Si è svolto oggi presso il Ministero della Salute il primo incontro tecnico sui certificati on line tra il Ministero della Salute e i sindacati della dirigenza e delle convenzioni, con la presenza della FNOM. Dopo un anno di annunci, minacce ed insulti del Ministro Brunetta, si tratta di un passo in avanti. Ma i problemi tecnici sono tanti e si sommano a quelli politici, che oggi non erano all’odg.
La FPCGIL Medici, che per prima fin dal novembre 2009 e per diverso tempo da sola, ha sempre contestato le politiche illusionistiche del Ministro Brunetta, continua con il suo impegno per una certificazione on line che non penalizzi il lavoro clinico del medico e l’assistenza ai cittadini, nonché per un sistema sanzionatorio da modulare e da applicare solo in presenza di situazioni di operatività a regime.
Di seguito la nota dell’ANSA e di Quotidiano Sanità con la posizione della FPCGIL Medici
FP CGIL ICE FP CISL ICE UILPA ICE
Roma, 28 febbraio 2007
Gentile Direttore,
dal Corriere della Sera dello scorso venerdì abbiamo appreso, tra l’altro, che è intenzione dell’Istituto effettuare entro l’anno “100 nuovi ingressi di persone giuste, laureate, giovani, motivate”.
Questa dichiarazione, che il giornalista le attribuisce, ci porta a ribadire quanto più volte ripetuto nel corso degli incontri e delle trattative recenti.
Pur riconoscendo l’esigenza di incrementare il personale dell’Ente ormai drammaticamente sotto organico, riteniamo che nessun concorso esterno, benché già autorizzato, debba essere effettuato se prima non verrà definito lo svolgimento delle progressioni interne, nel doveroso rispetto delle legittime aspettative di carriera di tutto il personale dell’Istituto.
In sedi e occasioni diverse, abbiamo sempre evidenziato come l’Istituto, a fronte di un’attività progressivamente crescente a favore del sistema imprenditoriale e del Paese, abbia subito progressive riduzioni di budget e organico.
Malgrado l’assenza negli ultimi anni di una politica di gestione chiara e responsabile, il personale ha comunque continuato a garantire lo svolgersi regolare dell’attività, dando prova di un concreto senso di responsabilità.
Ci aspettiamo quindi che, nei confronti di questo personale, prima ancora di ricorrere a nuovo personale “laureato, giovane e motivato” l’amministrazione assuma un impegno chiaro e formale, perché le prospettive di carriera di ognuno vengano assicurate.
Dal canto nostro, continueremo a vigilare affinché ciò avvenga.
Cordiali saluti.
FP CGIL ICE
P. Lisi – M. C. Montanaro
FP CISL ICE
S. Stella G. Gismondi
UILPA ICE
C. La Boccetta
Sulla Gazzetta Ufficiale n°146 del 26 giugno 2006 è stato pubblicato il comunicato del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio che sospende l’efficacia dei decreti ministeriali attuativi della legge n°152.
Il testo del comunicato è estremamente sintetico ma altrettanto chiaro: “Avviso relativo alla segnalazione di inefficacia di diciassette decreti ministeriali ed interministeriali, attuativi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, riguardante: «Norme in materia ambientale, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale in data 10, 11, 16, 17, 18 e 24 maggio 2006»” .
Il provvedimento del Ministro Pecoraro Scanio è stato reso necessario per il mancato preventivo controllo della Corte dei Conti e, conseguentemente, i decreti non essendo stati registrati dal predetto organo non possono considerarsi giuridicamente produttivi di effetti.
Si ricorda che i decreti attuativi, approvati con un colpo di mano dell’ultima ora da parte del precedente Ministro, regolamentano materie delicate per il settore dei rifiuti e in particolar modo per la gestione dei servizi d’igiene ambientale (Autorità di vigilanza, aggiudicazione del servizio, elenco rifiuti ecc..).
Questa positiva decisione è certamente la misura concreta per riavviare la discussione di modifica di tutto il Testo Unico Ambientale poiché il provvedimento, adottato dal Ministro pecoraro Scanio, sterilizza per un periodo gli effetti nefasti della controriforma.
Al Ministro CGIL CISL e UIL hanno anche chiesto di bloccare lo stesso Decreto Legislativo nella parte terza e quarta (rifiuti) ma, appare evidente che, all’interno della Maggioranza di Governo, la discussione in atto sul tipo di provvedimento da prendere per rispettare gli impegni presi in campagna elettorale è oggetto di forte discussione.
In attesa di capire se e come sarà bloccato il Decreto Legislativo, il dibattito politico-sindacale dovrà necessariamente assumere un carattere più chiaro e stringente: una riforma condivisa del testo ambientale fra tutte le parti sociali e istituzionali è opera sicuramente molto più complessa rispetto al disfarsi di odiosi e brutti provvedimenti.
Roma 28 giugno 2006
p. la Segreteria Naz.le FPCGIL F. Peroni
p. il Coord. Naz. I. A. M.Tamburini – M. Cenciotti
Chi inganna chi!!!
Non c’è giorno che passa che non ci sia qualcuno pronto ad ergersi a paladino unico di qualche battaglia e rimproverarci sempre qualcosa!
Sistematicamente leggiamo i comunicati di coloro che sostengono il “tutto per tutti” e propagandano richieste strumentali consapevoli dell’impossibilità di una loro attuabilità.
Propagandano, fin troppo facilmente e spensieratamente, richieste di 500 euro e passa al mese senza alcuna preoccupazione degli effetti e della loro sostenibilità.
Giusto per fare qualche numero quantificando gli effetti di richieste simili per poterne comprendere la fattibilità e la loro sostenibilità:
– una richiesta di 500 euro mensili di aumento nella pubblica amministrazione comporterebbe un aumento di costi per la collettività di circa 35 miliardi di euro.
C’è un livello di sostenibilità ed un senso della misura?
È veramente il caso di dire che c’è chi pur di aumentare le proprie tessere è disposto a vendere tutto ed il contrario di tutto!
E c’è da dire che questi illusionisti sono pari a coloro che, a mezzo quotidiani, denigrano i dipendenti pubblici con epiteti offensivi di vario tipo.
Che differenza c’è fra i diffamatori e fra chi, sparandola sempre più grossa, considera i colleghi e tutti i dipendenti pubblici privi di una qualsiasi capacità cognitiva?
Con crescente disappunto leggiamo i comunicati della UIL che imputano alla CGIL cose che invece sono tipiche e caratterizzanti del loro particolare fare quotidiano.
Con grande sconcerto di tutti i presenti, in uno degli ultimi incontri con l’On.le Cento, ci siamo trovati di fronte a quattro posizioni diverse e contrastanti fra loro della UIL del Ministero, della UIL dell’Agenzia delle Entrate, della UIL della Agenzia delle Dogane e della UIL dei Monopoli di Stato a proposito della ripartizione delle risorse provenienti dalla cosiddetta “cartolarizzazione”.
L’ultima dimostrazione di incoerenza si è manifestata fra quanto scritto nel comunicato della UIL del MEF e quanto riportato nel comunicato firmato dal Segretario Generale della UIL PA e poi perché, viste le varie anime, non sappiamo quanto da loro è stato scritto in ogni settore delle Agenzie fiscali!
E sul problema degli “idonei” dei processi di riqualificazione presso l’ex Ministero del tesoro, del bilancio e della p.e. quanto scrive la UIL nei suoi comunicati stride notevolmente con quanto sentiamo costantemente dalla loro voce nel corso degli incontri con l’Amministrazione.
Ci rimproverano ancora di non aver firmato in ottobre 2003 quell’accordo con il quale sono stati ridotti dal 75% al 50% i posti utilizzabili per la riqualificazione, ma non dice la UIL che mentre loro firmavano quell’accordo in tutte le altre Amministrazioni si procedeva a coprire i posti vacanti nell’ordine del 70% e finanche del 100%.
Quanta strumentalità sulla questione degli “idonei”; spacciare come proprie novità la possibile copertura con gli idonei dei posti che si rendono vacanti nell’ambito di quelli precedentemente messi a concorso: quanto di più falso visto che questo è già previsto da precedenti accordi!
Il problema che loro non hanno voluto affrontare era la scadenza delle graduatorie ormai prossima!
Ci siamo trovati di fronte all’Amministrazione che ci offriva la disponibilità di posti, oltre quelli previsti dagli accordi, da coprire con gli idonei:
la CGIL ha detto sì e la UIL, ben spalleggiata da altri, ha detto no!
A chi non piacerebbe poter procedere sistematicamente e senza intoppi con continui processi di riqualificazione? Un’Amministrazione non particolarmente brillante nella gestione dei processi di riqualificazione ed una storia costellata di ricorsi ha comportato attese di oltre cinque anni fra la sottoscrizione degli accordi e l’attribuzione della nuova qualifica.
Considerazioni realistiche che ci hanno portato, in passato, per i riqualificandi a C3 ed oggi per le graduatorie a C2 e B3 a cercare una soluzione ed a chiedere la proroga delle graduatorie in attesa di nuovi processi di riqualificazione.
E mentre si prova responsabilmente a trovare soluzione ai problemi, c’è chi promuove e sostiene ricorsi su tutto e contro tutto.
E quanto è sgradevole il giochetto messo in piedi sulla cosiddetta “cartolarizzazione” nel merito delle risorse da assegnare all’ex Ministero del tesoro, del bilancio e della p.e..
È utile fare un po’ di chiarezza comparando i dati relativi alle risorse utilizzate nel 2005 con quanto discusso nel corso degli incontri con l’On.le Cento.
Nella suddivisione attuata nel 2005 dal Ministro Tremonti fu assegnato al Comparto delle Agenzie fiscali il 71,30% , ai Monopoli di Stato il 1,40% ed al Ministero dell’economia e delle finanze il 28,30%.
Per il personale delle Aree professionali ai settori ex Ministero del tesoro, del bilancio e della p.e. furono assegnate le seguenti risorse:
– Gabinetto del Ministro € 1.200.000,00;
– Dipartimento del tesoro € 5.490.000,00;
– Dipartimento RGS € 30.670.000,00;
– Dipartimento Pol. Svil. € 1.600.000,00;
– Dipartimento AA.GG. € 24.290.000,00
per un totale di € 63.250.000,00, con una media pro-capite di € 4.865,00 su circa 13.000 unità di personale interessato.
Nel corso degli incontri avuti con l’On.le Cento ed il Capo di Gabinetto i dati sui quali si è discusso ai fini della determinazione delle risorse complessive da assegnare sono partiti da una quota pro-capite di € 5.309,00 come media generale per il Ministero e per le Agenzie.
Si sono analizzati successivamente altri importi medi quale, ad esempio, 5.800,00 e 6.300,00 euro tenendo conto del Dipartimento per le politiche fiscali e dei Dirigenti per i quali tutti hanno convenuto che non deve ripetersi lo scenario del 2005.
Come si può ben vedere, (media 2005 euro 4.865,00 —- media minima 2006 euro 5.309,00), i numeri sconfessano bellamente quanto sostenuto dai più, compresa la UIL, che, non molto velatamente, stanno provando a far passare il messaggio che la CGIL vorrebbe ridurre le quantità di soldi da destinare al MEF in favore delle Agenzie fiscali.
La realtà si differenzia molto dalla finzione, ed è quest’ultima che caratterizza l’azione quotidiana di alcuni che anziché promuovere in modo trasparente le proprie proposte ci aggiunge la denigrazione nei confronti della CGIL.
Ad accrescere le difficoltà si cimenta poi l’Amministrazione, in genere sonnolenta, ondivaga e a volte connivente con chi propugna il “tanto peggio tanto meglio”, proponendo dapprima un centinaio di posti vacanti da coprire con gli idonei e poi, davanti alle resistenze della UIL e delle Rdb, provando a tirarsi indietro: ed eravamo a pochi giorni dalla scadenza delle graduatorie!
L’ultima occasione ci è stata fornita con la trattativa aperta per il trasferimento di funzioni e di personale all’INPS con l’Amministrazione che scarica sull’INPS la responsabilità dell’individuazione del numero di personale da trasferire, mentre dall’INPS ci giungono notizie opposte.
Nel merito abbiamo ribadito che al trasferimento delle funzioni debba seguire il personale che esercita le funzioni a meno di opzione diversa del dipendente, abbiamo inoltre chiesto una puntuale tutela per quanto riguarda i trattamenti economici fondamentali e quelli previdenziali dei dipendenti da trasferire.
Di grazia, mentre noi chiedevamo queste cose dove stavano i presunti paladini?
Roma, 5 febbraio 2007
p. Coordinamento Nazionale FP CGIL
Ministero Economia e Finanze
Antonio Bufalino
Solo interlocutori gli incontri tenuti ieri all’Aran per il rinnovo del contratto dei dirigenti medici e veterinari della sanità pubblica.
Da parte dell’Aran, nessuna proposta definita in tema di relazioni sindacali aziendali, orario di lavoro, provvedimenti disciplinari e sistema degli incarichi.
Prosegue, quindi, la trattativa per il rinnovo del CCNL dirigenza medica, veterinaria e STPA.
Roma, 4 aprile 2008
Comunicato unitario prodotto in occasione della manifestazione del 24 giugno, effettuata dai lavoratori del MEF
FP CGIL DIFESA
COMUNICATO
AGENZIA INDUSTRIA DIFESA
Alla presenza del Dott. Airaghi si è svolto l’incontro più volte sollecitato dalla Scrivente per analizzare lo stato di avanzamento della discussione sul futuro degli Stabilimenti dell’AID, interrotta nel mese di Aprile.
Il Direttore in apertura di discussione ha precisato che la mancanza di confronto con le parti sociali, con le quali peraltro intende mantenere un positivo e schietto rapporto di collaborazione, è dovuta al fatto che tutte le iniziative di ricerca di rilancio delle attività produttive sono ancora in corso di elaborazione.
Il contenimento dei costi previsto nella finanziaria ha stimolato l’impegno dell’AID, nel mantenere nel 2009 lo stesso risultato operativo del 2008, ovviamente il risultato si discosta enormemente dal previsto pareggio di bilancio che viene imposto dal Decreto Milleproroghe per il 2011. La presenza di un numero di Dipendenti di gran lunga superiore al necessario non consente e non consentirà di raggiungere il risultato operativo richiesto.
Analizzando nello specifico gli Stabilimenti, il Direttore ha illustrato una situazione a dir poco allarmante, si è parlato ancora di verificare la possibilità di attivare gli Stabilimenti per produzioni/riconversioni/affitti ecc. ma tutto sembra non aver avuto riscontro.
Tranne qualche caso isolato, gli Stabilimenti sono lontani dal raggiungere quella parità di bilancio del “mille proroghe”, nella sua esposizione il Direttore ha evidenziato la possibilità di collaborare con i privati, giustificando la snellezza delle procedure rispetto alla sola gestione “pubblica”.
Ovviamente, questo dovrà essere momento di riflessione e analisi, considerati i rilevanti riflessi sociali ed occupazionali in un territorio già abbastanza colpito dalla crisi economica-politica in atto.
Questa organizzazione sindacale ha espresso le proprie valutazioni in merito alla mancata attività di coordinamento da parte della Direzione e alla mancata attuazione di gestione manageriale necessaria alla ricerca di piani industriali che consentano di rilanciare, ove attuabile, le attività peculiari di ciascun stabilimento.
E’ stato sottolineato inoltre, la mancata applicazione delle norme di sicurezza sul lavoro e i relativi controlli, ed evidenziato che presso gli Stabilimenti (in particolare presso quello di Torre Annunziata, dove i lavoratori risultano essere penalizzati sia da mancanza di attività dovuta ad una “strategia industriale” di alienazioni, non seguita da un accurato piano industriale) in ottemperanza a quanto previsto dalla vigente normativa contrattuale, non sussistono corrette relazioni sindacali, che permettono un confronto trasparente e costruttivo tra le parti.
Sarà cura di questo coordinamento nazionale decidere nel più breve tempo possibile una convocazione dei delegati degli Stabilimenti al fine di concordare idonee iniziative, e per verificare quale futuro questa compagine governativa intende dare agli Enti dell’Agenzia.
Roma, 15 dicembre 2009
FP CGIL NAZIONALE
Noemi Manca
29.05.2009 – Pubblichiamo, in allegato, il Comunicato Stampa Unitario delle Segreterie Nazionali FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL riguardante la situazione dei lavoratori ASM SpA de l’Aquila.
Documento unitario indirizzato al On. Prof. Giulio Tremonti ed al On. Ignazio La Russa con oggetto: “anticipo FUS/FUA 2009 – Ministero Difesa”.
17.06.2010 – Pubblichiamo in allegato il testo dell’ipotesi di piattaforma FP CGIL, successivamente alla discussione del Coordinamento Nazionale del comparto, per il rinnovo del CCNL 2011/2013 dell’igiene ambientale sia pubblica che privata.
Anche se la piattaforma non è unitaria, FPCGIL, FITCISL, UILTRASPORTI e FIADEL sono riuscite a convergere sul merito dei bisogni della categoria e a fare sintesi su delle piattaforme molto simili.
I testi delle piattaforme fondamentalmente sono identici in quasi tutta la premessa e sulla maggior parte dei capitoli, tranne che sulla parte economica. Tuttavia, le OO.SS concordano sulla necessità di porre ad entrambi le Controparti l’assoluta indivisibilità del tavolo di contrattazione, con la prospettiva di sintetizzare l’accordo di chiusura nel merito anche nella parte economica.
Le piattaforme consegnate a Fise e a Federambiente, dunque, saranno una per sigla sindacale con le caratteristiche sopradette.
Tale piattaforma sarà sottoposta alla consultazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore. Sarà decisione di ogni singola sigla sindacale attivarsi nelle forme e nelle modalità di propria convinzione; per quanto riguarda la nostra organizzazione, riteniamo fondamentale consultare in maniera certificata tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori raccogliendo contestualmente le loro osservazioni e le loro idee in proposito.
La consultazione dovrà concludersi entro il prossimo 12 luglio.
Nota di Alfredo Garzi Segretario nazionale FP–CGIL Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali
Oggi la Corte dei Conti ha certificato positivamente l’ipotesi di accordo contrattuale per il comparto Enti Pubblici non economici 2006 – 2009; la prossima settimana probabile la convocazione per la firma definitiva.
Roma 25 settembre 2007
Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato stampa – Lavoro: dal Tribunale di Milano un pronunciamento di civiltà. Nessun lavoratore può essere discriminato per razza, etnia, nazionalità.
L’azienda Ospedaliera San Paolo di Milano, non aveva permesso ai 41 lavoratori, già dipendenti della stessa, di entrare nel processo di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato perché extracomunitari.
La sentenza del 27 Maggio 2008, con la quale il Tribunale di Milano riammette nei processi di stabilizzazione 41 lavoratori extracomunitari, è un atto di grande civiltà giuridica.
E’ impossibile per qualunque datore di lavoro, tanto più per un’Azienda Pubblica, porre in essere atti o comportamenti discriminatori sulla base di un’appartenenza ad un’etnia, ad una razza, ad una nazionalità.
Il pronunciamento del Tribunale di Milano rappresenta, a mio giudizio, un pacato, lucido e fermo richiamo al rispetto della nostra Carta Costituzionale, delle leggi che da essa promanano e di quegli atti, ormai vincolanti, che recepiscono la legislazione Europea.
L’azienda Ospedaliera San Paolo ha, non solo malamente operato per la sua decisione assolutamente priva di fondamento giuridico, ma ha anche dato una pessima prova del suo agire inficiando gravemente lo spirito democratico e universalista proprio del nostro Sistema sanitario Nazionale.
Una sentenza, quindi, che rappresenta un elemento di vera e propria novità soprattutto perché si inserisce in un dibattito per il quale il fenomeno delle migrazioni è letto solo esclusivamente con il filtro della sicurezza, quella ossessivamente agitata, non quella che servirebbe ai cittadini.
Roma, 4 Giugno 2008