Monza Brianza – Verbale e Comunicato

 
 

30.05.2016 – Da anni la Fp CGIL VVF
afferma che la componente Volontaria così come i distaccamenti
Volontari devono essere valorizzati e gestiti tenendo conto di una
adeguata distribuzione sul territorio legata all’insediamento
industriale, al numero di utenze e alla morfologia del territorio
ecc.

Questo vale anche per il
dispositivo di soccorso del Comando di Milano che senza l’analisi di
cui sopra privilegia, a nostro avviso, l’operatività dei
distaccamenti volontari a discapito di quelli permanenti.

Successivamente ad nostra
richiesta di incontro formulata al Dirigente per discutere
l’argomento, siamo stati convocati il 20 Maggio c.m..

In
quell’occasione in apertura ci è stato comunicato dal Dirigente che
” la materia pur non rientrando tra quelle per le quali e previsto
confronto, c’è la massima disponibilità al confronto pur
confermando la Sua disponibilità a fornire informazioni e
valutazioni “.

Convinti che la ”
modulazione ” del dispositivo di soccorso provinciale debba passare
da una discussione costruttiva e trasparente con le OO.SS, ci sembra
doveroso portare le nostre ragioni al Signor Prefetto di Monza e
Brianza.

 

 

Siracusa – Contrasto al rischio acquatico – Risponde il Comandante.

 
 

01.06.2016 – Siracusa – Contrasto al rischio acquatico.

Sono anni che ormai la frequenza del servizio risulta essere ancora discontinua.

Il veloce e pratico mezzo di soccorso acquatico potrebbe vigilare sulla sicurezza di quanti frequentano le coste siracusane specie nel periodo estivo, da Marina di Melilli a fontane bianche., pronto ad intervenire anche su segnalazione radio, oltre che dalla NS sala operativa, dalla capitaneria di porto.

L’Operatore PWC Vigile del Fuoco non solo sa condurre il mezzo in vari scenari incidentali ed in ogni condizione di tempo, ma ha anche la capacità di portare soccorso ad un pericolante (cosciente o incosciente) e trasportarlo su barella.

Negli anni precedenti sono stati effettuati vari interventi di ricerca e recupero.

Spesso i tempi erano allungati dal fatto che gli operatori si trovavano liberi dal servizio o impegnati in altri tipi di servizio a terra, pertanto l’operatività veniva ad essere meno.

Negli scenari d’intervento nei quali “l’acqua” è l’elemento che costituisce pericolo, gli operatori sono in grado di operare una tempestiva e qualificata azione di salvataggio fin dai primi minuti dell’evento (i più importanti per la salvaguardia della vita) grazie alla presenza di tale presidio presente già in acqua, riducendo i tempi di interventosullo scenario acquatico.

Il Comando dei Vigili del Fuoco di Siracusa ha la fortuna di avere un mezzo prezioso per una provincia che ha all’attivo tanti chilometri di fascia costiera da monitorare.

Arriva la positiva risposta del Comandante.

 

 

Verona giornata del Vigile del Fuoco – 24 giugno

 
 

01.06.2016 – Continuano le iniziative del personale del Comando di Verona atte a contrastare il Decreto a firma del Sottosegretario Bocci  di apertura di un distaccamento Volontario a Villafranca.

Richiesto un incontro al Ministro Alfano e al Sottosegretario e, per il 24 giugno, organizzata una giornata di mobilitazione. Lo stato di agitazione continua.

Pubblichiamo le due note e l’intervista al componente della struttura di Fp Cgil VVF di Verona Luca CIPRIANI.

[Guarda il Video ➡️ https://youtu.be/YwI_V8GCD5Y]

 

 

Roma – Nota SAF FLUVIALE

 
 

01.06.2016 – Non
aver ottemperato agli obblighi formativi legati alla sicurezza del
singolo lavoratore è inaccettabile e, lasciatecelo dire, di una Amministrazione Pubblica da paese arretrato e poco all’avanguardia.

I pacchetti
basici (ATP,
TPSS, SAF NBCR
livello 0)
che da oltre 10
anni avrebbero
dovuto
essere somministrati a tutto
il personale operativo ancora non hanno trovato definizione, impedendo di fatto a molte lavoratrici e lavoratori di partecipare
ai corsi avanzati.
 
Di
seguito la nota della struttura Fp Cgil di Roma riguardante i corsi
SAF fluviali.

 

 

Nota unitaria ai vertici sull'accordo fua 13/14/15

Onorevole Sottosegretario Migliore,
abbiamo sollecitato pochi
giorni fa l’urgente prosecuzione della trattativa, essendo scaduto il termine
dei 15 gg da Lei stesso annunciato. Inoltre sin dal 29/07/2015 le scriventi
OO.SS. hanno sollecitato l’invio di dati e documentazione necessari per una
corretta gestione delle procedure di Riqualificazione.

Ad oggi non c’è una data per
la convocazione né le scriventi hanno ricevuto quanto richiesto e più volte
sollecitato.

Inoltre, le rammentiamo che
a conclusione della seduta del 10, Le fu rappresentato dalle scriventi il forte
ritardo nell’attuazione dell’Accordo FUA 2013-2014 e 2015 e sollecitato
l’emanazione della Circolare esplicativa, da parte della Direzione del Bilancio
per tutti i Capi Uffici del territorio, così da avviare le contrattazioni
locali che dovranno poi concludersi entro 60 giorni.

Anche su questo punto Lei
diede certezza invitando la Direzione del Bilancio a provvedere immediatamente
ma, anche su questo argomento, nulla si è mosso. Le torniamo a rammentare che
si parla di FUA 2013/2014 e 2015 (per il quale si deve ancora definire la parte
variabile) e stiamo a metà anno del 2016 (per il quale ad oggi non si è aperto
il confronto) e non è stata emessa la circolare esplicativa, nonostante la
pre-intesa siglata nel giugno 2015 (un anno fa) e l’Accordo definitivo il 19
novembre 2015. Riteniamo che un ritardo del genere non sia più tollerabile e
giustificabile.

I lavoratori della Giustizia
già mortificati dalle condizioni di lavoro in cui operano vengono penalizzati
anche per il salario accessorio per inspiegabili ritardi burocratici
dell’Amministrazione nonché per i sette anni di mancato rinnovo contrattuale.

Il comportamento dilatorio
dell’Amministrazione sulle problematiche che riguardano il Personale, non è più
tollerabile, i lavoratori sono stanchi e cominciano a non credere più alle
promesse.

Inoltre, come Lei sa, il
ritardo ingiustificato nell’erogazione dei compensi potrebbe far maturare ai
lavoratori interessi legali e di conseguenza potrebbe verificarsi un danno
all’erario.

Dobbiamo rilevare con
rammarico che, purtroppo, pur cambiando gli interlocutori in questo Ministero
spesso ci si ritrova nelle stesse condizioni di assenza di risposte concrete.

Si resta in attesa di un
sollecito riscontro.

     FPCGIL                       CISLFP                       UILPA

Amina D’Orazio         Eugenio Marra      Domenico Amoroso  

Osservazioni al DL 59 – Nota unitaria

Il Decreto Legge 59, al momento in
discussione al Senato in fase di conversione,

introduce alcune novità nel
processo di espropriazione immobiliare meritevoli di

approfondimento, perché generano
una serie di conseguenze di rilevante impatto

sociale.

In particolare si stabiliscono
procedure accelerate e semplificate per il rilascio degli

immobili pignorati destinati alle
aste giudiziarie.

Tali procedure passano anche
attraverso l’esternalizzazione dell’azione esecutiva

rispetto ai tradizionali soggetti
all’uopo incaricati (ufficiali giudiziari). Il testo del

Decreto, all’art. 4, modificando l’art.
560 del codice di procedura civile recita:

il quarto comma e’ sostituito dal
seguente: «Il provvedimento e’

attuato dal custode secondo le
disposizioni del giudice

dell’esecuzione immobiliare, senza
l’osservanza delle formalità di

cui agli articoli 605 e seguenti,
anche successivamente alla

pronuncia del decreto di
trasferimento nell’interesse

dell’aggiudicatario o
dell’assegnatario se questi non lo esentano.

Per l’attuazione dell’ordine il
giudice può avvalersi della forza

pubblica e nominare ausiliari ai
sensi dell’articolo 68.»

L’obiettivo di accelerare le
procedure di rilascio, bypassando gli Uffici NEP, mette in

atto una misura di cui occorre
valutare attentamente le ricadute, sia sotto il profilo

dell’equità, sia sotto quello delle
implicazioni sociali.

La situazione è di particolare
delicatezza, essendo venuti meno i principi di garanzia

di un fenomeno socialmente
esplosivo come quello degli sfratti. L’affidamento delle

liberazioni degli immobili a liberi
professionisti, i cui proventi dipendono

direttamente dal completamento dell’esecuzione,
rischia di generare forzature e

situazioni difficili.

La stessa previsione di legge dell’esenzione
per quella categoria di esecuzioni delle

incombenze di cui agli artt. 605 e
segg. cpc fa apparire gli esecutati di queste

procedure come dei cittadini di
serie B, a cui non è garantito neppure il diritto alle

notifiche che preludono e
preannunciano l’escomio.

Le esigenze di efficienza e
rapidità non possono far venir meno il dovere dello Stato

di garantire l’uguaglianza di tutti
i cittadini davanti alla legge. Insomma, con questa

misura, che sicuramente agevolerà
le banche velocizzando l’iter degli sfratti, si

vuole sancire che è socialmente più
riprovevole non pagare il mutuo che non

l’affitto? E ciò proprio in una
fase storica in cui alcuni attori del sistema bancario

hanno dato prova di abusare delle
prerogative riconosciute dalla legge per

l’esercizio del credito e la tutela
dei risparmiatori. Appare paradossale che per chi

perde la casa di proprietà (spesso
prima ed unica casa) a seguito di pignoramento,

a differenza degli altri sfrattati,
non si pongano in atto quelle cautele e quelle

misure preventive minime che sono
alla base di una buona amministrazione della

collettività.

Non è ammissibile che sia il peso
specifico del soggetto creditore ad influenzare le

scelte del legislatore. Possiamo
sospettare che tanta accelerazione procedurale,

anche a rischio di calpestare
principi, diritti e buonsenso, sia mossa dal fatto che

gran parte delle procedure
immobiliari sono attivate da istituti bancari ed altri

“soggetti forti”, i cui interessi
assumono una posizione prioritaria rispetto – ad

esempio – al piccolo proprietario
con inquilino moroso?

Inoltre scarsa considerazione è
stata prestata alla questione del rapporto con la

Forza Pubblica, spesso necessaria
in fase di esecuzione. La polverizzazione dei

soggetti eseguenti porterà i
commissariati a ricevere pletore di richieste di

assistenza, che – stante la carenza
di personale – comporteranno comunque lunghi

tempi di attesa (anche perché la
polizia dovrà continuare nel contempo ad

assicurare assistenza agli
ufficiali giudiziari). A questo punto forte sarà la tentazione

per i custodi di provvedere col
fai-da-te, magari con il supporto di qualche

bodyguard privato, con tutte le
conseguenze immaginabili, sotto il profilo della

sicurezza e dell’ordine pubblico:
ogni sfratto, una battaglia e comunque senza aver

apprestato un paracadute sociale
per le famiglie che si troveranno prive della prima

casa.

Ma è questo il modello di giustizia
che prospettiamo per il futuro?

Noi crediamo che quando lo Stato
dismette alcune funzioni istituzionali di gestione

delle esigenze della collettività
si generi un arretramento del livello di civiltà di un

paese. La risposta alle lentezze
della giustizia va trovata soprattutto rafforzando la

macchina e agendo
sull’organizzazione con investimenti mirati.

Gli interventi legislativi sono
certamente necessari se mirati a rendere la macchina

più efficiente ma non possono
mortificare la attività del personale né peggiorare il

servizio offerto alla cittadinanza.

Pertanto,
le scriventi OOSS chiedono un’audizione per chiarire le ricadute

negative
sul servizio e sull’attività di tale norma e chiedono di espungere

dal
DL 59 la lettera d) del comma 1 dell’art. 4.

     FPCGIL                 CISLFP                 UILPA

Chiaramonte            Bonomo              Colombi                
  

Sollecito DGSIA

Con riferimento al prot. di cui
all’oggetto, riassumiamo qui di seguito le ultime vicende:

– Il 22
aprile 2016 le scriventi OO.SS. chiedevano il rinvio “ad una data alternativa a
breve termine” della riunione inizialmente fissata per il 4 maggio.

– Nei
giorni successivi la S.V. esaudiva la richiesta, rispondendo che la suddetta
riunione era rinviata a data da destinarsi, così come richiesto dalle OO.SS.  
– Il 13
maggio 2016 le OO.SS. sollecitavano la fissazione della data della riunione,
sottolineando che nella comunicazione del 22 aprile non avevano assolutamente
inteso differire la riunione ad una data da destinarsi (come se gli argomenti
all’ordine del giorno fossero tranquillamente procrastinabili), bensì
chiedevano una breve traslazione della stessa ad una nuova data che avrebbe
dovuto proporre la stessa S.V.

A tutt’oggi, 31 maggio 2016, e dunque
ben oltre un mese dalla nostra prima richiesta, dobbiamo amaramente constatare
che il nostro invito è stato inaspettatamente del tutto disatteso. Il silenzio
manifestato dalla S.V. e il continuo protrarsi dell’attesa della fissazione
della nuova data della riunione è una misura dello scarso interesse e della
modesta considerazione dei temi all’ordine del giorno, a lei ben noti, tra cui spicca la clamorosa assenza di piante organiche del
personale.

Rinnoviamo dunque la nostra
esortazione affinché gli argomenti per i quali si richiede un urgente incontro
trovino la giusta attenzione da parte della S.V.
                 
    FPCGIL                    CISL
FP                      UIL PA

Amina
D’Orazio      Eugenio
Marra      Domenico Amoroso

 

Risposta Persociv a Fp Cgil su consegnatario per debito di vigilanza

Di seguito alla lettera circolare
M_D GCIV 0067633 del 30.10.2015 emanata dalla Direzione

generale del personale civile del
Ministero della difesa in risposta ad un quesito afferente

l’attribuzione dell’incarico di
Consegnatario per debito di vigilanza, presso l’Arsenale della Marina

Militare di Taranto l’attività di
economo è stata affidata a degli assistenti tecnici – profilo che tra

l’altro presenta rilevanti carenze
di personale – in ragione di quanto prescritto al 4° capoverso

della predetta disposizione, che
così recita:

– “in merito alla possibilità di
attribuire l’incarico di “Consegnatario” al personale

appartenente al profilo di “assistente
tecnico” ….(omissis) si rileva che la declaratoria del

profilo di “assistente del settore
tecnico, scientifico, informatico” prevede, tra l’altro, che il

personale così inquadrato debba
controllare i risultati tecnici e la funzionalità degli

interventi assicurandosi della
rispondenza delle lavorazioni alle norme ed alle compatibilità

standard ed ai processi di qualità.
In tale attività può ritenersi compresa l’attività di

consegnatario per debito di
vigilanza”. 
Continua a leggere nel pdf allegato

 

Sicurezza-DAP: Al Capo del DGMC sull'IPM Quartucciu

Roma, 31 maggio 2016

Risulterebbe alla FP CGIL che, durante
l’ultima riunione che si è tenuta per discutere

del piano ferie estivo del personale di
Polizia Penitenziaria in servizio presso l’istituto in

oggetto, sia emerso che la carenza di
personale inciderà negativamente sul regolare

godimento dei diritti soggettivi previsti
dall’ANQ.

Per quanto sopra esposto si chiede un
immediato intervento di codesta

amministrazione centrale volto a superare le
difficoltà riscontrate in merito alla carenza di

personale ed a garantire la fruizione dei
diritti soggettivi al personale.

Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
        Polizia Penitenziaria
         Massimiliano Prestini

 

Frosinone – Problematica servizio mensa.

 
 

31.05.2016 – Frosinone – Continuano i problemi del servizio mensa nel Comando e nei Distaccamenti.

In data 31/05/2016 durante il servizio diurno del turno “D”della Sede Centrale, si è verificato l’ennesimo disservizio dovuto alla mancanza delle derrate per il confezionamento dei pasti previsti dal contratto.

A questo punto, si deve prendere atto che la ditta non vuole risolvere le problematiche lamentate giornalmente dal personale della sede centrale e dei distaccamenti e che neanche l’operato del Comando risulta fruttuoso.

Giova ricordare che le problematiche non riguardano solo la fornitura delle derrate ma una serie di mancanze a quanto previsto dal progetto di gestione.

Si chiede pertanto, di risolvere in maniera concreta e definitiva questa situazione ormai annosa e che degenera ogni giorno di più, per poter dare una risposta definitiva alle domande lecite dei Lavoratori sulla tutela dei propri diritti, della loro salute e dignità.

 

 

Sicurezza-DAP: Corpo di Polizia Penitenziaria – Delegazioni sindacali- Permessi su convocazione

Informativa ministeriale GDAP – 0185360 del 30 maggio 2016.

 
 

Nuove tessere di riconoscimento – Autorità emittenti.

 
 

31.05.2016 – Nuove tessere di riconoscimento – Autorità emittenti.

 

 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto