Roma, 29 aprile 2016
Si è trattato di un buon incontro quello che si è svolto
ieri pomeriggio al Viminale con il
Sottosegretario Gianpiero Bocci e alla presenza del Capo
di Gabinetto, Prefetto Lamorgese. Nel corso della
riunione è intervenuto anche il Ministro Alfano, in
quanto impegnato, in precedenza, in una conferenza
stampa tenuta al termine della riunione con il Ministro
dell’Interno austriaco.
Quattro gli argomenti trattati nel corso della riunione.
L’Amministrazione ha comunicato che per quanto riguarda
il fondo unico di amministrazione
assumerà un’iniziativa tesa a prevedere, nel disegno di
legge di assestamento del bilancio dello Stato,
l’integrazione dei 3,7 milioni mancanti, ripristinando l’importo
complessivo di 7,7 milioni di euro (parte
variabile del Fua), così come stabilito dal dPCM
12.11.2015.
La seconda informazione fornita è che il Governo ha
presentato un emendamento al d.d.l. codice
della strada, attualmente all’esame del Senato della
Repubblica, al fine di incrementare ulteriormente le
risorse da destinare al Fua, per un importo almeno al 5%
delle entrate scaturenti dalla riscossione delle
sanzioni amministrative.
Nel giudicare positivamente tali iniziative, di cui
abbiamo dato atto all’Amministrazione, nel corso dei
nostri interventi abbiamo chiesto notizie in ordine alla
ricognizione, prevista dalla legge di stabilità 2016, del
personale di polizia impiegato in funzioni amministrative
e al proseguimento delle procedure di
stabilizzazione del personale assunto con contratto a
tempo determinato.
Sul primo argomento, l’Amministrazione ha comunicato che
detta ricognizione è ancora in fase di
espletamento. Non appena conclusa sarà fornita un’informativa
al sindacato e verrà convocato un apposito
incontro.
Sul secondo tema, relativo alla stabilizzazione degli LTD
è stato comunicato che, essendo in fase di
espletamento da parte del Dipartimento della Funzione
Pubblica le procedure di mobilità riservate al
personale delle province e della Croce rossa italiana
(precedenza stabilita dalla legge di stabilità 2015), al
termine delle stesse, l’Amministrazione potrà nuovamente
richiedere l’autorizzazione a reclutare personale
e, di conseguenza, riprendere il percorso di
stabilizzazione.
Abbiamo, inoltre, sottolineato la necessità che alla luce
delle ulteriori materie e competenze, che
investiranno l’Amministrazione dell’Interno, di andare
verso un’ampliamento delle dotazioni organiche.
Necessità sulla quale l’Amministrazione si è presa
l’impegno di verificare la fattibilità.
Da ultimo, ma non in ordine di importanza, in risposta
alla nostra ulteriore richiesta,
l’Amministrazione ha comunicato che il decreto di
riassegnazione delle risorse necessarie per corrispondere
ai lavoratori interessati il lavoro straordinario
espletato è alla firma del Ministro dell’Economia e delle
Finanze, Padoan.
Diamo un giudizio positivo della riunione e delle
iniziative assunte ma, come sempre, continueremo
a vigilare affinché le stesse si traducano, in tempi
brevi, in atti concreti.
FP CGIL
Fabrizio Spinetti
CISL FP
Paolo Bonomo
UIL PA
Enzo Candalino
Comunicato stampa Fp Cgil Medici – Cisl Medici – Fpl Uil Medici – Simet
A Roma in piazza Montecitorio contro Atto di indirizzo
per rinnovo convenzione di medicina generale
Roma,
29 aprile 2016
I sindacati Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Fpl Uil Medici e
Simet aderiscono alla manifestazione nazionale indetta dallo Smi
(Sindacato dei medici italiani) che si terrà l’11 maggio 2016 a Roma a
Montecitorio per dire no ai medici di famiglia h16. In una nota i
sindacati di categoria spiegano: “Il nuovo atto di indirizzo per il
rinnovo della Convenzione di Medicina Generale, approvato il 13 aprile
dal Comitato di Settore per il Comparto Regioni-Sanità, il cosiddetto
H16, riduce di fatto l’assistenza della medicina generale da 24 ore su
24 a 16 ore su 24 nei giorni feriali e a 12 ore il sabato e i festivi,
delegando tutti gli interventi sanitari, dai codici bianchi ai codici
rossi, al sistema di emergenza urgenza 118, dalla mezzanotte alle 8 nei
giorni feriali e dalle 20 alle 8 nei giorni di sabato e festivi”.
Secondo
i sindacati “se tale progetto dovesse essere attuato, i medici del 118
dovrebbero occuparsi anche di febbre, mal di pancia, mal di schiena,
con il rischio di lasciare scoperto quel paziente a cui il 118 può
salvare la vita. Inoltre per qualunque malore notturno il cittadino
rischia di andare al pronto soccorso. Con l’ipotesi di attuazione del
modello H16, le aggregazioni funzionali territoriali (AFT) ed il ruolo
unico, piuttosto che un’importante opportunità di crescita, rischiano –
proseguono – di diventare uno strumento per circoscrivere, in un ambito
sempre più ristretto, il potere decisionale, l’autonomia gestionale e le
aspettative di una parte dei medici di Medicina Generale (gli attuali
Medici della Continuità Assistenziale, ex-Guardia Medica)”.
Ruolo
unico per noi significa che si può fare tutti lo stesso lavoro, che
tutti i medici, con un processo graduale che salvaguardi quanto già
acquisito, possono fare le notti e che tutti i medici possono essere
scelti dai cittadini senza più distinzioni. Con il nuovo atto di
indirizzo si va invece verso una riduzione dell’assistenza notturna e si
sbatte la porta in faccia ai giovani medici ai quali rimarrebbe una
prospettiva di subalternità e di ridotti guadagni, pur avendo gli stessi
titoli dei meno giovani. Per queste ragioni, concludono Fp Cgil Medici,
Cisl Medici, Fpl Uil Medici e Simet, “aderiamo alla manifestazione
nazionale indetta dallo Smi che si terrà l’11 maggio 2016 a Roma a
Montecitorio per dire no ai medici di famiglia h16”.
Lettera prot. n.
15435 del 29 aprile 2016, con la quale è stato convocato
l’incontro in oggetto indicato.
Ipotesi di accordo FUA FUS 2015 con discussione delle progressioni salariali per il 2016.
INCARICHI DI RESPONSABILITA’
EX TERRITORIO – ORARIO DI APERTURA AREE METROPOLITANE – MOBILITA’- PROGRESSIONI
ECONOMICHE – CHIUSURA UFFICI
Roma 29 aprile 2016
Nella riunione
di ieri 28 aprile 2016 abbiamo siglato il verbale d’intesa che estende, anche
all’ex Territorio, le posizioni responsabilità (ex art. 18 CCNI).
Il Verbale
prevede l’attivazione di 320 posizioni (138 Capi Reparto Servizi di Pubblicità
Immobiliare, 23 Capi Reparto Servizi all’utenza degli uffici di seconda fascia,
71 Capi Reparto gestione Banche Dati e Servizi Catastali degli uffici di terza
fascia, 71 Capi Reparti Servizi Tecnici uffici di terza fascia, 4 Capi Reparti
negli uffici centrali e 13 esperti uffici centrali).
In fondi per la
copertura dei suddetti incarichi sono reperiti dai residui delle somme già
stanziate per le posizioni ex Entrate (quindi non c’è alcun costo aggiuntivo e
nessuna diminuzione delle quote fisse e ricorrenti del Fondo Unico).
L’attivazione
delle posizioni sarà dal 1 luglio e decadranno (come quelle delle Entrate) al
31 dicembre. Entro tale data le parti si incontreranno per definire l’intero
quadro delle posizioni sia organizzative che di responsabilità che saranno
attivate al 1 gennaio 2017.
Essendo
incarichi transitori, gli stessi saranno attribuiti agli attuali soggetti che ricoprono
tali ruoli. Qualora siano scoperti si provvederà agli interpelli.
La CGIL, pur non
condividendo la distribuzione delle posizioni, ritiene non più rinviabile
l’attivazione delle stesse ed inoltre è stata accolta la nostra posizioni sul
finanziamento (nessun onero aggiuntivo rispetto a quelli previsti dal CCNL).
Riteniamo
necessario rivedere l’intero impianto, sia alla luce dell’accorpamento degli
uffici territoriali (nuova organizzazione degli stessi) ma soprattutto
chiediamo maggior trasparenza e condivisione negli accordi. Apprendiamo con
favore l’esistenza di residui e quindi chiediamo, già per il FPSRUP 2014, i
dati reali sull’impiego delle somme; la contrattazione e condivisione del
numero delle posizioni e dei criteri di assegnazione, non è accettabile
utilizzare somme del fondo e decidere autonomamente l’assegnazione.
Abbiamo
sottoscritto anche il finanziamento sull’orario delle aree metropolitane. Anche
in questo caso abbiamo espresso molte perplessità (la CGIL non ha firmato gli
accordi precedenti) soprattutto sul mancato coinvolgimento delle RSU e OO.SS.
territoriali sull’accordo locale. Ma per senso di responsabilità verso quei
lavoratori che hanno svolto e continuano a svolgere tale lavorazione abbiamo
siglato il protocollo d’intesa impegnando l’Amministrazione, anche in questo
caso, ad aprire un tale di contrattazione entro la fine dell’anno per chiudere
questa fase sperimentale e contrattare i criteri di attribuzione di tale
indennità.
Per quanto
riguarda la mobilità nazionale, l’Amministrazione ci ha informato che entro il
31 maggio sarà pubblicata la graduatoria, entro il 22 giugno ci saranno i
provvedimenti e dal 4 luglio i trasferimenti.
Con riferimento
alle progressioni economiche 2015, le Direzioni Regionali entro la fine del mese
di aprile valideranno i titoli dei concorrenti. Nel mese di maggio sarà
attivata e conclusa la valutazione dei lavoratori ed a giugno saranno
pubblicate le graduatorie.
Per quanto
riguarda la chiusura degli uffici, abbiamo contestato la disposizione posta in
essere dall’Amministrazione ricordando che il protocollo d’intesa dello scorso
ottobre e la successiva riunione di novembre prevedeva la sospensione della
chiusura degli uffici in attesa dalla riorganizzazione dell’Agenzia.
L’Amministrazione
ha preso atto della richiesta e si è riservata di rivedere ed approfondire il
programma relativo al D.Lgs. 66 del 2014 (fitti passivi) e relativa chiusura
degli uffici.
Il coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini
Il coordinatore Nazionale Agenzia Entrate
Carmine Di Leo
COMUNICATO STAMPA FP–CGIL CISL–FP UIL–PA
Giustizia: Cgil Cisl Uil,
non c’è riforma senza investimento nel personale
Dal Governo solo promesse,
per una Giustizia che funzioni valorizzare le professionalità
Roma,
19 aprile 2016
“Non c’è riforma senza investimento nel personale. Per
far funzionare la Giustizia bisogna scommettere su riorganizzazione e
sviluppo delle professionalità. Dal governo finora solo promesse”.
Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa lanciano la mobilitazione dei lavoratori per
una Giustizia veloce ed efficiente e scrivono al ministro Andrea Orlando
rivendicando il dodicesimo punto del programma disposto dallo stesso
ministro sin qui disatteso: la valorizzazione del personale.
Nella
nota inviata al titolare di via Arenula, le organizzazioni sindacali
annunciano per il 4 maggio prossimo una serie di assemblee in
contemporanea in tutti gli uffici del Ministero della Giustizia, a
partire dagli uffici giudiziari, per denunciare all’opinione pubblica,
agli operatori del diritto ed ai cittadini che “i provvedimenti di
riforma della giustizia realizzati dal Ministro Orlando fino ad oggi non
sono stati accompagnati dalla realizzazione di interventi mirati per il
personale”.
“Le riforme ad oggi non prevedono né formazione,
né incentivazione della produttività, né l’attuazione della
riqualificazione del personale attualmente in servizio”, attaccano le
federazioni di categoria. “La valorizzazione dei lavoratori è uno dei
punti cardine, il dodicesimo, del programma di riforma presentato il 30
giugno 2014 a Palazzo Chigi insieme al Presidente del Consiglio Matteo
Renzi. Ma su questo dal Governo non abbiamo ancora visto i fatti”.
“Sono
i lavoratori della Giustizia, che assicurano ogni giorno il servizio a
persone e imprese in condizioni spesso drammatiche, a sopportare il peso
maggiore della grave situazione in cui versa la Giustizia in Italia. Se
si vuole cambiare passo, rendere il nostro sistema giudiziario
finalmente veloce, efficiente e certo, come chiedono cittadini e
investitori, bisogna passare alla realizzazione effettiva del punto 12.
Per questo abbiamo scritto al ministro e per questo siamo pronti a dare
battaglia a partire dal prossimo 4 maggio con la convocazione di
assemblee contemporanee in tutta Italia. E da una mobilitazione che non
si fermerà finché non avremo ottenuto risultati concreti”.
A TUTTO IL PERSONALE AgID
Nel pomeriggio di ieri si è tenuta, tra il Direttore Generale e le OO.SS., una riunione sui seguenti puntiall’o.d.g.:- Comunicazioni del Direttore Generale;- Costituzione del fondo dirigenti;- Costituzione del FUA personale non dirigente;- Aggiornamenti sul passaggio al CCNL ministeri;- Condivisione percorso con le OO.SS per il passaggio al CCNL ministeri.Aprendo l’incontro, il Direttore ha reso noto che si procederà a breve alla riorganizzazione di tutta l’area del personale, scindendo il settore contenzioso (che sarà in carico direttamente al DG) da quello che più strettamente attiene alla gestione del personale. Anche quest’ultimo settore sarà al momento retto, adinterim, dallo stesso DG. Per quanto riguarda il secondo punto all’o.d.g., con determinazione n. 73/16, l’Amministrazione ha provveduto ad istituire, ai sensi del vigente CCNL della Dirigenza Area I, il Fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti di 1^ e di 2^ fascia relativo all’anno 2016. In particolare, con il citato provvedimento, sono stati definiti i valori medi annui pro-capite della retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti sia di 1^ che di 2^ fascia. Essendo AgID un ente di nuova istituzione, l’ammontare complessivo del Fondo sarà determinato moltiplicando detti valori medi per il numero delle unità di personale dirigenziale previste nell’attuale dotazione organica dell’Agenzia. Previo confronto con le OO.SS., dovranno successivamente essere definiti la graduazione della retribuzione di posizione ed i criteri di distribuzione della retribuzione di risultato.Con riferimento al Fondo per il finanziamento della contrattazione integrativa per il personale di qualifica non dirigenziale, l’Amministrazione ha confermato che le risorse accantonate nel periodo 2006-2015 ammontano a complessivi € 981.184,00. La materiale erogazione di dette risorse, tanto al personale di ruolo quanto a quello in comando, dovrà essere preceduta dalla sottoscrizione di un accordo attraverso il quale definire, tra l’altro, una griglia di criteri cui fare allo scopo riferimento (presenza, performance organizzativa, svolgimento delle attività connesse alla trasformazione di DigitPA in AgID, ecc…). Tenuto conto degli approfondimenti compiuti dall’Amministrazione in ordine ai trattamenti incentivanti complessivamente in godimento presso i diversi ministeri, il FUA 2016, non ancora formalmente costituito, ammonterebbe a circa 223mila/€ (circa 2.150,00 € medie annue pro-capite). Sul tema abbiamo chiesto che l’adozione di qualsivoglia provvedimento sia preceduta da uno specifico tavolo di confronto con le OO.SS.
A chiusura dell’incontro è stato affrontato il tema dell’impatto che il passaggio al CCNL ministeri rischia di produrre sulle retribuzioni in godimento, tanto con riferimento al personale di ruolo quanto con riferimento al personale in comando; tema che, come è noto, è stato oggetto di una specifica Conferenza diServizi Funzione Pubblica – Mef – Aran – AgID. Avendo nei giorni precedenti all’incontro di ieri appreso che i lavori della citata Conferenza si sono chiusi, con la sottoscrizione di un verbale, in data 1/4 u.s., abbiamo chiesto e ottenuto che non si dia ulteriore corso alle decisioni in quella sede assunte, peraltro in via del tutto unilaterale e che la questione sia discussa nell’ambito di uno specifico tavolo di confronto che veda, oltre a quella delle OO.SS., la presenza di tutti i soggetti firmatari del verbale conclusivo. Il Direttore Generale si è impegnato ad intervenire sul Dipartimento della Funzione Pubblica rappresentando larichiesta da noi formulata nel corso dell’incontro, nonché a fornirci copia del verbale di chiusura dei lavori della Conferenza. Non appena ricevutone il testo, dedicheremo ai contenuti del citato verbale uno specifico comunicato.Vi terremo costantemente aggiornati sullo sviluppo della situazione.
Roma, 28 aprile 2016
FP CGIL
D. Nola A.
CISL FP
Nardella
CCNI 2015 per i Professionisti
Roma, 29/04/2016
Ieri
28 aprile è ripresa la trattativa per il rinnovo del CCNI per l’anno 2015 per i
Professionisti.
L’Amministrazione
ha riproposto lo stesso testo del 5 aprile, rispetto al quale era stata
modificata unicamente la tempistica delle verifiche della performance, con la
previsione di un correttivo in caso di scostamento negativo rispetto agli
obiettivi.
CGIL, CISL e UIL hanno deciso di non
sottoscrivere l’accordo ritenendo del tutto insufficiente la risposta
dell’Amministrazione, in particolare, sulla problematica della indennità di
funzione professionale.
Si ricorda che, in relazione alle
differenti dinamiche retributive di ente, detta indennità era stata determinata
in modo differente presso l’Inps e presso l’Inpdap, risultando più alta quella
in godimento presso l’ente oggi soppresso.
A far data dalla soppressione, l’indennità
è stata comunque corrisposta al personale proveniente dall’Inpdap per effetto
della clausola di salvaguardia inserita nei CCIE Inps fino a tutto il 2014.
Detta clausola prevedeva altresì la
conferma di questo ed altri istituti economici “fino al completamento del processo di integrazione” ed “a seguito di specifica rinegoziazione”.
Con l’Accordo di programma per il personale
dirigente, professionista e medico, relativo al triennio 2014/2016, le parti
avevano convenuto di “porre in essere
tutte le misure necessarie finalizzate all’acquisizione di risorse aggiuntive
per la contrattazione 2014, in relazione alla necessità di omogeneizzare ed
armonizzare il salario accessorio del personale professionista dell’Inps e
della gestione ex Inpdap”.
Completato il processo di integrazione
delle consulenze professionali nel luglio 2015, l’Amministrazione a far data
dal mese di ottobre 2015 ha sospeso unilateralmente la corresponsione della
indennità di funzione ai professionisti ex Inpdap, il cui importo è stato
ridotto a quello in godimento ai professionisti Inps.
Ciò ha comportato una diminuzione media
della retribuzione dei professionisti ex Inpdap di circa 1.000,00 Euro mensili
pro capite, provocando un evidente e grave disagio a detti dipendenti ed alle
loro famiglie.
Nel prosieguo della trattativa per il CCIE
2015, l’Amministrazione, dopo aver per mesi negato qualsiasi possibilità di
incremento di detta indennità, ha proposto infine un aumento, di circa 130 euro
lordi mensili, di gran lunga insufficiente ad assicurare ai professionisti ex
Inpdap la conservazione del proprio livello retributivo (la perdita si
assesterebbe intorno agli 800 euro mensili per tecnici ed avvocati ed ai 600
euro per gli attuari).
L’aumento proposto è altresì insufficiente
ad adeguare l’ammontare della indennità di funzione per i professionisti Inps,
peraltro immutata fin dalla sua introduzione nel 2007, alle mutate esigenze
organizzative ed alla accresciuta complessità dell’attività professionale.
Non abbiamo sottoscritto l’accordo
perché l’Amministrazione si è pregiudizialmente ed ostinatamente sottratta ad
ogni confronto in merito a pur possibili diverse modalità di distribuzione del
Fondo per la retribuzione accessoria.
Atteggiamento
che appare ancora più irragionevole se si considera che il Fondo vede
accrescere ancora, per i professionisti dell’Istituto, la parte variabile della
retribuzione a danno di quella fissa.
Il
tutto avviene alla vigilia di una tornata contrattuale nazionale che, alla luce
dell’accordo sui nuovi comparti, presenta gravi incognite per la categoria dei
professionisti.
Non possiamo che stigmatizzare una
simile scelta, che ha il solo risultato di mettere contro ancora una volta
vincitori e perdenti, senza farsi carico delle gravi difficoltà che derivano a
decine e decine di lavoratori ed alle loro famiglie.
FP CGIL/INPS
Oreste CIARROCCHI
CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO
UIL PA/INPS
Sergio CERVO
28.04.2016 –
Vigili del Fuoco: Fp Cgil, ingiustamente assimilati a Forze dell’Ordine, vogliamo dignità e rispetto
Non invitati ma obbligati a partecipare all’iniziativa del Vaticano per le Forze Armate
Roma, 28 aprile 2016 – “Siamo infilati in un comparto che non ci appartiene da dieci anni: quello della sicurezza. Spesso siamo ingiustamente assimilati alle Forze dell’Ordine. Noi Vigili del Fuoco, però, facciamo un altro mestiere. Non ci occupiamo di sicurezza, il nostro lavoro è garantire la salvaguardia e la tutela delle vite umane e del territorio dalle calamità naturali”.
È quanto si legge in una nota della Fp Cgil Vigili del Fuoco.
“Per questo – prosegue la nota – non ci siamo affatto meravigliati di non essere stati invitati all’iniziativa della Città del Vaticano in onore delle Forze Armate e della Polizia di Stato per l’Anno Santo, che si terrà i prossimi 30 aprile e 1° maggio. Già nel precedente Giubileo del 2000 fu organizzata una giornata interamente a noi dedicata. Stavolta invece, pur non essendo ‘invitati’, ci obbligano a riempire un quadrato proprio nello scacchiere delle Forze dell’Ordine, costringendo i corsisti residenziali delle Scuole Centrali Anticendi e facendo di loro quello che vuole il Ministero dell’Interno”.
“Ci appare proprio una manovra di palazzo per rimarcare l’assimilazione alle Forze di sicurezza, che da tempo combattiamo. Rimaniamo degli ‘imbucati d’onore’, tanto da non vederci inseriti nei cartelloni e nelle locandine della manifestazione giubilare neanche dopo l’intervento del Ministero. Vogliamo dignità e rispetto per il nostro ruolo e per il nostro mestiere, unico nel suo genere. Per questo, continuiamo, e continueremo, a rivendicare una giusta riorganizzazione del Corpo dei Vigili del Fuoco e una valorizzazione delle nostre funzioni, mantenendo alto lo stato d’agitazione di tutte e tutti gli appartenenti al Corpo”, conclude la Fp Cgil Vigili del Fuoco.
Ufficio Stampa Fp Cgil Nazionale
Non invitati ma obbligati a partecipare all’iniziativa del Vaticano
per le Forze Armate
Roma,
28 aprile 2016
“Siamo infilati in un comparto che non ci appartiene
da dieci anni: quello della sicurezza. Spesso siamo ingiustamente
assimilati alle Forze dell’Ordine. Noi Vigili del Fuoco, però, facciamo
un altro mestiere. Non ci occupiamo di sicurezza, il nostro lavoro è
garantire la salvaguardia e la tutela delle vite umane e del territorio
dalle calamità naturali”. È quanto si legge in una nota della Fp Cgil
Vigili del Fuoco.
“Per questo – prosegue la nota – non ci siamo
affatto meravigliati di non essere stati invitati all’iniziativa della
Città del Vaticano in onore delle Forze Armate e della Polizia di Stato
per l’Anno Santo, che si terrà i prossimi 30 aprile e 1° maggio. Già nel
precedente Giubileo del 2000 fu organizzata una giornata interamente a
noi dedicata. Stavolta invece, pur non essendo ‘invitati’, ci obbligano a
riempire un quadrato proprio nello scacchiere delle Forze dell’Ordine,
costringendo i corsisti residenziali delle Scuole Centrali Anticendi e
facendo di loro quello che vuole il Ministero dell’Interno”.
“Ci
appare proprio una manovra di palazzo per rimarcare l’assimilazione alle
Forze di sicurezza, che da tempo combattiamo. Rimaniamo degli ‘imbucati
d’onore’, tanto da non vederci inseriti nei cartelloni e nelle
locandine della manifestazione giubilare neanche dopo l’intervento del
Ministero. Vogliamo dignità e rispetto per il nostro ruolo e per il
nostro mestiere, unico nel suo genere. Per questo, continuiamo, e
continueremo, a rivendicare una giusta riorganizzazione del Corpo dei
Vigili del Fuoco e una valorizzazione delle nostre funzioni, mantenendo
alto lo stato d’agitazione di tutte e tutti gli appartenenti al Corpo”,
conclude la Fp Cgil Vigili del Fuoco.
INOSSERVANZA DELLE REGOLE, RIGIDITÀ E OSTINAZIONE.
SE E’ COSI’ CHE PERSOCIV INTENDE MANTENERE LE
RELAZIONI SINDACALI… NON SI VA DA NESSUNA PARTE.
SULLA CIRCOLARE LAVORI INSALUBRI E POLVERIFICI
COSTRETTI AD INVOCARE IL TAVOLO POLITICO!
Roma, 28 aprile 2016
Si è tenuta ieri mattina la riunione chiesta e
ripetutamente sollecitata dalle scriventi OO.SS. sull’ultima circolare emanata
dalla Direzione generale del personale civile della difesa relativa ai
“Benefici pensionistici derivanti da supervalutazione di periodi di servizio in
lavori insalubri, polverifici, imbarchi”.
Un incontro da noi fortemente voluto per esaminare e
possibilmente discutere degli aspetti critici che a nostro avviso continuano a
permanere irrisolti nella predetta disposizione, che riteniamo impattino in
maniera assolutamente devastante sui lavoratori e i loro trattamenti
previdenziali.
Abbiamo, quindi, ritenuto inizialmente opportuno approcciare
al tavolo cercando di esporre al Direttore di Persociv in maniera serena e
costruttiva quelle che a nostro giudizio sono le valide ragioni dei lavoratori,
che riteniamo certamente condivisibili e idonee a suggerire – questo abbiamo
inizialmente chiesto – la temporanea sospensione degli effetti della circolare
e una sua significativa e approfondita revisione da tenersi tra le parti
nell’ambito di un apposito tavolo tecnico.
Ma resoci ben presto conto che pur argomentando con
dovizia di particolari ed esempi concreti le nostre fondate posizioni e
proposte, dall’altra parte del tavolo l’atteggiamento di chiusura continuava a
permanere intatto, trincerandosi unicamente dietro l’obbligo
dell’amministrazione di applicare talune conosciute sentenze, siamo stati
costretti ad interrompere la riunione e chiedere al Direttore di Persociv di
farsi carico di comunicare con immediatezza al Gabinetto del Ministro la nostra
richiesta di apertura del tavolo di confronto in sede politica sul tema.
FP CGIL CISL
FP UIL
PA
Francesco Quinti Paolo Bonomo Sandro Colombi
Si è tenuta oggi presso lo SMM il previsto incontro con FP CGIL CISL FP e UIL PA per
fare il punto di situazione dopo la pubblicazione del D.M. che definisce la
struttura degli Arsenali e dei Centri Tecnici, sino a livello di Reparto.
Come si ricorderà FP
CGIL CISL FP e UIL PA avevano ribadito che la definizione delle nuove tavelle
organiche dovesse necessariamente attendere il termine del confronto con il
vertice politico sulla distinzione delle funzioni tra personale militare e
civile con l’emanazione di un regolamento propedeutico a qualsiasi
organigramma.
Del
resto, come altrimenti potrebbero essere assegnati
compiti e previsti profili se non è ancora delineato il quadro di chi deve
assolvere le funzioni? Dare alla luce ancora una volta un organizzazione
anacronistica e sconnessa dalla realtà
non serve a nessuno, così come non serve nascondere le criticità legate ad un
ordinamento professionale obsoleto e in distonia con le mansioni effettivamente
svolte dai dipendenti.
E’ invece questa l’occasione, condivisa anche
dall’Amministrazione, per evidenziare ai vertici del Ministero la persistenza
di problematiche che compromettono le attività e che richiedono soluzioni non
più rinviabili: la questione degli Ausiliari,
la possibile condizione di esubero in cui potrebbero trovarsi gli Addetti,
visto che il transito degli ex militari sta rapidamente saturando le tabelle
organiche nei profili di Assistente, la necessità di assunzioni prima che sia
troppo tardi e per non fornire il pretesto di affidare mansioni operaie a
militari di truppa come, per la prima volta, previsto nel decreto appena
pubblicato.
FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno poi sottolineato che
nei tavoli locali è mancata la definizione delle Job description dei vari
elementi di organizzazione, condizione indispensabile per stabilire profili e
tabelle organiche coerenti.
L’amministrazione per far fronte alle incertezze, ha
precisato che sarà avviata dal 1°
giugno una fase sperimentale di un anno,
con verifica semestrale, per monitorare le criticità e prevedere correzioni
all’organizzazione sottostante ai Reparti.
Permangono, peraltro, immutati gli scenari di fondo
che rendono incerto il cammino di queste
riorganizzazioni, una ragione in più per imprimere a questa fase del
confronto una visione di più ampio respiro che coinvolga tutti i lavoratori del
ministero e che, attivando un più radicale processo di trasformazione, dia loro
le risposte da tanto, troppo tempo attese.
Infine, le scriventi OO.SS. nel dare atto al 1°
Reparto di Maristat di aver sempre ricercato e tenuto vivo il metodo del
dialogo costruttivo, hanno evidenziato che nelle sedi periferiche, sia
dell’area operativa (i Maristanav), che logistica (compresi i Comandi
Logistici periferici), le relazioni sindacali appaiono compromesse, con
enti che spesso rifuggono il confronto con le rappresentanze sindacali
alimentando tensioni inutili e impedendo la risoluzione anche di problematiche
semplici, rendendo pure indispensabile in tale contesto, una verifica con il
vertice politico.
FP CGIL CISL FP UIL
PA
Francesco Quinti Paolo Bonomo
Sandro Colombi