10.05.2016 – Convocazione – Straordinario conduzione mezzi.
02.5.2016 – Pubblichiamo la nomina in ruolo del personale appartenente al 76° corso
02.05.2016 – La mancata apertura di distaccamenti permanenti dei Vigili del Fuoco nella provincia di Verona è una vicenda che ci è nota e ci preoccupa da tempo, poiché tale condizione, peraltro come denunciano da sempre e con forza anche i lavoratori vvf del Comando provinciale, si riflette negativamente sugli standard di salvaguardia e protezione che sarebbero invece necessari in un territorio fortemente antropizzato come quello veronese.
Il contributo che possono dare i colleghi volontari è sicuramente un supporto imprescindibile ed apprezzabile, tanto è vero che siamo sempre stati convinti assertori della necessità di sviluppare e potenziare su tutto il territorio nazionale anche questa componente, tuttavia tali figure non possono né devono sostituire, mai, ruolo e compiti che spettano istituzionalmente alla componente professionista del Corpo Nazionale, a maggior ragione in zone delicate e complesse come, indubbiamente, risulta essere quella che orbita attorno al comune di Villafranca e, più in generale, in tutta la provincia di Verona.
Riteniamo che la nota della FP–CGIL Verona chiarisca e giustifichi perfettamente le ragioni dei colleghi veronesi, pertanto ha il nostro pieno sostegno a partire dalla richiesta di aprire uno specifico ed urgente confronto attraverso il quale individuare tempi e modi attraverso cui dare una adeguata, quanto necessaria, risposta alle problematiche di quel territorio e di quella popolazione.
02.05.2016
– Pubblichiamo,
condividendone appieno i contenuti, alcune considerazioni del
Coordinatore dell’Umbria riguardanti la “specificità”
riconosciuta ai Vigili del Fuoco con l’art. 19 della legge 183 del
2010.
La
Fp Cgil VVF crede fermamente che tale il riconoscimento debba essere
legato al tipo di lavoro svolto e alle sue peculiarità, alle
conseguenze fisiche e psicologiche riportate con il passar del tempo
dal personale del
CNVVF,
alle malattie professionali e alla categoria usurante.
Questo
dovrebbe bastare per garantire un adeguato riconoscimento economico e
previdenziale senza dover abdicare, così come chiede
la legge 183 del 2010, alle
libertà personali
in ragione della
“tutela
delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della
sicurezza interna ed esterna”.
02.05.2016 – Pubblichiamo la nota del Coordinatore Regionale Emilia Romagna indirizzata al Direttore sull’accordo relativo ai mantenimenti SFA non del tutto rispettato.
02.05.2016 – Verona – Con la nota allegata la FP CGIL locale interviene sull’annosa questione della mancata apertura di distaccamenti permanenti dei Vigili del Fuoco nella provincia di Verona e sulla conseguente disomogenea sicurezza per i cittadini.
È, questa, una questione che si sta affrontando da anni e su cui non si intende abbassare la guardia.
Questo intervento prende spunto dal recente Decreto, a firma del Sottosegretario Bocci, di apertura di un distaccamento volontario nel Comune di Villafranca di Verona.
Inoltre, tiene conto di quanto affermato dal locale Comando provinciale in merito alla possibile apertura sia del citato distaccamento volontario di Villafranca sia di un distaccamento cittadino nella zona est del veronese.
Sulla questione, è attiva una petizione, promossa, a titolo personale, da alcuni Vigili del Fuoco.
La petizione, in tre settimane, ha già raccolto più di 600 firme (Verona sicura. Vigili del Fuoco professionisti sul territorio).
Link:
https://www.change.org/p/luca-cipriani-verona-sicura-vigili-del-fuoco-professionisti-sul-territorio
“Più valore al lavoro. Contrattazione, occupazione, pensioni”, sono queste le parole d’ordine scelte da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il 1° maggio 2016.
Quest’anno la manifestazione nazionale organizzata dalle tre sigle sindacali per la Festa del lavoro si terrà a Genova. Un corteo attraverserà le vie della città partendo da piazza Verdi (via Cadorna) alle ore 10.30 (concentramento ore 9.30) per poi raggiungere piazza De Ferrari (ore 11.30), dove si terranno i comizi conclusivi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
A celebrare la festa dei lavoratori in diverse città d’Italia anche gli altri componenti della segreteria confederale della Cgil: il segretario confederale Nino Baseotto sarà ad Umbertide, il segretario confederale Serena Sorrentino sarà a Novara, il segretario confederale Gianna Fracassi a Luco dei Marsi, il segretario confederale della Cgil, Franco Martini sarà a Giulianova.
Con riferimento all’interpello per la copertura di posizioni dirigenziali presso gli uffici della DGSIA dello scorso 19 aprile le scriventi sigle sindacali esprimono forti perplessità in merito a criteri aggiudicativi delle predette posizioni dirigenziali. Ed invero il principale criterio richiesto (“specifiche competenze tecniche per lo svolgimento delle attività relative ai sistemi informativi automatizzati e/o specifiche conoscenze ingegneristiche per la gestione di impianti complessi finalizzate al coordinamento della gestione delle sale server e all’individuazione delle esigenze informatiche degli uffici del territorio e alla pianificazione delle risorse economiche e strumentali e dei progetti a livello locale, alla diffusione dei progetti nazionali, all’indirizzo e al coordinamento del personale tecnico-informatico, all’assistenza sistemistica agli uffici”) non è in possesso dei dirigenti in servizio presso l’organizzazione giudiziaria né appartiene al bagaglio culturale e professionale dei dirigenti in servizio in tutti gli altri dipartimenti dell’amministrazione della Giustizia.Anche al fine di capire quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono la convocazione con urgenza di unincontro.
FPCGIL CISL FP UilPa
D’Orazio Marra Amoroso
INPS AL GUINZAGLIO!
Nel corso della giornata di ieri abbiamo ricevuto per via telematica l’informativa della Direzione Centrale Risorse Umane relativa alla nuova disciplina della pausa mensa che rende obbligatoria la pausa di 30 minuti in presenza di sei ore effettive di lavoro con l’aggiunta di un’ulteriore mezz’ora.Ancora una volta l’Istituto, rinunciando all’esercizio della propria autonomia, si appiattisce sulle indicazioni non di un Ministero vigilante, ma addirittura di un soggetto pubblico, l’A.RA.N., il cui ruolo non dovrebbe essere di “dispensatore” di pareri, bensì quello di rappresentare sul piano negoziale le pubbliche amministrazioni in occasione della stipula degli accordi collettivi nazionali di lavoro.Così non accade e l’ARAN, con un parere lampo, reso nell’arco di 24 ore, interviene “a gamba tesa” su una materia che, all’interno dell’Istituto, era stata regolamentata, previo confronto con le organizzazioni sindacali, nel 2013 in modo da lasciare al singolo lavoratore la scelta se effettuare la sola pausa di 10 minuti per il recupero delle energie psico-fisiche in presenza di una prestazione lavorativa pari a 6 ore giornaliere, rinunciando al buono pasto oppure percepire il ticket-restaurant e fare così la pausa di 30 minuti comprensiva in sé dell’intervallo funzionale alla tutela della sua salute.Le scriventi organizzazioni sindacali, non condividendo il nuovo indirizzo interpretativo dettato dall’A.RA.N., chiedono che si continui ad applicare l’attuale disciplina, in attesa di un accordo quadro nazionale sul tema, più volte annunciato dall’Amministrazione, ma non ancora formalizzato al tavolo negoziale.
FP CGIL/INPS
Oreste CIARROCCHI
CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO
UIL PA/INPS
Sergio CERVO
Roma, 29 aprile 2016
Posizione
di chiusura dell’Agenzia delle Entrate
sulla
Voluntary Disclosure
Nel corso della riunione fiume di ieri all’Agenzia
delle Entrate, abbiamo ricevuto una informativa da parte del Direttore Centrale
Accertamento dott. Aldo Polito, che, unitamente al Direttore Centrale del
Personale dott.ssa Calabrò, ha illustrato le modalità operative delle
lavorazioni delle istanze “Voluntary Disclosure”.
L’intervento, prettamente tecnico, non è stato
ritenuto soddisfacente rispetto ai quesiti posti e alle criticità sollevate
dalle OO.SS., firmatarie di questo comunicato.
In particolare, nulla è stato chiarito in
merito alla “ricaduta” che l’attività di liquidazione delle istanze in
argomento avrà sul personale, sia in termini di leva gestionale, che in termini
di responsabilità correlate agli ulteriori “pesanti” carichi di lavoro.
A fronte di nessun impegno fattivo da parte
dell’Agenzia ed in relazione alle forti
preoccupazioni espresse dal personale, le scriventi OO.SS. ribadiscono
con fermezza la necessità di una concreta apertura della Parte datoriale, con
un confronto effettivo sul piano aziendale, in attesa della quale non possono
che essere confermati tutti gli stati di agitazione proclamati unitariamente
nelle Regioni maggiormente interessate dal fenomeno.
Le OO.SS. scriventi non permetteranno
all’Agenzia di effettuare l’ennesima operazione di immagine a costo zero.
CGIL
FP
Boldorini – Di Leo
CISL
FP
Silveri
UIL
PA
Cavallaro
Confsal-SALFi
Sempreboni – Sparacino
FLP
Cefalo – Patricelli
Nota relativa ad un interpello straordinario per
funzionari UNEP per la sua diffusione tra i lavoratori.
Roma, 29 aprile 2016
RIUNIONE DEL 28 APRILE: ATTACCO ALLA PRODUTTIVITA’
NESSUNA RISPOSTA PER GLI IDONEI INTERNI
NESSUNA RISPOSTA SUL CODICE DI COMPORTAMENTO
Ci siamo trovati ieri
con l’ennesimo rilievo dei cosiddetti organi di controllo sui progetti locali.
La richiesta è sempre la solita: vogliono le pagelline. Cosa significa lo
troverete nella proposta di modifica dell’accordo che ci hanno fatto, proposta
che naturalmente abbiamo prontamente rigettato. Nell’illustrarci la proposta,
che la controparte ha definito orientativa, sono emerse due simpatiche
posizioni: la prima è quella di fare una specie di accordo farsa dove i
meccanismi di valutazione individuale vengono inseriti per salvare la faccia ed
ottenere la certificazione di questi accordi. La seconda è che la mancata
revisione di questi accordi comporterebbe la perdita dei fondi.
Anche in questo caso
abbiamo risposto picche. Noi firmiamo accordi di produttività vera, collettiva,
che producono effetti benefici proprio sui programmi di valorizzazione tanto
decantati dal Ministro e dal suo entourage. E quindi non siamo per nulla
disposti a firmare accordi falsi solo perché alla Funzione Pubblica non sanno
cos’è la produttività nei servizi pubblici che dovrebbero coordinare. E pare
del tutto singolare che dobbiamo essere noi, solitamente accusati di fare
accordi di distribuzione a pioggia, a difendere la produttività reale degli
Uffici, che nei progetti locali trova uno dei motori più importanti. Mentre
invece la controparte si affanna a ricercare improbabili toppe e non promuove
nei confronti di questi Uffici una azione adeguata per contrastare questa
visione burocratica per cui la meritocrazia astratta è il vero obiettivo,
indipendentemente dagli effetti che può produrre rispetto alle finalità di
miglioramento dei servizi.
Il secondo
“avvertimento” invece è del tutto falso. Non sottoscrivere modifiche
non comporta affatto la perdita dei fondi e noi abbiamo dichiarato che, se
l’Amministrazione rinuncia a fare i progetti di produttività locali, vuol dire
che ne faremo uno nazionale con gli stessi fondi (11 milioni di euro) e gli
stessi destinatari. Anche in questo caso non è per noi una decisione a cuor
leggero, abbiamo sempre avuto a cuore l’autonomia delle RSU e la possibilità di
trasferire risorse alla contrattazione di posto di lavoro: comprenderete che in
questo caso avremmo più che altro posto le RSU di fronte alle valutazioni
discrezionali del dirigente, con tutto quello che potete immaginare ne
conseguirebbe.
Per lo stesso motivo
abbiamo ritenuto di non sottoscrivere il protocollo che estende la percentuale
di copertura dei festivi. A questo punto vogliamo delle garanzie precise sui
fondi contrattuali e quindi valuteremo al più presto le nuove proposte che ci
arriveranno.
Sempre dalla Funzione
Pubblica pare sia arrivato un riscontro negativo alla famosa letterina del Capo
di Gabinetto che chiedeva lo scorrimento degli idonei interni nella misura
degli altrettanto famosi 460 posti messi inizialmente a concorso. Pare che la
Funzione Pubblica abbia semplicemente ribadito che loro quell’ampliamento dei
posti non lo hanno mai autorizzato. Per cui ritorniamo al discorso iniziale di
questa dolorosa vicenda, ovvero la necessità di una norma che autorizzi. E in
questo caso l’opportunità l’hanno avuta e non l’hanno volutamente autorizzata:
nella norma che autorizzava il concorso dei 500 funzionari avrebbero potuto
inserire una riserva per altrettanti posti per gli idonei interni. Invece
nulla. In sostanza un impegno disatteso, un impegno dichiarato formalmente e
più volte dal Capo di Gabinetto. Questo è il risultato e a chi ci chiede come
mai facciamo sit in e manifestazioni rispondiamo che di motivi ne abbiamo e ne
avremo a bizzeffe. E che certo non ci fermeremo, di fronte a questo
atteggiamento che giudichiamo, in questa vicenda delle nuove assunzioni, come
in quella della lesione dei diritti costituzionali dei lavoratori, un segno
evidente di disprezzo verso i lavoratori ed una palese indifferenza verso le
loro esigenze.
Ancora sul Codice di
Comportamento abbiamo avuto una curiosa presa di posizione della controparte,
nell’occasione personificata dal Segretario Generale, la quale ha dichiarato
certo la disponibilità a modificare il Codice, quindi riconoscendo
implicitamente i suoi limiti, ma l’ha subordinata al ritiro di un ricorso che
hanno presentato i nostri colleghi della UIL. Insomma impera la logica dei dispettucci,
delle ritorsioni. Nulla invece sul merito delle nostre osservazioni che hanno
puntualmente posto in evidenza il carattere profondamente illiberale di quelle
disposizioni. Va sempre ricordato che la medesima Segretaria Generale, il mese
scorso, si era profondamente adontata per il fatto che noi tutti avevamo
sottolineato il fatto che sul Codice non vi era stata alcuna informativa e che
quindi il “sentite le Organizzazioni Sindacali”, scritto nelle
premesse del Codice, non corrispondeva al vero. Gli stessi colleghi della UIL
avevano annunciato il ricorso e quindi il cosiddetto scambio lo poteva proporre
allora. Non lo ha fatto e si è presentata il mese successivo senza uno straccio
di risposta alle nostre osservazioni unitarie e pretendendo di risolvere i suoi
problemi con una singola Organizzazione Sindacale, senza minimamente tener
conto delle altre. Se parliamo di rispetto, proprio non ci siamo.
Infine su mobilità
volontaria e bando di mobilità del personale ex province e comandati della
scuola ci hanno comunicato che le Commissioni stanno procedendo ma non sono
stati in grado di darci dei tempi di conclusione. In particolare sulla mobilità
volontaria ci comunicano che stanno procedendo con difficoltà ai controlli, in
particolare per quel che riguarda la verifica sui servizi pre ruolo. Vedremo.
Come potete notare
una riunione non molto produttiva, ma assai rivelatrice.
TUTTI IN PIAZZA IL 7
MAGGIO!
Come potete notare i
motivi per partecipare con forza alla manifestazione nazionale del 7 maggio sono
tanti e riguardano da vicino tutte le nostre tematiche vertenziali. La
manifestazione, per disposizione della Questura, ha subito una ulteriore
modifica al suo itinerario e adesso il concentramento è previsto in Piazza
della Repubblica e il corteo si snoderà fino a piazza Barberini, ove si
terranno i comizi conclusivi. Vi aspettiamo. Se non ci ascoltano sui tavoli di
contrattazione ci sentiranno in piazza!
FP CGIL Nazionale MIBACT
Claudio Meloni