“CONTRO IL PROGETTO DI DEMOLIZIONE DELLA GIUSTIZIA
IL PERSONALE GIUDIZIARIO SCENDE IN LOTTA “
L’ Amministrazione Giudiziaria, lavora per l’estinzione dei processi.
Durante l’incontro del 23 novembre scorso è risultata chiara tale volontà.
Attraverso i provvedimenti che l’Amministrazione giudiziaria intenderebbe adottare per il personale, si peggiorano i servizi, si allungano i tempi dei processi, non si garantisce il funzionamento di nessun settore della Giustizia, si riduce sensibilmente il numero dei Lavoratori impiegati nelle attività essenziali, si mortificano le professionalità ed ogni giusta aspettativa del personale giudiziario
Il progetto è evidente: La Giustizia italiana non deve funzionare!
Altro che processo breve: si tagliano i cancellieri e gli ufficiali giudiziari
Altro che processo telematico: diminuiscono gli informatici
Altro che integrazione europea e globale: diminuiscono gli esperti linguistici
Altro che attenzione alle economie: si dimezzano i contabili
Una operazione devastante per il servizio della Giustizia, per l’efficienza del settore, per i Lavoratori che si troveranno spogliati delle funzioni svolte in questi ultimi 10 anni in condizioni difficilissime.
Contro il progetto di demolizione dei servizi della Giustizia che offende e mortifica le professionalità dei Lavoratori giudiziari, le OOSS intraprendono un percorso unitario di lotta
Per una Giustizia efficiente ed efficace, per rivendicare la riqualificazione professionale negata al personale giudiziario sono state avviate le procedure di mobilitazione dei Lavoratori
Il 10 dicembre assemblee in tutti gli uffici giudiziari per illustrare alla cittadinanza le condizioni lavorative nella Giustizia.
Il 16 dicembre i Lavoratori della Giustizia parteciperanno ad una manifestazione che si terrà a Roma
A breve saranno indette le ulteriori iniziative di lotta.
Roma, 26 novembre 2009
Alleghiamo comunicazione del Gabinetto del Ministro datata 30.11.09, relativa ai decreti interministeriali dei Poli di Mantenimento, sarà nostra cura chiedere informazioni relative allo stato procedurale dei decreti.
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
MINISTERO DELLA DIFESA
INDENNITA’ OPERATIVA DI CAMPAGNA
In relazione ai numerosi quesiti che pervengono alla FPCGIL rispetto alla indennità operativa di campagna occorre fare alcune precisazioni.
Le condizioni dei lavoratori che si trovano ad effettuare prestazioni lavorative a fianco del personale militare e in oggettive situazioni di eguaglianza rispetto all’attuazione di compiti operativi, rientra in quella tutela che la FPCGIL riconosce come pari dignità dei lavoratori.
L’indennità operativa di campagna ai sensi dell’art.3, legge 78/83 viene attualmente attribuita al SOLO personale militare operante presso quelle unità che, secondo un elenco definito dallo Stato Maggiore Difesa sono da mantenere ad un costante livello operativo/addestrativo.
L’art.5 comma9 del d.P.R. 31.7.1995 n.394 che reca norme sugli stipendi, paghe ed indennità delle Forze Armate, ha previsto che l’erogazione di tale indennità competa ..”anche al personale che, nella posizione di forza amministrata, è impiegato in maniera continuativa nelle stesse condizioni ambientali, addestrative ed operative dei soggetti che sono in forza effettiva organica presso gli Enti e Reparti elencati art.3 legge 78/83…”
Pur in presenza di una norma che prevede l’attribuzione di tale indennità relativamente alle mansioni svolte e non quindi al differente status giuridico, a tutt’oggi il personale civile operante in condizioni ambientali nei Reparti definiti di “Campagna” non percepisce tale indennità.
Alcuni lavoratori hanno ritenuto esporre azione giuridica nei confronti dell’Amministrazione che non gli riconosceva tale diritto, la nostra organizzazione nel ribadire che le azioni legali collettive non sono strumento di lotta per il sindacato, ma vengono utilizzate come ultima possibilità rispetto alle altre azioni di tutela che ci contraddistinguono, ritiene comunque utile fornire tramite le strutture territoriali tutta l’assistenza legale del caso ai fini del rispetto della legge e per la difesa degli interessi dei lavoratori.
Roma, 1 aprile 2008
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Con qualche schematismo: a Napoli… ed altrove, o si sta con Saviano, o si sta con la camorra.
Una città sofferente, una società che sembra non ritrovare né un luogo, né un tempo in cui riconoscersi rischia di perdere la sua storia, la sua cultura, la sua identità.
Roberto Saviano è il simbolo di una volontà di denuncia e di riscatto, il riferimento di chi vuole guardare avanti e pensa un futuro fatto di coesione sociale, libero dai condizionamenti criminali, forte della legalità ritrovata.
Roberto Saviano è l’orgoglio di Napoli, della Campania, del Mezzogiorno, dell’Italia. Mille volti intorno, non porte chiuse dove abitare.
Si faccia sentire robusta la voce della democrazia, si testimoni la volontà di battersi con lui al fianco; non si rinunci al domani abbassando lo sguardo alla prepotenza.
La paura di ogni persona è un sentimento comprensibile, per questo è importante la presenza autorevole e credibile delle istituzioni e la forza collettiva della ragione.
Il rischio più grande è lo smarrimento.
Roma 22 maggio 2008
Circolare del Gabinetto del Ministro, n. 39213/9.09.09.
Provvedimenti di riordino dell’Aeronautica Militare pianificati per il 2009
In allegato circolare del Ministero della Difesa avente per oggetto: Catalogo dei Corsi A.A. 2011 in programma presso la Scuola di Telecomunicazioni
FF.AA. Chiavari.
Vi informiamo che, così come preannunciato, ieri si è svolto l’incontro presso La Direzione Generale del Personale civile, avente ad oggetto “l’assegnazione dei vincitori dei percorsi formativi per il passaggio all’interno delle aree funzionali”.
La Direzione ha comunicato che entro il 31 dicembre 2007, saranno pubblicate tutte le graduatorie finali relative ai percorsi di riqualificazione.
Inoltre nel fornire le informazioni relative alla procedura di inquadramento dei vincitori dei percorsi, ha ritenuto congruo procedere all’applicazione del nuovo contratto di lavoro. Come tutti sapete il nuovo contratto prevede tre aree:
AREA 1 (ex posizione A1, A1S) -AREA 2 (ex posizioni B1, B2, B3, B3S) – AREA 3 (ex posizioni C1, C1S, C2, C3, C3S) e all’interno di ogni singola area, sono collocati i profili professionali.
Il contratto all’articolo 10, stabilisce il nuovo inquadramento del personale in servizio e l’inquadramento per il personale che abbia effettuato procedure di selezione previste dal precedente contratto (percorsi di riqualificazione).
Pertanto l’Amministrazione al fine di procedere ad un inquadramento omogeneo ha proposto con il consenso delle OO.SS., di effettuare un inquadramento collettivo per tutti i dipendenti risultati vincitori dei percorsi formativi, avente decorrenza 1° gennaio 2008.
I dipendenti verranno inquadrati nel profilo per il quale hanno concorso mediante una determinazione dirigenziale che verrà prodotta per ogni singolo profilo professionale e per tutte le regioni interessate.
Per quanto concerne la sede di assegnazione per i dipendenti vincitori, l’Amministrazione considerato che il nuovo contratto prevede un organico di area, ha garantito la permanenza presso l’Ente dove il dipendente presta servizio.
Ove dovesse sussistere una difficoltà d’impiego nelle mansioni previste dal nuovo profilo di appartenenza, l’amministrazione si è riservata di procedere ad una nuova assegnazione di sede.
Per coloro i quali hanno concorso per una regione diversa da quella dove si presta servizio, l’assegnazione avverrà nel rispetto della vigente normativa, nella regione per la quale si è concorso.
Le OO.SS. e l’amministrazione si sono riservate di procedere con celerità alla stesura del nuovo ordinamento professionale al fine di eliminare quelle discrepanze e/o mancanze che il nostro ordinamento essendo sperimentale può aver prodotto e per procedere all’applicazione puntuale del nuovo contratto di lavoro.
Fp Cgil Difesa
Noemi Manca
Roma 16 Ottobre 2007
DECRETI DI INQUADRAMENTO COLLETTIVO- CIRCOLARE PERSOCIV
Dare massima diffusione sui posti di lavoro, affinchè i lavoratori possano CONTROLLARE L’ESATTEZZA DEI DATI CONTENUTI NEI DECRETI, per l’eventuale rettifica da inviare alla competente Divisione di Persociv.
Roma, 13 luglio 2010
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Si comunica che sul sito di PERSOCIV sono state pubblicate le seguenti circolari:
04 agosto 2010 – Candidature di dipendenti civili a posti a status internazionale. Legge 27 luglio 1962 n.1114.
02 agosto 2010 – Ipotesi di accordo sulla distribuzione del FUA della Difesa per l’anno 2010.
02 agosto 2010 – Sostituzione degli allegati A, B e C concernenti le assegnazioni previste per le particolari posizioni di lavoro, i turni e la reperibilità – anno 2010.
11 agosto 2010 – Candidature di dipendenti civili a posti a status internazionale. Legge 27 luglio 1962 n.1114.
09 agosto 2010 – Trasmissione telematica di certificazione medica relativa a dipendenti pubblici assenti per malattia.
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
I problemi della struttura ministeriale, che hanno effetti sul personale sono:
– nella struttura organizzativa centrale del Ministero, ridefinita dall’ultimo DPR di riordino, gli uffici risultano il prodotto di un assemblaggio generico, indefinito e frammentato delle competenze, prodotto dalla volontà della precedente gestione ad incrementare il numero delle direzioni generali. Il riordino predisposto dal Ministro De Castro risolve alcuni problemi e ne genera ulteriori e lascia presagire ulteriori interventi di riorganizzazione; l’organizzazione del lavoro, nell’Amministrazione centrale, è confusa ed i compiti sono indistintamente assegnati a lavoratori di ogni livello professionale, tecnici o amministrativi, di ruolo o lavoratori interinali ed addirittura a lavoratori esterni alla struttura ministeriale.
– l’ICQ con l’ultimo riordino Alemanno, l’ennesimo “operato” per Legge ed attuato senza il consenso delle parti sindacali, ha assunto un’impostazione marcatamente centralistica, sono però state realizzate molte nuove assunzioni ed è stata aumentata la visibilità del Dipartimento. Le duplicazioni di funzioni e l’aumento di uffici centrali hanno comportato una eccessiva vastità delle circoscrizioni di competenza degli uffici periferici, oggetto di discutibili accorpamenti, con unificazioni, in alcuni casi, in mega-uffici dirigenziali dal territorio tanto vasto quanto incontrollabile da un unico responsabile, non controbilanciati dall’istituzione di nuovi uffici distaccati (es.: Parma, Verona, etc.). Con la Legge Finanziaria 2007 ha acquisito il nome di ICQ ma risulta duramente provato dal susseguirsi di riforme inutili che ne hanno sostanzialmente indebolito la capacità di risposta rispetto all’obiettivo principale che ne giustifica l’esistenza, che è quello della tutela e prevenzione delle frodi agroalimentari: con la chiusura dei laboratori di Bari, Genova, Milano e Cagliari, si registra una diminuzione delle determinazioni analitiche effettuate nell’anno 2006 e nel 2007; si registra un aumento del numero di ispezioni ma una diminuzione di prelievo di campioni; l’accentramento nella gestione delle procedure sanzionatorie, ha liberato risorse umane destinate ai controlli ispettivi in periferia, ma nel contempo ha comportato un inevitabile accumulo di arretrato dei procedimenti sanzionatori. Il riordino dell’attuale Ministro prevede la gestione unificata del personale di tutto il ministero ed attribuisce nuove competenze all’ICQ.
– rilancio dei laboratori dell’ICQ. Le ultime chiusure di laboratori sono state giustificate con un rilancio dei rimanenti, che avrebbero dovuto raggiungere “livelli di eccellenza”, attraverso un potenziamento, anche in termini di formazione del personale, strutture e strumentazione, tale da poter affrontare, oltre al lavoro di routine, lo sviluppo di nuove metodiche analitiche da applicare al controllo delle frodi agroalimentari e lo svolgimento di quelle analisi specialistiche effettuate in passato in convenzione da enti esterni ma a distanza di un anno e mezzo è stato fatto poco o nulla.
– dirigenza. Assistiamo ad un ulteriore deterioramento della situazione complessiva: con gli ultimi incarichi conferiti ai sensi dell’art. 19, c.6 della L.145/01 nell’ambito del ruolo agricoltura, si persevera in scelte di natura fiduciaria della parte politica, aggirando i principi contenuti nel Memorandum sul pubblico impiego e l’obbligo della verifica sulla presenza di adeguate professionalità interne, che pure sono presenti. Si continuano ad affidare incarichi di reggenza di natura fiduciaria, caso quasi unico nelle amministrazioni centrali, generando un profondo e diffuso malcontento tra i funzionari che legittimamente ritengono di avere le capacità per aspirare a tali incarichi.
– formazione ed aggiornamento professionale. Nell’ICQ continua ad essere attuata unilateralmente solo per una parte del personale, sebbene sia stata introdotta una procedura di rilevazione delle esigenze formative dei dipendenti. Nel ruolo agricoltura è programmata, sostanzialmente, per i soli corsi di riqualificazione.
– appalto fornitura lavoro e precariato (lavoratori interinali, co.co.co., borsisti, personale a contratto fornito da enti o da istituti sperimentali). Il lavoro temporaneo rappresenta nel Mipaaf una forma distorta di impiego cui ricorre l’Amministrazione per attendere alle sue funzioni; questo personale, nonostante reiterate richieste inoltrate al Ministro, continua a non avere alcuna prospettiva di stabilizzazione lavorativa.
– esternalizzazioni. Negli ultimi anni sono state affidate a consulenti ed a società esterne compiti e funzioni di esclusiva competenza di funzionari e dipendenti di ruolo dello Stato: il recupero di dette funzioni è stata avviata dal Ministro, solo per alcune materie e senza la giusta decisione.
Tutto ciò determina, per la sede centrale:
– profonda disorganizzazione degli uffici;
– marginalizzazione dall’attività lavorativa del personale di ruolo con conseguente loro sotto utilizzo e prolungata assegnazione di compiti dequalificanti;
– sottrazione di mansioni e competenze affidate a società private;
– gli organismi per la tutela e la sicurezza dei lavoratori sono insufficienti o non efficaci.
e, per l’ICQ:
– le riqualificazioni attuate hanno generato profondo malcontento per l’arbitrarietà delle riassegnazioni di personale e per le differenti opportunità offerte ai lavoratori;
– i trasferimenti sono avvenuti negli ultimi anni con evidente arbitrarietà.
L’impegno della FP–CGIL persegue l’obiettivo di integrazione organizzativa, funzionale ed economica dei due ruoli esistenti nel Ministero, nel rispetto delle specificità di ciascuna unità organizzativa, di migliorare le condizioni di lavoro del personale, per una reale garanzia di pari opportunità e tutela dei diritti, da realizzare attraverso i seguenti punti programmatici:
– Rilancio della centralità del Ministero: ad oltre un anno dall’insediamento del nuovo Governo non sono stati realizzati i cambiamenti profondamente attesi dai lavoratori, pertanto il riordino proposto dovrà portare ad una precisa definizione delle competenze;
– Predisposizione del secondo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo, che dovrà tener conto delle esigenze di tutte le lavoratrici ed i lavoratori attraverso il superamento dei ritardi e delle difformi applicazioni di tutti gli istituti riguardanti il personale, rafforzando i risultati positivi raggiunti nel primo CCNI, attraverso una ampio coinvolgimento delle RSU;
– riqualificazione del personale, passaggi interni alle aree professionali. Le tornate già attuate hanno interessato una alta percentuale del personale del ruolo agricoltura e una percentuale più bassa e variabile da ufficio ad ufficio e da profilo a profilo per l’ICQ, a causa della dotazione organica dell’ICQ, distinta per sedi dirigenziali. E’ nostro primario impegno offrire a tutti i lavoratori le stesse opportunità di progressione professionale: intendiamo perseguire questo obiettivo partendo dalle nuove opportunità che si possono realizzare con la riforma del sistema ordinamentale, che consente l’attuazione di nuove tornate di riqualificazione professionale, a partire dai colleghi dell’ICQ che, per le scelte organizzative dell’Amministrazione hanno goduto in minima parte dell’opportunità di progressioni professionali. Nuove progressioni saranno quindi possibili attraverso lo svincolo della posizione economica dalla posizione giuridica e l’incremento degli sviluppi economici all’interno delle aree, a cominciare dalle nuove fasce economiche inserite in posizione apicale, nell’area B e nell’area C, bilanciando equamente esperienza, anzianità e titoli di studio.
– riqualificazione del personale, passaggi tra le aree professionali. Sono stati attuati nell’ICQ e nella sede centrale, ruolo agricoltura; hanno portato all’inquadramento dei lavoratori in A1 alla qualifica B1; i percorsi tra l’area B e l’area C, nel nostro come in tutti gli altri Ministeri, scontano difficoltà maggiori. Quelli effettuati nell’ICQ, hanno riguardato un esigua percentuale di posti; nel ruolo agricoltura è in pubblicazione la graduatoria definitiva dei passaggi alla qualifica C1. Proporremo l’incremento del contingente dei passaggi tra le aree da attuare tramite lo slittamento delle graduatorie vigenti, sia per l’ICQ che per il ruolo agricoltura.
– formazione e l’aggiornamento professionale. Per la CGIL la formazione continua rappresenta l’elemento fondamentale per il rilancio della Pubblica Amministrazione, quindi il nostro obiettivo è “Formazione e aggiornamento qualificati, continui e rivolti a tutti i lavoratori”.
– salario accessorio. In considerazione della diminuzione della parte fissa del FUA utilizzata per l’aumento dell’indennità di amministrazione, sarà necessario ripensare l’intero accordo; proporremo una revisione dei criteri precedentemente adottati per un reale e percepibile aumento della produttività degli uffici e perseguiremo lo snellimento dei tempi di contrattazione per ridurre i tempi delle erogazioni, anche attraverso l’attivazione dell’accredito sui C/C, come già attuato nell’ICQ. Nell’anno 2007 le somme assegnate alla contrattazione di sede sono state aumentate, con il prossimo accordo dovremo realizzare la piena autonomia contrattuale delle RSU sulle modalità di ripartizione delle risorse per dare vera autonomia ai delegati delle RSU nella contrattazione di posto di lavoro.
– Indennità BSE. La proposta della FP–CGIL, appoggiata dall’Amministrazione, condivisa sin dall’inizio dalla CISL e solo successivamente dalla UIL, ha ottenuto l’impegno del Ministro De Castro – finora disatteso – per l’adeguamento dello stanziamento all’aumentato numero di lavoratori, tale da riportare le quote pro-capite spettanti agli importi erogati nell’anno 2001.
– Indennità di trasferta. Abbiamo portato il problema dei lavoratori del Mipaaf all’attenzione dell’ARAN, per il tramite dei sindacati confederali, i quali hanno posto come obiettivo prioritario il ripristino di tale indennità per il Mipaaf.
– Norme sulla sicurezza e igiene degli ambienti di lavoro. Pretenderemo il rispetto delle norme e delle condizioni igienico-sanitarie in tutte le sedi di lavoro.
– lavoro esternalizzato. Oltre alle attività già recuperate, è necessario procedere al recupero, ove possibile, di tutte le attività istituzionali;
– omogeneizzazione delle tipologie di contratti di lavoro precari. Chiederemo una ricognizione delle varie tipologie contrattuali, delle quali proporremo l’omogeneizzazione contrattuale, ove possibile, al fine di garantire pari diritti e trattamenti per tutti; in questo contesto perseguiremo l’obiettivo dell’avvio di processi di stabilizzazione. Continueremo a stimolare il corretto utilizzo dei lavoratori somministrati, affinché essi possano apportare il proprio contributo nell’ambito dell’organizzazione degli uffici; ricercheremo soluzioni per la trasformazione dei contratti di somministrazione lavoro in contratti a tempo determinato, al momento l’unica soluzione percorribile per avviare processi di stabilizzazione.
– garantire un corretto sistema di relazioni sindacali, che renda chiare ed accessibili le libertà sindacali delle RSU.
Roma 9 novembre 2007
p. la FP CGIL
Savino Cicoria
FP CGIL CISL FPS UIL PA
ORDINE DEL GIORNO ASSEMBLEA MINISTERO DEL LAVORO DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del Ministero, riunitasi il 10 ottobre 2008, considera gli interventi del Governo in materia di Pubblica Amministrazione gravemente lesivi della dignità ed irricevibili.
Dietro la cortina fumogena della lotta al lassismo, espressa in tutte le sue sfaccettature, si cela un disegno organico di smantellamento dei servizi pubblici.
Questo vale per le Amministrazioni centrali dello Stato, così come per le Agenzie fiscali, gli Enti pubblici non economici, gli Enti locali, la sanità pubblica, la scuola.
Colpendo i lavoratori pubblici si intende colpire quel sistema di protezione sociale, in particolare delle fasce più deboli della popolazione, attraverso la riduzione della piena esigibilità dei diritti di cittadinanza.
Per portare a compimento tale disegno è stata messa in campo una pluralità di interventi che vanno dall’abrogazione, per via legislativa, delle risorse inerenti al salario accessorio (L. 133/08) fino al tentativo di erogazione unilaterale di incrementi contrattuali che si attesterebbero ampiamente al di sotto dei parametri di rinnovo attualmente in vigore.
Nulla viene detto o fatto, invece, per rimarcare le responsabilità della politica e della dirigenza pubblica in merito ai problemi di malfunzionamento della macchina pubblica.
RIVENDICA:
Una Amministrazione pubblica di qualità e al servizio dei cittadini;
Una Amministrazione pubblica presidio di legalità;
L’implementazione ed il miglioramento dei servizi pubblici;
Un immediato rinnovo del CCNL che garantisca realmente la tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni;
CONTRO:
I tagli imposti dal Governo;
La politica di privatizzazione dei servizi pubblici,
La precarizzazione dei rapporti di lavoro
le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, anche alla luce delle molteplici iniziative di mobilitazione attivate negli ultimi mesi, approvano e sostengono la proclamazione dello sciopero generale di tutte le pubbliche amministrazioni indetto da FP CGIL – CISL FP – UIL PA .
Roma, 10 ottobre 2008