AGENZIA DELLE ENTRATE : RIORGANIZZAZIONE DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DI TRENTO.
FP CGIL CISL FP UIL PA
CROCE ROSSA ITALIANA
In occasione della manifestazione odierna delle lavoratrici e dei lavoratori della CRI presso il Ministero della Salute siamo stati ricevuti dal Dott. Viggiano, il quale ci ha comunicato che a seguito della richiesta dei Segretari Generali di FP CGIL –CISL FP e UIL PA è stato convocato un incontro per il giorno 21 dicembre alle ore 11,30 al quale parteciperanno anche le altre Amministrazioni interessate alla vertenza complessiva in atto presso la Croce Rossa Italiana.
Dalle parole del Dott. Viggiano sembra si stia affermando una posizione interpretativa della legge finanziaria che ricomprende anche la C.R.I. in materia di lavoro precario e di processi di stabilizzazione.
Una interpretazione in tal senso trova, ovviamente, il nostro pieno consenso.
Attendiamo comunque l’incontro del 21 c.m. per la verifica e la conferma di quanto anticipatoci oggi, incontro che noi auspichiamo si concluda con un protocollo di intesa che contenga la soluzione sia al problema del precariato nella C.R.I. e sia alla vertenza sulla contrattazione integrativa.
In attesa delle risultanze dell’incontro di giovedì 21 vi invitiamo a mantenere vivo lo stato di mobilitazione.
Roma, 19 dicembre 2006
FP CGIL CISL FP UIL PA
A. Garzi M. Giuliattini E. Ponti
Coordinamento Regionale Agenzia delle Entrate
Il coordinamento regionale toscano Fp-Cgil dell’Agenzia delle Entrate denuncia il pericoloso rallentamento delle attività di lotta e contrasto all’evasione ed elusione fiscale.
Infatti vengono al pettine i nodi che da mesi tutta la Fp-Cgil nazionale denuncia con insistenza: le modifiche normative apportate dalla L. 133/2008 e il processo di riorganizzazione in atto degli uffici dell’Agenzia delle Entrate limitano fortemente la capacità del Fisco di perseguire i suoi obiettivi istituzionali soprattutto in relazione alle attività di controllo.
I dati di questa prima parte di anno registrano un rallentamento dell’attività di controllo di circa il 50% rispetto ai parametri programmati.
Questa brutta notizia non è una sorpresa: ricordiamo infatti che il Governo ha imposto al Parlamento di approvare delle norme con cui è stata eliminata la tracciabilità dei percorsi finanziari, è stato eliminato l’obbligo per le aziende della tenuta di un conto corrente dedicato, sono state ridotte le sanzioni per i contribuenti inadempienti: l’Agenzia delle Entrate ora ha meno strumenti per contrastare l’evasione fiscale.
Il personale dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, utilizza reti informatiche interne che in queste settimane sono spesso bloccate e intasate, vede sostituite banche dati valide con altre meno efficaci, che non essendo aggiornate alle novità normative dello scorso ottobre, costringono a redigere manualmente gli atti prolungando i tempi di lavorazione.
Da qualche mese è cominciato un processo di riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate con l’attivazione di 106 direzioni provinciali che andranno a sostituire più di 300 uffici locali.
L’obiettivo dichiarato, ovvero quello di creare un unico coordinamento provinciale dell’attività di controllo, che nelle intenzioni dovrebbe rendere il lavoro più efficace, appare come un proposito soprattutto “ideologico” e di fatto smantella i nuclei degli attuali uffici dell’Agenzia delle Entrate che negli ultimi anni avevano lavorato bene e in modo proficuo per la collettività.
La ricerca di nuovi locali per le nuove direzioni provinciali, il probabile spostamento di personale dagli uffici sparsi sul territorio alle direzioni provinciali site nei capoluoghi, i nuovi assetti organizzativi da perfezionare, l’adeguamento delle procedure informatiche, rallenteranno e complicheranno ancora di più lo svolgimento delle attività degli uffici.
Ad andar bene, fino alla fine del 2010 l’Agenzia delle Entrate verrà coinvolta in una riorganizzazione di cui la Fp-Cgil non riesce a vedere l’utilità e che, insieme con le modifiche normative volute dal Governo, rischia di compromettere pesantemente la tenuta del gettito fiscale.
Riteniamo, infine, che con meno risorse a disposizione del bilancio dello Stato, i soliti lavoratori dipendenti e pensionati pagheranno maggiori imposte e saranno garantite meno risorse per affrontare la durissima crisi economica che stiamo vivendo.
Firenze, 7/4/2008
Agenzia delle Entrate- FP CGIL Lombardia.
I sindacati chiedono il differimento dell’attivazione delle direzioni provinciali della Lombardia per la mancata consultazione con i soggetti sindacali presenti sul territorio.
FP CGIL TOSCANA
In data odierna, presso la Direzione Regionale della Toscana, si è svolto un incontro fra il Direttore Regionale e le OO.SS. regionali.
Il Direttore in primo luogo ci ha ricordato che la sua permanenza nella regione Toscana volge al termine, in quanto a breve andrà in pensione, e ci ha comunicato che quello di oggi sarebbe stato l’ultimo incontro sindacale della sua gestione.
Il Direttore ha poi fatto un elenco delle problematiche sindacali ancora in essere presso la regione, spesso non risolte per l’assenza degli accordi nazionali in merito.
Dalla mancata chiusura della riorganizzazione degli uffici, alla assenza di un accordo sulle nuove posizioni organizzative.
Dal blocco degli incarichi dirigenziali, al concorso per le posizioni dirigenziali da coprire.
Dalla necessità di spostare l’area legale dal “controllo” all’area di “staff”, alla gestione della formazione in modo centralizzato, con riduzione della possibilità di effettuazione di corsi in ambito locale. Ci ha illustrato i corsi che intende svolgere a livello regionale, ricordiamo in particolare quello sulla sicurezza.
Ci ha infine proposto una nuova stabilizzazione dei distacchi in modo da recepire le diverse richieste dei colleghi che avevano, prima della riorganizzazione degli uffici, optato di rimanere in posizione di distacco e che ora, in assenza degli uffici di provenienza, intenderebbero regolarizzare la loro posizione. Non abbiamo espresso particolari riserve su tali proposte che dovrebbero trovare soluzione nei prossimi provvedimenti dell’Amministrazione, attraverso proposte operative che ci saranno quanto prima presentate.
Siamo stati informati sull’assegnazione alle Direzioni Provinciali e alla DR dei colleghi provenienti dalle altre regioni sulla base della loro rinuncia alla partecipazione al nuovo tirocinio.
Infine ci ha proposto un nuovo accordo sulla mobilità volontaria regionale, con un congruo numero di persone in uscita dalle DDPP e dalla DR e solo in entrata dalle DDPP, sulla base dei parametri di 1 addetto ogni 205 partite IVA non agricole, 1 addetto ogni 1000 partite IVA agricole e 1 addetto ogni 100 medie imprese.
Abbiamo unitariamente valutato positivamente le proposte avanzate dall’amministrazione, concordando su un incremento dei posti sia in entrata che in uscita e abbiamo chiesto, e ottenuto, di firmare subito un accordo che alleghiamo.
Abbiamo concordato che saranno possibili scambi di sede, alle condizioni previgenti, senza limiti numerici.
Tutti i trasferimenti per la mobilità volontaria 2010 avverranno dal 1/1/2011 e, al fine di evitare le eccessive rinunce degli anni passati, che hanno creato notevoli difficoltà ed incertezze sulla gestione pratica dell’accordo, abbiamo concordato che nella nuova intesa ci sarà un temine preciso per rinunciare allo scambio di sede o al trasferimento. Questi termini saranno collocati fra la data di pubblicazione della graduatoria provvisoria e la data di pubblicazione della graduatoria definitiva che dovrebbe essere il 15 luglio 2010. Per il resto abbiamo confermato tutte le regole previste nell’accordo del 2010, compresa la possibilità di chiedere un differimento nella data di effettuazione del trasferimento.
La riunione è proseguita affrontando l’argomento Direzione Provinciale di Lucca e Ufficio di Viareggio.
Sul primo il Direttore Regionale ci ha comunicato che la DP di Lucca si trasferirà presso una ex caserma a seguito della disponibilità manifestata, sia al suo adeguamento che alla sua trasformazione, da parte del sindaco di Lucca; tutto ciò necessita di circa due anni di lavori, nel frattempo l’ufficio di Lucca utilizzerà circa 1000 mq di locali messi a disposizione da Equitalia.
Per quanto riguarda le ben note problematiche dell’ufficio di Viareggio, ci ha riassunto lo stato della situazione con la impossibilità dell’amministrazione a effettuare i lavori di bonifica dei locali, la impossibilità ad oggi di reperire idonei locali con la stessa superficie e la impellenza di trovare comunque nuovi locali a seguito delle disposizioni cogenti emanate a carico della Direzione Regionale.
L’orientamento espresso dal Direttore regionale è quello di reperire locali almeno per consentire la ricollocazione di 30/35 persone.
Su tali questioni abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà sia rispetto alle soluzioni paventate, sia sulle possibili ripercussioni negative nei confronti dei lavoratori di Viareggio. Lavoratori che rischiano di ritrovarsi senza ufficio e senza la possibilità di continuare a lavorare nella città dove hanno finora svolto con impegno la loro attività. Anche su questo abbiamo sollecitato soluzioni finalizzate a dare le giuste risposte ai lavoratori di Viareggio.
Sempre relativamente alla provincia di Lucca è stata infine rappresentata una brutta vicenda accaduta presso l’ufficio di Pietrasanta che la dice lunga su come vengono affrontate le questioni sindacali in quell’ufficio, sulla mancanza di una cultura del confronto e del rispetto e della conoscenza delle regole.
La riunione si è conclusa affrontando alcune questioni locali che dovrebbero trovare soluzione in un corretto confronto sulla mobilità provinciale e sul rispetto delle intese per la riorganizzazione degli uffici.
Firenze, 20/4/2010
p. il Coord.to Reg.le Ag. Entrate
Alessandro Morabito
FP CGIL Regionale
Santi Bartuccio
INTESA sulla MOBILITA’ VOLONTARIA INTERPROVINCIALE in TOSCANA
per l’ANNO 2010 – del 20 aprile 2010
Egregio Direttore,
nella nota del 5.5.2011, avente ad oggetto “Correttezza ed efficienza nell’azione di controllo ed in quella di servizio”, Lei scrive ai suoi dipendenti:
“In un sistema basato sull’autotassazione, l’attività di controllo raggiunge effettivamente il suo scopo solo se si basa su comportamenti in grado di ispirare fiducia e lealtà. La regola da seguire è in fondo molto semplice. E’ una regola di rispetto: comportiamoci tutti, come funzionari del fisco, così come vorremmo essere tutti trattati come contribuenti”.
A parte la condivisibile conclusione, ci chiediamo:
– è altrettanto condivisibile l’offesa proferita nei confronti dei lavoratori che nella stessa nota si sono sentiti definire vessatori, estorsori, mediocri ed arroganti?
– è consentito a chi si glorifica sulla carta stampata e nelle stanze dei bottoni dei risultati raggiunti in termini di recupero di imposta, ledere la professionalità dei lavoratori dell’Agenzia, minando irrimediabilmente il credito e l’autorevolezza faticosamente conquistati nei confronti dei contribuenti, mettendo in dubbio le fondamenta di onestà, serietà ed onorabilità?
– è consentito, a fronte di non meglio identificate segnalazioni di presunti soprusi, diffamare e minacciare di gravi sanzioni i lavoratori tutti, che ogni giorno mettono a disposizione le proprie conoscenze e le proprie risorse a servizio del Paese?
NO, certamente NO, egregio Direttore.
Il danno che Lei ha arrecato all’immagine dell’Agenzia e dei suoi lavoratori è incommensurabile. Un’immagine costruita con anni di impegno, cercando la tax compliance con comportamenti sempre in grado di ispirare fiducia e lealtà.
Tutti i lavoratori sanno che la “lotta” all’evasione deve essere affrontata in maniera corretta, sì, ma anche decisa. Una lotta all’evasione soft, o peggio collusiva, rappresenterebbe invece un grave sopruso nei confronti dei cittadini onesti, che pagano le tasse e pretendono un impegno serio da parte degli operatori del fisco.
Dal “capitano” della nave ci saremmo aspettati che difendesse i suoi collaboratori, che prevedesse sanzioni per chi sbaglia e, di converso, offrisse un sistema di tutela, anche legale, a chi, lavorando in prima linea, subisce spesso atteggiamenti irrispettosi, accuse infondate ed intimidazioni, probabilmente destinati ad aumentare in seguito al suo sorprendente ed ingiustificato “richiamo”.
La Sua nota, infatti, dà credito alle dicerie di coloro che, per interessi personali e strumentali, infangano il lavoro prestato da noi tutti nell’interesse pubblico.
E che siano solo dicerie è indubbio, perché se fosse stato altrimenti e se Lei avesse avuto le prove degli abusi commessi non avrebbe potuto esimersi dall’intraprendere le dovute azioni nei confronti dei responsabili dei comportamenti denunciati.
Crediamo inoltre non possa sfuggirLe che il contribuente, per il solo fatto di essere stato selezionato quale soggetto da sottoporre a controllo, si ritiene perseguitato e vessato da chi sta semplicemente svolgendo il proprio lavoro, in modo corretto e trasparente.
Per questo, oggi, siamo noi funzionari a ritenere gravemente danneggiato “l’elemento fiduciario che è alla base del rapporto di lavoro con l’Agenzia” di cui Lei è Direttore, e La invitiamo pertanto a formulare scuse ufficiali e pubbliche, presentando le Sue dimissioni.
“È una regola di rispetto” ed anche di coerenza.
f.to Il personale della DP Pisa
AGENZIA DELLE ENTRATE
FIRENZE
COMUNICATO STAMPA
Nella primissima mattinata dello scorso 1° Maggio la sede dell’Agenzia delle Entrate – Ufficio di Firenze 1 ha subito un attentato a carattere intimidatorio: è stata infatti lanciata una bomba carta verso l’ingresso dell’ufficio.
Lo scarso potenziale della bomba carta e i limitati danni provocati ad una vetrata non devono far sottovalutare l’accaduto: la posizione centrale dell’ufficio, sito a poche decine di metri dalla Questura di Firenze, la particolarità dell’obiettivo e la scelta della giornata del 1° Maggio, rendono il fatto molto inquietante.
La Fp-Cgil di Firenze esprime la propria solidarietà nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ufficio di Firenze 1. In un momento drammatico per il sistema produttivo di questo Paese e per le pesanti conseguenze occupazionali che sta provocando, nessuno deve dimenticare che il Fisco è lo strumento principale al fine di costruire politiche di maggiore equità sociale.
Firenze, 4 maggio 2009
La FP CGIL Firenze
F.P. CGIL
COORDINAMENTO NAZIONALE ACI
A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI
Il giorno 8 maggio è stato firmato il Protocollo d’Intesa relativo alla proroga per il terzo bimestre 2009 dei criteri di erogazione del salario accessorio previsti dall’ipotesi di CCI 2008.
Il Protocollo d’Intesa relativo alla proroga dei fondi incentivanti del terzo bimestre non presenta novità rispetto al precedente accordo sul quadrimestre.
Nonostante l’iter di approvazione del CCI 2008 stia subendo qualche ritardo, si è ritenuto di procedere alla ultra attivazione del bimestre maggio-giugno, proprio per poter erogare il salario accessorio nei tempi previsti.
All’interno del documento sono confermati i criteri di conferimento degli incarichi dei responsabili di struttura, con la divisione delle tipologie in responsabili di A. C. e di Ufficio Provinciale.
Vengono inoltre definiti i compensi riconosciuti ai responsabili di struttura degli Uffici Provinciali e degli Automobile Club, nonché ai vicari delle sedi dirigenziali, le sole dove, in attuazione dell’ordinamento dei servizi, tale figura ancora permane in ragione della complessità organizzativa di tali sedi.
La FP CGIL, nel sottoscrivere anche questo Protocollo d’Intesa, ha tenuto a precisare con una nota a verbale che i fondi previsti nel Protocollo sono erogati a titolo di anticipazione del Fondo per il salario accessorio 2009. Infatti, ad oggi, nessuna norma ha modificato le disposizioni previste dalla Legge 133 relative ai tagli ai Fondi per la contrattazione integrativa.
Ricordiamo che il CCNL biennio economico 2008-2009, che la FP CGIL non ha sottoscritto, precisa che il recupero di tali fondi dovrebbe avvenire “sulla base di apposite disposizioni di legge” entro il 30 giugno 2009 con le modalità previste dalla legge 133. Pertanto, l’ammontare del Fondo per il salario accessorio 2009 potrà essere determinato effettivamente solo in sede di trattativa sul CCI 2009 sulla base di quanto previsto dalle norme vigenti.
Roma, 11 maggio 2009
Derna Figliuolo
FP CGIL ACI
Interrotte le relazione sindacali – lettera di diffida
FP CGIL CISL FP UIL PA SALFI FLP RDB
Milano, 15/07/2010
All’ Agenzia delle Entrate
Direttore Regionale Lombardia:
Dr. Carlo Palumbo
Ufficio Relazioni Sindacali
Al sig. Prefetto di Milano
Dr. Gianvalerio Lombardi
Alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge
sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
Roma
Oggetto: PROCLAMAZIONE SCIOPERO REGIONALE DEL PERSONALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE – DIREZIONE REGIONALE PER LA LOMBARDIA
Le scriventi OO.SS., preso atto del risultato negativo del tentativo di conciliazione, di cui all’art. 2 – comma 2 – della Legge n. 146/90 e relative e successive modifiche previste dalla Legge n.83/2000, esperito in data odierna (15 luglio) presso il Prefetto di Milano in qualità di Commissario di Governo Regionale e relativo alla vertenza in essere con la Direzione Regionale per la Lombardia dell’Agenzia delle Entrate,
proclamano
lo sciopero regionale del Personale dell’Agenzia delle Entrate di ore 2 per il giorno 26/07/2010 – dalle ore 9,00 alle ore 11,00 per tutto il territorio regionale con modalità che saranno individuate in ambito provinciale. la motivazione dello sciopero è indicata nell’allegato comunicato
FP CGIL CISL FP UIL PA SALFI FLP RDB
Baraldi Magnoni Dacquino Scordo Marino De Vita
(Doctor 33 del 330 giugno 2011) Si dovrà aspettare fino al 5 luglio, data di convocazione dell’Intersindacale medica, per conoscere quale risposta concertata daranno alla manovra le sigle della dirigenza, ma all’indomani delle prime anticipazioni ufficiali sui contenuti della Manovra il clima che si respira è già pesante. E non basta il balletto di cifre e percentuali sugli eventuali tagli ai cosiddetti «stipendi d’oro» (che colpirebbero i medici del Ssn se l’asticella più bassa fosse fissata ai 50mila euro) a sospendere i commenti negativi che arrivano dai sindacati. Comincia Massimo Cozza, segretario nazionale di Fp-Cgil: «Anche se una nuova versione della Manovra è già stata annunciata per domani (oggi per chi legge, ndr) e se non ci sono certezze sui tagli ai trattamenti più elevati del pubblico impiego, basta già il blocco fino al 2014 degli aumenti a rendere iniqua questa Manovra. Perché ancora una volta si colpisce il comparto pubblico e il sistema sanitario. C’è poi da chiarire l’incognita sul congelamento del turn over: la bozza dell’altro ieri lascia parecchie incertezze sulla sua applicazione nel comparto sanitario, se fosse confermato sarebbe un’altra scelta irresponsabile perché basta fare un giro per gli ospedali e per i servizi sanitari territoriali per capire lo stato di crisi in cui versano le stritture del Ssn». Negativi anche i commenti di Roberto Cassi, presidente di Cimo-Asmd:«Il 5 luglio valuteremo insieme alle altre sigle le eventuali azioni di protesta da adottare, ma non possiamo accettare gli interventi della Manovra su turn over e aumenti: non si può costringere il personale sanitario a rimanere senza rinnovo contrattuale per tutti questi anni. Per non parlare poi degli altri interventi sulla Sanità: non abbiamo preclusioni a una riorganizzazione del Ssn, ma qui si taglia dissennatamente sulla salute degli italiani».
Roma, 21 ottobre 2008
A MINISTERO DIFESA
GABINETTO DEL MINISTRO
Palazzo “Baracchini”
Via XX Settembre, 8
00187 ROMA
e, p.c. STATO MAGGIORE DIFESA
Via XX Settembre, 11
00187 ROMA
Oggetto: Carta Multiservizi della Difesa.
Prosecuzione nota delle scriventi datata 16.09.08 pari oggetto
Le scriventi OO.SS. ribadiscono quanto rappresentato con la nota in prosecuzione e sollecitano codesto U. G. a convocare UN URGENTE INCONTRO in merito al rilascio ed utilizzo della carta indicata in oggetto.
Ancora una volta, oltre a contestare il metodo e la tempestica rispetto al rilascio della C.M.D., denunciano l’emanazione unilaterale di direttive in merito la cui applicazione avviene in modo difforme nei vari Enti della Difesa.
Con l’occasione, le scriventi OO.SS. intendono precisare che, pur non ravvisando motivi ostativi al rilascio di una eventuale carta multiservizi che consenta di snellire e rendere efficienti i servizi della pubblica amministrazione, la delicatezza e la quantità dei dati personali richiesti e trattati, presuppone i necessari chiarimenti ed adeguate risposte alla serie di interrogativi già posti alla attenzione di codesto U. G. con la nota unitaria in prosecuzione.
Si riconferma, infine, l’esigenza di congelare ogni iniziativa, già posta in essere da parte degli Stati Maggiori, fino all’acquisizione dei richiesti chiarimenti.
Ancora in attesa di cortese urgente riscontro si inviano distinti saluti.
FPCGIL CISL FP UIL PA
MANCA CAFFARATA COLOMBI