14.04.2016 – ROMA – VIGILI DEL FUOCO: POTENZIAMENTO DEL DISPOSITIVO GIUBILEO E TERRORISMO CON QUALI RISORSE ?
Le organizzazioni sindacali di categoria territoriali denunciano l’esposizione del territorio per l’evento giubilare, annunciato in diverse occasioni dai vertici tecnico e politico del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e dalla politica nazionale, come evento altamente a rischio, con potenziamenti del dispositivo di soccorso solo di facciata, non supportati da risorse logistico/strutturali ed economiche, continuando a far leva soprattutto sul senso del dovere dei Vigili del Fuoco del Comando di Roma.
Non ci sono più notizie delle risorse economiche previste nello sfarzoso ed ambizioso progetto pianificato dal Dipartimento lo scorso Giugno.
Lo stesso dicasi per ciò che riguarda gli automezzi e gli equipaggiamenti annunciati a rinforzo dell’esistente, già obsoleto.
Per concludere impossibile sapere dove sono finiti i fondi previsti nei due livelli straordinari di potenziamento che prevedevano la copertura dell’evento su 3 giorni.
14.04.2016 – Pubblichiamo la nuova ricognizione per il personale Vigile appartenente al 75º corso nonché quello che ha già partecipato come tutor al 76º così da consentire alle strutture della DCF di sopperire alle esigenze logistiche.
Le domande potranno essere presentate entro il 22 c.m., la priorità verrà comunque data al personale che non ha mai partecipato o con meno giorni svolti.
Chiediamo massima diffusione e condivisione e di segnalarci immediatamente eventuali problematiche.
Roma, 14 aprile 2016
In
data 12 aprile u.s. si è tenuta al DAP la riunione per discutere
della ripartizione del
monte
ore di lavoro straordinario previsto per la Polizia Penitenziaria per
l’anno 2016.
Nel
suo intervento la FP CGIL ha evidenziato che la proposta della parte
pubblica è stata elaborata sulla base di indici tali indici
andrebbero rivisti
percentuali condivisi con le organizzazioni in
passato e che ed attualizzati. A tal
proposito ha dichiarato la
propria disponibilità
a partecipare ad un incontro con la parte pubblica finalizzato in
tal senso.
Come
organizzazione sindacale ha inoltre espresso preoccupazione
per due dati che
emergono dal prospetto. Il primo è quello che
dimostra che, rispetto allo scorso anno, quest’anno il ricorso al
lavoro straordinario potrebbe aumentare. Il secondo è che aumenta
il
numero di ore medie assegnate alle articolazioni centrali, dove il
personale di Polizia
Penitenziaria risulta in esubero. Tutto questo
dimostra, ancora una volta, che il metodo di ripartizione adottato
deve essere cambiato quanto prima.
La parte pubblica ha concordato con la FP CGIL
sulla necessità di modificare gli indici di ripartizione e si è
impegnata a convocare una riunione sul tema prima possibile. Ha
inoltre dichiarato che comunque gli indici non possono essere cambiati in corsa e che quindi, in attesa
del nuovo accordo che potrà valere per il prossimo anno, restano
validi quelli precedentemente concordati.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini
Cgil Cisl Uil: “Subito rinnovo con più competenze,
innovazione e produttività.
Servono servizi pubblici più avanzati per far correre il Paese”
Roma, 7 aprile 2016
“Competenze, innovazione, produttività” la
mobilitazione dei lavoratori pubblici per un rinnovo di contratto che
tarda ormai da quasi sette anni riparte dai territori e da una proposta
innovativa per rilanciare i servizi pubblici come volano della crescita
del Paese. Si inizia oggi con lo sciopero del pubblico impiego in
Lombardia e si proseguirà, secondo un fitto calendario di iniziative che
riguarderà tutte le regioni italiani, fino alla fine di maggio.
“Dopo
la firma dell’intesa sui quattro comparti, il governo non ha più scuse
per tenere illegittimamente bloccata la contrattazione. E deve trovare
le risorse per i nuovi contratti”, è l’attacco di Rossana Dettori,
Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco – segretari generali
di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa -, che rincarano: “Anche
governatori e amministratori locali devono fare la loro parte. Per
riorganizzare e riqualificare i servizi pubblici locali bisogna uscire
dalla logica di tagli, blocchi e ridimensionamenti. Serve un percorso
nuovo che coinvolga lavoratori e cittadini, che metta al centro le
persone e non le leggi, che rilanci i servizi pubblici alle comunità
locali. Un percorso di investimenti per liberare l’energia al servizio
del paese. Iniziando dal rinnovo dei contratti”.
“La nostra non è
solo un’altra mobilitazione per il pubblico impiego”, spiegano i
quattro segretari. “La nostra è una proposta che parte dal basso, dove
le amministrazioni pubbliche incontrano la realtà quotidiana delle
comunità e si confrontano con l’evolvere dei bisogni delle persone. È da
lì che si deve iniziare per disegnare nuovi modelli organizzativi,
valorizzare le competenze, valutare il lavoro degli enti in base a
criteri e obiettivi condivisi, ridistribuire a lavoratori e cittadini i
frutti dell’impegno costante a migliorare”.
“Attraverso una
mobilitazione sul territorio, allargando gli spazi della partecipazione,
vogliamo riconoscere un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori e
garantire servizi migliori ai cittadini e alle imprese, contro la
disorganizzazione scientifica e i vecchi schemi gerarchici. Meno tasse,
più qualità di vita, di salute, più sicurezza e benessere sui posti di
lavoro per la crescita delle persone e del paese”.
“Vogliamo una
contrattazione più forte anche a livello decentrato, dove occorre
confrontarsi sugli aspetti specifici dell’organizzazione del lavoro, per
razionalizzare la macchina amministrativa, recuperare la spesa
improduttiva e trovare risorse da investire in qualità dei servizi
pubblici, che vuol dire sanità, previdenza, assistenza, prevenzione,
sicurezza, servizi all’occupazione e allo sviluppo. Ecco perché
incalzeremo governo e politica locale con un’azione capillare e un’idea
chiara: contratto subito”.
Richiesta incontro per la riforma della giustizia tributaria
Si fa riferimento al comunicato stampa n. 64 del 6.4.2016, con il quale è stata data notizia che il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, si sono incontrati per un confronto sulla giustizia tributaria, condividendo l’esigenza di un intervento volto ad assicurarne un funzionamento più efficace. I due ministri hanno deciso di istituire un tavolo tecnico presieduto da Roberto Garofoli e Giovanni Melillo, capi di Gabinetto rispettivamente del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero della Giustizia, con lo scopo di individuare soluzioni per pervenire a una riforma della giustizia tributaria che si ispiri alle migliori pratiche internazionali. Va rilevato che la necessità di una riforma della giustizia tributaria, in particolar modo con maggiore professionalizzazione dei giudizi tributari, non può far venir meno l’indiscutibile efficienza in termini di celerità e obiettivi raggiunti, che ha sempre contraddistinto questo ramo della giustizia e che sarebbe vanificato da scelte non opportunamente ponderate.
Ciò posto si chiede un incontro per poter illustrare le proprie valutazioni all’interno di un confronto costruttivo che porti a soluzioni condivise.
Accordo per l’utilizzazione del Fondo per l’Efficienza dei servizi istituzionali – Anno 2015
In allegato il programma relativo ad un interessante Convegno, organizzato
dal Coordinamento Nazionale Archivi e Biblioteche, incentrato sull’emergenza nascosta
relativa alla situazione di grave crisi di questi settori fondamentali per il futuro
della tutela del nostro patrimonio culturale.
La giornata vedrà un intervento del cordinamento nazionale fp cgil sul rapporto tra le riforme
Franceschini e la situazione del personale del Ministero e l’intervento della nostra
rappresentante nazionale nel Consiglio Superiore Giulia Barrera,che ha collaborato attivamente all’organizzazione di questo importante appuntamento.
I contenuti di questa giornata, quando saranno accessibili, saranno resi disponibili
alla vostra visione. Ricordiamo infine che anche questo appuntamento, come altri nei
prossimi giorni, sono inseriti nel percorso che ci porterà alla grande manifestazione
nazionale del 7 maggio 2016 di Emergenza Cultura, un appuntamento centrale per le istanze
di cambiamento radicale di una linea politica che riteniamo deleteria per la tutela del
patrimonio culturale.
Circolare ministeriale n.0124126 del 12.4.2016.