OLTRE TRE MILIONI DI DIPENDENTI PUBBLICI NON SONO CITTADINI ITALIANI
Negli ultimi giorni e nelle ultime ore abbiamo ascoltato il balletto delle dichiarazioni di esponenti del governo e della maggioranza tendenti a rassicurare sul fatto che con la manovra economica da 24 miliardi non sarebbero state messe le mani nelle tasche dei cittadini italiani.
Dalle notizie che pervengono, visto che a tutt’oggi non è ancora uscito alcun documento ufficiale da parte del governo, dobbiamo dedurre, considerato che l’unico punto non in discussione all’interno della maggioranza governativa è l’intervento sugli statali, che i lavoratori pubblici non siano cittadini italiani PERCHE’ A NOI LE MANI IN TASCA GIA’ LE HANNO MESSE E CONTINUANO A METTERCELE.
E’ utile ricordare ai lavoratori che con il DL 112/2008 (poi L.133/2008) il salario accessorio è stato decurtato del 20% e che quelle risorse sono state reintegrate solo in parte e che probabilmente non saranno più recuperate.
Ora si sta procedendo al congelamento dei contratti per quattro anni (2010/2013), la massa salariale, compreso il trattamento accessorio e gli sviluppi economici, non potrà superare il livello, già basso, del 2009. Misura questa ancora più vessatoria nei confronti dei dipendenti pubblici perché non dovrà essere conteggiata nella manovra in quanto si tratta di risorse non ancora stanziate.
Il congelamento dei contratti significa mettere le mani nelle tasche dei lavoratori perché con l’inflazione che aumenta, il potere d’acquisto degli stipendi scende e se non si adeguano i salari attraverso i rinnovi contrattuali c’è una pesante perdita di reddito.
Con la manovra si fa ancora più difficile la situazione dei lavoratori precari della nostra amministrazione, infatti è prevista la decurtazione del 50% dei contratti in essere sia di lavoro interinale sia a tempo determinato. Con questa operazione si impedisce una eventuale percorso, sul quale si stava lavorando, di stabilizzazione poichè il ministero dovrà procedere ai licenziamenti.
Misura drammatica questa per i 650 lavoratori a tempo determinato che operano nel settore immigrazione, che oltre ad incidere sulla loro vita e su quella delle loro famiglie, mette a serio rischio la tenuta dei servizi al pubblico che questi lavoratori offrono.
Torneremo ad avere le file notturne davanti agli sportelli immigrazione? Si riallungheranno i tempi per il rilascio dei permessi di soggiorno, dei rinnovi, dei ricongiungimenti familiari? Riempiremo di nuovo gli uffici immigrazione delle questure con personale di polizia distogliendolo dai compiti istituzionali di controllo del territorio e prevenzione del crimine?
Nella manovra, nel maldestro tentativo di riequilibrare le iniquità sociali che comporta introducendo misurie irrisorie per il contenimento del costo della politica, c’è un altro provvedimento che potrebbe riguardare il personale della nostra amministrazione: il taglio delle province al di sotto dei 220mila abitanti, senza alcuna idea condivisa di riforma della presenza dello Stato sul territorio. Le province tagliate, con l’esclusione di quelle che fanno parte di regioni a statuto speciale e (guarda il caso!) quelle che confinano con Stati stranieri, saranno 9.
La conseguenza di questo atto potrebbe essere che abrogato l’ente provincia, si potrebbe cancellare anche la Prefettura, ed il personale impiegato presso tali uffici come sarà tutelato? Dove potrà essere riallocato? Si dovrà procedere ad un piano di mobilità straordinaria?
Inoltre i costi di questa manovra continueranno a pagarli i dipendenti pubblici con il blocco totale del turn over e, quindi, con il blocco generazionale della Pubblica Amministrazione, con la riduzione delle finestre di uscita per chi deve andare in pensione e con l’anticipazione dell’elevazione dell’età pensionabile delle donne che prevederà che già dal luglio 2011 il gradino salirà a 62 anni per arrivare già al gennaio 2016 all’età di 65 anni.
Da ultimo, pagheremo i costi di una crisi che non hanno creato i lavoratori insieme a tutti gli altri cittadini che non sono evasori, grandi manager pubblici e privati, proprietari di barche di lusso o beneficiari di lussuosi appartamente acquistati a loro insaputa, attraverso l’ulteriore taglio di 13 miliardi agli enti locali che o ridurranno i servizi o saranno costretti ad aumentare le tasse locali.
NON SOLO CI HANNO MESSO LE MANI NELLE TASCHE E DIRETTAMENTE LE DITA NEGLI OCCHI MA VOGLIONO ANCHE IL NOSTRO SILENZIO MA NOI REAGIREMO METTENDO IN CAMPO TUTTE LE NOSTRE FORZE
CONTRO LA MACELLERIA SOCIALE DI QUESTO GOVERNO ORGANIZZIAMO LA NOSTRA MOBILITAZIONE
Roma, 26 maggio 2010
Il coordinatore nazionale FP–CGIL
Ministero dell’interno
Fabrizio Spinetti
Rinviata la riorganizzazione delle Direzioni provinciali di Trento e Bolzano.
Un parziale successo ottenuto grazie alla mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati.
E’ necessario continuare la mobilitazione per bloccare definitivamente la destrutturazione delle due Direzioni Provinciali.
Cari Compagni e Compagne,
in data odierna abbiamo chiesto all’Amministrazione un incontro urgente riguardante il fondo unico 2009 e le progressioni economiche per l’anno 2009 e 2010.
A distanza di oltre quattro mesi dalla sottoscrizione degli accordi ci sembra assurdo che la Ragioneria e la Funzione Pubblica, nonostante le pressioni della scrivente sigla sindacale, non abbiano ancora ratificato gli accordi del 17 novembre e 1 dicembre 2010. Accordi che oramai sottoscriviamo da anni e che negli anni passati non hanno destato alcun dubbio sulla loro validità. Non basta a questo Governo bloccare il salario per quattro anni fino a dicembre 2013? Voglio bloccare anche il salario accessorio per gli anni 2009 e 2010 prima dell’applicazione della Legge 150? Ci sembra un comportamento assurdo e privo di qualsiasi responsabilità da parte del Governo e del Ministro della Funzione Pubblica.
Ci chiediamo con quale coraggio dal 2 maggio, alla scadenza della proroga prevista dal Decreto Mille Proroghe sui fabbricati mai dichiarati, ci chiederanno una implementazione del lavoro per classare i suddetti fabbricati? Qual è il premio di produttività che ci propone Brunetta, quello di incrementare la produttività senza nemmeno pagare il salario accessorio degli anni passati?
La misura ci sembra colma, abbiamo chiesto un incontro urgente all’Amministrazione per chiarire i rilievi posti e se gli stessi sono assolutamente strumentali porremo in essere tutti gli strumenti necessari per la tutela salariale dei lavoratori.
Inoltre abbiamo chiesto un incontro avente all’ordine del giorno l’alta valenza fiscale.
C’è la necessita di sapere quanti sono gli immobili da accertare, la loro dislocazione sul territorio nazionale, l’organizzazione che l’Amministrazione si propone anche in relazione sia agli obiettivi di convenzione che a quelli ordinari, i mezzi posti in essere per questo lavoro, il riconoscimento corretto degli istituti contrattuali (missione, ore eccedenti, copertura assicurativa, etc.).
I lavoratori dell’Agenzia del Territorio hanno sempre profuso il massimo dell’impegno per il raggiungimento degli obiettivi e non è ammissibile che alla vigilia di questo impegno fondamentale per l’Agenzia non c’è alcuna chiarezza in merito.
Roma li, 06 aprile 2011
Il coordinatore nazionale
Carmine Di Leo
Alleghiamo di seguito i documenti pervenutici dai territori.
RSU 2007 NEL MINISTERO DELL’INTERNO:
CANDIDIAMOCI !!!
CARE LAVORATRICI E CARI LAVORATORI DEL MINISTERO DELL’INTERNO,
IN QUESTI ANNI ABBIAMO CONDIVISO IMPORTANTI MOBILITAZIONI SINDACALI, CHE HANNO CONSENTITO DI DIFENDERE E RIAFFERMARE FONDAMENTALI DIRITTI DEL LAVORO, IN PARTICOLARE UN LAVORO PUBBLICO ALL’ALTEZZA DI QUEI DIRITTI DEMOCRATICI DI CITTADINANZA CHE IL SERVIZIO PUBBLICO ASSICURA: LA SALUTE, L’ISTRUZIONE, LE TUTELE PREVIDENZIALI, I SERVIZI PUBBLICI E – NEL NOSTRO SETTORE – LA SICUREZZA PUBBLICA.
NON VOGLIO QUI RICORDARVI LE CONQUISTE DI QUESTO DECENNIO, DALLE PRIME RSU DEL 1998 AD OGGI; VOGLIO INVECE RICORDARVI QUELLO CHE DOVREMO GESTIRE NEI PROSSIMI ANNI, NELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA A ROMA E SUL TERRITORIO:
* IL NUOVO ORDINAMENTO PROFESSIONALE, GUADAGNATO CON IL CCNL 2006-9 APPENA FIRMATO, CHE CI CONSENTIRA’ DI CONTINUARE I PROCESSI DI RIQUALIFICAZIONE RECUPERANDO SOPRATTUTTO QUEI PROFILI MENO TOCCATI DALLE RIQUALIFICAZIONI
* GLI ACCORDI CHE ATTRIBUISCONO FUNZIONI DIRETTIVE AL PERSONALE CIVILE, NELLE PREFETTURE, NELLE QUESTURE, E NEGLI ALTRI UFFICI DELLA POLIZIA
* UN FONDO DI SEDE SEMPRE PIU’ SOSTANZIOSO, CHE GIA’ NEL 2007 ARRIVERA’ A OLTRE 500 EURO PRO-CAPITE !!!
PER QUESTO ABBIAMO BISOGNO DI ELETTI NELLE RSU IN TUTTI I POSTI DI LAVORO, PER QUESTO ABBIAMO BISOGNO DELLA FORZA DEL VOSTRO VOTO, A ROMA E SUL TERRITORIO: SENZA CANDIDATI IL VOSTRO VOTO VA PERSO !!!
CANDIDIAMOCI A RAPPRESENTARE I NOSTRI DIRITTI !!!
18 OTTOBRE 2007
LINO CECCARELLI
Lettera di risposta del Sottosegretario di Stato Li Gotti sulla riqualificazione
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
Alcuni lavoratori della giustizia hanno ricevuto, con il falso pretesto della risposta a un quesito mai posto, una e-mail a firma di un avvocato che ha promosso uno dei ricorsi contro la procedura di stabilizzazione dei lavoratori ex lsu.
In questa e-mail il suddetto personaggio, argomentando le ragioni del ricorso da lui proposto e millantando la posizione di paladino del personale interno, approfitta per proporre la sua candidatura al comune di Roma e farsi una personale campagna elettorale.
Ciò dimostra il livello infimo a cui si giunge per raccattare qualche voto, anche a costo di strumentalizzare i lavoratori, e fa risaltare le vere ragioni che hanno portato l’avvocato, con l’appoggio di un sindacato, a promuovere il ricorso fomentando inutili divisioni tra lavoratori.
Roma, 11/04/08
Per la Delegazione Nazionale Trattante
FPCGIL O.G.
Nicoletta Grieco
CGL- FP CISL FPS UIL PA
Roma, 8 maggio 2008
AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
AL MINISTRO DEL LAVORO E
DELLE POLITECHE SOCIALI
ALLA PRESIDENZA DEL
CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA
FUNZIONE PUBBLICA
ALLA COMMISSIONE DI
GARANZIA PER L’ATTUAZIONE
DELLA LEGGE SULLO SCIOPERO
NEI SERVIZI PUBBLICI
Oggetto: Procedure amministrative di conciliazione
Le scriventi OO.SS
premesso
– che il D.P.R. n. 115/02, all’art. 20 comma 3, dispone l’adeguamento annuale delle indennità di trasferte di cui agli articoli 26 e 35 ;
– che l’ultimo adeguamento delle indennità di trasferte spettanti agli ufficiali giudiziari risale al D.M. del 15/09/2006;
– che i costi del carburante e della R.C. Auto, crescendo in maniera esponenziale, hanno raggiunto livelli non più sostenibili;
– che l’Amministrazione Giudiziaria è in grave ritardo sull’aggiornamento delle predette indennità;
– che le scriventi, in data 19 marzo 2008, inviavano all’Amministrazione Giudiziaria una nota di sollecito e che, ciononostante, non si è ancora provveduto nel merito, causando, in tal modo, un danno grave ed irreparabile per i lavoratori;
P R O C L A M A N O
lo stato di agitazione degli Ufficiali Giudiziari e chiedono l’attivazione delle procedure di conciliazione previste dall’art.2 comma 2 legge n. 146/90 e successive modifiche.,
CGL- FP CISL FPS UIL PA
ARNONE MARRA PILLA
CI TAGLIANO IL SALARIO ACCESSORIO MA CI CHIEDONO DI FARE I VICE POLIZIOTTI
I coordinamenti nazionali di categoria di CGIL, CISL e UIL del Ministero dell’interno hanno richiesto un urgente incontro con l’amministrazione per conoscere quali siano le direttive impartite dal vertice dell’Amministrazione a seguito della nomina a commissari straordinari dei Prefetti di Roma, Milano e Napoli per le rispettive regioni per “l’emergenza rom”.
Giungono diverse segnalazioni dai posti di lavoro interessati di richieste da parte delle articolazioni territoriali dell’amministrazione di volontari per svolgere l’opera di censimento presso i campi nomadi mettendo a disposizione, a quanto sembrerebbe, un congruo numero di ore di straordinario.
Se le segnalazioni corrispondono al vero è gravissimo quanto sta accadendo! In primo luogo perché il personale civile dell’amministrazione non deve essere coinvolto in una operazione che non può essere altro che definita razzista e la competenza a svolgere questo tipo di lavoro acquisendo dati identificativi delle persone (ci domandiamo anche se riguarda il rilevamento delle impronte digitali?) non è certo quello dei dipendenti civili che non possono assumere il ruolo di vice poliziotti.
In secondo luogo è grave anche che venga ventilata l’ipotesi di distribuzione di una certa quota di ore di straordinario per svolgere quel tipo di attività, alla luce di quanto sta accadendo in queste ore con il decreto Tremonti che taglia pesantemente proprio quelle retribuzioni accessorie che dovrebbero essere finalizzate al miglioramento dei servizi resi alla cittadinanza nel rispetto e nella garanzia di quei diritti di cittadinanza che a tutti vanno riconosciuti.
E’ intollerabile che vengano trovati fondi per finanziare operazioni di pessimo gusto ed invece assistere al massacro delle retribuzioni di quei lavoratori che quotidianamente svolgono la loro opera di servizio pubblico spesso in condizioni particolarmente disagiate. Invitiamo le strutture regionali e territoriali del Lazio, della Lombardia e della Campania e tutti i delegati di posto di lavoro delle regioni interessate a sensibilizzare i lavoratori a non aderire alle attività di censimento.
Roma, 2 luglio 2008
Il coordinatore nazionale FP–CGIL
Ministero dell’interno
(Fabrizio Spinetti)
Ministero Sviluppo Economico
Commercio Internazionale
Roma, 12 marzo 2009
Direttore Generale del Personale
Col. Dr. Roberto MASSI
Direttore Generale del Personale
E, p.c.:
Dr.ssa Lucia PROIETTI
Dirigente Div. II – ex DG AGRU
Dr. Tullio DI PIETRO
Dirigente Div. IV – ex DGPS
Dr.ssa Patrizia IORIO
Ufficio Relazioni Sindacali sede V.le Boston
SEDE
Oggetto: attività lavorativa straordinaria
A norma dell’art. 26 CCNL integrativo del CCNL 1998/2001 il lavoratore ha diritto in prima istanza alla retribuzione per le ore lavorate in eccedenza e la richiesta di riposo compensativo è facoltà del dipendente e non del Dirigente (comma 6). E’ espressamente esclusa ogni forma generalizzata di autorizzazione per prestazioni di lavoro straordinario (comma 2).
Sorprende perciò che con l’allegata nota del 6 marzo scorso il Dirigente della Div. IV dottor Di Pietro autorizzi permanentemente tutto il personale del suo ufficio, curiosamente firmatario della nota in parola, ad effettuare prestazioni di attività lavorativa “in eccedenza” per un monte ore mensile pari a 10, da fruire poi come riposo compensativo.
Sorprende ancor più pensando alla recente circolare n. 20080188563 del 1 dicembre 2008 emanata dal dottor Di Pietro per la sede di viale Boston, in veste di Direttore Generale del Personale, che prevede l’azzeramento mensile automatico del credito orario maturato.
Nelle more di una prossima auspicata apertura della contrattazione, richiamiamo oggi la Sua attenzione sulla necessità di emanare una direttiva che uniformi da subito le prassi e le regole attualmente seguite nelle varie sedi del Ministero (20 ore di flessibilità mensile a Via Molise, con tornelli “a mezzo servizio”; nessuna flessibilità mensile a viale Boston, tranne per la Div. IV, altre modalità all’ex Comunicazioni), a tutela della parità di trattamento di tutto il personale dell’Amministrazione. Riproponiamo al riguardo la previsione di un ragionevole margine di flessibilità oraria mensile, spendibile entro il mese successivo, ai fini di un’ottimizzazione della prestazione dei servizi dell’Amministrazione.
Coordinatore FP CGIL
Monica Bellisario
Ministero Sviluppo Economico
Commercio Internazionale
Roma, 11 marzo 2009
Col. Dr. Roberto MASSI
Direttore Generale del Personale
E, p.c.:
Dr.ssa Lucia PROIETTI
Dirigente Div. II – ex DG AGRU
Dr.ssa Patrizia IORIO
Ufficio Relazioni Sindacali sede V.le Boston
SEDE
Oggetto: “Monitoraggio dei contratti di lavoro flessibile nelle Pubbliche Amministrazioni” – Ministro Brunetta – scadenza 23 marzo 2009
Ai fini della rilevazione del personale precario in oggetto, FP CGIL ripropone alla Sua attenzione la situazione dei precari della sede di viale Boston: 17 funzionari dell’area III che, per motivi ancora oggi incomprensibili, l’Amministrazione non ha mai incluso nel piano triennale di fabbisogno del personale.
Nello specifico chiediamo che questi lavoratori, vincitori di concorso pubblico (Legge 56/2005 relativa alla costituzione degli Sportelli Italia all’estero, mai avvenuta) e, in quanto da sempre utilizzati per attività ordinarie dell’Amministrazione, prorogati al 31.12.2010 (mille-proroghe 2007):
– siano immediatamente inclusi nel piano triennale di fabbisogno del personale;
– “emergano” nella rilevazione promossa dal Ministro Brunetta, a tutti gli effetti e con la giusta caratterizzazione;
– che sia celermente conclusa la procedura avviata per la stabilizzazione dei 2 lavoratori in possesso di tutti i requisiti previsti dalle Finanziarie 2007 e 2008;
– che l’Amministrazione valuti ogni possibilità di stabilizzare i restanti 15 lavoratori a tempo determinato. Ciò appare del tutto prioritario per assicurare l’immediata copertura delle gravi vacanze di organico rispetto all’assunzione di nuovo personale a seguito del concorso per funzionari appena bandito: bando nel quale, paradossalmente, non sono state previste riserve di alcun tipo per i “nostri” lavoratori a t.d., già vincitori di concorso pubblico e in possesso di specifica esperienza professionale.
Poiché le Amministrazioni che non compileranno il questionario entro la data estremamente prossima del 23 marzo saranno considerate non interessate alle stabilizzazioni, contiamo sul Suo intervento perché la rilevazione venga fatta prontamente e diligentemente nonostante le difficoltà derivanti dalla complessa articolazione del nuovo Ministero.
Coordinatore FP CGIL
Monica Bellisario
Procedura di mobilità volontaria nazionale per l’anno 2009. Bando e allegati
COMUNICATO DI PROTESTA
E DELLO STATO DI AGITAZIONE DAL 21 GIUGNO 2010
DEI LAVORATORI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE E DIREZIONE PROVINCIALE DI PERUGIA CONTRO LA MANOVRA FINANZIARIA (Decreto legge 78/2010), IL BLOCCO DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
E I CRESCENTI CARICHI DI LAVORO OLTRE ALLA RIDUZIONE DELLE RISORSE STANZIATE PER IL SALARIO ACCESSORIO.
FP CGIL FLP CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFI
Scarpelli Piccardi Rico Scarantino Acconcia