In allegato nota unitaria inviata all’Amministrazione per rilevare la palese
violazione degli accordi in materia di relazioni sindacali
contenuta nella Circolare 56/2016, in particolare perchè
disattende il protocollo di intesa sulle relazioni sindacali
nella parte che consente l’attivazione di tavoli tecnici di
confronto in orario di lavoro e nella verifica della mancata
attuazione di un sistema di videoconferenze.
23.03.2016 – Pubblichiamo la circolare relativa alla graduatorie di mobilità del personale CR non specialista e specialista nautico, sommozzatore e radioriparatore.
23.03.2016 – Convocazione art. 28 CCNL – straordinario per conduzione automezzi
22.03.2016 – Convocazione schema decreto concorso VVF
Convocazione riunione, 7 aprile 2016 ore 10.30.
Il Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali ha reso noto il rapporto trimestrale (che, da
alcuni mesi, viene curato anche da Italia Lavoro) derivante dal Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie.
Dopo quelli dell’INPS (che fanno riferimento ai versamenti
contributivi da parte delle aziende) e quelli dell’ISTAT (che sono
basate su campioni statistici), siamo di fornte alla terza
importante fonte di dati sugli andamenti occupazionali nel nostro
paese, senza tenere conto di alcuni eccellenti studi di ambito
territoriale.
Non ripetiamo in questa sede le valutazioni sulla inadeguatezza di
isstemi di rilevazione dei dati che si basano su fonti non
omogenee e incapaci di dialogare tra loro.
Ci limitiamo a sottolineare, in coerenza con quanto fatto nei mesi
e negli anni scorsi i dati più siginificativi per svolgere alcune
valutazioni sull’andamento delle diverse forme di rapporto di
lavoro.
In questo quarto trimestre si registra un aumento (in percentuale
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) delle
attivazioni, che restano, in valore assoluto, in numero inferiore
rispetto alle cessazioni.
Pur riscontrando un aumento dei contratti a tempo indeterminato,
quelli a tempo determinato restano in assoluto i più numerosi.
Continuano a diminuire i contratti di collaborazione e i contratti
di apprendistato.
Dei tre milioni di contratti cessati, 440.129 (oltre il 14%) hanno
durata fino a tre giorni (con oltre trecentomila che durano un
solo giorno).
Da queste rilevazioni manca qualunque dato riferito all’utilizzo
dei voucher…
DOCUMENTO FINALE ATTIVO UNITARIO PIATTAFORME RINNOVI CONTRATTUALI SANITA’ PRIVATA E TERZO SETTORE
Roma, 21 marzo 2016
L’Attivo
unitario dei delegati della sanità privata e del settore socio-sanitario,
assistenziale educativo e di inserimento lavorativo di FP CGIL, CISL FP e UIL
FPL, riunito a Roma il 21 marzo 2016, per valutare le piattaforme predisposte
dalle Segreterie nazionali, dopo aver ricordato le vittime di tutte le mafie e
ribadito la volontà di contrastare ogni infiltrazione criminale
APPROVA la scelta di traguardare,
nei prossimi tre rinnovi contrattuali, il contratto unico di settore per i
lavoratori e le lavoratrici rispettivamente
della sanità privata e del Settore Socio Sanitario Assistenziale Educativo e di inserimento lavorativo
CONSIDERA l’attuale fase degli imminenti rinnovi come momento
strategico essenziale nella storia contrattuale del settore: è consapevolezza
condivisa la forte esigenza di invertire la perversa spirale delle ripetute
dinamiche di dumping contrattuale che, sotto i profili normativi e salariali hanno fino ad ora
penalizzato centinaia di migliaia di lavoratori sempre più esposti a meccanismi
di accentuata flessibilità, precarietà e contrazione inaccettabile dei livelli
retributivi. Parallelamente si evidenzia la forte necessità ed aspettativa di
una adeguata valorizzazione delle esperienze professionali che, in un quadro
generale di evoluzione delle prestazioni, richiede percorsi formativi e di
aggiornamento sempre più adeguati e qualificati
APPROVA le piattaforme, in particolare per gli aspetti
relativi alla garanzia delle tutele economiche, anche attraverso il recupero
della parte economica pregressa, per l’introduzione di un sistema innovativo e
partecipativo di relazioni sindacali, di una nuova struttura dell’ordinamento
professionale, della produttività e della formazione permanente, oltre
all’introduzione di importanti novazioni contrattuali, quali il benessere
organizzativo, la conciliazione tempi di vita e di lavoro e il welfare
aziendale
DA’
MANDATO alle Segreterie unitarie
di avviare il percorso di verifica e di consultazione dei lavoratori da
concludersi entro i prossimi trenta giorni
DA’
MANDATO di avviare la fase di
confronto con le associazioni datoriali sui temi proposti dalle piattaforme
unitarie, che saranno integrate con le piattaforme specifiche dei singoli
settori e delle proposte/modificazioni che risulteranno prevalenti durante la
fase della consultazione
IMPEGNA
tutto il gruppo dirigente a
livello regionale, territoriale e aziendale alla massima partecipazione alle
mobilitazioni e agli scioperi regionali, dei prossimi mesi, per lo sblocco dei
rinnovi contrattuali di tutti i lavoratori dei servizi pubblici e accreditati,
al fine di assicurare le tutele normative ed economiche ai lavoratori e i
servizi qualificati ai cittadini
Approvato a grande maggioranza
Con sentenza n. 5072/2016,
le Sezioni Unite della Cassazione hanno affrontato il tema della
modalità di quantificazione del risarcimento per la lavoratrice
e il lavoratore che abbia lavorato per una pubblica
amministrazione con una sequenza di contratti a termine oltre
il limtire dei 36 mesi.
La sentenza contiene il la seguente precisa affermazione:
“Va conseguentemente cassata
l’impugnata pronuncia con rinvio alla corte d’appello di Genova
in diversa composizione che si adeguerà al seguente principio di
diritto: Nel regime del lavoro pubblico contrattualizzato in
caso di abuso del ricorso al contratto di lavoro a tempo
determinato da parte di una pubblica amministrazione il
dipendente, che abbia subito la illegittima precarizzazione
del rapporto di impiego, ha diritto, fermo restando il divieto
di trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato
a tempo indeterminato posto dall’art. 36, comma 5, d.lgs. 30
marzo 2001 n. 165, al risarcimento del danno previsto dalla
medesima disposizione con esonero dall’onere probatorio nella
misura e nei limiti di cui all’art. 32, comma 5, legge 4
novembre 2010, n. 183, e quindi nella misura pari ad
un’indennità onnicomprensiva tra un minimo di 2,5 ed un
massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di
fatto, avuto riguardo ai criteri indicati nell’art. 8 legge 15
luglio 1966, n. 604. “
Il giudice dovrà riconoscere
un valore forfettario di natura economica compreso tra 2,5 e 12
mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto.
L’importo sarà determinato sulla base degli usuali criteri che
fanno riferimento all’anzianità’ di servizio, al comportamento
tenuto dalle parti ed alle dimensioni del datore di lavoro.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Fialp Cisal:
subito un tavolo di confronto in Funzione Pubblica.
Al via mobilitazioni e iniziative
Roma, 19 febbraio 2016
A rischio oltre 2.000 posti di lavoro e nessuna
risposta certa su produttività e valorizzazione delle professionalità.
E’ quanto denunciano Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-PA e Fialp-Cisal dopo
l’incontro tenutosi ieri presso la Sede romana dell’Ente. “Quanto
accaduto ieri al tavolo”, commentano Salvatore Chiaramonte, Paolo
Bonomo, Gerardo Romano e Davide Velardi, segretari nazionali delle
quattro sigle sindacali, “è semplicemente assurdo”.
Benché non
sia ancora chiaro quanti e in quali amministrazioni i lavoratori della
CRI potranno essere ricollocati, l’Ente ha infatti annunciato la volontà
di procedere all’approvazione di una nuova dotazione organica e
conseguentemente, alla dichiarazione di eccedenza per oltre 1.700 unità
di personale. Solo 500 dei 2.200 lavoratori CRI, in questa prima fase,
troverebbero spazio nella dotazione che l’Ente si accinge ad approvare.
Alla fine in CRI rimarranno poco più di 160 lavoratori.
“Se nelle
altre amministrazioni pubbliche non vi fosse un numero di posti
sufficiente a coprire l’intero fabbisogno, per oltre 2.000 lavoratori
della Croce Rossa Italiana”, denuncia il sindacato, “si spalancherebbero
inevitabilmente le porte della mobilità collettiva. Un rischio al quale
i lavoratori CRI non possono essere esposti”.
Per questo, Fp
Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Fialp Cisal hanno nuovamente chiesto che il tema
sia discusso ad un tavolo di confronto presso il Dipartimento della
Funzione Pubblica. “E’ arrivato il momento – attaccano Chiaramonte,
Bonomo, Romano e Velardi – di fare definitiva chiarezza sia sul numero
dei posti che potranno essere coperti in forza dei processi di mobilità
che interesseranno i lavoratori della CRI, sia sulle difficoltà
applicative che le disposizioni della legge di stabilità 2016 al tema
dedicate stanno facendo registrare in molte realtà regionali”.
“Fino
a quel momento la CRI eviti fughe in avanti. Riconsideri la decisione
di procedere a dichiarazioni di eccedenza “al buio” e sospenda l’avviata
procedura interna volta ad individuare le poche unità di personale che
saranno chiamate a svolgere le attività propedeutiche alla gestione
liquidatoria dell’Ente”.
“Diamo il via a iniziative e
mobilitazioni per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto”,
concludono Chiaramonte, Bonomo, Romano e Velardi chiamando in causa il
Ministero della Funzione Pubblica in capo al quale è posta la gestione
della mobilità, “e siamo pronti ad andare avanti: nessun lavoratore
della Cri deve essere lasciato solo”.
21.03.2016 – Pubblichiamo la ricognizione del personale appartenente ai ruoli tecnici, amministrativo-contabili e tecnico-informatici in servizio presso le Direzione Regionali e Interregionali
21.03.2016 – Non è trascorsa neanche una notte da quando il personale del Nucleo NBCR di Roma, successivamente ad un intervento nella Provincia di Grosseto, è stato costretto a rientrare in sede senza sostituzione e senza alcun tipo di assistenza dopo 24 ore di lavoro. Stessa sorte è accaduta in Provincia di Latina, il personale costretto a lavorare per oltre 24 ore in attività particolarmente delicate. La Fp Cgil VVF scrive al Capo del Corpo
21.03.2016 – Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie relativa alle circolari emanate il 29.0212016 n. 44 e 45 che fornisce alcune precisazioni in ordine a quanto disposto dal comma 298 (riscatto periodo di congedo parentale fuori dal rapporto di lavoro), comma 281 (opzione donna) e comma 299 (penalizzazioni pensioni anticipate) dell’art.1 della legge di stabilità 2016.