Fin dal 12.10.2015 le scriventi
OO.SS. avevano con nota unitaria chiesto e poi più volte sollecitato (30.11.15;
14.12.15; 12.4.16) l’apertura di un tavolo di confronto sulla dirigenza sul
punto relativo alla “Integrazione, esplicitazione e trasparenza di tutti i
criteri di bandizione e conferimento degli incarichi dirigenziali in quanto nell’intera
procedura permane una mancanza di trasparenza e certezza, caratteristiche non
adeguatamente garantite dal D.M. 27.11.2014 sui criteri per il conferimento
degli incarichi dirigenziali, ancora del tutto generico e insufficiente in
materia, specialmente per quanto riguarda gli incarichi ex art. 19. comma 6, D.
Lgs. 165/2001”.
Nelle riunioni in cui nelle scorse
settimane si sono discussi altri temi relativi alla dirigenza, si è
specificamente sollecitato il predetto confronto in vista dell’interpello per
la coperture delle nuove sedi dirigenziali create dai DM 43 e 44 del gennaio
scorso (ben 44), prevedendo per tale interpello una complessità e un onere
gestionale eccezionali, che richiedevano una maggiore attenzione e regolazione
più adeguata al fine del buon esito della procedura e di evitare il più
possibile eventuali contenziosi.
Ora dobbiamo prendere atto che
l’interpello in questione è stato unilateralmente emanato senza voler nemmeno
fornire una informativa alle OO. SS. in merito
L’interpello in questione presenta
peraltro alcune gravi incongruenze come il riferimento al DM di graduazione
delle sedi dirigenziali di 2° fascia non pubblicato (come invece
nell’interpello circ. 9 del 12 gen 2015), la mancata previsione di un riscontro
alla presentazione delle domande che ne rende incerta la ricezione, la mancata
previsione dell’annotazione in motivazione del provvedimento di conferimento
dell’incarico della valutazione comparativa fra i candidati effettuata dal
competente dirigente generale (come p. es. nell’interpello circ 312 del
8.10.2014), la mancata indicazione delle professionalità richieste per ciascuna
sede espressamente prevista dall’art. 4, co. 2 del D.M. 27.11.2014 sui criteri
di conferimento degli incarichi. Quest’ultimo D.M. poi, come segnalato è a sua
volta carente nel non prevedere una trasparenza e pubblicità delle domande
fatte per ciascuna sede in modo da consentire una conseguente trasparenza dei
criteri comparativi adottati.
Mentre l’Amministrazione si premura
di convocare regolarmente le OO.SS. su tutti i provvedimenti per i quali le occorre
amministrativamente l’accordo, il confronto sui criteri di conferimento degli
incarichi dirigenziali è stato sempre rifiutato. Il comportamento
dell’Amministrazione configura senza dubbio la volontà di eludere corrette e
collaborative relazioni sindacali in materia, che inevitabilmente si deve
registrare, insieme con altri gravi episodi come il mancato confronto sul
codice di comportamento, come un peggioramento generale delle relazioni nel
MiBACT di cui l’Amministrazione si assume evidentemente tutta la
responsabilità.
FP CGIL
Claudio Meloni
CISL FP
Daniela Volpato
UIL PA
Enzo Feliciani
Comunicato stampa Cgil – Fp Cgil – Flc Cgil
“Raggiunto risultato importante, governo non ha più alibi su rinnovi”
Roma, 5 aprile 2016
“Raggiunto l’accordo sulla riduzione dei comparti, ora il governo non ha più alibi: si rinnovino i contratti pubblici e lo si faccia subito, mettendo le risorse necessarie. Il sindacato ha fatto la sua parte, adesso tocca al governo fare la sua”. Così Cgil, Fp Cgil e Flc Cgil commentano l’accordo raggiunto nella notte all’Aran, dopo 17 ore di trattativa, sulla riduzione da dodici a quattro dei comparti pubblici. Con questa intesa, affermano, “abbiamo ottenuto un accordo importante, un risultato da noi con tenacia ricercato. Siamo quelli che non hanno mai condiviso la legge Brunetta, che abbiamo lottato in questi anni affinché la riduzione dei contratti seguisse la logica delle aggregazioni omogenee per settore e arrivare quindi alla definizione di un contratto unico per sanità, per funzioni locali, per tutte le funzioni centrali e per la conoscenza.
Questo accordo dovrà portare alla difesa degli interessi e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, con il rinnovo dei contratti, e al rilancio delle politiche di settore per migliorare la qualità dei servizi resi ai cittadini”.
Nel merito dell’accordo, osservano Cgil, Fp Cgil e Flc Cgil, “la diminuzione del numero dei comparti risponde ad una idea di aggregazione di settori, coerente con la politica di riduzione dei contratti. L’augurio, e il nostro impegno adesso, è che i contratti di settore, che per adesso costituiscono filiere pubbliche, possano essere integrati anche con i settori privati”. Punto fondamentale, secondo i sindacati, “rimane la centralità del contratto nazionale, la valorizzazione della contrattazione decentrata, dando pienezza delle funzioni alle Rsu, e recuperando, per via contrattuale, titolarità in termini di organizzazione del lavoro e organizzazione dei servizi. Per noi riqualificare le Pubbliche amministrazioni, valorizzando le professionalità e i servizi resi ai cittadini, rimane il punto centrale”. Secondo la Cgil e le categorie Fp e Flc, poi, “importante risultato è
l’istituzione del comparto Istruzione e Ricerca all’interno del quale per la Cgil si riconoscono e salvaguardano i principi di libertà di insegnamento, autonomia della ricerca e valorizzazione delle diverse specificità contrattuali di scuola, università, ricerca ed afam”.
Ci sono, nel testo, due elementi critici per la Cgil. “Il primo, l’autonomia della Presidenza del consiglio. Per questa via, infatti, il governo applica la legge Brunetta per difendere una un bacino ristretto di lavoratori. Secondo punto, i dirigenti tecnici professionali amministrativi della sanità. Non siamo, infatti, d’accordo che si riunifichi questa parte della dirigenza della sanità con quella delle autonomie locali. Seguendo questa linea si rompe l’unicità dei contratti e si afferma una competenza indistinta della dirigenza, a prescindere del comparto di appartenenza. Norma che abbiamo contestato nella riforma della dirigenza della delega Madia”. Per chiudere, proseguono, “si tratta di un accordo innovativo che ha bisogno di strumenti che sono da un lato i contratti nazionali e dall’altro le risorse economiche per qualificare professionalità e riconoscere adeguamenti salariali ai dipendenti che hanno gli stipendi bloccati da oltre sei anni. La sfida adesso è il rinnovo dei contratti nazionali, noi siamo pronti, da subito. L’Aran convochi i sindacati e apra le trattative. I lavoratori hanno diritto al rinnovo, i cittadini hanno diritto a migliori servizi”, concludono Cgil, Fp Cgil e Flc Cgil.
COMUNICATO STAMPA FP CGIL, CISL FP E UIL PA
“Serve personale, risorse e rispetto, non possiamo più aspettare”
Roma, 29 aprile 2016
Al via la mobilitazione dei lavoratori del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Dietro le parole ‘La
scuola siamo anche noi! Buona scuola o scuola alla buona?’, Fp Cgil Cisl
Fp e Uil Pa promuovono una giornata di mobilitazione il 19 maggio in
tutta Italia delle lavoratrici e dei lavoratori degli uffici centrali e
regionali del Miur.
Un’iniziativa promossa, spiegano i
sindacati, “per contrastare il degrado dei servizi alla scuola pubblica”
e per rivendicare “più personale per rafforzare gli uffici, più risorse
per incentivare la produttività, più rispetto per la dignità del nostro
lavoro”. I sindacati dei servizi pubblici di Cgil, Cisl e Uil per
queste ragioni promuovono il 19 maggio una mobilitazione in tutta
Italia, attraverso assemblee nei luoghi di lavoro e volantinaggi, perché
“per contrastare il degrado dei servizi del Miur, non possiamo più
aspettare”.
Confermate nostre battaglie su ripristino legalità e trasparenza
Roma,
27 aprile 2016
“Una vicenda incresciosa sulla quale bisogna fare al
più presto chiarezza, individuando e punendo i responsabili”. Ad
affermarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil, Salvatore
Chiaramonte, in merito all’apertura di un’indagine da parte
dell’autorità giudiziaria sul concorso ‘truccato’ per agente
penitenziario.
Un fatto, sostiene il dirigente sindacale, “che
conferma a pieno le nostre reiterate denunce e che ci ripaga dalle tante
battaglie condotte in questi anni per affermare la legalità e il
rispetto delle regole. Quanto emerge in queste ore è, infatti,
gravissimo ed è estremamente significativo che la vicenda venga alla
luce adesso, dopo i cambi registrati nei ruoli di vertice al Dap operati
negli ultimi tempi”.
Come sempre, prosegue Chiaramonte, “saremo
al fianco della Magistratura che dovrà presto fare chiarezza su quanto
accaduto al concorso per agenti penitenziari. Ma ci sono responsabilità
all’interno del Dap che vanno da subito individuate: bisogna colpire chi
è dietro tutto questo, far emergere i colpevoli, ripristinare subito
legalità e trasparenza”, conclude.
13.05.2016 – In allegato le Circolari della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie concernenti i compensi per le prestazioni di lavoro straordinario per il personale del C.N.VV.F. per l’anno 2016.
13.05.2016 – EDITORIALE
La FP CGIL VVF ha convintamente aderito all’iniziativa intrapresa unitariamente dalle Categorie di Funzione Pubblica di CGIL, CISL e UIL per una forte mobilitazione nazionale di rivendicazione del Contratto di Lavoro, attraverso la calendarizzazione di scioperi generali e manifestazioni a livello regionale come quella alla quale il 25 p.v., daranno il loro contributo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del Lazio.
Ovviamente, come è sempre avvenuto anche in passate iniziative di lotta, le ragioni della mobilitazione generale, ovvero il sacrosanto rinnovo del contratto per milioni di lavoratori pubblici, VVF compresi, non pregiudicano l’avanzamento di specifiche richieste che attengono alle particolarità dei singoli comparti, anzi, semmai, sono un valore aggiunto ai contenuti della protesta.
Infatti, per quanto riguarda il personale del Corpo, siamo fermamente convinti che sia urgente il rinnovo del Contratto di Lavoro, così come, siamo altrettanto convinti che la particolarità di tale professione meriti un supplemento di attenzione da parte del Governo attraverso l’attivazione di ulteriori strumenti di valorizzazione economica e lavorativa.
Il percorso di lotta, visto l’atteggiamento delle Controparti, sarà lungo e complicato, tuttavia è nostra intenzione fare la nostra parte fino in fondo, qualunque sia il contesto che ci si presenta, sia che si tratti di mobilitazioni generali come quelle che stanno interessando in queste settimane tutto il Paese, sia che si tratti di specifiche iniziative, sulle quali già stiamo lavorando, che riguardano solo le lavoratrici ed i lavoratori del Corpo Nazionale.
Noi nelle piazze a rivendicare tutele e diritti ci siamo stati e sempre ci saremo, con la nostra passione, con le nostre bandiere e le nostre rivendicazioni.
Non tutti, e senza alcuna plausibile giustificazione, possono o potranno dire la stessa cosa.
Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Danilo ZULIANI
13.05.2016 – Verona – Dichiarazione unitaria dello stato di agitazione.
Preso atto della
graduale disdetta, formale e sostanziale, di importanti accordi
sindacali.
Visto che tale disdetta, assunta unilateralmente dal Comando, passa
attraverso operazioni intermedie che tendono ad annullare il ruolo del
sindacato e il diritto ad una contrattazione puntuale ed efficace.
Valutato lo
stato di difficoltà più volte segnalato dal personale che, pur in assenza di
rinnovo contrattuale ormai da anni, è chiamato a sopperire ad una serie di
carenze del Comando.
Le Organizzazioni Sindacali del Comando di Verona hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale.
Nota ministeriale GDAP-0165902 del 13.5.2016
Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa
Contratti: Cgil Cisl Uil, firmato accordo Federculture, più salario e diritti
Incremento tabellare del 4,5%, stop a forme di flessibilità selvaggia, riconoscimento unioni civili
Roma, 13 maggio 2016
Firmato nella notte di ieri l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale per le lavoratrici e i lavoratori aderenti a Federculture, l’associazione che rappresenta le più importanti aziende culturali del Paese, e insieme a istituzioni pubbliche e soggetti privati è impegnata nella gestione dei servizi legati alla cultura, al turismo, e al tempo libero. Il rinnovo, atteso dal 2009 e relativo al periodo 2016 – 2018, interessa una platea di circa 10 mila lavoratori e, oltre ad un deciso incremento salariale, introduce elementi innovativi sul fronte dei diritti, a partire dal tema delle unioni civili.
Con la firma, affermano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, “si chiude un negoziato lungo e complesso caratterizzato da dure posizioni della controparte che hanno portato, in più occasioni, alla rottura del tavolo negoziale”. L’accordo firmato ieri, proseguono le categorie di Cgil Cisl e Uil, “riconosce per la parte economica un incremento tabellare a regime pari al 4,5%, oltre l’introduzione del terzo Elemento aggiuntivo della retribuzione (Ear), insieme all’elemento di garanzia retributiva per i lavoratori delle aziende dove non si svolge la contrattazione di secondo livello e la costituzione di un fondo, pari a 378 euro per ogni lavoratore, destinato a finanziare lo sviluppo professionale e i percorsi di carriera dei lavoratori”. Inoltre, fanno sapere ancora i sindacati, “nella consapevolezza che fosse necessario riconoscere l’impegno profuso in questi anni dai lavoratori valorizzando le competenze e le professionalità acquisiste, abbiamo ottenuto la costituzione di una Commissione paritetica per l’aggiornamento del
sistema di classificazione e l’individuazione dei criteri per l’attivazione dei percorsi di carriera”. Nel merito, l’accordo raggiunto “impedisce l’introduzione di forme di flessibilità selvaggia attraverso l’opportuna regolamentazione di tutte le tipologie contrattuali ed introdotto elementi innovativi sul tema delle unioni civili, la tutela delle pari opportunità, la violenza di genere, la conciliazione dei tempi vita-lavoro, la tutela e la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Con la firma di questo rinnovo, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, “abbiamo finalmente dato risposte certe e concrete ai lavoratori e alle lavoratrici di un settore, come quello del turismo e della cultura, importante e strategico per lo sviluppo del Paese che da troppi anni aspettavano un contratto che restituisse dignità e valore al loro impegno e alla loro professionalità”. Nei prossimi giorni si terranno le assemblee per la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nota ministeriale GDAP-0165870 del 13.5.2016
12.05.2016 – Palermo – Il dirigente ha inteso azzerare, con fare inspiegabilmente autoritario, in un sol colpo tutto il lavoro svolto fin qui per dare certezza delle regole con riguardo ai processi di mobilità interna.
Al contrario, avremmo voluto un confronto più sereno e aperto dal quale far emergere soluzioni che da tempo il personale sommozzatore del comando attende, evitando strumentali posizioni che trovano scarso riscontro con la logica di equa ripartizioni di carenze e gestione di risorse.
L’interrogativo che ci poniamo e’ se tutto cio’ dipenda da una precisa volonta’ dell’amministrazione e da un ingiustificato atteggiamento autoritario che percepisce il confronto sindacale come un fastidio o ancora peggio pensare che l’azione del contendere favorisca alcune bizzarrie di personaggi che circolano in uno spazio grigio e lugubre e quindi ad un ritorno di un sistema che sa di favoritismo che le scriventi credevano ormai da tempo debellato in questo comando.
12.05.2016 – Scuole Centrali Antincendi – Personale in missione.
Ancora oggi, in servizio presso le S.C.A. c’è personale V.P. con provvedimenti di missione senza scadenza dal 2010.
Nello specifico la necessità dell’amministrazione nasceva al fine di realizzare un museo storico dei Vigili del Fuoco presso le S.C.A. che a tutt’oggi, se pur avviati i lavori, risulta incompleto e abbandonato.
Inoltre risulta alle scriventi, che il personale in questione è impiegato, dal Dirigente delle SCA, per altre attività di servizio.