Dal 27 al 29 maggio a Lecce III edizione de 'Le Giornate del Lavoro'

 

Le ‘Giornate del Lavoro’, tradizionale appuntamento della Cgil giunto alla sua terza edizione, si svolgeranno quest’anno a Lecce, dal 27 al 29 maggio.

Si partirà venerdì 27 maggio alle ore 17, presso la sala Provinciale di Palazzo Celestini, con l’inaugurazione delle ‘Giornate del Lavoro’ da parte del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, alla presenza delle autorità locali. E si chiuderà domenica 29 maggio, con l’intervista al leader della Cgil di Massimo Giannini, in Piazza S. Oronzo, dalle ore 19.15.

Nel corso delle tre giornate nella città della penisola salentina sono previsti numerosi incontri e dibattiti, ma anche tanti momenti di cultura, spettacolo e intrattenimento con mostre, cinema, concerti ed eventi musicali.

Al centro di molti dibattiti e confronti ci saranno i temi della “Carta dei diritti universali del lavoro” varata dalla Cgil, sottoposta alla consultazione straordinaria degli iscritti e dal 9 aprile scorso al centro di una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare.

Le ‘Giornate del lavoro’ saranno presentate dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso in una conferenza stampa che si terrà a Roma, nella sede del sindacato, il prossimo 23 maggio, alle ore 11.

 

 
 

Rifiuti: sindacati, 30 maggio sciopero igiene ambientale per rinnovo 'contratto subito'

Circa 100 mila lavoratori incroceranno le braccia
manifestazioni nei territori 

Roma,
27 maggio 2016

Braccia incrociate per i lavoratori dell’igiene ambientale
lunedì 30 maggio per l’intera giornata. A proclamare l’astensione dal
lavoro i sindacati di categoria (Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e
Fiadel) per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il
31 dicembre 2013. Da circa due anni e mezzo, circa 100 mila addetti del
settore (divisi quasi equamente tra pubblici e privati) sono in attesa
di un rinnovo che possa assicurare “le giuste tutele e garanzie”. Per
tali ragioni, le lavoratrici e i lavoratori del settore sciopereranno
lunedì e scenderanno in piazza con presidi e manifestazioni in tutti i
territori.

Le trattative con le controparti, ovvero per il
versante pubblico Utilitalia e per quello privato Fise-Assoambiente,
sono in una fase di stallo. Secondo i sindacati, infatti, le parti
datoriali “non stanno dando margini per far avanzare il confronto,
mantenendo un atteggiamento di estrema chiusura”, a partire dalle
richieste di aumento salariale passando per un abbassamento delle
tutele, fino ad arrivare a contestare il diritto allo sciopero e a
quello di assemblea. Inevitabile quindi lo sbocco nello sciopero di
lunedì.

Tra le richieste dei sindacati, il rafforzamento della
clausola sociale. Le sigle, infatti, spingono per inserire nel ccnl
tutele e garanzie nei passaggi di gestione. “In un settore soggetto a
continui cambi d’appalto come l’igiene ambientale – spiegano -, per
tutelare i lavoratori è necessario implementare la clausola sociale al
fine di mantenere i diritti acquisiti in anni di lavoro”. Di pari
importanza la richiesta, come pregiudiziale, di ‘sterilizzare’ il Jobs
act in tema di ‘licenziamenti facili’, per assicurare il mantenimento
dei livelli occupazionali.

Quanto al fronte salariale, la
richiesta di aumento – dopo la pre-intesa, siglata a maggio dello scorso
anno – viene definita dai sindacati ‘di buon senso’. Fp Cgil, Fit Cisl,
UilTrasporti e Fiadel sostengono il bisogno di “un adeguamento
economico al passo coi tempi, insieme all’avvio del fondo di solidarietà
sugli inidonei e all’obbligo di iscrizione di tutti i lavoratori alla
previdenza complementare”. Il tutto, insieme a regole più chiare in caso
di esternalizzazione del servizio, l’evoluzione della classificazione
del personale e un nuovo sistema d’orario.

Registrato lo stallo
nelle trattative, l’Anci si è fatta avanti mostrando interesse a una
ricomposizione del tavolo e per negoziare in tempi rapidi il nuovo
contratto di settore. “Tentativo caduto nel vuoto per la mancata
risposta delle associazioni datoriali”, fanno sapere i sindacati. Nel
frattempo, prosegue in maniera serrata la preparazione dello sciopero
del 30, attraverso un fitto calendario di assemblee, da cui emerge con
forza la voglia di continuare la mobilitazione. L’agitazione di lunedì
rischia di essere un punto d’inizio di una mobilitazione che, senza
concreti passi in avanti, registrerà ulteriori giornate di protesta sino
allo sblocco della trattativa. 

 

 

Contratti: sindacati, sciopero igiene ambientale 30 maggio, in vista nuove astensioni

Roma,
18 maggio 2016

Continua e si intensifica la mobilitazione dei
lavoratori del settore dell’igiene ambientale. In tutti i territori si
stanno tenendo assemblee molto partecipate, in vista dello sciopero
nazionale in programma lunedì 30 maggio. “Aumenta così la pressione
delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, pronti a dare continuità
alla mobilitazione attraverso ulteriori due giornate di sciopero, dopo
quello del 30 maggio, da tenersi entro l’estate”, fanno sapere Fp-Cgil,
Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel.

Intanto lunedì 30 maggio si
terrà lo sciopero nazionale di 24 ore di tutto il settore dell’igiene
ambientale, indetto da Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel,
accompagnato da presidi davanti a comuni e aziende interessate.  Circa
100 mila operatori, tra pubblico e privato, sono in attesa del rinnovo
del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre 2013. Le
trattative per il rinnovo del contratto nazionale si sono interrotte per
il rifiuto delle due associazioni datoriali di valorizzare il nuovo
contratto collettivo nazionale sul piano dei diritti e delle tutele.
Fise/Assoambiente e Utilitalia, le controparti, propongono “norme
contrattuali fortemente peggiorative con lo scopo di ottenere risparmi
solo sulle spalle dei lavoratori”.

I sindacati precisano che
“faremmo a meno di dare fastidio ai cittadini ma questo sciopero è anche
per loro: per migliorare il servizio reso e per provare a ridurne i
costi complessivi”. Per respingere il disegno della controparte, le
lavoratrici e i lavoratori del settore aumentano la pressione in vista
dello sciopero del 30 maggio mettendo in calendario ulteriori due
giornate di sciopero, “con l’obiettivo di arrivare ad un rinnovo del
contratto che garantisca diritti e tutele e che sia strumento per
migliore i servizi ai cittadini”.

 

 

Igiene Ambientale: Messaggio di solidarietà del sindacato europeo per lo sciopero del 30 maggio


Messaggio di solidarietà della FSESP
ai sindacati italiani dell’igiene ambientale in sciopero

Bruxelles, 24 maggio 2016

La FSESP sostiene lo sciopero
nazionale indetto per lunedì 30 maggio da Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e
Fiadel a difesa dei diritti e delle tutele dei lavoratori e delle lavoratrici
dell’igiene ambientale in Italia.

La FSESP è vicina ai 100 mila
lavoratori e lavoratrici delle aziende pubbliche e private del comparto che
scenderanno in piazza uniti per difendere i loro diritti e affermare che il
profitto non può essere raggiunto a scapito dei lavoratori. La FSESP sostiene
la lotta dei sindacati italiani per salari più equi, migliori condizioni di
salute e sicurezza sul lavoro e servizi di qualità.

In questo momento difficile per
il settore dell’igiene ambientale italiano, la FSESP è al fianco dei sindacati
nella loro lotta per garantire un ambiente di lavoro migliore a tutti i
lavoratori e le lavoratrici del comparto.

Con i nostri più solidali
auguri,

        Jan Willem Goudriaan
Segretario generale della
FSESP

 
 

 
Volantino sciopero
 
 
 
 

Solidarietà EPSU per lo sciopero igiene ambientale 30 maggio 2016

Il segretario generale di EPSU ha inviato un messaggio di solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori italiani del settore dell’igiene ambientale per lo sciopero di lunedì 30 maggio 2016.

Bruxelles 24 maggio 2016

L’EPSU sostiene lo sciopero nazionale, organizzato da Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, lunedì 30 maggio per difendere le condizioni di lavoro nel settore italiano dei rifiuti e dell’igiene ambientale. 

L’EPSU invia la sua solidarietà ai 100mila lavoratori dei rifiuti e dell’igiene ambientale, sia nel settore pubblico che privato, che sciopereranno insieme per difendere le loro condizioni di lavoro e mettere in chiaro che il profitto non può essere fatto a scapito dei lavoratori.

L’EPSU sostiene la vostra azione per migliori salari, miglioramento della salute e della sicurezza e qualità dei servizi.

In questo difficile contesto per il settore dei rifiuti e dell’igiene ambientale in Italia, EPSU è con i sindacati italiani nella loro lotta per garantire un buon ambiente di lavoro per tutti i lavoratori del settore.

In Solidarietà
Jan Willem Goudriaan
Segretario Generale EPSU

 
 

Risoluzione Comitato Esecutivo EPSU sul diritto di sciopero

EPSU

Il Comitato Esecutivo dell’EPSU, il sindacato europeo dei servizi pubblici e dell’energia, ha recentemente approvato una risoluzione sulla difesa del diritto di sciopero in Europa.

Il testo inizia affermando che …”consideriamo inaccettabile l’attacco continuo ai nostri diritti, compreso il diritto allo sciopero, contenuto in diverse leggi, sia a livello internazionale che nazionale.”

Ricorda che noi “crediamo che i tentativi di limitare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a scioperare non siano isolati, e mirino ad eliminare la resistenza e la protesta contro le misure di austerità messe in atto durante la crisi.”

In questo momento ci sono paesi dell’UE come la Spagna e il Regno Unito che cercano di limitare i diritti dei cittadini e le loro libertà fondamentali, come limitare il diritto di sciopero, modificando la loro legislazione, criminalizzando le proteste e persino l’applicazione di misure di reclusione per l’organizzazione o la partecipazione a uno sciopero pacifico.

 

Il caso italiano: Corpo Forestale e Beni Culturali

“Tali misure comportano gravi rischi di abusi e gravi minacce alla libertà di associazione. In altri paesi, come l’Italia, l’attacco al diritto di sciopero è fatto con interventi specifici, ad esempio, considerando la fruizione dei beni culturali come servizio essenziale o, ancora più grave, militarizzando il Corpo Forestale dello Stato i cui le lavoratrici e i lavoratori perderanno tutti i diritti sindacali, compreso il diritto di sciopero.”

Sul tema del Corpo Forestale l’EPSU si era già espresso lo scorso 4 aprile con una decisa presa di posizione contro la militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato. Vedi anche la pagina del nostro sito.

 

Accordo europeo su diritto all'informazione e alla consultazione dei lavoratori pubblici delle amministrazioni centrali


Nota dei Segretari Generali di FP CGIL, CISL FP e UILPA

L’accordo firmato lo scorso 21 dicembre tra la delegazione sindacale europea (TUNED) equella dei datori di lavoro delle pubbliche amministrazioni (EUPAE) riguarda il diritto all’informazione e alla consultazione dei lavoratori pubblici delle amministrazioni centrali.
Quest’accordo è importante per diverse ragioni che hanno impatto anche sul sistema di relazioni sindacali dei Paesi membri, in alcuni casi più in ragione dei principi che sancisce, in altri per la specifica disciplina che contiene.

I principali motividi innovazione sono:

– in primo luogo la fonte. È infatti la prima volta che le parti sociali europee utilizzano la possibilità di un accordo diretto su una materia che riguarda le amministrazioni pubbliche in modo specifico; ed è importante che questa novità riguardi proprio i diritti sindacali;

– in secondo luogo il momento. Come si legge nell’accordo, esso si inserisce in un percorso iniziato dalla Commissione europea e proseguito dal Comitatosul dialogo sociale nelle amministrazioni centrali (SDC CGA) iniziato nel 2013, nel pieno quindi di forti ristrutturazioni delle amministrazioni pubbliche indotte dalla crisi e che erano affrontate in tutti i paesi europei con misure di austerità sulle condizioni di lavoro, rilegificazione della normativa lavoristica e rafforzamento del potere datoriale nei confronti della rappresentanza sindacale. È importante quindi che dal livello europeo giunga un segnale in controtendenza rispetto a questi trend non solo affermando comunque il diritto all’informazione e alla consultazione, ma anche facendo ciò attraverso un accordo che segna una inversione di tendenza anche per quanto riguarda la fonte utilizzata;

– in terzo luogo per il collegamento che esplicita tra relazioni sindacali forti, corretta gestione dei cambiamenti organizzativi e servizi pubblici di qualità;

– infine, per gli argomenti coinvolti nelle procedure partecipative; in quanto esplicitamente si richiamano oltre a materie tipicamente riguardanti il rapporto di lavoro (orario, salute e sicurezza, formazione, etc.) anche “le conseguenze sulle condizioni di lavoro delle decisioni che cambiano l’organizzazione di strutture e servizi o quando vi è una minaccia per l’occupazione”.

Altro aspetto di rilievo da sottolineare è che questa disciplina non rappresenta la nuova normativa applicabile nei paesi membri; ed è infatti lo stesso accordo che salvaguarda tutte le disposizioni di miglior favore vigenti a livello nazionale. Essa si pone come norma di base che non pregiudica né un ampliamento di materie né il raccordo tra partecipazione e contrattazione che non è affrontato dall’accordo.

A questo punto possiamo chiederci quale impatto l’accordo possa avere sul modello italiano che, come si sa, è quello che maggiormente ha negli anni’90 contrattualizzato la materia e che – al pari di altri Paesi – sta vivendo una fase di rilegificazione. Questo accordo riafferma il principio di valore organizzativo della partecipazione sindacale e contrasta ogni tentativo di emarginazione del ruolo sindacale e di denigrazione dei pubblici dipendenti.

Dovranno ora essere i livelli nazionali e il senso di responsabilità delle istituzioni e delle controparti datoriali a dimostrare che anche nel nostro Paesi questi principi comunitari sono condivisi e che si può aprire una stagione di reale collaborazione tra parti per un benessere organizzativo e un clima sereno di confronto sull’innovazione.

Rossana Dettori
Giovanni Faverin
Nicola Turco

 
 

 

DCF – Prove concorsuali, richiesta chiarimenti

 
 

30.05.2016 – Pubblichiamo, condividendone appieno le motivazioni, la richiesta di chiarimento inviata dal coordinatore della DCF al Direttore Centrale per la Formazione sull’utilizzo degli allievi del 77° e 78° corso per l’applicazioni di alcune prove concorsuali per il prossimo concorso pubblico a Vigile del Fuoco.

INACCETTABILE, 
per quanto ci riguarda, l’atteggiamento dell’Amministrazione

 

 

Sicurezza-DAP: Incontro PRAP Palermo

Comunicato del 27/05/2016 

In data odierna presso il Prap di Palermo si è tenuto l’ incontro che le Segreterie

Regionali siciliane del comparto sicurezza hanno chiesto
al provveditore di Palermo

In merito alla vertenza aperta dalle segreterie
territoriali nissene.

La Cgil ha da tempo denunciato le gravi problematiche che
hanno costretto la

Casa circondariale di Caltanissetta a sopperire alla
grave carenza del personale con un aggravio del carico di lavoro dei dipendenti in
servizio costretti a turni massacranti, a condizioni lavorative al limite
della sicurezza e perdi più a non poter neanche avere la possibilità di fruire del
congedo estivo nei termini previsti dalla normativa vigente.

La gravità della situazione rappresentata e aggravata
dall’ approssimarsi del

Periodo estivo ha costretto perfino l’ amministrazione a
dover dichiarare l’ impossibilità di poter garantire un piano ferie decente, ma ha
confermato le nostre rimostranze in proposito.
Le problematiche da tempo rappresentate hanno fugato ogni
dubbio sulla gravità della questione rivelando in modo chiaro che determinata
non solo dalla carenza di personale ma anche dalla cattiva gestione di
questo.

La parte pubblica, ha aperto l’ incontro con una
precisazione di carattere generale ossia che il tavolo regionale è un tavolo di raffreddamento
e che inoltre per superare la questione dell’ organizzazione del lavoro
questa deve essere affrontata a livello locale.
Ciò nondimeno non volendo sottrarsi al ruolo che oggi è
stato chiamato a svolgere,

Il Provveditore di Palermo, precisa che la carenza di
organico è una questione di carattere nazionale che a tutt’ oggi non può trovare
alcuna risoluzione considerato che il Decreto Madia ha di per se ridotto le
piante organiche a livello

Nazionale e pertanto verosimilmente gli istituti
siciliani compreso quello

Nisseno sono a pieno organico.
Nonostante la situazione nazionale e mostrando attenzione
alla questione nissena

Il Provveditore si è assunto l’impegno di informare il
superiore dipartimento sulla carenza di organico e di includere nella
graduatoria nazionale la casa

Circondariale di Caltanissetta che attualmente si trova
esclusa da questa nel frattempo per sopperire all’emergenza del piano ferie
ha già inviato e invierà alcune unità con l’ accortezza però che l’ amministrazione
nissena deve avere nell’ organizzazione del servizio ossia deve cercare di
utilizzarle nel modo più proficuo possibile e pertanto rinvia al tavolo locale, competente nella discussione

In merito all’organizzazione del lavoro, il confronto
sindacale.

Per quanto riguarda la sicurezza ha poi successivamente
preso l’impegno di attenzionare la questione della struttura nissena dando priorità all’
emergenza evidenziata da parte delle OO.SS nonostante le note
situazioni di carenza di organico e fondi sentita da tutti gli istituti.
La Cgil prende la parola e dopo aver ringraziato
l’amministrazione della disponibilità e la sensibilità dimostrata nei confronti della questione
espone il grave disagio del personale ed individua nella carenza e nella
cattiva gestione del servizio a turno da parte dell’amministrazione nissena la
principale fonte di disagio pur comprendendo le ragioni esposte dalla parte pubblica
non può non esprimere preoccupazione in merito al fatto che le unità inviate
non potranno essere  comunque sufficienti se si continua con un organizzazione
del servizio con le modalità adottate
dalla gestione attuale.

Una realtà come quella nissena con una pianta organica
che non corrisponde assolutamente alle reali esigenze del personale e alle
caratteristiche dell’istituto, che deve far fronte ed adeguarsi anche alle nuove
normative non potrà mai essere affrontata e risolta se rimane l’ odierna organizzazione qualsiasi sia il numero delle unità in servizio.
Ciò nondimeno nell’ accogliere la disponibilità dimostrata
abbiamo voluto dividere la problematica in due distinte fasi di intervento :la
prima vede l’emergenza del piano ferie come primo step da affrontare per
garantire al personale la fruizione del congedo con tempi e modalità congrui;

La seconda, l’ organizzazione del lavoro, deve trovare una
soluzione che preveda un utilizzo del personale adeguato e confacente alle
unità in servizio.

E pertanto abbiamo chiesto e preteso dal direttore della
casa circondariale di

Caltanissetta, presente alla riunione se l’
amministrazione nissena sarebbe stata

In grado di assicurare con l’ ausilio delle unità
integrate il congedo in base a quanto previsto dalla normativa vigente e sopratutto a
garantire la massima trasparenza per una futura gestione del servizio che deve
organizzare il personale

In modo da non pregiudicarne la sicurezza e consentirgli
condizioni lavorative dignitose

Il direttore della casa circondariale di Caltanissetta ha
confermato la propria disponibilità ad organizzare il servizio nel modo più
efficiente possibile e di convocare

Le OO.SS in sede locale.

Abbiamo a questo punto precisato che saremmo stati vigili
ed attenti affinché quanto discusso e chiarito durante l’odierno incontro
sarebbe stato concretizzato nelle modalità concordate.

Seppure con il dovuto riserbo riteniamo esprimere la
nostra soddisfazione per il risultato fin ora raggiunto grazie sopratutto al nostro
impegno e al grande senso di responsabilità che oggi ci ha permesso di
intervenire in una vertenza

Così complessa e importante e perdi più in un territorio
come quello siciliano ormai troppo a lungo mortificato e bistrattato sia dal
punto di vista lavorativo che sindacale.

Il Coordinatore Regionale Pol. Pen. Fp Cgil

                    Paolo Anzaldi

 

MIBACT: Comunicato su progressioni economiche e dimissioni dal Consiglio Superiore


PROGRESSIONI ECONOMICHE 2016 – RISULTATO TAVOLO TECNICO

Il 27 maggio abbiamo avuto l’ultimo incontro del
tavolo tecnico e siamo riusciti a definire una proposta condivisa, da inviare
al tavolo politico che farà le scelte nel merito.

Il percorso non è stato semplice perchè
l’Amministrazione ci aveva presentato come criterio da applicare la cd  “pagellina”, con la valutazione del dipendente
da parte dei dirigenti.

CGIL CISL e UIL unitariamente hanno rigettato questa impostazione
proponendo soluzioni migliori per i lavoratori, evitando possibili percorsi
discriminatori.

I criteri sono applicati in maniera uniforme per le
tre aree e sono suddivisi in quattro macrosettori:

 

1)  Esperienza
e competenza professionale (massimo 30 punti);

A1) esperienza professionale maturata nella fascia retributiva di
appartenenza suddivisa in quattro scaglioni in base all’anzianità;

A2) calcolo anzianità maturata nella Pubblica Amministrazione da sommare
al precedente punteggio.
2) Titoli di studio
suddivisi fra titoli di accesso (da calcolare il titolo di studio maggiore, che
assorbe gli altri) e titoli ulteriori valutabili (massimo di 30 punti).
3) Formazione
effettuata dal concorrente per tutto il periodo di permanenza all’attuale
profilo/posizione economica. I corsi valutabili sono ovviamente quelli
comprendenti materie afferenti all’attività istituzionale del Ministero. I
corsi che hanno avuto la verifica con esame finale avranno un incremento di
1,50.

 

4)Decurtazioni dei
punteggi nel biennio precedente alla presentazione della domanda per sanzioni
disciplinari.

 

Ricordiamo che abbiamo sottoscritto un accordo programmatico, voluto
fortemente da CGIL CISL e UIL, per poter garantire a tutti almeno una
progressione economica entro il triennio 2016-2017-2018, richiedendo al contempo
l’impegno politico da parte del Capo di Gabinetto Prof. D’Andrea per il
reperimento di risorse aggiuntive ulteriori.

 

La Funzione Pubblica impone che entro l’anno si svolga l’intera
procedura (con finanziamento 2016) consistente nel bando, domande, graduatorie
ed attribuzione progressioni economiche. Data la ristrettezza dei tempi abbiamo
dovuto scegliere pochi ed essenziali criteri, per facilitare il lavoro di
controllo da parte della commissione. A breve sarà convocato il tavolo politico
che definirà le scelte e l’accordo sulla procedura.

 

Roma, 27 maggio 2016

 

    FP CGIL                             CISL FP                             UIL
PA

     

Claudio Meloni               Daniela 
Volpato                Enzo Feliciani

  

                        

 

Igiene Ambientale: Volantini per Presidi Regionali – Sciopero 30 Maggio 2016

Volantini dei presidi regionali per lo sciopero del 30 maggio.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Inail – Incontro del 23 maggio u.s.

lo scorso 23 maggio si è svolto un incontro tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali sul tema dei nuovi strumenti di lavoro.

 

Corso a CR decorrenza 01.01.2013 – Poli Didattici Regionali

 
 

27.05.2013 – Pubblichiamo la Circolare relativa all’individuazione dei Poli Didattici Regionali, scelti sulla base della residenzialità del personale corsista e della scelta sede effettuata, per il corso a CR che partirà il 6 giugno p.v.

 

 

Pubblicazione decreti commissioni esaminatrici concorsi pubblici.

 
 
 

27.05.2016 – In allegato i decreti di nomina delle commissioni esaminatrici del concorso pubblico, per titoli, a 30 posti di orchestrale nella banda musicale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e del concorso pubblico, per titoli, a 12 posti di atleta del Gruppo sportivo Fiamme Rosse.

 

 
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