convocazione attivo nazionale "precariato in Croce Rossa"

Roma 6 Giugno 2007

Alle segreterie regionali e territoriali Fp
Ai delegati Fp Cgil CRI

Oggetto: convocazione attivo nazionale “precariato in Croce Rossa”
Roma 11 giugno 2006 – via Leopoldo Serra 31 –

Care/i compagne/i
Le ultime riunioni tenute con l’Amministrazione hanno fatto emergere un’interpretazione, da parte del Direttore Generale e della Croce Rossa nazionale, alquanto preoccupante sul tema del precariato e dei processi di stabilizzazione.
Se prevalesse la linea che l’Amministrazione tenta di perseguire e che interpreta tale problema sotto il solo profilo delle convenienze economiche si rischia di vanificare anni di lotte per il riconoscimento del precariato e dei suoi bisogni di stabilizzazione.
Per questo motivo è indetto un attivo nazionale in Via Leopoldo Serra 31 per il giorno 11 giugno p.v. ore 9,30, piano terra, sala d’Antona.
Fraterni saluti.

Il coordinatore nazionale CRI
Pietro Cocco

Ipotesi di chiusura della Direzione Regionale di Ancona

 
 

 

Sottoscritto il Contratto Collettivo Integrativo anno 2007

 
 

 
INDICE DEGLI ALLEGATI

All. 1 – Disciplina transitoria del trattamento economico ac-cessorio dei Responsabili di Struttura
All. 2 – Budget Fondi di produzione bimestrale
All. 3 – Budget strumenti di supporto alla realizzazione degli obiettivi
All. 4 – Criteri di rilevazione dello standard
All. 5 – Budget Fondo di produzione bimestrale per la gestio-ne dell’attività Tasse
All. 6 – Scheda di progetto relativo ai fondi demandati alla contrattazione decentrata
All. 7 – Budget Fondi demandati alla contrattazione decentra-ta
All. 8 – Progetto “Reingegnerizzazione Sistema Informativo PRA”
All. 9 – Budget Progetto “Reingegnerizzazione Sistema Infor-mativo PRA”
All. 10 – Tabella codici assenze
All. 11 – Compensi correlati all’impegno individuale

 
 
 

 

NEWS

Nota divulgativa Inpdap su pensioni e liquidazioni conseguenti alla manovra

 
Si pubblica la nota divulgativa dell’Inpdap relativa ai cambiamenti su pensioni e liquidazioni in conseguenza del DL 78 della manovra economica, che deve passare ancora l’esame del Parlamento.
 

Certificazione degli accordi sottoscritti in data 5 agosto 2010

Al Dipartimento della Funzione Pubblica
Ufficio relazioni sindacali
Servizio contrattazione collettiva

Al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato
IGOP
Loro sedi

 
 

Oggetto: Agenzia delle Entrate. Certificazione degli accordi sottoscritti in data 5 agosto 2010.

Le scriventi Segreterie nazionali del comparto Agenzie fiscali avendo appreso che gli accordi sottoscritti in data 5 agosto 2010 presso l’Agenzia delle Entrate sono attualmente in fase di certificazione ai sensi dell’art. 40 bis del d.lgs 165/01 presso codeste strutture, sollecitano tale adempimento in quanto gli accordi in oggetto regolamentano parte dei fondi destinati alla produttività del personale per l’anno 2009, (la restante parte non risulta purtroppo ancora stanziata !) a fronte di obiettivi ampiamente raggiunti.
E’ di tutta evidenza, quindi, come sia assolutamente necessario velocizzare ogni ulteriore fase dell’iter procedurale, al fine di evitare che risorse già stanziate con anni di ritardo, non vengano poi erogate al personale addirittura a distanza di circa 2 anni dall’effettuazione delle prestazioni.

Si confida quindi in un urgente riscontro.

Roma, 28 ottobre 2010

          FP CGIL           CISL FP          UIL PA           CONFSAL-SALFi            FLP             USB 
        Boldorini          Silveri          Cefalo                 Callipo             Patricelli     Santoro 

NEWS

Campagna informativa nazionale per il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza

 
(www.agenas.it) L’accesso all’informazione favorisce una maggiore capacità del cittadino nella gestione delle risorse/servizi, nel decision-making e nella risoluzione dei problemi; è uno degli elementi indispensabili per promuovere una partecipazione responsabile della popolazione alla gestione del sistema sanitario. Cittadini più informati, sono cittadini più consapevoli e competenti nel riconoscere il proprio bisogno assistenziale ed individuare in base a questo la struttura più adeguata a rispondervi. Promuovere la conoscenza dei servizi sanitari disponibili, le modalità di accesso e il loro corretto utilizzo significa, quindi, lavorare per incrementare l’empowerment del cittadino. Da tale premessa nasce il progetto Campagna informativa nazionale “Il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza”, avviato a febbraio 2010 dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Agenas – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che avrà una durata complessiva di due anni. La campagna informativa si rivolge a tutta la popolazione, con particolare attenzione ai giovani ed ai cittadini stranieri, e si prefigge l’obiettivo di promuovere l’informazione riguardo ai diversi servizi disponibili in caso di emergenza-urgenza, a come si possa accedere a ciascuno di essi e quale sia meglio contattare a seconda delle necessità, nella convinzione che una corretta informazione sulle possibilità di assistenza permetta ai cittadini di scegliere i servizi più adeguati ai propri bisogni, contribuendo così a migliorare l’efficacia dei servizi stessi. Il progetto si sviluppa in accordo con i principi dell’empowerment, seguendo una metodologia basata sull’intersettorialità e sul coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholders, le associazioni di tutela e rappresentanza dei cittadini, di volontariato, le Regioni interessate, le Istituzioni, le Società scientifiche. La campagna prevede la diffusione di informazioni di base sull’utilizzo dei servizi di emergenza-urgenza, comuni a livello nazionale. Le informazioni, che potrete scaricare in questa pagina, sono così distribuite:

1.Che cosa è il numero 1-1-8
2.Chiamare il numero 1-1-8
3.In attesa dei soccorsi
4.Il pronto soccorso
5.L’accesso al pronto soccorso
6.Il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica)
La base informativa, elaborata in accordo con la letteratura e le esperienze maturate nell’ambito di riferimento, è stata condivisa a livello nazionale dalle Regioni, dalle Province Autonome e dagli Ordini, Società scientifiche e Associazioni professionali di settore, e potrà essere adattata allo specifico target e contesto di diffusione.

Nota sindacale ai lavoratori

 
 

Nei giorni scorsi l’amministrazione ci ha sottoposto l’accordo per l’erogazione del saldo incentivante 2010.
Gli abbiamo ricordato che la CGIL non poteva firmare il saldo perché, a suo tempo, non firmammo l’intero utilizzo del fondo.
Ricordiamo che a più della metà dei dipendenti, i nostri colleghi precari, non viene riconosciuto né il diritto né tantomeno viene erogato il compenso incentivante.
Questa evidente discriminazione non ci può vedere complici.
L’amministrazione ci ha comunque comunicato che in base alla normativa vigente procederà all’invio del fondo al ministero, anche senza la firma della CGIL.
Per quanto riguarda il futuro dell’ENTE e dei servizi, ci hanno comunicato che c’è una commissione parlamentare che si sta occupando di noi.
Questo ci preoccupa molto.
Si rincorrono voci di progetti di privatizzazione più o meno selvaggia.
Sicuramente, essendoci molti soldi e potere in ballo, ci saranno manovre più o meno lecite, per determinare le future scelte sulla CRI.
Tutte le parti sociali sono tenute fuori da qualsiasi discussione in merito al riordino dell’ENTE.
Riteniamo che questo governo non sia in grado di gestire nessuna riforma.
Manterremo comunque alto il livello di guardia dei lavoratori e a chi pensa che “mettere le mani” sulla CROCE ROSSA ITALIANA sarà un’operazione per lui indolore avrà una sorpresa.
Siamo coscienti che un processo di riforma deve coinvolgere tutte le componenti dell’ENTE e deve essere portata avanti nel rispetto di tutti gli attori istituzionali (volontari, civili, militari, ecc.).
Qualsiasi operazione che non terrà conto dei lavoratori di ruolo, precari e militari della CRI e sarà condotta senza il giusto rispetto istituzionale dovuto a tutti, ci vedrà in prima linea per contrastarla.
Roma, 19 maggio 2011

Il Coordinatore Nazionale CRI
Pietro Cocco

Comunicato della Fp Cgil Emilia Romagna sul rinnovo del contratto

 
COMUNICATO
 
Rinnovo contratto nazionale di lavoro
Caporetto o buon senso? La parola ai lavoratori


 

Comunicato unitario congiunto – Firmato accordo per la definizione dei criteri di retribuzione

 
CGIL/ FP CISL/ FPS UIL/ PA CONFSAL/SALFI CIDA/UNADIS

COMUNICATO CONGIUNTO

Il 22 febbraio è stato firmato l’accordo per la definizione dei criteri di corresponsione della retribuzione di risultato per l’anno 2006 ai dirigenti di uffici non di vertice e ai funzionari incaricati della direzione provvisoria di tali uffici, nonchè dei criteri di distribuzione delle risorse trasferite all’Agenzia delle Entrate in attuazione dell’art. 3, comma 165, della legge 24/12/2003 n.ro 350 a favore del personale dirigente per l’anno 2006.
L’accordo nel suo complesso, innovando rispetto al passato, va nel senso più volte sostenuto da queste OO.SS. durante la trattativa: “tarare meglio” il peso del risultato rispetto a quello della posizione (di cui finora finiva per essere uno scialbo duplicato) e dare un maggior riconoscimento all’apporto dato dai capi area degli uffici locali.
In tale ottica abbiamo rivendicato ed ottenuto che per l’anno 2006 una parte delle maggiori risorse economiche destinate ad alimentare il fondo per la retribuzione di posizione e di risultato venisse destinata ad elevare – per i dirigenti e incaricati di funzioni dirigenziali che abbiano conseguito nel 2006 la valutazione di almeno “adeguato”- l’importo base dal 26.5% al 42% , calcolato sulla retribuzione di posizione goduta da ciascun interessato. In sostanza abbiamo elevato di ben 22 punti percentuali la “soglia minima” fissata al 20% dall’art.58 del CCNL.
La previsione di un maggior incremento del peso della valutazione di eccellente (passata da 110 a 115) ed ancor più la previsione di un ulteriore additivo per le posizioni di eccellenza nell’ambito di quelle strutture (centrali, o regionali) nelle quali la numerosità di tali posizioni di eccellenza sia inferiore al 10% (il coefficiente in caso di eccellenza anche nelle competenze aumenta da 120 a 128), va sicuramente nel senso più volte auspicato di dare all’indennità di risultato una connotazione marcatamente legata alle performance dei dirigenti.
Particolarmente innovativo è il contenuto dell’accordo riguardo all’attribuzione delle somme del comma 165 dell’art. 3 della legge 350/2003, che dà uno spiccato riconoscimento all’apporto dato da ciascun ufficio per il recupero dell’evasione, e questo è uno degli aspetti più qualificanti dell’accordo raggiunto, dando eguale riconoscimento al direttore ed ai capiarea, quando siano presenti più dirigenti nell’ambito di ciascun ufficio.
La previsione di un’insieme di “norme di salvaguardia” (fissazione di un massimo regionale, di un massimo assoluto e redistribuzione delle quote eccedenti il massimo), assicurerà poi a tutti i dirigenti, indipendentemente dalla potenzialità economica dell’ufficio cui sono preposti, di conseguire una retribuzione minima eguale sul territorio nazionale.
Particolare soddisfazione, infine, deve essere espressa riguardo all’impegno formalmente assunto dall’Agenzia delle Entrate nel corso dell’incontro di procedere in brevissimo tempo all’avvio di un confronto per la “ripesatura” delle posizioni dirigenziali (soprattutto di quelle degli uffici locali di maggiori dimensioni) che dovrebbe a breve portare a superare le ingiustificate discriminazioni tra regione e regione e tra uffici di “peso” equivalente.
Roma, 25 febbraio 2008

CGIL/ FP CISL/ FPS UIL/ PA CONFSAL/SALFI CIDA/UNADIS
   Serio        Stabile      Vozzi     Anglana -Imparato     Romano


 

Intesa polizza sanitaria

Ieri abbiamo firmato un protocollo d’intesa (di seguito allegato) per la ricostituzione dell’Associazione interenti finalizzata a garantire l’assistenza sanitaria integrativa e la copertura del rischio di premorienza dei dipendenti, ai sensi dell’art. 46 del CCNL 7/6/1995 del comparto degli Enti pubblici non economici. La firma è stata apposta insieme a CISL, UIL e CISAL, mentre la RdB ha chiesto una pausa di riflessione per l’adesione.
Si mette così termine ad un lungo periodo di gestione esclusiva delle Amministrazione. Con l’accordo, infatti, si ripristinano gli organi dell’Associazione. Organi che saranno composti da rappresentanti degli Enti e da rappresentanti dei lavoratori.
Nel protocollo si danno anche indicazioni per il nuovo bando di gara (l’attuale scade a luglio di quest’anno):
a) tendenziale riduzione delle franchigie;
b) miglioramento del rimborso per indagini diagnostiche e cure dentarie;
c) incremento del premio, da prevedere tenendo conto delle percentuali di aumento contrattuale;
d) mantenimento di tutte le altre prestazioni almeno al livello attuale;
e) durata del contratto di due anni con facoltà di proroga per un ulteriore anno;
f) previsione della copertura assicurativa per l’assistenza sanitaria anche a favore dei familiari non a carico, dei componenti degli organi e dei pensionati ex dipendenti e loro familiari, con onere ad esclusivo carico degli interessati, indipendentemente dal numero di adesioni e ferma restando la possibilità di prevedere un’eventuale limitata maggiorazione del premio in relazione alla fascia di età dell’assicurato.

Il Segretario nazionale FPCGIL
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali

(A.Garzi)

 
 

Documento conclusivo del Comitato Direttivo della FP CGIL Nazionale 16 luglio 2008

IL CD della FP CGIL esprime tutta la propria contrarietà e preoccupazione di fronte alle politiche economiche e sociali del Governo.

La manovra economica che sarà votata nei prossimi giorni dal Parlamento non risponde alle necessità del Paese: aggrava la parabola recessiva dell’economia, già compromessa per ragioni internazionali; taglia trasferimenti, investimenti, servizi mentre non prevede alcuna azione di sostegno, come sarebbe necessario in funzione anticiclica, dei redditi da lavoro e da pensioni, anzi ne preconizza, decidendo un tasso d’inflazione programmata che è tre volte più bassa dell’inflazione reale, una riduzione strutturale; evoca politiche di equità mentre, al contrario, dispone patti neocorporativi che proteggono poteri ed aree già privilegiati; deregolamenta norme contrattuali e diritti per tutti i lavoratori, privati e pubblici; si propone di dare efficienza alle Pubbliche Amministrazioni mentre ne destruttura ruolo e funzioni, ne smantella relazioni sociali e contrattuali, ne riduce gli organici e il salario dentro un’idea di marginalità della responsabilità pubblica e di rilancio delle logiche di privatizzazione.

Tutto ciò senza alcun sostanziale confronto con le Organizzazioni Sindacali, cosa che certo impedisce di correggere, con l’ascolto e la trattativa, le storture delle attuali politiche ma pone anche un problema più di fondo, di natura democratica, poichè fa emergere una visione delle relazioni sociali che non assume il ruolo ed il riconoscimento dei corpi intermedi, comprimendo una dialettica presente nelle società moderne e assumendo come unico vincolo il mandato elettorale.

E’ in questo quadro che si colloca la vicenda del mancato rinnovo dei CCNL per i lavoratori della sanità privata e del socio sanitario, vicenda che è altamente complicata proprio da quelle scelte generali del Governo che offrono alle controparti una ideologia ed un sostegno per la negazione del diritto al contratto.

Questa odiosa chiusura diventa, anche moralmente, sempre più inaccettabile proprio di fronte alle quotidiane notizie di illegalità, sprechi, clientelismo che caratterizzano la dimensione dei servizi privati che non possono scaricarsi, ancora una volta, sulla parte onesta e laboriosa del sistema.

Il lavoro del Ministro Brunetta evidenza la stessa traiettoria: impegnative e roboanti dichiarazioni cui corrispondono disegni di riduzione dello “spazio pubblico”, con proposte di smantellamento del modello contrattuale che segnano una volontà di separarsi dal tavolo con il sottore privato e di investire su una sorta di federalismo contrattuale, rilegificazione di norme regolatrici il rapporto di lavoro e le tutele contrattuali, attacco al salario attraverso la decurtazione delle risorse per il rinnovo dei contratti nazionali e per il pagamento di riconoscimenti economici, legati alla produttività, già oggi strutturalmente percepiti negli Enti e nelle Aziende, cosa che accade per la prima volta e, per di più, attraverso provvedimento di legge.

Il CD di fronte a questo quadro ritiene esistano le necessità e la urgenza di aprire una fase di mobilitazione contro le politiche del Governo e a sostegno delle piattaforme definite da CGIL CISL e UIL e votate dai lavoratori.

In tal senso occorre, con realismo, comprendere che sia l’atteggiamento del Governo, il quale offre di sé una strumentale immagine dialogante, sia un quadro sociale ripiegato e timoroso pongono la necessità di una grande azione di informazione, orientamento, partecipazione al fine di costruire un sostegno consapevole alle necessarie iniziative di lotta delle prossime settimane.

Questa partecipazione da sollecitare e far crescere sulle proposte sindacali aiuta anche la tenuta del rapporto unitario, indispensabile per reggere il confronto con il Governo e modificarne le politiche.

E’ quello che la Categoria ha cercato di fare proponendo, di fronte all’attacco del ministro Brunetta, una volontà di stare al merito, di approfondire, capire, discutere le proposte, soprattutto di fronte ai diversi giudizi rispetto a Cisl e Uil; mai venendo meno alla propria autonomia di giudizio ma ricercando sempre con pazienza punti di avanzamento comune e di risposta condivisa su cui far crescere partecipazione ed iniziativa.

Questa azione sta cominciando a dare i primi risultati: si sta allargando e sta divenendo sempre più ampio il rapporto con i lavoratori e la loro consapevolezza della natura e della qualità dello scontro in atto.

Questa partecipazione è ancor più significativa perché sorretta da una sostanziale ed importante dimensione unitaria.
Questo comportamento ha prodotto risultati anche dopo le ultime riunioni con il Governo e, da ultimo, con l’ARAN.

Il comunicato unitario del 14 luglio testimonia la severità di un comune giudizio politico sull’insieme delle scelte del Governo e la volontà di reagire attraverso la mobilitazione generale dei lavoratori pubblici.

Il CD della FP CGIL impegna tutto il gruppo dirigente a continuare ed implementare l’azione di informazione dei cittadini, di orientamento dei lavoratori, di confronto con le amministrazioni sulle proposte sindacali unitarie, sviluppando sempre più la capacità di interloquire con gli organi di informazione.

Dà mandato alla segreteria nazionale di sostenere queste azioni e di operare affinché si predisponga un percorso di mobilitazione a sostegno delle politiche settoriali (riorganizzazione efficiente delle PP.AA., rinnovo CCNL, critica alla rilegificazione) e, in rapporto con le confederazioni, di quelle più generali (modello contrattuale unico per lavoratori privati e pubblici, le politiche fiscali e redistributive).

Il CD infine invita tutta la categoria a dare il massimo sostegno all’azione sindacale per consentire il rinnovo del contratto per i lavoratori della sanità privata e del socio sanitario che, in modo indecente, vengono privati del diritto al contratto da oltre 30 mesi.

Roma, 16 luglio 2008

14° News dall'Aran, FIRMATO IL CONTRATTO, aumenti e arretrati

 
Si pubblica il 14° bollettino informativo sulla firma definitiva all’Aran del rinnovo del contratto dei dirigenti medici e veterinari per il quadriennio normativo 2006-2009 e per il biennio economico 2006-2007. Si allega la dichiarazione a verbale della FPCGIL Medici e il testo.
 

 
 
CCNL 2006-2009 BIENNIO 2006-2007

CCNL dirigenti medici e veterinari quadriennio normativo 2006-2009 biennio economico 2006-2007

 

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