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Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl

 

Sanità: Cgil Cisl Uil, siglato accordo con Aris su collaboratori istituti privati
‘Buon accordo per i collaboratori che svolgono attività di ricerca”

Roma,
30 dicembre – Regolamentare i contratti individuali per i collaboratori
che svolgono attività di ricerca all’interno di strutture sanitarie
private. È quanto prevede, in estrema sintesi, l’accordo sottoscritto
oggi tra Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e la controparte Aris, l’associazione
religiosa istituti socio-sanitari, per i collaboratori degli enti di
ricerca privati, per gli istituti di ricovero e cura a carattere
scientifico di diritto privato e per le strutture sanitarie private che
svolgono attività di ricerca.

“Si tratta – spiegano i segretari
generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Rossana Dettori, Giovanni
Faverin e Giovanni Torluccio – del primo accordo di categoria che
regolamenta i contratti individuali per i collaboratori che svolgono
attività di ricerca e che, nel merito, definisce precisamente quando si
può ricorrere all’attivazione del contratto di collaborazione”. Un
punto, quest’ultimo, che secondo i tre dirigenti sindacali determina
come, “nel caso di un utilizzo improprio, il rapporto di lavoro si
trasformi da ‘collaborazione’ a rapporto di lavoro dipendente
subordinato. A questo scopo è stata istituita una commissione paritetica
che monitorerà l’applicazione dell’intera intesa”.

Secondo
Dettori, Faverin e Torluccio “il valore dell’intesa risiede anche
nell’estensione, regolamentata da un accordo nazionale, di diritti già
riconosciuti ai lavoratori dipendenti, così come per la prima volta per
questa categoria si riconoscono e regolamentano i diritti sindacali: la
bacheca, l’assemblea e il diritto all’informazione vengono infatti
espressamente regolati”. Tra le altre cose previste dall’accordo,
inoltre, “il riconoscimento del diritto di precedenza, in linea con
quanto avviene per i tempi determinati, nel caso in cui i collaboratori
abbiano già prestato la loro attività per almeno sei mesi nel corso
degli ultimi nove”. Diversi elementi, quindi, che fanno dell’intesa
sottoscritta oggi, “un buon accordo per migliorare le condizioni di
lavoro”, concludono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

 
 

Informativa sindacale – 2° Reparto Genio A.M. di Ciampino e Comando Aeroporto /Quartier Generale del Comaer

 

Sciopero generale del settore pubblico in Grecia

Sciopero Grecia 7 aprile 2016

7 aprile 2016

La Confederazione del settore pubblico ADEDY ha indetto uno sciopero nazionale per il 7 aprile 2016 dopo lo sciopero generale dello scorso 4 febbraio 2016. Il sindacato greco protesta contro le misure del governo che tagliano una buona parte del welfare greco, in particolare le pensioni, e introducono imposte dirette e indirette più elevate. Secondo il sindacato i tagli previsti per le pensioni nel 2016 saranno di ben 1,8 miliardi di euro.
La riforma prevede l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni (o 62 con 40 anni di lavoro) (7 aprile 2016)

 
 

 

NEWS

Corrado Catalani eletto nuovo segretario regionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN Toscana, grazie Anna

Alla presenza del segretario nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN Massimo Cozza, di Alice D’Ercole, segretaria generale Fp Cgil Toscana e di Riccardo Bartolini Coordinatore regionale sanità Fp Cgil, Corrado Catalani è stato eletto Segretario Regionale Fp Cgil Medici e Dirigenza SSN Toscana, ed insieme a lui faranno parte dell’esecutivo nazionale Anna Baldi, Daniela Cardelli e Patrizia Fistesmaire.

Un grazie particolare e sentito per la compagna Anna Baldi, che per diversi anni ha svolto le funzioni di segretaria regionale Fp Cgil Medici Toscana, portando avanti con impegno e passione le idee e le ragioni del nostro sindacato in una Regione importante per la sanità come la Toscana, e dando un notevole contributo all’esecutivo nazionale ed al cambiamento nell’Onoasi, a partire dall’affermazione della presenza di genere in tutti gli organi istituzionali. Un grande in bocca al lupo per la prossima campagna elettorale per l’Onaosi !
Massimo Cozza

Unitario richiesta incontro a Segredifesa su Pirotecnico Capua

Le scriventi organizzazioni sindacali nazionali
nell’esprimere forte preoccupazione per l’attuale fermo di produzione
inopinatamente imposto allo stabilimento militare di Capua e, più in generale,
inquietudine per le prospettive lavorative e per la salvaguardia degli attuali
livelli occupazionali presso il “Pirotecnico”, con la presente chiedono di
voler fissare un urgente incontro tra le parti.  

 

DAP/Ministeri: Indennità Penitenziaria – Diffida Ministero e Dap

In allegato l’atto di diffida stragiudiziale inviato al Ministero ed al
Dap sulla questione della decurtazione della indennità penitenziaria.
Resta ferma la necessità per i singoli lavoratori che abbiano ricevuto
le messe in mora di inviare anche il modello di nota anch’esso in allegato.

 
 

NEWS

ELEZIONI ONAOSI 2016. VOTA LA LISTA N. 1 UNITI PER IL FUTURO DELL'ONAOSI DI TUTTI

Quest’anno si rinnovano gli organi statutari dell’Onaosi per il quinquennio 2016-2021.
Dal 7 aprile sarà recapitato a domicilio di tutti i medici dipendenti da almeno 1 anno  il plico elettorale, con la scheda elettorale, dove si dovrà mettere la croce sul numero della Lista..
La scheda va poi inserita nella busta piccola senza indirizzo e quest’ultima va inserita nella busta grande, con indirizzo prestampato e con tassa a carico dell’Onaosi (non occorre affrancare) e spedita.
Dovrà pervenire alla sede ONAOSI di Perugia entro il 17 maggio alle ore 15.00.

La lista presentata dalle principali OOSS dei Medici dipendenti (ANAAO ASSOMED – CIMO -AAROI EMAC – CGIL MEDICI – FASSID­­ – FESMED – CISL MEDICI –UIL MEDICI – SMI), con la partecipazione di MEDICINA SOLIDALE,presente con una propria lista nella precedente consigliatura, è la LISTA N. 1 “UNITI PER IL FUTURO DELL’ONAOSI DI TUTTI”.
VOTA e FAI VOTARE !!!

 
 
 

Rinvio riunione monte ore straordinario P.P. del 7 aprile 2016

 

NEWS

Medici già abilitati con la laurea. Il Governo dà il via libera. La Fp Cgil Medici su Corriere.it


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Sanità/Libera professione: Fp Cgil Medici, priorità abolizione liste di attesa e ticket, allarme boom extramoenia (primari +37%)


Comunicato Stampa Fp Cgil Medici

Roma,
25 marzo 2016

La proposta di abolire la libera professione nel Servizio
sanitario nazionale portata avanti da Enrico Rossi, presidente della
Regione Toscana e candidato alla guida del Pd, “rischia di sviare
l’attenzione dall’obbiettivo fondamentale per garantire la tutela della
salute: il diritto all’accesso alle cure su tutto il territorio
nazionale. E le priorità sono un rinnovato governo nazionale della
sanità per superare le diseguaglianze regionali, ed in primo luogo
l’abolizione delle liste di attesa e dei ticket”. Ad affermarlo è il
segretario nazionale della Fp Cgil Medici, Massimo Cozza.

Per
raggiungere questo risultato, osserva il dirigente sindacale, “c’è
bisogno di mettere la parola fine alla stagione dei tagli e di portare
avanti una politica di investimenti nel servizio pubblico, che riporti
il nostro paese al livello europeo dei finanziamenti rispetto al Pil. Se
un cittadino deve aspettare 6 mesi per una visita ortopedica, e il
servizio pubblico ha solo 4 medici invece dei 7 necessari, il primo
passo dovrebbe essere l’assunzione dei 3 ortopedici mancanti per
garantire le prestazioni essenziali ai cittadini. Poi intervenire
sull’appropriatezza dei percorsi di accesso e dell’organizzazione.
Quindi eliminare il ticket, che oggi può arrivare a cifre tali da
rendere più conveniente rivolgersi direttamente al privato. In questo
quadro – precisa Cozza – andrebbe valorizzato chi lavora solo per il
servizio pubblico, con una rivalutazione della esclusività, con
contratti rinnovati e con la possibilità di premiare il merito”.

Secondo
il segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil Medici “abolire
invece la libera professione oggi, in una situazione di tagli e di
carenza di personale (dal 2009 al 2014 sono 5 mila i medici in meno), di
blocco del contratto da oltre 6 anni, di congelamento della indennità
di esclusività da oltre 15 anni e perfino della retribuzione accessoria
con la quale si dovrebbe premiare il merito, rischia di essere un
boomerang per il servizio pubblico”. Ritornando ai 4 ortopedici, spiega
ancora Cozza, “impedirne a 2 di fare la libera professione intramoenia
senza assumere i 3 mancanti, non cambierebbe infatti la lista di attesa e
il cittadino non avrebbe più la possibilità di avere prestazioni anche
se a pagamento, ma con tariffe e modalità che dovrebbero essere
regolamentate all’interno del servizio pubblico. Il beneficiario, nei
fatti, sarebbe il pilastro del privato al quale in troppi stanno
contribuendo”.

La Fp Cgil Medici, con la Fp Cgil e la Cgil,
aggiunge il dirigente sindacale, “è stata tra gli attori principali
dell’accordo politico – contrattuale con il Ministro della Salute Bindi,
con il quale si è messa la parola fine al doppio canale tempo pieno e
tempo definito, e che avrebbe dovuto riportare  all’interno del solo
servizio pubblico l’attività dei medici con l’istituzione della
indennità di esclusività con fondi extracontrattuali, e con la
possibilità della libera professione intramoenia regolamentata e
trasparente”.

Oggi il quadro vede invece, secondo una
elaborazione della Fp Cgil Medici condotta sui dati del Conto annuale
del Tesoro, “una crescita allarmante di medici pubblici in extramoenia,
nel silenzio della politica, con una crescita dal 2009 al 2014 di 1.707
unità (da 5.392 a 7.099) e con il dato più preoccupante di ben 37%
direttori di struttura complessa in più (da 246 a 390). In altre parole,
chi dirige i reparti ospedalieri e li dovrebbe organizzare, lavora
sempre di più anche nel privato, in modo non regolamentato e
concorrenziale allo stesso pubblico”.

La normativa vigente, la
legge 138 del 2004, successiva alla Legge Bindi (229/1999), consente, fa
sapere Cozza, “al medico pubblico di poter optare ogni anno tra
esclusività di rapporto (con facoltà dell’intramoenia) e l’extramoenia.
Inoltre la Legge 189 del 2012 ha, di fatto, istituzionalizzato la
possibilità di svolgere l’attività intramoenia negli studi privati,
seppure in rete con controlli telematici. Si tratta di cambiamenti, da
noi con coerenza non condivisi, che, insieme con le politiche dei tagli e
il congelamento della indennità di esclusività, stanno di fatto
cambiando lo spirito originario con il quale avevamo condiviso con la ex
ministra Bindi l’introduzione della libera professione intramoenia”.

“Il
nostro sindacato in questi anni non si è limitato a lanciare l’allarme
su il progressivo impoverimento del servizio pubblico ma ha formulato
proposte e portato avanti iniziative, come la campagna “Salviamo la
Salute”, che la Conferenza delle Regioni e i diversi Governi hanno
volutamente ignorato. Per questo pensiamo che il presidente della
Regione Toscana, anziché promuovere slogan con soluzioni semplicistiche,
pericolose per lo stesso servizio pubblico senza centrare il problema,
si dovrebbe impegnare con i cittadini perché in tutto il paese sia
garantito l’accesso alle prestazioni. Su questo punto lo invitiamo ad un
aperto e franco confronto, compresa a possibilità di abolire la stessa
libera professione”, conclude Cozza.

 

Terni – dichiarazione stato agitazione

 
 

05.04.2016 – I problemi legati all’organizzazione del lavoro, alle condizioni precarie dei mezzi di soccorso e alle esigue risorse messe in campo per soddisfare le esigenze del Comando, hanno fatto si che si dichiarasse lo stato di agitazione del personale di Terni. Pubblichiamo la nota. 

 

 

Enti Locali: Cgil Cisl Uil, urgente intervento su fondi salario accessorio


Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl

Enti Locali: Cgil Cisl Uil, urgente intervento su fondi salario accessorio
Evitare ricadute pesanti su lavoratori e servizi ai cittadini

Roma,
22 marzo
 
“Un intervento urgente relativo relativo ai fondi per la
contrattazione decentrata per regioni e autonomie locali, evitando così
ricadute pesanti sul trattamento economico dei dipendenti e per tutelare
l’erogazione di servizi fondamentali ai cittadini”. A chiederlo sono Fp
Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, nel sottolineare come: “In questi anni gli
spazi negoziali della contrattazione integrativa nel comparto regioni ed
autonomie locali sono stati fortemente compromessi, non solo per
effetto del blocco della contrattazione nazionale ed integrativa, ma
anche a causa della sovrapposizione di norme che sono entrate in
evidente contraddizione con l’impianto del contratto nazionale”.

Secondo
Cgil, Cisl e Uil di categoria “a ciò si aggiunge il sistema
sanzionatorio a cui molti enti, che vanno incontro a processi di
riordino, sono assoggettati. Questo ha generato nei fatti la
decurtazione delle risorse dedicate alla contrattazione integrativa
nelle principali realtà d’Italia, un fatto che sta avendo effetti
drammatici sul trattamento economico del personale, nonché sulla
garanzia di servizi fondamentali per la cittadinanza”.

Per queste
ragioni, precisano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, “è evidente la
necessità, in attesa che la chiusura della tornata contrattuale
individui le necessarie soluzioni, di creare le condizioni per poter
evitare le ricadute paventate. In tal senso è opportuno ritornare,
attraverso puntuali modifiche, sull’efficacia dell’articolo 4 del
decreto legge 16/14, come è opportuno evitare la gamma di sanzioni che
si applicherebbero agli enti soggetti al processo di riordino
istituzionale. Abbiamo proposte e siamo disponibili ad illustrare
eventuali modifiche normative, per evitare possibili e certe ricadute
negative”, concludono.

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