Siglato l'accordo sui lavoratori ex RID

F.P. CGIL   CISL FP    UIL PA    RdB    PI FLP

A tutte le lavoratrici e i lavoratori
dell’ex RID

Comunicato sindacale

Questa mattina si è svolto il previsto incontro tra Amministrazione del Ministero Infrastrutture ed OO.SS.
In tale occasione è stato siglato da tutte le OO.SS. l’accordo che alleghiamo.
Viste le note difficoltà, il lungo ritardo nella risoluzione della vertenza ed in considerazione del fatto che l’Amministrazione non ha ancora ricevuto i pareri richiesti (IGOP- Funzione Pubblica), si ritiene il documento sottoscritto un ottimo risultato che permette da un lato l’immediato pagamento di quanto in sospeso e dall’altro, nelle more del perfezionamento del definitivo inquadramento, il mantenimento di tutte le disposizioni contrattuali spettanti a tutto il personale dell’ex RID compresi i comandati.
Verificheremo l’applicazione di quanto stabilito, cominciando dalla rapida definizione delle procedure di riqualificazione, come previsto dall’accordo del giugno u.s.
Roma, 9 aprile 2008

F.P. CGIL    CISL FP    UIL PA     RdB            PI FLP
Francesca    Eugenio     Roberto    Lorenzo       Antonio
De Rugeriis  Minici        Papi         Piangatelli    De Venere

 
 

Ricorso Cgil-medici: Aborto, il Tar ferma la Lombardia

 
Si pubblica l’articolo del Corriere della Sera, che riguarda la sospensione delle linee guide della Regione Lombardia che abbassavano a 22 settimane il limite per l’aborto terapeutico, in seguito ad un ricorso presentato dalla CGIL e da un gruppo di medici.
 

Chiarimenti sui criteri delle graduatorie B1 C1

 

Roma, 07/05/2008

Al Segretario Generale dell’Avvocatura dello Stato
Avv. Ruggero Di Martino – SEDE

Sono stati pubblicati sulla rete intranet i punteggi finali riportati dai partecipanti alle procedure interne di riqualificazione per l’accesso alle posizioni economiche B1 e C1.
Come certamente sarà noto anche a Lei, ormai da giorni si stanno rincorrendo voci, anche contraddittorie, sui criteri con cui siano state formulate le graduatorie definitive: è infatti nota la disposizione contenuta nella legge Finanziaria, che vincola al 30/04/2008 la presentazione agli organismi competenti del decreto di approvazione della graduatoria. E’ evidente che tali voci creano ansia e preoccupazione tra i lavoratori.
Pertanto, segnaliamo l’opportunità che l’Amministrazione chiarisca a tutti le modalità di formulazione delle graduatorie (per la posizione economica B1 e C1), così che risultino destituite di qualsiasi fondamento interpretazioni ed illazioni diverse dalla realtà dei fatti, e si ristabilisca il necessario clima di serenità all’interno dell’Istituto.
Distinti saluti.

LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL AVVOCATURA DELLO STATO
                   (Claudio Coltorti) (Vincenzo Malatesta) (Roberta Proietti)

 

Assemblea nazionale del Ministero delle Infrastrutture

 
E’ convocata per il giorno 03 giugno p.v., alle ore 10:30, presso la sala “Azzurra” del Centro Nazionale Fp Cgil di Via L.Serra, 31 – l’Assemblea nazionale degli iscritti e degli eletti nelle RSU del Ministero delle Infrastrutture ( no Trasporti ), con il seguente O.d.G :
– Profili professionali;
– Problematiche organizzative;
– Eventuali e varie.
Le strutture Regionali e territoriali sono pregate di favorire la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.

Roma, 23 maggio 2008

p. FPCGIL M.ro p.
Gianni Massimiani
 
FPCGIL Funzioni Centrali
Vincenzo di Biasi

 
 

Comunicato su ipotesi di piattaforma contratto integrativo

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Ipotesi di piattaforma del Contratto Integrativo del Ministero della P.I.

Abbiamo predisposto con CISL e UIL l’ipotesi di piattaforma del CCNI di Ministero.
Avviamo la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Pubblica Istruzione, consapevoli che si tratta a di una ipotesi che, recependo gli istituti previsti dal contratto di lavoro del comparto Ministeri, introduce notevoli innovazioni soprattutto per quanto riguarda il nuovo ordinamento del personale ed il sistema di valutazione.
Come FP CGIL siamo convinti che, partendo dalla contrattazione con l’Amministrazione su tali materie, sarà inevitabile affrontare la vera questione che ci troviamo di fronte: la necessità di dare a quest’Amministrazione un’organizzazione del lavoro moderna e funzionale alle richieste dell’utenza e rivalutare le professionalità esistenti, non mortificandole come accade da tempo.
Predisporre nuovi profili professionali, per esempio, significa anche stabilire il ruolo e le funzioni dei nostri uffici centrali e periferici, sapendo che comunque va sciolto il nodo dell’attuazione del titolo V della Costituzione per quanto riguarda le competenze relative all’istruzione.
Individuare criteri di valutazione da parte dell’utenza sull’efficacia ed efficienza delle attività svolte dal personale vuol dire anche mettere gli Uffici e le persone in condizione di essere valutate, attraverso il reperimento delle risorse necessarie, tenendo conto che, a seguito del blocco delle assunzioni, l’età media del personale cresce di anno in anno, il numero di pensionamenti è fra i più alti del comparto, la scopertura di organico, soprattutto al nord, è ormai intorno al 50% e le risorse economiche del FUA subiscono costanti diminuzioni.
Oltre all’ipotesi di piattaforma alleghiamo anche il documento sempre unitario che ne sintetizza i contenuti e illustra gli obiettivi che intendiamo perseguire.
Una ampia consultazione che ci consenta di presentare una piattaforma condivisa con le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero è il nostro primo obiettivo.
Speriamo, nel frattempo, di affrontare con il nuovo vertice politico amministrativo anche le altre questioni.
A tale proposito, sul corso concorso per il passaggio dall’ex area B alla ex posizione economica C1, siamo stati convocati dall’Amministrazione martedì 17 giugno. Subito dopo l’incontro, che speriamo sia preliminare alla pubblicazione del bando sulla Intranet, anche alla luce delle ultime novità che ci fornirà l’Amministrazione, daremo ampia informativa sulle modalità di svolgimento del corso concorso.
Roma, 16 giugno 2008

FP CGIL P.I.
Angelo Boccuni

 
 

Caso Englaro, per i medici inaccettabile diktat regionale

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

 
E’ sorprendente la posizione dell’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia che nega la possibilità per i medici di sospendere l’idratazione e l’alimentazione artificiale del paziente in quanto verrebbero meno ai loro obblighi professionali e di servizio.

Le sentenze vanno applicate nel rispetto della legge, e comunque il medico non può e non deve essere costretto dalla burocrazia regionale a ostinarsi in trattamenti dignostici e terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento della qualità della vita, anche tenendo conto delle volontà del paziente.

E’ inaccetabile che una Regione obblighi i medici a violare decisioni giudiziare e a comportamenti che contrastano con il codice dentologico, calpestando l’autonomia professionale.

Comunicato unitario incontro di oggi

A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI

Si è svolto in data odierna il primo incontro, nell’ambito della concertazione chiesta dalle OO.SS., sulla proposta di Ordinamento dei Servizi dell’Ente di cui alla precedente informativa del 29 settembre u.s…

 
 

Comunicato Referendum

 

 
CONTRO LA REGOLA DEL CAOS

Una grande velocità sta improntando l’azione dell’Amministrazione al Mef, almeno in quelle che sembrano “nuove cattive abitudini”.

Avevamo nutrito (infondate) speranze che l’Amministrazione, soprattutto per la parte politica, volesse enunciare la sua strategia organizzativa, all’interno del Ministero dell’Economia e Finanze.

Invece, in modo perfettamente coerente con l’intera azione esplicata dal Governo, al Mef si ascoltano (con qualche insofferenza) le osservazioni dei Sindacati.

Poi, senza tanti fronzoli (informativi), si varano i provvedimenti. Così è stato, ad esempio, per l’ipotesi di decreto, in tema di ristrutturazione centrale del Ministero.

Ancora in qualche Università, alcuni professori, in tema di riorganizzazione aziendale, spiegano (dobbiamo ritenere insensatamente) che le ristrutturazioni si fanno con la condivisione di tutti i soggetti interessati.

Nulla di tutto ciò.

Nonostante qualche modesta (ma apprezzabile) attenzione volta al personale (come l’aver sostanzialmente allineato nei pagamenti del 165 gli uffici centrali e periferici), nelle questioni di “impostazione politica” viene manifestato fastidio, insofferenza, fretta.
L’Accordo sottoscritto il 2 ottobre 2008 (per il pagamento del comma 165, relativo al 2007) ancora attende la sua piena applicazione (per esempio in tema di L. 104), per dubbi derivanti dalla possibile applicazione della L. 133.

Ci chiediamo come possa sussistere il dubbio che (e se) nel 2007 possano valere le regole della legge di cui sopra (entrata in vigore nel II semestre 2008).

Ancora, ci chiediamo come possa continuare questa ormai pluriennale tradizione, secondo la quale si discute del FUA dell’anno (precedente) nel nuovo anno (successivo).

La stessa persona(lità) politica che teorizza circa il “fannullonismo” pubblico, nei fatti poi non si scompone in presenza di una produttività pianificata l’anno successivo al verificarsi della stessa.

Ma in quale azienda si formula il piano di lavoro successivamente alla produzione di riferimento?

Vorremmo inoltre riaprire il confronto sui percorsi di carriera, sulle selezioni interne in eterno stand by, rispetto a ristrutturazioni che sono in realtà drastiche riduzioni di spese e personale.
Davvero dovremmo applaudire a chi dice di voler innalzare l’età pensionabile e contemporaneamente pensiona anche prima dei sessant’anni, davvero dovremmo ringraziare chi, invece di controllare la produzione, enuncia la premiazione della stessa, tagliando contemporaneamente il 25% del reddito annuo, davvero dovremmo gettare via sperimentazioni fatte sulla valutazione ed accettare quale unico metro la discrezionalità?

Tutto (nel pubblico impiego) viene oggi vissuto come (e con) fastidio dalla controparte: i dispositivi contrattuali, la malattia, le tutele.

Così, in nome delle “pari opportunità” lavorative, si sta progressivamente azzerando (nel linguaggio della controparte si dice migliorare e flessibilizzare) un patrimonio di conquiste, costruito in decenni.
Ma davvero quanto fatto, detto, sottoscritto fino a pochi mesi or sono era tutto sbagliato?
Ma davvero qualcuno ritiene di poter insultare e bollare i lavoratori del P.I. come fannulloni?
E’ sempre una brutta scelta demonizzare “l’altro”: ma non è una scelta da noi compiuta!

Noi non possiamo stare a guardare:

Il 9 e 10 febbraio la FP CGIL ha promosso un REFERENDUM:
Invitiamo quindi tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Mef a scegliere con il cuore e con la ragione, esprimendo un giudizio contrario al contratto stipulato il 23 gennaio 2009 tra Governo e Cisl, Uil e Confsal Unsa.
Non per demonizzare, ma per ottenere contratti che garantiscano il reale potere d’acquisto delle retribuzioni, per riottenere il salario accessorio estorto con legge, per avere nel 2010 un contratto e non una vacanza contrattuale, per impedire il salto dal precariato alla disoccupazione.

Roma, 4 febbraio 2009
 

p.Coord. nazionale FP CGIL Mef
D. Nola

 

 

Accordo Integrativo 2009

 

CRITERI FUA 2009: VALUTINO E DECIDANO I LAVORATORI
 

 
 

 

Comunicato

 
FACCE DI BRONZO

Esiste un piano di progetto chiamato “Mettiamoci la faccia” che ha come finalità quella di realizzare un sistema di acquisizione, elaborazione e rappresentazione, in tempo reale e continuo, dei pareri dei cittadini sul servizio ottenuto.
Il progetto, che dovrebbe esser figlio di un protocollo d’intesa tra il dipartimento della funzione pubblica e INPS, IPOST, ENPALS e UNIONCAMERE, avrebbe una breve fase sperimentale su alcune sedi (Catanzaro, Lamezia Terme, Aosta, Bologna, RM Tiburtino, Cagliari Terni e Trapani) per poi essere esteso a tutto il territorio nazionale.
Usiamo il condizionale perché di tutto questo l’Amministrazione non ne ha mai parlato.
Questo sistema dovrebbe funzionare attraverso l’installazione di macchinette, presso gli sportelli, dove l’utente potrà esprimere il proprio giudizio, sul servizio ricevuto, pigiando su tale strumento un emoticon (faccina):
buono normale cattivo

i dati verrebbero poi inviati a un database centralizzato.

Una cosa seria come la misurazione della soddisfazione dell’utenza viene di fatto affidata a 3 palle gialle che in genere trovano vita nei messaggini telefonici o nello scambio di e mail.

La faccia le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS la mettono quotidianamente allo sportello per cercare di dare un servizio il migliore possibile, nonostante, locali non idonei, procedure “incasinate”, circolari incomprensibili, norme che si susseguono ininterrottamente, nuovi compiti, personale sotto inquadrato, un’Amministrazione assente.

L’utenza non sempre è in grado di sapere e conoscere in quale realtà siamo costretti a lavorare e inevitabilmente scaricherà sui lavoratori le frustrazioni legate alle mancate risposte che in genere competono al Governo e non certo ai lavoratori dell’Istituto.
La social card insegna.

E poi…ma quanto costa questa sperimentazione???

I display con le faccine, il sistema informatico che dovrebbe far funzionare il tutto, che di certo verrà appaltato all’esterno, e tutta la gestione della faccenda quanto verranno a costare?

L’unica speranza di poter recuperare parte dei soldi per la contrattazione integrativa è legata ai risparmi di gestione e l’Amministrazione, invece, con la più bronzea delle facce, continua a spendere nell’ossequiosa corsa a Brunetta per la caccia al fannullone di turno.

A quando le ronde di pensionandi in giro per le nostre sedi?

Roma, 24 febbraio 2009
 
p.il Coordinamento Nazionale F.P. Cgil Inps
Oreste Ciarrocchi

 

Circolare per l'attribuzione formale delle mansioni superiori

 
 

Comunicato Unitario

A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI della FEDERAZIONE ACI

LUCCHESI ESCE ALLO SCOPERTO!!!
Finalmente chiarita la strategia: non dell’Ente ma contro l’Ente!

Informiamo le lavoratrici e i lavoratori dell’ACI che durante la mattinata odierna abbiamo appreso dalla dirigenza dell’Ente che il Presidente Lucchesi, durante l’incontro avuto oggi con l’On.le Lulli, ha presentato una sua proposta di privatizzazione dell’Ente che sarà formalizzata nel corso dell’Assemblea dei Presidenti che dovrebbe svolgersi il 12 giugno p.v.
Questa è la conferma delle preoccupazioni più volte manifestate dalle organizzazioni sindacali. Il nuovo scenario ci obbliga a rafforzare la nostra azione sindacale per la tutela dei posti di lavoro, della professionalità e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ACI, degli AC e delle società collegate e il servizio pubblico reso a favore dei cittadini.
Ribadiamo la nostra netta opposizione a qualunque progetto di privatizzazione dell’Ente, di svendita e baratto, non solo del patrimonio professionale e progettuale di migliaia di lavoratori, ma anche di quello economico, frutto di anni di sacrifici dei dipendenti e di investimenti di risorse pubbliche, svariati miliardi di euro. Ci sembrerebbe strano che, nonostante le denunce e le proteste del personale dell’ACI proprio contro la “privatizzazione strisciante” perseguita dal vertice politico dell’Ente, il governo presti ora più attenzione a chi ha già avuto la sfiducia di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’ACI, mettendone addirittura a repentaglio il futuro lavorativo.
Alla luce di questi nuovi fatti, vi riportiamo di seguito l’esito dell’incontro di ieri avuto con il relatore del ddl 2272/bis, On.le Lulli.
In piena coerenza con le posizioni ripetutamente e chiaramente assunte, in ogni sede, è stata rinnovata la richiesta di stralcio dell’intero capitolo V del ddl 2272/bis e l’apertura di un vero e serio confronto così come previsto dagli accordi sottoscritti dal governo con le parti sociali. Al contrario, le OO.SS. sono oggi costrette a confronti su tavoli informali, con tempi ristretti e senza garanzie.

L’On.le Lulli, ribadendo che non c’è disponibilità allo stralcio del Titolo V, ha dichiarato che:
* a tutt’oggi, dopo il dibattito in Commissione, sono ancora presenti varie ipotesi di riscrittura della norma; non vi è quindi un documento unico e dunque non è ancora in condizione di presentare il testo definitivo;
* il Governo intende perseguire l’obiettivo del superamento del Pra e l’introduzione di un’unica Banca dati;
* è disponibile a individuare soluzioni finalizzate a salvaguardare l’occupazione, la professionalità e il trattamento economico del personale Aci, nonché trovare soluzioni anche per i lavoratori di Acinformatica;
* non esiste una pregiudiziale del governo sul mantenimento o meno della natura pubblica dell’ACI ma demanda all’Amministrazione il compito di deciderne in merito.

A conclusione dell’incontro, l’On.le Lulli ha chiarito i termini tecnici dell’iter parlamentare: da martedì 29 maggio p.v. il ddl sarà in discussione alla Camera dei Deputati e si prevede che venga approvato entro la prima settimana di giugno p.v., con le eventuali modifiche apportate in Aula. Successivamente, la discussione sarà avviata al Senato della Repubblica.
L’On.le Lulli sarà disponibile a incontrare nuovamente le OO.SS. lunedì in tarda mattinata per presentare le sue proposte in una forma più definita.
Le scriventi OO.SS. si riservano di esprimere le proprie valutazioni solo dopo l’incontro con Lulli nel quale verificheranno nel merito la sostanza delle sue dichiarazioni e l’effettiva disponibilità del governo a difendere il lavoro e la professionalità dei dipendenti della Federazione ACI.
Roma 24/05/2007

FP CGIL ACI
FP CISL ACI
UIL PA ACI
RdB PI ACI
CISAL ACI
ASDACI
D. Priami
M. Semprini
S. Pagani
R. Sirano
L. De Santi
V. Pensa

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