Scatti convenzionali 2015 personale ruolo dei Vigili del Fuoco e dei ruoli tecnici, amministrativo-contabili e tecnico-informatici

26.05.2016 – Scatti convenzionali 2015 personale ruolo dei Vigili del Fuoco e dei ruoli tecnici, amministrativo-contabili e tecnico-informatici 

 

 

Manifestazione Fp Cgil VVF e Uil PA VVF del 7 giugno 2016 a Montecitorio

 
 
 

26.05.2016 – Continuano le iniziative di protesta nei confronti del Governo al fine di ottenere maggiori risorse economiche e maggiori tutele del personale; primo obiettivo, per la Fp Cgil VVF, l’apertura del rinnovo contrattuale. Inoltre, la stabilizzazione degli 80 Euro e quindi un aumento salariale strutturale tramite gli istituti retributivi,
fissi e continuativi, attualmente esistenti, l’accesso anche per il personale Vigile del fuoco alla previdenza complementare, il rilancio delle politiche di Salute e Sicurezza dell’intero comparto con il riconoscimento del rischio e dell’usura causata dal lavoro svolto, rientrano appieno titolo nella rivendicazioni legate alla mobilitazione organizzata per il 7 giugno p.v.  a Montecitorio dalla Fp Cgil VVF e dalla Uil PA VVF.
#UniciNellaTutela #Contratto Subito #Lavoro Pubblico #Vigili del Fuoco @matteorenzi @Ettore_Rosato @emanuelefiano
 

 

 

Posticipo manifestazione unitaria a Montecitorio al 15 giugno p.v.

 
 

26.05.2016 –  L’idea di unitarietà per quanto ci riguarda ha sempre avuto un valore simbolico, di reciproco rispetto e, a volte, di scelte sacrificate.

Ieri,  a Roma, oggi a Genova e nel pomeriggio a Venezia Cgil Cisl e Uil di categoria Pubblico Impiego hanno manifestato e manifesteranno per il rinnovo dei contratti.

La nostra scelta di aderire sempre e comunque a tutte le iniziative Regionali, ci rende liberi democratici e consapevoli che l’unica vera alternativa è il #ContrattoSubito.

Abbiamo ritenuto importante accettare la disponibilità della FNS Cisl ad aderire alla nostra mobilitazione precedentemente fissata per il 7 giugno, posticipando la data e, per l’ennesima volta, dimostrare coscienza e rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori che chiedono a gran voce unitarietà di intenti. 

#UniciNellaTutela  #LavoroPubblico  

 

 

MIBACT: Comunicato su diritto di sciopero


CONTINUA L’ATTACCO AL DIRITTO DI SCIOPERO

Roma, 26 maggio 2016

In occasione dello sciopero
generale unitario di ieri nel Lazio abbiamo ancora una volta dovuto verificare
il livello di irresponsabilità di alcuni dirigenti che hanno sostanzialmente
messo in discussione il diritto di sciopero in importanti realtà museali
romane, tra cui, naturalmente, il Colosseo.

Un comportamento generale che
abbiamo comunque verificato sin dalla sottoscrizione del Protocollo di Intesa
all’ARAN, con assenza di convocazioni per definire le nuove regole previste e
che ci ha costretto, stante i concomitanti scioperi regionali, ad una rincorsa
continua di richieste alla dirigenza di aprire i tavoli per definire i nuovi
servizi minimi.

Abbiamo già avuto l’episodio
verificatesi in occasione dello sciopero lombardo, dove la mancata
regolamentazione, del tutto attribuibile, come abbiamo dimostrato ampiamente,
alla responsabilità dirigenziale, ha poi portato alla chiusura totale di Brera
e del Cenacolo.

Invece ieri, sia alla Galleria
Nazionale d’Arte Moderna che alla Soprintendenza Archeologica di Roma abbiamo
verificato comportamenti del tutto in contraddizione con gli stessi accordi
sottoscritti, tramite cambiamenti nella predisposizione dei turni con richieste
preventive su chi avrebbe partecipato allo sciopero,  autorizzazioni a svolgere le lunghe, tutte
operazioni finalizzate ad aprire i siti nelle fasce orarie in cui si dovevano
semplicemente predisporre i presidi a sito chiuso.

Insomma continua l’attacco al
diritto di sciopero iniziato con la vergognosa vicenda dell’assemblea al
Colosseo, con una norma fortemente anticostituzionale che il governo ha
imposto, e addirittura con il sabotaggio degli accordi costruiti proprio in
applicazione di quelle norme.

Comportamenti peraltro denunciati
prontamente alla controparte politica e oggetto di diffida delle Segreterie
Territoriali unitarie ai dirigenti interessati, ma in questo caso il Ministro
non ha naturalmente ritenuto di intervenire per frenare questi comportamenti.
Non c’erano lavoratori da additare all’opinione pubblica.

Di fronte ad un quadro così
desolante non ci fermeremo certo a questo comunicato: noi pretendiamo il
rispetto delle regole democratiche e non tolleriamo certo atteggiamenti e
azioni tese ad aggirare le stesse regole e gli accordi conseguenti. Il
sindacato “nemico dell’Italia” ha dimostrato, sottoscrivendo un accordo
anche in applicazione di una norma anticostituzionale, senso di responsabilità.
Con lo stesso senso di responsabilità pretendiamo il rispetto puntuale e
rigoroso degli accordi sottoscritti e delle procedure previste dalle norme,
qualora e quando non lo registriamo chiederemo ai giudici il ripristino della
legittimità costituzionale.

Firenze, quanto serve
Emergenza Cultura!
Il grave smottamento
verificatesi ieri sul Lungarno fiorentino, nel cuore della città, pone
drammaticamente la questione della tutela del patrimonio culturale, esattamente
nei termini denunciati nella piattaforma di Emergenza Cultura. Questi temi
vengono ripresi oggi in un puntuale e lucido articolo a firma di Tomaso
Montanari su Repubblica, alla cui lettura vi invitiamo, poiché ci sembrano del
tutto preoccupanti le valutazioni che emergono sul declino di una città
straordinaria per effetto di politiche sbagliate che la stanno trasformando in
una sorta di Disneyland per turisti. Vicende come queste dovrebbero far
riflettere l’opinione pubblica sugli effetti devastanti delle scelte politiche
sul paesaggio, sul rapporto costo-benefici delle politiche di
spettacolarizzazione e di sfruttamento commerciale del nostro patrimonio
culturale, sull’abbandono progressivo delle attività di manutenzione e tutela,
che trovano la loro sublimazione proprio nelle cosiddette riforme Franceschini.
Come spesso  succede, sono gli eventi
traumatici a sollecitare riflessioni collettive. Ce lo auguriamo, perché, come
scrive lo stesso Montanari, noi siamo i custodi e non i padroni del patrimonio
culturale della Nazione.

Si amplia la protesta
contro il Codice Etico del Mibact.
Nei giorni scorsi
abbiamo avuto importanti prese di posizione da parte delle associazioni
sindacali dei cronisti e la stessa associazione Articolo 21 contro i contenuti
del Codice Etico del Ministero, proteste sorte dopo la famosa disposizione del
Soprintendente Prosperetti (sempre lui!) che vietava ai propri dipendenti
rapporti con gli organi di stampa e che mano a mano si stanno estendendo, poiché
questa tendenza ad utilizzare il Codice Etico come strumento di bavaglio dei
lavoratori pubblici è piuttosto ampia, tocca varie realtà del pubblico impiego
e dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, una linea di comportamento che
vorrebbe riportare le realtà negli Uffici pubblici  agli anni Cinquanta. Siamo peraltro molto
curiosi di sapere cosa risponderà il Ministro ad una interrogazione
parlamentare presentata sulla materia dagli esponenti di “Possibile”.
Al momento registriamo che la denuncia sui contenuti anticostituzionali del
Codice Etico non è solo una fissazione del Sindacato, ma riguarda aspetti
delicatissimi che giustamente vengono denunciati da coloro che difendono la
libertà di stampa nel nostro paese. E diventa di conseguenza anche questo tema
emergenziale per la nostra democrazia, con buona pace dei burocrati, in
particolar modo del Segretario Generale MIBACT, che si è resa protagonista di
una pessima figura nell’incontro che abbiamo avuto sulla materia. Lo
ricordiamo: prima ci è stato detto che noi avevamo avuto un confronto in fase
di predisposizione del Codice, confronto mai avvenuto. Poi, a fronte delle
nostre unitarie e puntuali osservazioni, si è rifiutata di entrare nel merito
perché c’è un giudizio pendente avviato dai colleghi della UIL presso il TAR.
Adesso vedremo cosa dirà di fronte alle giustissime proteste della libera
stampa.

FP CGIL Nazionale MIBACT
       Claudio Meloni

 

Igiene Ambientale: Messaggio di solidarietà del sindacato europeo per lo sciopero del 30 maggio


Messaggio di solidarietà della FSESP
ai sindacati italiani dell’igiene ambientale in sciopero

Bruxelles, 24 maggio 2016

La FSESP sostiene lo sciopero
nazionale indetto per lunedì 30 maggio da Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e
Fiadel a difesa dei diritti e delle tutele dei lavoratori e delle lavoratrici
dell’igiene ambientale in Italia.

La FSESP è vicina ai 100 mila
lavoratori e lavoratrici delle aziende pubbliche e private del comparto che
scenderanno in piazza uniti per difendere i loro diritti e affermare che il
profitto non può essere raggiunto a scapito dei lavoratori. La FSESP sostiene
la lotta dei sindacati italiani per salari più equi, migliori condizioni di
salute e sicurezza sul lavoro e servizi di qualità.

In questo momento difficile per
il settore dell’igiene ambientale italiano, la FSESP è al fianco dei sindacati
nella loro lotta per garantire un ambiente di lavoro migliore a tutti i
lavoratori e le lavoratrici del comparto.

Con i nostri più solidali
auguri,

         Jan Willem Goudriaan
 Segretario generale della
FSESP

 

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: FP CGIL, CISL FP e UIL PA – FIRMATO IL PROTOCOLLO D'INTESA SUGLI INCENTIVI

Firmato il protocollo
sugli incentivi

 

Dopo la conclusione dei lavori del tavolo
tecnico, le OO. SS. sono state convocate il 24 maggio per definire le linee
guida sugli incentivi per l’attività ispettiva, attraverso un protocollo
d’intesa che si allega.

Innanzitutto, va evidenziato che da tutte le riunioni tenutesi si
è instaurato un clima di fattiva collaborazione con l’Amministrazione, che ha
portato al recepimento di molte richieste delle OO. SS., tra le quali:

– la precisazione che l’incremento dell’attività ispettiva vada
inteso in senso anzitutto qualitativo;

– la costituzione di una banca dati degli accordi, disponibile per
tutti sull’intranet;

– l’istituzione di un tavolo bilaterale
di monitoraggio, al fine di recepire a livello
nazionale le migliori pratiche e
di introdurre eventuali “aggiustamenti” in corso d’opera;

– la garanzia della trasparenza e delle pari opportunità in fase
di programmazione.

L’auspicio che abbiamo formulato è che questo tavolo tecnico sia
solo il primo, dedicato alle svariate questioni che il costituendo Ispettorato
Nazionale del Lavoro dovrà, a nostro parere, affrontare, quali, ad
esempio:  impiego
del personale amministrativo anche attraverso modalità di lavoro già in uso
presso altri Enti (lavoro di staff ),
uffici legali, ruolo dell’informatica e del personale informatico. Siamo
convinti che solo attraverso un confronto continuo e proficuo con chi
rappresenta i lavoratori, si potrà costruire un soggetto realmente moderno.

Nel corso dell’incontro, l’Amministrazione ci ha anche informato
che sono in corso di accreditamento, presso le varie DTL, le somme della terza
e ultima tranche del 2015, relative
agli incentivi. 

Infine, al termine dell’incontro, su richiesta congiunta di tutte
le OO.SS., si è fissato un incontro con la Direzione Generale interessata, al
fine di avviare la contrattazione FUA 2015 e di aprire quella relativa alle
progressioni economiche del personale. L’incontro si terrà il prossimo 1
giugno.

Roma,
24 Maggio 2016

 

           

    FP CGIL                 CISL FP                     UIL PA


Matteo Ariano     Paolo Bonomo     Angelo Vignocchi

 

Carta dei Diritti Universali del Lavoro – Apertura campagna di raccolata firme Sabato 9 aprile


Sabato 9 aprile
prenderà il via in tutta Italia la raccolta firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sulla Carta dei diritti universali del lavoro e per proporre tre quesiti referendari in tema di lavoro (Articolo 18, appalti, voucher).

A Roma potrai firmare presso il gazebo allestito in piazza Campo de’ Fiori (angolo via dei Baullari) dalle ore 9.30 alle ore 12.30.

Sarà presente la Segretaria Generale Fp Cgil Nazionale Rossana Dettori.

 

 
 
 

Pa, grande partecipazione alla manifestazione in piazza Montecitorio dei lavoratori di asili nido e scuole dell'infanzia

Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl

Cgil Cisl Uil: “Il Governo intervenga urgentemente:
più assunzioni, più turn-over e rinnovo del contratto”

Roma, 19 maggio 2016

Oltre un migliaio di insegnanti ed educatori
hanno manifestato in piazza Montecitorio sotto le bandiere di Fp-Cgil
Cisl-Fp e Uil-Fpl, per testimoniare al Governo e al Parlamento la
drammatica situazione in cui versa uno dei settori più importanti e
delicati della Pubblica Amministrazione: gli asili nido e le scuole
dell’infanzia.

“Carenze di personale, esternalizzazione e
riduzione dei servizi, soprattutto ai bambini con disabilità che
necessiterebbero di un’assistenza prolungata e qualificata, e carenze di
risorse che condizionano la didattica e la sicurezza delle strutture,
sono i fattori che accomunano le scuole ed i servizi per l’infanzia da
nord a sud dello stivale – hanno dichiarato i segretari nazionali delle
tre sigle – e solo l’abnegazione dei lavoratori e la partecipazione,
soprattutto economica, dei genitori dei bimbi, consentono alle scuole
ancora di funzionare”.

“Dobbiamo ringraziare le tantissime
lavoratrici e lavoratori presenti oggi a Roma”, hanno proseguito i
sindacati. Grazie alla grande mobilitazione una delegazione di
rappresentanti dei lavoratori è stata ricevuta dai presidenti di alcuni
gruppi parlamentari, ed altri incontri seguiranno nei prossimi giorni:
“La situazione è drammatica. Quello di oggi è solo l’inizio. Non ci
fermeremo finché non avremo risposte concrete dal governo: assunzioni, a
partire dal superamento del precariato, per raggiungere gli standard
minimi previsti dalla ‘strategia di Lisbona 2000″, investimenti per
aprire 1.700 scuole per accogliere almeno altri 100.000 bambini, rinnovo
del contratto per valorizzare le preziose professionalità che operano
nell’educazione dell’infanzia. E poi chiediamo di prorogare i fondi
comunitari Pac, unica risorsa a disposizione dei comuni in  pre-dissesto
o dissesto, collocati prevalentemente al Sud, per far fronte
all’erogazione dei servizi”.

 

 

Infanzia: Cgil Cisl Uil, in settore educativo deficit 20 mila lavoratori, domani in piazza per 'diritto a educazione'

Roma, 18 maggio 2016

Una carenza di almeno 20 mila lavoratori, insieme
ad un deficit di nidi pari almeno a 1.700 unità. Sono questi i numeri
da colmare per raggiungere il livello previsto dalla (passata) strategia
di Lisbona e garantire così il diritto all’asilo a ulteriori 100 mila
tra bambine e bambini e raggiungere, quindi, il livello di 33 posti
disponibili ogni 100 bambini. Numeri che delineano l’arretramento dei
servizi educativi (e non solo) resi ai bambini nella fascia di età tra 0
e 6 anni e che chiamano in causa per un verso l’offerta, insufficiente
rispetto agli standard necessari, per l’altro le politiche del lavoro
messe in campo negli ultimi anni. Ragione per la quale domani
(giovedì 19 maggio) è in programma una manifestazione nazionale a Roma,
indetta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, dietro le parole ‘Diritto
all’educazione – Tutelare e valorizzare le lavoratrici e i lavoratori di
asili nido e scuole dell’infanzia’.

Al momento, fanno sapere
i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, tra strutture a
titolarità pubblica (3.656) e quelle a titolarità privata (5.214), le
8.870 strutture totali sono sufficienti a coprire un fabbisogno pari
appena al 17,9% del totale, corrispondente a 289.851 bambine e bambini.
Ben lontani dal 33% previsto dalla strategia di Lisbona. Rimangono così
esclusi dal ‘diritto di asilo’, secondo una stima dei sindacati, oltre
900 mila bambini compresi nella fascia tra sei mesi e due anni.
Esclusione dettata da ragioni diverse: in parte, osservano, “per scelta
delle famiglie ma, per la gran parte, per l’impossibilità di potervi
accedere a causa di una scarsa offerta pubblica e un’esosa offerta
privata”.

Anche in ragione di questi numeri domani a Montecitorio
a partire dalle ore 15, le lavoratrici e i lavoratori del settore
scenderanno in piazza a tutela di un settore che vive “una situazione
drammatica e per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale –
nell’ambito della mobilitazione che i sindacati stanno promuovendo per
il rinnovo dei contratti pubblici – e lo sblocco della contrattazione
integrativa, per riaprire il turn over superando le sacche di
precariato, per costruire un sistema educativo integrato da 0 a 6 anni,
per dare risorse e aprire nuove strutture dove non sono sufficienti o
dove non esistono, per impedire lo smantellamento dei servizi pubblici,
per garantire la parità di trattamento a parità di prestazioni”,
concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

 

 

Infanzia: Cgil Cisl Uil, 19 maggio manifestazione nazionale a Roma 'diritto alla educazione'


Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl

Infanzia: Cgil Cisl Uil, 19 maggio manifestazione nazionale a Roma ‘diritto alla educazione’
Contro smantellamento servizi scolastici ed educativi, in piazza Montecitorio alle ore 15

Roma,
13 maggio  2016

Impedire lo smantellamento dei servizi pubblici
attraverso lo sblocco del turn over e il superamento del precariato, la
tutela e la valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle
scuole dell’infanzia e degli asili nido, la costruzione del nuovo
sistema educativo integrato da zero a sei anni. Sono queste le ragioni
alla base della manifestazione nazionale sui servizi scolastici ed
educativi promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per giovedì 19 maggio a
Roma in piazza Montecitorio dalle ore 15 alle ore 19.

Dietro
le parole ‘Diritto alla educazione – Tutelare le lavoratrici e i
lavoratori di asili nido e scuole dell’infanzia’, Cgil Cisl e Uil di
categoria promuovono una manifestazione nazionale a tutela di un settore
che vive una situazione drammatica e per rivendicare il rinnovo del
contratto nazionale e lo sblocco della contrattazione integrativa, per
riaprire il turn over superando le sacche di precariato, per costruire
un sistema educativo integrato da 0 a 6 anni, per dare risorse e aprire
nuove strutture dove non sono sufficienti o dove non esistono, per
impedire lo smantellamento dei servizi pubblici, per garantire la parità
di trattamento a parità di prestazioni. Sono le ragioni che le
lavoratrici e i lavoratori degli asili nido e delle scuole di infanzia,
insieme a Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, porteranno in piazza giovedì 19
maggio a Roma. 

Igiene Ambientale: Comunicato Segreterie Nazionali 24 maggio 2016


Sciopero Nazionale Igiene Ambientale – Lunedì 30 Maggio 2016 

A tutte le lavoratrici e i lavoratori
alle rappresentanze sindacali unitarie e alle strutture sindacali

Roma, 24 maggio 2016

Oramai mancano pochi
giorni allo sciopero di tutto il comparto dell’igiene ambientale e il lavoro

d’informazione dei
lavoratori e delle lavoratrici, negli attivi territoriali e nelle centinaia di
assemblee in tutto il Paese,

procede speditamente.
In questa situazione di
conflitto radicato è indispensabile avere il massimo contatto con la nostra
gente più di quanto

quotidianamente accade in
ogni azienda. Occorre spiegare con chiarezza le ragioni dello sciopero ma,
soprattutto, il

pesante attacco che le
imprese vogliono sferrare alla libertà e alla democrazia nei luoghi di lavoro.
Oramai la “maschera” è
caduta: il vero obiettivo non è migliorare e far crescere il settore nella
misura che raccontano nei

convegni e nei patinati
documenti ma è, meramente, impoverire il lavoro in ogni misura ed eliminare la
rappresentanza

e la partecipazione dei
lavoratori e delle lavoratrici alla vita aziendale, allontanando gli stessi
dalle tutele e dai diritti.

In questi giorni ne
abbiamo avuta la controprova, qualora ce ne fosse stato bisogno, attraverso dei
gravi tentativi. Hanno

contestato il diritto
allo sciopero, i servizi minimi essenziali in caso di sciopero, il diritto di
assemblea e finanche le

Amministrazioni comunali
proprietarie delle stesse imprese.
Noi abbiamo registrato il
forte interesse dell’ANCI – anche attraverso il suo Presidente – a farsi da
garante in questo

difficile momento ma, a
oggi, nonostante la nostra assoluta disponibilità, le Associazioni datoriali
non hanno in nessun

modo risposto agli inviti
più volte reiterati dalle proprietà.
Si preferito invocare un
intervento regolatorio della Commissione di Garanzia per lo Sciopero che, come
arbitro, avrebbe

dovuto penalizzare il
Sindacato e i lavoratori a vantaggio delle imprese, piuttosto che ascoltare le
proprietà locali che di

questo servizio hanno l’obbligo
di rispondere ai cittadini.
Ora sta alla
mobilitazione generale rimuovere i macigni pretestuosi che sono stati posti
davanti al comparto,

alle quasi 90.000
famiglie che di questo vivono e ai cittadini che avranno un danno per la
forzata cocciutaggine delle

imprese miopi.
Nel frattempo, in
moltissime assemblee, attraverso gli ordini del giorno e i molti interventi, s’invocano
ulteriori

giornate di
sciopero da proclamare entro l’estate. Ovviamente ogni decisione sarà presa
dopo il 30 maggio,

considerando che lo
sciopero di lunedì prossimo è solo il punto di partenza.
Dobbiamo fermare chi
vuole i lavoratori precari, in appalto alle mille cooperative che
quotidianamente brucano intorno

alle logiche della
finanza aziendale che vuole per se solo la parte “ricca” del ciclo e lasciare alle
stesse cooperative la parte

“povera”, ancor più impoverita
dal mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre 28 mesi.
D’altronde si
sapeva: il lavoro per le imprese alla fine è solo merce di scambio.
Intensificate le
assemblee per preparare al meglio lo sciopero, raccontando ai lavoratori –
anche ai pochissimi

pervasi dal qualunquismo
– che la mobilitazione può dare loro la dignità che qualcuno vuole negare.
Raccontate ai Sindaci e
alle forze politiche locali del nostro progetto e, in modo esplicito e
concreto, parlate della

determinazione e della
rabbia dei lavoratori che, quotidianamente, garantiscono decoro e tutela
ambientale, seppur

senza aumenti economici
da anni e senza garanzie sul proprio futuro.
Fate partecipare in massa
tutti i lavoratori ai tanti presidi Regionali (lunedì pubblicate le foto degli
stessi che

recapiteremo a chi non
vuol sentire) anche spiegando che in questo modo stiamo investendo sul nostro
futuro e in quello

delle città che serviamo.
Pesa sicuramente perdere
una giornata di retribuzione ma statene certi: è molto più dignitoso partecipare
a questi

momenti piuttosto che
invocare – come molte imprese fanno – i sacrifici degli altri senza mostrare
coraggio, coerenza e,

soprattutto, senza
perdere nulla dalla propria tasca.

                                   Le Segreterie Nazionali


       FP CGIL               FIT CISL       UILTRASPORTI      FIADEL

 Basile/Cenciotti      Paniccia/Curcio    Odone/Modi   Garofalo/Verzicco

 

Sicurezza-DAP: Soppressione IPM Lecce – Allegato D.M.

Soppressione Istituto Penale peri i Minorenni di Lecce e passaggio delle strutture detentive al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

 

Cerimonia Celebrativa dell'Annuale del Corpo di Polizia Penitenziaria 2016.

Comitato per le Pari Opportunità – Rinvio riunione al 14.6.2016.

Comitato per le pari opportunità di cui all’art. 20 comma 1° del DPR 31 luglio 1995 n. 395.
Rinvio riunione al 14 Giugno 2016

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