QUANDO SI PERDE IL LUME DELLA RAGIONE!
Con una
nota inviata tramite PEI lo scorso 3 febbraio ai direttori provinciali
dell’Emilia Romagna, il direttore regionale, adducendo quale motivazione
l’esigenza “di porre in atto misure
capaci di prevenire i conflitti di interesse” e senza far riferimento ad
un preciso dettato normativo, invita i responsabili delle sedi provinciali
non solo “ad evitare l’assegnazione di
funzionari legati da vincoli di coniugio, ovvero di parentela/affinità fino al
secondo grado nell’ambito della medesima Agenzia/Linea di prodotto
servizio/Unità organizzativa”, ma anche ad evitare che i funzionari
legati dai suddetti vincoli siano “assegnati
alla medesima struttura territoriale”.
Dopo la
finanza creativa, di tremontiana memoria, ci troviamo oggi davanti ad un
caso di diritto creativo visto che il tema del conflitto di interessi e del
conseguente obbligo di astensione è regolato in casa INPS dal codice di
comportamento, adottato con determinazione commissariale n.181 del 7 agosto
2014, che richiama quanto previsto dal D.P.R. n.62 del 16 aprile 2013 “Regolamento recante codice di comportamento
dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del D.lgs. 30 marzo
2001,n.165”.
Leggendo
i due testi si evince chiaramente che il tema del conflitto di interessi
attiene alla possibilità che il dipendente, il coniuge, il convivente oppure
parenti ed affini entro il secondo grado, abbiano instaurato o instaurino
rapporti “con soggetti che abbiano interessi in attività o decisioni inerenti
all’ufficio, limitatamente alle pratiche … affidate”: è di tutta evidenza
che in questi casi vige l’obbligo di astenersi dal partecipare all’adozione di
decisioni o ad attività suscettibili di parzialità.
Tale lettura
è confermata dallo stesso “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
2015-2017” dove non si trova in alcun
modo traccia di un’interpretazione fantasiosa qual è quella prefigurata dal
dott. Quattrone.
Alla luce di tali considerazioni
chiediamo ai vertici dell’Istituto l’immediato ritiro della direttiva
INPS.6800.03/02/2016.0024842
impartita dal Direttore regionale dell’Emilia Romagna.
Roma, 08 febbraio 2016
FP
CGIL/INPS
Oreste
CIARROCCHI
CISL FP/INPS
Paolo
SCILINGUO
UIL
PA/INPS
Sergio
CERVO
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Roma,
19 gennaio 2015
“Riordino vero e tutela dei livelli occupazionali”.
Alla vigilia del varo del decreto legislativo di riordino del sistema
camerale, FP–CGIL CISL–FP e UIL–FPL ribadiscono le priorità dei
lavoratori ed esprimono “grave preoccupazione” per il testo circolato in
queste ore. Un testo che, “a dispetto di quanto previsto dalla legge
delega, mette in serio pericolo la tenuta occupazionale e i servizi alle
imprese: una riduzione del 15% del personale (che poi diventerebbe 25%
per le Camere di Commercio accorpate) porterebbe infatti ad un esubero
di circa 1000 unità sulle quasi 7000 oggi impiegate direttamente dalle
Camere di commercio. Senza considerare le ripercussioni sul resto del
sistema camerale (Unioni regionali e Aziende speciali e partecipate) che
il decreto lascerebbe al loro destino”. Per
le federazioni di categoria si tratta di “una scelta grave e sbagliata:
primo perché contraria alla legge, secondo perché assunta in assoluta
solitudine, senza alcun confronto con i rappresentati dei lavoratori e
senza considerare le necessità del tessuto produttivo. In questo modo si
smantellerebbe un sistema composto da professionalità di assoluta
eccellenza che garantisce un indispensabile supporto all’economia del
Paese”.FP–CGIL
CISL–FP e UIL–FPL chiedono dunque al Governo di “dare corso al riordino
garantendo la salvaguardia dei livelli occupazionali secondo quanto
disposto dalla legge delega”, anche perché “in mancanza di una norma a
garanzia dei posti di lavoro, il decreto risulterebbe viziato da eccesso
di delega e quindi illegittimo”. Una
posizione netta quella dei sindacati che già preparano la
mobilitazione: “Per queste ragioni indiciamo lo stato di agitazione del
personale e, nel caso in cui il Governo dovesse ostinatamente procedere
ad un riordino fatto sulle spalle dei lavoratori, siamo pronti a dare
battaglia con una mobilitazione unitaria, coordinata a livello
nazionale, da portare in tutti i posti di lavoro: camere di commercio,
unioni camerali e aziende speciali”.
Comunicato Stampa Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl
Critiche in linea con Conferenza Regioni
rivedere con attenzione testo
Roma, 5 febbraio 2016
“Ritirare le linee guida per le
procedure inerenti le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate
per sottoporle ad una attenta revisione”. A chiederlo sono Fp Cgil, Cisl
Fp e Uil Fpl ribadendo il giudizio negativo sul provvedimento.
“A
parte il percorso adottato che ha accuratamente evitato un serio
confronto, non solo con i professionisti che operano sul campo, ma anche
con le altre istituzioni – affermano i sindacati -, le maggiori
critiche riguardano i contenuti sostanziali che contrastano, invece di
favorire, sia la valorizzazione delle competenze dei professionisti
della salute, di cui si parla a profusione negli atti di programmazione
sanitaria e di politica economica, sia l’utilizzo della teleradiologia
sulla quale sono già stati fatti ingenti investimenti in questi anni e
che potrebbe costituire, invece, un valido ausilio sul piano
dell’efficacia delle cure e della sostenibilità finanziaria del sistema
sanitario”.
Per queste ragioni, Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl,
“cogliendo anche il segnale di forte preoccupazione lanciato dal
presidente della Conferenza delle regioni, Stefano Bonaccini, il quale
non solo conferma punto per punto le nostre riserve ma, se possibile,
rende ancora più preoccupante il quadro”, chiedono “non solo di ritirare
il documento per sottoporlo ad una attenta revisione ma, soprattutto,
il completamento dei percorsi di implementazione delle competenze in
corso”.
In data 28 luglio 2015 presso la sede Aran è stata siglata l’ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo relativo al triennio 2015-2017 e i criteri di utilizzazione del Fondo 2015
05.02.2016 – In allegato la richiesta di incremento del personale per il Distaccamento Porto a firma del Segretario Responsabile Funzioni Centrali Fp-Cgil e del Coordinamento di Ravenna.
05.02.2016 – In allegato riportiamo una nota relativa all’informativa sui Numeri minimi essenziali e una relativa alla richiesta di chiarimenti sulla mensa al Comando di Nuoro
Coordinamento
Nazionale Polizia Penitenziaria
Prot. n. CS 7/2016
Roma, 5 febbraio 2016
Al Capo del Dipartimento A.P.
Pres. Santi Consolo
e, p.c. Al Vice Capo
del Dipartimento A.P.
Dot. Massimo De Pascalis
Al Direttore generale
del Personale e delle Risorse
Dot. Pietro Buffa
Al Direttore
dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Pierina Conte
R o m a
Alla Segreteria
regionale e territoriale FP CGIL
T o s c a n a e Firenze
Oggetto: Montelupo Fiorentino – mancato
riscontro nota FP CGIL del 9/12/2015.
Egregio Presidente,
con nota del 9 dicembre 2015, di cui si allega
copia e ad oggi ancora priva di riscontro, la FP CGIL Toscana aveva chiesto,
tra le altre cose, un suo autorevole intervento in risposta alle denigratorie
affermazioni, fatte durante un incontro sindacale che si è tenuto presso la
Direzione di Montelupo Fiorentino, nei confronti dei delegati aziendali della
scrivente organizzazione sindacale.
Considerata la gravità dell’accaduto e
rilevato che i suddetti delegati continuano ad essere oggetto di rilievi
disciplinari, la FP CGIL le chiede di avviare un’indagine amministrativa su
quanto accaduto nella suddetta sede e di riscontrare con urgenza la nota in
oggetto.
Distinti saluti.
p. la FP CGIL NAZIONALE
Massimiliano Prestini
A TUTTO IL PERSONALE ENTI AID
Si è svolto ieri il previsto incontro fra
l’AID e le OO.SS. Nazionali CGIL–CISL–UIL avente ad oggetto il punto di
situazione sullo “stato di salute” degli enti dell’agenzia.
Il
direttore Anselmino, affiancato dal nuovo vicedirettore Col. Lanza e dal
responsabile risorse umane dott. Palmigiani ha illustrato quanto attuato
dall’Aid nell’ultimo anno in termini di convenzioni con varie aziende private
(di cui si rimanda alle slides allegate) che fanno ben sperare per un rilancio
produttivo dei vari stabilimenti in agenzia.
Gli
interventi di CGIL CISL e UIL si sono soffermati però sulla necessità di
comprendere se l’AID, oltre ad un solido partenariato con l’industria privata,
ha a cuore la valorizzazione del personale civile esistente negli enti. a
partire dal riconoscimento che si tratta di dipendenti che fin dall’istituzione
dell’agenzia industrie difesa hanno sopportato e supportato trasformazioni e
riconfigurazioni senza avere, a nostro parere un adeguato riconoscimento
economico e formativo. Abbiamo quindi chiesto che, a similitudine di quanto sta
avvenendo per il personale civile della difesa, venga avviata la fase
contrattuale per le progressioni economiche all’interno delle aree. Abbiamo
anche puntato l’indice sul fatto che le modifiche organizzative negli enti, per
effetto del massiccio inserimento dei privati nei processi produttivi,
avvengano nel pieno rispetto delle vigenti normative contrattuali e soprattutto
di quelle della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il
Direttore Anselmino ha assicurato una particolare attenzione a quanto richiesto
dalle OO.SS. ed ha assicurato una costante informazione sui processi in atto.
Roma, 4 febbraio 2016
FP CGIL CISL
FP UIL PA
Francesco Quinti Paolo Bonomo Sandro
Colombi
Anche per le lavorarici e i lavoratori
che operano in strutture socio-assistenziali in cui si applica il
Contratto nazionale sottoscritto con l’UNEBA, entra in vigore un regime di Assistenza sanitaria Integrativa, dando seguito a
quanto previsto nell’articolo 76 del vigente CCNL.
Ricordiamo che la quota di adesione a questo strumento di welfare
è a totale carico delle aziende.