06.06.2016 – Bari – Mancata consegna buoni pasto.
La situazione è divenuta ormai insostenibile, in quanto il personale é costretto da mesi ad anticipare contante, gravando sui bilanci familiari già risicati in un momento di seria difficoltà economica del paese.
Si chiede, pertanto, di accertare e risolvere tempestivamente eventuali problemi ostativi di ogni genere che impediscono puntualmente l’erogazione dei buoni pasto in tempo utile.
03.06.2016 – Caratteristiche tecniche dei caschi da intervento VFR 2009 PRO e guanti FIRE FLOW.
Caschi, appunto, come vengono chiamati in tutta Europa ed in buona parte del mondo.
L’Elmo è un’altra cosa …..
03.06.2016 – In allegato, l’informativa relativa al conferimento dei nuovi incarichi dirigenziali.
COMUNICATO STAMPA SMI – FP CGIL MEDICI – CISL MEDICI – UIL FPL MEDICI – SIMET
Roma, 3 giugno 2016 – “La lettera con la quale il Presidente del Comitato di
Settore Regioni-Sanità, Massimo Garavaglia, ha respinto le richieste di
modifica dell’Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di
medicina generale da parte del Ministero della Salute desta sconcerto e
preoccupazione, in primo luogo per l’assistenza notturna ai cittadini,
oltre che per gli stessi medici operanti nella guardia medica, nel 118 e
nei pronto soccorso degli ospedali”. È quanto si legge in una nota di
Smi, Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet. “L’unica
concessione delle Regioni – proseguono – è che in particolari situazioni
la singola azienda sanitaria possa valutare l’attivazione del servizio
di continuità assistenziale anche oltre l’h16, aumentando anche le
diseguaglianza delle prestazioni, tra aziende/regioni più ricche e più
povere. Peraltro senza neanche volerlo chiaramente scrivere nello stesso
Atto di indirizzo ma affermando che sarà scritto nel nuovo articolato
della convenzione, senza che sia iniziata la trattativa. Siamo a sole
promesse, scarne e largamente insufficienti”.
“È come se – precisano Smi, Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet
-diversi sindacati, il Ministero della Salute, le associazioni dei
cittadini, tanti Comuni e i diversi parlamentari che hanno presentato
interrogazioni, abbiano tutti preso un abbaglio. Invece le Regioni, a
braccetto con un unico sindacato, imperterrite continuano a pensare che
nella stragrande maggioranza delle situazioni l’assistenza notturna sia
da demandare al 118 e ai pronto soccorso ospedalieri, superando la
stessa vigente legislazione che prevede l’H24. Ma la tutela della salute
dei cittadini dalla mezzanotte alle 8 della mattina non è una questione
che possono decidere da sole le Regioni con un sindacato medico,
seppure maggiormente rappresentativo nell’area della sola medicina
generale”.
“Il re è nudo. Si ponga fine al balletto delle lettere
e il Ministro Lorenzin e la politica si assumano le proprie
responsabilità. Invece, di proseguire sulla strada del grottesco e dei
pasticci in salsa nazional-regionale, non è più saggio resettare l’Atto
di indirizzo e ripartire da un sistema che già in gran parte funziona ?
Quindi aprire un tavolo di confronto, immediato e rapido, per potenziare
la continuità dell’assistenza per i cittadini sull’h24, valorizzare la
medicina di iniziativa, di gruppo e in rete, puntare sul ruolo unico
declinato con il tempo pieno, non come impostato ora. Ma soprattutto
bisogna evitare di confondere i ruoli e di far operare
inappropriatamente il sistema di emergenza e urgenza, già in affanno e
di scaricare il tutto sul Pronto soccorso, già con pochi medici, spesso
anche precari. Quindi mettere in sicurezza le postazioni di guardia
medica. Ultima domanda: ma scegliere il buonsenso non è fare la cosa
giusta per una buona sanità?”, concludono Smi, Fp Cgil Medici, Cisl
Medici, Uil Fpl Medici e Simet.
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COMUNICATO STAMPA
SMI – FP CGIL MEDICI – CISL MEDICI – UIL FPL MEDICI – SIMET
Roma, 3 giugno 2016
“La lettera con la quale il
Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Massimo Garavaglia,
ha respinto le richieste di modifica dell’Atto di indirizzo per il
rinnovo della convenzione di medicina generale da parte del Ministero
della Salute desta sconcerto e preoccupazione, in primo luogo per
l’assistenza notturna ai cittadini, oltre che per gli stessi medici
operanti nella guardia medica, nel 118 e nei pronto soccorso degli
ospedali”. È quanto si legge in una nota di Smi, Fp Cgil Medici, Cisl
Medici, Uil Fpl Medici e Simet. “L’unica concessione delle Regioni –
proseguono – è che in particolari situazioni la singola azienda
sanitaria possa valutare l’attivazione del servizio di continuità
assistenziale anche oltre l’h16, aumentando anche le diseguaglianza
delle prestazioni, tra aziende/regioni più ricche e più povere. Peraltro
senza neanche volerlo chiaramente scrivere nello stesso Atto di
indirizzo ma affermando che sarà scritto nel nuovo articolato della
convenzione, senza che sia iniziata la trattativa. Siamo a sole
promesse, scarne e largamente insufficienti”.
“È come se –
precisano Smi, Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet
-diversi sindacati, il Ministero della Salute, le associazioni dei
cittadini, tanti Comuni e i diversi parlamentari che hanno presentato
interrogazioni, abbiano tutti preso un abbaglio. Invece le Regioni, a
braccetto con un unico sindacato, imperterrite continuano a pensare che
nella stragrande maggioranza delle situazioni l’assistenza notturna sia
da demandare al 118 e ai pronto soccorso ospedalieri, superando la
stessa vigente legislazione che prevede l’H24. Ma la tutela della salute
dei cittadini dalla mezzanotte alle 8 della mattina non è una questione
che possono decidere da sole le Regioni con un sindacato medico,
seppure maggiormente rappresentativo nell’area della sola medicina
generale”.
“Il re è nudo. Si ponga fine al balletto delle lettere
e il Ministro Lorenzin e la politica si assumano le proprie
responsabilità. Invece, di proseguire sulla strada del grottesco e dei
pasticci in salsa nazional-regionale, non è più saggio resettare l’Atto
di indirizzo e ripartire da un sistema che già in gran parte funziona ?
Quindi aprire un tavolo di confronto, immediato e rapido, per potenziare
la continuità dell’assistenza per i cittadini sull’h24, valorizzare la
medicina di iniziativa, di gruppo e in rete, puntare sul ruolo unico
declinato con il tempo pieno, non come impostato ora. Ma soprattutto
bisogna evitare di confondere i ruoli e di far operare
inappropriatamente il sistema di emergenza e urgenza, già in affanno e
di scaricare il tutto sul Pronto soccorso, già con pochi medici, spesso
anche precari. Quindi mettere in sicurezza le postazioni di guardia
medica. Ultima domanda: ma scegliere il buonsenso non è fare la cosa
giusta per una buona sanità?”, concludono Smi, Fp Cgil Medici, Cisl
Medici, Uil Fpl Medici e Simet.
03.06.2016 – Pubblichiamo un Comunicato stampa congiunto nel quale si ribadisce la completa disapprovazione riguardo ai tagli della Regione per la Campagna Antincendi Boschiva 2016
01.06.2016 – Anche seguito di una serie di segnalazioni pervenute dal territorio, abbiamo ritenuto necessario chiedere un incontro urgente per discutere i numeri e i criteri adottati dall’Amministrazione sulla Circolare di Mobilità Vigili del Fuoco non specialisti
01.06.2016 – In allegato le promozioni a Dirigente Superiore e Primo Dirigente deliberate nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 31.05.2016.
01.06.2016 – Circolare ONA – Assicurazione sanitaria.
Nei giorni scorsi abbiamo inviato una richiesta d’incontro
all’Amministrazione, evidenziando che i bandi
relativi alle procedure per gli sviluppi economici all’interno
delle aree sono discordanti dall’accordo
sottoscritto . In particolare abbiamo evidenziato che
la disposizione contenuta nell’art.6 del bando ( il
dipendente che non effettui, per qualunque motivo, l’esame
finale è escluso dalla procedura) non
è
contemplata, né disciplinata dall’accordo. Per essere
chiari, riteniamo che sia illegittimo escludere dalla
graduatoria un lavoratore che per motivi personali o
di salute, non può partecipare alla prova finale.
Altro punto del bando che abbiamo chiesto di rivedere,
in quanto non previsto dall’accordo, è l’istituzione
di una commissione che avrà il compito di definire i criteri
per l’assegnazione di ulteriori 18 punti oltre i 12
della formazione garantiti a tutti i lavoratori.
Infatti, il termine “criteri” fa supporre che le domande
non
abbiano tutte lo stesso peso e che potrebbero essere
assegnati alle singole risposte punteggi differenti:
sarebbe una palese e ingiustificata violazione dell”accordo
sottoscritto.
Tutti i lavoratori sanno che i bandi o le circolari
esplicative devono rispettare pedissequamente gli accordi:
non sono ammessi atti unilaterali o libere
interpretazioni. Pertanto suscita sconcerto che un’organizzazione
sindacale non comprenda tale principio, su cui si
basano le corrette relazioni sindacali: chiedere il rispetto
degli accordi firmati è il minimo che un sindacato
serio debba fare. Se poi il
coordinamento UIL PA del
MEF confonde l’accordo con il bando è un problema suo,
è dimostrazione di scarsa conoscenza del
significato delle parole.
Lo abbiamo scritto nei nostri precedenti comunicati,
ma riteniamo utile ribadire che la motivazione
principale che ci ha portato a sottoscrivere l’accordo
riguarda esclusivamente il fatto che:
1) dal 1 gennaio 2016, 6.390 lavoratori, circa il 65%
del personale, passeranno di fascia economica.
2) dal 1 gennaio 2017 passeranno i restanti 3. 588,
circa 35% .
Per quanto riguarda la “famigerata” formazione,
ricordiamo che 12 punti verranno assegnati a tutti i
lavoratori che seguiranno il percorso formativo, gli
altri 18 secondo il numero di risposte esatte. Questo
significa che nel caso un lavoratore sbagliasse tutte
le risposte, il suo punteggio finale sarà dato
esclusivamente dalla
somma dell’esperienza maturata ( max 30 punti), dal titolo di studio( max 30 ),
e dai
12 punti della formazione. Forse il coordinatore di
UIL PA del MEF non ha letto con attenzione l’accordo,
altrimenti avrebbe compreso che il blocco delle 15
risposte esatte per essere ammessi alla graduatoria
finale, come proposto inizialmente dall’Amministrazione
che avrebbe, in questo caso si, trasformato la
formazione in un concorso, non è previsto nell’accordo
finale. Il lavoratore ha la libertà di sbagliare tutte
le risposte, senza per questo essere penalizzato nel
punteggio ed escluso dalla progressione economica.
Ricordiamo altresì che la formazione con esame finale
è il terzo criterio previsto dal CCNL . E’ ovvio che
per essere utilizzato deve essere omogeneo: non
possono essere utili per le progressioni economiche i
moduli formativi svolti nel corso dell’ anno con
diversi gradi di complessità, di durata e di valutazione da
parte delle varie commissioni esaminatrici. Questo
tipo di formazione determinerebbe delle discriminazioni
inaccettabili, in quanto non ne garantirebbe l’oggettività
, fondamentale per assicurare pari opportunità a
tutti i lavoratori.
Abbiamo già scritto nei nostri precedenti comunicati
che l’alternativa alla formazione sarebbe la
valutazione del dirigente: infatti gli organi di
controllo ( IGOP e Dipartimento della Funzione Pubblica)
stanno imponendo a tutte le Pubbliche Amministrazioni
l’ applicazione di criteri selettivi . Basterebbe
uscire dal cortile di via XX Settembre per capire cosa
sta avvenendo nelle altre pubbliche Amministrazione e
le difficoltà che tutte le OO.SS stanno incontrando nel
chiudere gli accordi, se si vuole avere una visione
confederale del problema.
Roma 1 giugno 2016
CGIL FP Nazionale
Luciano Boldorini
30.05.2016 –
Al Capo Dipartimento
Vigili del Fuoco,Soccorso Pubblico e Difesa CivileDott.
Francesco Antonio MUSOLINO
Al Capo del CNVVF
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI
Al Direttore Centrale per la Formazione
Dott. Ing. Emilio OCCHIUZZI
Al Responsabile dell’Ufficio III:
Relazioni SindacaliDott.
Darco PELLOS
Oggetto: DCF invio bozze circolari – Richiesta incontro.
Egregi,
in relazione alle bozze di Circolari inviate con nota n° 0007255 del 30.05.2016, si richiede di effettuare urgentemente uno specifico incontro al fine di rappresentare al meglio le nostre osservazioni sulle tematiche in questione.
Distinti saluti.
F.P. CGIL VVF F.N.S. CISL SICUREZZA UIL NAZ. VVF
Danilo Zuliani Pompeo Mannone Alessandro Lupo