28.06.2016 – Già in data 30 maggio Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto la convocazione di un urgente incontro per proporre osservazioni sullo “Schema di decreto del Ministro dell’Interno recante: ” Modifiche al decreto del Ministro dell’Interno 18.09.2008 n. 163, recante la disciplina del concorso pubblico per l’accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei Vigili del Fuoco. Articolo 5, comma 7, del decreto legislativo 13.10.2005, n 217″.
A tutt’oggi l’Amministrazione non ha ancora provveduto a convocarci.
Non solo, sembra che il provvedimento, già respinto dal Consiglio di Stato, dopo le modifiche apportate al testo, sarebbe già stato inviato agli organi competenti per ilprevisto parere.
Le OO.SS. unitariamente esprimono perplessità circa il sistema di relazioni adottato, e chiedono, nuovamente, l’urgente convocazione di uno specifico incontro.
28.06.2016 – Intervento del Coordinatore nazionale FP CGIL VVF all’Assemblea nazionale dei quadri e delegati del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico.
Coordinamento
Nazionale
FP CGIL -Corte
dei conti
Roma, 27 giugno 2016
Al Segretario generale
Dott. Fabio Viola
Al Dirigente generale
Dott. Umberto Piccinin
Alla Dirigente
Dott.ssa Giuliana Pecchioli
All’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Gino Galli
e per conoscenza
A tutto il personale
Nell’incontro
del 17 giugno u.s., l’Amministrazione aveva richiesto alla scrivente, dopo la
segnalazione di numerose anomalie nel sistema Siap, una nota nella quale
elencare quest’ultime.
Dopo
varie verifiche, le anomalie emerse sono le seguenti…:
Continua a leggere nel dettaglio scaricando il pdf allegato
Roma, 24
giugno 2016
ATTENDIAMO
AL VARCO
È proseguito nella mattinata odierna il confronto
con il Presidente Boeri sul testo della bozza di nuovo regolamento di
organizzazione dell’Inps consegnato alle organizzazioni sindacali mercoledì 22
giugno.
Nel corso della riunione, senza entrare nella
tecnicalità dell’articolato, abbiamo manifestato una serie di perplessità su
specifici aspetti del testo, quali il quadro regolamentare dei rapporti tra
Presidente e Direttore generale, mutato rispetto alla disciplina attuale; il
rinvio ad una determina presidenziale per la regolamentazione del conferimento
degli incarichi dirigenziali (tema rispetto al quale abbiamo già formulato dei
rilievi e giace in presidenza una richiesta delle Federazioni nazionali di CGIL
CISL e UIL di confronto con i vertici dell’Istituto); la mutata natura dei
Comitati amministratori delle gestioni, fondi e casse non qualificati più come
Organi dell’Inps, in contrasto con il D.P.R. n.366/1997 che invece li qualifica
come tali; la possibilità per l’Istituto di ricorrere all’apporto di
professionisti esterni senza più la previa verifica della “carenza di professionalità interne” come recita l’attuale
regolamento.
Attendiamo adesso che ci venga consegnato il
testo del nuovo ordinamento dei servizi che dovrà riempire di contenuti il
regolamento di organizzazione in un contesto nel quale il territorio è in forte
sofferenza, con un’utenza sempre più esigente, ed urgono investimenti sulle
procedure informatiche, sulla formazione dei colleghi e sul reclutamento di
nuovo personale, compresa la stabilizzazione dei comandati e lo scorrimento
delle graduatorie dei concorsi pubblici
a suo tempo banditi, la cui carenza è diventata ormai insostenibile.
Su tutto ciò e sul nuovo modello di servizio di
cui molto si parla, ma di cui poco si sa, attenderemo al varco il Presidente.
FP CGIL/INPS
Oreste CIARROCCHI
CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO
UIL PA/INPS
Sergio CERVO
Come nelle migliori tradizioni del ministero ogni qualvolta c’è un giro di dirigenze (solo con la gestione Franceschini ne abbiamo registrato diversi), si scatena questa sorta di gioco sul toto nomine. Con tanto di fuga di notizie, elargite a piene mani da qualche collega appassionato al gioco. Il problema non è tanto su questo, se qualcuno ha piacere ad andare in giro per corridoi alla ricerca dell’indiscrezione è affar suo. Quello che fa specie è che ogni volta siamo ai segreti di pulcinella, ovvero a procedure riservate per tutti tranne che per qualcuno. Con buona pace di chi, come noi, intende rispettare le regole e ne pretende il rispetto.Così è stato anche questa volta e allora siamo intervenuti per rivendicare una prassi trasparente e una informazione corretta. Il risultato è l’informativa che ci è pervenuta venerdì e che ci comunica che è partito l’iter di nomina per i dirigenti di seconda fascia designati per gli incarichi che potete verificare nell’allegato. Il procedimento ancora non è concluso, in quanto manca l’accettazione dei dirigenti. Con l’avvertenza di non considerare ancora conclusa la fase di nomine, l’informativa ricevuta.
Claudio Meloni
FP CGIL Mibact
Roma, 16 giugno
La Fp Cgil Nazionale aderisce alla prima marcia nazionale ‘Amministratori sotto tiro’ organizzata da Avviso Pubblico e in programma venerdì 24 giugno a Polistena, in provincia di Reggio Calabria.
“Da molti anni, quasi quotidianamente, – spiega la categoria dei
lavoratori dei servizi pubblici della Cgil – in Italia si succedono
fatti criminosi contro rappresentanti delle istituzioni, cittadine e
cittadini, la cui unica colpa è quella di amministrare il territorio
sottraendo spazi all’illegalità e al malaffare, facendo il proprio
dovere nei confronti della collettività, mettendoci sempre grande
impegno, onestà e senso di responsabilità”.
Per la Fp Cgil “è
inaccettabile che queste persone, e i loro cari, vivano spesso
condizioni di forte disagio e timore, a causa della prepotenza e
dell’arroganza di coloro che non vogliono una pubblica amministrazione
trasparente e giusta, quale insostituibile garante istituzionale di
diritti individuali e universali”.
La Funzione Pubblica Cgil
condivide “appieno le finalità dell’iniziativa di Avviso Pubblico,
aderisce alla marcia, e scenderà nelle strade di Polistena a fianco di
tutti coloro che credono in un Paese dove si possano esercitare, in
totale libertà, incarichi di rilevanza sociale ed istituzionale, a
maggior ragione perché legalità, trasparenza, giustizia, indipendenza da
ogni condizionamento sono i pilastri su cui si fonda la convivenza di
un Paese civile, democratico e partecipato come l’Italia deve tornare ad
essere”, conclude.
Roma
lì, 20 giugno 2016
V’informiamo
che, ieri, abbiamo inviato ad Utilitalia e Assoambiente la dichiarazione di una
nuova iniziativa di sciopero per lunedì 11 e martedì 12 luglio 2016.
La
mobilitazione e la partecipazione agli scioperi del 30 maggio e del 15 giugno è
stata tanto grande che, ovunque, i lavoratori e le lavoratrici ci hanno chiesto
di andare avanti con più forza e determinazione attraverso la “lotta” ad
oltranza fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Anche
l’ANCI e le Amministrazioni locali hanno compreso che la vertenza non ha una
natura corporativa ma che la stessa si sta caratterizzando come una sfida a
vantaggio dei cittadini senza impoverire i lavoratori, sia nella salute e
sicurezza, nelle tutele occupazionali e nella giusta retribuzione.
Ai
Sindaci abbiamo illustrato i temi della piattaforma sindacale che – tramite un
rinnovo contrattuale di natura industriale – riuscirà a garantire regole e
tutele ai lavoratori e potrà assicurare ai cittadini il miglioramento della
qualità del servizio, anche diminuendo le tariffe.
Solo
le imprese, che continuano a chiedere sempre più soldi ai cittadini, non lo
hanno capito, difendendosi dietro la demagogia e le rendite di posizione.
Nel
frattempo, il silenzio delle controparti, dopo le giornate di mobilitazione
nazionale, ci ha confermato che alle imprese non piace rendere conto ai
Sindaci, non piace il contratto collettivo nazionale e il sistema delle tutele
e dei diritti; senza tutto ciò il profitto viene meglio, sempre maggiore e
senza impegno.
Almeno
sono sinceri, quando affermano che il sistema delle agibilità sindacali e delle
relazioni sindacali vanno aboliti. Nella loro idea di democrazia e del lavoro,
il sistema della rappresentanza sindacale è solo un vecchio strumento che
appartiene al passato e poco ha che fare con il loro pensiero sul lavoro: solo
merce.
Loro
di certo non sono interessati a migliorare i turni e i pesantissimi carichi di
lavoro: è meglio appaltare tutto alla cooperazione sociale, applicare altri
contratti nazionali molto meno onerosi con “sindacalisti” più
consenzienti e poter licenziare liberamente.
Parlano
ipocritamente di contratto industriale, ma pensano intimamente al rapporto di
lavoro e alle relazioni di stampo medievale.
Noi
tutti non torniamo più indietro e la sfida della modernizzazione – tabù per le
imprese -, che parla ancora di ciclo integrato dei rifiuti, tutele per i
lavoratori, crescita delle aziende, qualità ambientale e tariffe contenute per
i cittadini, è ancora attuale e necessaria.
La
mobilitazione generale va avanti ad oltranza; e la storia di questo settore,
come sempre, sarà frutto delle idee e della determinazione di centomila
lavoratrici e lavoratori. Alle imprese poco importa: tanto a pagare sono sempre
i cittadini e i lavoratori!
Lo
sciopero nazionale sarà per due giorni consecutivi nelle intere giornate di
lavoro di lunedì 11 e martedì 12 luglio 2016, per tutti i turni di lavoro con
inizio nelle medesime giornate.
Il
nostro obiettivo è migliorare i turni e i pesantissimi carichi di lavoro,
migliorare le regole sugli appalti e sui passaggi di gestione, ampliare le
garanzie sulla salute e sulla sicurezza, evitare il potere discrezionale sui
licenziamenti facili e garantire il giusto salario.
Come
abbiamo già detto più volte, i lavoratori e le lavoratrici del settore sono
degli indomabili riformisti e alla fine avranno ragione sulla parte più
reazionaria del settore rappresentata dalle imprese.
Nel
ricordarvi gli appuntamenti dei Coordinamenti nazionali, del 28 giugno a
Bologna (regioni del nord, Toscana, Umbria e Marche) in via Milazzo n°16 presso
la sede CISL/sala Bondioli alle ore 10.00 e il 30 giugno a Napoli (regioni del
sud, Lazio, Abruzzo e Sardegna) in via Torino 16 presso la CGIL/sala Federico
alle ore 10.00, vi alleghiamo la nota da spedire a tutte le imprese per la
sospensione immediata delle relazioni sindacali fino al rinnovo del CCNL.
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL
Basile/Cenciotti Paniccia/Curcio Odone/Modi Verzicco/D’albero
VOLANTINI DELLO SCIOPERO
Ci pervengono negli ultimi giorni richieste di chiarimenti
circa i ricorsi annunciati contro il bando dei 500 funzionari, anche a seguito
di un annuncio di colleghi di altra sigla sindacale che hanno dichiarato di
avviare un ricorso avverso l’esclusione dell’obbligo, o presunto tale, di
garantire una quota di riserva ai lavoratori interni.
Al riguardo e onde evitare malintesi precisiamo subito che i
nostri Uffici legali sono a disposizione dei lavoratori nostri iscritti per
valutare la percorribilità dei ricorsi proposti.
Ma, sempre per evitare
equivoci, noi pensiamo che un ricorso incentrato su questo tema abbia in ogni
caso, anche in caso di esito favorevole, scarsi o nulli effetti sul bando.
Ricordiamo che questo bando nasce da una norma in deroga alle vigenti normative
in tema di assunzioni e che in ogni caso il fatto che non sono stati posti a
bando tutti i posti in area terza mantiene la riserva dei posti dall’interno.
Oltre queste nostre legittime perplessità, il problema a nostro avviso è molto
semplice: anche se le nostre perplessità fossero non corrette e un ricorso di
tale fattispecie avesse successo, ricordiamo a tutti che l’art.24 del D. Lgs
150 prevede che in caso di emanazione di concorso pubblico si dispone la
riserva dei posti ai lavoratori interni in numero non superiore al 50% dei
posti messi a concorso. Questo significa che anche un solo posto destinato ai
lavoratori interni soddisfa le previsioni della norma. Inoltre vi alleghiamo
una nota di uno degli Uffici legali della CGIL che contiene alcune indicazioni
in ordine alla impugnabilità dei bandi di concorso nella quale si precisa quali
possono essere le fattispecie impugnabili immediatamente, ovvero all’atto di
emanazione del bando.Ve lo giriamo perchè si comprenda quanto poi non sia così
semplice addentrarsi nelle massime giurisprudenziali, e in particolare rispetto
alle condizioni di impugnabilità dei bandi quando questi non presuppongono un
pregiudizio al diritto di partecipazione e quando questi possano determinare
una lesione successiva. ovvero alla conclusione delle procedure selettive in
ordine al mancato riconoscimento di clausole e/o titoli preferenziali. Questo
significa, ad esempio, che la mancata previsione dei posti destinati agli
interni di per sè non implica una esclusione dalle possibilità di
partecipazione al bando così come la mancata previsione di punteggi per gli
anni di servizio prestati. Quindi tali ricorsi, nel caso in cui si possa
verificare la loro percorribilità, possono essere presentati quando il bando ha
dispiegato i suoi effetti applicativi e non prima. Lo scriviamo non per amore di
polemica verso altri che legittimamente hanno opinioni differenti, ma solo
perchè noi non vogliamo partecipare a questa gara dei ricorsi che riteniamo
materia esclusiva di legali.
Noi abbiamo un altro compito e abbiamo Uffici
legali su tutto il territorio che, per convenzione, hanno l’obbligo di
valutare, prima di assumere i patrocini delle vertenze, la percorribilità delle
istanze proposte dai lavoratori e ribadiamo che questo sistema è pensato
esattamente per impedire che i lavoratori possano sprecare soldi, aspettative
ed energie in vertenze a perdere. Uffici Legali che, ricordiamolo, sono a
disposizione, per le sole consulenze legali, gratuitamente per i nostri
iscritti.
Claudio Meloni
FP CGIL Mibact
Archivio
selezionato:
Massime
Autorità: T.A.R. Roma sez. II
Data: 04/03/2011
n. 2018
Parti: G.D. C. Com. Roma e
altro
Fonti: Foro amm. TAR 2011, 3, 869
(s.m)
Classificazioni: CONCORSI A PUBBLICI IMPIEGHI
– Bando di concorso – impugnabilità
Concorsi
a pubblici impieghi – Bando di concorso – Impugnabilità – Clausole
immediatamente impugnabili – Individuazione – Clausole relative alla
valutazione dei titoli e all’attribuzione dei punteggi –
Immediata lesività – Esclusione.
L’onere dell’immediata impugnazione
degli atti generali contenenti le prescrizioni disciplinanti una procedura
selettiva (gara o concorso pubblico) si manifesta esclusivamente quando le
prescrizioni della lex specialis che si ritengono illegittime e che
pregiudicano la posizione del concorrente (o dell’aspirante tale, per meglio
dire) impediscano di fatto la sua partecipazione tanto che, se l’interessato
presentasse la relativa domanda, il soggetto procedente non potrebbe che
escluderlo dalla selezione. L’onere di immediata impugnazione delle norme
disciplinanti la partecipazione ad una procedura selettiva deve, quindi, essere
assolto con riguardo a quelle sole disposizioni concernenti i requisiti
soggettivi di partecipazione e a quelle che integrano un’immediata preclusione
alla partecipazione, ossia a quelle clausole che ledano immediatamente e
direttamente l’interesse sostanziale del soggetto che ha chiesto di partecipare
alla procedura concorsuale. Ogni diversa questione inerente all’applicazione
delle norme regolamentari generali, così come l’impugnazione di norme del bando
che, pur potendo considerarsi immediatamente lesive non siano peraltro
univocamente chiare e vincolanti, può e deve essere proposta unitamente agli
atti che di esse fanno applicazione, dal momento che sono questi ultimi ad
identificare in concreto il soggetto leso dal provvedimento e a rendere attuale
e concreta la lesione della sua situazione soggettiva. Da ciò deriva che non
sussiste attualità dell’interesse a ricorrere allorché si controverta in ordine
a disposizioni di un bando di concorso non immediatamente lesive, quali la
valutazione dei titoli e l’attribuzione di punteggi.
Utente: monta8286 MONTALDO PAOLO MARIA E KATIA ENEI –
STUDIO LEG.
ASS. – www.iusexplorer.it –
13.06.2016
Roma,
25 giugno
“Dopo l’impegno assunto ieri dalla ministra della Pubblica
Amministrazione, Marianna Madia, ci aspettiamo a breve lo stesso dal
ministro degli Interni, Angelino Alfano: l’avvio di un confronto per il
rinnovo del contratto per i corpi di polizia e soccorso a ordinamento
civile”. Ad affermarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil,
Salvatore Chiaramonte.
Per il dirigente sindacale “il vincolo
assunto ieri dalla ministra della Pa deve essere un obbligo anche per il
Viminale. Non ci sono più impedimenti e non ci sono più scuse: bisogna
avviare le trattative per il rinnovo dei contratti. Per questo chiediamo
al ministro Alfano – precisa Chiaramonte -, data la specificità, di
dare per quanto gli compete seguito agli impegni assunti dalla sua
collega di governo fissando una data precisa: ci sono le condizioni per
avviare subito il confronto e riconoscere un diritto ai corpi di polizia
e soccorso ad ordinamento civile, a partire da un dato, ovvero la messa
a regime del bonus fiscale”.
Una richiesta, questa della Fp
Cgil, “che metteremo al centro dell’Assemblea nazionale dei quadri e
delegati Cgil dei Corpi di Polizia di Stato, Penitenziaria, Forestale,
Finanza e Vigili del Fuoco, in programma lunedì 27 giugno a Roma presso
la sede nazionale della Cgil in corso d’Italia 25 a partire dalle ore
11”.
In allegato il programma dell’Assemblea nazionale quadri e delegati Cgil lunedì 27 giugno
In ragione di quanto comunicato da codesta direzione generale nell’ambito della riunione svolta lo scorso 21 Giugno sul tema in oggetto, si chiede di conoscere la determina con la quale è stato costituito il FUA 2015, parte fissa e parte variabile, atteso che tale atto obbligatorio per codesta amministrazione è oggetto di puntuale informativa alle rappresentanze sindacali del personale.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Ministero Difesa
Francesco Quinti
Roma, 24 Giugno 2016
Al Ministero per la
Semplificazione
e la Pubblica
Amministrazione
Dipartimento della Funzione
Pubblica
Al Ministero
dell’Economia e delle Finanze
Dipartimento del Tesoro
Ragioneria Generale
dello Stato
All’ Ispettorato
Generale per gli Ordinamenti del Personale
e
l’Analisi dei Costi
del lavoro Pubblico (IGOP)
Al Ministero della
Difesa
I° rep. Personale Stato Maggiore Difesa
A ISPEDIFE
All’ O.I.V.
Alle Commissioni difesa di Camera e Senato
e,
per conoscenza
Al Direttore della Direzione Generale del
Personale
civile della difesa
Rif. lettera Persociv M_D GCIV 0067633 del 30.10.2015
lettera Persociv M_D GCIV REG2016 0033414 26-05-2016
Prosecuzione: lettera Fp Cgil del 14/07/2016
R o m a
Oggetto: Ministero Difesa – Consegnatario per debito di
Vigilanza ed impiego dei dipendenti in
mansioni non previste
dalle categorie legali di
inquadramento (art. 2095 c.c.).
La Fp Cgil
considera per lo meno discutibile quanto assunto dalla direzione generale del
personale civile dell’amministrazione della difesa al quarto capoverso della
lettera in riferimento (che ad ogni buon fine si allega), secondo
l’interpretazione della quale i dipendenti civili del Ministero della difesa
possono effettuare qualunque attività venga loro richiesta, sempre che tali
incombenze non risultino vietate dalle declaratorie del profilo di
appartenenza.
continua a leggere… apri il documento pdf allegato
24.06.2016 – Inutili gli sforzi prodotti in questi mesi nel chiedere il rispetto delle corrette relazioni sindacali e dar seguito a quanto disposto in fase di procedura di raffreddamento con il Direttore Centrale per la Formazione sull’organizzazione del lavoro.
Il Dirigente delle SCA oltre ad autorizzare festini a Torvajanica concerti musicali e garantire lo status quo, non intende rimettere mano ad una organizzazione, quella delle Scuole, inadeguata e inefficace.
In allegato la dichiarazione dello stato di agitazione promosso da Cgil e Uil e quello precedentemente indetto nel novembre 2015