolto abbia un rilievo e un peso nelle valutazioni , sempre nell’ambito di regole di accesso che siano uniformi per tutti.
Valutazione delle prestazioni del personale: non esiste più da anni un sistema organico di valutazione delle prestazioni. Senza questo strumento, che il sindacato deve e vuole trattare con priorità assoluta, non è possibile giustificare le scelte di gestione del personale. Non è possibile scegliere correttamente e limpidamente chi trasferire all’estero, chi inviare in missione -anche prolungata- chi spostare da un’area di lavoro ad un’altra. Stabilire i criteri di valutazione delle prestazioni, i requisiti fondamentali per la selezione e le modalità di valutazione delle esperienze maturate e delle anzianità è indispensabile per la correttezza procedurale, per la trasparenza e per la qualità delle scelte. Su queste basi la CGIL si orienta dall’inizio della sua costituzione all’ICE. Su questo, da sempre, la CGIL chiede alla dirigenza di fare il proprio lavoro di stimolo, orientamento, formazione e valutazione, senza orientarsi banalmente alla logica del “siamo tutti uguali”.
Specializzazione-Rotazione: la specializzazione che conta, per chi lavora all’ICE, è nelle tecniche e nelle politiche di marketing e di gestione del processo di internazionalizzazione delle imprese. Ciò avviene unicamente se il dirigente, il funzionario, l’impiegato comprendono in pieno che lavorare in una struttura pubblica come la nostra vuol dire conoscenza, formazione, approfondimento tanto nel marketing e nella promozione del made in Italy quanto nell’amministrazione e nella gestione del denaro dello stato e delle imprese. Per questo motivo è fondamentale che ad ognuno venga offerta la possibilità di differenziare la propria esperienza di lavoro e la CGIL farà di questo un punto di forza del suo programma. Occorrerà anche su questo argomento stabilire delle regole che orientino sulla permanenza negli uffici, occorrerà vigilare meglio sulle forme di pressione diretta o indiretta che vengono effettuate per impedire al personale, soprattutto se efficiente e competente, di avere nuove opportunità di esperienza lavorativa. Solo un percorso multiforme di lavoro di tutti gli addetti, per tutte le responsabilità e profili professionali, assicurerà agli uffici in sede, in Italia e all’estero la piena funzionalità e l’efficacia e la qualità del servizio.
Vorremmo chiudere questa nostra proposta di lavoro e di impegno con un invito ad una adesione più consapevole ed attiva nella vita del sindacato e vi chiediamo di esprimervi, ciascuno con le proprie idee e proposte. Perché le idee e il coinvolgimento danno valore alla nostra organizzazione, spingono alla definizione delle regole, creano maggiori certezze e trasparenza, producono una ricchezza a disposizione di tutti.
Il Comitato degli iscritti
CGIL ICE
Ministero della Salute Direzione Generale del Sistema Informativo – Ufficio di Direzione Statistica
Attività gestionali ed economiche delle A.S.L. e Aziende Ospedaliere
(D.P.C.M. 17-5-84; D.M. 23-12-96)
Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2008 che rende esecutivo l’Accordo, raggiunto in Conferenza Stato Regioni il 15 novembre 2007, concernente la disciplina per l’accesso alla qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica.
Il Decreto entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
testo del decreto nella pagina delle professioni sanitarie
Roma, 6 febbraio 2008
La trattativa per il rinnovo del contratto dell’igiene urbana, sia quello per le aziende pubbliche che quello per le aziende private, è stata bruscamente interrotta per il diniego pregiudiziale delle Controparti, che manifestano palesemente la reale volontà di non voler chiudere la fase di rinnovo economica e normativa.
Le Segreterie Nazionali hanno quindi deciso di chiamare alla mobilitazione ed alla lotta la categoria proclamando uno sciopero di 24 ore, sia per le aziende private che per le aziende pubbliche, per il prossimo 11 marzo.
Ora si stanno svolgendo gli attivi regionali unitari dei delegati per preparare al meglio lo sciopero e la manifestazione nazionale unitaria che si terrà a Roma, con concentramento alle 9.00 in Piazza della Bocca della Verità e comizio in Piazzale Ostiense.
Roma, 5 marzo 2008
Nella tarda serata di giovedì 23 ottobre, si è tenuto il primo incontro tra le OO.SS e il nuovo Direttore dell’Agenzia Attilio Befera, dopo circa 5 mesi dalla sua nomina . Speriamo che il ritardo sia dovuto solo alle difficoltà incontrate nell’assumere l’incarico in un momento critico , che vede il depotenziamento dell’Agenzia da parte del ministro Tremonti.
Gli argomenti all’ordine del giorno sono stati i seguenti:
– Piano di riorganizzazione dell’Agenzia;
– Riduzione delle dotazioni organiche a seguito della legge 133/2008;
– Comma 165 e FPS 2007.
Nella sua introduzione il Direttore ha precisato che “non è mai stato un mero esecutore o un gestore dell’esistente ma è e vuole essere un innovatore” intende quindi difendere ma soprattutto rinnovare l’Agenzia.
Il suo disegno innovatore poggia su questi punti:
a) Efficienza;
b) Semplificazione;
c) Rafforzamento della lotta all’evasione fiscale, incrementando azioni di tax compliance (adempimento spontaneo) in luogo di azioni repressive.
d) Sviluppo della professionalità del personale “puntando soprattutto sui giovani”.
Entrando nel merito delle questioni il Direttore ha precisato che gli interventi previsti terranno conto delle recenti disposizioni contenute nella legge di conversione n. 133/ 2008 del d.l. n. 112/2008, quindi per quanto attiene alla riorganizzazione dell’Agenzia si terrà conto dell’art. 67 che riduce del 20% le posizioni dirigenziali di vertice e del 15% le posizioni dirigenziali di seconda fascia con la conseguente soppressione di circa 203 posizioni dirigenziali di seconda fascia; saranno trasformati tutti gli uffici di quarta fascia in uffici non sede dirigenziale, con 49 posizioni dirigenziali in meno; si prevede di trasformare un certo numero di uffici attualmente diretti da tre dirigenti in uffici monodirigenziali, con 157 posizioni dirigenziali in meno.
La novità più rilevante consiste nella istituzione delle Direzioni o uffici Provinciali dell’accertamento, una in ogni capoluogo di provincia e 2 a Roma, Milano e Torino per un totale di 106 nuovi uffici. Avranno la gestione dell’accertamento “qualificato” su tutto il territorio provinciale con aree specializzate in tipologie di controlli. Gli attuali uffici locali continueranno a gestire i rapporti con i contribuenti attraverso l’area servizi e l’attività di controllo residuale( 41 bis, 36 ter e studi di settore). L’area controllo degli attuali uffici locali perderà la propria autonomia organizzativa e gestionale in merito alle imprese e ai contribuenti da accertare, in quanto si attribuiranno tali competenze agli uffici Provinciali, accentrando, di fatto, il piano controlli.
Per quanto attiene la riduzione delle dotazioni organiche il Direttore ha puntualizzato che:
– Farà ricorso senza nessuna discrezionalità all’art 72 della legge 133/ 2008, che prevede il pensionamento d’ufficio di impiegati e dirigenti che abbiano maturato 40 anni di anzianità contributiva con un preavviso di sei mesi;
– Utilizzerà la specifica disposizione del CCNL dei dirigenti, che prevede forme d’incentivo all’esodo per il personale dirigente che abbia maturato il minimo dell’anzianità contributiva (35 anni) ma non il massimo della stessa. Costo previsto 8,6 milioni di Euro.
In merito alla rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale, attuabile con una riduzione del 10% della spesa complessiva, la nostra posizione è fortemente critica , in quanto comporterebbe una riduzione di circa 4.000 unità teoriche, mettendo una seria ipoteca sul futuro dell’Agenzia e determinando nell’immediato una ricaduta sui passaggi di area. A tale riguardo il dott. Pastorello ha dato ampie garanzie sulla procedura per 1.950 passaggi dalla seconda alla terza area. L’autorizzazione è stata chiesta alla Funzione Pubblica e si prevede l’espletamento nel corso del 2009 con inquadramento dei vincitori dal 1.1. 2010.
Per quanto attiene le risorse previste dal comma 165, ridotte o disapplicate negli anni 2007, 2008 e 2009, l’Agenzia seppur in presenza di un vincolo di legge particolarmente esplicito quale è quello rinvenibile nella legge 133/2008, ha precisato che si sta adoperando per il recupero delle risorse da destinare al salario accessorio.
Il complessivo pacchetto presentato alle Organizzazioni Sindacali suscita forti perplessità e preoccupazioni, in particolare per quanto riguarda l’ipotesi di riorganizzazione dell’Agenzia che appare, più che una fisiologica razionalizzazione dell’attuale modello, un radicale e profondo intervento di modifica dello stesso, con inevitabili ricadute sul complesso del personale ed in presenza di scarsissime risorse finanziarie necessarie per sostenere qualsiasi processo di riforma.
A conclusione dell’incontro, l’Agenzia si è impegnata in tempi brevi a fornire alle Organizzazioni Sindacali una documentazione più dettagliata che potrà consentire di esprimere un giudizio complessivo sull’intero pacchetto.
Roma, 27 ottobre 2008
p. FP CGIL Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
p. FP CGIL Nazionale
Coordinamento Agenzia delle Entrate
Luciano Boldorini
Ieri pomeriggio si è tenuta al Ministero della giustizia la riunione sull’ “accordo stralcio” del contratto integrativo proposto dall’amministrazione relativamente agli archivi notarili ed al Dipartimento per la Giustizia Minorile.
Quet’ultima proposta segue quella già presentata la scorsa settimana per l’organizzazione giudiziaria ed il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria firmata esclusivamente dalla CISL e dall’ Unsa SAG che, peraltro, non raggiungono la soglia del 51% della rappresentanza.
L’accordo stralcio firmato ieri, anche dalla UIl penitenziari per quanto riguarda la giustizia minorile, così come quello del 15, impedisce la riunificazione dei profili in un’unica area, determinando una forte disparità di trattamento, giuridico ed economico, tra lavoratori che svolgono uguali funzioni, così negando ad una parte degli stessi in, in particolare a tutti coloro che non hanno potuto usufruire delle precedenti riqualificazioni, il giusto riconoscimento degli incarichi effettivamente svolti e la possibilità di una progressione di carriera, che con l’attuazione del decreto Brunetta diventerà sempre più complicata.
Le organizzazioni firmatarie dell'”accordo stralcio” si assumono per di più la grave responsabilità di aver concesso all’amministrazione la possibilità di sottrarsi alla prassi di fare accordi con i sindacati che raggiungano almeno il 51% della rappresentanza e, nella sostanza, di aver offerto alla stessa la possibilità di scegliere le organizzazioni sindacali con cui chiudere accordi.
Per quanto riguarda lo specifico della giustizia minorile 1100ooo euro del FUA è stato destinato alla progressione economica, che dovrebbe coinvolgere non più del 50% dei lavoratori. Nella sostanza il restante 50% dei lavoratori perderà anche la quota FUA fin qui percepita.
Per quanto riguarda i profili professionali il DGM ha perso una grossa occasione per razionalizzare le carriere dei lavoratori e proporre un modello di giustizia minorile per quanto più efficiente ed efficace, compatibilmente con la grave carenza di risorse. Nella sostanza il DGM ha dimostrato di non avere un pensiero concreto sull’organizzazione dei servizi, finendo con l’andare a rimorchio di richieste talvolta corporative ed in alcuni casi ad esigenze che potrebbero definirsi individualizzate.
A partire dal tavolo tecnico convocato il 14 dicembre stato un continuo susseguirsi di presentazioni di proposte da parte dell’amministrazione, conclusosi nella giornata di ieri, poco prima della firma.
Il risultato è, oltre alla mancata ricomposizione delle figure professionali in una singola area, lo svuotamento dei profili tecnici, che in terza area perdono gli operatori F4, compresi in una equivoca area dei direttori, insieme ai collaboratori, ai direttori di cancelleria ed agli altri operatori che già possedevano la qualifica. In tale logica non si capisce perché gli F4 degli altri profili della terza area non siano stati inclusi nella qualifica di Direttori.
E’ stata introdotta la nuova figura del funzionario dell’organizzazione e quella del funzionario di mediazione professionale. In quest’ultimo caso, l’istituzione del profilo, più che opportuna, in considerazione dell’utenza, è stata privata di significato a seguito dei titoli indicati per l’accesso.
Per quanto riguarda l’area educativa sono stati unificati in seconda area nel nuovo profilo di assistente di area pedagogica i profili di educatore, operatore e assistente di vigilanza. In questo caso, peraltro, l’amministrazione persevera nell’equivoco di proporre per la figura funzioni di “vigilanza”. Gli educatori della terza area F1,2, e 3, transitano nella nuova figura di funzionario di professionalità pedagogica. La previsione del criterio di accesso dall’esterno esclusivamente attraverso la laurea in scienze pedagogiche od equipollenti determinerà per gli operatori attualmente in servizio un costante handicap in nella selezione per la progressione economica.
La Fp Cgil ritiene non valida la sottoscrizione dell’accordo stralcio e ne chiederà l’annullamento attivando ogni azione che rientra nelle prerogative sindacali.
Sarete informati sugli sviluppi della questione.
Roma, 22 dicembre 2009
Il Coordinatore nazionale
FPCGIL Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno
Comisiones Obreras ed UGT dei settori pubblici hanno programmato un piano di mobilitazione che culminerà nello sciopero del settore pubblico il 2 giugno 2010.
Il 20 maggio mobilitazione in ogni comune e regione con manifestazione a Madrid.
Il 2 giugno sciopero generale in tutta la funzione pubblica (anche nel settore della scuola).