Sicurezza-DAP: Promozione alla qualifica di Ispettore Superiore n.26 posti uomini

Ministeriale n. 0111827 del 1° aprile 2016.

 
 

Convocazione Ministro Alfano.

08.04.2016 – Convocazione Ministro Alfano.

 

 

Comunicato sulla riunione con il Ministro della Giustizia sugli stati generali dell'esecuzione penale

Roma, 1 aprile
2016

Nella giornata di ieri si è svolto un
incontro con il Ministro della Giustizia, il Capo di

Gabinetto ed il sottosegretario Ferri
propedeutico ai lavori dell’atto conclusivo degli stati

generali dell’esecuzione penale che si
terrà il 18 ed il 19 aprile a Rebibbia.

Nel suo intervento la FP CGIL ha
chiesto chiarimenti sulla procedura che si intende

adottare per il confronto con le
organizzazioni sindacali, considerato che ad oggi non si

hanno notizie della posizione del
Ministro rispetto ai lavori effettuati dai vari tavoli tematici

predisposti per l’occasione, con
particolare riguardo al tavolo 15. Abbiamo ribadito la

nostra intenzione di partecipare
all’evento offrendo i nostri contributi sulla nostra idea del

lavoro in carcere, che non può
prescindere da un progetto di riqualificazione del Corpo di

Polizia penitenziaria che passi dal
riallineamento e dal riordino delle carriere del personale.

Abbiamo espresso nuovamente la nostra
contrarietà a progetti su un ipotetico Corpo di

Giustizia e soprattutto sulla
possibilità di perdere le funzioni di Polizia Giudiziaria ed

abbiamo chiesto al Ministro di
prendere una posizione sull’argomento.

Il Ministro ed il Capo di Gabinetto
hanno precisato che fino ad oggi si è proceduto ad una

consultazione pubblica in cui sono
state ascoltate le opinioni di tutti, ma non è stata

ancora assunta una posizione dal
Ministro. L’idea che il Ministro si è fatto delle riforme di

cui necessita il sistema carcere si
potrà dedurre dal discorso che lo stesso farà il 18 aprile

davanti al Presidente della
Repubblica. L’unica cosa che si può escludere fin da ora è che

esista un
progetto di riforma della Polizia Penitenziaria che porti ad un Corpo di
Giustizia e

alla perdita delle funzioni di Polizia
Giudiziaria. Terminato l’evento conclusivo della

consultazione pubblica, inizierà il
confronto con le organizzazioni sindacali sulle eventuali

modifiche normative da apportare per
delineare l’idea del lavoro in carcere che insieme

decideremo di costruire. A tal
proposito ha chiesto nuovamente alle organizzazioni

sindacali di fare fronte comune per
portare all’attenzione dell’opinione pubblica le

problematiche del sistema carcere e la
necessità di investire risorse nello stesso.

Prima della riunione si è svolto un
incontro informale con il sottosegretario Chiavaroli in cui

la FP CGIL ha chiesto l’impegno
politico a sostegno delle iniziative che sta portando avanti,

dal riallineamento al riordino delle
carriere del personale, dall’assunzione di 800 agenti alla

revisione del sistema disciplinare,
tutti temi che verranno esposti nel dettaglio in una nota

che invieremo al sottosegretario
quanto prima.
 

Il responsabile del Comparto Sicurezza

               Francesco
Quinti

 

Napoli – La salute dei Vigili del Fuoco.

 
 

01.04.2016 – CGIL CISL UIL dei Vigili del Fuoco di Napoli continuano a lanciare un preoccupato grido di allarme per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie degli operatori Vigili del Fuoco.

In caso di incendio i Vigili del Fuoco sono esposti ai fumi liberati dalla combustione dei materiali coinvolti.

I fumi prodotti sono composti da particelle solide, da gas e altri composti chimici.

In un incendio appartamento, per esempio, si potrebbero trovare nei prodotti di combustione il monossido di carbonio (CO), l’acido cianidrico, diossido di zolfo o il benzene.

La tossicità dei fumi dipende da quello che viene bruciato e la dimensione delle particelle sprigionate dalla combustione è tanto più piccola quanto più alta è la temperatura dell’incendio.

Ma perché CGIL CISL e UIL parlano di dimensioni delle particelle?

Perché è la scienza che ci conferma la pericolosità delle dimensioni delle particelle sviluppate nelle combustioni: più le particelle sono piccole e più entrano in profondità nell’organismo, e più fanno danni.

Parliamo infatti di molecole grandi un miliardesimo di metro, una dimensione tale da permettere a quelle minuscole polveri di oltrepassare quasi tutti gli interstizi.

L’efficacia di alcuni interventi aumenta proprio perché gli operatori si espongono al limite del possibile per salvaguardare l’integrità dei cittadini.

Questo è il nostro compito e siamo fieri di quello che facciamo.

Ma le nostre perplessità nascono per il dopo-intervento; perché in quel momento di “apparente tranquillità” i Vigili del Fuoco non devono rischiare nulla e stare in sicurezza.

Ecco perché le ristrettezze economiche non possono assolutamente riguardare il bene e la salute dei Vigili del Fuoco.

 

 

Comunicato Unitario Riunione su Stati Generali Esecuzione penale

COMUNICATO
Incontro con il Ministro sugli Stati Generali dell’Esecuzione Penale

 
Si è tenuto oggi l’incontro con il Ministro Orlando sugli Stati Generali dell’Esecuzione Penale, la cui manifestazione di chiusura si terrà innanzi al Presidente della Repubblica il 18 e19/04 p.v. La riunione, a cui hanno partecipato anche il Sottosegretario Ferri, il Capo di Gabinetto Melillo ed il Vice Capo Tuccillo, ha avuto lo scopo di focalizzare l’attenzione sul significato della Convocazione degli Stati Generali. Il Ministro, infatti, ha evidenziato come i Tavoli di discussione, in cui si sono articolati gli Stati Generali, siano stati un importante momento di confronto culturale sul tema, che forniranno una base di riflessione per i successivi passi riformatori dell’esecuzione penale, che saranno aperti ad una discussione nella quale verranno coinvolte le OO.SS.. Le giornate conclusive degli Stati generali costituiranno un momento di forte attenzione delle istituzioni e della opinione pubblica sulla esecuzione della pena non solamente in termini di restrizione della libertà ma anche in termini di reinserimento e rieducazione, necessari all’attività di prevenzione. CGIL, CISL e UIL hanno apprezzato il tentativo sotteso agli Stati Generali di rendere i l”carcere” un luogo meno opaco e più aperto, una struttura “ordinaria e non “straordinaria” della Pubblica Amministrazione, attraverso la quale rendere servizi alla collettività e garantire sicurezza secondo CGIL CISL e UIL anche la creazione del nuovo Dipartimento della Giustizia Minorile e Comunità, parte di questo progetto riformatore, ha il fine di valorizzare l’esecuzione penale esterna riportandola in linea con gli standard europei.Tuttavia CGIL, CISL E UIL, hanno evidenziato come questo disegno riformatore non potrà compiersi senza un’adeguata politica di rafforzamento degli organici del personale, ad oggi in grave sofferenza sia negli uffici UEPE (dirigenti ed Assistenti sociali) che nelle carceri (educatori e personale amministrativo): le OO.SS hanno sollecitato il Ministro ad assumere un impegno per superare il blocco delle assunzioni e a considerare il personale dedicato al trattamento come elemento strategico dell’esecuzione penale, importante anche per la sicurezza e la prevenzione al pari degli altri operatori. Ad oggi questo personale è privo di una vera incentivazione (anzi viene”disincentivato”!) e di un’autentica valorizzazione, economica e giuridica. CGIL CISL e Uil hanno inoltre rammentato al Ministro la necessità di un impegno per trovare una soluzione alla questione della decurtazione della malattia del personale penitenziario,fonte di grave sperequazione e di forti tensioni nelle strutture dell’esecuzione penale.Il Ministro, nella replica finale, ha ribadito l’importanza della partecipazione alle giornate degli stati generali ed il necessario coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per completare l’opera riformatrice. Sulle assunzioni ha dichiarato di essere d’accordo con le OO.SS e che, nell’attesa dello sblocco del turn over, si procederà a convenzioni con altri enti ove è presente la figura dell’Assistente Sociale e non sia impiegata a pieno regime, proprio per rafforzare l’attività degli Uffici più carenti. In generale, ha concluso il Ministro, gli Stati Generali hanno l’obiettivo di raggiungere e sensibilizzare l’opinione pubblica allo scopo di poter reperire quelle risorse indispensabili che permetteranno, all’indomani della chiusura della prossima manifestazione, di poter insieme affrontare la discussione sui cambiamenti da attuare.

Roma, 31 marzo 2016 
                
               FP CGIL                    CISL FP             UIL PA
Grieco/Lamonica/Macigno    Marra         Amoroso/Nesta

Ministero della Difesa: Memoria audizione Comm.Dif.Senato

MEMORIA

PER L’AUDIZIONE
PRESSO LA COMMISSIONE DIFESA

DEL SENATO DELLA
REPUBBLICA

SULLO SCHEMA DI
DECRETO LEGISLATIVO RECANTE

DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E CORRETTIVE DEI DECRETI
LEGISLATIVI 28 GENNAIO 2014, NN. 7 E 8 (ATTO N. 277)

31 Marzo 2016

 

Pa: Fp Cgil, allarme mobilità province, no certezze ricollocazione lavoratori

Comunicato Stampa Fp Cgil Nazionale

Roma, 22 marzo 2016

“Sono sempre più allarmanti le
notizie relative all’operazione mobilità dei lavoratori delle province”.
Ad affermarlo è la Fp Cgi Nazionale, nel sottolineare che: “Risulta
essere molto preoccupante l’assenza di una effettiva ricollocazione per una parte consistente di lavoratori coinvolti da questo processo,
specie a sud. Così come, nell’ambito di questo percorso di incrocio tra
domanda e offerta, non si è valutata la professionalità dei lavoratori,
ridotti a un semplice numero”.

In generale, aggiunge la Funzione
Pubblica Cgil, “c’è ancora molta confusione sull’operazione e sui dati
contenuti nel portale della mobilità. Ma, soprattutto, è molto grave che
tantissimi enti non abbiano inserito alcuna disponibilità, in attesa
che la procedura finisca, così da poter poi avviare i concorsi per
l’assunzione di nuovi dipendenti”.
 
Eppure, specifica la
categoria della Cgil, “non è la sola complicazione di questa confusa
operazione. Al momento, infatti, non c’è soluzione alcuna sulla sorte
degli oltre duemila precari, tra province e città metropolitane, con
contratti in scadenza a breve, come ancora è incerto il futuro dei
dipendenti dei centri per l’impiego. È sempre più palese che l’assenza
di un confronto e la riduzione delle risorse, che hanno portato ad una
logica ragioneristica del problema, stanno pesando, come dimostrano i
fatti, sulla gestione complessiva del processo”, conclude la Fp Cgil.

 

Cgil, no a soppressione tribunale minori, 6 aprile conferenza stampa

Roma, 31 marzo

No alla soppressione dei Tribunali e
delle Procure per i minorenni. Questo il messaggio che verrà lanciato
nel corso della conferenza stampa di
Cgil e
Fp Cgil in programma
mercoledì 6 aprile a
Roma, presso la sede nazionale della Cgil in corso d’Italia 25, alle
ore 12.30.

L’appuntamento, a cui parteciperanno tra gli altri il segretario confederale della Cgil
Gianna Fracassi e il segretario nazionale della Fp Cgil
Salvatore Chiaramonte, avrà al centro la recente proposta di
riforma del Tribunale della famiglia che prevede la soppressione dei
Tribunali e delle Procure per i minorenni e l’introduzione di sezioni
specializzate per la persona, la famiglia e i minori presso i Tribunali
ordinari e di gruppi specializzati presso le Procure ordinarie.

Una proposta che il sindacato ritiene “inaccettabile
in quanto disattende un principio cardine della giustizia minorile
italiana”, ovvero “la sua autonomia a salvaguardia della sua
specificità, riconosciuta dalla Carta Costituzionale”.

Alla conferenza stampa del 6 aprile parteciperanno
anche esponenti di Antigone e dell’Associazione Italiana dei Magistrati
per i minorenni e per la famiglia.

Decreto per la detassazione 2016 accordi produttività

Il Ministero del lavoro e della
politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e
delle finanze, ha publicato il Decreto 25 marzo 2016,
(previsto nel comma 188 della legge di bilancio), in cui sono
definiti i criteri per la misurazione degli incrementi di
produttività ai quali i contratti aziendali
devono legare il pagamento dei premi di risultato, perché gli
stessi possano godere delle agevolazioni fiscali previste nella
citata legge di Bilancio
(commi 182-191), vedi la nostra nota del 26.01.2016
Nei prossimi giorni avremo una nota di commento approfondita.
Per l’immediato ci limitiamo a ricordare:
– che la detassazione vale per i redditi annui inferiori ai 50.000
euro
– che l’accordo deve essere inviato alla Direzione territoriale
del lavoro competente, per via telematica
– che i contratti devono prevedere criteri di misurazione e
verifica degli incrementi di produttività… e tra questi è
indicato per la prima volta il ricorso al lavoro agile
– che viene indicato cosa va inteso per coinvolgimento paritetico
dei lavoratori
– che è possibile recuperare, sempre con le modalità indicate,
accordi sottoscritti prima dell’emanazione del decreto
Da ultimo merita attenzione la scheda finale di Monitoraggio dei
contratti aziendali.

 

Progressioni economiche – sottoscritto l'accordo

MEF

RIUNIONE DEL 30 MARZO

 

E’
stato sottoscritto il 30 marzo  l’accordo
che permetterà a  6.390 lavoratori del
MEF di passare di fascia economica a decorrere dal  1/1/2016  con l’impegno delle parti  a  concludere nel 2017 il  percorso per i restanti 3.588 lavoratori.  Valutiamo positivamente il risultato ottenuto
che stabilizza  13 milioni di euro nelle  buste paga dei lavoratori, mettendoli al
riparo da future  incursioni legislative
sui fondi aziendali. Riteniamo altresì  importante l’intesa raggiunta perché è la
prima dopo   5 anni  di blocco delle progressioni economiche,  blocco che, ricordiamo,  aveva anche  l’obiettivo di tenere sotto controllo la spesa
previdenziale.

   Il primo obiettivo raggiunto con la
sottoscrizione dell’accordo è stato quello di   aver evitato
 l’applicazione del  sistema  di valutazione,   che
avrebbe assegnato  ai dirigenti il potere
soggettivo di decidere i percorsi di carriera del personale.

Per
ottenere questo risultato abbiamo applicato quanto previsto dal CCNL 2006/2009  che per le progressioni economiche, come già
ricordato nel nostro precedente comunicato, stabilisce tre criteri:   

a) Esperienza
professionale maturata

b) Titoli
di studio culturali professionali

c) Formazione

L’accordo
prevede un punteggio  massimo di   30
punti  per ognuno dei tre criteri
previsti.  La novità rispetto alle varie  ipotesi  circolate negli ultimi  giorni riguarda i  12 punti  che verranno assegnati  al termine del percorso formativo, che non
sono vincolati  al numero  delle risposte esatte. Per essere chiari e
fornire ai lavoratori gli strumenti utili per valutare  l’accordo, ai punti dell’esperienza maturata, a
 quelli del titolo di studio, si sommano
i 12 punti della formazione,   a prescindere dal fatto se   si riesca
o meno a superare i test finali, a questi punti  si sommano chiaramente i punti ottenuti per
ogni risposta esatta.   Sui moduli formativi,   la parte pubblica ha convenuto che i temi
dovessero essere più attinenti alla professionalità di ogni lavoratore, accettando
  di
eliminare alcuni moduli all’interno della prima 
e della seconda area.  Sicuramente
un passo avanti  rispetto alla proposta
iniziale, anche se alcuni moduli  
continuano ad avere un  carattere
generico,   non utile a valutare e
accrescere la professionalità dei lavoratori. Comunque la garanzia di una formazione attuata durante l’orario di
lavoro e di una prova finale effettuata dalla propria postazione lavorativa
dovrebbe eliminare  ogni timore.

Su nostra  specifica richiesta  è stato eliminato il punteggio  minimo previsto    per essere ammessi alla graduatoria finale:  l’Amministrazione
aveva proposto addirittura 45 punti. Abbiamo fatto presente che una
progressione economica non è equiparabile a  un concorso pubblico, la graduatoria finale
deve scorrere fino a totale copertura dei 6.390 posti previsti dall’accordo,
senza la tagliola del punteggio minimo.

Per
quanto riguarda le posizioni organizzative  abbiamo criticato l’attribuzione degli
incarichi secondo criteri puramente matematici  tra i Dipartimenti e tra gli uffici centrali e
quelli periferici, senza prendere  concretamente in esame le reali necessità
organizzative e di responsabilità presenti nelle singole strutture. La
riteniamo un’occasione persa,  sarebbe
stata un’ottima  opportunità per
discutere della riorganizzazione del Ministero.

 Sulle posizione organizzate e sulla loro
attribuzione  c’è l’impegno di una
verifica da effettuare nel mese di settembre.

 

 

 

Roma
31/3/2016                                                                                           

CGIL
FP NAZIONALE
Luciano
Boldorini

 
 

Modena – Organici VVF: dal Sindacato Conapo nervosismo scomposto.

 
 

31.03.2016 –  Apprendiamo dalla stampa locale la presa di posizione assunta dal segretario modenese del sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo, con il quale per l’ennesima volta si cerca di controbattere ad un comunicato della Cgil dove si confermava che con l’arrivo di altre unità si sta rispettando l’applicazione del Decreto Ministeriale di ampliamento dell’organico dei Vigili del Fuoco.

Forse l’inopportuno nervosismo del rappresentante del sindacato autonomo non gli  ha consentito di leggere attentamente il comunicato stampa mediante il quale non è stato detto affatto che passeremo subito al completamento della pianta organica, ma che il processo graduale di implemento di organico è in atto.

Val bene precisare che l’aumento di organico non è un annuncio della Cgil ma il contenuto di un decreto ministeriale – ovvero un provvedimento  legislativo  – che ha elevato il livello del Comando di Modena e di conseguenza un implemento di organico che si concretizzerà con lo svolgimento di  vari corsi per allievi vigili e con i passaggi di livello.

Tutto ciò sta avvenendo. Quindi diventa difficile una affermazione diversa, se non quella di invitare alla massima vigilanza perchè l’organico venga completato al più presto.Inoltre è necessario precisare al distratto commentatore che ulteriori segnali tangibili si sono registrati anche recentemente con l’assegnazione di 6 ispettori.

Personale che nelle vecchie piante organiche non era previsto e che ha consentito ad alcuni colleghi modenesi di essere promossi senza subire alcun trasferimento in altre province.

Forse sarebbe stato auspicabile per qualcuno che i colleghi modenesi fossero rimasti al palo e importare altre unità da altri Comandi ????

Se ne faccia una ragione chi già nel corso del mese di dicembre affermava che non saremmo aumentati. La legge è in Gazzetta Ufficiale basta solo leggere.

Apprezziamo l’affermazione con la quale viene detto che nella migliore delle ipotesi ci sarà una unità in più quindi il saldo è positivo proprio come affermato dalla Cgil nel comunicato stampa dei giorni scorsi e che riteniamo opportuno aggiungere “per adesso” visto che alle scuole di Roma si stanno completando altri tre corsi per vigile del fuoco oltre agli imminenti concorsi per passaggi a capo squadra e capo reparto.

Qualsiasi avveduto sindacalista sa bene che le assunzioni o concorsi per ricoprire i posti vacanti di norma vengono esperite l’anno successivo alla vacanza determinatasi.

Spiace registrare che la stizzita puntualizzazione del sindacato autonomo abbia sottovalutato l’importante denuncia della CGIL che consiste nel fatto che il comando di Modena è senza un Dirigente ed  i cui effetti in termini di organizzazione sono costantemente denunciati dai lavoratori che hanno voglia di lavorare bene, ma soprattutto in sicurezza.

Al Comando di Modena si assiste costantemente all’acuirsi di molti problemi che riguardano la distribuzione del personale, l’organizzazione del dispositivo di soccorso, ma soprattutto la sicurezza degli operatori, e quindi non vi è solo la palestra.

Il nervoso accanimento che viene manifestato da chi oggi denuncia un catastrofismo probabilmente sarà la conseguenza del suo  incessante silenzio che è stata la colonna sonora alle denunce della CGIL nel corso dell’ultimo incontro avuto con il Comandante supplente il quale peraltro ne ha condiviso i contenuti.

Comitato degli Iscritti Vigili del Fuoco Fp/Cg il Modena

Vai al sito Fp Cgil Modena

Ancona – Questione degli straordinari – Comunicato stampa.

 
 
 

31.03.2016 – Il soccorso nel Comando dei Vigili del Fuoco di Ancona è a rischio perché il riassetto operativo a cui il Comando è stato obbligato, a seguito della scelta operata dalla stessa Amministrazione sulla ricostruzione della sede, ha determinato lo spostamento di uomini e mezzi in diverse sedi rendendocosì l’attività di soccorso più difficile e meno efficace.

I vertici del Corpo avevano “promesso”, assumendosi precisi impegni, cose che oggi sembra vogliano rinnegare!!

Non è certo la prima volta che i Vigili del Fuoco rimangono vittime, insieme agli ignari cittadini, dei giochini di “potere” della Dirigenza del Corpo che si assume degli impegni che puntualmente disattende!

 

 
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